I primi colloqui col minore....Quando un minore inizia un percorso terapeutico, come terapeuti come dobbiamo muoverci e cosa considerare ? spunti di riflessione secondo l'approccio dell' analisi transazionale
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...Luisa Ghianda
Una relazione efficace dal punto di vista terapeutico è quella in cui il paziente si sente compreso, seguito con attenzione, è quella in cui sperimenta fiducia, rispetto ed impegno. Identificando e legittimando le esigenze emotive del paziente, comprendendone il punto di vista, dedicando tempo all’ascolto e al dialogo, aiutandolo ad investire energia nella crisi, il paziente si sentirà accolto nella sua interezza, ovvero nella sua dimensione fisica e psicologica.
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...Luisa Ghianda
Una relazione efficace dal punto di vista terapeutico è quella in cui il paziente si sente compreso, seguito con attenzione, è quella in cui sperimenta fiducia, rispetto ed impegno. Identificando e legittimando le esigenze emotive del paziente, comprendendone il punto di vista, dedicando tempo all’ascolto e al dialogo, aiutandolo ad investire energia nella crisi, il paziente si sentirà accolto nella sua interezza, ovvero nella sua dimensione fisica e psicologica.
I colori del cuore sono delle slide presentate a un corso di formazione della FISM di Mestre sullo sviluppo delle emozioni.
Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Le ferite fanno parte dell’esistenza umana, sono elemento integrante dello sviluppo della personalità di ciascuno di noi, ma non devono giocare un ruolo determinante nella nostra vita. Ciascuno ha ricevuto una grande riserva di forza vitale e voglia di vivere. Esistono situazioni e fasi della vita in cui la nostra parte ferita preme per venire a galla e chiede di essere guardata e guarita, se possibile.
L’infanzia ed i legami con la nostra famiglia sono due ambiti da cui prendiamo dinamiche e tematiche che chiedono di essere affrontate, elaborate e integrate. Pertanto chi vuole venire a patti con se stesso, può accettare il proprio passato e accogliere se stesso. Attraverso l’acquisizione di nuove prospettive è possibile migliorare o trasformare i rapporti difficili, anche dopo molti anni. Possiamo imparare ad impostare preventivamente rapporti equilibrati e sereni, rielaborando il rapporto con i propri genitori che è la miglior base di partenza per sviluppare l’autonomia nella vita che seguirà
Come impariamo a parlare? E da dove nascono le parole? La risposta a queste due domande sarà contro-intuitiva: impariamo a parlare dal corpo e gli aspetti paraverbali rimangono centrali per la qualità della nostra comunicazione.
2. COSA HO APPRESO:
4 DIAGNOSI BERNIANE
TEORIA DEL CODICE
MULTIPLO
CONTRATTO A PIU' MANI
DISTANZA PSICOLOGICA
Sono partita da questi concetti,
acquisti durante il Master
Psicologia e Psicoterapia
dell'Infanzia, per riflettere su
quanto è opportuno mettere in
pratica durante i colloqui col
bambino....
3. DIAGNOSI
COMPORTAMENTALE
COSA COLGONO I MIEI SENSI ?
Prima che le parole si incontrino. il
mio corpo e quello del bambino si
sono già detti tanto. Il primo
contatto è una comunicazione più
corporea.
Un’osservazione che include tutto
ciò che si coglie coi sensi, col
corpo, ma non MENTALIZZO subito
4 DIAGNOSI BERNIANE
4. Utilizzo
i 5 sensi:
la dignità
ritrovata
dell'
esperienza
nel qui ed ora
Udito
Tono di voce, modo di
parlare, pause, cantilene,
parlare lento , veloce
non parlare, parlare tanto.....
Olfatto, tatto,
gusto....
Che odori percepisco?
che sapore mi lascia questo
bambino?
mi sta vicino, mi sta lontano?
si lascia avvicinare o piuttosto
mi allontana ?
Vista
Cosa vedo? cosa noto?
espressioni del viso...
mimica facciale, modo di
vestire...modo di muoversi
5. Sistema subsimbolico
Strutture specializzate indipendenti l’una dall’altra,
capaci di afferrare l’ampio
spettro dell’esperienza umana:
informazioni motorie, propriocettive,
viscerali, emotive .
L’elaborazione sub-simbolica è quello meno
definibile e più aderente alla realtà , in contatto
con quel che accade nel qui ed ora .
Gia Berne ne aveva parlato...
l’importanza della qualità immediata, intuitiva dell’atto
diagnostico: diagnosi è conoscenza, nel suo contatto
esperienziale con la realtà.
L’intuizione produce diagnosi, che si basa non solo
sull’ascolto della comunicazione verbale, ma
sull’attenzione a tutti gli aspetti della
persona che si presenta al terapeuta. “
L'intuizione
Sistema subsimbolico
Processamento delle informazioni
simultaneo e rapido lungo tanti canali ,
non verbali , paralleli tra di loro.
Questo primo livello di elaborazione non
codifica l’esperienza in categorie, si tratta di
processi intuitivi, che avvengono senza
attenzione e al di fuori del controllo
intenzionale.
6. Teoria del Codice Multiplo.
Wilma Bucci
Sistema
subsimbolico
Materiale alla periferia o
fuori dalla consapevolezza
che viene attivato.
Si esplica attraverso
agitazioni somatiche,
percezioni sensoriali,
attivazione di uno schema
emozionale ed eccitazione su
un piano d’azione motoria.
La sensazione o l’emozione è
qui indifferenziata e non può
ancora essere descritta o
pensata
Sistema simbolico
non verbale
Usa immagini di vario tipo:
visive, uditive, percettive ,
tattili, propriocettive .
Sono processate in unità
discrete e analogiche.
Rappresentano un primo
livello di astrazione che
mantiene ancora un'analogia
con l'esperienza, ma
semplifica e riduce la realtà.
Si parla di SIMBOLI , che
possono essere manipolabili
e controllabili
Sistema simbolico
verbale
Questo sistema rappresenta il
maggior livello di astrazione.
Processa le informazioni
tramite il linguaggio, le parole.
Il linguaggio consente di
generalizzare, categorizzare,
fare distinzioni, sviluppare i
concetti di passato e futuro,
ordinare gli eventi in sequenze
temporali, connettere
esperienze presenti con quelle
passate
Processo
Referenziale
E' il processo che collega
i 3 sistemi.
ll materiale subsimbolico
incubato fuori dalla
consapevolezza assume una
forma non-verbale più
accessibile, attraverso lo
stadio successivo di
simbolizzazione.
La fase successiva è la
riorganizzazione, in cui i
simboli possono essere
ridefiniti e collegati,
emozioni e memorie
possono essere mentalizzate
per arrivare ad un significato
globale e personale
7. Ciò che accade cosa racconta di lui?
Diagnosi storica
Raccolgo informazioni dai genitori
Raccolgo informazioni sul sintomo
Osservo il bambino. come gioca e le
temtiche che porta
Posso fare deduzioni su quello che
vive nei suoi ambienti quotidiani
8. Diagnosi sociale
Osservo la qualità della relazione
terapeutica
Osservo ogni agito del bambino
La stanza dei giochi per fare
diagnosi (come il bambino si muove
in essa, cosa sceglie, come gioca )
Cosa fa coi giochi, che storie inventa
Leggo come il bambino vive e legge
la realtà, come la affronta
La mia presenza : osservo la coppia
Noi come unità esperenziale
Ascolto quanto sperimento dentro
di me
ASCOLTO E MI ASCOLTO
9. Come stanno cambiando la
mia e la sua vita ..........
Diagnosi
Fenomenologica
Ilrapportoterapeutico:
caratterizzato da immediatezza
centrato sul bambino
evolutivo
bambino come protagonista
processo diagnostico e
terapeutico a volte coincidono
L’intimitàdelrapportoanaliticomi
coinvolge
Accogliere bisogno dell'Altro è accogliere
la propria vulnerabilità e fragilità.
L'Altro cambia insieme a noi ed attraverso
la Relazione con noi.
La nostra ed altrui evoluzione e
trasformazione è il risultato di una
reciproca influenza e presenza..
10. Il sintomo
Viene considerato come segnale dotato di senso
di marca affettiva, come mezzo che, pur nella
sofferenza, sta svolgendo una funzione
importante per il bambino e per la sua famiglia,
in termini di ‘cura’ e di mantenimento dello stato
di relazione.
Solo un tale orientamento positivo verso il
sintomo, di accettazione e di legittimazione di
ogni parte del paziente nelle sue intenzionalità e
nei suoi scopi positivi, può sollecitare un
adeguato atteggiamento di cooperazione e di
curiosità in lui e nella sua famiglia. (Lambruschi)
11. Fiaba
Le storie consentono di affrontare la
paura: c’è un inizio , una prova da
superare ed una fine.
Quali sono le storie preferite del
bambino? I suoi personaggi preferiti?
Lì ci sono le strategie risolutive, i
testimoni di resilienza , le figure a cui
aggregarmi per aiutare il bambino
Disegno
Biglietto da vista del bambino.
Fornisce informazioni su aspetti
della personalità non accessibili
attraverso processi consapevoli.
Mette in evidenza il mondo più
interiore del bambino.
Gioco
La graduale presa di coscienza da
parte di un bambino dei sentimenti
da lui vissuti o fatti vivere ai
personaggi del gioco può avere
una funzione terapeutica, o
costituire un importante momento
diagnostico (Ferro)
12. Contratto
a più mani
Rapporto tra partner uguali, con uguali
responsabilità.
Ognuno ha un proprio funzionamento adulto che
ha bisogno di essere incoraggiato e coltivato.
13. Contratto coi genitori
1) rende più trasparente possibile il processo e chiarire le implicazioni della
terapia
2) chiarisce il ruolo delle parti: ognuno si assume la propria responsabilità e
vede il proprio vantaggio
3) chiarisce aspettative, confronta proiezioni, confuta informazioni errate
4) chiarisce le esigenze e si confronta con i valori di ciascuno.
Genitori come unici esperti del figlio
Genitori implicati nel cambiamento del figlio ...si stimola anche loro
partecipazione con il loro cambiamento
Contratto col bambino
Si lavora con la parte adulta del bambino
Alleanza affettiva: bambino si fida di me
Alleanza di lavoro : mini contratto di
seduta , ascolto i desideri e le volontà del
bambino e lavoro su questo
14. Distanza
psicologica.
Micholt
Triangolo
equilatero
Equidistanza tra le parti :
tutti si sentono ascolti e
riconosciuti.
Maggiore possibilità di
partecipazione al processo
terapeutico
Triangolo
scaleno
Mi avvicino più genitori
e meno al bambino.
Rischio: il bambino
non si sentirà
compreso e protetto.
Potrebbe chiudersi o
diventare oppositivo
Triangolo
isoscele
Prendo le parti del
bambino e mi distanzio
dai genitori.
Rischio : far sentire i
genitori sbagliati e
cattivi educatori .
È la vicinanza o la distanza percepita
tra le varie parti in gioco e la
chiarezza nel rapporto tra le parti.
15. Le 4 diagnosi berniane consentono
un'analisi a 360 gradi, orizzontale,
come fossimo un dective che coglie
informazioni .....
La teoria del Codice Multiplo è un movimento
verticale che porta dal profondo alla
superficie , dall'indefinito spinge al definito .
E' quando un sentimento prende forma in un
disegno, in un racconto. E attraverso la
relazione tra me ed il bambino possiamo
parlarne, fare interpretazioni e dare significati