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Raimondo Villano
LCC DG831
Attività speziali e farmaceutiche
nel Regno di Napoli:
epoca angioina
“Abbiamo la responsabilità
di mantenere vivo il passato
dal quale veniamo:
è allo stesso tempo
nostro padre e nostro figlio”
Carlos Fuentes
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli2
Presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia
Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per
una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore
non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto
nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma
di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da
Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale
nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta
da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle
molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale
attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche. (Chiron,
ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112
(riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al
Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010).
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 3
© Copyright Raimondo Villano
© Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano.
Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano.
Website: www.raimondovillano.com (no-profit); Segreteria: chironfound@gmail.com.
Vendite: chironeditore@gmail.com; Catalogo: www.raimondovillano.com (business).
Edizioni Chiron Found. - Praxys dpt.
© 2009 Fondazione Chiron, www.raimondovillano.com
Stampa LP - Napoli.
Prima edizione maggio 2010.
Prima ristampa novembre 2010.
Finito di scrivere il due aprile 2009.
Foto di copertina di Raimondo Villano (2005): anfora biansata di fabbrica napoletana
della seconda metà del XVII secolo dell’antica spezieria monumentale della Certosa di
San Martino in Napoli (Vomero).
Serie numerata. Questo volume, privo del numero di serie e della firma dell’autore, è da
ritenersi contraffatto.
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli4
Indice
Presentazione 9
Dalla fine dell’impero Romano al Ducato bizantino 13
Dal Regno ostrogoto al Ducato 17
Dai Normanni agli Svevi 27
L’epoca angioina 39
L’epoca aragonese e spagnola 49
Dagli Asburgo ai Borbone 69
Le produzioni ceramiche 97
Farmacie storiche 103
Appendice:
Epoche storiche 109
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 5
Presentazione
l presente saggio di Raimondo Villano, che si aggiunge ad altre indagini sull’arte
farmaceutica condotte su uno scenario ancora più vasto, rappresenta un notevole
sforzo di sintesi.
Il Regno delle due Sicilie ha trovato la sua unità, almeno a partire dal 1200, con la prima
monarchia moderna di Federico II.
L’Autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto
nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di
fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a
Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400.
Il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, pur ispirato da un
parziale precedente francese, condizionerà questo Stato a prestare grande attenzione alla
nostra arte, favorita dalla cultura monastica, dallo scriptorium di Cassiodoro
all’universalismo di Costantino l’Africano.
Molte dinastie si sono succedute in questo Paese senza però stravolgere le sue
caratteristiche, lasciando molto spazio alle baronie locali e all’attività della Chiesa. Per
questo motivo non è mai nato uno Stato forte e il prezioso aggiornamento legislativo
dovuto ad una Università, per questo famosa, è stato applicato saltuariamente e, forse, a
macchia di leopardo.
Si può spiegare così il monopolio delle farmacie conventuali benedettine a Napoli nel
‘700, come le impressioni degli stranieri che nell’800 lodavano magari il singolo speziale
per la sua onestà, ma rimarcavano le manchevolezze del sistema. Che, per esempio,
esploderanno con la legge di liberalizzazione Crispi alla fine del secolo: pur essendo in
vigore una pianta organica, che nelle regioni del nord limitò l’incondizionata
proliferazione degli esercizi, qui, vedi a Messina e Catania, centinaia di botteghe alzarono
un’insegna limitandosi alla raccolta delle ricette, convogliate all’unico farmacista dietro
compenso.
Lo studio documentato da Mario Zappalà sulla vicenda si unisce alle diverse fonti
consultate da Villano, con speciale riguardo alle opere di Andrea Russo e di Chichierchia
e Papa.
Partendo da questa base, l’Autore riuscirà a scrivere una storia esaustiva della farmacia
nel più antico Regno italiano che, anche nel decadente periodo ottocentesco, sarà il più
attento ad aggiornare i suoi Petitoria e Ricettari Napoletani rispetto agli altri Stati italiani.
Dott. Antonio Corvi
Presidente Accademia Italiana di Storia della Farmacia
I
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli6
L’epoca angioina
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 7
Nel Basso Medio Evo, in epoca angioina, per volere di
Sancya de Mayorca, sposa di Roberto d’Angiò, anche nel
famoso Chiostro di Santa Chiara è creato un hortus
conclusus, lo spazio dedicato alla coltivazione delle piante
medicinali ed alimentari.
Nel 1340 il famoso maestro medico dottissimo e insigne,
dottore in fisica ed uomo nobile Matteo Silvatico, che
certamente insegna a Salerno ai primi del XIV secolo, scrive
l’eruditissimo libro delle Pandette, l’Opus
Pandectarum(27)
Medicinae(28)
, una compilazione di
materia medica dall’immensa erudizione, con diligenti ed
esatte ricerche intorno alla virtù delle erbe, che mostra il
progresso fatto dall’arabismo a quei tempi. Matteo Silvatico
in questa sua opera tratta di tutte le erbe che sono conosciute,
sia quelle che, per le loro singolari qualità, guariscono e sia
quelle che nuociono. Il manoscritto inizia con “Tabula
Semplicium” in cui sono elencate le varie malattie e i relativi
rimedi.
Accanto al nome di ogni erba vi sono dei disegni decorativi
colorati alternativamente in colore mattone e azzurro. Le
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli8
varie erbe sono elencate in ordine alfabetico e la prima lettera
di ciascuna erba è posta in un quadrato ed è scritta con
inchiostro rosso o azzurro, circondata da disegni sempre
diversi, colorati in rosso se la lettera è in azzurro e in azzurro
se la lettera è in rosso. Al nome di ogni erba segue
l’indicazione del male per cui viene consigliata, la maniera
come trarne rimedio e perfino in quale periodo della giornata
si rivela maggiormente efficace (Dia-Sera). Con il nome
dell’erba corrispondente all’ultima lettera dell’alfabeto,
termina il manoscritto; le pagine, numerate in epoca
posteriore, sono 295.
Il 12 ottobre 1347 dodici galee genovesi provenienti dalla
città di Caffa in Crimea, cinta d’assedio da tre anni dai tartari
guidati da Khan Djanisberg, giungono nel porto di Messina
con a bordo diversi marinai cadaveri o moribondi(29)
infettati
da morti di peste catapultati come proiettili dagli oltre le
mura della città.
I malati presentano il corpo pieno di macchie nere e strani
rigonfiamenti di colore nero trasudanti sangue e pus
all’inguine e sotto le ascelle oppure una febbre molto alta
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 9
con emorragia polmonare che portano a morte anche in un
solo giorno(30), (31)
: è la peste bubbonica che si manitesta
nella forma che è trasmessa per contatto infettando il sangue
e con i sintomi dei bubboni e delle macchie nere e nella
forma più violenta che si trasmette per via aerea attaccando le
vie respiratorie.
Queste navi, inoltre, hanno le stive zeppe di grano russo di
cui si nutrono centinaia di topi neri contaminatori la cui
pelliccia è microclima ideale per milioni di pulci indiane
pestifere e pestigene del tipo Xenopsylla cheopis. I topi neri,
soprattutto se morenti, escono all’aperto in cerca di luce e le
loro pulci attecchiscono sull’uomo che, nonostante non sia
dotato di pelliccia, costituisce un habitat idoneo per gli abiti e
il sudiciume(32)
oltre che per l’intrinseco calore corporeo. La
presenza di ratti e pulci, inoltre, è fisiologicamente integrata
al metabolismo delle città igienicamente precario tra
anabolismo dei granai e catabolismo di cloache, fogne a cielo
aperto e liquami escrementizi stagnanti nelle strade.
Il contagio mortale colpisce con particolare violenza
soprattutto l’Italia dove raggiunge l’acme nel 1348 e si
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli10
diffonde in tutta Europa devastandola per un triennio oltre il
quale resta endemica ricomparendo periodicamente a
intervalli di circa dieci anni in singole regioni con danni
enormi e la perdita almeno di un quarto della popolazione(33)
.
Vi sono un disastro socioeconomico ed una crisi
demografica: ci sono 64.000 morti a Napoli.
Col regresso demografico, poi, si ha una significativa
diminuzione della durata media della vita(34)
: dai
trentacinque ai quaranta anni che sarebbero stati raggiunti
prima della grande peste si sarebbe tornati sui venticinque
degli “anni bui” (in Inghilterra pare da trentaquattro verso il
1300 a diciassette nel periodo della peste per risalire a
trentadue nel primo quarto del Quattrocento).
Questo mutamento della struttura della società e gli effetti
della crisi si prolungano oltre il secolo XIV. E “siccome
solamente una minoranza giungeva all’età matura, pochi
adulti dovevano portare il carico di mantenere una quantità
di bambini e di adolescenti, e la società si reggeva sull’
esperienza di pochi(35)
”.
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 11
La paura e l’incertezza del futuro giunge a determinare un
imbarbarimento dei costumi e la moderazione cede il passo a
comportamenti estremi: sopravanza l’egoismo in luogo del
rispetto e della compassione, si evitano i contatti con altre
persone, crescono conflittualità e rancori fra i Comuni
immuni e quelli contagiati. Dilaga, inoltre, un’aggressività
massimizzata nell’isteria errabonda dei flagellanti e nella
caccia all’ebreo come capro espiatorio (al punto tale da far
intervenire addirittura Papa Clemente VI nel 1349 con due
Bolle del 4 luglio e del 26 settembre che condannano le
persecuzioni antiebraiche sotto pena di scomunica).
Per medici e speziali, poi, la pestilenza è un’autentica
débacle: dall’insipienza e dalla incomprenzione deviva
l’impotenza totale!
Guy de Chauliac scrive che la peste nera è “poco
vantaggiosa per i medici e tale da farli vergognare, poiché
non osavano visitare per paura del contagio e quando
visitavano poco o punto facevano e quasi tutti i malati
muoiono”.
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli12
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 13
La maggior parte dei medici e degli speziali, in effetti, spesso
di fronte alla peste si rifà al precetto dell’aforisma di
ascendenza galenica cito, longe fugeas et tarde redeas
(scappa rapidamente lontano e torna più tardi che puoi),
lasciando campo libero a sedicenti curatori improvvisati che
propinano inefficaci rimedi venduti a peso d’oro.
Il medico, comunque, quando visita il malato si tiene a
distanza e fiuta insistentemente il pomum ambrae, spugna o
garza imbevuta di una miscela di aceto in cui sono disciolti
polvere di garofano o cannella.
È ben comprensibile, dunque, la motivazione
dell’invocazione a Dio più diffusa a livello popolare che
recita: “a fame, peste et bello, libera nos, Domine!”.
Per purificare l’aria dai morbi che causano le varie pestilenze
si adotta il metodo dell’accensione di grandi fuochi
(calefazione) in cui vengono gettati unguenti, resine ed erbe
aromatiche per depurare l’aria dai miasmi che si ritiene
diffondano il male in quanto si contrappongono al tanfo
proveniente dai corpi abbandonati in putrefazione. Tra le
sostanze più usate vanno menzionate la resina di pino
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli14
bruciata su legno di larice, lo zolfo, l’aceto ed anche materiali
maleodoranti che comunque sono in grado di coprire il fetore
dei miasmi come, ad esempio, lo sterco di bovini, corna e
peli di svariati animali. È poi introdotto l’uso di tenere alle
narici sostanze odorose per purificare l’aria direttamente
inspirata: si tratta di spugne imbevute di aceto in cui sono
stati tenuti in infusione chiodi di garofano, cannella ed altre
spezie.
La precettistica profilattica raccomanda inoltre: la
ventilazione delle stanze, le abluzioni personali con aceto ed
acqua rosata, uso di buon vino e cibi sani, l’astensione dal
coito nei rapporti sessuali.
Tra le terapie sono annoverabili: le “fregagioni delle parti
estreme” con aceto o acqua di rose, vernaccia o malvasìa; i
depurativi degli umori corrotti a base di purghe e salassi; gli
eliminatori di superfluità locali a base di cauteri “actuali”
(ferro infuocato) e di cauteri “potenziali” (vetriolo, calce
viva); il bolo armeno, alcune terre sigllate, l’erba ersicaria
dalle proprietà essiccanti gli umori e riducente le febbri, lo
zafferano per il pallore della cute, il corno di cervo in polvere
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 15
o limatura antitossico e confortativo, l’olio di scorpioni
spalmato sui bubboni e, soprattutto, la triaca). Non mancano,
poi, preziosi come lo zaffiro e lo smeraldo purificatori e
moderatori di calore interno e sudore nonché depuratori della
corruzione del corpo e dei peccati dell’anima. Il salasso è
praticato con tecnica “derivativa” (sull’area patologica per
ridurne la pletora nel focololaio morboso) o con tecnica
“revulsiva” (dal lato opposto per deviare dal focolaio gli
umori corrotti); alcuni speziali, invece, fanno applicare
sanguisughe all’ano degli appestati.
Tra le terapie per meno abbienti, poi, compaiono al posto
della teriaca i semi di limone o la crosta di pane abbrustolito
bagnato in aceto con ruta e cipolla.
I religiosi, poi, in alcuni casi anziché portare gli estremi
conforti ai moribondi, per paura di infettarsi non assolvono il
compito generando lo sconforto di un trapasso senza
confessione ed estrema unzione: “molti si confessavano
quando erano ancora in salute. Giorno e notte rimanevano
esposti sugli altari l'ostia consacrata e l'olio degli infermi.
Nessun sacerdote voleva portare il sacramento ad eccezione
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli16
di quelli che miravano ad una qualche ricompensa. E quasi
tutti i frati mendicanti e i sacerdoti di Trento sono morti(36)
”.
Gli ammalati rimangono abbandonati nelle case da cui
arrivano le invocazioni di aiuto che però rimangono
inascoltate, mentre i congiunti piangendo si tengono a
distanza: “…moltissimi morirono che non fu chi li vedesse, e
molti ne morirono di fame, imperocchè come uno si ponea in
sul letto malato, quelli di casa sbigottiti gli diceano: < Io vo
per lo medico > e serravano pianamente l'uscio da via, e non
vi tornavano più. Costui abbandonato dalle persone e poi da
cibo, ed accompagnato dalla febbre si venia meno. Molti
erano, che sollicitavano li loro che non li abbandonassero,
quando
venia alla sera; e' diceano all'ammalato: < Acciocché la
notte tu non abbi per ogni cosa a destare chi ti serve, e dura
fatica lo dì e la notte, totti tu stesso de' confetti e del vino o
acqua, eccola qui in sullo soglio della lettiera sopra 'l capo
tuo, e po' torre della roba >. E quando s'addormentava
l'ammalato, se n'andava via, e non tornava. Se per sua
ventura si trovava la notte confortato di questo cibo la
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 17
mattina vivo e forte da farsi a finestra, stava mezz'ora
innanzichè persona vi valicasse, se non era la via molto
maestra, e quando pure alcun passava, ed egli avesse un
poco di voce che gli fosse udito, chiamando, quando gli era
risposto, non era soccorso. Imperocchè niuno, o pochi
voleano intrare in casa, dove alcuno fosse malato(37)
”.
Nel 1359 l’importanza della Scuola medica salernitana è tale
che, quando la regina Giovanna I rinnova il vecchio decreto
di divieto di praticare la medicina senza una licenza reale,
Salerno avanza una petizione in cui si afferma che il decreto
contrasta con l’antico diritto consuetudinario della Scuola di
conferire lauree in medicina. La regina dà risposta favorevole
a tale petizione e conferma la consuetudine, per cui quei
medici che hanno ottenuto un certificato dai professori di
medicina di Salerno possono praticare medicina in tutto il
reame, senza l’aggiunta di una licenza reale.
Nel 1362 Napoli è colpita da una suova ondata di peste.
Nel Trecento, poi, per la presenza di un’amministrazione
centrale relativamente forte nel Regno di Napoli, inoltre, vi
sono specifiche ordinanze regie che regolano le professioni
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli18
mediche a cominciare già dal tardo medioevo. A partire dal
1380, poi, si parla di un Protomedico sotto il regno della
regina Giovanna; ma la creazione di un vero e proprio
magistrato con l’incarico di tutelare l’esercizio dell’arte
sanitaria avviene più tardi: il Protomedicato, tuttavia, in
breve diventa molto più importante sia per la sua funzione
fiscale sia per quella medica. L’incarico di Protomedico, in
effetti, è una nomina che conferisce molto prestigio e
rappresenta la posizione più alta cui un medico napoletano
possa approdare, ma sostanzialmente è un ruolo formale con
poco potere reale. La nomina può assumere il significato di
riconoscimento per il servizio reso al re e per i successi in
campo intellettuale. Il beneficiario dell’incarico è, di solito,
all’apice dell’establishment medico del Regno.
Il tribunale del Protomedicato napoletano ha una natura ad
hoc, cioè si riunisce quando ce n’è bisogno, ma non ha una
struttura burocratica permanente (come si può trovare in altri
antichi stati italiani).
Il Protomedico ha al suo servizio un Consultore, “col parere
del quale ministra le cose di giustizia”, un Coadiutore
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 19
(assistente), un Mastrodatti (notaio) e un portiere. Le cause
possono riguardare denunce contro praticanti che hanno
oltrepassato i limiti professionali imposti dalle loro patenti o
che hanno esercitato senza nessuna licenza. Altri tribunali
hanno a che fare con i reati in campo medico, un ruolo che
aumenta man mano che ci si allontana dalla capitale: le
Udienze provinciali (gli organi principali di
amministrazione giudiziaria nelle province) e i Tribunali
baronali, nelle ampie zone di giurisdizione feudale.
L’altro tribunale che spesso interviene in questioni mediche è
il Santo Uffizio dell’Inquisizione o, in sua vece, il
Tribunale Episcopale Locale. La giurisdizione in questi casi
non è mai chiara(38)
.
Nel 1383, essendo ascritto a San Pellegrino il merito di aver
scoperto una cura che libera i napoletani dall’imperversare
della peste, Carlo III Durazzesco gli fa dedicare la
costruzione di una chiesa in onore al cui interno, poi, è
riposta sotto l’altare la sua salma.
Nel 1399 un’altra epidemia di peste si abbatte su Napoli.
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli20
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 21
_______________
(27) La parola Pandectae è certamente di origine greca che in latino significa
dizionario, che raccoglie tutto.
(28) Il Manoscritto dell’Opus Pandectarum Medicinae, scritto in latino, è
conservato a Roma nella Biblioteca Vaticana (Ms. Vat. Lat. 13010). Esso si
presenta all’osservatore in un modo non rifinito, abbastanza grosso e logorato dal
tempo. Sulla sbiadita copertina, di colore grigiastro non vi è scritto nulla; le
dimensioni sono 280x400 mm. A retro della copertina, nella parte superiore, ci è
scritto: N.B. Roberto Re di Napoli e Sicilia homo di gran sapienza ch’era reputato
un secondo Salomone fu investito del Regno il 26 agosto del 1301 e morì il 16
gennaio 1343. Queste parole, scritte in italiano e con inchiostro abbastanza vivo,
saranno state aggiunte in un’epoca relativamente recente. Il manoscritto dell’Opus
Pandectarum Medicinae è stampato, una prima volta in Napoli nell’anno 1474 e,
una seconda volta a Lugduni, odierna Lione, nel 1541, presso la tipografia Ugone.
La seconda edizione della Pandectae Medicinas si trova in Napoli presso la
Biblioteca Nazionale (XXXIV.4.8, Lugduni, 1541, pp.172).
(29) “Nascevano nel cominciamento d’essa a’ maschi ed alle femmine parimente
o nell’anguinaia o sotto le ditella certe enfiature (...) certissimo indizio di futura
morte (...) quasi tutti infra il terzo giorno dell’apparizione de’ sopradetti segni,
chi più tosto e chi meno, ed i più senza alcuna febbre o altro accidente morivano”
(Giovanni Boccaccio, Il Decameron).
(30) Un anonimo cronista orvietano annovera tra le cause di morte anche lo
“sbigottimento delle genti”: un violentissimo trauma mentale indotto dalla paura
della peste. (Fonte: Cosmacini G, L’Arte lunga, pag. 211).
(31) Historia Siculorum del francescano Michele da Piazza.
(32) L’uomo occidentale medievale lava raramente se stesso ed i suoi indumenti.
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli22
(33) La peste abbandonerà il continente europeo soltanto verso la metà del
Settecento. Fino al 1537 le epidemie avranno ricorrenza ciclica.
(34) Strumenti, La mercatura medievale, a cura di Armando Sapori, 1972.
(35) Scrive il Lopez (op. cit.).
(36) Canonico Giovanni da Parma.
(37) Marchionne di Coppo Stefani, cronista fiorentino.
(38) Fonte: David Gentilcore - “Regio Protomedicato Napoletano” e gli
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 23
operatori sanitari nel Regno di Napoli - Leicester University (GB).
Epoche storiche
 Regno di Odoacre, fino al 493 (eruli ed altri)
 Regno Ostrogoto, fino al 542 circa (ostrogoti)
 Imp. Bizantino, fino al 763 (bizantini)
 Ducato di Napoli, fino al 1137
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli24
 Ducato di Napoli, fino al 1195 (normanni)
 Regno di Sicilia, fino al 1266 (svevi)
 Regno di Napoli, fino al 1442 (angioini, famiglia Durazzo)
 Regno di Napoli, fino al 1646 (aragonesi, spagnoli)
 Repubblica Napoletana, fino al 1647
 Regno di Napoli, fino al 1713 (spagnoli)
 Regno di Napoli, fino al 1734 (austriaci)
 Regno di Napoli, fino al 1799
 Repubblica Partenopea, 1799
 Regno di Napoli, fino al 1806
 Regno di Napoli, fino al 1815 (francesi)
 Regno delle Due Sicilie, fino al 1860
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 25
SYNTHETIC PROFILE OF THE AUTHOR
“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie
è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei
Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario.
Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale
(Roma, dal 2004); General Manager Villano International Business Team dal
2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali,
immobiliare alta gamma, edilizia-restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità,
arte e cultura); Membro (dal 2013), Hon. Associate Professor in History of Health
Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario
dell’University of Florida State (dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo
finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia Magistrale del
Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio
Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania);
Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron
Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto allAlbo dal 1986). Accademie: Storia Arte
Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi
(dal 2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (dal 2011), International
Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia (dal 2001), a. h.
Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006), Fondazione Treccani Cultura (dal
2016), Fondazione Italia USA (dal 2019). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di
congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board
Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni; è stato
Direttore del Notiziario A.Gi.Far. (1986-1990) e del Bollettino Rotary Club (1990 a
giugno 1994). Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante
officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale
Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia
(2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015).
Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman
Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU
(2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International
Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy
Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and
definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy,
coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente
internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza
sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello
Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato
Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli26
Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante
farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani
d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico
dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80
Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale,
Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-
Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale
di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a
tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale
e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato
Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist.
Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria, ammesso sotto la
presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On. Prof.
Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15). Proponente e padrino di
vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013
Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE
LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio
Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e
Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la
Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo
di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore
Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI,
Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei
medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e
Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali:
Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da
Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci);
Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino
(Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm
2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011);
Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di
Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman
Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità
Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-
Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-
Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e
Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità
pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014);
LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia
Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia
Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria
che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche,
religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con
impact factor, particolarmente apprezzati per l’originalità, la capacità argomentativa e la
Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 27
logica del pensiero, l’ampiezza e l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di
riconosciuto elevato contenuto teorico), la finezza delle intuizioni e la raffinatezza della
prosa; oltre 50 libri (di cui 15, nella sola versione italiana, con complessive 36 edizioni e
22 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori
prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary,
Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche
italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni
(tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di
Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre
150 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe) spesso di notevole
pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È autore in
oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche realizzate con vena innata,
apprezzabile talento e particolare sensibilità che lo inducono a guardare il mondo con
originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti Cataloghi internazionali
scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda dell’Authority
File della UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de
France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH)
U.S.A.; Wellcome Library; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia
Nazionale delle Scienze detta dei XL (Italia); Biblioteca Romana della Fondazione
Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-
Cambridge UK dal 2010; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e
Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con oltre 300 opere; Scheda
di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra
cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Verso la Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo,
2001; La gestione della sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente
della Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia della Farmacia (pres. Prof.
Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e
attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale
cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus
(pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità.
Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber (patroc. Ministero B.A.C.;
pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività
farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos
e teofania nel tempo digitale (patr. Accademia Tiberina; pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-
Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del SMOM
(2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann,
Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi
filosofici e creativi tra le realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 150 multimedia: Cenni di
arte e storia della farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez
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  • 1. Raimondo Villano LCC DG831 Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli: epoca angioina “Abbiamo la responsabilità di mantenere vivo il passato dal quale veniamo: è allo stesso tempo nostro padre e nostro figlio” Carlos Fuentes
  • 2. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli2 Presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010).
  • 3. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 3 © Copyright Raimondo Villano © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Website: www.raimondovillano.com (no-profit); Segreteria: chironfound@gmail.com. Vendite: chironeditore@gmail.com; Catalogo: www.raimondovillano.com (business). Edizioni Chiron Found. - Praxys dpt. © 2009 Fondazione Chiron, www.raimondovillano.com Stampa LP - Napoli. Prima edizione maggio 2010. Prima ristampa novembre 2010. Finito di scrivere il due aprile 2009. Foto di copertina di Raimondo Villano (2005): anfora biansata di fabbrica napoletana della seconda metà del XVII secolo dell’antica spezieria monumentale della Certosa di San Martino in Napoli (Vomero). Serie numerata. Questo volume, privo del numero di serie e della firma dell’autore, è da ritenersi contraffatto.
  • 4. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli4 Indice Presentazione 9 Dalla fine dell’impero Romano al Ducato bizantino 13 Dal Regno ostrogoto al Ducato 17 Dai Normanni agli Svevi 27 L’epoca angioina 39 L’epoca aragonese e spagnola 49 Dagli Asburgo ai Borbone 69 Le produzioni ceramiche 97 Farmacie storiche 103 Appendice: Epoche storiche 109
  • 5. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 5 Presentazione l presente saggio di Raimondo Villano, che si aggiunge ad altre indagini sull’arte farmaceutica condotte su uno scenario ancora più vasto, rappresenta un notevole sforzo di sintesi. Il Regno delle due Sicilie ha trovato la sua unità, almeno a partire dal 1200, con la prima monarchia moderna di Federico II. L’Autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400. Il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, pur ispirato da un parziale precedente francese, condizionerà questo Stato a prestare grande attenzione alla nostra arte, favorita dalla cultura monastica, dallo scriptorium di Cassiodoro all’universalismo di Costantino l’Africano. Molte dinastie si sono succedute in questo Paese senza però stravolgere le sue caratteristiche, lasciando molto spazio alle baronie locali e all’attività della Chiesa. Per questo motivo non è mai nato uno Stato forte e il prezioso aggiornamento legislativo dovuto ad una Università, per questo famosa, è stato applicato saltuariamente e, forse, a macchia di leopardo. Si può spiegare così il monopolio delle farmacie conventuali benedettine a Napoli nel ‘700, come le impressioni degli stranieri che nell’800 lodavano magari il singolo speziale per la sua onestà, ma rimarcavano le manchevolezze del sistema. Che, per esempio, esploderanno con la legge di liberalizzazione Crispi alla fine del secolo: pur essendo in vigore una pianta organica, che nelle regioni del nord limitò l’incondizionata proliferazione degli esercizi, qui, vedi a Messina e Catania, centinaia di botteghe alzarono un’insegna limitandosi alla raccolta delle ricette, convogliate all’unico farmacista dietro compenso. Lo studio documentato da Mario Zappalà sulla vicenda si unisce alle diverse fonti consultate da Villano, con speciale riguardo alle opere di Andrea Russo e di Chichierchia e Papa. Partendo da questa base, l’Autore riuscirà a scrivere una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano che, anche nel decadente periodo ottocentesco, sarà il più attento ad aggiornare i suoi Petitoria e Ricettari Napoletani rispetto agli altri Stati italiani. Dott. Antonio Corvi Presidente Accademia Italiana di Storia della Farmacia I
  • 6. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli6 L’epoca angioina
  • 7. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 7 Nel Basso Medio Evo, in epoca angioina, per volere di Sancya de Mayorca, sposa di Roberto d’Angiò, anche nel famoso Chiostro di Santa Chiara è creato un hortus conclusus, lo spazio dedicato alla coltivazione delle piante medicinali ed alimentari. Nel 1340 il famoso maestro medico dottissimo e insigne, dottore in fisica ed uomo nobile Matteo Silvatico, che certamente insegna a Salerno ai primi del XIV secolo, scrive l’eruditissimo libro delle Pandette, l’Opus Pandectarum(27) Medicinae(28) , una compilazione di materia medica dall’immensa erudizione, con diligenti ed esatte ricerche intorno alla virtù delle erbe, che mostra il progresso fatto dall’arabismo a quei tempi. Matteo Silvatico in questa sua opera tratta di tutte le erbe che sono conosciute, sia quelle che, per le loro singolari qualità, guariscono e sia quelle che nuociono. Il manoscritto inizia con “Tabula Semplicium” in cui sono elencate le varie malattie e i relativi rimedi. Accanto al nome di ogni erba vi sono dei disegni decorativi colorati alternativamente in colore mattone e azzurro. Le
  • 8. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli8 varie erbe sono elencate in ordine alfabetico e la prima lettera di ciascuna erba è posta in un quadrato ed è scritta con inchiostro rosso o azzurro, circondata da disegni sempre diversi, colorati in rosso se la lettera è in azzurro e in azzurro se la lettera è in rosso. Al nome di ogni erba segue l’indicazione del male per cui viene consigliata, la maniera come trarne rimedio e perfino in quale periodo della giornata si rivela maggiormente efficace (Dia-Sera). Con il nome dell’erba corrispondente all’ultima lettera dell’alfabeto, termina il manoscritto; le pagine, numerate in epoca posteriore, sono 295. Il 12 ottobre 1347 dodici galee genovesi provenienti dalla città di Caffa in Crimea, cinta d’assedio da tre anni dai tartari guidati da Khan Djanisberg, giungono nel porto di Messina con a bordo diversi marinai cadaveri o moribondi(29) infettati da morti di peste catapultati come proiettili dagli oltre le mura della città. I malati presentano il corpo pieno di macchie nere e strani rigonfiamenti di colore nero trasudanti sangue e pus all’inguine e sotto le ascelle oppure una febbre molto alta
  • 9. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 9 con emorragia polmonare che portano a morte anche in un solo giorno(30), (31) : è la peste bubbonica che si manitesta nella forma che è trasmessa per contatto infettando il sangue e con i sintomi dei bubboni e delle macchie nere e nella forma più violenta che si trasmette per via aerea attaccando le vie respiratorie. Queste navi, inoltre, hanno le stive zeppe di grano russo di cui si nutrono centinaia di topi neri contaminatori la cui pelliccia è microclima ideale per milioni di pulci indiane pestifere e pestigene del tipo Xenopsylla cheopis. I topi neri, soprattutto se morenti, escono all’aperto in cerca di luce e le loro pulci attecchiscono sull’uomo che, nonostante non sia dotato di pelliccia, costituisce un habitat idoneo per gli abiti e il sudiciume(32) oltre che per l’intrinseco calore corporeo. La presenza di ratti e pulci, inoltre, è fisiologicamente integrata al metabolismo delle città igienicamente precario tra anabolismo dei granai e catabolismo di cloache, fogne a cielo aperto e liquami escrementizi stagnanti nelle strade. Il contagio mortale colpisce con particolare violenza soprattutto l’Italia dove raggiunge l’acme nel 1348 e si
  • 10. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli10 diffonde in tutta Europa devastandola per un triennio oltre il quale resta endemica ricomparendo periodicamente a intervalli di circa dieci anni in singole regioni con danni enormi e la perdita almeno di un quarto della popolazione(33) . Vi sono un disastro socioeconomico ed una crisi demografica: ci sono 64.000 morti a Napoli. Col regresso demografico, poi, si ha una significativa diminuzione della durata media della vita(34) : dai trentacinque ai quaranta anni che sarebbero stati raggiunti prima della grande peste si sarebbe tornati sui venticinque degli “anni bui” (in Inghilterra pare da trentaquattro verso il 1300 a diciassette nel periodo della peste per risalire a trentadue nel primo quarto del Quattrocento). Questo mutamento della struttura della società e gli effetti della crisi si prolungano oltre il secolo XIV. E “siccome solamente una minoranza giungeva all’età matura, pochi adulti dovevano portare il carico di mantenere una quantità di bambini e di adolescenti, e la società si reggeva sull’ esperienza di pochi(35) ”.
  • 11. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 11 La paura e l’incertezza del futuro giunge a determinare un imbarbarimento dei costumi e la moderazione cede il passo a comportamenti estremi: sopravanza l’egoismo in luogo del rispetto e della compassione, si evitano i contatti con altre persone, crescono conflittualità e rancori fra i Comuni immuni e quelli contagiati. Dilaga, inoltre, un’aggressività massimizzata nell’isteria errabonda dei flagellanti e nella caccia all’ebreo come capro espiatorio (al punto tale da far intervenire addirittura Papa Clemente VI nel 1349 con due Bolle del 4 luglio e del 26 settembre che condannano le persecuzioni antiebraiche sotto pena di scomunica). Per medici e speziali, poi, la pestilenza è un’autentica débacle: dall’insipienza e dalla incomprenzione deviva l’impotenza totale! Guy de Chauliac scrive che la peste nera è “poco vantaggiosa per i medici e tale da farli vergognare, poiché non osavano visitare per paura del contagio e quando visitavano poco o punto facevano e quasi tutti i malati muoiono”.
  • 12. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli12
  • 13. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 13 La maggior parte dei medici e degli speziali, in effetti, spesso di fronte alla peste si rifà al precetto dell’aforisma di ascendenza galenica cito, longe fugeas et tarde redeas (scappa rapidamente lontano e torna più tardi che puoi), lasciando campo libero a sedicenti curatori improvvisati che propinano inefficaci rimedi venduti a peso d’oro. Il medico, comunque, quando visita il malato si tiene a distanza e fiuta insistentemente il pomum ambrae, spugna o garza imbevuta di una miscela di aceto in cui sono disciolti polvere di garofano o cannella. È ben comprensibile, dunque, la motivazione dell’invocazione a Dio più diffusa a livello popolare che recita: “a fame, peste et bello, libera nos, Domine!”. Per purificare l’aria dai morbi che causano le varie pestilenze si adotta il metodo dell’accensione di grandi fuochi (calefazione) in cui vengono gettati unguenti, resine ed erbe aromatiche per depurare l’aria dai miasmi che si ritiene diffondano il male in quanto si contrappongono al tanfo proveniente dai corpi abbandonati in putrefazione. Tra le sostanze più usate vanno menzionate la resina di pino
  • 14. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli14 bruciata su legno di larice, lo zolfo, l’aceto ed anche materiali maleodoranti che comunque sono in grado di coprire il fetore dei miasmi come, ad esempio, lo sterco di bovini, corna e peli di svariati animali. È poi introdotto l’uso di tenere alle narici sostanze odorose per purificare l’aria direttamente inspirata: si tratta di spugne imbevute di aceto in cui sono stati tenuti in infusione chiodi di garofano, cannella ed altre spezie. La precettistica profilattica raccomanda inoltre: la ventilazione delle stanze, le abluzioni personali con aceto ed acqua rosata, uso di buon vino e cibi sani, l’astensione dal coito nei rapporti sessuali. Tra le terapie sono annoverabili: le “fregagioni delle parti estreme” con aceto o acqua di rose, vernaccia o malvasìa; i depurativi degli umori corrotti a base di purghe e salassi; gli eliminatori di superfluità locali a base di cauteri “actuali” (ferro infuocato) e di cauteri “potenziali” (vetriolo, calce viva); il bolo armeno, alcune terre sigllate, l’erba ersicaria dalle proprietà essiccanti gli umori e riducente le febbri, lo zafferano per il pallore della cute, il corno di cervo in polvere
  • 15. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 15 o limatura antitossico e confortativo, l’olio di scorpioni spalmato sui bubboni e, soprattutto, la triaca). Non mancano, poi, preziosi come lo zaffiro e lo smeraldo purificatori e moderatori di calore interno e sudore nonché depuratori della corruzione del corpo e dei peccati dell’anima. Il salasso è praticato con tecnica “derivativa” (sull’area patologica per ridurne la pletora nel focololaio morboso) o con tecnica “revulsiva” (dal lato opposto per deviare dal focolaio gli umori corrotti); alcuni speziali, invece, fanno applicare sanguisughe all’ano degli appestati. Tra le terapie per meno abbienti, poi, compaiono al posto della teriaca i semi di limone o la crosta di pane abbrustolito bagnato in aceto con ruta e cipolla. I religiosi, poi, in alcuni casi anziché portare gli estremi conforti ai moribondi, per paura di infettarsi non assolvono il compito generando lo sconforto di un trapasso senza confessione ed estrema unzione: “molti si confessavano quando erano ancora in salute. Giorno e notte rimanevano esposti sugli altari l'ostia consacrata e l'olio degli infermi. Nessun sacerdote voleva portare il sacramento ad eccezione
  • 16. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli16 di quelli che miravano ad una qualche ricompensa. E quasi tutti i frati mendicanti e i sacerdoti di Trento sono morti(36) ”. Gli ammalati rimangono abbandonati nelle case da cui arrivano le invocazioni di aiuto che però rimangono inascoltate, mentre i congiunti piangendo si tengono a distanza: “…moltissimi morirono che non fu chi li vedesse, e molti ne morirono di fame, imperocchè come uno si ponea in sul letto malato, quelli di casa sbigottiti gli diceano: < Io vo per lo medico > e serravano pianamente l'uscio da via, e non vi tornavano più. Costui abbandonato dalle persone e poi da cibo, ed accompagnato dalla febbre si venia meno. Molti erano, che sollicitavano li loro che non li abbandonassero, quando venia alla sera; e' diceano all'ammalato: < Acciocché la notte tu non abbi per ogni cosa a destare chi ti serve, e dura fatica lo dì e la notte, totti tu stesso de' confetti e del vino o acqua, eccola qui in sullo soglio della lettiera sopra 'l capo tuo, e po' torre della roba >. E quando s'addormentava l'ammalato, se n'andava via, e non tornava. Se per sua ventura si trovava la notte confortato di questo cibo la
  • 17. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 17 mattina vivo e forte da farsi a finestra, stava mezz'ora innanzichè persona vi valicasse, se non era la via molto maestra, e quando pure alcun passava, ed egli avesse un poco di voce che gli fosse udito, chiamando, quando gli era risposto, non era soccorso. Imperocchè niuno, o pochi voleano intrare in casa, dove alcuno fosse malato(37) ”. Nel 1359 l’importanza della Scuola medica salernitana è tale che, quando la regina Giovanna I rinnova il vecchio decreto di divieto di praticare la medicina senza una licenza reale, Salerno avanza una petizione in cui si afferma che il decreto contrasta con l’antico diritto consuetudinario della Scuola di conferire lauree in medicina. La regina dà risposta favorevole a tale petizione e conferma la consuetudine, per cui quei medici che hanno ottenuto un certificato dai professori di medicina di Salerno possono praticare medicina in tutto il reame, senza l’aggiunta di una licenza reale. Nel 1362 Napoli è colpita da una suova ondata di peste. Nel Trecento, poi, per la presenza di un’amministrazione centrale relativamente forte nel Regno di Napoli, inoltre, vi sono specifiche ordinanze regie che regolano le professioni
  • 18. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli18 mediche a cominciare già dal tardo medioevo. A partire dal 1380, poi, si parla di un Protomedico sotto il regno della regina Giovanna; ma la creazione di un vero e proprio magistrato con l’incarico di tutelare l’esercizio dell’arte sanitaria avviene più tardi: il Protomedicato, tuttavia, in breve diventa molto più importante sia per la sua funzione fiscale sia per quella medica. L’incarico di Protomedico, in effetti, è una nomina che conferisce molto prestigio e rappresenta la posizione più alta cui un medico napoletano possa approdare, ma sostanzialmente è un ruolo formale con poco potere reale. La nomina può assumere il significato di riconoscimento per il servizio reso al re e per i successi in campo intellettuale. Il beneficiario dell’incarico è, di solito, all’apice dell’establishment medico del Regno. Il tribunale del Protomedicato napoletano ha una natura ad hoc, cioè si riunisce quando ce n’è bisogno, ma non ha una struttura burocratica permanente (come si può trovare in altri antichi stati italiani). Il Protomedico ha al suo servizio un Consultore, “col parere del quale ministra le cose di giustizia”, un Coadiutore
  • 19. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 19 (assistente), un Mastrodatti (notaio) e un portiere. Le cause possono riguardare denunce contro praticanti che hanno oltrepassato i limiti professionali imposti dalle loro patenti o che hanno esercitato senza nessuna licenza. Altri tribunali hanno a che fare con i reati in campo medico, un ruolo che aumenta man mano che ci si allontana dalla capitale: le Udienze provinciali (gli organi principali di amministrazione giudiziaria nelle province) e i Tribunali baronali, nelle ampie zone di giurisdizione feudale. L’altro tribunale che spesso interviene in questioni mediche è il Santo Uffizio dell’Inquisizione o, in sua vece, il Tribunale Episcopale Locale. La giurisdizione in questi casi non è mai chiara(38) . Nel 1383, essendo ascritto a San Pellegrino il merito di aver scoperto una cura che libera i napoletani dall’imperversare della peste, Carlo III Durazzesco gli fa dedicare la costruzione di una chiesa in onore al cui interno, poi, è riposta sotto l’altare la sua salma. Nel 1399 un’altra epidemia di peste si abbatte su Napoli.
  • 20. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli20
  • 21. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 21 _______________ (27) La parola Pandectae è certamente di origine greca che in latino significa dizionario, che raccoglie tutto. (28) Il Manoscritto dell’Opus Pandectarum Medicinae, scritto in latino, è conservato a Roma nella Biblioteca Vaticana (Ms. Vat. Lat. 13010). Esso si presenta all’osservatore in un modo non rifinito, abbastanza grosso e logorato dal tempo. Sulla sbiadita copertina, di colore grigiastro non vi è scritto nulla; le dimensioni sono 280x400 mm. A retro della copertina, nella parte superiore, ci è scritto: N.B. Roberto Re di Napoli e Sicilia homo di gran sapienza ch’era reputato un secondo Salomone fu investito del Regno il 26 agosto del 1301 e morì il 16 gennaio 1343. Queste parole, scritte in italiano e con inchiostro abbastanza vivo, saranno state aggiunte in un’epoca relativamente recente. Il manoscritto dell’Opus Pandectarum Medicinae è stampato, una prima volta in Napoli nell’anno 1474 e, una seconda volta a Lugduni, odierna Lione, nel 1541, presso la tipografia Ugone. La seconda edizione della Pandectae Medicinas si trova in Napoli presso la Biblioteca Nazionale (XXXIV.4.8, Lugduni, 1541, pp.172). (29) “Nascevano nel cominciamento d’essa a’ maschi ed alle femmine parimente o nell’anguinaia o sotto le ditella certe enfiature (...) certissimo indizio di futura morte (...) quasi tutti infra il terzo giorno dell’apparizione de’ sopradetti segni, chi più tosto e chi meno, ed i più senza alcuna febbre o altro accidente morivano” (Giovanni Boccaccio, Il Decameron). (30) Un anonimo cronista orvietano annovera tra le cause di morte anche lo “sbigottimento delle genti”: un violentissimo trauma mentale indotto dalla paura della peste. (Fonte: Cosmacini G, L’Arte lunga, pag. 211). (31) Historia Siculorum del francescano Michele da Piazza. (32) L’uomo occidentale medievale lava raramente se stesso ed i suoi indumenti.
  • 22. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli22 (33) La peste abbandonerà il continente europeo soltanto verso la metà del Settecento. Fino al 1537 le epidemie avranno ricorrenza ciclica. (34) Strumenti, La mercatura medievale, a cura di Armando Sapori, 1972. (35) Scrive il Lopez (op. cit.). (36) Canonico Giovanni da Parma. (37) Marchionne di Coppo Stefani, cronista fiorentino. (38) Fonte: David Gentilcore - “Regio Protomedicato Napoletano” e gli
  • 23. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 23 operatori sanitari nel Regno di Napoli - Leicester University (GB). Epoche storiche  Regno di Odoacre, fino al 493 (eruli ed altri)  Regno Ostrogoto, fino al 542 circa (ostrogoti)  Imp. Bizantino, fino al 763 (bizantini)  Ducato di Napoli, fino al 1137
  • 24. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli24  Ducato di Napoli, fino al 1195 (normanni)  Regno di Sicilia, fino al 1266 (svevi)  Regno di Napoli, fino al 1442 (angioini, famiglia Durazzo)  Regno di Napoli, fino al 1646 (aragonesi, spagnoli)  Repubblica Napoletana, fino al 1647  Regno di Napoli, fino al 1713 (spagnoli)  Regno di Napoli, fino al 1734 (austriaci)  Regno di Napoli, fino al 1799  Repubblica Partenopea, 1799  Regno di Napoli, fino al 1806  Regno di Napoli, fino al 1815 (francesi)  Regno delle Due Sicilie, fino al 1860
  • 25. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 25 SYNTHETIC PROFILE OF THE AUTHOR “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale (Roma, dal 2004); General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, edilizia-restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Hon. Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario dell’University of Florida State (dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto allAlbo dal 1986). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi (dal 2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (dal 2011), International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia (dal 2001), a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006), Fondazione Treccani Cultura (dal 2016), Fondazione Italia USA (dal 2019). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni; è stato Direttore del Notiziario A.Gi.Far. (1986-1990) e del Bollettino Rotary Club (1990 a giugno 1994). Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni
  • 26. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli26 Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei- Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria, ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC- Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino- Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor, particolarmente apprezzati per l’originalità, la capacità argomentativa e la
  • 27. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli 27 logica del pensiero, l’ampiezza e l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), la finezza delle intuizioni e la raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui 15, nella sola versione italiana, con complessive 36 edizioni e 22 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 150 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche realizzate con vena innata, apprezzabile talento e particolare sensibilità che lo inducono a guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda dell’Authority File della UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Wellcome Library; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (Italia); Biblioteca Romana della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC- Cambridge UK dal 2010; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con oltre 300 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Verso la Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; La gestione della sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente della Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia della Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber (patroc. Ministero B.A.C.; pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (patr. Accademia Tiberina; pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza- Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra le realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 150 multimedia: Cenni di arte e storia della farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez
  • 28. Raimondo Villano – Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli28