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La Terra è uno dei pochi pianeti
  nell’universo a poter ospitare la vita.
E’ composta dal 21% di terra e dal 79%
                  di acqua.
La Terra non è sempre stata così come
   la conosciamo, infatti nel corso della
       sua esistenza ha subito enormi
                cambiamenti.
Difatti prima i continenti non erano nella
   loro posizione attuale, ma erano tutti
  uniti formando così la Pangea mentre
   gli oceani formavano la Panthalassa.
America
nord
                   Eurasia




          Africa
America
sud
                             Oceania
Come si forma un vulcano?
• Il vulcano ha origine dallo scontro tra due placche. Una di
  esse va sopra mentre l'altra va sotto creando vulcani che sono
  delle spaccature della crosta terrestre da cui esce la lava.
  Questa, quando si raffredda diventa pietra che,
  accumulandosi, forma una montagna. La tipica forma a cono
  è dovuta al fatto che, sulla sommità, c'è l'apertura del cratere.
I VULCANI
   I vulcani sono delle montagne
particolari, le quali hanno un cratere
 che può avere varie dimensioni, e a
volte possono avere anche più di un
                cratere.
  I vulcani sono sparsi in tutto il
 mondo, hanno origini e dimensioni
diverse e hanno varie classificazioni.
Camino
             Cratere
vulcanico
            vulcanico




  Cono
vulcanico




             Camera
            magmatica
La camera magmatica




 I vulcani hanno una parte non
    visibile all’esterno: essa è la
     camera magmatica in cui è
       contenuto il magma un
        insieme di materiale
    incandescente che fuoriesce
         durante le eruzioni.
E’ la parte esterna del vulcano, sul quale scende la
lava in eruzione; solidificando, crea nuovi strati del
  cono rendendolo più alto, largo, ecc (in questo
      modo si identificano i vari tipi di vulcani)
I VULCANI


                                                   Esso è formato da: camera
  Un vulcano è una struttura                          magmatica, cratere,
geologica complessa formatasi                     camino,condotti secondari e
  per la risalita del magma.                             fessure laterali.



                                Possono essere:




      A Scudo                      A Cono                 Sottomarino
Vulcano a scudo

Un vulcano a scudo presenta fianchi con pendenza
moderata; è costruito dall’eruzione di lava basaltica fluida.
Essa tende a costruire enormi coni a bassa
pendenza, in quanto la sua scarsa viscosità le consente di
scorrere agevolmente sul terreno o sotto di esso, nei tubi di
lava, fino ad arrivare a molti chilometri di distanza, senza
consistente il raffreddamento. I maggiori vulcani del pianeta
sono a scudo. Il nome deriva dalla geometria degli stessi,
che li fa assomigliare a scudi posti sul terreno.
Esempi di vulcani a scudo sono: il Mauna Loa e il Mauna
Kea delle Hawaii.
Vulcano a cono
Troviamo un vulcano a cono quando le lave sono acide. In questi casi il
magma è molto viscoso e trova difficoltà nel risalire, solidificando
velocemente. Alle emissioni laviche si alternano emissioni di piroclasti,
materiale solido violentemente eruttato che, alternandosi con le colate,
forma gli strati dell'edificio. Eruzioni di questo tipo possono essere molto
violente (come quella del Vesuvio che seppellì Pompei), poiché il magma
tende ad ostruire il camino vulcanico creando un “tappo”; solo quando le
pressioni interne sono sufficienti a superare l'ostruzione l'eruzione
riprende (eruzione di tipo vulcaniano), ma nei casi estremi ci può essere
un'esplosione che può arrivare a distruggere l'intero vulcano (eruzione di
tipo peleèano). Il vulcanismo di questo tipo è presente lungo il margine
continentale delle fosse o dei sistemi arco-fossa, dove il magma proviene
dalla crosta, dove le rocce sono di composizione più esogena.
Esempi sono: Vesuvio, Etna e Popocatepeti in Messico.
Vulcani sottomarini
• Un terzo tipo di apparati vulcanici sono i vulcani
  sottomarini nella forma di semplici spaccature
  della crosta oceanica da cui fuoriescono magma
  e gas. Rappresentano i vulcani più diffusi sulla
  Terra ed hanno dato vita nel corso della storia
  geologica della Terra alle dorsali oceaniche e
  alle isole o arcipelaghi di origine vulcanica.
  Vulcani di questo tipo, oltre che semplici
  spaccature della crosta, possono essere sia
  vulcani a scudo sia vulcani a cono.
• Numerosi vulcani sottomarini sono stati scoperti attorno al 1980 per mezzo di un
  sistema sonar a visione laterale, chiamato GLORIA, trainato da una nave
  oceanografica vicino alla superficie, che riusciva a coprire un'area molto vasta del
  fondo oceanico.
• La maggior parte delle eruzioni vulcaniche sul nostro pianeta si verificano al di
  sotto del livello del mare; si calcola che il 75% del magma annuo sia prodotto da
  vulcani sottomarini. Il magma, originato dal mantello terrestre, viene eruttato
  sulla crosta oceanica.
IL VULCANO SOTTOMARINO PIU’ GRANDE
è il Marsili, localizzato nel Tirreno meridionale
     e appartenente all’arco insulare Eoliano.
   Secondo gli esperti di tutta Italia una sua
   eventuale eruzione potrebbe scatenare un
    maremoto che “laverebbe” tutta la costa
                tirrenica meridionale.
UN’ERUZIONE VULCANICA
Perché avviene un’eruzione vulcanica?
 Perché i gas contenuti all'interno del magma
 cominciano a muoversi spingendo la massa di roccia
 fusa verso l'alto.




      Esistono due tipi di attività vulcanica:
           effusiva ed esplosiva
Eruzione effusiva
Una eruzione effusiva è una eruzione vulcanica
in cui il magma viene espulso dal vulcano sotto
forma di fiumi di lava, detti anche colate laviche.
Per avere una eruzione di questo tipo è
necessario che i gas contenuti nel magma
vengano espulsi in modo da evitare che la
pressione del gas conduca ad una esplosione
Eruzione esplosiva
           Le eruzioni esplosive spruzzano magma,
           cenere e gas. Quando spruzzano cenere e
           gas, la lava sale su a forma d'ombrello; si
           può alzare fino a raggiungere i 10 km di
           altezza. Durante le eruzioni esplosive, può
           accumularsi così tanta cenere da far
           cadere i tetti delle case. Quando la colonna
           eruttiva crolla su se stessa si formano i
           piroclastici.
Il Vulcanesimo Secondario

Gli aspetti più comuni del vulcanesimo
           secondario sono :
               le solfatare

                 I Soffioni

               le fumarole

                 I Geyser

               Il Bradisismo
Le Solfatare
•   SOLFATARA O ZOLFATARA

•   Esalazione vulcanica che consiste in emissione di vapore acqueo, biossido di carbonio,
    idrogeno solforato, dalla cui ossidazione si forma zolfo che si deposita, spesso in
    cristalli. Sono manifestazioni legate a vulcani in stato di quiescenza o prossimi
    all'estinzione. Alcune possono dare origine a depositi di zolfo, sfruttabili. Le solfatare
    sono diffuse in tutte le aree vulcaniche della Terra, soprattutto in Islanda, in
    California, in Messico, nelle Antille, in Cile, in Giappone, nell'isola di Milo. Numerose
    sono anche in Italia: nei Campi Flegrei (con la famosa solfatara di Pozzuoli), e inoltre
    sull'Etna e nell'isola di Vulcano.
I Soffioni
•   I soffioni boraciferi sono fluidi e fuoriescono dal terreno da spaccature naturali o
    perforazioni artificiali.
    I fluidi sono costituiti per il 95% da vapore acqueo, e per la parte restante da anidride
    carbonica, idrogeno solforato (a cui si deve il leggero odore di uovo marcio), metano
    ed altre sostanze, tra cui sali di boro.
    Le emissioni possono raggiungere una temperatura di 130°-160° ed una pressione
    compresa tra 4 e 14 atmosfere.
Le Piccole e grandi Fumarole
•   Le fumarole sono emanazioni di vapore e altri gas vulcanici presenti generalmente in
    prossimità dei crateri o dei fianchi di vulcani attivi, nonché in aree idrotermali in cui i centri
    vulcanici non sono più attivi.
•   Sono piccole ma profonde fessure nel suolo nelle quali si ha una risalita di gas emessi a
    temperature che, a seconda del tipo di attività vulcanico-idrotermale, vanno da circa 100 fino
    a 900 °C.
•   La grande fumarola, come si capisce dal nome, è la più grande fumarola di tutto il vulcano e
    dalla quale fuoriesce un vapore che ha una temperatura di 160°C. Le rocce che si trovano nei
    pressi di questa fumarola sono di un caratteristico colore giallo determinato dal fatto che
    all’interno della fumarola condensano alcuni sali come il realgar, il cinabro e
    l’orpimento, mentre il caratteristico odore non proprio gradevole è dato dalla presenza di
    acido solfridrico.
I Geyser
•   I Geyser sono potenti getti d’acqua calda mista a vapore che escono periodicamente da
    sorgenti termali. Strettamente imparentati con i vulcani sono manifestazioni secondarie di
    attività del magma. L’acqua, che si raccoglie nel condotto dei geyser viene riscaldata da
    vapori e gas vulcanici fino al punto di ebollizione. La temperatura alla quale ciò avviene
    dipende dalla pressione esercitata dalla colonna d’acqua spessa che rimane intrappolata
    nel condotto dei geyser.
•   I geyser più grandi si trovano in Islanda, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. In questo
    Paese si trova il geyser Waimangu (in Maori, significa acqua nera ), che nel 1904 lanciò un
    getto alto 450 metri.
Il Bradisismo
•   Un'area caratterizzata da intenso bradisismo in Italia è l'area flegrea (Campania), ed in
    particolare la città di Pozzuoli.
    Pozzuoli sorge nel cuore di un campo vulcanico attivo: i Campi Flegrei, e al di sopra di una
    camera magmatica estremamente superficiale, per tale ragione ad ogni modifica di forma
    o volume di tali magmi, corrispondono in superficie fenomeni di sollevamento o
    abbassamento del suolo.
•   Un luogo simbolo del bradisismo di Pozzuoli è certamente il Serapeo, un antico tempio
    pagano, divenuto poi mercato in epoca romana, che conserva nelle sue colonne i segni
    delle variazioni relative del livello del mare, causate dal bradisismo, di cui è stato
    testimone. Il Serapeo è infatti emerso solo nel 1538 in seguito ad un importante evento di
    bradisismo positivo associato all'ultima eruzione dei campi Flegrei: l'eruzione di Monte
    Nuovo.
I vulcani nel mondo
Fumetto animato dei vulcani nel mondo
Uno dei vulcani più grandi del mondo
Impressionante è la vista del KILIMANGIARO in Tanzania, un vulcano in stato
quiescente: la sua vetta innevata fa da sfondo ai safari che si tengono lungo il confine,
 e gli erbivori della savana pascolano tranquillamente guardati dal loro sorvegliante.
UNA PLINIANA DI UN VULCANO
  ATTIVO NELL’ ANTARDIDE:
      ISOLE SANDWICH
IL VESUVIO
MARSILI,VULCANO
 SOTTOMARINO:
L’Islanda è un’isola di origine vulcanica. Il vulcanismo islandese è
molto particolare. Nelle eruzioni dei vulcani islandesi abbiamo la
eruzione fissurale che non fa uscire la lava da un solo cratere ma da
una spaccatura che si apre nel terreno, spaccatura che può arrivare
ad avere una lunghezza anche di diversi chilometri.
Inoltre, l'Islanda, è spaccata in due da una faglia vulcanica che è
collegata proprio alle varie eruzioni fissurali e che separa le due
parti dell’isola di 2 cm all’anno. L'isola conta circa 130 vulcani attivi.
Alcuni, come Hekla e Krafla, hanno eruzioni circa ogni 10 anni.
L'ultima eruzione di un vulcano islandese si è avuta nell'aprile 2010
quando il vulcano islandese Eyjafjöll ha ripreso la sua attività
sprigionando una nube di cenere che, trasportata dai venti, ha
paralizzato per una settimana i voli di quasi tutta l'Europa;
l'eruzione si è placata soltanto a metà maggio 2010.
I vulcani islandesi sono di due tipi:

• Posso essere di tipo fissurale se eruttano da
  una fessura e non da un cratere;

• Oppure possono essere esplosivi o effusivi se
  eruttano attraverso un cratere.
• Questo è un esemplare di un vulcano
  Islandese fissurale
• Questo è un esemplare di vulcano islandese
  esplosivo
I VULCANI IN CAMPANIA
In Campania ci sono molti vulcani importanti.
I più noti sono:

IL VESUVIO:
Il Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo in stato di quiescenza dal 1944.
La sua altezza,è di 1.281 m, sorge all'interno di una caldera di 4 km di
diametro. Quest'ultima rappresenta ciò che è rimasto dell'ex edificio
vulcanico dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del
fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente
formato il cratere attuale. È attualmente l'unico vulcano attivo di tutta
l'Europa continentale.
È uno dei vulcani pericolosi più studiati al mondo; ciò è dovuto al fatto
che sulle sue pendici abitano circa 700.000 persone e le conseguenze
dell'eruzione sarebbero estremamente devastanti.
Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall'Unesco tra le riserve mondiali
della biosfera.
Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per eleggere le sette
meraviglie del mondo naturale come Bellezza naturale italiana, non
riuscendo però ad essere eletto dopo essere arrivato in finale.
• CAMPI FLEGREI:
  L'ampia area dei Campi Flegrei descrive già con il nome, che
  deriva dal greco e significa campi ardenti, la sua
  caratteristica principale.
• Qui si trova una superficie ribassata che forma un
  semicerchio bordato da numerosi coni e crateri vulcanici,
  prevalentemente formatisi ognuno nel corso di una sola
  eruzione.
  Le aree vulcaniche di questo tipo, sono chiamate in
  vulcanologia caldere. Le caldere si formano dopo violente
  eruzioni, nel corso delle quali sono emessi rapidamente
  volumi di magma tali da causare collassi, a profondità di
  decine di km, che si propagano fino alla superficie.
  L'attività vulcanica dei Campi Flegrei iniziò in
  corrispondenza dell'odierna area di Cuma intorno a 50-
  45.000 anni fa. Eruzioni molto violente che, in epoche più
  vicine al presente, non si sono più ripetute con quelle
  dimensioni.
  Inoltre, le eruzioni avevano tempi diversi da quelli umani e,
  tra un evento e l'altro, intere generazioni potevano
  prosperare, costruendo le basi per lo sviluppo di un'area
  destinata a diventare il centro vitale del Mediterraneo.
Roccamonfina
• Il vulcano spento Roccamonfina, attivo tra 630.000 e
  500.000 anni fa, si trova in Campania, in provincia di
  Caserta.
  Il vulcano nacque come stratovulcano nella depressione
  tettonica del Garigliano, dove la crosta terrestre più sottile
  favorì la risalita del magma. Inizialmente si aprirono una
  serie di bocche eruttive, distribuite su un'area di circa 1.000
  km2, quindi l'attività effusiva si concentrò nella parte
  centrale, portando alla formazione di un cono vulcanico di
  circa 1.800 m di altezza, formato prevalentemente da tefrite
  e accompagnato da altre bocche eruttive.
   Circa 400.000 anni fa si verificò un collasso del cono
  vulcanico nel suo settore orientale.
  Lo sprofondamento portò alla creazione di una caldera, che
  per qualche tempo fu occupata da un lago vulcanico,
  durante una fase di quiescienza.
Monte Epomeo

• Il monte Epomeo è la cima più alta dell'Isola
  d'Ischia con i suoi 788 metri.
  Il monte Epomeo è uno vulcano tettonico
  inserito al centro di un complesso sistema di
  faglie attive e il cui processo di sollevamento è
  iniziato circa 100.000 anni fa. Tutta l'isola di
  Ischia è stata interessata più volte, in passato,
  da un'intensa attività vulcanica, sia di tipo
  effusivo che esplosivo, che ha provocato
  l'innalzamento della superficie crostale
  nell'area del monte Epomeo.
  Altri vulcani molto importanti ad Ischia sono:
  San Pancrazio, Barano, Montevezzi, Capogrosso,
  Sant'Angelo d'Ischia e Citara.
Il Vesuvio
Il monte Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo
, situato ,in Campania , nel territorio dell’omonimo
parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza , al
2010, è di 1.281 m , sorge all’interno di una caldera
di 4 km di diametro. Quest’ultima rappresenta ciò
che è rimasto dell’ex edificio
Vulcanico (Monte Somma)
La grande eruzione del 79 d.C. determinò il crollo del fianco
        sud-orientale in corrispondenza del quale si è
        successivamente formato il cratere attuale. È
     attualmente l’unico vulcano attivo di tutta l’Europa
   continentale. È uno dei vulcani pericolosi più studiato al
    mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle pendici abitano
    circa 700.000 persone e le conseguenze dell’eruzione
            sarebbero estremamente devastanti.
Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall’Unesco tra le riserve
                   mondiali della biosfera.
Fu spettacolare l'eruzione del 1872, che creò una vastissima
      nube a forma di pino, e la cui lava distrusse i paesi
            di Massa e San Sebastiano al Vesuvio.
Dopo l'eruzione del 1944, il Vesuvio è in fase di
     quiescenza. Tale periodo di riposo, appare
   atipico, per cui la ripresa dell'attività eruttiva
 pare fortemente in ritardo. Per questo, si ritiene
     che il Vesuvio sia uscito dal tipo di attività
  studiato. Per qualche motivo ancora ignoto, il
 condotto sempre aperto deve essersi ostruito in
      profondità, o devono essersi svuotate le
  "sacche" di magma che alimentavano l'attività
 ciclica, per cui il vulcano è tornato all'apparenza
    inerte, come doveva essere prima del 1631.
Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per
eleggere le sette meraviglie del mondo naturale
come Bellezza naturale italiana, non riuscendo però ad
essere eletto dopo essere arrivato in finale.
Un’immagine antica del Vesuvio
Ora che abbiamo visto
             come sono fatti i
             vulcani, perché non li
             costruiamo?




Si, ok… Ma
come?!?!?
Ecco come
abbiamo
creato il
nostro
vulcano e
simulato
un’eruzione…
…..
Dopo averlo costruito, abbiamo versato il bicarbonato di sodio,
un colorante alimentare e acido acetico…
Inoltre il 24 novembre
abbiamo visitato i
Campi Flegrei:
partendo dal pontile di
Coroglio, siamo
passati per il lago
d’Averno e siamo
arrivati a Capo
Miseno.
Hanno partecipato:

Gianluca Colimoro, Fabio Fontana, Vincenzo Di Scala, Michele
Spina, Davide Pugliese, Celina Smialek,          Marika Di
Nardo, Emanuela Salvatore, Gabriele Di Costanzo, Maria
Sarnataro, Flavia Frattini, Annalisa Portarapillo, Sonia
Crispo, Roberta Mangiapia, Vincenzo Luongo, Antonio De
Vita, Alessandra Del Giudice, Sharon Corvino, Salvatore
Ballabile, Antonio D’Ambrosio, Giovanni Russo, Assunta
Morra, Aurora Martino

Docenti: prof. ssa Patrizia Pace (esperto esterno), Anna
Castaldi, Elena Leone, Francesca Riccardi

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Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411

  • 1.
  • 2.
  • 3. La Terra è uno dei pochi pianeti nell’universo a poter ospitare la vita. E’ composta dal 21% di terra e dal 79% di acqua. La Terra non è sempre stata così come la conosciamo, infatti nel corso della sua esistenza ha subito enormi cambiamenti. Difatti prima i continenti non erano nella loro posizione attuale, ma erano tutti uniti formando così la Pangea mentre gli oceani formavano la Panthalassa.
  • 4. America nord Eurasia Africa America sud Oceania
  • 5.
  • 6. Come si forma un vulcano? • Il vulcano ha origine dallo scontro tra due placche. Una di esse va sopra mentre l'altra va sotto creando vulcani che sono delle spaccature della crosta terrestre da cui esce la lava. Questa, quando si raffredda diventa pietra che, accumulandosi, forma una montagna. La tipica forma a cono è dovuta al fatto che, sulla sommità, c'è l'apertura del cratere.
  • 7. I VULCANI I vulcani sono delle montagne particolari, le quali hanno un cratere che può avere varie dimensioni, e a volte possono avere anche più di un cratere. I vulcani sono sparsi in tutto il mondo, hanno origini e dimensioni diverse e hanno varie classificazioni.
  • 8. Camino Cratere vulcanico vulcanico Cono vulcanico Camera magmatica
  • 9.
  • 10. La camera magmatica I vulcani hanno una parte non visibile all’esterno: essa è la camera magmatica in cui è contenuto il magma un insieme di materiale incandescente che fuoriesce durante le eruzioni.
  • 11.
  • 12. E’ la parte esterna del vulcano, sul quale scende la lava in eruzione; solidificando, crea nuovi strati del cono rendendolo più alto, largo, ecc (in questo modo si identificano i vari tipi di vulcani)
  • 13. I VULCANI Esso è formato da: camera Un vulcano è una struttura magmatica, cratere, geologica complessa formatasi camino,condotti secondari e per la risalita del magma. fessure laterali. Possono essere: A Scudo A Cono Sottomarino
  • 14. Vulcano a scudo Un vulcano a scudo presenta fianchi con pendenza moderata; è costruito dall’eruzione di lava basaltica fluida. Essa tende a costruire enormi coni a bassa pendenza, in quanto la sua scarsa viscosità le consente di scorrere agevolmente sul terreno o sotto di esso, nei tubi di lava, fino ad arrivare a molti chilometri di distanza, senza consistente il raffreddamento. I maggiori vulcani del pianeta sono a scudo. Il nome deriva dalla geometria degli stessi, che li fa assomigliare a scudi posti sul terreno. Esempi di vulcani a scudo sono: il Mauna Loa e il Mauna Kea delle Hawaii.
  • 15. Vulcano a cono Troviamo un vulcano a cono quando le lave sono acide. In questi casi il magma è molto viscoso e trova difficoltà nel risalire, solidificando velocemente. Alle emissioni laviche si alternano emissioni di piroclasti, materiale solido violentemente eruttato che, alternandosi con le colate, forma gli strati dell'edificio. Eruzioni di questo tipo possono essere molto violente (come quella del Vesuvio che seppellì Pompei), poiché il magma tende ad ostruire il camino vulcanico creando un “tappo”; solo quando le pressioni interne sono sufficienti a superare l'ostruzione l'eruzione riprende (eruzione di tipo vulcaniano), ma nei casi estremi ci può essere un'esplosione che può arrivare a distruggere l'intero vulcano (eruzione di tipo peleèano). Il vulcanismo di questo tipo è presente lungo il margine continentale delle fosse o dei sistemi arco-fossa, dove il magma proviene dalla crosta, dove le rocce sono di composizione più esogena. Esempi sono: Vesuvio, Etna e Popocatepeti in Messico.
  • 16. Vulcani sottomarini • Un terzo tipo di apparati vulcanici sono i vulcani sottomarini nella forma di semplici spaccature della crosta oceanica da cui fuoriescono magma e gas. Rappresentano i vulcani più diffusi sulla Terra ed hanno dato vita nel corso della storia geologica della Terra alle dorsali oceaniche e alle isole o arcipelaghi di origine vulcanica. Vulcani di questo tipo, oltre che semplici spaccature della crosta, possono essere sia vulcani a scudo sia vulcani a cono.
  • 17.
  • 18. • Numerosi vulcani sottomarini sono stati scoperti attorno al 1980 per mezzo di un sistema sonar a visione laterale, chiamato GLORIA, trainato da una nave oceanografica vicino alla superficie, che riusciva a coprire un'area molto vasta del fondo oceanico. • La maggior parte delle eruzioni vulcaniche sul nostro pianeta si verificano al di sotto del livello del mare; si calcola che il 75% del magma annuo sia prodotto da vulcani sottomarini. Il magma, originato dal mantello terrestre, viene eruttato sulla crosta oceanica.
  • 19. IL VULCANO SOTTOMARINO PIU’ GRANDE è il Marsili, localizzato nel Tirreno meridionale e appartenente all’arco insulare Eoliano. Secondo gli esperti di tutta Italia una sua eventuale eruzione potrebbe scatenare un maremoto che “laverebbe” tutta la costa tirrenica meridionale.
  • 21. Perché avviene un’eruzione vulcanica? Perché i gas contenuti all'interno del magma cominciano a muoversi spingendo la massa di roccia fusa verso l'alto. Esistono due tipi di attività vulcanica: effusiva ed esplosiva
  • 22. Eruzione effusiva Una eruzione effusiva è una eruzione vulcanica in cui il magma viene espulso dal vulcano sotto forma di fiumi di lava, detti anche colate laviche. Per avere una eruzione di questo tipo è necessario che i gas contenuti nel magma vengano espulsi in modo da evitare che la pressione del gas conduca ad una esplosione
  • 23. Eruzione esplosiva Le eruzioni esplosive spruzzano magma, cenere e gas. Quando spruzzano cenere e gas, la lava sale su a forma d'ombrello; si può alzare fino a raggiungere i 10 km di altezza. Durante le eruzioni esplosive, può accumularsi così tanta cenere da far cadere i tetti delle case. Quando la colonna eruttiva crolla su se stessa si formano i piroclastici.
  • 24. Il Vulcanesimo Secondario Gli aspetti più comuni del vulcanesimo secondario sono : le solfatare I Soffioni le fumarole I Geyser Il Bradisismo
  • 25. Le Solfatare • SOLFATARA O ZOLFATARA • Esalazione vulcanica che consiste in emissione di vapore acqueo, biossido di carbonio, idrogeno solforato, dalla cui ossidazione si forma zolfo che si deposita, spesso in cristalli. Sono manifestazioni legate a vulcani in stato di quiescenza o prossimi all'estinzione. Alcune possono dare origine a depositi di zolfo, sfruttabili. Le solfatare sono diffuse in tutte le aree vulcaniche della Terra, soprattutto in Islanda, in California, in Messico, nelle Antille, in Cile, in Giappone, nell'isola di Milo. Numerose sono anche in Italia: nei Campi Flegrei (con la famosa solfatara di Pozzuoli), e inoltre sull'Etna e nell'isola di Vulcano.
  • 26. I Soffioni • I soffioni boraciferi sono fluidi e fuoriescono dal terreno da spaccature naturali o perforazioni artificiali. I fluidi sono costituiti per il 95% da vapore acqueo, e per la parte restante da anidride carbonica, idrogeno solforato (a cui si deve il leggero odore di uovo marcio), metano ed altre sostanze, tra cui sali di boro. Le emissioni possono raggiungere una temperatura di 130°-160° ed una pressione compresa tra 4 e 14 atmosfere.
  • 27. Le Piccole e grandi Fumarole • Le fumarole sono emanazioni di vapore e altri gas vulcanici presenti generalmente in prossimità dei crateri o dei fianchi di vulcani attivi, nonché in aree idrotermali in cui i centri vulcanici non sono più attivi. • Sono piccole ma profonde fessure nel suolo nelle quali si ha una risalita di gas emessi a temperature che, a seconda del tipo di attività vulcanico-idrotermale, vanno da circa 100 fino a 900 °C. • La grande fumarola, come si capisce dal nome, è la più grande fumarola di tutto il vulcano e dalla quale fuoriesce un vapore che ha una temperatura di 160°C. Le rocce che si trovano nei pressi di questa fumarola sono di un caratteristico colore giallo determinato dal fatto che all’interno della fumarola condensano alcuni sali come il realgar, il cinabro e l’orpimento, mentre il caratteristico odore non proprio gradevole è dato dalla presenza di acido solfridrico.
  • 28. I Geyser • I Geyser sono potenti getti d’acqua calda mista a vapore che escono periodicamente da sorgenti termali. Strettamente imparentati con i vulcani sono manifestazioni secondarie di attività del magma. L’acqua, che si raccoglie nel condotto dei geyser viene riscaldata da vapori e gas vulcanici fino al punto di ebollizione. La temperatura alla quale ciò avviene dipende dalla pressione esercitata dalla colonna d’acqua spessa che rimane intrappolata nel condotto dei geyser. • I geyser più grandi si trovano in Islanda, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. In questo Paese si trova il geyser Waimangu (in Maori, significa acqua nera ), che nel 1904 lanciò un getto alto 450 metri.
  • 29. Il Bradisismo • Un'area caratterizzata da intenso bradisismo in Italia è l'area flegrea (Campania), ed in particolare la città di Pozzuoli. Pozzuoli sorge nel cuore di un campo vulcanico attivo: i Campi Flegrei, e al di sopra di una camera magmatica estremamente superficiale, per tale ragione ad ogni modifica di forma o volume di tali magmi, corrispondono in superficie fenomeni di sollevamento o abbassamento del suolo. • Un luogo simbolo del bradisismo di Pozzuoli è certamente il Serapeo, un antico tempio pagano, divenuto poi mercato in epoca romana, che conserva nelle sue colonne i segni delle variazioni relative del livello del mare, causate dal bradisismo, di cui è stato testimone. Il Serapeo è infatti emerso solo nel 1538 in seguito ad un importante evento di bradisismo positivo associato all'ultima eruzione dei campi Flegrei: l'eruzione di Monte Nuovo.
  • 30. I vulcani nel mondo Fumetto animato dei vulcani nel mondo
  • 31.
  • 32. Uno dei vulcani più grandi del mondo
  • 33.
  • 34.
  • 35. Impressionante è la vista del KILIMANGIARO in Tanzania, un vulcano in stato quiescente: la sua vetta innevata fa da sfondo ai safari che si tengono lungo il confine, e gli erbivori della savana pascolano tranquillamente guardati dal loro sorvegliante.
  • 36. UNA PLINIANA DI UN VULCANO ATTIVO NELL’ ANTARDIDE: ISOLE SANDWICH
  • 39.
  • 40. L’Islanda è un’isola di origine vulcanica. Il vulcanismo islandese è molto particolare. Nelle eruzioni dei vulcani islandesi abbiamo la eruzione fissurale che non fa uscire la lava da un solo cratere ma da una spaccatura che si apre nel terreno, spaccatura che può arrivare ad avere una lunghezza anche di diversi chilometri. Inoltre, l'Islanda, è spaccata in due da una faglia vulcanica che è collegata proprio alle varie eruzioni fissurali e che separa le due parti dell’isola di 2 cm all’anno. L'isola conta circa 130 vulcani attivi. Alcuni, come Hekla e Krafla, hanno eruzioni circa ogni 10 anni. L'ultima eruzione di un vulcano islandese si è avuta nell'aprile 2010 quando il vulcano islandese Eyjafjöll ha ripreso la sua attività sprigionando una nube di cenere che, trasportata dai venti, ha paralizzato per una settimana i voli di quasi tutta l'Europa; l'eruzione si è placata soltanto a metà maggio 2010.
  • 41. I vulcani islandesi sono di due tipi: • Posso essere di tipo fissurale se eruttano da una fessura e non da un cratere; • Oppure possono essere esplosivi o effusivi se eruttano attraverso un cratere.
  • 42. • Questo è un esemplare di un vulcano Islandese fissurale
  • 43. • Questo è un esemplare di vulcano islandese esplosivo
  • 44. I VULCANI IN CAMPANIA In Campania ci sono molti vulcani importanti. I più noti sono: IL VESUVIO: Il Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo in stato di quiescenza dal 1944. La sua altezza,è di 1.281 m, sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest'ultima rappresenta ciò che è rimasto dell'ex edificio vulcanico dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l'unico vulcano attivo di tutta l'Europa continentale. È uno dei vulcani pericolosi più studiati al mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle sue pendici abitano circa 700.000 persone e le conseguenze dell'eruzione sarebbero estremamente devastanti. Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall'Unesco tra le riserve mondiali della biosfera. Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per eleggere le sette meraviglie del mondo naturale come Bellezza naturale italiana, non riuscendo però ad essere eletto dopo essere arrivato in finale.
  • 45. • CAMPI FLEGREI: L'ampia area dei Campi Flegrei descrive già con il nome, che deriva dal greco e significa campi ardenti, la sua caratteristica principale. • Qui si trova una superficie ribassata che forma un semicerchio bordato da numerosi coni e crateri vulcanici, prevalentemente formatisi ognuno nel corso di una sola eruzione. Le aree vulcaniche di questo tipo, sono chiamate in vulcanologia caldere. Le caldere si formano dopo violente eruzioni, nel corso delle quali sono emessi rapidamente volumi di magma tali da causare collassi, a profondità di decine di km, che si propagano fino alla superficie. L'attività vulcanica dei Campi Flegrei iniziò in corrispondenza dell'odierna area di Cuma intorno a 50- 45.000 anni fa. Eruzioni molto violente che, in epoche più vicine al presente, non si sono più ripetute con quelle dimensioni. Inoltre, le eruzioni avevano tempi diversi da quelli umani e, tra un evento e l'altro, intere generazioni potevano prosperare, costruendo le basi per lo sviluppo di un'area destinata a diventare il centro vitale del Mediterraneo.
  • 46.
  • 47. Roccamonfina • Il vulcano spento Roccamonfina, attivo tra 630.000 e 500.000 anni fa, si trova in Campania, in provincia di Caserta. Il vulcano nacque come stratovulcano nella depressione tettonica del Garigliano, dove la crosta terrestre più sottile favorì la risalita del magma. Inizialmente si aprirono una serie di bocche eruttive, distribuite su un'area di circa 1.000 km2, quindi l'attività effusiva si concentrò nella parte centrale, portando alla formazione di un cono vulcanico di circa 1.800 m di altezza, formato prevalentemente da tefrite e accompagnato da altre bocche eruttive. Circa 400.000 anni fa si verificò un collasso del cono vulcanico nel suo settore orientale. Lo sprofondamento portò alla creazione di una caldera, che per qualche tempo fu occupata da un lago vulcanico, durante una fase di quiescienza.
  • 48. Monte Epomeo • Il monte Epomeo è la cima più alta dell'Isola d'Ischia con i suoi 788 metri. Il monte Epomeo è uno vulcano tettonico inserito al centro di un complesso sistema di faglie attive e il cui processo di sollevamento è iniziato circa 100.000 anni fa. Tutta l'isola di Ischia è stata interessata più volte, in passato, da un'intensa attività vulcanica, sia di tipo effusivo che esplosivo, che ha provocato l'innalzamento della superficie crostale nell'area del monte Epomeo. Altri vulcani molto importanti ad Ischia sono: San Pancrazio, Barano, Montevezzi, Capogrosso, Sant'Angelo d'Ischia e Citara.
  • 49.
  • 50. Il Vesuvio Il monte Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo , situato ,in Campania , nel territorio dell’omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza , al 2010, è di 1.281 m , sorge all’interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest’ultima rappresenta ciò che è rimasto dell’ex edificio Vulcanico (Monte Somma)
  • 51. La grande eruzione del 79 d.C. determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l’unico vulcano attivo di tutta l’Europa continentale. È uno dei vulcani pericolosi più studiato al mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle pendici abitano circa 700.000 persone e le conseguenze dell’eruzione sarebbero estremamente devastanti. Nel 1997 il Vesuvio è stato eletto dall’Unesco tra le riserve mondiali della biosfera.
  • 52. Fu spettacolare l'eruzione del 1872, che creò una vastissima nube a forma di pino, e la cui lava distrusse i paesi di Massa e San Sebastiano al Vesuvio.
  • 53. Dopo l'eruzione del 1944, il Vesuvio è in fase di quiescenza. Tale periodo di riposo, appare atipico, per cui la ripresa dell'attività eruttiva pare fortemente in ritardo. Per questo, si ritiene che il Vesuvio sia uscito dal tipo di attività studiato. Per qualche motivo ancora ignoto, il condotto sempre aperto deve essersi ostruito in profondità, o devono essersi svuotate le "sacche" di magma che alimentavano l'attività ciclica, per cui il vulcano è tornato all'apparenza inerte, come doveva essere prima del 1631.
  • 54. Nel 2007 il Vesuvio è stato proposto alla selezione per eleggere le sette meraviglie del mondo naturale come Bellezza naturale italiana, non riuscendo però ad essere eletto dopo essere arrivato in finale.
  • 56. Ora che abbiamo visto come sono fatti i vulcani, perché non li costruiamo? Si, ok… Ma come?!?!?
  • 57. Ecco come abbiamo creato il nostro vulcano e simulato un’eruzione… …..
  • 58.
  • 59.
  • 60.
  • 61. Dopo averlo costruito, abbiamo versato il bicarbonato di sodio, un colorante alimentare e acido acetico…
  • 62.
  • 63.
  • 64.
  • 65.
  • 66.
  • 67. Inoltre il 24 novembre abbiamo visitato i Campi Flegrei: partendo dal pontile di Coroglio, siamo passati per il lago d’Averno e siamo arrivati a Capo Miseno.
  • 68.
  • 69.
  • 70.
  • 71. Hanno partecipato: Gianluca Colimoro, Fabio Fontana, Vincenzo Di Scala, Michele Spina, Davide Pugliese, Celina Smialek, Marika Di Nardo, Emanuela Salvatore, Gabriele Di Costanzo, Maria Sarnataro, Flavia Frattini, Annalisa Portarapillo, Sonia Crispo, Roberta Mangiapia, Vincenzo Luongo, Antonio De Vita, Alessandra Del Giudice, Sharon Corvino, Salvatore Ballabile, Antonio D’Ambrosio, Giovanni Russo, Assunta Morra, Aurora Martino Docenti: prof. ssa Patrizia Pace (esperto esterno), Anna Castaldi, Elena Leone, Francesca Riccardi