3. I primi testi della letteratura in volgare compaiono nei primi
decenni del Duecento e scaturiscono dalle seguenti esperienze:
Cultura classica antica
Tradizione latina medievale
Recente tradizione letteraria francese
in lingua d'OC (provenzale, nel Sud) e
in lingua d'Oil ( che si sviluppa al Nord)
22. Divisione del Sacro Romano Impero ai nipoti di Carlo Magno
Dopo la morte di Carlo Magno nell'814, sotto suo figlio Ludovico, detto il Pio, iniziò la decadenza del Sacro Romano Impero.
Il nuovo sovrano non seppe mantenere l'unità dell'impero minacciata dalle liti dei suoi tre figli, ai quali egli lo spartì, seguendo la
consuetudine germanica che considerava il regno una proprietà personale del sovrano da dividere tra i suoi eredi. Tale divisione,
sancita dal trattato di Verdun (843), delineò tre grandi unità politiche, che poi ebbero autonomo svolgimento storico: Germania,
assegnata a Ludovico; Francia, assegnata a Carlo il Calvo; Italia, assegnata a Lotario insieme al titolo imperiale.
L'impero tornò a riunirsi, almeno nominalmente, sotto Carlo il Grosso (881-887), l'ultimo dei Carolingi, ma, essendosi egli
dimostrato incapace di fronteggiare le nuove ondate di invasioni normanne, fu deposto dalla dieta, cioè dall'assemblea di
feudatari che eleggeva l'imperatore.
Del Sacro Romano Impero rimase solo l'idea, che sopravvisse fino all'avvento di Napoleone Bonaparte. In Europa si scatenò
l'anarchia feudale, ma nel contempo ebbe inizio il processo di differenziazione tra i popoli, che porterà alla nascita degli stati
nazionali qualche secolo dopo.
23. La conquista araba della Sicilia avviene nell'827 anche se l'isola
aveva subito in tempi precedenti molte incursioni musulmane
delle quali si ha notizia fin dalla metà del VII secolo.
Sotto la spinta dei Normanni,
Palermo cade nel 1072. La conquista normanna guidata da
Ruggero il Guiscardo fu completata dopo 30 anni di guerra e
fini nel 1091 con la caduta di Noto.
28. Società ed economia
Una società statica e gerarchizzata,
secondo il volere divino,
in tre ordini:
Bellatores
Oratores
Laboratores
regresso economico:
-agricoltura di sussistenza;
-ritorno al baratto e alla scambio in natura;
-crisi delle città;
-calo demografico;
-ripresa dopo il Mille
30. La visione del mondo che domina nel Medioevo è permeata dalla religiosità
cristiana:
o L’ordine del creato è perfetto e immutabile perché voluto da Dio
o Non ha senso esplorare l’ignoto poiché ciò che non è stato rivelato non può essere conosciuto dall’uomo
o La verità e il sapere sono diffusi dalle Sacre scritture a dall’auctoritas dei grandi pensatori
o La possibilità della conoscenza umana è limitata perché limitate sono le facoltà dell’uomo (Es.: l’Ulisse
dantesco)
o Le due massime autorità, emanazione di Dio, sono la Chiesa e l’Impero: di uguale dignità ma con fini diversi,
infatti la Chiesa è preposta alla felicità celeste, l’Impero alla felicità terrena dell’uomo. (Il De Monarchia di
Dante)
o Il fine della vita umana è il raggiungimento della salvezza eterna. Atteggiamenti che si sviluppano:
- ASCETISMO: per raggiungere la salvezza è necessario distaccarsi dalla vita terrena, rinunciare ai
piaceri, mortificare la carne;
-MISTICISMO: attraverso la rinuncia ai piaceri e alla mortificazione del corpo l’uomo si annulla e la sua
anima può assaporare la beatitudine.
31. IL SAPERE E LE TENDENZE FILOSOFICHE
o TEOLOGIA: la molteplicità del reale è riconducibile al principio divino come tutte le forme del sapere devono tendere
ad un principio unitario ed essere subordinate alla scienza di Dio, la teologia appunto.
o ENCICLOPEDISMO: il modello enciclopedico presiede alla formazione dell’uomo dotto che non è specializzato in un
determinato settore ma possiede tutto lo scibile attraverso lo studio delle arti liberali del TRIVIO e del QUADRIVIO.
o SCOLASTICA: con questo termine si designa lo studio della filosofia, della teologia e delle scienze nel Medioevo e
rappresenta il tentativo di sistemare tutto il reale negli schemi di un sapere unitario sulla base della teologia ;
attraverso la figura di San Tommaso d’Aquino si cerca un equilibrio tra fede e ragione sulla base della filosofia di
Aristotele interpretata cristianamente.
o ALLEGORISMO: il recupero della cultura classica avviene applicando una lettura cristiana ad opere nate sotto altre
spinte culturali, quindi si coglie, dietro la superficie del senso letterale, un significato riposto in accordo con le verità
rivelate: Dante individua 4 sensi di lettura: 1.letterale, 2.allegorico, 3. morale, 4. anagogico.
o CONCEZIONE FIGURALE: mentre nell’allegoria il primo termine della simbologia è fittizio (la lupa di Dante), nella
concezione figurale un evento storico viene assunto a significare altri eventi successivi.
- Anche la storia, come tutte le attività umane, viene concepita come il dispiegamento del piano provvidenziale di Dio:
bisognerà aspettare l’Umanesimo per atteggiamenti che implichino il senso della profondità della storia e uno sguardo
critico ai documenti storici.
32. I CENTRI DI DIFFUSIONE DEL SAPERE
o Con la scomparsa delle istituzioni romane, l’unica istituzione scolastica rimasta fu la
Chiesa attraverso le scuole parrocchiali o episcopali;
o I monasteri invece furono centri di trasmissione del sapere attraverso i laboratori di
scrittura, gli scriptoria, dove gli amanuensi riproducevano le opere classiche
impedendo così la loro perdita. Non era una semplice opera meccanica ma artistica:
le ricopiatura venivano abbellita con immagine colorate, le miniature, di pregevole
fattura artistica
o Gli errori, reali o frutto di voluta manipolazione, vennero successivamente emendati
dalla scienza filologica che si occupa di ripristinare la versione autentica di un
documento attraverso procedimenti scientifici.
o Nei monasteri si crearono delle biblioteche di rilevante importanza presso le quali i
chierici di qualsiasi nazionalità potevano studiare poiché la conoscenza del latino è
ancora un elemento importante .
o La Chiesa parlava ai fedeli che non avevano un’adeguata istruzione attraverso le
immagini delle decorazioni delle chiese.
33. • Dopo il Mille viene fondata l’Università, una grande istituzione
culturale e compare la figura del docente che, chierico o laico,
viene retribuito per il suo lavoro intellettuale
• Figure particolari erano i chierici vaganti (clerici vagantes),
chiamati anche goliardi: religiosi senza una sede stabile, frati
fuggiaschi, studenti falliti che girano e offrono il loro sapere e le
loro opere alle corti o a un pubblico di ecclesiastici.
• Un simile lavoro svolgono i giullari che però aggiungono alla
diffusione della loro cultura anche la recitazione, il mimo, il canto
utilizzando il linguaggio volgare.