Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Giuseppe Zollo - già professore di Ingegneria Gestionale presso l’Università di Napoli Federico II - del libro:
La scienza universale. Arte e natura nel genio di Leonardo
di Fritjof Capra
pubblicato nel 2007 per Rizzoli Editore.
3. La forma del Mondo
[…] Le cose tutte quante
hanno ordine tra loro, e questo è forma
che l’universo a Dio fa somigliante.
(Par, I, 103-105)
1265-1321
4. ARISTOTELE:
L’ordine del mondo nasce dalle
OPPOSIZIONI
CALDO
FREDDO
SECCO UMIDO
FUOCO ARIA
TERRA ACQUA
il fuoco sale verso l’alto
perché possiede
la qualità della leggerezza
384 a.C.-322 a.C.
5. Galileo Galilei
• Tutti i corpi sono intrinsecamente pesanti
• la leggerezza è solo una proprietà relativa e misurabile
• il fuoco sale verso l’alto perché è meno pesante dell’aria.
Paolo Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa”, Laterza, 1997, a pag. 107
6. Leonardo: la legge piramidale
• La velocità di un corpo in caduta libera cresce in maniera
uniforme. La forza aumenta con la velocità e si attenua con
la distanza.
• L'accrescimento e la diminuzione delle "potenze" naturali
si verificano in maniera "piramidale", cioè proporzionale.
• La legge piramidale rappresenta per Leonardo una
costante universale.
http://brunelleschi.imss.fi.it/menteleonardo
8. • Autorità
• Logica deduttiva
• Coerenza formale
• Informazioni
dai sensi
• Il disegno per
definire il pattern
• Le relazioni
che spiegano
• Esperimenti
e misure
• Modelli
matematici
• Leggi causali
1452-1519 1564-1642
1265-1321
9. 2. Il METODO
OSSERVAZIONE x
ESPLORARE IL MONDO
DISEGNO x
SCOVARE
IL PATTERN
(le qualità delle forme)
RAGIONE x
TESSERE RELAZIONI
E DIMOSTRARE
«il pittore che ritrae per pratica e
giudizio d'occhio sansa ragione,
è come lo specchio che in sé imita tutte
le a sé contra poste cose,
sanza cognizione d'esse.»
ATL, f.207.
Ma prima farò alcuna esperienza,
avanti che più oltre proceda, perché
mia intenzione è allegare prima la
sperienza e po’ colla ragione
dimostrare perché tale esperienza è
costretta in tal modo operare; e
questa è la vera regola come li
speculatori delli effetti naturali hanno
a procedere.» Ms. E f. 55r.
10. 3. La scienza dell’estetica
«[La pittura] con filosofica e sottile
speculazione considera tutte le qualità delle
forme [ ... ].
E veramente questa è scienza et legitima
figlia de natura, perché la pittura è partorita
da questa».
LDP, Libro I, § 8.
24. «In primo luogo, il pensiero sarebbe ancorato
al passato attraverso le analogie, e in secondo
luogo sarebbe ancorato al concreto attraverso
il corpo fisico, che è stato coinvolto in così
tante esperienze.»
Hofstadter, Sander, Superfici ed essenze, 2015, p. 311.
25. 7. La necessità della natura
(comprendere il pattern emergente)
«la necessità è maestra e tutrice della natura. La
necessità è tema e inventrice della natura, e
freno e regola etterna.» FOR III, f. 43v.
30. Ultima Cena di Andrea del Castagno – Firenze, Santa Apollonia -1445)
’Ultima Cena di Leonardo– Milano, Santa Maria delle Grazie -1595-1498)
31.
32.
33. • L’attività estetica si mostra «come un esercizio parallelo
dell'esperienza, un suo funzionamento per così dire ‘a vuoto’,
ma carico di conseguenze.
• La duplicazione dell'esperienza che ha luogo in essa, infatti,
permette non solo di mantenere efficienti le nostre capacità,
ma anche di creare
• un'anticipazione di esperienza (imparo a confrontarmi con
varie possibilità),
• e al tempo stesso una intensificazione di essa (mi concentro
su determinati aspetti di quello che accade)
• e una riserva di esperienza (tramite l'attività estetica posso
entrare in contatto con tante situazioni che non ho potuto
effettivamente esperire).»
P. D’ANGELO, Estetica, 2011, p. 83.
35. • «Negli ultimi decenni, la visione meccanicistica
cartesiana del mondo ha cominciato a cedere il
passo alla concezione olistica ed ecologica non
dissimile da quella espressa nella scienza e
nell'arte di Leonardo da Vinci. […]
• E insieme a questa nuova enfasi posta sulla
complessità, le reti e gli schemi
d’organizzazione, sta lentamente emergendo
una nuova scienza delle qualità.»
F. CAPRA, 2007, pp. 363-364
36. Perché studiare Leonardo?
• per comprendere meglio le sfide nel passaggio tra
due mondi
• per imparare a godere della bellezza del mondo
• per allenarci al pensiero complesso
• per moltiplicare la meraviglia e il godimento
difronte alle sue opere