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COMMENTO MENSILE
Settembre 2018
Ambrosetti Asset Management SIM S.p.A.
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Le pressioni negative hanno coinvolto anche l’Oro (-1.85%) mentre il Petrolio
ha recuperato velocemente le incertezze iniziali segnando significativi progressi
(Brent +5.58%). Si è registrata parecchia tensione anche sul fronte valutario
con le divise emergenti generalmente deboli e con l’Euro in calo soprattutto
contro Yen e Franco Svizzero.
La borsa Statunitense continua a mantenere una intonazione strutturalmente
positiva ed il più lungo “Bull Market” nella storia di Wall Street non sembra
volersi arrestare, accompagnato da dati macroeconomici in crescita e dalla
ormai scontata normalizzazione della politica monetaria nonostante il mondo
finanziario attorno agli Usa qualche indicazione di incertezza la stia dando.
I mercati ora sono chiamati al test di settembre: un mese statisticamente difficile
per gli investitori che si apre con incertezza in aumento e con l’attenzione rivolta
alle tensioni diplomatiche tra Stati Uniti, Turchia e Russia, ai deludenti dati sulla
Cina ed al tema Italia, vero ago della bilancia sul piatto della stabilità dell’area.
Ci attendono dunque settimane importanti probabilmente caratterizzate da
qualche sorpresa negativa. Tuttavia, grazie ad una chiave di valutazione
oggettiva, è possibile avere una lettura più distaccata della situazione in essere
ed in evoluzione per la quale è palese come lo stato di salute di fondo dei
mercati finanziari possa aiutare ad interpretare queste situazioni un po’
estreme. Le flessioni, seppur poco piacevoli e temporaneamente impattanti in
modo negativo, si trasformano in opportunità ed i mercati stanno continuando
a rispondere in modo costruttivo alle diverse crisi e riteniamo continueranno a
farlo anche nei mesi entranti.
Per il MESE DIMESE DIMESE DIMESE DI SSSSETTEMBREETTEMBREETTEMBREETTEMBRE manteniamo una esposizione azionaria complessiva
ridotta rispetto alla componente obbligazionaria confermando un livello di
liquidità significativo.
Sul lato allocazione azionaria gli alleggerimenti sono generalizzati e finalizzati a
ridurre il rischio complessivo del portafoglio. A livello settoriale vengono chiuse
le esposizioni su Finanziari e Consumi Non Ciclici mentre restano confermate le
posizioni sugli Utilities. A livello obbligazionario si conferma una selezione molto
diversificata sia in termini geografici che per classi di premio al rischio.
Temporaneamente elevato il livello di liquidità in attesa di nuove opportunità di
investimento nei mesi a venire. Rimane contenuta l’esposizione valutaria extra
Euro.
Gentile Cliente,
i numeri finali di performance del mese di agosto ci raccontano di
mercati tutto sommato stabili, in alcuni casi positivi ma, come ben
sanno gli investitori, per arrivare a questi risultati si è passati
attraverso alcune settimane decisamente impegnative. La parte
centrale di agosto ha visto, infatti, una escalation della volatilità
confermando lo scenario stimato di incertezza favorevole a ribassi
anche di notevole ampiezza. In particolare le azioni dei mercati
emergenti e dell’area Euro sono state le protagoniste in negativo. Il
Sell-off sull’Equity è stato certamente importante ma non è stato
oggettivamente accompagnato da significativi flussi in acquisto su
altre asset class se non temporaneamente e parzialmente su
Treasury, obbligazioni svizzere e tedesche. Anzi, l’acuirsi delle
tensioni, seppur nate da temi specifici, ha assunto un carattere diffuso
colpendo sia le tematiche obbligazionarie che le materie prime. In
pratica la maggior parte degli strumenti finanziari si è mossa in
maniera sincrona con gli azionari generando correzioni significative su
più fronti, indicazione questa di un movimento dettato da una gestione
molto “emotiva” di una crisi inaspettata. Chi si attendeva, tuttavia, la
tempesta perfetta sui mercati finanziari è stato in parte deluso. Le
dinamiche di recupero dell’ultima parte del mese mostrano infatti la
conferma da parte degli operatori degli attuali livello di equilibrio in un
contesto generale di volatilità che, comunque, resta sopra ai livelli
medi e che accompagnerà i mercati anche nelle settimane a venire.
Veniamo dunque ai numeri: l’azionario globale cresce ancora
(+1.61%) seppur trainato in pratica dai soli Stati Uniti (+3.03%) capaci
di segnare nuovi massimi storici. Negativo il Giappone (-1.02%) e,
soprattutto le borse euro (-3.76%), alle prese in particolare con la
sottoperformance italiana (-8.76%) e le tensioni tra Bruxelles e Roma.
Negativi complessivamente anche i mercati emergenti colpiti da una
generalizzata debolezza valutaria. Continuano invece a mostrare
progressi i temi del settore Technology (+6.36% nel mese) mentre
faticano Energy e Material. Come evidenziato in precedenza gli
obbligazionari non hanno approfittato delle incertezze azionarie e, a
parte per gli Stati Uniti, il saldo del mese è stato negativo, soprattutto
per Btp ed emissioni dei mercati emergenti.
DOCUMENTORISERVATOADINVESTITORIPROFESSIONALI
Vietatalacopiaeladivulgazionenonautorizzata
BUONA PERFORMANCE!BUONA PERFORMANCE!BUONA PERFORMANCE!BUONA PERFORMANCE!
AZIONI
PESOESPOSIZIONE
OBBLIGAZIONI
VALUTE