Social News & Twitter Journalism
Il 'consumo' delle notizie nell'Era dei Social Media
Come i Social Media influenzano il modo in cui acquisiamo e condividiamo le informazioni.
Come il mondo della comunicazione sta vivendo queste trasformazioni. Chi ha paura di Facebook e Twitter?
Perché ha senso oggi creare un proprio Blog, come sfruttare al meglio i Social Network per promuoverlo in modo efficace.
Come cambia la comunicazione online. Nuove tecnologie e nuovi valori aprono scenari inediti per le comunità locali, le persone, le piccole imprese e organizzazioni radicate nel territorio.
La segnalazione dei danni provocati dal terremoto attraverso modalità innovat...Alessandro Prunesti
A seismic sequence occurred in Emilia Romagna, Lombardia and Veneto regions since May 2012. The culminating events were two tragic mainshocks on May 20th and May 29th, resulting in 27 dead, 350 injuried and over 16,000 homeless. As of this writing, a total damage of 13.2 billion euros was assessed. Unfortunately, catastrophic consequences of earthquakes are not uncommon in Italy. The 2012 seismic sequence was one among the first cases in which social network and communication technologies were used to convey information about tragedy and to support rescue operations as well as self-organization of affected communities.
Social News & Twitter Journalism
Il 'consumo' delle notizie nell'Era dei Social Media
Come i Social Media influenzano il modo in cui acquisiamo e condividiamo le informazioni.
Come il mondo della comunicazione sta vivendo queste trasformazioni. Chi ha paura di Facebook e Twitter?
Perché ha senso oggi creare un proprio Blog, come sfruttare al meglio i Social Network per promuoverlo in modo efficace.
Come cambia la comunicazione online. Nuove tecnologie e nuovi valori aprono scenari inediti per le comunità locali, le persone, le piccole imprese e organizzazioni radicate nel territorio.
La segnalazione dei danni provocati dal terremoto attraverso modalità innovat...Alessandro Prunesti
A seismic sequence occurred in Emilia Romagna, Lombardia and Veneto regions since May 2012. The culminating events were two tragic mainshocks on May 20th and May 29th, resulting in 27 dead, 350 injuried and over 16,000 homeless. As of this writing, a total damage of 13.2 billion euros was assessed. Unfortunately, catastrophic consequences of earthquakes are not uncommon in Italy. The 2012 seismic sequence was one among the first cases in which social network and communication technologies were used to convey information about tragedy and to support rescue operations as well as self-organization of affected communities.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Compralo qui http://tinyurl.com/yzd7pum oppure in libreria. Scarica gratis il 1° capitolo del libro Buzz Marketing nei Social Media. Un approccio pratico a questo nuovo modo di comunicare raccontato dall'esperienza di PromoDigital buzz agency Italiana. Molte interessanti e recenti case history da non perdere.
Facebook Generation. I "nativi digitali" tra linguaggi del consumo, mondi di ...Gabriele Qualizza
Always connected... I percorsi di senso e le strategie comunicative dei "nativi digitali": media, relazioni, cantanti, fiction TV, marche di abbigliamento preferite. E molto altro ancora...
Presentazione della ricerca "Facebook Generation": http://generazionefacebook.wordpress.com
Acquista online: http://eut.units.it/orderAddItem?quant=1&id=485
Durante la mia partecipazione al convegno italo-francese “Geografia sociale e democrazia: Opportunità e rischi della comunicazione non convenzionale” che si è svolto presso l’Università di Roma Tre il 30 marzo e il 1 aprile di quest’anno ho presentato, insieme a Gianluca Casagrande, la relazione “Geografia Sociale, Comunicazione Geolocalizzata e Realtà Aumentata”, che sarà pubblicata nelle prossime settimane.
Nel corso della relazione ho affrontato parte dei temi oggetto del mio prossimo volume Geolocalizzazione e mobile marketing evidenziando come lo sviluppo dei social media, ed in particolare dei servizi geolocalizzati (Location-Based Services, LBS) sta determinando una crescente interazione tra spazio materiale, spazio dei flussi di informazione (Castells, 1996) e spazi dell’immateriale: in particolare, ho esposto come lo spazio fisico si arricchisce di significati che possono essere veicolati e condivisi attraverso applicazioni mobili, interattive ed ipertestuali le quali possono a loro volta favorire, nonostante i grandi divide tuttora presenti, lo sviluppo della comunicazione globale e delle relazioni umane.
La notizia, letta stamattina sul gruppo degli Indigeni Digitali, che cresce l’interesse sul rapporto tra concetto di luogo e geomarketing mi spinge a pubblicare la prima parte della mia relazione, dove cerco di dare il mio contributo alla comprensione di questo fenomeno, visto dal punto di vista della geografia culturale, una disciplina scientifica complessa e molto interessante perché abbraccia praticamente ogni settore del nostro vivere quotidiano. Buona lettura!
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
La rapida diffusione di smartphone e tablet ha avuto un enorme impatto sul modo in cui ci comportiam, sostenendo cambiamenti repentini e radicali nelle modalità di interazione con la tecnologia. Siamo sempre più coinvolti dai nostri device mobili, aumentiamo la famigliarità con l'uso e richiediamo a nostra volta una sempre più vasta disponibilità di servizi in mobilità. E proprio perchè i consumatori sono sempre più connessi, si aprono nuove opportunità di innovare la raccolta dell'informazione attraverso il mobile.
Internet, social e mobile: opportunità per le aziendeFabio Lalli
Workshop Ordine degli Ingegneri di Roma. Argomenti trattati:
- Internet e social network: numeri,
crescita e situazione italiana
- Social network: quali sono, quanti e da chi vengono utilizzati
- Presenza on line: Importanza del
dialogo on line
- Importanza dei Social network come strumento di marketing per le aziende
- Il Social Media Manager e la
pianificazione di una strategia social
- Reputazione, coinvolgimento e
acquisizione nuovi utenti
- Gestire la crisi
- Misurare gli effetti
- L'Ordine degli Ingegneri ed i Social
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Compralo qui http://tinyurl.com/yzd7pum oppure in libreria. Scarica gratis il 1° capitolo del libro Buzz Marketing nei Social Media. Un approccio pratico a questo nuovo modo di comunicare raccontato dall'esperienza di PromoDigital buzz agency Italiana. Molte interessanti e recenti case history da non perdere.
Facebook Generation. I "nativi digitali" tra linguaggi del consumo, mondi di ...Gabriele Qualizza
Always connected... I percorsi di senso e le strategie comunicative dei "nativi digitali": media, relazioni, cantanti, fiction TV, marche di abbigliamento preferite. E molto altro ancora...
Presentazione della ricerca "Facebook Generation": http://generazionefacebook.wordpress.com
Acquista online: http://eut.units.it/orderAddItem?quant=1&id=485
Durante la mia partecipazione al convegno italo-francese “Geografia sociale e democrazia: Opportunità e rischi della comunicazione non convenzionale” che si è svolto presso l’Università di Roma Tre il 30 marzo e il 1 aprile di quest’anno ho presentato, insieme a Gianluca Casagrande, la relazione “Geografia Sociale, Comunicazione Geolocalizzata e Realtà Aumentata”, che sarà pubblicata nelle prossime settimane.
Nel corso della relazione ho affrontato parte dei temi oggetto del mio prossimo volume Geolocalizzazione e mobile marketing evidenziando come lo sviluppo dei social media, ed in particolare dei servizi geolocalizzati (Location-Based Services, LBS) sta determinando una crescente interazione tra spazio materiale, spazio dei flussi di informazione (Castells, 1996) e spazi dell’immateriale: in particolare, ho esposto come lo spazio fisico si arricchisce di significati che possono essere veicolati e condivisi attraverso applicazioni mobili, interattive ed ipertestuali le quali possono a loro volta favorire, nonostante i grandi divide tuttora presenti, lo sviluppo della comunicazione globale e delle relazioni umane.
La notizia, letta stamattina sul gruppo degli Indigeni Digitali, che cresce l’interesse sul rapporto tra concetto di luogo e geomarketing mi spinge a pubblicare la prima parte della mia relazione, dove cerco di dare il mio contributo alla comprensione di questo fenomeno, visto dal punto di vista della geografia culturale, una disciplina scientifica complessa e molto interessante perché abbraccia praticamente ogni settore del nostro vivere quotidiano. Buona lettura!
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
La rapida diffusione di smartphone e tablet ha avuto un enorme impatto sul modo in cui ci comportiam, sostenendo cambiamenti repentini e radicali nelle modalità di interazione con la tecnologia. Siamo sempre più coinvolti dai nostri device mobili, aumentiamo la famigliarità con l'uso e richiediamo a nostra volta una sempre più vasta disponibilità di servizi in mobilità. E proprio perchè i consumatori sono sempre più connessi, si aprono nuove opportunità di innovare la raccolta dell'informazione attraverso il mobile.
Internet, social e mobile: opportunità per le aziendeFabio Lalli
Workshop Ordine degli Ingegneri di Roma. Argomenti trattati:
- Internet e social network: numeri,
crescita e situazione italiana
- Social network: quali sono, quanti e da chi vengono utilizzati
- Presenza on line: Importanza del
dialogo on line
- Importanza dei Social network come strumento di marketing per le aziende
- Il Social Media Manager e la
pianificazione di una strategia social
- Reputazione, coinvolgimento e
acquisizione nuovi utenti
- Gestire la crisi
- Misurare gli effetti
- L'Ordine degli Ingegneri ed i Social
Il Web 2.0 E La Multicanalità Del Consumatore ItalianoDesirée Noto
Partendo dalla definizione di web 2.0 e attraversando i concetti di multicanalità e convergenza si arriva a classificare la società italiana con le corrispondenti categorie di consumatori, fino a definire i cluster emergenti: i Reloaded e gli Open Minded.
Presentazione paper di ricerca sui filtri di personalizzazione del web 2.0 e sulle loro implicazioni rispetto alle modalità di fruizione dell'informazione degli italiani.
Stampa e nuovi media: dal giornalismo digitale al Brand JournalismRoberto Zarriello
Argomenti trattati durante il corso che si è svolto sabato 26 marzo a Foggia, organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di Puglia, in collaborazione con Digital Media e Web In Fermento.
Open gov, opendata, smartcity: la rivoluzione digitale nelle mani dei cittadiniCarlo Reggiani
Articolo pubblicato sul Notiziario dell'Ordine Ingegneri di Verona, numero 1-2014
Con la collaborazione di Flavia Marzano, Gianluigi Cogo, Michele Vianello, Stefano Flaim
In epoca di Big Data, AI e automatic marketing le aziende riscoprono una cultura di progetto che si basa sul pensiero creativo e su una prassi di lavoro fondata su empatia, condivisione e interdisciplinarietà.
Il DESIGN THINKING si candida quale strumento utile a pianificare scenari che sappiano cavalcare il cambiamento e che sviluppino progetti efficaci sul mercato. E soprattutto apre le porte delle aziende proprio a chi vanta una preparazione in digital humanities. Il DT insegna a mediare tra saperi diversi e metterli in relazione con creatività, utilizzando in modo nuovo gli strumenti digitali per trovare una soluzione a problemi e bisogni reali.
Il Design Thinking è visto oggi come il metodo più promettente per sviluppare innovazione, aiutare le aziende a risolvere problemi organizzativi interni, accompagnare la progettazione e il lancio di un prodotto o di una start up.
ebooks share some of the Web superpowers without losing their specific features and values. The evolution of eBooks is bringing them closer towards the web: they are moveable and ultidimensional, reproducible, sharable, findable, and linkable and interactive. eBooks can be bounded and unbounded at once: they can keep the circumscribed, portable integrity of discrete content; but also they can open the reading experience
eBooks can be read off line but can be enjoyed on line. A glimse to the future of eBooks: the EPUB4 format and the Web Pubblications
Oggi una storia per essere rilevante e continuare a vivere nel tempo deve essere LIQUIDA, distribuirsi nei vari media a diversi livelli di approfondimento e di coinvolgimento, deve consentire ai diversi “utilizzatori” di entrarci dentro attraverso diversi “rabbit hole” eppure sentirne ogni parte come il frammento di un messaggio più grande e coerente. Una storia così promette una esperienza immersiva e potente e stimola la conversazione e il coinvolgimento: questo nuovo modo di raccontare storie è il TRANSMEDIA STORYTELLING
Content marketing Coinvolgere e promuovere con i contenutiUniversità di Pisa
Gestire e produrre contenuti significativi per la narrazione di un brand, di un prodotto, di una azienda è diventato uno degli sbocchi più interessanti delle digital humanities.
navigare nella info-sfera. Appunti per un nuovo umanesimo digitaleUniversità di Pisa
Viviamo collegati da strumenti digitali in una InfoSfera che è definita dai media. Nasce la necessità di un nuovo tipo di ecologia che riguarda noi e la nostra relazione con questo nuovo ambiente. Se il digitale cambia il mondo e noi stessi serve un nuovo umanesimo per l’era digitale (umanesimo qui è sinonimo di rinascita culturale e rivalutazione del ruolo dell’uomo e della sua creatività) che ci consenta di dominare e non soccombere al nuovo ambiente.
Tendiamo ad attuare uno sforzo cognitivo minimo ma sufficiente a raggiungere una certa soglia di sicurezza rispetto allo scopo. Le euristiche agevolano la presa di decisione, abbreviando l’attività di
elaborazione delle informazioni. Spesso sono state apprese durante esperienze precedenti e sono disponibili, accessibili e di norma affidabili. Anche i pregiudizi sono comuni perché ci permettono di evitare gli sforzi cognitivi. Se le euristiche ci aiutano a sopravvivere le distorsioni del giudizio (bias cognitivi) portano a errori. Gravi.
Il Content marketing crea e distribuisce contenuti rilevanti per attrarre il proprio target e guidarlo all’azione. Rinuncia o limita l’uso di alcuni dei tradizionali strumenti della “persuasione” pubblicitaria per seguire alcune nuove regole.
Gestire e produrre contenuti significativi per la narrazione di un brand, di un prodotto, di una azienda è diventato uno degli sbocchi più interessanti delle digital humanities.
Tutti sanno scrivere ma non tutti sanno scrivere
"bene" e ancora meno sanno scrivere storie.
Certo molto è dato dal talento artistico ma non tutto
è genio. Dietro un buon testo c’è anche rigore
formale, struttura, correttezza, coerenza. In altre
parole “mestiere”.
Per essere in grado di creare storie e raccontarle
bene ci vuole esperienza di vita e cultura letteraria,
e alcuni rudimentali “ferri del mestiere” che andremo
a scoprire.
Non è semplice, non è low cost, non è intuitivo: il marketing digitale presuppone il marketing così come la comunicazione digitale presuppone conoscere cosa significa comunicare…
Richard Dawkins ha osservato: sembra che il nostro
cervello sia stato specificamente progettato
per fraintendere il darwinismo e che l’ipotesi
di una mente creatrice o organizzatrice sia per l’uomo
più attraente e naturale. Lo stesso Charles Darwin era rimasto colpito dall’efficacia comunicativa o persuasiva
delle spiegazioni finalistiche. Gli esseri umani infatti amano le spiegazioni basate sulle intenzioni diventando vere “macchine per credenze”. e i neurologi ora pensano che lo stesso
meccanismo evolutivo che ha plasmato il nostro cervello ci abbia messo lo zampino!
Filosofia ed evoluzione - La biologia e la sua posizione nelle scienzeUniversità di Pisa
Tutti gli aspetti della biologia dalle molecole alle popolazioni rientrano nell'ambito della teoria dell'evoluzione.
Meglio di qualsiasi altra scienza la biologia evolutiva è in grado di dare risposte alle grandi domande sull'universo e sull'uomo perché trasforma il nostro modo di considerare il mondo e il nostro posto in esso. Il punto di vista del padre della teoria sintetica dell'evoluzione su una nuova filosofia della scienza che abbia le sue radici nella biologia evolutiva.
Nell'editare/ curare la redazione/ recensire, schedare o introdurre un libro, sia romanzo che saggio, è importante vederlo nel suo insieme attraverso una analisi critica complessiva dei suoi componenti e della sia coerenza interna.
La scrittura è una forma di comunicazione, non è una forma di solitudine: si scrive per raccontare qualcosa a qualcuno. Scrivere vuol dire innanzi tutto farsi capire e voler raccontare qualcosa a qualcuno. Il testo è dunque un messaggio che assume un senso solo se collocato in una situazione comunicativa interattiva: da un lato un emittente , dall'altro uno o più destinatari che lo comprendono e lo interpretano. Inoltre il testo deve essere inserito in un contesto (canale): un libro, un giornale, una lettera, un sito, un blog....
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
1. Nicoletta Salvatori - 2015 -
L’Etica nella
comunicazione digitale
Il media è il messaggio.
(Marshall McLuhan)
2. Il media è il messaggio
Internet e i mobile device hanno modificato profondamente il modo in
cui si fa giornalismo oggi
❖ La natura e il significato del mestiere del giornalista sono entrati in crisi
❖ La radio dava la notizia,
❖ la tv mostrava la notizia
❖ il giornale spiegava la notizia
E oggi?
❖ la mancanza di filtri critici e la globalizzazione della informazione è
sinonimo di libertà o induce alla condiscendenza?
❖ La cultura digitale, rapida e iconica, rischia di corrodere la capacità di
verifica e di riflessione?
Marshall McLuhan
4. I numeri del fenomeno
Nel mondo ci sono
2 miliardi mezzo di utenti internet.
Nel 2016 ci saranno 1 miliardo e 300 mila smartphone
(che da tempo ormai hanno superato il numero dei pc )
e quasi 400 milioni di tablet.
7. I numeri del fenomeno
I giornali di carta perdono
progressivamente copie:
da 7 milioni nel 1990 a 3,8 nel 2013
Ma circa la metà di chi si connette ad
internet in Italia cerca informazione:
oltre 14 milioni di persone leggono
notizie online!
Il 73% dei navigatori italiani
dichiara di essere interessato
all’informazione e di questi
il 59% vi accede attraverso motori di
ricerca (Google)
il 14% attraverso i social network
27%
73%
19%
81%
Google
Social network
Interessati
alle news on line
8. Il web 2.0
Il nuovo giornalismo è social o non è affatto.
Assicurare il commento libero e la condivisione è l’imperativo della informazione.
Il nuovo giornalismo: 5W+C Condivisione
FONTI PUBBLICOGIORNALISTA
FONTI
GIORNALISTI
PUBBLICO
Giornalismo 2.0
prima
ora
9. Il web 2.0
Il nuovo giornalismo è social o non è affatto.
Assicurare il commento libero e la condivisione è l’imperativo della informazione.
Il nuovo giornalismo: 5W+C Condivisione
FONTI PUBBLICOGIORNALISTA
FONTI
GIORNALISTI
PUBBLICO
Giornalismo 2.0
prima
ora
10. Engagement e commitment
Partecipazione e impegno
Internet e la possibilità della connessione in mobilità attraverso smartphone e
tablet ha modificato la fruizione delle notizie rendendo lettori/ascoltatori o
pubblico televisivo qualcosa di completamente diverso:
PROSUMER consumatori e creatori/commentatori di notizie
Il contenuto generato dagli utenti trova
sempre più spazio nelle testate giornalistiche on line
Al centro del dibattito sul giornalismo attuale ci sono oggi tre temi base:
l’ENGAGEMENT : il coivolgimento diretto del pubblico, la capacità di
generare interazioni anche semplici (mi piace, commenta, condividi)
il COMMITMENT: l’impegno ovvero la ricerca di aiuto e sostegno da
parte dei prosumer (co-creazione, citizen journalism, io Reporter, …)
lo SHARING: la condivisione ovvero la diffusione virale delle notizie
11. Internet e la notizia
La diffusione dell’informazione attraverso il web ha portato alla
necessità di definire nuovi criteri di deontologia professionale che
riguardano in particolare:
❖ la velocità di modifica dei testi
❖ l’uso delle immagini
❖ la permanenza delle notizie
❖ la privacy
12. C’è etica in Internet?
•Tutto è sullo stesso piano
•Si auto regola
•Nessuno ci mette la firma
•Nessuno si assume
responsabilità
•Aperta a usi non etici
(spamming, truffe, porno,
pubblicità, furto di identità,...)
•Il digital divide (problema
dell’accesso non garantito)
•E il diritto d’autore?
•Non c’è diritto all’oblio
•Il problema della privacy
•Il mobbing on line
•la notizia work-in-progress in
continuo aggiornamento
Internet è il luogo della interazione compiuta, della condivisione, della
libera scelta?
Internet è l’universo del prosumer, del citizen journalist, della morte
dei media tradizionali?
Ma quale etica c’è nella Rete?
13. Il grande fratello
❖ Lo strapotere dei motori di ricerca
(Il caso dell’aggregatore Google News)
❖ La mancanza di trasparenza
❖ Gli algoritmi che ci tracciano
❖ Quelli che indicizzano la nostra ricerca
❖ La rinuncia volontaria
ai nostri dati sensibili
❖ la richiesta di feedback continui
logiche
commerciali
non evidenti
gerarchie
ridefinite dagli
sponsor
]
14. La Carta dei Diritti di Internet
Atto conclusivo della commissione della Camera(Stefano Rodotà presidente)
pubblicata nel novembre 2014 e in via di discussione
❖ tutela del diritto all’accesso per tutti
❖ neutralità della rete (piena democraticità)
❖ cittadinanza digitale (pratiche burocratiche on line)
❖ diritto all’oblio
❖ diritto all’anonimato e all’inviolabilità dei sistemi informatici personali
http://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/upload_file/
upload_files/000/000/187/dichiarazione_dei_diritti_internet_pubblicata.pdf
15. Il passaggio dell’informazione sui social network è uno degli snodi più
complessi della rivoluzione digitale nel giornalismo che ha alla base
il coinvolgimento del lettore e la conoscenza MINUZIOSA
dei suoi comportamenti: capire cosa proporre e con quale linguaggio.
Essere social per un giornale on line significa:
❖ intercettare utenti in crescita che si informano
attraverso i social
❖ aumentare attraverso la condivisione il numero dei lettori
❖ entrare il relazione con utenti della comunicazione,
conoscerne abitudini e gusti e coinvolgerli
nella coercizione dell’informazione e nella sua diffusione
I social e l’informazione
16. I social e la notizia “amica”
❖ I social non sono tutti uguali (facebook//twitter//linkedin..)
❖ I social non assicurano né obiettività né confronto critico: ci
accontentiamo di un palinsesto di notizie selezionate dagli
“amici” e quindi spesso autoconsolatorie e autoreferenziali
17. I social e la notizia “amica”
❖ I social non sono tutti uguali (facebook//twitter//linkedin..)
❖ I social non assicurano né obiettività né confronto critico: ci
accontentiamo di un palinsesto di notizie selezionate dagli
“amici” e quindi spesso autoconsolatorie e autoreferenziali
Social Media Landscape
18. La rivoluzione delle App
I mobile devices (smartphone, tablet) stanno oggi
rivoluzionando l’intero concetto di giornale web
riportando in auge il buon vecchio giornalismo e
assorbendo molte delle novità venute dal giornalismo on
line.
L’era delle APP
Si scaricano (spesso pagando) e hanno contenuti SCELTI
Si rinuncia alla navigazione libera e globale, ma anche alla
ridondanza e al rumore di fondo per avere a disposizione
una “edicola” di testate credibili e professionali
19. La rivoluzione delle App
I mobile devices (smartphone, tablet) stanno oggi
rivoluzionando l’intero concetto di giornale web
riportando in auge il buon vecchio giornalismo e
assorbendo molte delle novità venute dal giornalismo on
line.
L’era delle APP
Si scaricano (spesso pagando) e hanno contenuti SCELTI
Si rinuncia alla navigazione libera e globale, ma anche alla
ridondanza e al rumore di fondo per avere a disposizione
una “edicola” di testate credibili e professionali
Web + smartphone
App
Web + Desktop
20. • il 43% degli utenti spende più tempo
sul tablet che al desktop,
• il 34% lo usa più della televisione
• il 78% ha diminuito l’uso del proprio
computer dopo l’acquisto del tablet
• il 72% degli utenti usa il tablet a casa e di sera
Il tablet
Media perfetto per i contenuti editoriali Consente una buona
lettura e moltiplica l’ esperienza comunicativa abbinando più
media nello stesso oggetto di consultazione
Secondo un sondaggio
di Google sull’uso del tablet
• l’84% ci gioca
• il 78% ricerca informazioni
• il 74% lo usa per chat e mail
• il 61% per leggere
21. Edizioni Digitali
❖ Secondo gli Osservatori Ict del Politecnico di Milano:
“Si sta sviluppando una nuova porzione di economia che chiamiamo ‘Mobile
and App Economy‘. E il mercato è destinato a crescere”
❖ Secondo il "Global Mobile Suvey" , pubblicato dalla Deloitte, L'Italia è il
Paese in cui il tablet è il dispositivo più usato fuori casa: lo portiamo con noi
il 35% delle volte che usciamo.
❖ Secondo una ricerca commissionata
da un gruppo di editori e pubblicata
su All Things D, il 46% degli intervistati
leggono molti più Magazine su iPad
che su carta
❖ il 63% vorrebbe molte più
pubblicazioni su Tablet.
22. Digital magazine
❖ I Digital Magazine mm sono pdf sfogliabili, non sono la
fotocopia della carta dentro un monitor sono nuovi
“contenitori cognitivi” nei quali i contenuti multimediali extra
contribuiscono a mantenere l’attenzione del lettore concentrata
su una storia piuttosto che lasciarla libera di vagare su altre
pagine Web. E nella quale l’interattività è giocosa,
l’engagement assicurato e le storie approfondite (Storytelling)
come sarebbe impossibile su un monitor orizzontale.
❖ Chi ha un tablet passa infatti più del doppio del tempo
navigando su app di news che di altro tipo. Non solo: sono
anche più inclini a leggere articoli di approfondimento.
23. Digital magazine
❖ I Digital Magazine mm sono pdf sfogliabili, non sono la
fotocopia della carta dentro un monitor sono nuovi
“contenitori cognitivi” nei quali i contenuti multimediali extra
contribuiscono a mantenere l’attenzione del lettore concentrata
su una storia piuttosto che lasciarla libera di vagare su altre
pagine Web. E nella quale l’interattività è giocosa,
l’engagement assicurato e le storie approfondite (Storytelling)
come sarebbe impossibile su un monitor orizzontale.
❖ Chi ha un tablet passa infatti più del doppio del tempo
navigando su app di news che di altro tipo. Non solo: sono
anche più inclini a leggere articoli di approfondimento.
❖ L’azienda di marketing Comscore ha rilasciato uno studio che mostrava
un picco nell’uso di iPad e affini nelle ore serali, soprattutto tra le 9 e
mezzanotte. Appena il 24% ha affermato di impiegarlo anche o solo al
lavoro. Si tratta dunque di un dispositivo che può essere
considerato,“lean back” = usato in momenti in cui ci si rilassa
❖ Del resto lo stesso Steve Jobs, quando nell’aprile del 2010 presentò l’iPad,
lo fece seduto su un divano.
❖ Sono dispositivi idonei all’interattività, alla partecipazione, all’azione e
creazione da parte dell’utente: strumenti perfetti in cui raccontare storie
attraverso cui informarsi, sognare, progettare, divertirsi….