Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
La riforma di cui al D. Lgs 61/2017 e il successivo decreto attuativo D. l. 92/2018 rinnovano, quindi, l’offerta dei percorsi dell’istruzione professionali rendendoli più stimolanti e con un assetto didattico rinnovato, orientati alla didattica per competenze con apprendimento organizzato per unità di apprendimento UdA.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Orientarsi tra le modifiche del DLgs 66/2017. Dirigente Scolastico Monica Cicalini e Iasmina Santini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
formazione Didattica per competenze
incontro "quadro normativo europeo ed italiano sulla didattica per competenze"
ambito "Sicilia 15" - sede de corso IC Venetico (Me)
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Orientarsi tra le modifiche del DLgs 66/2017. Dirigente Scolastico Monica Cicalini e Iasmina Santini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
formazione Didattica per competenze
incontro "quadro normativo europeo ed italiano sulla didattica per competenze"
ambito "Sicilia 15" - sede de corso IC Venetico (Me)
Campi di esperienza del bambino nella scuola dell'infanzia. Lavoro per l'attivita di stage di Gloria Spada, classe III sB Liceo delle Scienze Umane' J.Joyce' di Ariccia, Rm.
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
3. 1. CULTURA SCUOLA PERSONA:
La Scuola nel nuovo scenario
Centralità della persona
Per una nuova cittadinanza
Per un nuovo umanesimo
ARCHITETTURA DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
2. PROFILO DELLO STUDENTE AL
TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE: (new)
Principi e finalità
Obiettivi generali del processo
formativo
Profilo dello studente
4. 3. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO:
Dalle indicazioni al curricolo (new)
Continuità ed unitarietà del curricolo (new)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Obiettivi di apprendimento
Valutazione
Certificazione delle competenze (new)
Comunità professionale (new)
ARCHITETTURA DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
5. 4. LA SCUOLA DELL’INFANZIA
I bambini, le famiglie, l’ambiente di
apprendimento.
I campi di esperienza:
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
L’arte, la musica e i media
(Linguaggi, creatività, espressione)
I discorsi e le parole
Numeri e spazio, fenomeni e viventi
(La conoscenza del mondo)
5. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il senso dell’esperienza educativa
L’alfabetizzazione culturale di base
Cittadinanza e Costituzione
L’ambiente di apprendimento
Italiano
Lingue comunitarie
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Musica
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Tecnologia
ARCHITETTURA DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
6. “In un tempo molto breve, abbiamo vissuto
il passaggio da una società relativamente
stabile a una società caratterizzata
molteplici cambiamenti e discontinuità. […]
Gli ambienti in cui la scuola è immersa
sono più ricchi di stimoli culturali, ma
anche più contraddittori. […]”
[Incipit: Indicazioni per il curricolo]
PRIMA RACCOMANDAZIONE
7. “In un tempo molto breve, abbiamo vissuto
il passaggio da una società relativamente
stabile a una società caratterizzata
molteplici cambiamenti e discontinuità. […]
Gli ambienti in cui la scuola è immersa
sono più ricchi di stimoli culturali, ma
anche più contraddittori. […]”
[Incipit: Indicazioni per il curricolo]
PRIMA RACCOMANDAZIONE
8.
9.
10.
11.
12. Studio Università di Berkeley
- Dal 2001 al 2004 abbiamo prodotto una quantità di informazioni
equivalente al periodo che va dal 1970 al 2000.
- Dal 1970 al 2000 (30 a.) abbiamo prodotto una quantità di
informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta l’umanità da
quando è nata la scrittura.
- Dal 2004 al 2006 (3 a.) abbiamo prodotto una quantità di
informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta l’umanità da
quando è nata la scrittura.
- Dal 2006 ad oggi?
13. TRE quesiti base di Thomas Eliot:
Dov’è la vita che abbiamo perso vivendo?
Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza?
Dov’è la conoscenza che abbiamo perso
nell’informazione?
Thomas Stearn Eliot, The Rock
14. “ Occorre rigenerare la laicità e lavorare per
la nascita di una democrazia cognitiva
attraverso la problematizzazione del
Progresso, della Scienza, della Tecnica,
della Ragione.
Lo sviluppo della democrazia cognitiva è
possibile solo all’interno di una
riorganizzazione del sapere”
Edgar Morin
15. In educazione non si raggiungono risultati
quando la velocità e la tecnica
contano più del tempo necessario e della sostanza
- L’apprendimento è un’attività lenta
- Spesso in educazione meno significa di più
- Ogni persona ha bisogno del proprio tempo
- Ogni apprendimento ha il momento giusto
- Per valorizzare al meglio il tempo è necessario
porsi finalità e priorità
La stessa democrazia ha bisogno del tempo necessario per il
confronto di opinioni, per il dibattito, per la formazione del
consenso … la sua qualità è incompatibile con la fretta.
16. Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di
riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie
competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le
competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per
questo l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto
quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e
competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni
persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa
affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli
scenari sociali e professionali, presenti e futuri.
Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze,
che comunicano contenuti invarianti pensati per individui
medi, non sono più adeguate.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
17. La trasformazione:
da quantità a qualità
opportunitàopportunità didi
accessoaccesso a scuola
(anni di scolarità, titoli di
studio)
opportunità diopportunità di
successosuccesso
(qualità dell’insegnamento,
livelli di apprendimento)
18. Nei paesi sviluppati il capitale umano rappresenta di
gran lunga la principale componente della ricchezza
Ricchezzafinanziaria
Capitale umano
Capitale fisico
Fontinon rinnovabili
19. Il capitale umano
L’Italia è in fondo alla graduatoria dei paesi avanzati per quel
che riguarda l’insieme di conoscenze e competenze
Fonte: Ocse, 2011
20. Il paesaggio educativo è diventato estremamente
complesso.
... La scuola è perciò investita da una domanda che
comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al
mondo”. E per potere assolvere al meglio alle sue funzioni
istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a occuparsi
anche di altre delicate dimensioni dell’educazione. L’intesa
tra adulti non è più scontata e implica la faticosa costruzione
di un’interazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca,
ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i
comuni intenti educativi.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
21. Situazioni vissute come problematiche: mantenere la
disciplina in classe
% di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
21
ΦΦ
Fondazione Giovanni AgnelliFondazione Giovanni Agnelli
Indagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
22. Le difficoltà di gestione della classe dipendono soprattutto
da:
% di risposte “abbastanza” + “molto” (2010)
22
ΦΦ
Fondazione Giovanni AgnelliFondazione Giovanni Agnelli
Indagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
23. Situazioni vissute come problematiche: far raggiungere agli
studenti livelli soddisfacenti di apprendimento
% di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
23
ΦΦ
Fondazione Giovanni AgnelliFondazione Giovanni Agnelli
Indagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
24. Le principali ragioni per cui è difficile far conseguire
agli alunni buoni livelli di apprendimento
% di risposte “abbastanza” + “molto” (2010)
24
ΦΦ
Fondazione Giovanni AgnelliFondazione Giovanni Agnelli
Indagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
26. Particolare cura è necessario dedicare alla
formazione della classe come gruppo, alla
promozione dei legami cooperativi fra i suoi
componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti
indotti dalla socializzazione. La scuola si deve
costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in
questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti,
importanti le condizioni che favoriscono lo star bene
a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più
ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto
educativo condiviso.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
27. dell’origine sociale e culturale conduce a migliori
apprendimenti (dati aggregati a livello provinciale)
27Fonte: elaborazione su dati INVALSI
28. I problemi da assumere
- La conoscenza è in continuo cambiamento
- La conoscenza è ovunque
- Gli alunni sono cambiati
- Le famiglie, la comunità, il lavoro … sono cambiati
- La scuola ….
29. Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la
progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto,
che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a
contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti,
metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi
previsti dal documento nazionale.
Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e
dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della
comunità scolastica e l’identità dell’istituto
[L’organizzazione del curricolo.
Indicazioni per il curricolo]
SECONDA RACCOMANDAZIONE
30. ORIENTAMENTI
1. Essenzialità
… ricercare l’essenzialità, il fondamento comune
del sapere
… rinunciare ai cataloghi onnicomprensivi ed
enciclopedici dei “programmi” tradizionali.
31. Inter-poli-transdisciplinarietà
per praticarla occorre….
• Riflettere sulle virtù della specializzazione ma anche sui rischi dell
iperspecialismo
• Disporre di un ‘occhio extra-disciplinare’
• Essere disponibili allo sconfinamento e alle migrazioni interdisciplinari
(nascita di discipline ‘ibride’ e di nozioni migratrici)
• Lavorare su progetti ‘inter’ e ‘poli’ disciplinari (esempio: gli studi del
processo di ominazione includono: etologia, etnologia, anatomia, paleo-
tecnica, ecologia, genetica, sociologia, mitologia,…)
• Lavorare su schemi cognitivi organizzatori: ecologia (ecosistemi, biotopo e
biocenosi) cosmologia (astrofisica e fisica delle particelle)
• Andare oltre la disciplina (per riflettere sull’ Uomo occorrono molte discipline
e si deve quindi procedere per approcci ‘transdisciplinari’)
• Lavorare in modo ‘eco-disciplinare’ e ‘meta-disciplinare’:
eco-disciplinare = le discipline devono essere allo stesso tempo ‘aperte’ e
‘chiuse’ ;
meta-disciplinare = assumere punti di osservazione secondo ottiche
poliscopiche e rotatorie.
32.
33. Non è opportuno trasformare le sollecitazioni che le
provengono da vari ambiti della società in un
moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti
più disparati della vita degli studenti, con l’intento di
definire norme di comportamento specifiche per ogni
situazione. L’obiettivo non è di accompagnare passo
dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue
esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo
spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato
di un confronto continuo della sua progettualità con i
valori che orientano la società in cui vive.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
34. ORIENTAMENTI
2. Dialogo tra le discipline
Costruire, attraverso il dialogo tra le diverse
discipline, un profilo coerente e unitario dei
processi culturali … sottolineare i punti
fondamentali di convergenza, i nodi concettuali
che richiedono l’intervento congiunto di più
discipline per essere compresi nella loro reale
portata.
35. Nelle Indicazioni le discipline non sono state
aggregate in aree precostituite per favorire una
maggiore trasversalità e più ampie
interconnessioni. Sul piano organizzativo e
didattico la definizione di aree o di assi funzionali
all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque
rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola.
Aree disciplinari e discipline
36. ORIENTAMENTI
3. Priorità
Una buona preparazione
in italiano … in matematica … nella lingua
inglese … nelle scienze … .
Accanto … competenze di ordine storico,
geografico … completata e sostenuta da
quella artistica e musicale come da quella
corporea
37. Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della
scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per
lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed
alle discipline.
Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti,
indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la
valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione
temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione
scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia
dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le
scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di
scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il
miglior conseguimento dei risultati.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
38. Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere,
conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i
traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati
dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione
didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e
organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in
relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola
dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero
triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola
primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua
comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati
anche al termine della terza classe.
Obiettivi di apprendimento
39. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere
coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati
nel curricolo.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le
azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su
quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo.
L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con
riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni,
promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque
forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.
La promozione, insieme, di autovalutazione, valutazione esterna, processi
di miglioramento e rendicontazione sociale, costituiscono la condizione
decisiva per lo sviluppo della qualità dell’offerta formativa.
Valutazione
40. ORIENTAMENTI
4. Dotazione di senso
Conoscere non è un processo meccanico,
implica la scoperta di qualcosa che entra
nell’orizzonte di senso della persona che
“vede” , si “accorge”, “prova”, “verifica”,
per capire.
41. … l’obiettivo della scuola … è quello di
formare saldamente ogni persona sul
piano cognitivo e culturale, affinché
possa affrontare positivamente
l’incertezza e la mutevolezza degli scenari
sociali e professionali, presenti e futuri ...
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
42. L’orizzonte di riferimento verso cui tendere è delineato dal quadro
delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite
dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione
nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3)
competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali
e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza
ed espressione culturale. Queste, sono il punto di arrivo odierno di un
vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita
al quale l’Italia ha attivamente partecipato.
[Finalità generali. Indicazioni per il curricolo]
TERZA RACCOMANDAZIONE
43. COMUNICAZIONE NELLE
LINGUE STRANIERE
Discipline di riferimento:
prima e seconda lingua
straniera
Discipline concorrenti: tutte
COMPETENZE DI BASE IN
SCIENZE E TECNOLOGIA
Discipline di riferimento:
scienze,
geografia, tecnologia
Discipline concorrenti: tutte
L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZE IN MATEMATICA
(per comodità disaggregata da
“Competenze di base in scienze e
tecnologia”
Discipline di riferimento: matematica
Discipline concorrenti: tutte
COMUNICAZIONE NELLA
MADRELINGUA
Discipline di riferimento: lingua
italiana
Discipline concorrenti: tutte
44. COMPETENZA DIGITALE
Discipline e insegnamenti di
riferimento: Tecnologia;
Informatica
Discipline concorrenti: tutte
IMPARARE A IMPARARE
Discipline di riferimento e
concorrenti : tutte
CONSAPEVOLEZZA ED
ESPRESSIONE CULTURALE –
IDENTITA’ STORICA
Discipline e insegnamenti di
riferimento: Storia, Cittadinanza e
Costituzione
Discipline concorrenti: geografia,
educazione religiosa, tutte
COMPETENZE SOCIALI E
CIVICHE
Discipline e insegnamenti di
riferimento: tutti
SPIRITO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITA’
Discipline e insegnamenti di
riferimento: tutti
45. CONSAPEVOLEZZA ED
ESPRESSIONE CULTURALE
ESPRESSIONE CORPOREA:
• Discipline e insegnamenti di
riferimento: educazione fisica
• Discipline concorrenti: tutte
CONSAPEVOLEZZA ED
ESPRESSIONE CULTURALE
PATRIMONIO ARTISTICO
• Discipline e insegnamenti
di riferimento: Arte e
Immagine, Musica
• Discipline concorrenti:
tutte
46. Profilo dello studente
Lo
studente
è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e
responsabilità, le
situazioni di vita tipiche
della propria età
riflettendo ed
esprimendo la
propria personalità in
tutte le sue dimensioni
Ha consapevolezza
delle
proprie potenzialità, dei
propri limiti
47. Lo STUDENTE
Utilizza gli
strumenti di
conoscenza
Interpreta i
sistemi
simbolici e
culturali
Interpreta i
sistemi
simbolici e
culturali
Comprendere se stesso e gli
altri
Apprezzare le diversità, le
tradizioni culturali e religiose in
un’ottica di dialogo e di rispetto
reciproco
Rispetta regole
condivise e collabora
con gli altri per la
costruzione del bene
comune
si impegna per portare a
compimento il lavoro
iniziato da solo o insieme
con gli altri
48. LO
STUDENTE
Dimostra padronanza della lingua italiana
è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese
le sue conoscenze matematiche e scientifico
tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà
il possesso di un pensiero razionale gli consente di
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi
certi e di avere consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano questioni complesse che
non si prestano a spiegazioni univoche
49. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione
e curiosità e ricerca di senso
ha buone capacità digitali usa con consapevolezza le
Tecnologie
ha cura di sé
assimila il senso e la necessità del rispetto della
convivenza civile
dimostra originalità e spirito di iniziativa
si assume responsabilità
chiede aiuto e sa fornire aiuto a chi lo chiede
50. L’organizzazione del curricolo
Le INDICAZIONI
costituiscono il quadro di riferimento della
progettazione curricolare affidata alle
scuole
Il CURRICOLO
è espressione di libertà
d’insegnamento e
dell’autonomia scolastica
esplicita le scelte della
comunità scolastica e
l’identità dell’istituto
La costruzione del curricolo è il processo
attraverso il quale si sviluppano e si
organizzano la ricerca e l’innovazione
51. Il CURRICOLO Pof
Profilo
Traguardi
Obiettivi specifici
di apprendimento
I docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche,
le strategie con attenzione all’integrazione fra le
discipline
52. le discipline
Attività didattica è
orientata alla qualità
dell’apprendimentoNON
ad una sequenza
lineare
Nelle Indicazioni le discipline non
sono aggregate per rafforzare
connessioni più ampie possibili.
Sul piano organizzativo e
didattico
l’aggregazione è rimessa alle
scuole
Lingua italiana:
ruolo
strategico,
responsabilità
di tutti i docenti
53. Continuità ed unitarietà
Scuola dell’infanzia
Accoglie
Promuove
Arricchisce
l’esperienz
a
vissuta dei
bambini in
una
prospettiva
evolutiva
le attività educative
offrono occasioni di
crescita all’interno di un
contesto orientato al
benessere alle domande
di senso e al graduale
sviluppo di competenze
54. nella scuola di primo
ciclo
la progettazione
continua a valorizzare l’esperienza nella
scuola di primo ciclo la progettazione
guida i ragazzi lungo percorsi di
conoscenza orientati alle discipline
56. Obiettivi di apprendimento
Individuano campi
del sapere,
ritenuti
indispensabili per
raggiungere i
traguardi
Vengono utilizzati dalle
scuole
Sono organizzati in
nuclei e definiti in
periodi didattici
lunghi
57. Valutazione
Agli insegnanti
competono:
•Responsabilità delle
valutazione
•Cura della
documentazione
•Scelta degli strumenti
Agli insegnanti
competono:
•Responsabilità delle
valutazione
•Cura della
documentazione
•Scelta degli strumenti
Le verifiche intermedie e
finali devono essere
coerenti con gli obiettivi e
i
traguardi previsti dalle
Indicazioni e declinati nel
curricolo.
58. VALUTAZIONE: Ha funzione formativa,
di accompagnamento, di stimolo
PRECEDE
ACCOMPAGNA
SEGUE I
PERCORSI
CURRICOLARI
Attiva le azioni da
intraprendere
Promuove il
bilancio critico
sulle azioni
condotte
Regola le
azioni
attivate
59. Occorre assicurare agli studenti e
alle
famiglie un’informazione tempestiva
e
trasparente sui criteri
promuovendone
la partecipazione e la
corresponsabilità
educativa, nella distinzione dei
ruoli.
60. VALUTAZIONE DI
SISTEMA
ISTITUTO NAZIONALE
per la
valutazione di sistema
VALUTAZIONE
DI
SISTEMA
AUTOVALUTAZIO
NE
Spetta alle singole
istituzioni
MODALITA’
RIFLESSIVE
Rilevare la qualità
dell’intero sistema
Rilevare la qualità
dell’intero sistema
Spetta alle singole
istituzioni
Promuove una cultura della valutazione che
scoraggi qualunque tipo di addestramento
finalizzato
solo al superamento delle prove.
61. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale
spetta all’autonomia didattica delle scuole,progettare
percorsi per la promozione, la rilevazione e la
valutazione delle
competenze.
ATTENZIONE
a
COME ciascuno studente MOBILITA e ORCHESTRA
CONOSCENZE, ABILITA’, ATTEGGIAMENTI,
EMOZIONI per affrontare le situazioni.
Certificazione delle
competenze
64. Comunità educativa,comunità
professionale, cittadinanza
Nella scuola comunità
Studenti Docenti Genitori
Valorizzando l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si
impegna a riconoscere al proprio interno le differenti
capacità, sensibilità e competenze, a farle agire in
sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli
eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola
partendo dalle indicazioni nazionali
65. E’ necessarioE’ necessario
Studio Formazione Ricerca
Elaborazione del
curricolo
Processo
dinamico
e aperto
Processo
dinamico
e aperto
Occasione di
partecipazione e di
apprendimento
continuo.
Occasione di
partecipazione e di
apprendimento
continuo.
66. C’E’ BISOGNO DI INSEGNANTI CHE
SAPPIANO
VIVERE LA PROFESSIONE COME
MEMBRI DI
UNA COMUNITA’, IMPEGNATI A
COSTRUIRLA
INTORNO A VALORI IMPORTANTI.
NON PUO’
ESSERE SUFFICIENTE CONCEPIRE IL
PROPRIO
LAVORO A LIVELLO DI CLASSE E DI
DISCIPLINA
ITALO FIORIN
68. IDENTITÀ:
•Vivere serenamente le dimensioni del
proprio io
•Stare bene
•Sentirsi sicuri
•Imparare a conoscersi e ad essere
riconosciuti come persona unica e
irripetibile
•Sperimentare diversi ruoli e forme di
identità
69. AUTONOMIA:
•Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri
•Provare soddisfazione nel fare da sé e
sapere chiedere aiuto
•Esprimere sentimenti ed emozioni
•Partecipare alle decisioni esprimendo
opinioni
•Operare scelte
•Assumere atteggiamenti consapevoli
70. ACQUISIRE COMPETENZE
•Giocare,muoversi,manipolare, curiosare
domandare, imparare a riflettere
•Provare soddisfazione nel fare da sé e sapere
chiedere aiuto
•Esprimere sentimenti ed emozioni
•Partecipare alle decisioni esprimendo
opinioni
•Operare scelte
•Assumere atteggiamenti consapevoli
71. Vivere esperienze di cittadinanza
Scoprire l’altro
e attribuire
importanza agli
altri e ai loro
bisogni
Attenzione al
punto di vista
degli altri
Necessità di
stabilire regole
Ascolto
Come raggiungere tali finalità?
Con la creazione di un ambiente di vita, di
relazione e di apprendimento di qualità.
72. Scuola dell’infanzia
I bambini sono alla
ricerca di punti di
riferimento, di
legami affettivi, di
conferme di serenità, di
nuovi stimoli emotivi,
sociali, cultural, di
ritualità, ripetizioni,
narrazioni, scoperte
Ogni bambino, unico e
irripetibile, è portatore
di una storia
La scuola, ambiente protettivo
capace di accogliere le
diversità, di promuovere le
potenzialità dei bambini.
La scuola promuove lo star
bene e un sereno
apprendimento attraverso:
la cura degli ambienti
La predisposizione degli spazi
La conduzione della giornata.
73. Le famiglie devono
partecipare alla vita della
scuola condividendone
finalità e contenuti,
strategie
educative e modalità
concrete per aiutare i
piccoli a crescere
Genitori provenienti da
altre nazioni
Famiglie di bambini con
disabilità
La scuola favorisce la
partecipazione
Si offre come spazio pubblico
per costruire rapporti di
fiducia e nuovi legami di
comunità.
Promuove le risorse dei loro
figli
75. CURRICOLO
Non solo
Organizzazion
e
delle attività
Non solo
Organizzazion
e
delle attività
Ma anche equilibrata
integrazione di momenti
di
cura, relazione,
apprendimento
dove le stesse routine si
pongono come base sicura
per nuove esperienze.
Ma anche equilibrata
integrazione di momenti
di
cura, relazione,
apprendimento
dove le stesse routine si
pongono come base sicura
per nuove esperienze.
76. APPRENDIMENTO AVVIENE
ATTRAVERSO
AZIONEAZIONE
ESPLORAZIONEESPLORAZIONE
Il contatto con gli
oggetti la natura,
l’arte, il territorio
in una dimensione
ludica
Il contatto con gli
oggetti la natura,
l’arte, il territorio
in una dimensione
ludica
GIOCOGIOCO
RIELABORAZION
E
individuale e
collettiva delle
esperienze. Gli
insegnanti aiutano
a
pensare e a
riflettere ad
osservare,
descrivere, narrare,
fare ipotesi, dare e
chiedere
spiegazioni
in contesti
cooperativi
RIELABORAZION
E
individuale e
collettiva delle
esperienze. Gli
insegnanti aiutano
a
pensare e a
riflettere ad
osservare,
descrivere, narrare,
fare ipotesi, dare e
chiedere
spiegazioni
in contesti
cooperativi
77. SPAZIO: accogliente,
caldo,
curato,orientato al gusto
Tempo disteso
Osservazione
Valutazione formativa
Documentazione
come processo che
produce tracce,
memoria e
riflessione, che
rende
visibili le modalità, i
percorsi e permette
di valutare i
progressi
Documentazione
come processo che
produce tracce,
memoria e
riflessione, che
rende
visibili le modalità, i
percorsi e permette
di valutare i
progressi
78. CAMPI DI ESPERIENZA:
•Il sé e l’altro
•Il corpo e il movimento
•Immagini, suoni, colori
•I discorsi e le parole
•La conoscenza del mondo
79. Campi di esperienza
Nelle indicazioni del 91 venivano definiti come” i
diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e
quindi i settori specifici ed individuabili di
competenza nei quali il bambino conferisce
significato alle sue molteplici attività, sviluppa il
suo apprendimento, acquisendo anche le
strumentazioni linguistiche e procedurali e
persegue i suoi traguardi formativi nel concreto di
una esperienza che si svolge entro confini definiti e
con il costante suo attivo coinvolgimento
80. Nelle indicazioni del 2010 non c’è una definizione
ma si
evince la loro caratteristica come organizzatori di
ciò che i bambini vanno apprendendo.
Viene detto” ogni campo di esperienza offre un
insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi,
riferiti ai sistemi simbolico culturali della nostra
cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare
apprendimenti progressivamente più sicuri
Campi di
esperienza
81. I traguardi per lo sviluppo delle competenze
suggeriscono all’insegnante orientamenti
attenzioni e responsabilità per creare piste di
lavoro per organizzare attività ed esperienze
per promuovere lacompetenza
COMPETENZA intesa in modo
GLOBALE e UNITARIO
COMPETENZA intesa in modo
GLOBALE e UNITARIO
82. Acquisizione delle conoscenze e delle
abilità fondamentali per sviluppare le
competenze culturali di base nella
prospettiva del pieno sviluppo della
persona
La scuola del primo ciclo:
FINALITA’
83. Pone attenzione ai
PROCESSI di
apprendimento di
tutti e di ciascuno,
aiuta ad elaborare il
senso dell’esperienza,
promuove la pratica
consapevole della
cittadinanza.
La scuola Rimuove ogni
ostacolo
alla frequenza
Facilita l’accesso ai disabili
Previene l’evasione e
contrasta la dispersione
Valorizza il talento e le
inclinazioni di ciascuno
Persegue il miglioramento della qualità del sistema
promuove la pratica consapevole della cittadinanza.
84. Il senso dell’esperienza
La scuolaLa scuola Promuove un percorso nel quale ogni alunno
possa avere un ruolo attivo, possa sviluppare le
proprie inclinazioni, esprimere curiosità,
riconoscere e intervenire nelle difficoltà, avere
consapevolezza di sè-,avviarsi a costruire un
proprio progetto di vita.
Propone situazioni e contesti in cui gli alunni
riflettono, imparano ad imparare, coltivano la
fantasia e il pensiero originale, imparano a
leggere , capire e gestire le emozioni
Promuove senso di responsabilità che si traduce
nel far bene il proprio lavoroCrea un clima
favorevole all’ascolto e all’espressione tra
coetanei
85. L’alfabetizzazio
ne culturale
Compito del primo
ciclo:
Alfabetizzazione di base che è
culturale e sociale e include
quella
strumentale(leggere scrivere e
far di conto)
la scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti
di base, offre opportunità di sviluppare le
la scuola primaria dimensioni cognitive,
emotive, affettive, sociali, corporee etiche
e religiose e di acquisire i saperi
irrinunciabili.Si pone come scuola formativa che,
attraverso gli alfabeti di ogni disciplina,
permette di esercitare differenti stili
cognitivi
ponendo le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico.
86. Cittadinanza e Costituzione
L’educazione alla
cittadinanza, viene
promossa attraverso
esperienze significative
L’educazione alla
cittadinanza, viene
promossa attraverso
esperienze significative
Obiettivi:
•Costruzione del senso di
legalità
•Sviluppo di un’etica di
responsabilità
Obiettivi:
•Costruzione del senso di
legalità
•Sviluppo di un’etica di
responsabilità
Si realizzano nel dovere di scegliere e agire in
modo consapevole, impegno ad elaborare idee e a
promuovere azioni finalizzate al miglioramento
del proprio contesto di vita.
87. CostituzioneCostituzione
Gli allievi imparano a
riconoscere e
rispettare i valori sanciti dalla
Costituzione, i diritti inviolabili
di
ogni essere umano.
Gli allievi imparano a
riconoscere e
rispettare i valori sanciti dalla
Costituzione, i diritti inviolabili
di
ogni essere umano. Diritto alla parola va tutelato e
incoraggiato in ogni contesto
scolastico e in ciascun alunno.
Diritto alla parola va tutelato e
incoraggiato in ogni contesto
scolastico e in ciascun alunno.
La parola è importante, costruire
significati condivisi, sanare le
divergenze, acquisire punti di vista,
negoziare e dare senso alle differenze,
prevenire e regolare conflitti.
La parola è importante, costruire
significati condivisi, sanare le
divergenze, acquisire punti di vista,
negoziare e dare senso alle differenze,
prevenire e regolare conflitti.
IMPORTANZA
DELLA LINGUA
ITALIANA
IMPORTANZA
DELLA LINGUA
ITALIANA
88. DIRITTI DI CITTADINANZA
E’ compito della scuola
porre le
basi per l’esercizio della
cittadinanza attiva Viene promossa
attraverso
esperienze
significative.
Obiettivi:
Senso di legalità
Etica della
responsabilità
Obiettivi:
Senso di legalità
Etica della
responsabilità
Scegliere ed
agire in modo
consapevole
SESE
Tra i diritti alla
cittadinanza,
grande importanza assume
il
ALLORAALLORA
Garantire un adeguato
livello di uso e controllo
della lingua
italiana è fondamentale e
89. Ambiente di apprendimento
CRITERI METODOLOGICI:
•Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per
ancorarvi nuovi contenuti
•Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
perché
•Ambiente di apprendimento non diventino disuguaglianze
•Favorire l’esplorazione e la scoperta
•Incoraggiare l’apprendimento cooperativo
•Promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere al fine di “imparare ad
apprendere”
•Realizzare percorsi in forma di laboratorio
BIBLIOTE
CA
SCOLASTI
CA
90. Italiano
Lingua inglese e seconda lingua
comunitaria
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
tecnologia
DisciplineDiscipline
91. •Leggere le Nuove indicazioni con particolare
attenzione a PREMESSA e PROFILO
•Riflettere sulla propria disciplina ( epistemologia
della disciplina) e sulla propria didattica
( professionalità docenti)
•Individuare punti di forza e criticità del documento
•Cominciare a ragionare in termini di verticalità e
orizzontalità ( transdisciplinarità , plurilinguismo)
•Divisione dei compiti…cooperazione
•Leggere le Nuove indicazioni con particolare
attenzione a PREMESSA e PROFILO
•Riflettere sulla propria disciplina ( epistemologia
della disciplina) e sulla propria didattica
( professionalità docenti)
•Individuare punti di forza e criticità del documento
•Cominciare a ragionare in termini di verticalità e
orizzontalità ( transdisciplinarità , plurilinguismo)
•Divisione dei compiti…cooperazione
Consigli per gli acquisti…Consigli per gli acquisti…
92. ………………….e per finire
Cominciate col fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a fare
l'impossibile.
San Francesco
93. Nella nuova scuola …
“Nella nuova scuola media i problemi partiranno
- da considerazioni di carattere concreto - . Difatti
la Carla quest’anno alla licenza ha avuto un
problema moderno a base di caldaie:
- Una caldaia ha la forma di una semisfera
sovrapposta … ”
Scuola di Barbina: Lettera a una professoressa. Ed. Libreria Editrice
Fiorentina 1996, pag. 25.
95. Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state
storicamente separate l’una dall’altra da confini
convenzionali che non hanno alcun riscontro con
l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento.
Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti
attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle
conoscenze o dalle discipline, elaborandole con
un’attività continua e autonoma.
[L’organizzazione del curricolo: Aree disciplinari e discipline.
Indicazioni per il curricolo]
96. Ischia 2010
Damiano Previtali 96
PROVA NAZIONALE DI MATEMATICA
Scuola secondaria di I grado classe III
D20. Il Signor CarloSignor Carlo scende dal tram all’incrocio di via Pietro Micca con
via Antonio Giuseppe Bertola (nella mappa che vedi qui sotto il punto è
contrassegnato da un asterisco).
97. Percorre 200 metri diPercorre 200 metri di via Bertolavia Bertola e all’incrocio cone all’incrocio con via 20 Settembrevia 20 Settembre svolta a sinistra;svolta a sinistra;
dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio condopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio con via Pietro Micca.via Pietro Micca. Da lìDa lì
decide di tornare al punto di partenza perdecide di tornare al punto di partenza per via Pietro Micca.via Pietro Micca. Quanti metri all’incircaQuanti metri all’incirca
percorre al ritorno?percorre al ritorno?
□□ A.A. 200 m200 m
□□ B.B. 250 m250 m
□□ C.C. 350 m350 m
□□ D.D. 600 m600 m
Ischia 2010
Damiano Previtali 97
98. L’allievoL’allievo
Allievo “diligente”
Risorse
cognitive
Lettura; comprensione; relazioni
spaziali; orientamento; riconoscimento
figure; teorema di Pitagora; calcolo
mentale; stime; quadrato e radice
quadrata.
Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste
cose a scuola?-
Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia
a risolvere il problema (Non lo abbiamo
trattato a scuola!)
Belief
system Le discipline sono chiuse - “edite”
Ischia 2010
Damiano Previtali
98
Allievo “competente”
Lettura; comprensione; relazioni spaziali;
orientamento; riconoscimento figure; teorema
di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e
radice quadrata.
Legge la situazione e si chiede: - Come
“trasformo” le cose che conosco in questa situazione
nuova?
La trasformazione non porta ad una soluzione,
si applica, cerca trasformazioni alternative e
innovative (il desiderio della scoperta)
Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito”
Un modello di PROBLEM SOLVING matematico (Schoenfeld)
99. “Le capacità non-cognitive”
- perseveranza,
- motivazione,
- gestione del rischio,
- stima di sé,
- capacità di autocontrollo,
- coscienziosità e comportamento lungimirante
James J. Heckman 2008, Nobel in Economic Sciences nel 2000
100. Un progetto educativo per la scuola del
ventunesimo secolo è fatto di
“quattro pilastri:
imparare a essere,
imparare a conoscere,
imparare a fare,
imparare a vivere insieme”
(Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)
101. Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti
sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute
in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in
autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte
le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza
gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per
riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i
sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in
modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri
per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali
opinioni e sensibilità.
[Finalità generali: profilo delle competenze al termine del primo ciclo.
Indicazioni per il curricolo]