2. PERCHÉ HO SCELTO QUEST’ARGOMENTO
IL 2020 SI È APERTO CON L'EPIDEMIA DA CORONAVIRUS IN CINA, SUCCESSIVAMENTE DEFINITA
DALL’O.M.S. PANDEMIA PER LA SUA DIFFUSIONE SU SCALA MONDIALE E PER LE SUE
CONSEGUENZE LETALI. PER QUESTO È STATA ANCHE DENOMINATA «LA PESTE DEL 2000» E,
COME IN PASSATO, UNO DEI RIMEDI PIÙ EFFICACI È STATO L’ISOLAMENTO. COSÌ DOPO I PRIMI
CASI SCOPPIATI IN ITALIA TUTTI NOI CI SIAMO SENTITI TRAVOLTI INASPETTATAMENTE DA
QUESTO VIRUS, UN NEMICO INVISIBILE CHE CI STA ATTACCANDO.
COME PER TUTTI GLI ALTRI RAGAZZI LA MIA VITA È CAMBIATA RADICALMENTE: NON HO PIÙ
POTUTO FREQUENTARE LA SCUOLA, MA HO SEGUITO LE LEZIONI GRAZIE ALLA DAD, NON
SONO PIÙ POTUTA USCIRE NÉ HO POTUTO INCONTRARE GLI AMICI. ANCHE IL MIO GRANDE
DESIDERIO DI ANDARE A MILANO DA MIO NONNO È STATO «ANNULLATO» DALLE MISURE DI
SICUREZZA E PER ME QUESTO È STATO IL PIÙ GRANDE SACRIFICIO.
3. IL MIO MODO DI ESPRIMERMI…
TUTTI NOI CI SIAMO AGGRAPPATI ALLA SPERANZA CHE LA RICERCA E LA
MEDICINA CI POTESSERO SALVARE, AFFIDANDOCI A MEDICI ED INFERMIERI.
SONO DIVENTATI LORO I NUOVI EROI, RAPPRESENTATI IN UN’IMMAGINE CHE
MI HA COLPITO E COMMOSSO MOLTO DI UN’INFERMIERA CHE CULLA L’ITALIA
COME FOSSE IL SUO BAMBINO.
CI SONO STATE TANTE ALTRE RAPPRESENTAZIONI ARTISTICHE, TRA CUI LA
REINTERPRETAZIONE DI OPERE DI GRANDI PITTORI COME QUELLA DE «IL
BACIO» DI HAYEZ IN CUI I DUE INNAMORATI INDOSSANO LA MASCHERINA E
HANNO IN MANO L’AMUCHINA.
COSÌ ANCH’IO, CHE SIN DA PICCOLA HO USATO IL DISEGNO COME MEZZO PER
ESPRIMERMI, HO COLTO L’OCCASIONE CHE CI È STATA DATA DALLA
PROFESSORESSA DI ARTE PER REALIZZARE IL MIO DISEGNO «TOGLIAMO LA
CORONA AL VIRUS!». A SINISTRA HO RAPPRESENTATO DUE INFERMIERI E, IN
MEZZO, UNA DONNA MEDICO CON IN MANO L’AMUCHINA, DI CUI SI È FATTO
LARGO USO IN QUESTI MESI. DEI VOLTI DELLE TRE FIGURE, PROTETTI DALLE
MASCHERINE, SI VEDONO SOLO GLI OCCHI CHE ESPRIMONO STUPORE PER
CIÒ CHE STA ACCADENDO, MA ALLO STESSO TEMPO FORZA DI VOLONTÀ.
SULLA DESTRA HO RAPPRESENTATO UN PC CON MESSAGGI DI
RINGRAZIAMENTO E RICONOSCENZA DEGLI ITALIANI AL LAVORO E AL
SACRIFICIO DEL PERSONALE MEDICO. IN BASSO HO DISEGNATO IL VIRUS CHE
SI DIFFONDE E, COME SFONDO, LA BANDIERA ITALIANA. TUTTAVIA, HO
VOLUTO COMUNICARE UN MESSAGGIO DI FIDUCIA E DI SPERANZA CON IL
GESTO DEL POLLICE IN SU DELL’INFERMIERA E, SOPRATTUTTO, CON LO
SLOGAN INCORAGGIANTE E SPIRITOSO «TOGLIAMO LA CORONA AL VIRUS!»
4. CONOSCIAMO IL NEMICO...
HO PENSATO A QUESTO SLOGAN PERCHÉ, COM’È POSSIBILE VEDERE ANCHE DAL MIO DISEGNO, LA SUPERFICIE ESTERNA DEL
VIRIONE DEL VIRUS, CIOÈ LA PARTICELLA VIRALE MATURA, APPARE RIVESTITA DA UNA CORONA DI PUNTE ROSSE: SONO LE
GLICOPROTEINE S (SPIKE) CHE CON I LORO PEPLOMERI PERMETTONO AL VIRUS DI ATTACCARSI ALLA MEMBRANA DELLA CELLULA
OSPITE. ANCHE GRAZIE ALLO STUDIO DELLA GENETICA FATTO QUEST’ANNO,
COMPRENDERE LA STRUTTURA DEL CORONAVIRUS MI È STATO PIÙ SEMPLICE. IL GENOMA DEL
NUCLEOCAPSIDE DEL VIRIONE È COSTITUITO DA UN FILAMENTO DI RNA SINGOLO POSITIVO, L’ SSRNA+, CHE CODIFICA PER 7
PROTEINE VIRALI ED È ASSOCIATO ALLA PROTEINA N. NEI RIBOSOMI DELLA CELLULA COLPITA AVVIENE LA TRADUZIONE, CHE ORIGINA
RNA-POLIMERASI RNA-DIPENDENTE, OVVERO LA PROTEINA L, CHE TRASCRIVE RNA A SINGOLO FILAMENTO NEGATIVO. DA
QUEST’ULTIMO SI OTTENGONO NUOVI RNA A FILAMENTO POSITIVO PER CORONAVIRUS, CHE NON SONO ALTRO CHE LE 7 PROTEINE
CHE CODIFICA. QUESTO VIRUS, DETTO ANCHE COVID-19
DALL’ANNO IN CUI HA INIZIATO A COLPIRE L’UOMO, APPARTIENE AD UN’AMPIA FAMIGLIA DI CORONAVIRUS ED È RICONDUCIBILE ALLA
SARS. UNA PERSONA CONTAGIATA PUÒ ESSERE ASINTOMATICA, PRESENTARE SINTOMI LIEVI (TOSSE, RAFFREDDORE, FEBBRE…) O
UNA POLMONITE ACUTA CHE, NEI CASI PIÙ GRAVI, PROVOCA LA MORTE. IL CONTAGIO AVVIENE ATTRAVERSO LE GOCCIOLINE DI
SOSPENSIONE EMESSE PER VIA ORALE E NASALE O ATTRAVERSO IL CONTATTO CON SUPERFICI DOVE SI È DEPOSITATO. PER
5. IL FOCOLAIO DELLA PANDEMIA
SEBBENE CI SIA IL SOSPETTO CHE IL COVID-19 SIA SFUGGITO
DA UN LABORATORIO DI RICERCA DI WUHAN, IL FOCOLAIO PIÙ
PROBABILE È ANCORA IL MERCATO DEL PESCE DI QUESTA
CITTÀ. IN QUESTO “WET MARKET", DOVE VENGONO VENDUTI
ANCHE ANIMALI VIVI E SELVATICI CHE SI TRASMETTONO, IN
SCARSE CONDIZIONI IGIENICHE, VIRUS PERICOLOSI, C È STATO
UN SALTO DAI PIPISTRELLI ALL'UOMO.
GIÀ IN PASSATO I CINESI SONO STATI ACCUSATI DI MANGIARE
CANI E GATTI, DI TRATTARE IN MODO CRUDELE GLI ANIMALI E
DI NUTRIRSI DI SELVAGGINA. COSÌ HO PENSATO DI
APPROFONDIRE LA CULTURA ALIMENTARE DI QUESTO PAESE.
PER LA SUA VASTA ESTENSIONE, PERÒ, VI SONO MOLTE
DIFFERENZE TRA UNA REGIONE E L’ALTRA E ANCHE IL
CONTAGIO NON SI È DIFFUSO IN TUTTA LA CINA, MA SOLO
NELLA PROVINCIA SUD-ORIENTALE DELL’HUBEI IN CUI SI
TROVA WUHAN.
ALL‘INIZIO DELL’EPIDEMIA MI ERO FATTA L’IDEA, NON DEL
TUTTO ESATTA, CHE GLI ABITANTI DI QUESTA CITTÀ
MANGIASSERO ABITUALMENTE I PIPISTRELLI ED ALTRI ANIMALI,
AD ESEMPIO I SERPENTI, E HO ANCHE TROVATO UN DETTO
CINESE DEL GUANGDONG CHE DICE CHE A CANTON «SI
MANGIA TUTTO CIÒ CHE HA GAMBE, TRANNE I TAVOLI».
SE LA CAUSA DEL CONSUMO DI ANIMALI SELVATICI E DI INSETTI
ERA IN PASSATO LA POVERTÀ DI MOLTI CINESI CHE, PUR DI
NUTRIRSI, MANGIAVANO DI TUTTO, ORA INVECE L’ANIMALE
Mercato del Pesce di Wuhan, in Cina.
6. COSA SI MANGIA IN CINA
COLORE: È UNA CUCINA
RICCA, DIVERSIFICATA E DAI
COLORI VIVACI.
AROMA: SI USANO MOLTE
SPEZIE SIA PER FAR
RISALTARE L’AROMA DELLA
PIETANZA, SIA PER
NASCONDERE ODORI MOLTO
FORTI.
SAPORE: È IMPORTANTE L’ARMONIA
TRA I «CINQUE SAPORI»: DOLCE,
AGRO, AMARO, PICCANTE E SALATO.
ESSI HANNO DIVERSA DIFFUSIONE A
SECONDA DELLA REGIONE, PER
ESEMPIO A WUHAN PREVALE IL
PICCANTE. IL SALATO È IL PIÙ
IMPORTANTE PERCHÉ ESALTA IL
GUSTO DI OGNI PIETANZA.
IN CINA I PIATTI PIÙ COMUNI SONO IL RISO, PIÙ TIPICO DEL SUD, E LA PASTA
(VARI TIPI DI RAVIOLI E PASTA RIPIENA) NEL NORD.
LA CUCINA CINESE SI BASA SU TRE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI: COLORE,
AROMA E SAPORE.
LA CUCINA CINESE È STRETTAMENTE LEGATA ALLA FILOSOFIA E ALLA
MEDICINA: ALCUNI PIATTI HANNO SCOPI TERAUPETICI COME I NIDI DI
RONDINE E LE PINNE DI PESCECANE. HA GRANDE IMPORTANZA
L’EQUILIBRIO TRA CALDO E FREDDO (YANG E YIN), SOPRATTUTTO NEL
SUD DELLA CINA. INOLTRE, A CAUSA DELLA DIFFUSA INTOLLERANZA AL
LATTOSIO NEI PAESI ASIATICI, VI È L’ASSENZA DEI LATTICINI.
7. LA FRAGILITÀ DELL’UOMO
L'EPIDEMIA SCOPPIATA IN CINA CI SEMBRAVA COSÌ LONTANA DA NON
PREOCCUPARCI, NONOSTANTE LE IMMAGINI CHE VEDEVAMO IN TELEVISIONE DI
UNA CITTÀ COMPLETAMENTE DESERTA, DI UN OSPEDALE DA CAMPO CON MIGLIAIA
DI LETTI PER I CONTAGIATI E DI MEDICI PROTETTI DA TUTE E VISIERE. LE NOTIZIE CI
RACCONTAVANO CHE IL NUMERO DEI CONTAGI AUMENTAVA DI GIORNO IN GIORNO
E CHE MOLTI MORIVANO. C'ERAVAMO QUASI ABITUATI A VEDERE QUESTE IMMAGINI
QUANDO, ALLA FINE DEL MESE DI FEBBRAIO, IL VIRUS HA COLPITO LA LOMBARDIA E
IN POCHI GIORNI TUTTO È CAMBIATO. OGNI POMERIGGIO LA PROTEZIONE CIVILE
COMUNICAVA IL NUMERO DEI CONTAGI E DEI DECESSI E NEGLI OSPEDALI NON
C'ERANO PIÙ POSTI. ANCHE DA NOI SONO STATE ADOTTATE LE MISURE DI
SICUREZZA E CI È STATO PROIBITO DI USCIRE. IO ERO MOLTO PREOCCUPATA
PERCHÉ MIO NONNO E LE MIE ZIE VIVONO A MILANO E ADDIRITTURA UNA DI LORO
LAVORA ALL'OSPEDALE SACCO.
A CAUSA DELLA GLOBALIZZAZIONE IN POCHI MESI IL VIRUS SI È DIFFUSO IN TUTTO
IL MONDO TANTO CHE L'O.M.S. HA DICHIARATO LA PANDEMIA. IL NEMICO CI HA
COLTO DI SORPRESA. NESSUNO SI SAREBBE MAI IMMAGINATO TUTTO QUESTO ED È
STATA QUESTA SITUAZIONE AD EVIDENZIARE UN PARTICOLARE ASPETTO DELLA
CONDIZIONE UMANA: LA NOSTRA FRAGILITÀ DI FRONTE ALLA MALATTIA E ALLA
MORTE.
COME I SOLDATI IN GUERRA DELLA POESIA DI UNGARETTI IN BILICO TRA LA VITA E
LA MORTE E PARAGONATI ALLE FOGLIE IN AUTUNNO, ANCHE NOI CI SENTIAMO
IMPOTENTI DI FRONTE ALLA MINACCIA DI QUESTO VIRUS. COSÌ LA PRECARIETÀ E LA
FRAGILITÀ DESCRITTA DA QUESTO POETA ERMETICO RITORNANO OGGI,
NONOSTANTE I PROGRESSI DELLA SCIENZA E DELLA MEDICINA.
Popoli
La paura nei nostri occhi
scuri e chiari passerà
come il tumulto del mare
dopo la tempesta
Soldati
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Poesia «Soldati» di Giuseppe Ungaretti
Poesia scritta da me
8. UNA TRISTE PERDITA: LUIS SEPÚLVEDA
A CAUSA DI QUESTA «PESTE DEL 2000» SONO MORTI SOPRATTUTTO MOLTI ANZIANI,
CHE PER LA LORO ETÀ E PER LE LORO CONDIZIONI DI SALUTE SI SONO TROVATI PIÙ
INDIFESI DI FRONTE AL VIRUS. TRA LORO ANCHE PERSONAGGI DEL MONDO DELLA
CULTURA COME LUIS SEPÚLVEDA, AUTORE DEL FAMOSO ROMANZO «STORIA DI UNA
GABBIANELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGNÒ A VOLARE».
LUIS SEPÚLVEDA, NACIDO EN OVALLE EN CHILE EN 1949, FUE UN IMPORTANTE
ESCRITOR, PERIODISTA, POETA, DIRECTOR Y ACTIVISTA DE GREENPEACE. SE UNIÓ AL
PARTIDO SOCIALISTA Y FUE UNA DE LAS GUARDIAS PERSONALES DEL PRESIDENTE
CHILENO SALVADOR ALLENDE. DESPUÉS DE TRES AÑOS EN LA CÁRCEL DURANTE LA
DICTATURA DE AUGUSTO PINOCHET, TUVO QUE ABANDONAR EL PAÍS COMO EXILIADO
POLÍTICO Y VIAJÓ MUCHO, HASTA QUE SE ESTABLECIÓ EN ESPAÑA, DONDE MURIÓ EL
16 DE ABRIL. SEPÚLVEDA DEDICÓ TODA SU VIDA A
LA ESCRITURA, EN LA QUE UNO DE LOS TEMAS MÁS RECURRENTES FUERON LA
ECOLOGÍA Y EL COMPROMISO SOCIAL, QUE TAMBIÉN ENCONTRAMOS EN «HISTORIA
DE UNA GAVIOTA Y DEL GATO QUE LE ENSEÑÓ A VOLAR». ES UNA NOVELA MUY
FAMOSA E HABLA DE UNA GAVIOTA, LISTA PARA PONER SU HUEVO, QUE QUEDA
ATRAPADA POR UNA OLA DE PETRÓLEO, DE LA QUE AFORTUNADAMENTE LOGRA
LIBERARSE. ENTONCES CONOCE AL GATO «GRANDE, NEGRO Y GORDO» ZORBA Y,
EXHAUSTA, LE PIDE QUE LE HAGA TRES PROMESAS: NO COMERÁ EL HUEVO, CUIDARÁ
AL PEQUEÑO Y LE ENSEÑARÁ A VOLAR, AUNQUE PARA HACER ESO TENDRÁ QUE
PEDIR AYUDA A UN HOMBRE. AL FINAL, EL GATO CUMPLIRÁ TODAS SUS PROMESAS Y
LA GAVIOTA APRENDERÁ A VOLAR. EN ESTA NOVELA SEPÚLVEDA TRATA TEMAS MUY
IMPORTANTES PARA MI COMO LA FALTA DE RESPETO DEL HOMBRE POR LOS
ANIMALES, LA DIVERSIDAD Y LA SOLIDARIDAD, QUE TAMBIÉN NECESITAMOS
9. UNA NUOVA RESISTENZA
QUESTA «PESTE DEL 2000» È STATA PARAGONATA AD UNA GUERRA CONTRO UN NEMICO
INVISIBILE CHE PER ORA POSSIAMO FRONTEGGIARE SOLO CON IL DISTANZIAMENTO DAGLI
ALTRI E LE MASCHERINE PER NON ESSERE CONTAGIATI. È STATO LANCIATO L'#IORESTOACASA
CHE HA CAMBIATO LA NOSTRA QUOTIDIANITÀ E CI HA PRIVATI DI MOLTE LIBERTÀ. PER
QUESTO, OLTRE CHE DI GUERRA, SI È PARLATO DI RESISTENZA, ANCHE SE SECONDO ME CON
QUESTA SITUAZIONE HA IN COMUNE SOLO ALCUNI ASPETTI. LA RESISTENZA È STATA UNA
LOTTA CONTRO IL NAZI-FASCISMO CHE È INIZIATA IN ITALIA SOLO DOPO LO SBARCO DEGLI
ALLEATI E L'ARMISTIZIO DELL'8 SETTEMBRE 1943. LA LOTTA PARTIGIANA, CHE HA
INTERESSATO SOPRATTUTTO IL NORD, È STATA UNA LOTTA ARMATA CON AZIONI DI
GUERRIGLIA E ATTENTATI PER SCONFIGGERE LA DITTATURA E CONQUISTARE LA LIBERTÀ.
AD ESSA HANNO PARTECIPATO UOMINI E DONNE DEL POPOLO E DELLA BORGHESIA
CHE, NONOSTANTE LE DIFFERENZE DI IDEE E DI PARTITO, HANNO COMBATTUTO
INSIEME, HANNO CONDIVISO RISCHI E PERICOLI E MOLTI HANNO PERSO LA VITA. IL
LORO CONTRIBUTO È STATO FONDAMENTALE E VIENE CELEBRATO CON LA FESTA
DELLA LIBERAZIONE IL 25 APRILE DI OGNI ANNO. INFATTI FU PROPRIO IN QUESTA
DATA DEL 1945 CHE IL CLNAI PROCLAMÒ DI SFERRARE L’ATTACCO FINALE
LIBERANDO I TERRITORI ANCORA OCCUPATI PRIMA DELL’ARRIVO DEGLI ALLEATI.
INVECE QUESTA “RESISTENZA” È SOPRATTUTTO ADATTAMENTO A UNA SITUAZIONE
CHE CI HA IMPOSTO MOLTI LIMITI. EPPURE È STATA PROPRIO L’ANPI(ASSOCIAZIONE
NAZIONALE PARTIGIANI ITALIANI) A VOLER FESTEGGIARE IL 25 APRILE, IN CUI A
CAUSA DEL COVID-19 NON CI SONO STATE MANIFESTAZIONI, INVITANDO TUTTI NOI
A INTONARE DAI BALCONI LA CANZONE BELLA CIAO PER RICORDARE NON SOLO LA
LORO LOTTA E IL LORO SACRIFICIO, MA ANCHE QUELLO DEGLI EROI DEI NOSTRI
TEMPI, MEDICI ED INFERMIERI.
10. UN PROVVEDIMENTO DRASTICO
UNA DECISIONE CHE CI HA FATTO COMPRENDERE LA GRAVITÀ
DI QUESTA PANDEMIA E PUÒ SPIEGARE PERCHÉ QUALCUNO
L’HA PARAGONATA AD UNA GUERRA È STATA LA SOSPENSIONE
DELLE OLIMPIADI DI TOKYO 2020. INFATTI NELLA STORIA
CONTEMPORANEA I GIOCHI OLIMPICI, FONDATI IN GRECIA NEL
776 A.C. E RIPRESI NEL 1896 GRAZIE A PIERRE DE COUBERTIN,
SONO STATI ANNULLATI SOLO TRE VOLTE: DURANTE LA PRIMA
GUERRA MONDIALE NEL 1916 LE OLIMPIADI DI BERLINO E
DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE NEL 1940 E NEL
1944, RISPETTIVAMENTE OLIMPIADI DI TOKYO E DI LONDRA. È
QUINDI LA SECONDA VOLTA CHE IN GIAPPONE LE OLIMPIADI
VENGONO ANNULLATE, ANCHE SE IN REALTÀ QUELLE DEL 2020
SONO STATE RIMANDATE ALL'ANNO PROSSIMO, SE, COME DICE
YOSHIRO MORI, DIRIGENTE SPORTIVO GIAPPONESE, IL
CORONAVIRUS SARÀ SOTTO CONTROLLO, ALTRIMENTI
VERRANNO ANNULLATE.
NON ERA MAI SUCCESSO PRIMA PERÒ CHE CIÒ AVVENISSE PER
MOTIVI DI SALUTE PUBBLICA E QUESTO CI FA QUINDI RENDERE
CONTO DELLA DIFFICILE SITUAZIONE CHE STIAMO
AFFRONTANDO.
11. IL DISCORSO DELLA
REGINA ELISABETTA
LAST APRIL 5, QUEEN ELISABETH DURING HER
SELF-ISOLATION IN THE WINDSOR CASTLE,
GAVE A PUBLIC SPEECH BECAUSE OF
CORONAVIRUS.
IT WAS AN EXCEPTIONAL AND RARE EVENT, HER
FIFTH SPEECH IN SIXTY-SEVEN YEARS OF
REIGN. THROUGH THIS SPEECH SHE WANTED
TO REASSURE HER PEOPLE AND THANK «ALL
THE MEMBERS OF THE NHS, THE BRITISH
NATIONAL HEALTH SYSTEM, FOR THEIR
SUPPORT AND ALL CITIZENS WHO RESPECT THE
RULES AND STAY AT HOME».
QUEEN ELISABETH SAID THAT THIS “FORCED” ISOLATION COULD BE HARD, BUT AT THE SAME TIME AN OPPORTUNITY
TO REFLECT AND REDISCOVER THE VALUE OF THE LITTLE THINGS. IN THIS OCCASION, SHE REMEMBERED HER FIRST
APPEARANCE WITH HER SISTER IN 1940, DURING THAT, THEY SPOKE TO THE CHILDREN WHO WERE REMOVED FROM
THEIR HOMES, FROM THEIR AFFECTIONS, JUST AS IS HAPPENING TO PEOPLE NOW. HOWEVER, SHE SAID THAT THIS IS
«THE RIGHT THING TO DO» TO DEFEAT CORONAVIRUS.
SHE IS SURE THAT GREAT BRITAIN AND THE WHOLE WORLD «WILL PREVAIL» OVER THE VIRUS AND SHE CONCLUDED
HER SPEECH BY SAYING “ WE WILL MEET AGAIN”.
12. LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI DEL PAPA
IL 27 MARZO PAPA FRANCESCO HA PRONUNCIATO UNA PREGHIERA
PER LA SALVEZZA DELL’UMANITÀ, MINACCIATA DALLA PANDEMIA,
SUL SAGRATO DELLA BASILICA DI SAN PIETRO. È STATO UN
MOMENTO RELIGIOSO E STORICO MOLTO EMOZIONANTE,
TRASMESSO DALLE TELEVISIONI DI TUTTO IL MONDO. ANCH’IO MI
SONO COMMOSSA VEDENDO IL PAPA DA SOLO IN UNA PIAZZA COSÌ
GRANDE IN UNA SERATA DI PIOGGIA. AVEVA IL VOLTO SOFFERENTE
E CAMMINAVA CON PASSO STANCO. MILIONI DI UOMINI, FORSE NON
SOLO CATTOLICI, LO GUARDAVANO E PREGAVANO DA LONTANO
INSIEME A LUI. ANCHE IN CASA MIA ERAVAMO TUTTI IN PIEDI AD
ASPETTARE LA SUA PREGHIERA. FINALMENTE, CON LA VOCE
EMOZIONATA, PAPA FRANCESCO HA PRONUNCIATO QUESTE
PAROLE: “SIGNORE, BENEDICI IL MONDO, DONA SALUTE AI CORPI E
CONFORTO AI CUORI" E POI A NOME DI TUTTI NOI HA AGGIUNTO
“SAPPIAMO CHE TU HAI CURA DI NOI”. CON QUESTA PREGHIERA IL
PAPA HA ESPRESSO LE NOSTRE SPERANZE NELL’IMMENSO AMORE
DI DIO PER GLI UOMINI CHE SOLO LUI PUÒ SALVARE. POI SI È CHINATO DAVANTI ALL’IMMAGINE DELLA MADONNA
“SALUS POPULI ROMANI" E CON LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
HA DATO A TUTTI LA POSSIBILITÀ DI RICEVERE L’INDULGENZA
PLENARIA, CIOÈ IL MOMENTO DI PENTIRSI ED ESSERE
PERDONATI. PRIMA DI ALLONTANARSI, SI È CHINATO DAVANTI AL
CROCIFISSO, TRASPORTATO IN VATICANO DALLA CHIESA DI
SANTA MAGGIORE CHE IN PASSATO PROTESSE LA CITTÀ DALLA
PESTE E HA CONCLUSO LA SUA PREGHIERA.
PER TUTTA LA CERIMONIA HO SENTITO IL PAPA VICINO A NOI
COME NON MI ERA MAI SUCCESSO PRIMA.
13. LA TECNOLOGIA INFRANGE LE
BARRIERE DEL VIRUS
ABBIAMO POTUTO SEGUIRE TUTTO CIÒ CHE È ACCADUTO, DALLE
NOTIZIE AL DISCORSO DELLA REGINA ELISABETTA ALLA BENEDIZIONE
URBI ET ORBI DEL PAPA, ATTRAVERSO I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI
MASSA: LA RADIO, LA TELEVISIONE E INTERNET. TUTTI I GIORNI
ABBIAMO SEGUITO IL COMUNICATO DELLA PROTEZIONE CIVILE
SULL'ANDAMENTO DELLA PANDEMIA NEL NOSTRO PAESE.
MAI COME IN QUESTO PERIODO LA RETE È STATA COSÌ AFFOLLATA
PER PARLARE E VEDERCI CON I NOSTRI FAMILIARI E AMICI TRAMITE
TELEFONATE, MESSAGGI E VIDEOCHIAMATE. TUTTO QUESTO È STATO
POSSIBILE SOLO GRAZIE AL PROGRESSO DELLA TECNOLOGIA, GRAZIE
A CUI ABBIAMO ADDIRITTURA POTUTO VISITARE VIRTUALMENTE
MUSEI, PARCHI, MONUMENTI E TANTI ALTRI POSTI.
ANCHE LA SCUOLA HA CONTINUATO A FUNZIONARE E TUTTI NOI, SIA
STUDENTI CHE INSEGNANTI, ABBIAMO SPERIMENTATO PER LA PRIMA
VOLTA LA DIDATTICA A DISTANZA, UTILIZZANDO PIATTAFORME PER I
COMPITI E LE VIDEOLEZIONI. ANCHE MOLTI LAVORATORI HANNO
CONTINUATO A LAVORARE DA CASA IN SMART WORKING.
CI SIAMO QUINDI DOVUTI ADATTARE IN POCO TEMPO A QUESTA
SITUAZIONE E TUTTI, ME COMPRESA, ABBIAMO AMPLIATO LE NOSTRE
COMPETENZE TECNOLOGICHE. PERSONALMENTE PRIMA NON USAVO
MOLTO IL COMPUTER O IL TABLET, MENTRE ADESSO LI UTILIZZO
QUOTIDIANAMENTE E CREDO CHE ANCHE IN FUTURO LI USERÒ PIÙ
SPESSO. PROPRIO PER
EVIDENZIARE L’IMPORTANZA CULTURALE E SOCIALE CHE HA AVUTO
LA TECNOLOGIA IN QUESTO PERIODO, NEL MIO DISEGNO “TOGLIAMO
LA CORONA AL VIRUS!” HO VOLUTO RAPPRESENTARE UN PC. PARTICOLARE DEL PC NEL MIO DISEGNO
14. LA MUSICA CI UNISCE
ANCHE IL MONDO DELLA MUSICA SI È ESPRESSO IN QUESTO
PERIODO SOLO TRAMITE INTERNET, DATO CHE SONO STATE
SOSPESE TUTTE LE MANIFESTAZIONI DAL VIVO. MOLTI
ARTISTI FAMOSI HANNO ANCHE VOLUTO DARE UN AIUTO
CONCRETO PARTECIPANDO, OGNUNO DALLE PROPRIE CASE,
A UN GRANDE CONCERTO DI BENEFICENZA PROMOSSO DA
LADY GAGA.
LA MUSICA HA RAPPRESENTATO INOLTRE UN MOMENTO DI
UNIONE PER TUTTI NOI CHE, DAI BALCONI DELLE NOSTRE
CASE, ABBIAMO VOLUTO ROMPERE IL SILENZIO E
SCONFIGGERE LA PAURA DEL CORONAVIRUS, SUONANDO
UNO STRUMENTO O INTONANDO UNA CANZONE. OLTRE
ALL'INNO NAZIONALE, IL BRANO PIÙ CANTATO È STATO
«BELLA CIAO» CHE DA ALCUNI ANNI NON È PIÙ SOLO IL
SIMBOLO DELLA RESISTENZA PARTIGIANA, MA HA ASSUNTO
UN SIGNIFICATO DI LOTTA ANCHE PER ALTRI MOVIMENTI
COME QUELLO DI GRETA THUNBERG CONTRO
L’INQUINAMENTO E VIENE CANTATO IN MOLTI PAESI DI TUTTO
IL MONDO.
QUESTO CANTO, CHE È NATO NELLE RISAIE, INTONATO DALLE MONDINE PER SENTIRE MENO LA FATICA, HA PER LE SUE
PAROLE E PER IL SUO RITMO MUSICALE UNA GRANDE CARICA DI LOTTA, UNIONE E DI RICONOSCENZA PER CHI SI
SACRIFICA PER SALVARCI. PER QUESTO MOTIVO HO SCELTO DI CONCLUDERE IL MIO LAVORO SUONANDO AL FLAUTO
QUESTO BRANO DEDICATO AI MEDICI, AGLI INFERMIERI E A TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO PER NOI E CONTINUANO
A FARLO.
