La cronaca e il quotidiano - Proposta didattica per la scuola primaria (www.m...ziobio
Un percorso completo sulla cronaca e le caratteristiche del quotidiano. Include anche proposte e attività per lo sviluppo delle competenze. Scaricalo gratis https://www.facebook.com/groups/schededidattiche/
Da dove proviene la lingua italiana, quali sono stati i primi usi nella lingua comune e nella letteratura. Dall'indovinello veronese al placito capuano, fino al Cantico delle Creature di San Francesco.
La cronaca e il quotidiano - Proposta didattica per la scuola primaria (www.m...ziobio
Un percorso completo sulla cronaca e le caratteristiche del quotidiano. Include anche proposte e attività per lo sviluppo delle competenze. Scaricalo gratis https://www.facebook.com/groups/schededidattiche/
Da dove proviene la lingua italiana, quali sono stati i primi usi nella lingua comune e nella letteratura. Dall'indovinello veronese al placito capuano, fino al Cantico delle Creature di San Francesco.
Il Content marketing crea e distribuisce contenuti rilevanti per attrarre il proprio target e guidarlo all’azione. Rinuncia o limita l’uso di alcuni dei tradizionali strumenti della “persuasione” pubblicitaria per seguire alcune nuove regole.
Gestire e produrre contenuti significativi per la narrazione di un brand, di un prodotto, di una azienda è diventato uno degli sbocchi più interessanti delle digital humanities.
La scrittura è una forma di comunicazione, non è una forma di solitudine: si scrive per raccontare qualcosa a qualcuno. Scrivere vuol dire innanzi tutto farsi capire e voler raccontare qualcosa a qualcuno. Il testo è dunque un messaggio che assume un senso solo se collocato in una situazione comunicativa interattiva: da un lato un emittente , dall'altro uno o più destinatari che lo comprendono e lo interpretano. Inoltre il testo deve essere inserito in un contesto (canale): un libro, un giornale, una lettera, un sito, un blog....
Le slide del workshop "La scrittura digitale" che ho tenuto il 13 luglio 2017 presso la Scuola Superiore C.A.P.A.C., Politecnico del Commercio e del Turismo, nell'ambito dell'offerta formativa di AICE e di Img Internet Academy. Il mio blog: www.segnalezero.com
Tutti sanno scrivere ma non tutti sanno scrivere
"bene" e ancora meno sanno scrivere storie.
Certo molto è dato dal talento artistico ma non tutto
è genio. Dietro un buon testo c’è anche rigore
formale, struttura, correttezza, coerenza. In altre
parole “mestiere”.
Per essere in grado di creare storie e raccontarle
bene ci vuole esperienza di vita e cultura letteraria,
e alcuni rudimentali “ferri del mestiere” che andremo
a scoprire.
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...Antonio Massara
Il nostro mondo è fatto di storie, che ascoltiamo, che raccontiamo. Possiamo essere autori o spettatori interagenti. Se siamo gente di spettacolo, allora dobbiamo imparare a leggere le storie che ci circondano anche quando sono nascoste, e imparare a proporre le nostre. Si chiamano Content nel Web, e con esse realizziamo i nostri sogni.
Primo degli interventi sulle tecnologie di editoria digitale per la divulgazione scientifica. Caratterizzazione del prospect, elementi di marketing e promozione e poi cenni sull'evoluzione degli oggetti dell'editoria digitale e loro status odierno.
Lavorare nell'editoria multimediale: l'esempio degli "Ipertesti seriali"innovattivi
Essere innovattivi significa anche collaborare insieme e confrontarsi dando vita a nuovi progetti, con dedizione e grande passione. A tal proposito, diventa esemplare l’esperienza condotta dagli studenti del laboratorio di Editoria libraria e multimediale del corso di laurea in Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale. Dopo aver analizzato a fondo temi riguardanti la situazione editoriale in Puglia e in Italia, i differenti tipi di scrittura redazionale, i ruoli in una casa editrice, l’editing, la correzione di bozze e il futuro del libro, hanno dato vita a un testo digitale in formato PDF sfogliabile gratuitamente sulla piattaforma Issuu. Il testo, intitolato Ipertesti seriali, è stato realizzato grazie alla guida della docente Carlotta Susca e costruisce dei percorsi di lettura, visione e ascolto, a partire da tre serie televisive tanto amate e seguite. Non resta che mettersi comodi e sfogliare il nostro libro digitale!
Nell'editare/ curare la redazione/ recensire, schedare o introdurre un libro, sia romanzo che saggio, è importante vederlo nel suo insieme attraverso una analisi critica complessiva dei suoi componenti e della sia coerenza interna.
In epoca di Big Data, AI e automatic marketing le aziende riscoprono una cultura di progetto che si basa sul pensiero creativo e su una prassi di lavoro fondata su empatia, condivisione e interdisciplinarietà.
Il DESIGN THINKING si candida quale strumento utile a pianificare scenari che sappiano cavalcare il cambiamento e che sviluppino progetti efficaci sul mercato. E soprattutto apre le porte delle aziende proprio a chi vanta una preparazione in digital humanities. Il DT insegna a mediare tra saperi diversi e metterli in relazione con creatività, utilizzando in modo nuovo gli strumenti digitali per trovare una soluzione a problemi e bisogni reali.
Il Design Thinking è visto oggi come il metodo più promettente per sviluppare innovazione, aiutare le aziende a risolvere problemi organizzativi interni, accompagnare la progettazione e il lancio di un prodotto o di una start up.
ebooks share some of the Web superpowers without losing their specific features and values. The evolution of eBooks is bringing them closer towards the web: they are moveable and ultidimensional, reproducible, sharable, findable, and linkable and interactive. eBooks can be bounded and unbounded at once: they can keep the circumscribed, portable integrity of discrete content; but also they can open the reading experience
eBooks can be read off line but can be enjoyed on line. A glimse to the future of eBooks: the EPUB4 format and the Web Pubblications
Oggi una storia per essere rilevante e continuare a vivere nel tempo deve essere LIQUIDA, distribuirsi nei vari media a diversi livelli di approfondimento e di coinvolgimento, deve consentire ai diversi “utilizzatori” di entrarci dentro attraverso diversi “rabbit hole” eppure sentirne ogni parte come il frammento di un messaggio più grande e coerente. Una storia così promette una esperienza immersiva e potente e stimola la conversazione e il coinvolgimento: questo nuovo modo di raccontare storie è il TRANSMEDIA STORYTELLING
Content marketing Coinvolgere e promuovere con i contenutiUniversità di Pisa
Gestire e produrre contenuti significativi per la narrazione di un brand, di un prodotto, di una azienda è diventato uno degli sbocchi più interessanti delle digital humanities.
navigare nella info-sfera. Appunti per un nuovo umanesimo digitaleUniversità di Pisa
Viviamo collegati da strumenti digitali in una InfoSfera che è definita dai media. Nasce la necessità di un nuovo tipo di ecologia che riguarda noi e la nostra relazione con questo nuovo ambiente. Se il digitale cambia il mondo e noi stessi serve un nuovo umanesimo per l’era digitale (umanesimo qui è sinonimo di rinascita culturale e rivalutazione del ruolo dell’uomo e della sua creatività) che ci consenta di dominare e non soccombere al nuovo ambiente.
Tendiamo ad attuare uno sforzo cognitivo minimo ma sufficiente a raggiungere una certa soglia di sicurezza rispetto allo scopo. Le euristiche agevolano la presa di decisione, abbreviando l’attività di
elaborazione delle informazioni. Spesso sono state apprese durante esperienze precedenti e sono disponibili, accessibili e di norma affidabili. Anche i pregiudizi sono comuni perché ci permettono di evitare gli sforzi cognitivi. Se le euristiche ci aiutano a sopravvivere le distorsioni del giudizio (bias cognitivi) portano a errori. Gravi.
Non è semplice, non è low cost, non è intuitivo: il marketing digitale presuppone il marketing così come la comunicazione digitale presuppone conoscere cosa significa comunicare…
Richard Dawkins ha osservato: sembra che il nostro
cervello sia stato specificamente progettato
per fraintendere il darwinismo e che l’ipotesi
di una mente creatrice o organizzatrice sia per l’uomo
più attraente e naturale. Lo stesso Charles Darwin era rimasto colpito dall’efficacia comunicativa o persuasiva
delle spiegazioni finalistiche. Gli esseri umani infatti amano le spiegazioni basate sulle intenzioni diventando vere “macchine per credenze”. e i neurologi ora pensano che lo stesso
meccanismo evolutivo che ha plasmato il nostro cervello ci abbia messo lo zampino!
Filosofia ed evoluzione - La biologia e la sua posizione nelle scienzeUniversità di Pisa
Tutti gli aspetti della biologia dalle molecole alle popolazioni rientrano nell'ambito della teoria dell'evoluzione.
Meglio di qualsiasi altra scienza la biologia evolutiva è in grado di dare risposte alle grandi domande sull'universo e sull'uomo perché trasforma il nostro modo di considerare il mondo e il nostro posto in esso. Il punto di vista del padre della teoria sintetica dell'evoluzione su una nuova filosofia della scienza che abbia le sue radici nella biologia evolutiva.
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
Comunicazione Strategica 3.0 - il caso dell'ufficio stampaUniversità di Pisa
Comunicazione Strategica 3.0 - il caso dell'ufficio stampa
Attraverso i nuovi media è cambiato il modo di diffondere le idee e promuovere i prodotti. Ruoli compiti e regole degli uffici stampa ne sono usciti rivoluzionati.
Il modo in cui la gente compra/si convince/sceglie oggi è profondamente diverso rispetto a solo una ventina di anni fa e di conseguenza lo è anche il modo in cui oggi prodotti o idee o brand cercano e trovano visibilità e successo. Le nuove regole del marketing diventano anche le nuove regole dell'ufficio stampa che cambia faccia, diventa produttore di notizie e contenuti e punta direttamente al cliente.
1. Te lo dico... con parole tue
Come si scrive per un giornale
di Nicoletta Salvatori
2. La scrittura giornalistica
! Ci sono due regole basilari nel buon giornalismo le cosiddette
due esse:
! Semplicità
! Sintesi
! La semplicità è lo sforzo fatto per farsi sempre capire.
!Come scriveva Primo Levi Essere chiari è condizione necessaria
ma non sufficiente . Si può essere chiari e noiosi, chiari e inutili,
chiari e bugiardi, chiari e volgari ma se non si è chiari non c’è
messaggio affatto.
! La sintesi traduce lo sforzo di essere concisi, brevi efficaci e nel
giornalismo anche questa è una forma di bellezza.
!Scriveva Blaise Pascal: “Questa lettera è più lunga delle altre
perché non ho avuto agio di farla più breve
3. La scrittura giornalistica
Don Lorenzo Milani e le regole dello scrivere:
!
!avere qualcosa di importante da dire
!sapere a chi si scrive
!raccogliere tutto quello che serve
!trovare una logica su cui ordinarlo
!eliminare ogni parola che non serve
!eliminare ogni parola che non usiamo parlando
4. La scrittura giornalistica
George Orwell consiglia:
!
!non usare mai una parola lunga
se puoi usarne una corta
!se puoi tagliare una parola fallo
!non usare mai una forma passiva
quando puoi usarne una attiva
!non usare mai parole straniere o scientifiche o gergali
se c’è un equivalente nel linguaggio corrente
5. La scrittura giornalistica 2
• Il giornalista è un cronista
• Il suo compito è trovare e diffondere notizie. Ma una
notizia cos’è?
• Un uomo che morde un cane (John Bogart/Sun)
• Fa più rumore un albero che cade che una foresta
che cresce (Lao Tzu)
• La proprietà fondamentale della notizia è quella di
trasgredire alla norma, di violare regole e
consuetudini, di stupire, inquietare, incuriosire.
• Il giornale è un diario di trasgressioni organizzato in
maniera gerarchica dalla prima pagina all’ultima.
• Ogni evento quindi si misura rispetto agli altri e
rispetto al target
6. La scrittura giornalistica 3
! Se la notizia è il racconto di un evento. L’evento non è di
per sé una notizia lo diventa SOLO e soltanto in relazione
al pubblico che ne è destinatario. Il cosiddetto target.
! Il Corriere della Sera non considera il tradimento di Belem
una notizia.
! Il National Geographic può permettersi di non parlare di
spread
! L’eco di Bergamo non può esimersi da scrivere la storia di
un bimbo caduto dal gommone nel lago d’Iseo.
!
! “Non esistono grandi giornalisti esistono grandi giornali
che dettano le regole affinché i giornalisti possano
diventare grandi” (Nat. Geo)
7. La scrittura giornalistica 4
! Come si scrive un pezzo per un giornale?
! Lo sanno tutti con la regola delle 5W la formula della chiarezza nella comunicazione
! WHO chi
! WHERE dove
! WHEN quando
! WHAT che cosa
! WHY perché
!
! La notizia è relativa all’importanza del protagonista
! Alla distanza del suo scenario dal luogo di pubblicazione del giornale
! La notizia invecchia in fretta. Più è fresca più è importante
! La notizia è tanto più importante tanto più lo è il suo contenuto per il lettore
! La motivazione del fatto è essenziale per la rilevanza della notizia
! Aggiungerei un HOW come
! LA FOTONOTIZIA ha regole meno definite ma di norma è uno scatto bruciante, unico, il
cosiddetto attimo fuggente capace di rispondere a tutte le W
8. La scrittura giornalistica 6
• Fattori e valori della notizia:
• VERIFICABILITA’
• Comunicabilità
• Dimensioni
• Drammaticità
• Conflittualità
• Conseguenze
• Capacità di coinvolgimento
• Prestigio sociale dei protagonisti
• Anche i messaggi informativi più razioni si fissano
e aumentano il loro grado di comunicabilità se
passano attraverso la porta delle EMOZIONI
9. Ricette per scrivere meglio 1: il TARGET
• Individuare il target, il bersaglio da
raggiungere. (a chi vogliamo parlare? Qual
è il linguaggio, il media, lo stile migliore per
farlo?). La chiarezza non è un dato
assoluto ma relativo all’audience/
readership.
• Tanto più è vago il mio target tanto più
semplice e chiaro dovrà essere il mio
linguaggio.
10. LA PIRAMIDE ROVESCIATA
attacco e 5W
fatti più importanti
e dettagli curiosi
approfondimenti
Come si legge il giornale?
Immagini, titoli, occhielli
sommari
e didascalie
DUNQUE
•Sintetizzare subito gli
aspetti essenziali
•Mettere in evidenza le
parole chiave, partire dalle
conclusioni poi spiegare i
fatti
11. Ricette per scrivere meglio 2: SCALETTA
! Un articolo di giornale è molto simile ad un
riassunto: sintesi ragionata dei fattori principali che
consentono di capire e conosce un evento
! La scaletta: odiata da tutti i giornalisti (e
fotoreporter) eppure importantissima. Si tratta di uno
schema preliminare delle cose da comunicare
! Disporre in ordine logico gli appunti
! Costruire sempre attorno una storia
una sequenza credibile: attacco-sviluppo-
conclusione
12. !
!
TITOLO
IL
TITOLO!!!!
=
semaforo
rosso.
Il lettore si
ferma... e
legge ....
13. Ricette per scrivere meglio 3: L’ATTACCO
• “Scritta la prima frase di un racconto è già tutto
scelto: lo stile, il tono, la piega dei fatti” (Cesare
Pavese)
• L’opening sentence è il cappio che cattura il lettore
• In principio Dio creò i cieli e la terra
• Quel ramo del lago di Como…
• Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i
sassi…
• Incipit può essere cronistico, anticipatorio,
cinematografico, descrittivo…
14. L’attacco
! Enunciazione:
freddo e
obiettivo
! Situazione:
caldo e
partecipato
! Dichiarazione:
coinvolgente
! Interrogativo:
problematico
15. Ricette per scrivere meglio 4: Prima persona
! Il giornalista di norma evita la prima persona
! Il reporter è il solo che usa spesso la prima
persona non tanto per “farsi bello” ma per
sottolineare la sua testimonianza diretta, il
fatto di essere davvero lì sul posto, di fornire
una cronaca esclusiva e senza intermediari=
CRONACA + EMOZIONE
! “Scrivo da un paese che non c’è più:
spazzato via da una gigantesca valanga
d’acqua e massi e terra piombata sulla diga
del Vajont “(Gianpaolo Pansa La Stampa 9
ottobre 1963)
16. Ricette per scrivere meglio 5: Lo sviluppo
• Abbiamo detto che lo sviluppo più ovvio segue
l’ordine cronologico dei fatti. Ha alcune doti:
semplice, chiaro, lineare
• La successione logica è più articolata: segue un
percorso più causa/effetto, salta avanti e indietro nel
tempo, inserisce deviazioni, incisi, approfondimenti.
Letterariamente è più ricca, ma più complessa
• L’uso di dichiarazioni di vari protagonisti dà forza alla
storia, dà colore e concretezza. Ma attenzione le
dichiarazioni non hanno tutte lo stesso peso
17. Ricette per scrivere meglio 7: Conclusione
! Tornare al concetto iniziale
! fare uscire il coniglio dal cappello
! lasciare in sospeso
! instillare un dubbio
! aprire un nuovo fronte di indagine
! dichiarazione più significativa e
conclusiva
! ...