Scheda del libro consigliato da Marco Bevilacqua: "Le vie della complessità" - presentato al Complexity Literacy Meeting Nazionale 2017 organizzato dal Complexity Institute
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Marco Bevilacqua: "Le vie della complessità"
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Corso Genova 32 - 16043 Chiavari – GE - CF: 90059610106
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LA SCHEDA DEL “LIBRO CONSIGLIATO”
Dal Lettore: Marco Bevilacqua
1. TITOLO
Le Vie della Complessità
2. AUTORE/I
Giuseppe Fumarco, sociologo, è stato docente di diritto ed economia nelle scuole superiori, formatore di
adulti in vari enti e ricercatore presso IRRE. Ha scritto un volume di storia del pensiero economico su J.A.
Schumpeter e due studi sull’autonomia scolastica e sulla professione docente. Più recentemente si è
occupato del pensiero della complessità effettuando interventi e seminari di analisi della vasta opera di
Edgar Morin al quale ha anche dedicato il suo precedente volume: “ Complexus. Leggere il presente sulle
orme di Edgar Morin”.
3. CASA EDITRICE
PAOLA CARAMELLA EDITRICE
4. ANNO PUBBLICAZIONE
2017
5. BANDELLA LATERALE con breve descrizione dei contenuti del “Libro Consigliato”
Il termine “complessità”, ormai comunemente utilizzato in ambiti diversi, ha assunto un valore
semantico di interesse della ricerca scientifica e dell’indagine filosofica dei nostri tempi. L’Autore si
misura con la ricostruzione dei percorsi attraverso i quali iniziare a comprendere la “questione
della complessità” alla quale hanno tentato di dare una risposta sia ricercatori del nord e del sud
America che autorevolissimi esponenti della filosofia e della scienza in Europa. E’ attraverso il
modo di procedere di questa efficace e sintetica rielaborazione che il lettore intenderà anche il
senso del titolo ‘plurale’ scelto per il volume: “Le vie della complessità”.
L’Autore non si limita a ricostruire il percorso della ricerca sulla “complessità” di questo secondo
dopoguerra (anche perché già fatto da molti altri); l’inizio del suo percorso si colloca tra le fine
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‘800 e l’inizio del ‘900 e spazia dall’ecologia alla fisica ‘micro’ e ‘macro’, dalla teoria sistemica alla
biologia genetica.
Fumarco, senza logica di contrapposizione, evidenzia la differenza di approccio tra lo stile
pragmatico della scienza e della ricerca americana e quello, mediamente più filosofico, del campo
europeo. Infatti, sebbene il termine complessità sia stato ‘ufficializzato’ nel ’78 per la prima volta
negli U.S.A. sulla rivista “Scientific American”, i contributi più trasversali a questa tematica sono
venuti da molti importanti autori europei che hanno saputo collocarsi nell’intersezione tra scienza
e filosofia. Tra questi, un rilievo del tutto particolare non poteva non essere dedicato a Edgar
Morin, uno dei più grandi pensatori tuttora viventi e da qualcuno definito, non a caso, “il filosofo
della complessità”. A lui l’Autore dedica la seconda parte di questo lavoro.
6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
Parte Prima (Dall’ecologia alla Scuola di Santiago)
Parte Seconda (La Complessità secondo Edgar Morin)
7. PERCHE ’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max. 300 parole)
Come descritto in quarta di copertina, “le Vie della Complessità” sta emergendo come trend
incisivamente connotativo dell’Età contemporanea.
Il testo risulta esser un prezioso e ben riuscito “bignami delle complessità”. Difatti, con pennellate
essenziali ma complete, l’autore ha dipinto un bel ritratto sinottico dell’argomento. Uso in
proposito la metafora del dipinto poiché l’autore ha anche ideato l’artistica copertina del libro.
Il testo risulta essere anche un tassello saliente che si aggiunge alla bibliografia che a partire
dall’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco rafforza la mia idea della necessità di una “diffusione
non banalizzante” del pensiero della complessità; per spiegarmi meglio: dobbiamo entrare in
un’epoca di complessificazione del pensiero che includa un’educazione alla comprensione del
pensiero della complessità (come d’altra parte invocato dallo stesso Morin).
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Per spiegarmi meglio, utilizzando una metafora, si potrebbe anche usare il termine
“volgarizzazione” che richiama il passaggio dal latino all’italiano cosiddetto “volgare”. Come è il
caso della divulgazione della “Divina Commedia” commissionata dal podestà di Firenze al
Boccaccio al fine che, dal fabbro al pizzicagnolo, dal calzolaio al fornaio, fosse dato a tutti di
conoscere la meraviglia dantesca.
A conclusione di questa breve riflessione - utilizzando termini ‘marinareschi’ - si potrebbe quasi
dire che, nella saggistica sulla complessità, si sta passando dalle imponenti e impegnative navi da
crociera alle corvette più leggere e veloci di più larga diffusione. Infine cito, per esemplificare, i
testi di: Mauro Magatti ”Cambio di Paradigma”; “Al passo con il Futuro. Come sopravvivere
all’imprevedibile accelerazione del futuro” scritto dal direttore del MIT Joi Ito con Jeff Howe (che
presenterò al Literacy Meeting); “Homo Deus. Breve storia del futuro” di Yuval Noah Harari; e, per
finire, “La quarta rivoluzione”, di Luciano Floridi, ossia come l’infosfera sta trasformando il
mondo.
Una conoscenza più diffusa del pensiero della complessità ci traghetterà, come un novello
“Caronte”, dalle secche dei neopopulismi al rinascimento del nuovo umanesimo del III millennio.