Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
Parlare in pubblico genera ansia e tensione anche negli oratori più esperti. Una recente ricerca ha dimostrato che fra le fobie delle persone parlare in pubblico viene prima della guerra, della bancarotta e delle malattie.
Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
Un'introduzione alla comunicazione non verbale e al public speaking pensata come breve appendice a corsi di comunicazione generale o come punto di partenza per corsi centrati su CNV, PNL e public speaking
Piccolo estratto del corso di Public Speaking.
CONTENUTI
La comunicazione: comunicare qualcosa, comunicare con qualcuno. La voce e il linguaggio del corpo. L'attenzione: come ottenerla e preservarla. Le fasi di esposizione dei contenuti.
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
Parlare in pubblico genera ansia e tensione anche negli oratori più esperti. Una recente ricerca ha dimostrato che fra le fobie delle persone parlare in pubblico viene prima della guerra, della bancarotta e delle malattie.
Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
Un'introduzione alla comunicazione non verbale e al public speaking pensata come breve appendice a corsi di comunicazione generale o come punto di partenza per corsi centrati su CNV, PNL e public speaking
Piccolo estratto del corso di Public Speaking.
CONTENUTI
La comunicazione: comunicare qualcosa, comunicare con qualcuno. La voce e il linguaggio del corpo. L'attenzione: come ottenerla e preservarla. Le fasi di esposizione dei contenuti.
Ldb Make Your Own Collaborative place_Elaborazione e analisi di uno speech - ...laboratoridalbasso
Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
Argomenti:
- presentazione progetto Livello7 (http://www.livello7.it/)
- workshop di elaborazione e analisi di uno speech
Per molti parlare in pubblico non è affatto naturale, figuriamoci sostenere una tesi davanti ai manager o persone importanti della nostra organizzazione lavorativa. È facile essere colpiti dal panico per la presenza di un uditorio molto importante.
Paura da public speaking o public speaking da paura ??
scopri con noi i segreti dell'arte di parlare in pubblico supportati da presentazioni "eccellenti"..per informazioni info@admind.it oppure andreadimartino@admind.it
A prosecuzione della prima serie di slide introduttive sul Public Speaking, ecco il contenuto della seconda parte del corso.
Per prima cosa vanno i dovuti ringraziamenti a Rosella Ross perché, di fatto, le slide sono farina del suo sacco (e del suo iMac).
Solo che sul più bello, al momento della meritata performance, ha ben pensato di essere sconfitta da un terrificante virus influenzale e, quindi, me la sono dovuta vedere di nuovo io, solo soletto, con i miei manager :-)
Ovviamente Ross avrà modo di rifarsi nei prossimi video e slide che la vedranno impegnata nella Gestione dello Stress (pre, durante e post).
Venendo alle slide...
Oggi si parla delle 3 Fasi del Public Speaking: decollo, volo e atterraggio.
Capiremo quali sono gli strumenti ideali da usare in ogni fase, come mantenere l'attenzione e come lasciare un segno nel pubblico.
Avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, così come molte altre categorie professionali si trovano ogni giorno a confrontarsi con platee di interlocutori. Che siano in riunione, presso i clienti, relatori in un seminario o convegno, docenti ad un master, saper comunicare il proprio valore ad una platea è oggi importantissimo per consolidare la propria immagine e reputazione.
Anche per lo sviluppo del business professionale è indispensabile saper comunicare in pubblico, in quanto il public speaking è ancora il miglior strumento di engagement di nuova clientela.
Vediamo allora alcuni consigli utili per migliorare il nostro public speaking e per chi vuole decisamente fare un salto di qualità in tal senso e arricchirsi di competenze utilissime oggi nel business di studio consiglio di consultare il sito internet www.maziocatarozzo.it e in particolare i corsi di public speaking e presentation skills.
Fate in modo che nessuno veda più slide piene di testo, noiose, lunghissime, inutili.
Vi aspetto in aula per apprendere come d'ora in poi conquistare il vostro pubblico e nuovi clienti!
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Scopri come superare la paura di parlare in pubblico una volta per tutteMassimiliano Cavallo
La paura di parlare in pubblico è uno dei motivi che portano le persone a frequentare il mio corso di public speaking.
In queste slide ti spiego perché e come risolvo una volta per tutte questo problema.
Ti aspetto qui http://massimilianocavallo.com/formazione/public-speaking-top/
Anteprima del corso di base sulla comunicazione.
In questo documento vengono descritte le principali leve comunicative e le tecniche di ascolto attivo.
Ldb Make Your Own Collaborative place_Elaborazione e analisi di uno speech - ...laboratoridalbasso
Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
Argomenti:
- presentazione progetto Livello7 (http://www.livello7.it/)
- workshop di elaborazione e analisi di uno speech
Per molti parlare in pubblico non è affatto naturale, figuriamoci sostenere una tesi davanti ai manager o persone importanti della nostra organizzazione lavorativa. È facile essere colpiti dal panico per la presenza di un uditorio molto importante.
Paura da public speaking o public speaking da paura ??
scopri con noi i segreti dell'arte di parlare in pubblico supportati da presentazioni "eccellenti"..per informazioni info@admind.it oppure andreadimartino@admind.it
A prosecuzione della prima serie di slide introduttive sul Public Speaking, ecco il contenuto della seconda parte del corso.
Per prima cosa vanno i dovuti ringraziamenti a Rosella Ross perché, di fatto, le slide sono farina del suo sacco (e del suo iMac).
Solo che sul più bello, al momento della meritata performance, ha ben pensato di essere sconfitta da un terrificante virus influenzale e, quindi, me la sono dovuta vedere di nuovo io, solo soletto, con i miei manager :-)
Ovviamente Ross avrà modo di rifarsi nei prossimi video e slide che la vedranno impegnata nella Gestione dello Stress (pre, durante e post).
Venendo alle slide...
Oggi si parla delle 3 Fasi del Public Speaking: decollo, volo e atterraggio.
Capiremo quali sono gli strumenti ideali da usare in ogni fase, come mantenere l'attenzione e come lasciare un segno nel pubblico.
Avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, così come molte altre categorie professionali si trovano ogni giorno a confrontarsi con platee di interlocutori. Che siano in riunione, presso i clienti, relatori in un seminario o convegno, docenti ad un master, saper comunicare il proprio valore ad una platea è oggi importantissimo per consolidare la propria immagine e reputazione.
Anche per lo sviluppo del business professionale è indispensabile saper comunicare in pubblico, in quanto il public speaking è ancora il miglior strumento di engagement di nuova clientela.
Vediamo allora alcuni consigli utili per migliorare il nostro public speaking e per chi vuole decisamente fare un salto di qualità in tal senso e arricchirsi di competenze utilissime oggi nel business di studio consiglio di consultare il sito internet www.maziocatarozzo.it e in particolare i corsi di public speaking e presentation skills.
Fate in modo che nessuno veda più slide piene di testo, noiose, lunghissime, inutili.
Vi aspetto in aula per apprendere come d'ora in poi conquistare il vostro pubblico e nuovi clienti!
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Scopri come superare la paura di parlare in pubblico una volta per tutteMassimiliano Cavallo
La paura di parlare in pubblico è uno dei motivi che portano le persone a frequentare il mio corso di public speaking.
In queste slide ti spiego perché e come risolvo una volta per tutte questo problema.
Ti aspetto qui http://massimilianocavallo.com/formazione/public-speaking-top/
Anteprima del corso di base sulla comunicazione.
In questo documento vengono descritte le principali leve comunicative e le tecniche di ascolto attivo.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
7 segreti per parlare in pubblico con successosimor74
Quando conduci una presentazione e ti trovi a dover parlare in pubblico, devi porre grande attenzione anche al linguaggio che utilizzi: alcuni piccoli accorgimenti generano grandi differenze nei risultati.
Body accessing cues gesture eye-moviments language patterns modelAnna Carderi
Per individuare il sistema rappresentazionale che la persona usa per entrare in contatto con il mondo e per prendere informazioni dal mondo possiamo utilizzare il modello
Body Accessing-cues Ggesture Eeye-moviments Language patterns.
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Esistono un sacco di consigli su come essere più organizzati, produttivi e concentrati, e zero su come la creatività possa migliorare la nostra vita. In questo webinar imparerai che essere creativi non vuol dire inventare cose nuove, ma avere l'abilità di connettere e di sintetizzare le cose in una nuova prospettiva: https://www.yunikondesign.com/coltivare-creativita/
Si investe tempo e denaro nello sviluppo di nuove tecnologie e nel tentativo di rendere sempre più facilmente fruibili, dimenticando che questi sono strumenti per comunicare.
Ma a che serve comunicare, se nessuno sa ascoltare?
Investiamo risorse per migliorare la nostra capacità di ascolto, l'altro lato della comunicazione, altrimenti ci ritroveremo in una società futura di grandi comunicatori, ma di pessimi ascoltatori.
5. Ciò che ho INTENZIONE di dire = 100
Ciò che DICO VERAMENTE = 70
Ciò che l’altro SENTE = 40
Ciò che l’altro CAPISCE = 20
Ciò che l’altro TRATTIENE = 10
8. Una buona presentazione deve essere:
ORDINATA
SINTETICA
DI FACILE LETTURA
ACCATTIVANTE
PULITA
9. Una buona presentazione NON deve avere:
TROPPA ROBA SCRITTA
EFFETTI STRANI
CARATTERI POCO LEGGIBILI
DIVERSI STILI
TROPPI COLORI
10.
11. Lo scopo della tua presentazione è di ottenere un risultato; che sia per
informare, per far cambiare, per far pensare o agire.
Quindi inizia dal fondo: cosa vuoi che la gente dica, faccia o pensi
durante e dopo la tua presentazione?
Poi pensa a: cosa deve sapere perché ciò avvenga?
Infine chiediti: di cosa ha bisogno per essere stimolata a farlo?
1
2 Inserisci nelle tue diapositive solo l’essenziale e quando hai raggiunto
l’essenza dimezza ciò che hai inserito: la perfezione si raggiunge quando
non c’è più nulla da togliere.
Non dimenticare che le diapositive non devono contenere una
relazione, ma sono un supporto visivo alla presentazione verbale.
12. GROSSA E VERDE
Lo vedo nella diapositiva
SCROCCHIANTE AL MORSO
Lo ascolto mentre lo dici
DOLCE E SUCCOSA
Lo assaporo attraverso
la tua esperienza
uditivo
13. Tieni sempre presente che la presentazione è fatta per gli altri e non è
un momento di sfoggio per l’oratore: usa un linguaggio
comprensibile a tutti. Evita il più possibile acronimi, sigle e modi di
dire che gli altri potrebbero non comprendere. Non dare mai per
scontato che ciò che è noto a te lo sia a tutti, anche se fate parte della
stessa azienda.
3
4 Le persone apprendono in tre modi: visivo (quello che possono
vedere), uditivo (quello che possono ascoltare), cinestesico (quello
che possono toccare). Cerca di usare tutte queste diverse tipologie di
comunicazione: le diapositive, la tua voce che racconta, la tua
esperienza personale: questo crea il contatto con il pubblico.
14. PUÒ
NON ESSERE
ABBASTANZA
Soprattutto se il SIGNIFICATO
può essere frainteso
o essere ambiguo
"Gli orologi molli sono un simbolo inconscio della relatività dello spazio e del tempo, una meditazione surrealistica sul crollo
delle nostre nozioni riguardo ad un sistema cosmico immutabile" (Ades, Dawn. Dalí. Thames and Hudson, 1982).
15. Usa le immagini solo se sono di supporto a chiarificare e/o sintetizzare il
concetto che stai esprimendo. Usa i filmati solo se sono veramente
necessari. Evita tabelle e grafici pieni di dati! Per catturare
l’attenzione del pubblico ci vogliono 60 secondi, per perderla ne
basta 1. E difficilmente riuscirai a catturarla di nuovo.
5
6 Non smettere mai di chiederti se quello che hai scritto, il modo in cui
l’hai fatto e la veste che gli hai dato, sono coerenti con il tuo obiettivo:
far RECEPIRE, far COMPRENDERE.
Una cosa compresa e recepita genera attenzione, interesse e, se c’è
spazio, domande e dibattito. Dopo una presentazione troppo piena di
dati e nozioni sarò confuso e non saprò cosa chiedere, ma soprattutto
avrò trattenuto poco o niente.
16. SLIDE Materiale di SUPPORTO
È inefficace durante la
presentazione, distoglie l’ascolto
Fissa il concetto,
ne favorisce la comprensione
17. Le diapositive non devono essere pensate come materiale da lasciare
dopo la presentazione. Se hai questa necessità, prepara un
documento a parte più dettagliato.
Non avere l’urgenza di dire, tieni sempre presente quello che vuoi che
venga recepito.
7
8 Non avere l’urgenza di dire, tieni sempre presente quello che vuoi che
venga recepito (repetita juvant). Mettiti dalla parte del pubblico.
La tua presentazione avrà successo nella misura in cui avrai ottenuto dal
pubblico la reazione che ti eri prefissato.
18. 9
10 PENSA SEMPRE, SEMPRE, SEMPRE COME SE IL PUBBLICO FOSSI TU.
PENSA SEMPRE, COME SE IL PUBBLICO FOSSI TU.