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DIPENDENZE E BULLISMO.DIPENDENZE E BULLISMO.
LE NUOVE DECLINAZIONILE NUOVE DECLINAZIONI
DEL DISAGIO GIOVANILEDEL DISAGIO GIOVANILE
ASPETTI PSICOLOGICI DELASPETTI PSICOLOGICI DEL
BULLISMO E LA SUA REALTA’BULLISMO E LA SUA REALTA’
FATTUALEFATTUALE
Dr. ssa Alessia MicoliDr. ssa Alessia Micoli
Psicologo GiuridicoPsicologo Giuridico
CriminologoCriminologo
Lo sviluppo psicologico di un bambinoLo sviluppo psicologico di un bambino
attraversa varie fasi, passando dallaattraversa varie fasi, passando dalla
dipendenza assoluta fino al marginedipendenza assoluta fino al margine
dell’autonomia più ampia.dell’autonomia più ampia.
FASE ORALE
FASE ANALE
FASE FALLICA
RAPPORTO CON LE
FIGURE GENITORIALI
ADOLESCENZA
GRUPPO DI
PARI
Lo sviluppo psicologico di unLo sviluppo psicologico di un
bambino attraversa varie fasi,bambino attraversa varie fasi,
passando dalla dipendenza assolutapassando dalla dipendenza assoluta
fino al margine dell’autonomia piùfino al margine dell’autonomia più
ampia.ampia.
FASE ORALE:FASE ORALE:
Lo sviluppo psico- sessuale del bambinoLo sviluppo psico- sessuale del bambino
prende inizio le sbronze di latte dei primiprende inizio le sbronze di latte dei primi
mesi di vita.mesi di vita.
Dipende dalla madre e dal suo seno perDipende dalla madre e dal suo seno per
nutrirsi.nutrirsi.
Lo svezzamento costituisce la perdita dellaLo svezzamento costituisce la perdita della
madre come alimento.madre come alimento.
vi è l’esplorazione di nuovi sapori.vi è l’esplorazione di nuovi sapori.
FASE ANALE:FASE ANALE:
(dai 18 mesi ai 3 anni)(dai 18 mesi ai 3 anni)
L’investimento comprende la zonaL’investimento comprende la zona
anale in relazione al trattenere eanale in relazione al trattenere e
rilasciare ed al sollievo di liberarsirilasciare ed al sollievo di liberarsi
delle feci.delle feci.
Si introducono il controllo e l’ordineSi introducono il controllo e l’ordine
mediante la rassicurazione.mediante la rassicurazione.
FASE FALLICA:FASE FALLICA:
(dai 3 ai 6 anni):(dai 3 ai 6 anni):
in questo periodo l’attenzione si ponein questo periodo l’attenzione si pone
sui genitali nel senso del mostrare.sui genitali nel senso del mostrare.
A scuola si formano le prime coppie.A scuola si formano le prime coppie.
Avviene il processo di individuazione-Avviene il processo di individuazione-
separazione che consente l’identificazioneseparazione che consente l’identificazione
con il genitore dello stesso sesso.con il genitore dello stesso sesso.
 FASE ORALE:FASE ORALE:
 FASE ANALE:FASE ANALE:
 FASE FALLICA:FASE FALLICA:
Dipendenza passivaDipendenza passiva
Avarizia.Avarizia.
Immaturità sessualeImmaturità sessuale
FIGURE PARENTALI cheFIGURE PARENTALI che
presiedono alla famiglia in cuipresiedono alla famiglia in cui
nasce il bambino.nasce il bambino.
 È essenziale che iÈ essenziale che i genitorigenitori si possanosi possano
offrire al bimbo come modelli, al fine dioffrire al bimbo come modelli, al fine di
costruire un sistema di relazioni che porticostruire un sistema di relazioni che porti
il piccolo a raggiungere l’identificazioneil piccolo a raggiungere l’identificazione
di sé e a proporsi come individuodi sé e a proporsi come individuo
separato.separato.
 Separazione dei genitori-Separazione dei genitori-
disgregazione nucleo familiare.disgregazione nucleo familiare.
 Assenza fisica o moraleAssenza fisica o morale
del padre.del padre.
 Madre troppo rigida.Madre troppo rigida.
 Madri prostitute.Madri prostitute.
 Genitori malati.Genitori malati.
 Disoccupazione paterna.Disoccupazione paterna.
Per un sano sviluppo,Per un sano sviluppo,
l’individuo all’interno dellal’individuo all’interno della
famiglia deve trovare:famiglia deve trovare:
Sicurezza.Sicurezza.
Protezione.Protezione.
Senso di attaccamento.Senso di attaccamento.
Identificazione con le figure genitorialiIdentificazione con le figure genitoriali
STILE DI GESTIONESTILE DI GESTIONE
DELLE PROBLEMATICHEDELLE PROBLEMATICHE
FAMILIARI:FAMILIARI:
 STILE OPPOSITIVO:STILE OPPOSITIVO:
Non si vogliono ripetere gliNon si vogliono ripetere gli
errori dei propri genitori e sierrori dei propri genitori e si
tende a dare ai figli ciò chetende a dare ai figli ciò che
non si è potuto avere dallanon si è potuto avere dalla
propria famiglia di origine.propria famiglia di origine.
Si darà origine ad unSi darà origine ad un
carattere insofferente,carattere insofferente,
irrequieto, instabile,irrequieto, instabile,
accentratore.accentratore.
 STILE NARCISISTA:STILE NARCISISTA:
Gli sforzi dei genitori siGli sforzi dei genitori si
concentrano sull’concentrano sull’
apparire ottimi educatori edapparire ottimi educatori ed
i figli dovranno esserei figli dovranno essere
opere di perfezione, esseriopere di perfezione, esseri
umani che sono amati perumani che sono amati per
quello che rappresentano equello che rappresentano e
non per quello che sono.non per quello che sono.
Si darà origine ad unSi darà origine ad un
carattere debole, indeciso.carattere debole, indeciso.
 STILE PILOTATO:STILE PILOTATO:
Il genitore si convince che soloIl genitore si convince che solo
informandosi, acquistando libri,informandosi, acquistando libri,
manuali si possa educare i figli,manuali si possa educare i figli,
che divengono dei robot, privi diche divengono dei robot, privi di
affetto.affetto.
finiscono per vivere un’ esistenzafiniscono per vivere un’ esistenza
triste.triste.
 STILE CONFLITTUALE:STILE CONFLITTUALE:
I genitori entrano in conflittoI genitori entrano in conflitto
con i figli,con i figli,
si sentono in colpa esi sentono in colpa e
divengono deboli.divengono deboli.
Cedono ai loro ricatti ed aiCedono ai loro ricatti ed ai
capricci, divengono incapacicapricci, divengono incapaci
di portare avantidi portare avanti
un progetto educativo.un progetto educativo.
i figli crescono senza regole,i figli crescono senza regole,
manifestano problemi dimanifestano problemi di
relazione interpersonale.relazione interpersonale.
 STILESTILE
IPERPROTETTIVO:IPERPROTETTIVO:
I figli sono eterni bambini eI figli sono eterni bambini e
sono messi nellasono messi nella
condizione di non potercondizione di non poter
maimai
prendere una decisioneprendere una decisione
autonoma.autonoma.
i figli diventano dipendenti,i figli diventano dipendenti,
nutrononutrono
scarsa fiducia in se stessiscarsa fiducia in se stessi
e si sentono incapaci.e si sentono incapaci.
 STILE TIRANNICO:STILE TIRANNICO:
I genitori dettano legge eI genitori dettano legge e
pretendono obbedienzapretendono obbedienza
assoluta dai figli.assoluta dai figli.
I figli svilupperanno unI figli svilupperanno un
forte sensoforte senso
di distacco eddi distacco ed
accrescerannoaccresceranno
l’aggressività, diventando al’aggressività, diventando a
loro volta prepotenti eloro volta prepotenti e
sleali nei confronti deisleali nei confronti dei
più deboli.più deboli.
RISCHIORISCHIO
LIEVELIEVE
DivorzioDivorzio
SeparazioneSeparazione
Famiglie in cui un genitore viveFamiglie in cui un genitore vive
con l’ altro partner prima che ilcon l’ altro partner prima che il
minore abbia compiuto 16 anniminore abbia compiuto 16 anni
RISCHIORISCHIO
MEDIOMEDIO
PovertàPovertà
Genitori criminaliGenitori criminali
Cattivi rapporti con i genitoriCattivi rapporti con i genitori
RISCHIORISCHIO
ELEVATOELEVATO
Violenza domesticaViolenza domestica
TrascuratezzaTrascuratezza
Abusi sessualiAbusi sessuali
Gravi perditeGravi perdite
BISOGNI PSICOLOGICIBISOGNI PSICOLOGICI
TIPICI DELL’ ADOLESCENZA:TIPICI DELL’ ADOLESCENZA:
1.1. IDENTITA’ E RICONOSCIMENTOIDENTITA’ E RICONOSCIMENTO
2.2. SENSO DI APPARTENENZASENSO DI APPARTENENZA
3.3. PROTEZIONEPROTEZIONE
4.4. ECCITAZIONEECCITAZIONE
5.5. PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE
6.6. LE RAGAZZELE RAGAZZE
2 Meccanismi:2 Meccanismi:
RIVALSARIVALSA
APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
LA PSICOLOGIA DELLA PSICOLOGIA DEL
BULLOBULLO
Ha un’ elevata autostima, giustifica l’Ha un’ elevata autostima, giustifica l’
utilizzo dell’ aggressività per raggiungereutilizzo dell’ aggressività per raggiungere
i propri scopi. Ha un forte bisogno dii propri scopi. Ha un forte bisogno di
dominare gli altri. È capace di istigaredominare gli altri. È capace di istigare
e coinvolgere nell’ azione altrie coinvolgere nell’ azione altri
compagni.compagni.
 Implica comportamenti aggressivi cheImplica comportamenti aggressivi che
possono sfociare anche in violenza fisicapossono sfociare anche in violenza fisica
oltre che psicologica e si manifesta inoltre che psicologica e si manifesta in
particolar modo nei contesti scolasticiparticolar modo nei contesti scolastici
assume formeassume forme
differenti:differenti:
-- fisichefisiche: colpire con pugni o calci,: colpire con pugni o calci,
appropriarsi di, o rovinare, gli effettiappropriarsi di, o rovinare, gli effetti
personali di qualcuno;personali di qualcuno;
-- verbaliverbali:: deridere, insultare, prendere inderidere, insultare, prendere in
giro ripetutamente, fare affermazionigiro ripetutamente, fare affermazioni
razziste;razziste;
-- indiretteindirette: diffondere pettegolezzi: diffondere pettegolezzi
fastidiosi, escludere qualcuno da gruppifastidiosi, escludere qualcuno da gruppi
di aggregazione.di aggregazione.
BULLISMOBULLISMO
 è necessario che un comportamentoè necessario che un comportamento
aggressivo, individuale o di gruppo neiaggressivo, individuale o di gruppo nei
confronti di un giovane sia sistematico econfronti di un giovane sia sistematico e
che duri nel tempo, e che vi sia un’che duri nel tempo, e che vi sia un’
intenzionalità nel danneggiare ointenzionalità nel danneggiare o
tiranneggiare la vittima.tiranneggiare la vittima.
 AggressivitàAggressività
 IntenzionalitàIntenzionalità
 PersistenzaPersistenza
 Asimmetria dellaAsimmetria della
relazione.relazione.
RUOLI
BULLO L’ AIUTANTE L’ ESTERNOLA VITTIMA
IL
SOSTENITORE
IL
DIFENSORE
Anatomia delAnatomia del
prepotenteprepotente
 AggressivitàAggressività
 ImpulsivitàImpulsività
 Opinione relativamente positiva di seOpinione relativamente positiva di se
stessistessi
 Forte bisogno di potereForte bisogno di potere
 Ostilità verso l’ambienteOstilità verso l’ambiente
Bullismo: trionfo dellaBullismo: trionfo della
prepotenzaprepotenza
 Più forti fisicamente dei compagniPiù forti fisicamente dei compagni
 Sono oppositiviSono oppositivi
 Considerati dei duri.Considerati dei duri.
 Prendono parte a comportamentiPrendono parte a comportamenti
antisociali: furto, uso di alcol.antisociali: furto, uso di alcol.
 Rendimento scolastico vario alleRendimento scolastico vario alle
elementari ma si abbassa alle medieelementari ma si abbassa alle medie
PREVARICAZIONIPREVARICAZIONI
 DIRETTE:DIRETTE:
Osservabili,Osservabili,
percosse, violenze,percosse, violenze,
minacce ed offese.minacce ed offese.
 Sembra prevalgonoSembra prevalgono
nei maschinei maschi
 INDIRETTE:INDIRETTE:
prepotenze tese aprepotenze tese a
calunniare edcalunniare ed
escludere il ragazzoescludere il ragazzo
dal gruppo. Sembradal gruppo. Sembra
prevalgono nelleprevalgono nelle
femmine.femmine.
Chi è la vittima?Chi è la vittima?
 VITTIMAVITTIMA
CONSENZIENTECONSENZIENTE
 VITTIMAVITTIMA
PROVOCATRICEPROVOCATRICE
I SEGNI:I SEGNI:
1.1. Ansia quando deve andare a scuolaAnsia quando deve andare a scuola
2.2. Disturbi psicosomaticiDisturbi psicosomatici
3.3. Lividi- ferite- libri stracciati.Lividi- ferite- libri stracciati.
4.4. Richiesta di soldiRichiesta di soldi
5.5. Riceve telefonate che lo rendono scontrosoRiceve telefonate che lo rendono scontroso
6.6. Amici fantasmaAmici fantasma
7.7. Difficoltà di concentrazioneDifficoltà di concentrazione
8.8. Marinare la scuolaMarinare la scuola
9.9. Tentativi di suicidioTentativi di suicidio
BULLI PASSIVI:BULLI PASSIVI:
AIUTANTE- DIFENSORE EAIUTANTE- DIFENSORE E
SOSTENITORESOSTENITORE
 Nessuna considerazione nel gruppo.Nessuna considerazione nel gruppo.
LA SCUOLA:LA SCUOLA:
AGENZIAAGENZIA
EDUCATIVAEDUCATIVA
 Ruolo fondamentale nei processi diRuolo fondamentale nei processi di
adattamento/ disadattamento.adattamento/ disadattamento.
 La qualità dell’ esperienza scolasticaLa qualità dell’ esperienza scolastica
come socializzazione, condivisione dicome socializzazione, condivisione di
esperienza, partecipazione, crescitaesperienza, partecipazione, crescita
cognitiva e socio- affettiva del singolo ecognitiva e socio- affettiva del singolo e
del gruppo.del gruppo.
COME SI AFFRONTACOME SI AFFRONTA
 I programmi di intervento devonoI programmi di intervento devono
valorizzare, potenziare e promuoverevalorizzare, potenziare e promuovere
conoscenze, competenze e abilitàconoscenze, competenze e abilità
personali dei ragazzipersonali dei ragazzi
PROGRAMMA
DI
INTERVENTO
SOMMINISTRAZIONE
QUESTIONARIO
GIORNATA
DIBATTITO
SUPERVISIONE
DURANTE
INTERVALLO
INCONTRI
INSEGNANTI
GENITORI
INTERVENTO
CLASSE
QUESTIONARIOQUESTIONARIO
DELLEDELLE
PREPOTENZEPREPOTENZE
SEZIONI DELSEZIONI DEL
QUESTIONARIQUESTIONARI
O ANONIMOO ANONIMO
DOMANDE INDOMANDE IN
FORMAFORMA
ABBREVIATAABBREVIATA
SUBIRESUBIRE
PREPOTENZEPREPOTENZE
1.1. In che modo hai subitoIn che modo hai subito
prepotenze?prepotenze?
2.2. Dove hai subitoDove hai subito
prepotenze?prepotenze?
3.3. In quale classe si trova ilIn quale classe si trova il
ragazzo prepotente?ragazzo prepotente?
4.4. Hai subito prepotenzeHai subito prepotenze
da uno o più ragazzi?da uno o più ragazzi?
5.5. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito
prepotenze negli ultimi 6prepotenze negli ultimi 6
giorni di scuola?giorni di scuola?
6.6. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito
prepotenze nell’ ultimoprepotenze nell’ ultimo
periodo?periodo?
SEZIONI DELSEZIONI DEL
QUESTIONARIOQUESTIONARIO
ANONIMOANONIMO
DOMANDE INDOMANDE IN
FORMAFORMA
ABBREVIATAABBREVIATA
SUBIRESUBIRE
PREPOTENZEPREPOTENZE
1.1. In che modo hai subitoIn che modo hai subito
prepotenze?prepotenze?
2.2. Dove hai subito prepotenze?Dove hai subito prepotenze?
3.3. In quale classe si trova ilIn quale classe si trova il
ragazzo prepotente?ragazzo prepotente?
4.4. Hai subito prepotenze daHai subito prepotenze da
uno o più ragazzi?uno o più ragazzi?
5.5. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito
prepotenze negli ultimi 6prepotenze negli ultimi 6
giorni di scuola?giorni di scuola?
6.6. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito
prepotenze nell’ ultimoprepotenze nell’ ultimo
periodo?periodo?
PARLAREPARLARE
DELLEDELLE
PREPOTENZEPREPOTENZE
SUBITESUBITE
1.1. Hai detto a qualcuno deiHai detto a qualcuno dei
tuoi insegnanti che haituoi insegnanti che hai
subito dellesubito delle
prepotenze?prepotenze?
2.2. Hai detto a qualcuno inHai detto a qualcuno in
famiglia che hai subitofamiglia che hai subito
prepotenze?prepotenze?
FAREFARE
PREPOTENZEPREPOTENZE
1.1. Quante volte hai fattoQuante volte hai fatto
delle prepotenze neglidelle prepotenze negli
ultimi sei giorni?ultimi sei giorni?
2.2. Quante volte hai fattoQuante volte hai fatto
delle prepotenze nell’delle prepotenze nell’
ultimo periodo?ultimo periodo?
PARLAREPARLARE
DELLEDELLE
PREPOTENZEPREPOTENZE
FATTEFATTE
1.1. Qualche insegnante ti haQualche insegnante ti ha
parlato delle tueparlato delle tue
prepotenze?prepotenze?
2.2. Qualcuno in famiglia ti haQualcuno in famiglia ti ha
parlato delle tueparlato delle tue
prepotenze?prepotenze?
STIMA DEI BAMBINISTIMA DEI BAMBINI
CHE FANNO OCHE FANNO O
SUBISCONOSUBISCONO
PREPOTENZEPREPOTENZE
1.1. Quanti ragazzi della tuaQuanti ragazzi della tua
classe pensi abbiano subitoclasse pensi abbiano subito
prepotenze?prepotenze?
2.2. Quanti ragazzi hanno fattoQuanti ragazzi hanno fatto
prepotenze?prepotenze?
PERCEZIONE EPERCEZIONE E
CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA
DELDEL
PROBLEMAPROBLEMA
1.1. Quante volte gli insegnantiQuante volte gli insegnanti
cercano di far smettere lecercano di far smettere le
prepotenze?prepotenze?
2.2. Quante volte gli altriQuante volte gli altri
compagni cercano di farcompagni cercano di far
smettere le prepotenze?smettere le prepotenze?
PREPOTENZE DEIPREPOTENZE DEI
COETANEICOETANEI
AL DI FUORIAL DI FUORI
DELLA SCUOLA ODELLA SCUOLA O
AGITE DA QUALCUNAGITE DA QUALCUN
ALTROALTRO
1.1. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito
prepotenze durante il tragittoprepotenze durante il tragitto
da casa a scuola o davantida casa a scuola o davanti
alla scuola?alla scuola?
2.2. Quante volte hai fattoQuante volte hai fatto
prepotenze ad altri durante ilprepotenze ad altri durante il
tragitto da casa a scuola otragitto da casa a scuola o
davanti alla scuola?davanti alla scuola?
3.3. Hai mai subito prepotenzeHai mai subito prepotenze
da qualcun altro a scuola oda qualcun altro a scuola o
al di fuori?al di fuori?
RELAZIONI EDRELAZIONI ED
AMICIZIE TRAAMICIZIE TRA
COETANEICOETANEI
1.1. Ti piace la ricreazione?Ti piace la ricreazione?
2.2. Quanti amici veri hai aQuanti amici veri hai a
scuola?scuola?
3.3. Quante volte succede che tuQuante volte succede che tu
rimani solo?rimani solo?
4.4. Ti senti solo a scuola?Ti senti solo a scuola?
5.5. Ti capita di non sentirtiTi capita di non sentirti
accettato?accettato?
ATTEGGIAMENTIATTEGGIAMENTI
VERSOVERSO
LELE
PREPOTENZEPREPOTENZE
1.1. Cosa fai quandoCosa fai quando
vedi un bambino avedi un bambino a
cui vengono fattecui vengono fatte
delle prepotenze?delle prepotenze?
2.2. Come ti sentiCome ti senti
quando vedi unquando vedi un
bambino a cuibambino a cui
vengono fatte dellevengono fatte delle
prepotenze?prepotenze?
3.3. Cosa pensi deiCosa pensi dei
ragazzi che fanno iragazzi che fanno i
prepotenti?prepotenti?
GIORNATA DIBATTITO:GIORNATA DIBATTITO:
INTERVENTO CLASSEINTERVENTO CLASSE
REGOLE INTERNE:REGOLE INTERNE:
1.1. Non si deve prevaricareNon si deve prevaricare
gli altrigli altri
2.2. Si deve cercare diSi deve cercare di
aiutare gli studentiaiutare gli studenti
prevaricatiprevaricati
3.3. Si deve coinvolgere chiSi deve coinvolgere chi
viene isolatoviene isolato
 Circle timeCircle time
 Role- playRole- play
PREVENZIONE EDPREVENZIONE ED
INTERVENTI:INTERVENTI:
GESTIRE LA COLLERAGESTIRE LA COLLERA
 La pallina dello stressLa pallina dello stress
 La svegliaLa sveglia
 Il frigorifero.Il frigorifero.
Bruciature di sigarette sul bus a danno dei piùBruciature di sigarette sul bus a danno dei più
piccolipiccoli
L'APPELLO PRIMA DELLE USTIONIL'APPELLO PRIMA DELLE USTIONI
Ragazzi delle medie bruciati sulle mani dagliRagazzi delle medie bruciati sulle mani dagli
alunni più grandialunni più grandi
ROMA - Ogni mattina i bulli chiamavano l’appello. La vittimaROMA - Ogni mattina i bulli chiamavano l’appello. La vittima
prescelta si alzava per raggiungere i posti in fondo al pullman direttoprescelta si alzava per raggiungere i posti in fondo al pullman diretto
a scuola e senza aprire bocca allungava il braccio. I più grandia scuola e senza aprire bocca allungava il braccio. I più grandi
afferravano i polsi dei piccoli e spegnevano le sigarette sulla carne.afferravano i polsi dei piccoli e spegnevano le sigarette sulla carne.
Mani piene di cicatrici, urla e lacrime soffocate altrimenti è peggio,Mani piene di cicatrici, urla e lacrime soffocate altrimenti è peggio,
quelli i mettono a ridere e ci riprovano. Ogni mattina una torturaquelli i mettono a ridere e ci riprovano. Ogni mattina una tortura
nuova, fino a quando qualche mamma non scopre i segni. Queglinuova, fino a quando qualche mamma non scopre i segni. Quegli
stessi lasciati sulla pelle di una sedicenne, molti chilometri più astessi lasciati sulla pelle di una sedicenne, molti chilometri più a
nord, dai coetanei e dai compagni di scuola, anche qui sigarettenord, dai coetanei e dai compagni di scuola, anche qui sigarette
spente sulle braccia, se resisti passi la prova di coraggio.spente sulle braccia, se resisti passi la prova di coraggio.
Dispetti, derisioni, calci, pugni in un crescendo di violenza, fino adDispetti, derisioni, calci, pugni in un crescendo di violenza, fino ad
arrivare alle sevizie. I bulli diventano sempre più cattivi, le bravatearrivare alle sevizie. I bulli diventano sempre più cattivi, le bravate
sconfinano nei reati, il limite si sposta sempre più in là, e non c’è piùsconfinano nei reati, il limite si sposta sempre più in là, e non c’è più
limite alla malvagità di questi ragazzini che fanno del male e ridono,limite alla malvagità di questi ragazzini che fanno del male e ridono,
torturano e si divertono. Non c’è la percezione di fare del male».torturano e si divertono. Non c’è la percezione di fare del male».
Pubblicato su "il messaggero" il 12 ottobre '07Pubblicato su "il messaggero" il 12 ottobre '07
Ivrea- foto di 12enneIvrea- foto di 12enne
nudanuda
la studentessa di 12 anni di una scuola mediala studentessa di 12 anni di una scuola media
in provincia di Ivrea, sarebbe stata vittimain provincia di Ivrea, sarebbe stata vittima
consenziente di un gruppo di suoi coetanei.consenziente di un gruppo di suoi coetanei.
Fotografata nuda dagli amici in pose scabrose,Fotografata nuda dagli amici in pose scabrose,
le foto hanno fatto il giro dei cellulari deglile foto hanno fatto il giro dei cellulari degli
studenti dell’ Istituto ed anche di conoscenti delstudenti dell’ Istituto ed anche di conoscenti del
paese. Ad accorgersi delle immagini scabrosepaese. Ad accorgersi delle immagini scabrose
è stata la mamma della minore. Il caso è statoè stata la mamma della minore. Il caso è stato
segnalato al tribunale per i minori di Torino.segnalato al tribunale per i minori di Torino.
26 ottobre 200726 ottobre 2007
BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA
 Costantini AlessandroCostantini Alessandro ““Tra regole e carezze. Comunicare con gliTra regole e carezze. Comunicare con gli
adolescenti di oggi”,adolescenti di oggi”, Carocci, Roma 2002Carocci, Roma 2002
 De Bode A. Broere R.De Bode A. Broere R. ““Sono piccolo ma coraggiosoSono piccolo ma coraggioso
Edizioni”Edizioni” Gruppo Abele, Torino 2002Gruppo Abele, Torino 2002
 Giannetti M.G. Balsamo M. Nazzaro MGiannetti M.G. Balsamo M. Nazzaro M..
““Tecniche e strategie cognitive, emotive e comportamentali in etàTecniche e strategie cognitive, emotive e comportamentali in età
evolutiva. Approccio psicoterapico e farmacologicoevolutiva. Approccio psicoterapico e farmacologico”,”, FrancoFranco
Angeli, Milano 2001Angeli, Milano 2001
 Oliviero Ferraris A.Oliviero Ferraris A. “Piccoli bulli crescono“Piccoli bulli crescono”,”, Rizzoli, Milano, 2007Rizzoli, Milano, 2007
 Olweus D.Olweus D. “Bullismo a scuola”,“Bullismo a scuola”, Giunti, Milano, 2007.Giunti, Milano, 2007.
 Olweus D.,“Olweus D.,“L’aggressività nella scuola”L’aggressività nella scuola” Bulzoni, Roma, 1983Bulzoni, Roma, 1983
 Sharp S. Smith P.K.Sharp S. Smith P.K. ““Bulli e prepotenti nella scuola. Prevenzione eBulli e prepotenti nella scuola. Prevenzione e
tecniche educativetecniche educative”, Erickson, Trento 1995”, Erickson, Trento 1995

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  • 1. DIPENDENZE E BULLISMO.DIPENDENZE E BULLISMO. LE NUOVE DECLINAZIONILE NUOVE DECLINAZIONI DEL DISAGIO GIOVANILEDEL DISAGIO GIOVANILE ASPETTI PSICOLOGICI DELASPETTI PSICOLOGICI DEL BULLISMO E LA SUA REALTA’BULLISMO E LA SUA REALTA’ FATTUALEFATTUALE Dr. ssa Alessia MicoliDr. ssa Alessia Micoli Psicologo GiuridicoPsicologo Giuridico CriminologoCriminologo
  • 2. Lo sviluppo psicologico di un bambinoLo sviluppo psicologico di un bambino attraversa varie fasi, passando dallaattraversa varie fasi, passando dalla dipendenza assoluta fino al marginedipendenza assoluta fino al margine dell’autonomia più ampia.dell’autonomia più ampia.
  • 3. FASE ORALE FASE ANALE FASE FALLICA RAPPORTO CON LE FIGURE GENITORIALI ADOLESCENZA GRUPPO DI PARI
  • 4. Lo sviluppo psicologico di unLo sviluppo psicologico di un bambino attraversa varie fasi,bambino attraversa varie fasi, passando dalla dipendenza assolutapassando dalla dipendenza assoluta fino al margine dell’autonomia piùfino al margine dell’autonomia più ampia.ampia. FASE ORALE:FASE ORALE: Lo sviluppo psico- sessuale del bambinoLo sviluppo psico- sessuale del bambino prende inizio le sbronze di latte dei primiprende inizio le sbronze di latte dei primi mesi di vita.mesi di vita. Dipende dalla madre e dal suo seno perDipende dalla madre e dal suo seno per nutrirsi.nutrirsi. Lo svezzamento costituisce la perdita dellaLo svezzamento costituisce la perdita della madre come alimento.madre come alimento. vi è l’esplorazione di nuovi sapori.vi è l’esplorazione di nuovi sapori.
  • 5. FASE ANALE:FASE ANALE: (dai 18 mesi ai 3 anni)(dai 18 mesi ai 3 anni) L’investimento comprende la zonaL’investimento comprende la zona anale in relazione al trattenere eanale in relazione al trattenere e rilasciare ed al sollievo di liberarsirilasciare ed al sollievo di liberarsi delle feci.delle feci. Si introducono il controllo e l’ordineSi introducono il controllo e l’ordine mediante la rassicurazione.mediante la rassicurazione.
  • 6. FASE FALLICA:FASE FALLICA: (dai 3 ai 6 anni):(dai 3 ai 6 anni): in questo periodo l’attenzione si ponein questo periodo l’attenzione si pone sui genitali nel senso del mostrare.sui genitali nel senso del mostrare. A scuola si formano le prime coppie.A scuola si formano le prime coppie. Avviene il processo di individuazione-Avviene il processo di individuazione- separazione che consente l’identificazioneseparazione che consente l’identificazione con il genitore dello stesso sesso.con il genitore dello stesso sesso.
  • 7.  FASE ORALE:FASE ORALE:  FASE ANALE:FASE ANALE:  FASE FALLICA:FASE FALLICA: Dipendenza passivaDipendenza passiva Avarizia.Avarizia. Immaturità sessualeImmaturità sessuale
  • 8. FIGURE PARENTALI cheFIGURE PARENTALI che presiedono alla famiglia in cuipresiedono alla famiglia in cui nasce il bambino.nasce il bambino.  È essenziale che iÈ essenziale che i genitorigenitori si possanosi possano offrire al bimbo come modelli, al fine dioffrire al bimbo come modelli, al fine di costruire un sistema di relazioni che porticostruire un sistema di relazioni che porti il piccolo a raggiungere l’identificazioneil piccolo a raggiungere l’identificazione di sé e a proporsi come individuodi sé e a proporsi come individuo separato.separato.
  • 9.  Separazione dei genitori-Separazione dei genitori- disgregazione nucleo familiare.disgregazione nucleo familiare.  Assenza fisica o moraleAssenza fisica o morale del padre.del padre.  Madre troppo rigida.Madre troppo rigida.  Madri prostitute.Madri prostitute.  Genitori malati.Genitori malati.  Disoccupazione paterna.Disoccupazione paterna.
  • 10. Per un sano sviluppo,Per un sano sviluppo, l’individuo all’interno dellal’individuo all’interno della famiglia deve trovare:famiglia deve trovare: Sicurezza.Sicurezza. Protezione.Protezione. Senso di attaccamento.Senso di attaccamento. Identificazione con le figure genitorialiIdentificazione con le figure genitoriali
  • 11. STILE DI GESTIONESTILE DI GESTIONE DELLE PROBLEMATICHEDELLE PROBLEMATICHE FAMILIARI:FAMILIARI:  STILE OPPOSITIVO:STILE OPPOSITIVO: Non si vogliono ripetere gliNon si vogliono ripetere gli errori dei propri genitori e sierrori dei propri genitori e si tende a dare ai figli ciò chetende a dare ai figli ciò che non si è potuto avere dallanon si è potuto avere dalla propria famiglia di origine.propria famiglia di origine. Si darà origine ad unSi darà origine ad un carattere insofferente,carattere insofferente, irrequieto, instabile,irrequieto, instabile, accentratore.accentratore.  STILE NARCISISTA:STILE NARCISISTA: Gli sforzi dei genitori siGli sforzi dei genitori si concentrano sull’concentrano sull’ apparire ottimi educatori edapparire ottimi educatori ed i figli dovranno esserei figli dovranno essere opere di perfezione, esseriopere di perfezione, esseri umani che sono amati perumani che sono amati per quello che rappresentano equello che rappresentano e non per quello che sono.non per quello che sono. Si darà origine ad unSi darà origine ad un carattere debole, indeciso.carattere debole, indeciso.
  • 12.  STILE PILOTATO:STILE PILOTATO: Il genitore si convince che soloIl genitore si convince che solo informandosi, acquistando libri,informandosi, acquistando libri, manuali si possa educare i figli,manuali si possa educare i figli, che divengono dei robot, privi diche divengono dei robot, privi di affetto.affetto. finiscono per vivere un’ esistenzafiniscono per vivere un’ esistenza triste.triste.  STILE CONFLITTUALE:STILE CONFLITTUALE: I genitori entrano in conflittoI genitori entrano in conflitto con i figli,con i figli, si sentono in colpa esi sentono in colpa e divengono deboli.divengono deboli. Cedono ai loro ricatti ed aiCedono ai loro ricatti ed ai capricci, divengono incapacicapricci, divengono incapaci di portare avantidi portare avanti un progetto educativo.un progetto educativo. i figli crescono senza regole,i figli crescono senza regole, manifestano problemi dimanifestano problemi di relazione interpersonale.relazione interpersonale.
  • 13.  STILESTILE IPERPROTETTIVO:IPERPROTETTIVO: I figli sono eterni bambini eI figli sono eterni bambini e sono messi nellasono messi nella condizione di non potercondizione di non poter maimai prendere una decisioneprendere una decisione autonoma.autonoma. i figli diventano dipendenti,i figli diventano dipendenti, nutrononutrono scarsa fiducia in se stessiscarsa fiducia in se stessi e si sentono incapaci.e si sentono incapaci.  STILE TIRANNICO:STILE TIRANNICO: I genitori dettano legge eI genitori dettano legge e pretendono obbedienzapretendono obbedienza assoluta dai figli.assoluta dai figli. I figli svilupperanno unI figli svilupperanno un forte sensoforte senso di distacco eddi distacco ed accrescerannoaccresceranno l’aggressività, diventando al’aggressività, diventando a loro volta prepotenti eloro volta prepotenti e sleali nei confronti deisleali nei confronti dei più deboli.più deboli.
  • 14. RISCHIORISCHIO LIEVELIEVE DivorzioDivorzio SeparazioneSeparazione Famiglie in cui un genitore viveFamiglie in cui un genitore vive con l’ altro partner prima che ilcon l’ altro partner prima che il minore abbia compiuto 16 anniminore abbia compiuto 16 anni RISCHIORISCHIO MEDIOMEDIO PovertàPovertà Genitori criminaliGenitori criminali Cattivi rapporti con i genitoriCattivi rapporti con i genitori RISCHIORISCHIO ELEVATOELEVATO Violenza domesticaViolenza domestica TrascuratezzaTrascuratezza Abusi sessualiAbusi sessuali Gravi perditeGravi perdite
  • 15. BISOGNI PSICOLOGICIBISOGNI PSICOLOGICI TIPICI DELL’ ADOLESCENZA:TIPICI DELL’ ADOLESCENZA: 1.1. IDENTITA’ E RICONOSCIMENTOIDENTITA’ E RICONOSCIMENTO 2.2. SENSO DI APPARTENENZASENSO DI APPARTENENZA 3.3. PROTEZIONEPROTEZIONE 4.4. ECCITAZIONEECCITAZIONE 5.5. PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE 6.6. LE RAGAZZELE RAGAZZE
  • 17. LA PSICOLOGIA DELLA PSICOLOGIA DEL BULLOBULLO Ha un’ elevata autostima, giustifica l’Ha un’ elevata autostima, giustifica l’ utilizzo dell’ aggressività per raggiungereutilizzo dell’ aggressività per raggiungere i propri scopi. Ha un forte bisogno dii propri scopi. Ha un forte bisogno di dominare gli altri. È capace di istigaredominare gli altri. È capace di istigare e coinvolgere nell’ azione altrie coinvolgere nell’ azione altri compagni.compagni.
  • 18.  Implica comportamenti aggressivi cheImplica comportamenti aggressivi che possono sfociare anche in violenza fisicapossono sfociare anche in violenza fisica oltre che psicologica e si manifesta inoltre che psicologica e si manifesta in particolar modo nei contesti scolasticiparticolar modo nei contesti scolastici
  • 19. assume formeassume forme differenti:differenti: -- fisichefisiche: colpire con pugni o calci,: colpire con pugni o calci, appropriarsi di, o rovinare, gli effettiappropriarsi di, o rovinare, gli effetti personali di qualcuno;personali di qualcuno; -- verbaliverbali:: deridere, insultare, prendere inderidere, insultare, prendere in giro ripetutamente, fare affermazionigiro ripetutamente, fare affermazioni razziste;razziste; -- indiretteindirette: diffondere pettegolezzi: diffondere pettegolezzi fastidiosi, escludere qualcuno da gruppifastidiosi, escludere qualcuno da gruppi di aggregazione.di aggregazione.
  • 20. BULLISMOBULLISMO  è necessario che un comportamentoè necessario che un comportamento aggressivo, individuale o di gruppo neiaggressivo, individuale o di gruppo nei confronti di un giovane sia sistematico econfronti di un giovane sia sistematico e che duri nel tempo, e che vi sia un’che duri nel tempo, e che vi sia un’ intenzionalità nel danneggiare ointenzionalità nel danneggiare o tiranneggiare la vittima.tiranneggiare la vittima.
  • 21.  AggressivitàAggressività  IntenzionalitàIntenzionalità  PersistenzaPersistenza  Asimmetria dellaAsimmetria della relazione.relazione.
  • 22. RUOLI BULLO L’ AIUTANTE L’ ESTERNOLA VITTIMA IL SOSTENITORE IL DIFENSORE
  • 23. Anatomia delAnatomia del prepotenteprepotente  AggressivitàAggressività  ImpulsivitàImpulsività  Opinione relativamente positiva di seOpinione relativamente positiva di se stessistessi  Forte bisogno di potereForte bisogno di potere  Ostilità verso l’ambienteOstilità verso l’ambiente
  • 24. Bullismo: trionfo dellaBullismo: trionfo della prepotenzaprepotenza  Più forti fisicamente dei compagniPiù forti fisicamente dei compagni  Sono oppositiviSono oppositivi  Considerati dei duri.Considerati dei duri.  Prendono parte a comportamentiPrendono parte a comportamenti antisociali: furto, uso di alcol.antisociali: furto, uso di alcol.  Rendimento scolastico vario alleRendimento scolastico vario alle elementari ma si abbassa alle medieelementari ma si abbassa alle medie
  • 25. PREVARICAZIONIPREVARICAZIONI  DIRETTE:DIRETTE: Osservabili,Osservabili, percosse, violenze,percosse, violenze, minacce ed offese.minacce ed offese.  Sembra prevalgonoSembra prevalgono nei maschinei maschi  INDIRETTE:INDIRETTE: prepotenze tese aprepotenze tese a calunniare edcalunniare ed escludere il ragazzoescludere il ragazzo dal gruppo. Sembradal gruppo. Sembra prevalgono nelleprevalgono nelle femmine.femmine.
  • 26. Chi è la vittima?Chi è la vittima?  VITTIMAVITTIMA CONSENZIENTECONSENZIENTE  VITTIMAVITTIMA PROVOCATRICEPROVOCATRICE
  • 27. I SEGNI:I SEGNI: 1.1. Ansia quando deve andare a scuolaAnsia quando deve andare a scuola 2.2. Disturbi psicosomaticiDisturbi psicosomatici 3.3. Lividi- ferite- libri stracciati.Lividi- ferite- libri stracciati. 4.4. Richiesta di soldiRichiesta di soldi 5.5. Riceve telefonate che lo rendono scontrosoRiceve telefonate che lo rendono scontroso 6.6. Amici fantasmaAmici fantasma 7.7. Difficoltà di concentrazioneDifficoltà di concentrazione 8.8. Marinare la scuolaMarinare la scuola 9.9. Tentativi di suicidioTentativi di suicidio
  • 28. BULLI PASSIVI:BULLI PASSIVI: AIUTANTE- DIFENSORE EAIUTANTE- DIFENSORE E SOSTENITORESOSTENITORE  Nessuna considerazione nel gruppo.Nessuna considerazione nel gruppo.
  • 29. LA SCUOLA:LA SCUOLA: AGENZIAAGENZIA EDUCATIVAEDUCATIVA  Ruolo fondamentale nei processi diRuolo fondamentale nei processi di adattamento/ disadattamento.adattamento/ disadattamento.  La qualità dell’ esperienza scolasticaLa qualità dell’ esperienza scolastica come socializzazione, condivisione dicome socializzazione, condivisione di esperienza, partecipazione, crescitaesperienza, partecipazione, crescita cognitiva e socio- affettiva del singolo ecognitiva e socio- affettiva del singolo e del gruppo.del gruppo.
  • 30. COME SI AFFRONTACOME SI AFFRONTA  I programmi di intervento devonoI programmi di intervento devono valorizzare, potenziare e promuoverevalorizzare, potenziare e promuovere conoscenze, competenze e abilitàconoscenze, competenze e abilità personali dei ragazzipersonali dei ragazzi
  • 32. QUESTIONARIOQUESTIONARIO DELLEDELLE PREPOTENZEPREPOTENZE SEZIONI DELSEZIONI DEL QUESTIONARIQUESTIONARI O ANONIMOO ANONIMO DOMANDE INDOMANDE IN FORMAFORMA ABBREVIATAABBREVIATA SUBIRESUBIRE PREPOTENZEPREPOTENZE 1.1. In che modo hai subitoIn che modo hai subito prepotenze?prepotenze? 2.2. Dove hai subitoDove hai subito prepotenze?prepotenze? 3.3. In quale classe si trova ilIn quale classe si trova il ragazzo prepotente?ragazzo prepotente? 4.4. Hai subito prepotenzeHai subito prepotenze da uno o più ragazzi?da uno o più ragazzi? 5.5. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito prepotenze negli ultimi 6prepotenze negli ultimi 6 giorni di scuola?giorni di scuola? 6.6. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito prepotenze nell’ ultimoprepotenze nell’ ultimo periodo?periodo?
  • 33. SEZIONI DELSEZIONI DEL QUESTIONARIOQUESTIONARIO ANONIMOANONIMO DOMANDE INDOMANDE IN FORMAFORMA ABBREVIATAABBREVIATA SUBIRESUBIRE PREPOTENZEPREPOTENZE 1.1. In che modo hai subitoIn che modo hai subito prepotenze?prepotenze? 2.2. Dove hai subito prepotenze?Dove hai subito prepotenze? 3.3. In quale classe si trova ilIn quale classe si trova il ragazzo prepotente?ragazzo prepotente? 4.4. Hai subito prepotenze daHai subito prepotenze da uno o più ragazzi?uno o più ragazzi? 5.5. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito prepotenze negli ultimi 6prepotenze negli ultimi 6 giorni di scuola?giorni di scuola? 6.6. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito prepotenze nell’ ultimoprepotenze nell’ ultimo periodo?periodo?
  • 34. PARLAREPARLARE DELLEDELLE PREPOTENZEPREPOTENZE SUBITESUBITE 1.1. Hai detto a qualcuno deiHai detto a qualcuno dei tuoi insegnanti che haituoi insegnanti che hai subito dellesubito delle prepotenze?prepotenze? 2.2. Hai detto a qualcuno inHai detto a qualcuno in famiglia che hai subitofamiglia che hai subito prepotenze?prepotenze? FAREFARE PREPOTENZEPREPOTENZE 1.1. Quante volte hai fattoQuante volte hai fatto delle prepotenze neglidelle prepotenze negli ultimi sei giorni?ultimi sei giorni? 2.2. Quante volte hai fattoQuante volte hai fatto delle prepotenze nell’delle prepotenze nell’ ultimo periodo?ultimo periodo?
  • 35. PARLAREPARLARE DELLEDELLE PREPOTENZEPREPOTENZE FATTEFATTE 1.1. Qualche insegnante ti haQualche insegnante ti ha parlato delle tueparlato delle tue prepotenze?prepotenze? 2.2. Qualcuno in famiglia ti haQualcuno in famiglia ti ha parlato delle tueparlato delle tue prepotenze?prepotenze? STIMA DEI BAMBINISTIMA DEI BAMBINI CHE FANNO OCHE FANNO O SUBISCONOSUBISCONO PREPOTENZEPREPOTENZE 1.1. Quanti ragazzi della tuaQuanti ragazzi della tua classe pensi abbiano subitoclasse pensi abbiano subito prepotenze?prepotenze? 2.2. Quanti ragazzi hanno fattoQuanti ragazzi hanno fatto prepotenze?prepotenze? PERCEZIONE EPERCEZIONE E CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA DELDEL PROBLEMAPROBLEMA 1.1. Quante volte gli insegnantiQuante volte gli insegnanti cercano di far smettere lecercano di far smettere le prepotenze?prepotenze? 2.2. Quante volte gli altriQuante volte gli altri compagni cercano di farcompagni cercano di far smettere le prepotenze?smettere le prepotenze?
  • 36. PREPOTENZE DEIPREPOTENZE DEI COETANEICOETANEI AL DI FUORIAL DI FUORI DELLA SCUOLA ODELLA SCUOLA O AGITE DA QUALCUNAGITE DA QUALCUN ALTROALTRO 1.1. Quante volte hai subitoQuante volte hai subito prepotenze durante il tragittoprepotenze durante il tragitto da casa a scuola o davantida casa a scuola o davanti alla scuola?alla scuola? 2.2. Quante volte hai fattoQuante volte hai fatto prepotenze ad altri durante ilprepotenze ad altri durante il tragitto da casa a scuola otragitto da casa a scuola o davanti alla scuola?davanti alla scuola? 3.3. Hai mai subito prepotenzeHai mai subito prepotenze da qualcun altro a scuola oda qualcun altro a scuola o al di fuori?al di fuori? RELAZIONI EDRELAZIONI ED AMICIZIE TRAAMICIZIE TRA COETANEICOETANEI 1.1. Ti piace la ricreazione?Ti piace la ricreazione? 2.2. Quanti amici veri hai aQuanti amici veri hai a scuola?scuola? 3.3. Quante volte succede che tuQuante volte succede che tu rimani solo?rimani solo? 4.4. Ti senti solo a scuola?Ti senti solo a scuola? 5.5. Ti capita di non sentirtiTi capita di non sentirti accettato?accettato?
  • 37. ATTEGGIAMENTIATTEGGIAMENTI VERSOVERSO LELE PREPOTENZEPREPOTENZE 1.1. Cosa fai quandoCosa fai quando vedi un bambino avedi un bambino a cui vengono fattecui vengono fatte delle prepotenze?delle prepotenze? 2.2. Come ti sentiCome ti senti quando vedi unquando vedi un bambino a cuibambino a cui vengono fatte dellevengono fatte delle prepotenze?prepotenze? 3.3. Cosa pensi deiCosa pensi dei ragazzi che fanno iragazzi che fanno i prepotenti?prepotenti?
  • 38. GIORNATA DIBATTITO:GIORNATA DIBATTITO: INTERVENTO CLASSEINTERVENTO CLASSE REGOLE INTERNE:REGOLE INTERNE: 1.1. Non si deve prevaricareNon si deve prevaricare gli altrigli altri 2.2. Si deve cercare diSi deve cercare di aiutare gli studentiaiutare gli studenti prevaricatiprevaricati 3.3. Si deve coinvolgere chiSi deve coinvolgere chi viene isolatoviene isolato  Circle timeCircle time  Role- playRole- play
  • 39. PREVENZIONE EDPREVENZIONE ED INTERVENTI:INTERVENTI: GESTIRE LA COLLERAGESTIRE LA COLLERA  La pallina dello stressLa pallina dello stress  La svegliaLa sveglia  Il frigorifero.Il frigorifero.
  • 40. Bruciature di sigarette sul bus a danno dei piùBruciature di sigarette sul bus a danno dei più piccolipiccoli L'APPELLO PRIMA DELLE USTIONIL'APPELLO PRIMA DELLE USTIONI Ragazzi delle medie bruciati sulle mani dagliRagazzi delle medie bruciati sulle mani dagli alunni più grandialunni più grandi ROMA - Ogni mattina i bulli chiamavano l’appello. La vittimaROMA - Ogni mattina i bulli chiamavano l’appello. La vittima prescelta si alzava per raggiungere i posti in fondo al pullman direttoprescelta si alzava per raggiungere i posti in fondo al pullman diretto a scuola e senza aprire bocca allungava il braccio. I più grandia scuola e senza aprire bocca allungava il braccio. I più grandi afferravano i polsi dei piccoli e spegnevano le sigarette sulla carne.afferravano i polsi dei piccoli e spegnevano le sigarette sulla carne. Mani piene di cicatrici, urla e lacrime soffocate altrimenti è peggio,Mani piene di cicatrici, urla e lacrime soffocate altrimenti è peggio, quelli i mettono a ridere e ci riprovano. Ogni mattina una torturaquelli i mettono a ridere e ci riprovano. Ogni mattina una tortura nuova, fino a quando qualche mamma non scopre i segni. Queglinuova, fino a quando qualche mamma non scopre i segni. Quegli stessi lasciati sulla pelle di una sedicenne, molti chilometri più astessi lasciati sulla pelle di una sedicenne, molti chilometri più a nord, dai coetanei e dai compagni di scuola, anche qui sigarettenord, dai coetanei e dai compagni di scuola, anche qui sigarette spente sulle braccia, se resisti passi la prova di coraggio.spente sulle braccia, se resisti passi la prova di coraggio. Dispetti, derisioni, calci, pugni in un crescendo di violenza, fino adDispetti, derisioni, calci, pugni in un crescendo di violenza, fino ad arrivare alle sevizie. I bulli diventano sempre più cattivi, le bravatearrivare alle sevizie. I bulli diventano sempre più cattivi, le bravate sconfinano nei reati, il limite si sposta sempre più in là, e non c’è piùsconfinano nei reati, il limite si sposta sempre più in là, e non c’è più limite alla malvagità di questi ragazzini che fanno del male e ridono,limite alla malvagità di questi ragazzini che fanno del male e ridono, torturano e si divertono. Non c’è la percezione di fare del male».torturano e si divertono. Non c’è la percezione di fare del male». Pubblicato su "il messaggero" il 12 ottobre '07Pubblicato su "il messaggero" il 12 ottobre '07
  • 41. Ivrea- foto di 12enneIvrea- foto di 12enne nudanuda la studentessa di 12 anni di una scuola mediala studentessa di 12 anni di una scuola media in provincia di Ivrea, sarebbe stata vittimain provincia di Ivrea, sarebbe stata vittima consenziente di un gruppo di suoi coetanei.consenziente di un gruppo di suoi coetanei. Fotografata nuda dagli amici in pose scabrose,Fotografata nuda dagli amici in pose scabrose, le foto hanno fatto il giro dei cellulari deglile foto hanno fatto il giro dei cellulari degli studenti dell’ Istituto ed anche di conoscenti delstudenti dell’ Istituto ed anche di conoscenti del paese. Ad accorgersi delle immagini scabrosepaese. Ad accorgersi delle immagini scabrose è stata la mamma della minore. Il caso è statoè stata la mamma della minore. Il caso è stato segnalato al tribunale per i minori di Torino.segnalato al tribunale per i minori di Torino. 26 ottobre 200726 ottobre 2007
  • 42. BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA  Costantini AlessandroCostantini Alessandro ““Tra regole e carezze. Comunicare con gliTra regole e carezze. Comunicare con gli adolescenti di oggi”,adolescenti di oggi”, Carocci, Roma 2002Carocci, Roma 2002  De Bode A. Broere R.De Bode A. Broere R. ““Sono piccolo ma coraggiosoSono piccolo ma coraggioso Edizioni”Edizioni” Gruppo Abele, Torino 2002Gruppo Abele, Torino 2002  Giannetti M.G. Balsamo M. Nazzaro MGiannetti M.G. Balsamo M. Nazzaro M.. ““Tecniche e strategie cognitive, emotive e comportamentali in etàTecniche e strategie cognitive, emotive e comportamentali in età evolutiva. Approccio psicoterapico e farmacologicoevolutiva. Approccio psicoterapico e farmacologico”,”, FrancoFranco Angeli, Milano 2001Angeli, Milano 2001  Oliviero Ferraris A.Oliviero Ferraris A. “Piccoli bulli crescono“Piccoli bulli crescono”,”, Rizzoli, Milano, 2007Rizzoli, Milano, 2007  Olweus D.Olweus D. “Bullismo a scuola”,“Bullismo a scuola”, Giunti, Milano, 2007.Giunti, Milano, 2007.  Olweus D.,“Olweus D.,“L’aggressività nella scuola”L’aggressività nella scuola” Bulzoni, Roma, 1983Bulzoni, Roma, 1983  Sharp S. Smith P.K.Sharp S. Smith P.K. ““Bulli e prepotenti nella scuola. Prevenzione eBulli e prepotenti nella scuola. Prevenzione e tecniche educativetecniche educative”, Erickson, Trento 1995”, Erickson, Trento 1995