SlideShare a Scribd company logo
1 of 5
Download to read offline
RITROVARE IL SENSO DELLA PROPRIA ESPERIENZA
PROFESSIONALE
di Luisa Ghianda
Oggi i lavoratori, soprattutto quelli che operano all'interno di contesti competitivi, sono
logorati, spaesati, ma i più resilienti sono anche desiderosi di produrre performance
eccellenti e di ripensare alla propria dimensione professionale con ottimismo e positività,
ritrovandovi un senso.
La fame di relazioni "sane" è fortemente cresciuta, tanto che i comportamenti più
vagheggiati nei contesti professionali fanno riferimento a concetti quali empatia, etica, team
working, rispetto.
Una leadership "consapevole" è quanto mai necessaria, anche perché rappresenta la
dimensione decisiva del successo di una organizzazione. Solo una leadership efficace crea
motivazione nei dipendenti ed appartenenza al contesto professionale. Ed è impossibile
pensare di essere un leader vincente se non si ha un buon grado di auto-consapevolezza
dei propri comportamenti e degli effetti che i propri gesti hanno sugli interlocutori. Non è
immaginabile realizzare una leadership coinvolgente e credibile se non si è di esempio per
il proprio team, se non si è coerenti negli atteggiamenti, nei valori, negli agiti, se non si
possiede empatia.
È proprio quest’ultima, troppo spesso ingiustamente relegata in un angolo buio, dimenticata
dalla maggior parte dei contesti professionali, che non vogliono sentire parlare di emozioni,
colei che, invece, favorisce il benessere nei lavoratori, restituendo loro il senso della propria
presenza sul luogo di lavoro. Perché le persone hanno necessità di essere “viste”,
considerate, valorizzate, bisogni di cui non si spogliano alla mattina prima di andare a
lavorare, bisogni che portano sempre sotto pelle e che più che mai gridano appagamento
sul posto di lavoro. Chissà che il successo di facebook non si basi anche su questa sua
capacità di dare visibilità agli esseri umani, alle loro vite, alle loro vittorie, alle loro emozioni,
delusioni comprese, vissuti narrati nel social network con un sottostante bisogno di ottenere
un riscontro, di ricevere una “carezza”, di avere un gruppo di appartenenza in silenzioso
ascolto. Un click su “mi piace” assurge proprio al ruolo di carezza, in fondo, e, seppur
virtuale, è pur sempre fonte di riconoscimento.
Anche nelle organizzazioni emerge il bisogno di essere in connessione con gli altri, una
connessione che, però, non lascia spazio alla virtualità. Se il capo c’è, con la testa e con il
cuore, può offrire sostegno, ascoltare, valorizzare.
Il capo non ha un compito semplice, indubbiamente. Produrre comportamenti consapevoli,
sviluppare pensieri costruttivi, contenere convinzioni limitanti, liberarsi da schemi
comportamentali ripetitivi e fallimentari, offrire empatia, guidare senza sostituirsi, dirigere
senza imporre significa possedere buone competenze manageriali. Tutte caratteristiche per
niente scontate. Se è vero che il talento del singolo è un elemento soggettivo, una
predisposizione innata, è altrettanto certo che un contesto facilitante consente di far
emergere potenzialità latenti, sviluppare il potenziale, colmare lacune, migliorare lati fragili.
Non è possibile creare il talento, ma è ipotizzabile sviluppare quel potenziale che consente
all’individuo di esprimersi al meglio.
Ma per lavorare sulle proprie potenzialità il solo buon senso o un lavoro "fai da te" potrebbero
non essere sufficienti, perché lo sviluppo personale, il cambiamento necessitano un lavoro
di analisi sia del proprio percorso individuale evolutivo generale, sia delle proprie esigenze
più particolari di formazione, affermazione, realizzazione personale e professionale.
Sviluppare il potenziale comporta la messa in discussione di se stessi, comporta un buon
management dei propri processi psicofisiologici, quali la capacità di gestire lo stress,
aumentare il self-control, ritrovare l'equilibrio psico-fisico, come pure l'implementazione di
nuove conoscenze, legate, ad esempio, alla gestione efficace delle relazioni, della
comunicazione, del lavoro in gruppo, dei collaboratori. Il tutto ben bilanciato, in perfetto
equilibrio, per non andare fuori strada. Il tutto mescolato con l’etica, piena assunzione di
responsabilità del ruolo, che non prevede alcuna fuori uscita dai principi dichiarati.
Per una vita professionale di successo, al sapere fare management va aggiunta la capacità
di rimettere in primo piano le relazioni, portare in campo il fair play, come già Shakespeare
aveva suggerito, termine forse un po’ in disuso, che fa riferimento a quell'attitudine alla
lealtà, a quell’etica comportamentale improntata al riconoscimento e al rispetto dell'altro.
Il fair play è ciò che trasforma un capo in un leader.
Ci sono, poi, compiti sempre più complessi da affrontare, rispetto ai quali le organizzazioni
non concedono sconti o proroghe, cambiamenti di ruolo, contesto, capo, difficoltà
improvvise, eventi emotivamente stressanti, calo di energia o motivazione, situazioni in cui
le proprie competenze potrebbero non essere sufficienti e le risorse personali essere
particolarmente affievolite.
Io penso che il lavoratore non vada lasciato solo nei momenti di difficoltà. Credo che le
risorse umane, proprio perché preziose risorse, vadano sostenute nel loro processo di
crescita. Richiedere performance eccellenti senza offrire alcuna forma di auto-sviluppo è
una modalità miope da parte dell’organizzazione. Superare i propri limiti, focalizzare le
proprie qualità positive, sfruttare le proprie aree di eccellenza, mettere in atto comportamenti
efficaci necessitano un lavoro personale, il cui obiettivo è l'aumento dell'auto-
consapevolezza, perché solo quando si sa cosa si sta facendo si possono raggiungere
buoni risultati.
Il coaching è un modo concreto per realizzare processi di sviluppo professionale ad hoc, per
approfondire e sviluppare nuove consapevolezze, per rispondere al bisogno diffuso di
benessere nelle organizzazioni.
E’ un intervento fortemente personalizzato e congruente con la dimensione soggettiva
dell’esperienza di lavoro del singolo individuo, abbracciando temi di interesse per la persona
stessa, tipo uno specifico risultato da raggiungere, un problema da risolvere, il superamento
di un momento di empasse, la piena espressione del talento.
La realtà soggettiva del coachee è spogliata da valutazioni e giudizi, nonché sottoposta a
diverse chiavi d' interpretazione legate al ruolo, cosicché egli possa cogliere le motivazioni
intrinseche che regolano il comportamento agito. La consapevolezza di sé e delle proprie
dinamiche comportamentali si amplificano notevolmente, permettendo alla persona di
ricongiungersi consapevolmente con le proprie intenzioni e con i propri comportamenti, con
un conseguente aumento di responsabilità nei confronti dei propri agiti. Il risultato di tale
lavoro interiore è quello di sentirsi più autodiretti, a favore di un'autonomia psicologica che
muove nuove scelte al di fuori di dinamiche automatiche ed inconsapevoli.
Il cambiamento frutto di un intervento di coaching non è una mera applicazione
comportamentale, bensì l’esito di un nuovo stato di equilibrio interno, dove nuovi stilemi
emotivi, cognitivi, relazionali e comportamentali sono stati messi a fuoco.
La personalizzazione e la profondità dell’intervento di coaching non sono strettamente
connessi alla vita privata ed emotiva del lavoratore, sebbene queste due dimensioni, proprio
perché non separate dall’attività professionale, costituiranno l’elemento di sfondo, né in
ombra, né in primo piano, ma prese in esame se funzionale al lavoro in corso. Il presidio
costante del grado di libertà del coachee costituirà, comunque, un elemento protettivo.
Il cambiamento obbliga all’introspezione, ad un lavoro che tocca la sfera interiore. Il coachee
deve poter entrare in contatto con sé stesso, con i suoi desideri e bisogni, deve poter
esaminare in modo lucido il suo rapporto con il contesto di riferimento, fino ad entrare in
rapporto con le sue risorse personali. La prescrizione di comportamenti ritenuti adeguati non
ha un vero valore formativo, soprattutto per quei manager che hanno già una solida
esperienza professionale e che quindi non necessitano di modelli semplificanti quanto
piuttosto di modelli personali, auto-costruiti in seguito all’acquisizione di nuove
consapevolezze legate all’approfondimento della conoscenza di sé stessi. Ciò significa
accedere ad un lavoro di indagine dei propri meccanismi interiori, del sé.
L’efficacia dell’intervento di coaching è legata proprio alla presa in carico di schemi mentali
impliciti, modalità interiori di interpretazione della realtà, mappe di riferimento. L’obiettivo è
un riallineamento mentale ed emotivo, passando attraverso la ristrutturazione di abitudini
mentali ricorrenti e depotenzianti, nonché attraverso il consolidamento di “meta
competenze”, quali la capacità di gestire le emozioni, di relazionarsi in modo sano e
costruttivo con gli altri, di implementare resilienza e creatività.
Il vantaggio dell’organizzazione nel promuovere interventi di coaching sarà quello di
produrre concretamente un aumento del livello di performance dei suoi dipendenti, mentre
il vantaggio del lavoratore sarà quello di beneficiare di un’esperienza di evoluzione
personale che gli consentirà di lavorare e vivere in modo più sereno, con una ricaduta
positiva su collaboratori e colleghi.
L’essere umano è portatore di enormi risorse potenziali, spesso lasciate ad uno stato
latente, depotenziate da meccanismi interiori inconsapevoli e automatici. Il lavoro di
coaching contribuisce a svelare e mobilitare risorse inespresse, aumentando la
consapevolezza di sé, vero motore del cambiamento. Riconoscere i bisogni più profondi
sottostanti ai propri comportamenti insoddisfacenti chiarisce meccanismi interiori ancestrali,
da cui nasce la possibilità di appagare quei bisogni con comportamenti più sani.
Riconoscere le convinzioni profonde attorno alle quali è organizzata la propria esperienza
consente di prendere le distanze da ciò che fino a quel momento è apparso inevitabile ed
assoluto. A partire dal riconoscimento dei propri schemi depotenzianti è possibile attivare
nuovi stati mentali positivi e potenti.
Le persone che lavorano nelle organizzazioni hanno bisogno di capi emotivamente
competenti, hanno necessità di spazi di ascolto in cui sia possibile riscoprire un mondo
fiducioso e ricco di possibilità, hanno bisogno di esprimere pienamente il proprio potenziale,
migliorando l’efficacia del proprio contributo nell’azienda. Persone motivate e competenti
realizzano performance eccellenti e accrescono il valore dell’azienda.

More Related Content

What's hot

La gestione dei collaboratori
La gestione dei collaboratoriLa gestione dei collaboratori
La gestione dei collaboratoriLuca Baiguini
 
La Delega - Alessandro Carli
La Delega - Alessandro CarliLa Delega - Alessandro Carli
La Delega - Alessandro CarliLuigi Mengato
 
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assieme
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeTeam working - Costruire i rapporti per lavorare bene assieme
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
 
Tipologie di collaboratori: la principale variabile situazionale
Tipologie di collaboratori: la principale variabile situazionaleTipologie di collaboratori: la principale variabile situazionale
Tipologie di collaboratori: la principale variabile situazionaleFederico Fantacone
 
La leadership si scollega
La leadership si scollegaLa leadership si scollega
La leadership si scollegaKelly Services
 
2 Gestione Collaboratori Capo
2 Gestione Collaboratori Capo2 Gestione Collaboratori Capo
2 Gestione Collaboratori CapoGiovanni Negri
 
Leadership
LeadershipLeadership
LeadershipPersonae
 
Leadership, Team Building e Community Management - Master SQcuola di Blog
Leadership, Team Building e Community Management  - Master SQcuola di BlogLeadership, Team Building e Community Management  - Master SQcuola di Blog
Leadership, Team Building e Community Management - Master SQcuola di BlogMarco FABBRI
 
Team working soft skills_coach pasquale adamo
Team working soft skills_coach pasquale adamoTeam working soft skills_coach pasquale adamo
Team working soft skills_coach pasquale adamoPasquale Adamo
 
Leadership e team building
Leadership e team buildingLeadership e team building
Leadership e team buildingIrene Morrione
 
Team Building Lab Sinapsi
Team Building Lab SinapsiTeam Building Lab Sinapsi
Team Building Lab SinapsiLuigi Mengato
 

What's hot (20)

Leadership
LeadershipLeadership
Leadership
 
La gestione dei collaboratori
La gestione dei collaboratoriLa gestione dei collaboratori
La gestione dei collaboratori
 
Pres it2a
Pres it2aPres it2a
Pres it2a
 
La Delega - Alessandro Carli
La Delega - Alessandro CarliLa Delega - Alessandro Carli
La Delega - Alessandro Carli
 
La leadership
La leadershipLa leadership
La leadership
 
Leadership
LeadershipLeadership
Leadership
 
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assieme
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeTeam working - Costruire i rapporti per lavorare bene assieme
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assieme
 
Tipologie di collaboratori: la principale variabile situazionale
Tipologie di collaboratori: la principale variabile situazionaleTipologie di collaboratori: la principale variabile situazionale
Tipologie di collaboratori: la principale variabile situazionale
 
La leadership si scollega
La leadership si scollegaLa leadership si scollega
La leadership si scollega
 
2 Gestione Collaboratori Capo
2 Gestione Collaboratori Capo2 Gestione Collaboratori Capo
2 Gestione Collaboratori Capo
 
Leadership
LeadershipLeadership
Leadership
 
La formazione Intra Moenia
La formazione Intra MoeniaLa formazione Intra Moenia
La formazione Intra Moenia
 
Leadership, Team Building e Community Management - Master SQcuola di Blog
Leadership, Team Building e Community Management  - Master SQcuola di BlogLeadership, Team Building e Community Management  - Master SQcuola di Blog
Leadership, Team Building e Community Management - Master SQcuola di Blog
 
Team working e team building
Team working e team buildingTeam working e team building
Team working e team building
 
Team working soft skills_coach pasquale adamo
Team working soft skills_coach pasquale adamoTeam working soft skills_coach pasquale adamo
Team working soft skills_coach pasquale adamo
 
Team build work
Team build workTeam build work
Team build work
 
Abruzzo Mindfulness
Abruzzo Mindfulness
Abruzzo Mindfulness
Abruzzo Mindfulness
 
Leadership e team building
Leadership e team buildingLeadership e team building
Leadership e team building
 
Leadership
LeadershipLeadership
Leadership
 
Team Building Lab Sinapsi
Team Building Lab SinapsiTeam Building Lab Sinapsi
Team Building Lab Sinapsi
 

Similar to Ritrovare il senso della propria esperienza professionale. L'intervento di coaching

FILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di Formazione
FILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di FormazioneFILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di Formazione
FILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di FormazioneMicaela Passini
 
WORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavora
WORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavoraWORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavora
WORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavorafabio cortese
 
Il potere trasformativo della mindfulness in azienda
Il potere trasformativo della mindfulness in aziendaIl potere trasformativo della mindfulness in azienda
Il potere trasformativo della mindfulness in aziendaValeria Degiovanni
 
Mgmt lezione 2-il lavoro di gruppo
Mgmt lezione 2-il lavoro di gruppoMgmt lezione 2-il lavoro di gruppo
Mgmt lezione 2-il lavoro di gruppoLeonardo Pergolini
 
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDIN
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDINAICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDIN
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDINClaudia Pietrantoni
 
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONIAICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONISilvano Croci
 
Le dinamiche dei gruppi
Le dinamiche dei gruppiLe dinamiche dei gruppi
Le dinamiche dei gruppiclaudiopesenti
 
Il Coaching organizzativo per gli studi professionali
Il Coaching organizzativo per gli studi professionaliIl Coaching organizzativo per gli studi professionali
Il Coaching organizzativo per gli studi professionaliMARZIA GORINI
 
Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...
Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...
Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...Centro Formazione Wonderful
 
Open Human Solutions febbraio 2014
Open Human Solutions febbraio 2014Open Human Solutions febbraio 2014
Open Human Solutions febbraio 2014openhumansolutions
 
FORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIA
FORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIAFORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIA
FORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIALuisa Ghianda
 
Soft skills e sviluppo competenze manageriali gaetano ranieri synergicamente
Soft skills e sviluppo competenze manageriali   gaetano ranieri synergicamenteSoft skills e sviluppo competenze manageriali   gaetano ranieri synergicamente
Soft skills e sviluppo competenze manageriali gaetano ranieri synergicamenteGaetano Ranieri
 
Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013
Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013
Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013Daniele Cavallotti
 
SynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RT
SynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RTSynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RT
SynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RTonellialessandro
 
Hi touch draftesecutivo_mood_light
Hi touch draftesecutivo_mood_lightHi touch draftesecutivo_mood_light
Hi touch draftesecutivo_mood_lightin-spire
 
Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...
Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...
Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...Complexity Institute
 
Ottieni il lavoro che vuoi Massimo Perciavalle
Ottieni il lavoro che vuoi Massimo PerciavalleOttieni il lavoro che vuoi Massimo Perciavalle
Ottieni il lavoro che vuoi Massimo PerciavalleMake It So
 

Similar to Ritrovare il senso della propria esperienza professionale. L'intervento di coaching (20)

FILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di Formazione
FILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di FormazioneFILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di Formazione
FILMCAMS C.G.I.L. Ascoli Piceno Corso di Formazione
 
WORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavora
WORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavoraWORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavora
WORKNESS - Tecniche evolutive per chi lavora
 
Il potere trasformativo della mindfulness in azienda
Il potere trasformativo della mindfulness in aziendaIl potere trasformativo della mindfulness in azienda
Il potere trasformativo della mindfulness in azienda
 
Mgmt lezione 2-il lavoro di gruppo
Mgmt lezione 2-il lavoro di gruppoMgmt lezione 2-il lavoro di gruppo
Mgmt lezione 2-il lavoro di gruppo
 
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDIN
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDINAICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDIN
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI per LINKEDIN
 
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONIAICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI
AICIS-PER-LE-ORGANIZZAZIONI
 
Le dinamiche dei gruppi
Le dinamiche dei gruppiLe dinamiche dei gruppi
Le dinamiche dei gruppi
 
Il Coaching organizzativo per gli studi professionali
Il Coaching organizzativo per gli studi professionaliIl Coaching organizzativo per gli studi professionali
Il Coaching organizzativo per gli studi professionali
 
Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...
Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...
Corso "Strategia del Successo" per Imprenditori e Dirigenti - Centro Formazio...
 
Trainer Manager - percorso superiore
Trainer Manager - percorso superioreTrainer Manager - percorso superiore
Trainer Manager - percorso superiore
 
Open Human Solutions febbraio 2014
Open Human Solutions febbraio 2014Open Human Solutions febbraio 2014
Open Human Solutions febbraio 2014
 
FORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIA
FORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIAFORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIA
FORMAZIONE PER LA CULTURA D’IMPRESA IN ODONTOIATRIA
 
Soft skills e sviluppo competenze manageriali gaetano ranieri synergicamente
Soft skills e sviluppo competenze manageriali   gaetano ranieri synergicamenteSoft skills e sviluppo competenze manageriali   gaetano ranieri synergicamente
Soft skills e sviluppo competenze manageriali gaetano ranieri synergicamente
 
Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013
Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013
Seminar leadership imprenditorialita-2giorni_mi_ro_17_aprile_2013
 
SynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RT
SynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RTSynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RT
SynaptoGenesis - IAC 2015 CONFERENCE - RT
 
Motivazione e risultati
Motivazione e risultati Motivazione e risultati
Motivazione e risultati
 
ONE Consulenza Evolutiva - Brochure
ONE Consulenza Evolutiva - BrochureONE Consulenza Evolutiva - Brochure
ONE Consulenza Evolutiva - Brochure
 
Hi touch draftesecutivo_mood_light
Hi touch draftesecutivo_mood_lightHi touch draftesecutivo_mood_light
Hi touch draftesecutivo_mood_light
 
Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...
Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...
Essere Leader - al Complexity Literacy Meeting le slides del libro presentato...
 
Ottieni il lavoro che vuoi Massimo Perciavalle
Ottieni il lavoro che vuoi Massimo PerciavalleOttieni il lavoro che vuoi Massimo Perciavalle
Ottieni il lavoro che vuoi Massimo Perciavalle
 

More from Luisa Ghianda

Separiamoci con amore
Separiamoci con amoreSepariamoci con amore
Separiamoci con amoreLuisa Ghianda
 
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017Luisa Ghianda
 
Forum Invisalign 2016
Forum Invisalign 2016Forum Invisalign 2016
Forum Invisalign 2016Luisa Ghianda
 
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...Luisa Ghianda
 
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica Luisa Ghianda
 
Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...
Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...
Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...Luisa Ghianda
 
Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...
Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...
Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...Luisa Ghianda
 

More from Luisa Ghianda (8)

Separiamoci con amore
Separiamoci con amoreSepariamoci con amore
Separiamoci con amore
 
Genitori
GenitoriGenitori
Genitori
 
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017
 
Forum Invisalign 2016
Forum Invisalign 2016Forum Invisalign 2016
Forum Invisalign 2016
 
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...
Auto-consapevolezza nella comunicazione in odontoiatria. La metodologia anali...
 
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica
 
Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...
Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...
Raccolti: Il teatro in azienda. Metodi Attivi e Psicodramma nella formazione ...
 
Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...
Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...
Melting pot. Strumenti diversificati per un mix vincente nella formazione com...
 

Ritrovare il senso della propria esperienza professionale. L'intervento di coaching

  • 1. RITROVARE IL SENSO DELLA PROPRIA ESPERIENZA PROFESSIONALE di Luisa Ghianda Oggi i lavoratori, soprattutto quelli che operano all'interno di contesti competitivi, sono logorati, spaesati, ma i più resilienti sono anche desiderosi di produrre performance eccellenti e di ripensare alla propria dimensione professionale con ottimismo e positività, ritrovandovi un senso. La fame di relazioni "sane" è fortemente cresciuta, tanto che i comportamenti più vagheggiati nei contesti professionali fanno riferimento a concetti quali empatia, etica, team working, rispetto. Una leadership "consapevole" è quanto mai necessaria, anche perché rappresenta la dimensione decisiva del successo di una organizzazione. Solo una leadership efficace crea motivazione nei dipendenti ed appartenenza al contesto professionale. Ed è impossibile pensare di essere un leader vincente se non si ha un buon grado di auto-consapevolezza dei propri comportamenti e degli effetti che i propri gesti hanno sugli interlocutori. Non è immaginabile realizzare una leadership coinvolgente e credibile se non si è di esempio per il proprio team, se non si è coerenti negli atteggiamenti, nei valori, negli agiti, se non si possiede empatia.
  • 2. È proprio quest’ultima, troppo spesso ingiustamente relegata in un angolo buio, dimenticata dalla maggior parte dei contesti professionali, che non vogliono sentire parlare di emozioni, colei che, invece, favorisce il benessere nei lavoratori, restituendo loro il senso della propria presenza sul luogo di lavoro. Perché le persone hanno necessità di essere “viste”, considerate, valorizzate, bisogni di cui non si spogliano alla mattina prima di andare a lavorare, bisogni che portano sempre sotto pelle e che più che mai gridano appagamento sul posto di lavoro. Chissà che il successo di facebook non si basi anche su questa sua capacità di dare visibilità agli esseri umani, alle loro vite, alle loro vittorie, alle loro emozioni, delusioni comprese, vissuti narrati nel social network con un sottostante bisogno di ottenere un riscontro, di ricevere una “carezza”, di avere un gruppo di appartenenza in silenzioso ascolto. Un click su “mi piace” assurge proprio al ruolo di carezza, in fondo, e, seppur virtuale, è pur sempre fonte di riconoscimento. Anche nelle organizzazioni emerge il bisogno di essere in connessione con gli altri, una connessione che, però, non lascia spazio alla virtualità. Se il capo c’è, con la testa e con il cuore, può offrire sostegno, ascoltare, valorizzare. Il capo non ha un compito semplice, indubbiamente. Produrre comportamenti consapevoli, sviluppare pensieri costruttivi, contenere convinzioni limitanti, liberarsi da schemi comportamentali ripetitivi e fallimentari, offrire empatia, guidare senza sostituirsi, dirigere senza imporre significa possedere buone competenze manageriali. Tutte caratteristiche per niente scontate. Se è vero che il talento del singolo è un elemento soggettivo, una predisposizione innata, è altrettanto certo che un contesto facilitante consente di far emergere potenzialità latenti, sviluppare il potenziale, colmare lacune, migliorare lati fragili. Non è possibile creare il talento, ma è ipotizzabile sviluppare quel potenziale che consente all’individuo di esprimersi al meglio. Ma per lavorare sulle proprie potenzialità il solo buon senso o un lavoro "fai da te" potrebbero non essere sufficienti, perché lo sviluppo personale, il cambiamento necessitano un lavoro di analisi sia del proprio percorso individuale evolutivo generale, sia delle proprie esigenze più particolari di formazione, affermazione, realizzazione personale e professionale. Sviluppare il potenziale comporta la messa in discussione di se stessi, comporta un buon management dei propri processi psicofisiologici, quali la capacità di gestire lo stress, aumentare il self-control, ritrovare l'equilibrio psico-fisico, come pure l'implementazione di nuove conoscenze, legate, ad esempio, alla gestione efficace delle relazioni, della comunicazione, del lavoro in gruppo, dei collaboratori. Il tutto ben bilanciato, in perfetto
  • 3. equilibrio, per non andare fuori strada. Il tutto mescolato con l’etica, piena assunzione di responsabilità del ruolo, che non prevede alcuna fuori uscita dai principi dichiarati. Per una vita professionale di successo, al sapere fare management va aggiunta la capacità di rimettere in primo piano le relazioni, portare in campo il fair play, come già Shakespeare aveva suggerito, termine forse un po’ in disuso, che fa riferimento a quell'attitudine alla lealtà, a quell’etica comportamentale improntata al riconoscimento e al rispetto dell'altro. Il fair play è ciò che trasforma un capo in un leader. Ci sono, poi, compiti sempre più complessi da affrontare, rispetto ai quali le organizzazioni non concedono sconti o proroghe, cambiamenti di ruolo, contesto, capo, difficoltà improvvise, eventi emotivamente stressanti, calo di energia o motivazione, situazioni in cui le proprie competenze potrebbero non essere sufficienti e le risorse personali essere particolarmente affievolite. Io penso che il lavoratore non vada lasciato solo nei momenti di difficoltà. Credo che le risorse umane, proprio perché preziose risorse, vadano sostenute nel loro processo di crescita. Richiedere performance eccellenti senza offrire alcuna forma di auto-sviluppo è una modalità miope da parte dell’organizzazione. Superare i propri limiti, focalizzare le proprie qualità positive, sfruttare le proprie aree di eccellenza, mettere in atto comportamenti efficaci necessitano un lavoro personale, il cui obiettivo è l'aumento dell'auto- consapevolezza, perché solo quando si sa cosa si sta facendo si possono raggiungere buoni risultati. Il coaching è un modo concreto per realizzare processi di sviluppo professionale ad hoc, per approfondire e sviluppare nuove consapevolezze, per rispondere al bisogno diffuso di benessere nelle organizzazioni. E’ un intervento fortemente personalizzato e congruente con la dimensione soggettiva dell’esperienza di lavoro del singolo individuo, abbracciando temi di interesse per la persona stessa, tipo uno specifico risultato da raggiungere, un problema da risolvere, il superamento di un momento di empasse, la piena espressione del talento. La realtà soggettiva del coachee è spogliata da valutazioni e giudizi, nonché sottoposta a diverse chiavi d' interpretazione legate al ruolo, cosicché egli possa cogliere le motivazioni intrinseche che regolano il comportamento agito. La consapevolezza di sé e delle proprie dinamiche comportamentali si amplificano notevolmente, permettendo alla persona di ricongiungersi consapevolmente con le proprie intenzioni e con i propri comportamenti, con un conseguente aumento di responsabilità nei confronti dei propri agiti. Il risultato di tale
  • 4. lavoro interiore è quello di sentirsi più autodiretti, a favore di un'autonomia psicologica che muove nuove scelte al di fuori di dinamiche automatiche ed inconsapevoli. Il cambiamento frutto di un intervento di coaching non è una mera applicazione comportamentale, bensì l’esito di un nuovo stato di equilibrio interno, dove nuovi stilemi emotivi, cognitivi, relazionali e comportamentali sono stati messi a fuoco. La personalizzazione e la profondità dell’intervento di coaching non sono strettamente connessi alla vita privata ed emotiva del lavoratore, sebbene queste due dimensioni, proprio perché non separate dall’attività professionale, costituiranno l’elemento di sfondo, né in ombra, né in primo piano, ma prese in esame se funzionale al lavoro in corso. Il presidio costante del grado di libertà del coachee costituirà, comunque, un elemento protettivo. Il cambiamento obbliga all’introspezione, ad un lavoro che tocca la sfera interiore. Il coachee deve poter entrare in contatto con sé stesso, con i suoi desideri e bisogni, deve poter esaminare in modo lucido il suo rapporto con il contesto di riferimento, fino ad entrare in rapporto con le sue risorse personali. La prescrizione di comportamenti ritenuti adeguati non ha un vero valore formativo, soprattutto per quei manager che hanno già una solida esperienza professionale e che quindi non necessitano di modelli semplificanti quanto piuttosto di modelli personali, auto-costruiti in seguito all’acquisizione di nuove consapevolezze legate all’approfondimento della conoscenza di sé stessi. Ciò significa accedere ad un lavoro di indagine dei propri meccanismi interiori, del sé. L’efficacia dell’intervento di coaching è legata proprio alla presa in carico di schemi mentali impliciti, modalità interiori di interpretazione della realtà, mappe di riferimento. L’obiettivo è un riallineamento mentale ed emotivo, passando attraverso la ristrutturazione di abitudini mentali ricorrenti e depotenzianti, nonché attraverso il consolidamento di “meta competenze”, quali la capacità di gestire le emozioni, di relazionarsi in modo sano e costruttivo con gli altri, di implementare resilienza e creatività. Il vantaggio dell’organizzazione nel promuovere interventi di coaching sarà quello di produrre concretamente un aumento del livello di performance dei suoi dipendenti, mentre il vantaggio del lavoratore sarà quello di beneficiare di un’esperienza di evoluzione personale che gli consentirà di lavorare e vivere in modo più sereno, con una ricaduta positiva su collaboratori e colleghi. L’essere umano è portatore di enormi risorse potenziali, spesso lasciate ad uno stato latente, depotenziate da meccanismi interiori inconsapevoli e automatici. Il lavoro di coaching contribuisce a svelare e mobilitare risorse inespresse, aumentando la consapevolezza di sé, vero motore del cambiamento. Riconoscere i bisogni più profondi
  • 5. sottostanti ai propri comportamenti insoddisfacenti chiarisce meccanismi interiori ancestrali, da cui nasce la possibilità di appagare quei bisogni con comportamenti più sani. Riconoscere le convinzioni profonde attorno alle quali è organizzata la propria esperienza consente di prendere le distanze da ciò che fino a quel momento è apparso inevitabile ed assoluto. A partire dal riconoscimento dei propri schemi depotenzianti è possibile attivare nuovi stati mentali positivi e potenti. Le persone che lavorano nelle organizzazioni hanno bisogno di capi emotivamente competenti, hanno necessità di spazi di ascolto in cui sia possibile riscoprire un mondo fiducioso e ricco di possibilità, hanno bisogno di esprimere pienamente il proprio potenziale, migliorando l’efficacia del proprio contributo nell’azienda. Persone motivate e competenti realizzano performance eccellenti e accrescono il valore dell’azienda.