2. La Belle époque
Ultimi anni
dell’Ottocento
L’ECONOMIA ricomincia a
espandersi:
• Produzione industriale e
commercio raddoppiano
• I prezzi (e quindi i profitti
per gli industriali) salgono
• I salari aumentano
• migliorano le condizioni di
vita
• torna la fiducia nel futuro
Rapporto
CAUSA-
EFFETTO
3. La Belle époque
INVENZIONI E SCOPERTE
• la gente vive più a lungo e meglio
•La mortalità infantile diminuisce
•La popolazione cresce
•Vengono introdotte innovazioni che
facilitano la vita (automobile)
4. La Belle époque
La Belle époque (1896-1914)
Età dell’oro (letteralmente “bella epoca”)
SIMBOLO: Esposizioni universali nelle più grandi
città industrializzate
Tour Eiffel
Esposizione universale 1889
5. La borghesia
Conseguenza della crescita industriale e tecnologica
MOBILITÀ
SOCIALE
La
BORGHESIA
aumenta
e si articola in
tre fasce
6. Il lavoro in fabbrica
Fino a quel
momento
Minoranza di operai qualificati
Maggioranza di manovali
FREDERICKTAYLOR (ingegnere
statunitense): scompone il lavoro di ogni
operaio in operazioni elementari e
automatiche e cronometrò il tempo di ognuna
di esse. (TAYLORISMO)
DIMINUIRE I COSTI E
AUMENTARE I PROFITTI
Poi, con la crescita
della produzione
industriale
7. Hanry Ford
Applicazione pratica delTaylorismo fu la
CATENA DI MONTAGGIO
Henry Ford – 1913 nelle sue
officine di Detroit
L’operaio era quasi fermo,
compiendo sempre la
stessa operazione:
L’OPERAIO è sempre più
simile a una MACCHINA
8. La “società dei consumi”
Con la produzione in serie
SOCIETÀ DEI CONSUMI (Strati sempre più ampi di
popolazione hanno più denaro per comprare =
reddito pro capite più alto)
Accanto ai beni di consumo immediato (cibo,
bevande, abiti), si moltiplica la produzione di beni
di consumo durevoli (bicicletta, automobile,
macchina da scrivere…)
9. La “società dei consumi”
Gli industriali perfezionano il sistema di
distribuzione:
1. Si diffondono i grandi magazzini
2. Crescono le vendite a domicilio
e per corrispondenza
1. Nascono le vendite rateali
2. Nasce la pubblicità
10. Lo “Stato sociale”
Welfare State (Stato sociale): gli Stati varano
una legislazione sociale per migliorare le
condizioni di vita della popolazione.
• Lavoro dei bambini in età scolare vietato
• Istruzione elementare di massa
• Protezione della maternità
• Assistenza per malattie, infortuni,
disoccupazione
• Si sviluppa la burocrazia
• Crescono il servizio sanitario e postale, le
forze di polizia
11. L’istruzione
Grazie alla pubblicità e alla diffusione dei
MASS MEDIA (fumetto, cinema
muto…) fasce sempre più ampie di
popolazione si ALFABETIZZARONO.
L’istruzione elementare di massa è il
cardine della politica di molti governi
liberali.
La scuola secondaria e l’università sono
riservate ai ceti borghesi.
13. Le capitali della cultura
Vienna: capitale dell’Impero asburgico,
raccolse tutti gli intellettuali dell’Impero
Parigi: palcoscenico dell’Europa (moda,
arte, cucina)
Londra: cuore pulsante dell’economia
mondiale (la city, quartiere degli affari)
14. Suffragio universale maschile
e partiti di massa
Nella seconda metà dell’Ottocento la politica
era gestita dai ceti industriali e commerciali:
c’era la convinzione che la politica fosse
destinata solo ai ricchi e ai colti.
Con le società di massa il popolo
reclama una vita politica più
democratica e il suffragio universale
15. Suffragio universale maschile
e partiti di massa
Attraverso scioperi e manifestazioni di piazza
Nacquero i partiti di
massa:
• Organizzazione
articolata
•Regolamento e
programma ufficiali
• Funzionari retribuiti
• Fanno ricorso a
pubblicità e giornali
Si ottenne la riforma
elettorale: tra il 1880 e
il 1914 suffragio
universale maschile
16. I partiti di massa
Partiti di massa:
CLASSISTI (nati dal
Movimento operaio)
INTERCLASSISTI (es.
Partito repubblicano e
democratico negli
USA)
Cambiamento radicale
della società (ma
mancava l’unità; cfr. La
Seconda Internazionale
nel 1889)
17. L’emancipazione femminile
Per le donne si crearono nuove opportunità di lavoro
(soprattutto nelle città e nel terziario)
La crescita dell’occupazione femminile allargava il
mercato (pubblicità, stampa femminile) e le avvia al
processo di emancipazione
tuttavia
Le donne non hanno ancora il diritto di voto
18. Il suffragio femminile
Movimenti per l’emancipazione della donna e per il
suffragio femminile (cfr. suffragette inglesi)
Donne inglesi: 1918
Donne americane: 1920
Donne italiane: 1945
19. La politica coloniale
Dal 1884 al 1914 IMPERIALISMO
Colonizzatori di origine latina
(Francesi e Portoghesi):
Dominazione diretta e
assimilazione
Colonizzatori di origine
anglosassone:
Dominazione indiretta
Carattere autoritario e tecniche di dominio
20. L’India
India “miniera d’oro” per la dominazione britannica
ma
• i contadini morivano di fame
• gli artigiani non avevano più
mercato
• crescita demografica imponente
Carestie e
epidemie
Ceto medio nato
dalle élites locali
Congresso nazionale
indiano (nazionalismo
indigeno)
21. Il dibattito politico e
sociale
1. CONSERVATORI: guardavano con
preoccupazione alle rivendicazioni di operai e
contadini repressione le agitazioni popolari e
limitare la scolarizzazione
2. LIBERALI: esaltavano la libertà e l’iniziativa
economica individuale
3. SOCIALISTI: sostenevano le lotte dei ceti più
oppressi
4. La CHIESA: condannava socialismo e liberalismo e
proponeva la collaborazione pacifica
22. Socialismo in Europa
SPD (1875)
in
Germani
a
Francia
(1882)
Italia
(1892).
Filippo
Turati
Gran Bretagna:
Trade Unions
1906 Partito
Laburista
Georges Sorel
(Sindacalismo
rivoluzionario)
23. Nazionalità e Nazionalismo
Nazionalità
Nazione = libertà e
democrazia
Nazione e umanità non
sono rivali
I rapporti tra nazioni
sono regolati dal diritto
internazionale
Nazionalismo
Nazione = affermazione
e superiorità
Rivalità tra nazioni
La guerra è “selezione
naturale” tra nazioni
24. Nazionalismo in Europa
Russia: sostenne la politica di espansione degli zar per la
riunificazione delle terre slave
Francia: lottò contro ogni diversità interna
Italia: rivendicò le terre irredente
Germania: PANGERMANISMO (dominio su tutte le terre
germanofone) e esaltò la superiorità della razza ariana
25. Il razzismo
Razzismo: ritenere che esistano razze
superiori che abbiano il diritto-dovere di
sottomettere quelle inferiori.
Arthur de Gobineau: Saggio sull’ineguaglianza delle
razze umane (1855) argomentazioni
pseudoscientifiche