Come impariamo a parlare? E da dove nascono le parole? La risposta a queste due domande sarà contro-intuitiva: impariamo a parlare dal corpo e gli aspetti paraverbali rimangono centrali per la qualità della nostra comunicazione.
Slide tratte dal ciclo di conferenze "Luce sulla Psiche" tenute a Villa Bandini (Firenze) dalla Dott.ssa Ilaria Artusi in collaborazione con l'Associazione In Costruzione Onlus
Come impariamo a parlare? E da dove nascono le parole? La risposta a queste due domande sarà contro-intuitiva: impariamo a parlare dal corpo e gli aspetti paraverbali rimangono centrali per la qualità della nostra comunicazione.
Slide tratte dal ciclo di conferenze "Luce sulla Psiche" tenute a Villa Bandini (Firenze) dalla Dott.ssa Ilaria Artusi in collaborazione con l'Associazione In Costruzione Onlus
Tra Ospedale PER il bambino e Ospedale DEI bambiniGiancarlo Izzi
L’approccio bio-psico-sociale al bambino malato e alla sua famiglia.
"Non tutto, del bambino malato, è malato"
CONVEGNO REGIONALE
Parma, 7 ottobre 2011
Centro Congressi Paganini Parma
Lavorare con le associazioni di volontariato ci sta dando molto stimoli, ma anche emozioni. E’ un mondo con molte risorse inespresse, talenti ed a volte conflittualità interne nate da grandi aspettative.
Ognuno di noi conosce un’associazione di volontariato o ne fa parte direttamente.
Questo servizio si propone di aiutare l’associazione a capire il momento attuale ed a cogliere le opportunità: un servizio di consulenza-formazione (rivolto a dirigenti e volontari tutti) volto a migliorare l’organizzazione interna, a rafforzare le motivazioni, a comunicare «chi sono, cosa hanno fatto, cosa fanno, cosa si propongono, perché esistono …».
Un vero e proprio «Storytelling globale» delle associazioni dove c’è spazio per eventi in piazza, giochi, fumetti, infografiche, comunicazione e comportamenti, social media e crowdfunding… quindi spazio per l’espressione dei molti talenti di Len!
Il Bambino e il Gioco come promozione della SaluteGiancarlo Izzi
Presso Comune di Lesignano de’ Bagni
e Istituto Comprensivo di Lesignano de’ Bagni il giorno mercoledì 16 Aprile 2014 ho tenuto la conferenza
"Il Bambino e il Gioco come promozione della Salute"
I colori del cuore sono delle slide presentate a un corso di formazione della FISM di Mestre sullo sviluppo delle emozioni.
Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Conoscere e risolvere le 5 ferite (che non sai di avere)Marco Venturi
Articolo su www.latuamappa.com
Cosa sono le 5 ferite?..Cosa sono le maschere e quali stai indossando senza esserne consapevole per evitare di soffrire ancora?... Ecco le risorse che stavi cercando.
La maggior parte di noi è inconsapevole del fatto che esista una scienza che spiega la relazione tra le nostre profonde sofferenze e il nostro corpo, come siamo fatti. Il nostro viso e le nostre sembianze la dicono lunga sulle 5 ferite di cui soffriamo.
Vivi spesso nel malessere?.. Sei perseguitato/a dal passato e non comprendi il motivo per cui ti ritrovi insoddisfatto/o, frustrato/a o depresso/a?....Probabilmente sei vittima di 5 ferite emotive.
Esistono 5 ferite emotive che ci portiamo dietro fin dall’infanzia e 5 maschere che indossiamo nella vita per evitare di soffrire. Ecco quali sono e come risolverle.
Ho raccolto in questo post quello che considero importante sapere sulle 5 ferite e sulle rispettive maschere che ci impediscono di vivere in pace con noi stessi ed in coesione con il mondo. Le risorse ed i libri migliori per conoscere il nostro passato e liberare il presente e fare grandi passi per un futuro migliore. La consapevolezza cambia tutto, ovvero, con la conoscenza di noi stessi cambia la percezione che deriva dalle cose e questo cambia il nostro atteggiamento....
https://www.latuamappa.com/conoscere-e-risolvere-le-5-ferite-che-non-sai-di-avere/
3. “Ogni
processo intellettivo fa risuonare
dei sentimenti, e viceversa i
sentimenti, possono destare dei
ricordi e guidare il nostro pensiero. I
processi affettivi e intellettivi non sono
che aspetti diversi della medesima
vita psichica” (Bleuler)
4. Affettività
L'insieme dei sentimenti e delle emozioni di
un individuo oltre al carattere assunto da
un particolare stato psichico.
Spettro di sentimenti ed emozioni negative e
positive in risposta all’ambiente in cui vive
e alle relazioni di intimità.
5. I fenomeni affettivi, in base
all’intensità, alla durata e alla
modalità di insorgenza, si dividono
in:
SENTIMENTI
EMOZIONI
UMORE
Passioni
6. René Spitz
Studia
la genesi dei primi rapporti
oggettuali fondanti la vita affettiva del
bambino
7. Lo sviluppo infantile avviene per stadi:
lo “stadio pre-oggettuale” (alla nascita), nel bambino si
osservano fenomeni/sorrisi connessi non a stimoli
esterni,
lo "stadio dell’oggetto precursore" (tra i tre e i cinque
mesi): il neonato sorride indifferentemente alla comparsa
di un viso noto. Questa fase detta “del sorriso
indiscriminato” è un periodo critico in cui si formano i
legami sociali.
A partire dai 6 mesi, i bambini sorridono solo in presenza
di visi conosciuti.
8. Organizzatori della vita psichica:
1. SORRISO (3° mese)
* passaggio dalla passività all’attività
* si stabiliscono tracce di memoria coscienti
2. ANGOSCIA DELL’ESTRANEO (8° mese)
* dispiacere con carattere psicologico
* capacità di discriminazione
* relazioni sociali più ricche
* prevale la percezione esterna
9. 3. GESTO DEL DINIEGO e il “NO”
(8°- 12°mese)
* capacità di astrazione
* capacità di comunicare a distanza
10. Come comunica un bambino
VAGITO
VOCALIZZAZIONI
LALLAZIONE
GERGO
PAROLE
11. Come comunica la madre
Comunicazione tattile
Comunicazione vocale
Comunicazione visiva
Comunicazione verbale
12. Spitz
ha stabilito il modo nel quale, da una
situazione pre-oggettuale, il bambino
arriva al rapporto d’oggetto attraverso una
progressiva
convergenza
e
concentrazione dell’esperienza istintiva e
senso-motoria sulla madre quale oggetto
primario privilegiato.
14. Primi sviluppi della formazione del
rapporto oggettuale
Alla nascita, la vita psichica del bambino
si traduce in esperienze globali primarie
di appartenenza e alienità, come
espressioni del principio di piacere/
dispiacere.
2. Ripetendo
in
maniera
sufficiente
l’esperienza di piacere, si anima una
presenza buona: l’oggetto interno buono.
1.
15. 3. Al 3° mese l’oggetto interno buono si
presentifica su su un oggetto reale
percepito (volto umano) per poi
spostarsi su oggetti transizionali.
4. Tra il 6° e l’8° mese la madre diventa
oggetto a sé stante e matura il
riconoscimento dell’estraneo.
16. Disturbi del rapporto oggettuale
Disturbi da carenza
Disturbi da atteggiamento materno
inadeguato
22. Posizione depressiva
Integrazione tra gli oggetti parziali
Angoscia depressiva
Elaborazione del lutto
Riparazione
Gratitudine versus invidia
23.
Pericolo dell’esperienza della perdita dell’oggetto
d’amore,
L’Io, perso il controllo onnipotente sugli oggetti,
realizza la sua dipendenza dall’oggetto.
Perdere l’oggetto d’amore vorrebbe dire perdere
parte del Sé,
Affermazione della realtà come condizione per la
salvezza del Sé,
Dal principo del piacere al principio di realtà.
24. * Nasce il sentimento di colpa.
* Emerge la capacità di dedizione o capacità di
amare
* Hanno inizio i meccanismi riparativi
* Il bambino può esplorare il mondo in un
processo di inveramento che comincia con la
madre.
25. Meccanismi di difesa contro le angosce
depressive
Difese maniacali
“Non è vero che ho distrutto l’oggetto d’amore: anzi, è
assolutamente integro e qualsiasi cosa io faccia, non lo
danneggerà mai”
Difese di tipo cinico
“E’ inutile darsi tanta pena, l’oggetto non ne vale la
pena”
Ritualizzazioni
26. Periodo neonatale
Attaccamento del neonato alla madre
(Bowlby)
Umore variabile, intimamente connesso a
stati interni. Dopo il 6° mese comincia ad
essere legato a stimoli e segnali sociali
esterni.
Fase orale (Freud)
Danni da protratte separazioni (Spitz)
27. 15° mesi – 2/3 anni
Accelerazione dello sviluppo motorio e
cognitivo
Acquisizione della capacità di camminare
Acquisizione del linguaggio
Piacere nell’esplorazione e scoperte
Fase anale (Freud)
Manifestazioni affettive organizzate
28. Periodo pre-scolare (2,5 anni – 6 anni)
Crescita fisica ed emotiva
Capacità di esprimere sentimenti
complessi
Comincia la capacità di cooperare e
condividere
Fase fallica
29. 6 – 12 anni
Fase di latenza (Freud) e superamento del
complesso edipico
30. John Bowlby
L’attaccamento è il bisogno di percepire la
vicinanza con una persona di riferimento,
soprattutto in particolari circostanze.
Si struttura nei primi mesi di vita intorno ad
un’unica figura che rappresenta la base
sicura.
Successivamente si allarga ad altre figure
fino a ridursi ed modificarsi.
31. Fasi di sviluppo dell’attaccamento
Dalla nascita a 8-12 settimane: il bambino
lentamente comincia a discriminare le persone e
a riconoscere la madre dall’odore e dalla voce.
6-7 mese: la capacità di discriminare si affina.
Dal 9° mese: l’attaccamento si fa stabile e
visibile.
Il comportamento di attaccamento è stabile ed
evidente fino ai 3 anni, quando il bambino
diventa capace di sentirsi tranquillo e sicuro in
ambiente sconosciuto, sapendo che la “mamma
tornerà”.
32.
L’attaccamento determina lo sviluppo della
persona.
Diventa un aspetto della personalità e un
modello relazionale per i rapporti successivi.
E’ condizionato anche dalla durata e periodo
della separazione dalla madre, dalla capacità di
resilienza dell’individuo e dalle caratteristiche
dell’ambiente in cui vive.
33. Attaccamento sicuro
il bambino sente di avere dalla figura di
riferimento protezione, senso di sicurezza
e affetto e si sente libero di poter
esplorare il mondo
La madre è: sensibile ai segnali del
bambino, disponibile e pronta a
rispondere alle richieste, di protezione ed
affetto, del bambino.
34. Sicurezza nell’esplorazione del mondo
Convinzione di essere amabile
Capacità di tollerare separazioni
prolungate
Nessun timore di essere abbandonato
Sé positivo ed affidabile,
Altro positivo ed affidabile
gioia
35. Attaccamento insicuro-evitante
il bambino avverte instabilità, prudenza,
eccessiva dipendenza, paura di essere
abbandonato.
È convinto che le sue richieste di aiuto non
incontreranno disponibilità o verranno rifiutate
È convinto di poter fare affidamento solo su se
stesso nelle difficoltà
Madre: respinge ogni richiesta di conforto o
protezione
36.
Insicurezza nell’esplorazione del mondo
Convinzione di non essere amato
Percezione del distacco come prevedibile
Evitamento della relazione e dell’intimità
Fiducia solo in se stessi
Assenti richieste di aiuto
Sé positivo ed affidabile
Altro negativo e inaffidabile
Tristezza e dolore
37. Attaccamento Insicuro Ansioso
Ambivalente
Non c’è certezza che la figura di
attaccamento sia disponibile
L’esplorazione del mondo è incerta,
ansiosa
Il bambino è incline all’angoscia da
separazione
La madre è disponibile in alcune occasioni
e non in altre, con frequenti separazioni e
minacce di abbandono.
38. Insicurezza nell’esplorazione del mondo
Convinzione di non essere amabile
Incapacità a tollerare distacchi prolungati
Ansia di abbandono
Sé negativo e inaffidabile
Altro positivo e affidabile
Colpa
39. Relazioni di coppia
SICURO: intimità, rispetto, apertura emotiva, risoluzione
costruttiva dei conflitti
ANSIOSO/AMBIVALENTE: passione, rabbia, gelosia,
ossessività, provocazione dei conflitti rimandando la
rottura del legale
EVITANTE: svalutazione della relazione, esaltazione
dell’indipendenza e della libertà, scarsa intimità,
anaffettività, evitamento dei conflitti.
DISORGANIZZATO: difficilmente coinvolto in una
relazione affettiva, assume ruolo passivo e dipendente.
Si autocolpevolizza per i problemi, con difficoltà a
comunicare.
40. Dal’innamoramento all’amore
“La capacità di innamorarsi è la capacità
di collegare l’idealizzazione al desiderio
erotico e la potenzialità di stabilire una
relazione oggettuale profonda” (Kernberg)
Riattivazione dei conflitti del passato
Processo di lutto
41. Attrazione reciproca e desiderio reciproco
Capacità di stabilire una piena relazione
sessuale
Intimità emotiva
Capacità di gratitudine e di colpa
Capacità di tollerare l’ambivalenza
Il senso di realizzazione dei propri ideali
nella vicinanza con l’amato
42. Capacità di attaccamento reciproco
Capacità di dipendenza e autonomia
Capacità di identificazione ed empatia