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Corso di Interazione Uomo Macchina
AA 2012-2013
Roberto Polillo
Corso di laurea in Informatica
Università di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
PRINCIPI E LINEE GUIDA1
Ρ.Πολιλλο − Μαρζο 2013
Edizione
2012-13
Indicazioni per il design: tipologia
R.Polillo - Marzo 2013
4
coercitività
generalità
standard
regole
di progetto
linee
guida
principi
bassa
bassa
alta
alta
Indicazioni per il design: autorevolezza
4 livelli:
A: Completamente supportate da risultati di ricerca e
dati empirici
B: Basate su pratica generalmente accettata (in modo
documentato)
C:Non ben documentate, ma supportate dall’opinione di
professionisti
D: Opinione individuale
Standard: solo livelli A e B
R.Polillo - Marzo 2013
6
Gli standard per la usabilità
7
 Situazione complessa: gli standard sono in continua
evoluzione (www.iso.org; www.uninfo.it)
 Ci sono standard di prodotto e standard di processo
 I principali:
 ISO 13047 “Human centred design processes for interactive
system”
 ISO 9241 ““Ergonomic requirements for office work with
visual display terminals”
 ISO 14915 “Software ergonomics for multimedia user-
interfaces”
R.Polillo - Marzo 2013
Part 1: General introduction
Part 2: Guidance on task requirements
Part 4: Keyboard requirements
Part 5: Workstation layout and postural requirements
Part 6: Guidance on the work environment
Part 9: Requirements for non-keyboard input devices
Part 11: Guidance on usability
Part 12: Presentation of information
Part 13: User guidance
Part 14: Menu dialogues
Part 15: Command dialogues
Part 16: Direct manipulation dialogues
Part 17: Form filling dialogues
Part 20: Accessibility guidelines for ICT equipment and services
Part 100: Introduction to standards related to software ergonomics
Part 110: Dialogue principles
Part 129: (DIS) Guidance on software individualization
Part 151: Guidance on World Wide Web user interfaces
Part 171: Guidance on software accessibility
Part 210: Human-centred design for interactive systems
Part 300: Introduction to electronic visual display requirements
Part 302: Terminology for electronic visual displays
Part 303: Requirements for electronic visual displays
Part 304: User performance test methods for electronic visual displays
Part 305: Optical laboratory test methods for electronic visual displays
Part 306: Field assessment methods for electronic visual displays
Part 307: Analysis and compliance test methods for electronic visual displays
Part 308: Surface-conduction electron-emitter displays (SED)
Part 309: Organic light-emitting diode (OLED) displays
Part 400: Principles and requirements for physical input devices
Part 410: Design criteria for physical input devices
Part 420: (DIS) Selection procedures for physical input devices
Part 910: (DIS) Framework for tactile and haptic interaction
Part 920: Guidance on tactile and haptic interactions
ISO 9241:
Standard
pubblicati
(marzo 2010)
8
R.Polillo - Marzo 2013
Principi
9
 Possono essere formulati in molti modi
 Nel seguito, esamineremo i sette principi del
dialogo secondo lo standard ISO 9241 (Parte
110)
R.Polillo - Marzo 2013
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
10
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Un “modello di qualità”
11
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
Adeguatezza
al compito
Auto-descrizione
Conformità alle
aspettative dell’utente
Adeguatezza
all’apprendimento
Controllabilità
Tolleranza
verso gli errori
Adeguatezza alla
individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Confronto
12
R.Polillo - Marzo 2013
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
13
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
La funzionalità del
sistema e il
dialogo sono
basati sulle
caratteristiche del
compito, piuttosto
che sulla
tecnologia scelta
per effettuarlo
Adeguatezza al compito: esempio
14
R.Polillo - Marzo 2013
Adeguatezza al compito: raccomandazioni
15
 Passi
 Informazioni
 Dispositivi di I/O
 Formati di input
 Dialogo essenziale
 Default tipici
 Compatibilità con i documenti
R.Polillo - Marzo 2013
adeguati al compito
Passi adeguati al compito
16
R.Polillo - Marzo 2013
Dialogo essenziale
R.Polillo - Marzo 2013
17
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
18
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla
individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Agli utenti risulta
evidente, in ogni
momento, in che
dialogo si trovano,
a che punto si
trovano all’interno
del dialogo, quali
azioni possono
compiere e come
queste possono
essere effettuate
Autodescrizione: raccomandazioni
19
 Guida all’utente
 Interazione evidente
 Manualistica minima
 Stato visibile
 Descrizione dell’input atteso
 Formati descritti
R.Polillo - Marzo 2013
Interazione evidente: esempio
R.Polillo - Marzo 2013
20
Pagina web con
menu le cui
scritte appaiono
come roll-over:
da evitare!
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 2013
http://www.brigaderia.com.br
R.Polillo - Marzo 2013
23
7° giornata
Inter-Lazio
Milan-Atalanta
Juventus-Parma
Bari-lecce
Udinese-Roma
Indietro Ok
24
R.Polillo - Marzo 2013
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
25
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Il dialogo
corrisponde alle
necessità dell’utente,
prevedibili in base al
contesto e a
convenzioni
comunemente
accettate
Conformità alle aspettative dell’utente
26
 Linguaggio familiare
 Aderenza alle convenzioni
 Organizzazione abituale
 Dialogo consistente
 Tempi di risposta conformi alle aspettative
 Feedback conforme alle aspettative
 Messaggi adeguati al contesto
 Output in posizione appropriata
 Input in posizione attesa
 Stile dei messaggi coerente
R.Polillo - Marzo 2013
Aderenza alle convenzioni
27
R.Polillo - Marzo 2013
28
Link interni al sito Link esterni al sito Link alla home page
Search engine interna Banners pubblicitari Login /registrazione
Shopping cart Help Links ai prodotti
Bernard, 2001
Organizzazione abituale
R.Polillo - Marzo 2013
Dialogo consistente
29
R.Polillo - Marzo 2013
30 R.Polillo - Marzo 2013
31 R.Polillo - Marzo 2013
32 R.Polillo - Marzo 2013
33 R.Polillo - Marzo 2013
Es. di incoerenza: menu che si trasformano
34 R.Polillo - Marzo 2013
1. PowerPoint 2007
2. Word 2007
3. Excel 2007
21
3
35
R.Polillo - Marzo 2013
Tempi di risposta conformi alle aspettative
36
R.Polillo - Marzo 2013
Messaggi in posizione appropriata
37
R.Polillo - Marzo 2013
38
R.Polillo - Marzo 2013
Input in posizione attesa
39
Da Word 2007
R.Polillo - Marzo 2013
Stile dei messaggi coerente: esempio
40
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 2013
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
43
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Il dialogo supporta
e guida l’utente
nell’apprendiment
o del sistema
Adeguatezza all’apprendimento: raccomandazioni
 Aiuto alla familiarizzazione
 Bassa soglia di apprendimento
 Feedback intermedi
 Sperimentazione sicura
 Modello concettuale evidente
 Riapprendimento facilitato
R.Polillo - Marzo 2013
44
Bassa soglia di apprendimento
R.Polillo - Marzo 2013
45
Α
Β
Χ
R.Polillo - Marzo 2013
Da PowerPoint 2007
Aiuto alla familiarizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
47
Aiuto alla familiarizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
48
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 2013
Feedback intermedi: esempio
51
www.trenitalia.itR.Polillo - Marzo 2013
Aiuto online
R.Polillo - Marzo 2013
52
Da PowerPoint 2007
Modello concettuale evidente
R.Polillo - Marzo 2013
53
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
54
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla
individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
L’utente è in grado
di iniziare e tenere
sotto controllare la
direzione e i tempi
dell’interazione
fino al
raggiungimento
dell’obbiettivo
Controllabilità: esempio di dialogo non
controllabile
R.Polillo - Marzo 2013
55
(1) Patient’s name: (first-last)
**FRED SMITH
(2) Sex:
**MALE
(3) Age:
**55
(4) Have you been able to obtain positive cultures
from a site at which Fred Smith has an infection?
**YES
(5) What is the infection?
**PRIMARY-BACTEREMIA
(6) Please give the date and approximate time when
signs of symptoms first appeared
(Mycin)
Controllabilità: raccomandazioni
56
 Tempi dell’interazione controllati dall’utente
 Proseguimento del dialogo controllato dall’utente
 Punto di ripartenza controllato dall’utente
 Disponibilità di undo
 Disponibilità dei dati originali
 Modalità di visualizzazione dei dati controllata dall’utente
 Dispositivo d’interazione controllato dall’utente
 Personalizzazione dei valori di default
R.Polillo - Marzo 2013
Punto di ripartenza controllato dall’utente
R.Polillo - Marzo 2013
57
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
58
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Nonostante
evidenti errori
negli input, i
risultati desiderati
possono essere
ottenuti senza o
con minime azioni
correttive
I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006
60
1. Adeguatezza al compito
2. Autodescrizione
3. Conformità alle aspettative
dell’utente
4. Adeguatezza all’apprendimento
5. Controllabilità
6. Tolleranza verso gli errori
7. Adeguatezza alla individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
L'utente può
modificare
l’interazione e la
presentazione
dell’informazione per
adattarle alle proprie
necessità e capacità
individuali
Adeguatezza alla individualizzazione:
raccomandazioni
 Adattamento al profilo dell’utente
 Scelta di rappresentazioni alternative
 Scelta del livello delle spiegazioni
 Vocabolario personalizzabile
 Personalizzazione dei tempi di risposta
 Scelta del metodo di interazione
 Personalizzazione del dialogo
 Ripristinabilità dei valori precedenti
R.Polillo - Marzo 2013
61
Scelta di rappresentazioni alternative
R.Polillo - Marzo 2013
62
MacOS Finder 10.6
R.Polillo - Marzo 2013
63
MacOS Finder 10.6
Scelta di rappresentazioni alternative
Vocabolario personalizzabile
R.Polillo - Marzo 2013
64
Ning, 2009
Scelta del metodo d’interazione
R.Polillo - Marzo 2013
65
66
Microsoft Word 2008 per Mac
R.Polillo - Marzo 2013
Personalizzazione dei tempi di risposta
R.Polillo - Marzo 2013
67
MacOS Finder 10.6
Personalizzazione del dialogo
68
Microsoft Word 2008 per Mac
R.Polillo - Marzo 2013
69
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
Adeguatezza
al compito
Auto-descrizione
Conformità alle
aspettative dell’utente
Adeguatezza
all’apprendimento
Controllabilità
Tolleranza
verso gli errori
Adeguatezza alla
individualizzazione
R.Polillo - Marzo 2013
Le euristiche di Nielsen
1. Visibilità dello stato del sistema
2. Corrispondenza fra il mondo reale e il sistema
3. Libertà e controllo da parte degli utenti
4. Consistenza e standard
5. Prevenzione degli errori
6. Riconoscere piuttosto che ricordare
7. Flessibilità ed efficienza d’uso
8. Design minimalista ed estetico
9. Aiutare gli utenti a riconoscere gli errori, diagnosticarli e correggerli
10. Guida e documentazione
(Vedi J.Nielsen, How to conduct a Heuristi Evaluation, in
http://www.useit.com/papers/heuristic/heuristic_evaluation.html )
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16. Principi e linee guida

  • 1. Corso di Interazione Uomo Macchina AA 2012-2013 Roberto Polillo Corso di laurea in Informatica Università di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione PRINCIPI E LINEE GUIDA1 Ρ.Πολιλλο − Μαρζο 2013 Edizione 2012-13
  • 2. Indicazioni per il design: tipologia R.Polillo - Marzo 2013 4 coercitività generalità standard regole di progetto linee guida principi bassa bassa alta alta
  • 3. Indicazioni per il design: autorevolezza 4 livelli: A: Completamente supportate da risultati di ricerca e dati empirici B: Basate su pratica generalmente accettata (in modo documentato) C:Non ben documentate, ma supportate dall’opinione di professionisti D: Opinione individuale Standard: solo livelli A e B R.Polillo - Marzo 2013 6
  • 4. Gli standard per la usabilità 7  Situazione complessa: gli standard sono in continua evoluzione (www.iso.org; www.uninfo.it)  Ci sono standard di prodotto e standard di processo  I principali:  ISO 13047 “Human centred design processes for interactive system”  ISO 9241 ““Ergonomic requirements for office work with visual display terminals”  ISO 14915 “Software ergonomics for multimedia user- interfaces” R.Polillo - Marzo 2013
  • 5. Part 1: General introduction Part 2: Guidance on task requirements Part 4: Keyboard requirements Part 5: Workstation layout and postural requirements Part 6: Guidance on the work environment Part 9: Requirements for non-keyboard input devices Part 11: Guidance on usability Part 12: Presentation of information Part 13: User guidance Part 14: Menu dialogues Part 15: Command dialogues Part 16: Direct manipulation dialogues Part 17: Form filling dialogues Part 20: Accessibility guidelines for ICT equipment and services Part 100: Introduction to standards related to software ergonomics Part 110: Dialogue principles Part 129: (DIS) Guidance on software individualization Part 151: Guidance on World Wide Web user interfaces Part 171: Guidance on software accessibility Part 210: Human-centred design for interactive systems Part 300: Introduction to electronic visual display requirements Part 302: Terminology for electronic visual displays Part 303: Requirements for electronic visual displays Part 304: User performance test methods for electronic visual displays Part 305: Optical laboratory test methods for electronic visual displays Part 306: Field assessment methods for electronic visual displays Part 307: Analysis and compliance test methods for electronic visual displays Part 308: Surface-conduction electron-emitter displays (SED) Part 309: Organic light-emitting diode (OLED) displays Part 400: Principles and requirements for physical input devices Part 410: Design criteria for physical input devices Part 420: (DIS) Selection procedures for physical input devices Part 910: (DIS) Framework for tactile and haptic interaction Part 920: Guidance on tactile and haptic interactions ISO 9241: Standard pubblicati (marzo 2010) 8 R.Polillo - Marzo 2013
  • 6. Principi 9  Possono essere formulati in molti modi  Nel seguito, esamineremo i sette principi del dialogo secondo lo standard ISO 9241 (Parte 110) R.Polillo - Marzo 2013
  • 7. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 10 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013
  • 8. Un “modello di qualità” 11 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Adeguatezza al compito Auto-descrizione Conformità alle aspettative dell’utente Adeguatezza all’apprendimento Controllabilità Tolleranza verso gli errori Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013
  • 10. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 13 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 La funzionalità del sistema e il dialogo sono basati sulle caratteristiche del compito, piuttosto che sulla tecnologia scelta per effettuarlo
  • 11. Adeguatezza al compito: esempio 14 R.Polillo - Marzo 2013
  • 12. Adeguatezza al compito: raccomandazioni 15  Passi  Informazioni  Dispositivi di I/O  Formati di input  Dialogo essenziale  Default tipici  Compatibilità con i documenti R.Polillo - Marzo 2013 adeguati al compito
  • 13. Passi adeguati al compito 16 R.Polillo - Marzo 2013
  • 15. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 18 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 Agli utenti risulta evidente, in ogni momento, in che dialogo si trovano, a che punto si trovano all’interno del dialogo, quali azioni possono compiere e come queste possono essere effettuate
  • 16. Autodescrizione: raccomandazioni 19  Guida all’utente  Interazione evidente  Manualistica minima  Stato visibile  Descrizione dell’input atteso  Formati descritti R.Polillo - Marzo 2013
  • 17. Interazione evidente: esempio R.Polillo - Marzo 2013 20 Pagina web con menu le cui scritte appaiono come roll-over: da evitare!
  • 19. R.Polillo - Marzo 2013 http://www.brigaderia.com.br
  • 20. R.Polillo - Marzo 2013 23
  • 22. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 25 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 Il dialogo corrisponde alle necessità dell’utente, prevedibili in base al contesto e a convenzioni comunemente accettate
  • 23. Conformità alle aspettative dell’utente 26  Linguaggio familiare  Aderenza alle convenzioni  Organizzazione abituale  Dialogo consistente  Tempi di risposta conformi alle aspettative  Feedback conforme alle aspettative  Messaggi adeguati al contesto  Output in posizione appropriata  Input in posizione attesa  Stile dei messaggi coerente R.Polillo - Marzo 2013
  • 25. 28 Link interni al sito Link esterni al sito Link alla home page Search engine interna Banners pubblicitari Login /registrazione Shopping cart Help Links ai prodotti Bernard, 2001 Organizzazione abituale R.Polillo - Marzo 2013
  • 27. 30 R.Polillo - Marzo 2013
  • 28. 31 R.Polillo - Marzo 2013
  • 29. 32 R.Polillo - Marzo 2013
  • 30. 33 R.Polillo - Marzo 2013
  • 31. Es. di incoerenza: menu che si trasformano 34 R.Polillo - Marzo 2013
  • 32. 1. PowerPoint 2007 2. Word 2007 3. Excel 2007 21 3 35 R.Polillo - Marzo 2013
  • 33. Tempi di risposta conformi alle aspettative 36 R.Polillo - Marzo 2013
  • 34. Messaggi in posizione appropriata 37 R.Polillo - Marzo 2013
  • 36. Input in posizione attesa 39 Da Word 2007 R.Polillo - Marzo 2013
  • 37. Stile dei messaggi coerente: esempio 40 R.Polillo - Marzo 2013
  • 40. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 43 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 Il dialogo supporta e guida l’utente nell’apprendiment o del sistema
  • 41. Adeguatezza all’apprendimento: raccomandazioni  Aiuto alla familiarizzazione  Bassa soglia di apprendimento  Feedback intermedi  Sperimentazione sicura  Modello concettuale evidente  Riapprendimento facilitato R.Polillo - Marzo 2013 44
  • 42. Bassa soglia di apprendimento R.Polillo - Marzo 2013 45
  • 43. Α Β Χ R.Polillo - Marzo 2013 Da PowerPoint 2007
  • 49. Aiuto online R.Polillo - Marzo 2013 52 Da PowerPoint 2007
  • 51. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 54 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 L’utente è in grado di iniziare e tenere sotto controllare la direzione e i tempi dell’interazione fino al raggiungimento dell’obbiettivo
  • 52. Controllabilità: esempio di dialogo non controllabile R.Polillo - Marzo 2013 55 (1) Patient’s name: (first-last) **FRED SMITH (2) Sex: **MALE (3) Age: **55 (4) Have you been able to obtain positive cultures from a site at which Fred Smith has an infection? **YES (5) What is the infection? **PRIMARY-BACTEREMIA (6) Please give the date and approximate time when signs of symptoms first appeared (Mycin)
  • 53. Controllabilità: raccomandazioni 56  Tempi dell’interazione controllati dall’utente  Proseguimento del dialogo controllato dall’utente  Punto di ripartenza controllato dall’utente  Disponibilità di undo  Disponibilità dei dati originali  Modalità di visualizzazione dei dati controllata dall’utente  Dispositivo d’interazione controllato dall’utente  Personalizzazione dei valori di default R.Polillo - Marzo 2013
  • 54. Punto di ripartenza controllato dall’utente R.Polillo - Marzo 2013 57
  • 55. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 58 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 Nonostante evidenti errori negli input, i risultati desiderati possono essere ottenuti senza o con minime azioni correttive
  • 56. I 7 principi del dialogo secondo la ISO 9241-110:2006 60 1. Adeguatezza al compito 2. Autodescrizione 3. Conformità alle aspettative dell’utente 4. Adeguatezza all’apprendimento 5. Controllabilità 6. Tolleranza verso gli errori 7. Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013 L'utente può modificare l’interazione e la presentazione dell’informazione per adattarle alle proprie necessità e capacità individuali
  • 57. Adeguatezza alla individualizzazione: raccomandazioni  Adattamento al profilo dell’utente  Scelta di rappresentazioni alternative  Scelta del livello delle spiegazioni  Vocabolario personalizzabile  Personalizzazione dei tempi di risposta  Scelta del metodo di interazione  Personalizzazione del dialogo  Ripristinabilità dei valori precedenti R.Polillo - Marzo 2013 61
  • 58. Scelta di rappresentazioni alternative R.Polillo - Marzo 2013 62 MacOS Finder 10.6
  • 59. R.Polillo - Marzo 2013 63 MacOS Finder 10.6 Scelta di rappresentazioni alternative
  • 60. Vocabolario personalizzabile R.Polillo - Marzo 2013 64 Ning, 2009
  • 61. Scelta del metodo d’interazione R.Polillo - Marzo 2013 65
  • 62. 66 Microsoft Word 2008 per Mac R.Polillo - Marzo 2013
  • 63. Personalizzazione dei tempi di risposta R.Polillo - Marzo 2013 67 MacOS Finder 10.6
  • 64. Personalizzazione del dialogo 68 Microsoft Word 2008 per Mac R.Polillo - Marzo 2013
  • 65. 69 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Adeguatezza al compito Auto-descrizione Conformità alle aspettative dell’utente Adeguatezza all’apprendimento Controllabilità Tolleranza verso gli errori Adeguatezza alla individualizzazione R.Polillo - Marzo 2013
  • 66. Le euristiche di Nielsen 1. Visibilità dello stato del sistema 2. Corrispondenza fra il mondo reale e il sistema 3. Libertà e controllo da parte degli utenti 4. Consistenza e standard 5. Prevenzione degli errori 6. Riconoscere piuttosto che ricordare 7. Flessibilità ed efficienza d’uso 8. Design minimalista ed estetico 9. Aiutare gli utenti a riconoscere gli errori, diagnosticarli e correggerli 10. Guida e documentazione (Vedi J.Nielsen, How to conduct a Heuristi Evaluation, in http://www.useit.com/papers/heuristic/heuristic_evaluation.html ) 70

Editor's Notes

  1. R.Polillo, Interazione uomo macchina - Parte prima, 8
  2. www.ccjensen.com Dalla home page si sceglie APPLICATIONS, e viene fuori questo, che è il menu delle applicazioni! R.Polillo, Interazione uomo macchina - Parte prima, 8
  3. R.Polillo, Interazione uomo macchina - Parte prima, 8
  4. Sito ufficiale del film “The Story of Us”, ottobre 1999 R.Polillo, Interazione uomo macchina - Parte prima, 8
  5. Sito ufficiale del film “The Story of Us”, ottobre 1999 La struttura di navigazione trasversale presenta molti problemi. Infatti: Il menù (rappresentato dal “ mazzo ” di fotografie, cambia forma e contenuti nei vari contesti (nella home page sono 5 foto, nelle pagine di livello 1 sono 4 foto, mancando quella della pagina corrente. Inoltre in due pagine manca il menu. Perchè?) Il titolo cambia passando dalla home page alle pagine di primo livello. Es.: “ The Marriage ” diventa “ Story – The Marriage ” . Il secondo titolo si vede, sulla home page, passando il mouse sulla fotografia relativa. R.Polillo, Interazione uomo macchina - Parte prima, 8
  6. R.Polillo, Interazione uomo macchina - Parte prima, 8