Media tools e significati simbolici connessi. Come utilizzare le nuove tecnologie nella didattica scolastica per migliorare il processo di apprendimento dei ragazzi.
Introduzione agli Episodi di Apprendimento Situato (EAS)Serena Triacca
Lezione seminariale sul tema degli Episodi di Apprendimento Situato (EAS) tenuta presso l'IIS Mantegna (Brescia) in occasione della chiusura del percorso formativo sul PNSD promosso dal Team digitale dell'IIS Lunardi (Brescia).
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Media tools e significati simbolici connessi. Come utilizzare le nuove tecnologie nella didattica scolastica per migliorare il processo di apprendimento dei ragazzi.
Introduzione agli Episodi di Apprendimento Situato (EAS)Serena Triacca
Lezione seminariale sul tema degli Episodi di Apprendimento Situato (EAS) tenuta presso l'IIS Mantegna (Brescia) in occasione della chiusura del percorso formativo sul PNSD promosso dal Team digitale dell'IIS Lunardi (Brescia).
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Intervento del Prof. Albert Sangrà al Workshop "Il web in aula" organizzato da CTU- Università degli Studi di Milano e METID-Politecnico di Milano in collaborazione con Sie-L Società Italiana di e-Learning
2. INDICE
• Apprendimento ibrido.
• Il Blended Learning.
• Fattori di attenzione.
• Imparare dalla DaD.
• Docente come tutor nella Didattica Digitale Integrata.
• Difficoltà ed opportunità.
• La classe aumentata e dematerializzata.
• Gestione del tempo.
• Livelli di attenzione.
• Gli strumenti digitali.
• La valutazione diffusa
• Pedagogie e didattiche nella DID.
3. APPRENDIMENTO
IBRIDO
Quello che avviene nel flusso sfumato
tra gli spazi fisici in presenza (che
considerano il digitale) e quelli digitali a
distanza.
Quello che ha luogo quando l’aula
fisica è estesa agli spazi virtuali per la
ricerca, la comunicazione,
l’appartenenza, il learning-by-doing.
Mediante le
tecnologie
Mediante la
rete
Didattica
digitale
integrata
Web-conferencing
4. Didattica digitale
integrata e il
Blended Learning
Il Blended Learning non è sufficiente per spiegarla anche
se ne costituisce il riferimento antecedente.
Perché la
DDI
Nasce dall’esperienza della
DaD (Didattica a Distanza).
Si contestualizza in
un cambiamento
didattico forzato
dall’emergenza.
È flusso digitale costante sia negli spazi reali (classi)
che negli spazi on-line. Non definisce contesti
nettamente separati per sempre in quanto ibrida.
5. LA DDI ATTRAVERSO L’ESPERIENZA DELLA DAD HA MESSO A FUOCO MOLTEPLICI FATTORI DI
ATTENZIONE
CON LA DDI si è
passati
dall’insegnamento
remoto d’emergenza
all’insegnamento
remoto, programmato
con l’insegnamento
d’aula digitale.
Il concetto chiave
che ibrida la presenza
con la distanza è
«DIGITALE»
6. Dall’esperienza della
DAD dovremmo aver
imparato alcune cose
• Che la classe è ineludibile e che può essere
dematerializzata.
• Che è necessario cambiare visione: le
tecnologie e gli ambienti on line non sono
un optional per volontari ma una necessità.
Che la DDI reclama di fare
chiarezza con la progettazione
che includa risposte ai problemi
di:
STRUMENTI
SPAZI
TEMPI
:::: Quali sono i luoghi e gli spazi
collegati alla didattica?
• la biblioteca, i repository, le
piattaforme, i sistemi di web-
conferencing?
… E continuiamo ad usare questi
nella parte in presenza e in
quella a distanza.
:::: Quali tempi predisporre per la classe
reale e virtuale?
(DOMANDE)
8. FUNZIONI DEL DOCENTE COME TUTOR NELLA
DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
E-TUTORING Nelle
specifiche
LESSON FRONTALE (spiegazioni,
tutorial, framework concettuali)
LESSON INTERATTIVA (in
presenza, on-line)
Con
competenze
Disciplinari
Scaffolding
LESSON ALTERNATA (in
presenza, a distanza)
Designing, Re-designing (del setting formativo)
Assessment (come valutazione diffusa, individualizzata, di
monitoraggio)
9. DALLE DIFFICOLTÀ ALLE OPPORTUNITÀ
LA RIPRESA PROTETTA NEL PERDURARE DELL’EMERGENZA
DIFFICOLTÀ OPPORTUNITÀ
Lavoro di
gruppo.
In aula
Nella didattica in presenza
è limitato per il
distanziamento sociale che
si deve mantenere.
Lavoro di gruppo.
In rete
Spostare il lavoro di gruppo on-line.
Il docente, per esempio, crea all’interno di Google
Gsuite for Education un blog (Sites) con creazione
di pagine condivise in scrittura con gruppi di
studenti (nominandole Gruppo A, B, …).
Condivisione
dei materiali.
In aula
Nella didattica in presenza
è limitato per l’esplicita
raccomandazione.
Condivisione dei
materiali.
In rete
Gli studenti nell’aula reale attraverso i loro
dispositivi o PC condividono risorse usando
documenti condivisi (Google Drive), la classe
virtuale, webconferencing.
Socializzazione.
In aula
Devono essere mantenute
le regole del
distanziamento anche nelle
attività di ricreazione.
Socializzazione.
In rete
Gli studenti possono interagire durante le sessioni
di web-meeting se il docente usa didattica flip
coinvolgente, chiedendo agli studenti di
intervenire, commentare gli argomenti postati e
in chat …
Valutazione.
In aula
Interrogazioni
individualizzate rispettando
le regole.
Valutazione.
In rete
Attraverso game partecipativi della classe (Kahoot
…) attraverso le funzioni di assegnazione compiti
nelle piattaforme (es. Google Classroom).
10. LA CLASSE AUMENTATA ENTRA
PREPOTENTEMENTE NELLA DIDATTICA?
(… NON FARE FINTA DI
IGNORARLO)
LA CLASSE DEMATERIALIZZATA
Progettarla ed usarla anche se si è in presenza
come supporto, repository, organizzazione dei
tempi individualizzati di apprendimento.
Offre funzioni aggiuntive e non solo sostitutive, genera
produttive abitudini:
• ritrovarsi in più dimensioni,
• avere a disposizione costantemente i contenuti,
• ripercorrere le storie di apprendimento,
• recuperare cose e rapporti.
11. PROGETTARE
la Gestione
del tempo
La classe alternata (in presenza – online) in caso sia
consigliabile il dimezzamento degli alunni in presenza.
Definire i tempi e progettare: il tempo on-line dicono
debba essere il coping di quello in presenza, ma non
è esattamente così.
(il tempo on-line non può corrispondere esattamente
per impiego di forze e di attenzione, con il tempo in
presenza).
La classe in presenza con attività digitali ed on line.
Definire i tempi e decidere quali attività on-line
debbano essere svolte in classe e/o in homework.
Nuova riorganizzazione del tempo
scuola e della formazione
12. IN CLASSE Attenzione plurifocale
• Rilevanti e forti le interazioni verbali e non verbali.
• Presenti le evidenze.
• Comunicazione diretta.
• Gli strumenti di apprendimento (unplugged e
digitali) disponibili ai diversi sensi ed usi.
• Presenza di rumore nella percezione per gli stimoli
provenienti da diversi canali.
• Controllo diretto del docente.
Attenzione selettiva • Rilevanti e forti le interazioni verbali, le non verbali
non predominano e devono essere generate
intenzionalmente.
• Comunicazione mediata.
• Possibilità di eclissamento.
• Predominano gli schermi e la mente deve essere
stimolata per non affaticarsi e deconcentrarsi.
• Controllo del docente indiretto.
IN WEB-
CONFERENCING
I TEMPI DOVREBBERO ESSERE
CALCOLATI SUI LIVELLI DI ATTENZIONE
13. Gli strumenti digitali fondamentali per la Didattica Digitale Integrata
Esempi
• Testi con parte on-line.
• Documenti condivisi (es. Google Drive)
• Audio, video e podcast (lato utente e lato
autoriale).
• Applicazioni per compiti e verifiche.
• Lavagne interattive.
APPLICAZIONI DEVICE
PIATTAFORME
VIDEOCONFERENZE
• Byod (smarphone, tablet).
• PC.
• Notebook.
Esempi
• Google Classroom.
• Edmodo.
• Weschool.
• Moodle.
• Microsoft Teams.
Esempi
• Google Meet.
• Zoom
• Jitsi.
• Webex.
14. Nella Didattica Digitale Integrata valutare le prestazioni degli studenti
utilizzando strumenti molteplici che confermino insieme l’avvenuto
processo di competenza dello studente.
QUALI SONO?
• Autovalutazione.
• Valutazione tra pari.
• Monitoraggio continuo.
• Prove strutturate.
• Checklist.
• Compiti, test, esercizi
autocorrettivi.
• Valutazione sui prodotti.
• Game.
Per valutare:
• le competenze,
• la partecipazione,
• la capacità di problem solving,
• la collaborazione,
• il livello di cittadinanza raggiunto.