Ti interessi di Marketing e Comunicazione del Food? Cerchi consigli per comunicare sui Social la tua azienda che opera nel settore dell'enogastronomia? Vuoi capire come far risaltare il tuo talento in cucina?
Costruire una narrazione coerente all'interno di una comunicazione che parli di Food, nella storia di una marca, nella costruzione di esperienza enogastronomica completa o nella semplice costruzione di un piatto è un lavoro complesso. Niente può essere affidato al caso!
In questa presentazione cercheremo di capire come costruire un percorso passionale, sinestesico, come leggere le tendenze, gli stili e i valori della moderna e della futura gastronomia, per poi capire come comunicarli al meglio. Vedremo infine alcune applicazioni concrete e come utilizzare lo strumento emergente dei Social Network.
(Lezione tenuta al Master Parco Agroalimentare dell' Università di Modena e Reggio Emilia, www.masterparcoagroalimentare.it/master/)
Planejamento de Trade Shopper Mkt | Pedigree e Wiskas Jonas Jaeger
[1] O documento apresenta o planejamento de marketing para as marcas Pedigree e Whiskas em 2014, incluindo estratégias para canais especialistas e alimentares. [2] Dois conceitos criativos foram desenvolvidos com a missão de aumentar as vendas desses produtos. [3] As ações propostas incluem concursos, distribuição de brindes e ativações em pontos de venda e parques para gerar visibilidade das marcas.
L’insieme delle attività che attraverso l’uso di strumenti digitali
sviluppano campagne di marketing e comunicazione integrate,
targetizzate e capaci di generare risultati misurabili che aiutano
l’organizzazione a individuare e mappare costantemente i bisogni
della domanda, a facilitarne gli scambi in modo innovativo,
costruendo con la stessa una relazione interattiva che genererà
valore nel tempo.
Guida pratica al Piano di Web marketing. Finalmente la guida pratica che ti spiega come realizzare un piano di Web marketing passo dopo passo. Autore Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
Planejamento de Trade Shopper Mkt | Philadelphia Jonas Jaeger
O documento discute estratégias de marketing para a marca Philadelphia Cream Cheese, com foco em tornar o produto mais acessível e relevante para novos perfis de consumidores. As principais ações incluem:
1) Desenvolver materiais e ações de PDV para educar sobre os usos culinários do produto e transmitir o conceito de "Cozinhaterapia".
2) Realizar degustações nas lojas com receitas simples para aproximar o produto do dia a dia das pessoas.
3) Criar ações de incentivo como "Compre Gan
Il piano di marketing è necessario per definire, pianificare e raggiungere gli obbiettivi di una strategia di marketing. Evidenzia la mission aziendale che spesso non è mai considerata importante per un'azienda. Nel piano di marketing si analizza tramite l'analisi SWOT i punti di forza e di debolezza dell'impresa, i punti di forza e di debolezza della concorrenza. Tutto questo è riversato nell'audit di marketing. Il marketing mix porta il prodotto/servizio sul mercato attraverso l'analisi del prezzo, del portafoglio prodotto, della comunicazione e della distribuzione. Un budget deve essere definito per il raggiungimento degli obbiettivi. Il feedback aiuta l'impresa ad analizzare gli scostamenti ed eventualmente a rimettere mano per modificare il piano.
Planejamento de Trade Shopper Mkt | Pedigree e Wiskas Jonas Jaeger
[1] O documento apresenta o planejamento de marketing para as marcas Pedigree e Whiskas em 2014, incluindo estratégias para canais especialistas e alimentares. [2] Dois conceitos criativos foram desenvolvidos com a missão de aumentar as vendas desses produtos. [3] As ações propostas incluem concursos, distribuição de brindes e ativações em pontos de venda e parques para gerar visibilidade das marcas.
L’insieme delle attività che attraverso l’uso di strumenti digitali
sviluppano campagne di marketing e comunicazione integrate,
targetizzate e capaci di generare risultati misurabili che aiutano
l’organizzazione a individuare e mappare costantemente i bisogni
della domanda, a facilitarne gli scambi in modo innovativo,
costruendo con la stessa una relazione interattiva che genererà
valore nel tempo.
Guida pratica al Piano di Web marketing. Finalmente la guida pratica che ti spiega come realizzare un piano di Web marketing passo dopo passo. Autore Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
Planejamento de Trade Shopper Mkt | Philadelphia Jonas Jaeger
O documento discute estratégias de marketing para a marca Philadelphia Cream Cheese, com foco em tornar o produto mais acessível e relevante para novos perfis de consumidores. As principais ações incluem:
1) Desenvolver materiais e ações de PDV para educar sobre os usos culinários do produto e transmitir o conceito de "Cozinhaterapia".
2) Realizar degustações nas lojas com receitas simples para aproximar o produto do dia a dia das pessoas.
3) Criar ações de incentivo como "Compre Gan
Il piano di marketing è necessario per definire, pianificare e raggiungere gli obbiettivi di una strategia di marketing. Evidenzia la mission aziendale che spesso non è mai considerata importante per un'azienda. Nel piano di marketing si analizza tramite l'analisi SWOT i punti di forza e di debolezza dell'impresa, i punti di forza e di debolezza della concorrenza. Tutto questo è riversato nell'audit di marketing. Il marketing mix porta il prodotto/servizio sul mercato attraverso l'analisi del prezzo, del portafoglio prodotto, della comunicazione e della distribuzione. Un budget deve essere definito per il raggiungimento degli obbiettivi. Il feedback aiuta l'impresa ad analizzare gli scostamenti ed eventualmente a rimettere mano per modificare il piano.
The document discusses the importance of developing a clear brand strategy to build and sustain a powerful brand over time. It defines what a brand strategy is and outlines the key components of an effective brand strategy process, including conducting a brand audit, developing target insights, performing competitive assessments, crafting a brand positioning statement, defining the brand personality, and planning brand execution touchpoints. Developing a brand strategy helps ensure consistency in how the brand communicates its message and is experienced by customers.
This document provides an overview of tools and frameworks for developing an effective brand strategy. It outlines a step-by-step process including conducting a brand audit, defining the brand positioning, developing a brand personality, and creating an integrated communications strategy to ensure consistent messaging across all touchpoints. The goal is to provide a common language and shared understanding of the brand strategy process to help marketers and students implement it within their organizations.
Customer experience e customer care come metodo per migliorare il viaggio del cliente e differenziarsi dalla concorrenza - slide tratte dal corso di Cristina Mariani
A cosa serve la semiotica per le ricerche di mercato?Squadrati
Come può essere usata la semiotica per le ricerche di mercato per analizzare target, scenari di consumo, brand e pubblicità? Dalla teoria fino alla pratica: un estratto di un'analisi di scenario dei pack di paste speciali e senza glutine.
Qualsiasi attività digitale, dalle email ai social, ha un impatto sulla nostra credibilità personale e lavorativa.
Alcuni suggerimenti pratici per valorizzare la propria immagine e per raccontarsi in modo efficace e coerente con i nostri obiettivi relazionali e professionali.
Le slide di un seminario tenuto il 19 ottobre 2016 presso la Camera di Commercio di Brescia
The document discusses sensory branding, which uses all senses to create an emotional connection between consumers and brands. It provides examples of how different brands appeal to sight, sound, touch, taste, and smell. Sensory branding can create memories and emotional bonds with consumers. The document recommends that brands standardize ambient qualities like lighting, music, employee uniforms, packaging textures, and smells to deliver consistent sensory experiences across locations.
The Brand Strategy & Foundation deck I prepared for a real client of mine, Heirloom. Based on the results of our Brand Workshop, I created this deck. To follow the full branding process, please visit http://www.issue89.com/
Appunti sulle principali tecniche e strategie del piano di marketing con un approfondimento della segmentazione e del positioning. Alcuni esempi
sulle mappe di posizionamento.
O documento discute modelos de campanha e formatos de mídia. Ele descreve princípios como a identidade visual comum em todas as peças de uma campanha e a repetição de elementos para estabelecer um padrão visual. Além disso, apresenta casos reais de campanhas em diferentes formatos, como anúncios, PDV e outdoors.
The document outlines an agenda for a brand communication workshop. The workshop aims to define a brand's core values, strengths, and identity. It includes 6 exercises to analyze the target audience, explore brand associations, visualize the brand identity, assess features and benefits, develop a brand proposition, and determine brand values. The workshop follows a structured timing plan and aims to provide a final brand map, mood boards, insights, and recommendations to help guide the brand's future marketing strategy.
An overview of the types of brand architecture. A brand architecture needs to align to the corporate's overall brand strategy. It needs to be robust and have the ability to grow and adapt.
This document discusses using semiotics and cultural context to develop meaningful brand identities and ensure consistent communication across channels. It makes the following key points:
1. Successful brands have a clear vision and identity represented by culturally relevant meanings that are consistently reinforced through all communications.
2. Brand meanings must be embedded in all messages and channels to provide a unified brand image conveying the key meanings.
3. Understanding brand meanings within their cultural and market contexts allows for consistent branding experiences and prevents image fragmentation across different channels over time.
Our Video Marketing Plan Playbook is a planning methodology that highlights our premium tool-kit of tools & templates to help you create an effective video marketing plan and produce engaging video content to support your marketing goals.
Mangiare è da sempre un'azione condivisa, ma la natura conviviale del cibo è oggi amplificata dai social media. Ecco perché, sempre più spesso, i brand in ambito food and beverage scelgono di attivare una conversazione continuativa con le persone. Percorriamo cinque ragioni per cui social media e cibo vivono bene insieme e cinque trend che caratterizzano oggi il settore.
The document discusses the importance of developing a clear brand strategy to build and sustain a powerful brand over time. It defines what a brand strategy is and outlines the key components of an effective brand strategy process, including conducting a brand audit, developing target insights, performing competitive assessments, crafting a brand positioning statement, defining the brand personality, and planning brand execution touchpoints. Developing a brand strategy helps ensure consistency in how the brand communicates its message and is experienced by customers.
This document provides an overview of tools and frameworks for developing an effective brand strategy. It outlines a step-by-step process including conducting a brand audit, defining the brand positioning, developing a brand personality, and creating an integrated communications strategy to ensure consistent messaging across all touchpoints. The goal is to provide a common language and shared understanding of the brand strategy process to help marketers and students implement it within their organizations.
Customer experience e customer care come metodo per migliorare il viaggio del cliente e differenziarsi dalla concorrenza - slide tratte dal corso di Cristina Mariani
A cosa serve la semiotica per le ricerche di mercato?Squadrati
Come può essere usata la semiotica per le ricerche di mercato per analizzare target, scenari di consumo, brand e pubblicità? Dalla teoria fino alla pratica: un estratto di un'analisi di scenario dei pack di paste speciali e senza glutine.
Qualsiasi attività digitale, dalle email ai social, ha un impatto sulla nostra credibilità personale e lavorativa.
Alcuni suggerimenti pratici per valorizzare la propria immagine e per raccontarsi in modo efficace e coerente con i nostri obiettivi relazionali e professionali.
Le slide di un seminario tenuto il 19 ottobre 2016 presso la Camera di Commercio di Brescia
The document discusses sensory branding, which uses all senses to create an emotional connection between consumers and brands. It provides examples of how different brands appeal to sight, sound, touch, taste, and smell. Sensory branding can create memories and emotional bonds with consumers. The document recommends that brands standardize ambient qualities like lighting, music, employee uniforms, packaging textures, and smells to deliver consistent sensory experiences across locations.
The Brand Strategy & Foundation deck I prepared for a real client of mine, Heirloom. Based on the results of our Brand Workshop, I created this deck. To follow the full branding process, please visit http://www.issue89.com/
Appunti sulle principali tecniche e strategie del piano di marketing con un approfondimento della segmentazione e del positioning. Alcuni esempi
sulle mappe di posizionamento.
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2. Brand meanings must be embedded in all messages and channels to provide a unified brand image conveying the key meanings.
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Mangiare è da sempre un'azione condivisa, ma la natura conviviale del cibo è oggi amplificata dai social media. Ecco perché, sempre più spesso, i brand in ambito food and beverage scelgono di attivare una conversazione continuativa con le persone. Percorriamo cinque ragioni per cui social media e cibo vivono bene insieme e cinque trend che caratterizzano oggi il settore.
Francesco Cambi:
Digital Marketing & Social Media Marketing Specialist.
✔ Advertising, Web e Social Media Marketing Specialist
✔ Studi di Semiotica del Gusto, di Tendenze Agroalimentari e di Comunicazione Enogastronomica.
✔ Seo, sem, display advertising, dem, analytics
✔ Social media marketing, content strategy e analysis
Laureato in Comunicazione Pubblicitaria all’Università di Reggio Emilia, ho dedicato l’ultimo anno accademico all’approfondimento di tematiche quali la Sinestesia, il Marketing sensoriale, la Semiotica del gusto, le nuove teorie linguistiche della Metafora e del Conceptual Blending, al fine di individuare alcune linee guida da curare con attenzione scientifica nella costruzione di un’esperienza enogastronomica completa.
Questi studi hanno dato vita alla mia tesi sperimentale dal titolo “Buono da crederci. Il valore della sinestesia e del Conceptual Blending nella costruzione di un’esperienza enogastronomica”.
Mosso da un crescente interesse per la Web Communication, ho frequentato prima un Master in Social Media e Digital Marketing e successivamente un Master formativo in Web Marketing e Social Media Management organizzato da Altura Educational.
Prima ancora di finire il Master ho iniziato a lavorare presso il reparto Comunicazione e Marketing dell’Azienda ALD Automotive Italia, leader nell’innovazione e nella vendita di Soluzioni di Mobilità avanzata.
Nel frattempo ho tenuto come relatore una giornata formativa al Master Parco Agroalimentare dell’Università di Modena e Reggio Emilia sul tema del “Food Advertising e della Semiotica applicata alla costruzione di un’ esperienza enogastronomica completa“.
La comunicazione e l’enogastronomia sono da sempre il filo conduttore del mio percorso che, anche con questo blog e gruppo Linkedin “Food Advertising”, cerco di portare avanti con tutto l’entusiasmo e la curiosità che mi contraddistinguono.
…Un periodo meravigliosamente carico di stimoli, esperienze e progetti!
The document is a notebook dated November 05, 2013 containing drawings and writings focused on the letter M. It includes drawings of the letter M, the words for cat and eat starting with M, and arrangements of words starting with the vowels A, E, I, O, and U. It also contains rearrangements of the words starting with M.
Este documento lista los componentes y precios de un súper PC que Luis Velásquez está ensamblando para su clase de Sistemas Informáticos. Entre los componentes se incluyen un procesador Intel Core i5 650, una memoria RAM de 2GB DDR2, un monitor LCD LG de 18.5 pulgadas, una fuente de poder Thermaltake de 500W, una tarjeta gráfica integrada Asus, y software como Windows 7 Profesional y Microsoft Office.
Interbrand is a brand valuation firm that publishes an annual ranking of the top 100 global brands. It values brands based on both quantitative and subjective factors like financial performance, marketing investment, and brand strength. Interbrand's methodology for valuing brands was the first to be ISO certified. It examines the financial performance generated by branded products/services, the influence of brands on consumer choice, and the premium and revenue brands command. Brand value goes beyond products/services and assets to intangibly generate value for a company.
Catálogo completo de cocinas paelleras NTGAS, incluye barbacoas, planchas, marmiteros y accesorios.
La solución profesional para cocinar arroces, marisco, etc..
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The document provides details on several signage projects completed by CarusoDrye Design Group between 1993-2011. It includes information on retail center, mall, airport, university campus, stadium, and office building projects. For each project, it lists the location, client, architect, sign contractor, year completed, and sometimes a brief description of the scope of work which generally involved developing interior and exterior signage programs.
Este documento ofrece una variedad de servicios y soluciones relacionados con el entretenimiento y la animación para hoteles, incluyendo pre-apertura, auditoría, estandarización, evolución, multimedia, outsourcing, reclutamiento y espectáculos. Cada sección describe brevemente uno de estos servicios y las ventajas que ofrece a los clientes.
Este documento describe conceptos relacionados con la intranet, extranet e internet en la gestión y difusión de información administrativa. Explica las definiciones de intranet y extranet, sus objetivos y ventajas. También cubre la administración y distribución de contenidos en intranet y extranet, así como los nuevos procesos de gestión de información a través de internet. Finalmente, analiza conceptos como documentos electrónicos, WAP y buscadores.
Presentación de Ricardo Alonso Maturana para Expoelearning 2012 en la que analiza las posibilidades de generación de contextos y búsquedas facetadas del ecoSistema Educativo Didactalia - http://didactalia.net
La reunión presentó al Padre Diego Plá, un misionero paúl que trabaja en una aldea en Bolivia llamada Mocomoco. El Padre Plá compartió sobre la forma de vida de la gente local y las dificultades que enfrentan, como la pobreza y falta de educación. También agradeció la ayuda de Amigos en Marcha. Los asistentes discutieron cómo podrían apoyar mejor a las comunidades en necesidad a través de proyectos bien planificados.
El documento trata sobre el síndrome del túnel carpiano. Explica la anatomía del nervio mediano y cómo puede ser comprimido en el túnel carpiano, causando inflamación e irritación del nervio. Enumera los factores que pueden desencadenar el síndrome como la herencia, el uso excesivo de la mano, la edad y ciertas enfermedades. Describe los principales síntomas como dolor, entumecimiento y debilidad en la mano, así como las pruebas para diagnosticarlo, que incluyen exámenes fís
El sistema endocrino o sistema regulador, modifica las actividades corporales por medio de liberación de mensajeros químicos, las hormonas, en el torrente circulatorio. El sistema endocrino originas cambios en las actividades metabólicas de los tejidos. Los efectos de las hormonas son múltiples y variados, pero pueden clasificarse en cuatro grandes categorías:
1. Ayudan a regular el medio interno mediante cambios en su composición química y volumen.
2. Responden a cambios notables del ambiente para que el cuerpo pueda hacer frente a situaciones de urgencias como infecciones, traumatismo, estrés emocional, deshidratación, inanición, hemorragia y temperaturas extremas.
3. Participan en la integración ordenada y uniforme del crecimiento y el desarrollo.
4. Contribuyen a los procesos básicos de reproducción, entre otros, los de formación de gametos (óvulo y espermatozoide), fecundación, nutrición del embrión y feto, parto y nutrición del neonato.
GLÁNDULAS ENDOCRINAS
El sistema endocrino consiste en las glándulas de igual nombre. El cuerpo posee dos tipos de glándulas, exocrinas y endocrinas. Las exocrinas descargan sus secreciones en conductos que la transportan hacia cavidades, la luz de diversos órganos o superficie corporal y entre ellas se cuentan las glándulas sudoríparas, sebáceas, mucosas y digestivas.
En contraste las glándulas endocrinas liberan sus secreciones u hormonas en el espacio extracelular que rodea a las células secretoras y no en conductos. Inmediatamente la secreción penetra en capilares y es trasportada por el torrente circulatorio.
Las glándulas endocrinas del cuerpo son: hipófisis, tiroidea (tiroides), paratiroidea (paratiroides), suprarrenales, cuerpo pineal y timo. Además hay tejidos endocrinos en diversos órganos, entre ellos páncreas, ovarios, testículos riñones, estomago, intestino delgado y placenta.
Innovación cuando no se tiene acceso a internet v3f.cabrera1
Este documento resume la experiencia de la Universidad del Caribe (Unicaribe) en República Dominicana al desarrollar una herramienta tecnológica para crear y gestionar guías de estudio digitales para sus 18,000 estudiantes, muchos de los cuales no tienen acceso a Internet. La herramienta permitió personalizar guías para cada estudiante con recursos de aprendizaje y actividades aleatorias para fomentar la honestidad. Las guías recopilan datos sobre el progreso de los estudiantes para que los profesores puedan
El documento presenta un análisis financiero de Telecel S.A. al 31 de diciembre de 2012. El activo no corriente aumentó 12% mientras que el activo corriente disminuyó 8%, dejando el activo total 6.58% mayor. El patrimonio creció 37.48% reduciendo la participación del pasivo al 54.91%. Los indicadores financieros muestran una liquidez de 0.64x y una rentabilidad sobre activos del 37.26%.
Thefork | strategie e strumenti per il ristorante | Andrea Arizzi | BTO 2016BTO Educational
WHY!
BTO 2016
Firenze, Fortezza da Basso | 30 novembre e 1° dicembre 2016
http://www.buytourismonline.com
Il Roadshow 2016 di TripAdvisor & FIPE, ultima tappa BTO 2016
Day ONE | 30 novembre 2016 | #4 Focus Hall | 17.10 : 18.00
http://www.buytourismonline.com/eventi/roadshow/
Keynote Speaker
Andrea Arizzi - Sales Manager Thefork
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi [FIPE] e TripAdvisor hanno stretto nel 2016 un accordo per la progettazione di un roadshow che ha già toccato alcune città.
Il progetto per quest'anno si chiude a BTO 2016, il focus di questa Cassetta degli Attrezzi sono “Le prenotazioni on line al ristorante” e tutto quello che ruota attorno, a Firenze un'ulteriore occasione per testare la validità di un confronto sui temi della digitalizzazione.
Un contributo della Federazione Italiana Pubblici Esercizi finalizzata a stimolare la cultura dell’innovazione tra le imprese e ad individuare nuove modalità con cui il sistema associativo può accompagnarle nei processi di cambiamento, fornendo idee e strumenti per migliorare gestione e performance aziendali.
All'interno dello slot, oltre agli interventi tecnici, la presentazione di due analisi prodotte da Centro Studi Turistici su input Confcommercio Toscana.
Tutti sanno scrivere ma non tutti sanno scrivere
"bene" e ancora meno sanno scrivere storie.
Certo molto è dato dal talento artistico ma non tutto
è genio. Dietro un buon testo c’è anche rigore
formale, struttura, correttezza, coerenza. In altre
parole “mestiere”.
Per essere in grado di creare storie e raccontarle
bene ci vuole esperienza di vita e cultura letteraria,
e alcuni rudimentali “ferri del mestiere” che andremo
a scoprire.
Alessandra Cosso- sL'impresa si racconta: i come e i perché dello storytellin...KnowCamp
Alessandra Cosso Professional Counselor, Giornalista e Docente presso Scuola Holden di Torino e Fondazione ISTUD "L'impresa si racconta: i come e i perché dello storytelling organizzativo."
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...Gabriele Qualizza
Tra discorso di marca e web, lo storytelling, ossia l'arte di raccontare storie, incontra un sorprendente successo in molteplici ambiti della vita sociale: dalla politica al marketing, dalla pubblicità alla formazione, dalla progettazione dei parchi a tema ai videogiochi.
Nel settore alberghiero le storie di marca s'intrecciano, a cavallo tra online e offline. Per creare brand engagement e connessioni emozionali.
La scrittura è una forma di comunicazione, non è una forma di solitudine: si scrive per raccontare qualcosa a qualcuno. Scrivere vuol dire innanzi tutto farsi capire e voler raccontare qualcosa a qualcuno. Il testo è dunque un messaggio che assume un senso solo se collocato in una situazione comunicativa interattiva: da un lato un emittente , dall'altro uno o più destinatari che lo comprendono e lo interpretano. Inoltre il testo deve essere inserito in un contesto (canale): un libro, un giornale, una lettera, un sito, un blog....
Similar to Food Advertising: Marketing e Semiotica del gusto per costruire un'esperienza enogastronomica completa (20)
Storie di grandi Chef: Georges Auguste Escoffier e la Belle époque , "Cuoco d...Francesco Cambi
Rubrica sui grandi Chef che hanno rivoluzionato la cucina e la cultura gastronomica. Gusto, gola, arte, scienza, food, cibo e piatti d'autore. In questa presentazione potete trovare un esempio di come le grandi innovazioni culinarie siano state il frutto di importanti fusioni di idee; Escoffier, il cuoco francese che pose le basi per il terzo paradigma culinario, la «nouvelle cuisine», apportò innumerevoli modifiche all’idea di cucina che fino a quel momento era considerata d’autore.
Food advertising: A chi parlano le pubblicità? Il goloso, il dietista, il nos...Francesco Cambi
Figure, Stereotipi e Archetipi nel mondo della Cucina.
Portate all'eccesso certe "passioni culinarie" possono dipingere dei ruoli.
Quale è il tuo?
Il cibo è innanzitutto passione. Noi sappiamo che le passioni hanno un radicamento modale, ed è proprio attraverso questo percorso patemico che il soggetto si trasforma in individuo attivo passando all’azione.
Si vengono così a delineare dei ruoli attanziali che investono l’assaggiatore-soggetto di diverse modalità in relazione al cibo in quanto per lui oggetto di valore.
Il soggetto potrebbe essere definito come un bricoleur del cibo e del bere dominato da passioni caratterizzate da intensità, ritmi, aspettualità e temporalità, spesso imprevedibili.
Riprendendo un gioco di archetipi sociali che potrebbe essere caro a Propp, certe passioni portate all’eccesso dipingono ruoli come quello del «goloso», del «dietista» (sull’asse opposto), del «nostalgico» e del «seduttore».
Cooking with a melting-pot: cosa nasconde un semplice piatto?Francesco Cambi
La cucina, come il linguaggio, si compone di simboli, codici, di una sintassi sensoriale e di collegamenti concettuali che includono i discorsi sul cibo portati avanti nella società, nei mass media o nel privato, tra commensali a tavola.
La cultura enogastronomica ha infatti l'ambizione di essere un sistema capace di mettere in relazione individui di luoghi, caratteristiche e persino epoche diverse. E' proprio l'unione di questa caratteristica - chiamata intersomaticità - con la natura soggettiva del gusto (“de gustibus non disputandum est”) che va a costituire un’unica sfera socio-culturale, fatta di ogni tipo di atto comunicativo prodotto tra i fornelli, in cucina, nelle pratiche commensali, per la scelta degli alimenti, nei discorsi letterari, cinematografici, mediatici, pittorici, pubblicitari, di marketing…
Tendenze e Stili della moderna gastronomia: come comunicano i migliori Chef d...Francesco Cambi
Lo scopo di questo lavoro si esplica nella volontà di comprendere quali siano i valori e le idee che muovono i principali trend artistici, culturali e sociali del gusto.
Un tipo di cucina, come una pubblicità, può avere come scopo principale una funzione rappresentativa, tesa a dar luce alle proprietà e ai gusti delle materie prime, con un effetto di oggettivazione, oppure può far leva su una funzione costruttiva che metta in secondo piano le materie prime utilizzate, per esaltare un’idea o un discorso.
Entrambe però queste strategie contribuiranno a costruire un discorso, una comunicazione…
C'è lo Chef che esprime maggiormente una vocazione a rappresentare e testimoniare (è un fotografo reporter realista della realtà, non la snatura, non mette un punto di vista, non vuole aggiungere la propria componente emotiva).
C'è invece lo Chef che vuole dire la sua riempiendo il piatto di punti di vista e emozioni nuove.
E’ comunque necessario costruire una coerenza all’interno di tutti gli elementi del Marketing Mix, una sinestesia, una narrazione che includa un ragionamento su ogni dettaglio: la struttura del ristorante, il menù, l’apparecchiatura, la carta dei vini, il servizio in sala, la musica di sottofondo, gli odori, il calore, il design e le scelte artistiche...
Capire gli obiettivi comunicativi principali di una cultura culinaria è utile ad inquadrarla in relazione alle altre e ritrovare i significati profondi che la muovono. Ogni cultura per Lotman si definisce proprio in base ai discorsi e ai valori che pone come dominanti.
SEMIOTICA GENERATIVA delle passioni, quadrato semiotico, percorso narrativo e mapping.
Analisi della comunicazione e dell'identità visiva di una grande marca come Twinings che si racconta in 2 dei suoi più importanti spot televisivi. Dal livello della manifestazione, a quello della discorsività, alla narratività fino ad arrivare alle forme profonde del senso che possono emergere ed essere rappresentate nel quadrato semiotico.
Social media marketing: Analisi della comunicazione e costruzione di un'ident...Francesco Cambi
Social Media Marketing, Brand identity, Engagement, Buzz Marketing, pianificazione Social Adv: creare un'dentità di social media management è sempre più complesso e indispensabile.
In questa presentazione troverete un esempio di comunicazione integrata applicato ad un Hotel.
Sperando che troviate alcune risposte e considerazioni interessanti, vi auguro buona lettura! Altri lavori potete trovarli sulla mia pagina Slideshare: http://www.slideshare.net/francescocambi50
tags: social media marketing, brand identity, brand strategy, comunicazione social media, engagement, viral marketing, buzz marketing
"#Auto-Storytelling": una presentazione delle mie passioni, studi, esperienze e ambizioni.
CV, Resume, Behance? No, una presentazione. Fare Auto-Storytelling. Raccontarsi per quello che siamo e non solo dire che cosa abbiamo fatto.
Un'idea diversa di comunicarsi che può dare un valore aggiunto.
Social Media Marketing per il No Profit - Analisi Mercato, SWOT, Posizionamen...Francesco Cambi
Analisi web marketing e Social Media Management. Studio della comunicazione digital, on e off line delle principali Onlus Italiane. Analisi attraverso i principali tool gratuiti delle pagine facebook, twitter, instagram, pinterest, google+ e del canale youtube. I principali strumenti sono stati: Google trend, Social Mention, Wildfire Google, Monitor Wildfire... In seguito sono passato ad un'analisi della coerenza, del percorso narrativo, delle isotopie e della capacità di creare engagement di ogni pagina social. Inoltre mi sono soffermato sull'analisi SWOT della situazione attuale di Save The Children per trovare alcune opportunità da portare avanti con narrazioni e campagne di comunicazione e marketing. Infine ho utilizzato le tecniche di ANALISI SEMIOTICA per definire un quadrato dei posizionamenti, del tono di voce e delle leve alla base della comunicazione delle principali Associazioni no profit per proporre nuove soluzioni.
Il linguaggio dell'informazione economico-finanziaria: un arduo percorso vers...Francesco Cambi
“Presentalo brevemente così che possano leggerlo,
chiaramente così che possano apprezzarlo,
in maniera pittoresca che lo ricordino
e soprattutto accuratamente,
così che possano essere guidati dalla sua luce.”
Con queste parole Joseph Pulitzer definiva le linee guida che un giornalista dovrebbe tenere sempre a mente scrivendo ad un pubblico.
Quanto il linguaggio giornalistico e soprattutto quello economico-finanziario, durante una crisi come questa, è riuscito ad essere trasparente? Quanto ha sfruttato questa situazione di attenzione e interesse delle persone verso questo ambito per fare cultura, per trasmettere conoscenza e quanto invece ha calcato strumenti come la retorica, il sensazionalismo, la banalizzazione e all'estremo opposto, il lessico burocratico e distante?
Trasparenza e accesso sono stati garantiti?
Questa presentazione tenta di rispondere a queste domande in maniera sintetica, aprendo le porte ad uno studio del giornalismo indipendente e bottom up.
Il linguaggio dell'informazione economico-finanziaria: un arduo percorso vers...
Food Advertising: Marketing e Semiotica del gusto per costruire un'esperienza enogastronomica completa
1. Food Advertising
Il valore della Sinestesia nella costruzione di
un’esperienza enogastronomica completa
Dott. Francesco Cambi
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Master Parco Agroalimentare
2. Indice:
1. Cos’è un testo?
1.1 Sinestesia e coerenza narrativa e percettiva
1.2 Percorso generativo delle passioni
1.2.1 Livello della Manifestazione
1.2.2 Livello della Discorsività
1.2.3 Livello della Narratività
1.2.4 Stile di vita e Stile percettivo
2. Semiotica del gusto
2.1 Essenza intersoggettiva
2.2 Varie fasi del percorso culinario
2.3 Figure di assaggiatori
3. Tendenze e Stili della moderna gastronomia
3.1 Generi culinari
3.2 Quadrato semiotico
3.2.1 Cucina referenziale
3.2.2 Cucina Sostanziale
3.2.3 Cucina Obliqua
3.2.4 Cucina Mitica
3.2.5 Principali esponenti mondiali
3.3 Quadrato semiotico nel Mapping
4. Comunicare con i social Network
4.1 Engagement
4.2 Content
4.3 Mobile
4.4 Ascoltare la rete
4.5 Immagini gastronomiche sui Social
4.6 Evoluzioni di Food Photography
3. Oggi parleremo di:
• Comunicare il gusto: Che cosa è un testo
culinario?
• Le varie fasi della costruzione di un’esperienza
enogastronomica
• Tendenze e stili della moderna gastronomia
d’autore
• La nuova prospettiva comunicativa dei Social
Network per aziende agroalimentari
4. « Posso paragonarti a un giorno d'Estate?
Tu sei più amabile e più tranquillo.
Venti forti scuotono i teneri germogli di Maggio.
E il corso dell'estate ha fin troppo presto una fine.
Talvolta troppo caldo splende l'occhio del cielo,
e spesso la sua pelle dorata s'oscura;
ed ogni cosa bella la bellezza talora declina,
spogliata per caso o per il mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire,
né perder la bellezza che possiedi,
né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,
quando in eterni versi al tempo tu crescerai:
finché uomini respireranno o occhi potran vedere,
queste parole vivranno, e ti daranno vita. »
UN TESTO POETICO
7. UN DOPPIO CAMOUFLAGE!
E’ UN TESTO CULINARIO DELLO CHEF MASSIMO BOTTURA
DELL’OSTERIA FRANCESCANA DI MODENA
UNA LEPRE AL PASCOLO
8. UN TESTO
è un’unità di senso compiuto
con qualsiasi tipo di capacità espressiva
che produce qualsiasi tipo di significato
Un testo non è fatto di parole!
…ma di grammatica, sintassi,
valorizzazioni, categorizzazioni,
regole, differenze, trasformazioni…
10. I nostri sensi sono tutti quanti coinvolti sia nella
recezione e nella comprensione, che nella
produzione del senso del testo
TUTTI I TESTI SONO
MULTISENSORIALI
IL DIFFICILE E’ COSTRUIRE
UN’ESPERIENZA SINESTESICA
FATTA DI COERENZE E
UN PERCORSO GUIDA DI LETTURA
CHE INTEGRI PERFETTAMENTE
TUTTE LE NOSTRE PERCEZIONI
15. Semiotica delle passioni
Approccio semiotico specifico originario della Scuola di Parigi e più
precisamente di Algidan Julien Greimas: il percorso generativo della
significazione.
La semiotica generativa si occupa della generazione del senso in un contesto
comunicativo, che scaturisce da un’articolazione progressiva che procede per
piani di profondità.
16. In che modo la Semiotica è utile alla Pubblicità?
Perché dovrebbero sempre andare a braccetto?
La semiotica è utile in pubblicità perché prende in considerazione i percorsi di
senso multipli che un messaggio è suscettibile di creare, aiutando a:
1) Neutralizzare gli effetti negativi che si possono sviluppare (“aprire” il testo per
decodificarlo nei suoi meccanismi di significazione) o sono stati sviluppati in
passato.
2) Elaborare strategie narrative che offrano alla marca/prodotto la posizione più
vantaggiosa rispetto agli obiettivi di marketing elaborando comunicazioni
nuove che non stonino, siano centrate sugli obiettivi e coerenti con la storia.
17. • La manifestazione rappresenta il luogo
d’incontro tra sensibile e percettivo (il
film che si guarda, la pagina che si
legge).
• Le strutture discorsive rappresentano
il momento in cui tali virtualità (forme
dell’enunciato) si materializzano sotto
forma di scelte: di ruoli, figure, tone of
voice…
• Lo schema narrativo può essere
esemplificato in questo modo:
- contratto/manipolazione: la missione
dell’azienda, i suoi valori
competenza: la cultura che la
contraddistingue
-performanza: l’azione che essa compie
attraverso il prodotto
-sanzione: il riconoscimento atteso dal
target
Perché un percorso generativo del senso?
A che cosa serve?
19. La discorsività
Dalla Manifestazione alla Discorsività passiamo dalla Forma alla
Sostanza dell’espressione: l’enunciazione.
Che cos’è l’enunciazione?
È l’atto di enunciare, cioè di parlare e dire qualcosa o, in
generale, di produrre un testo.
La semiotica è meno interessata a situazioni di interazione reale
“Marco dice a Luca che questa lezione è noiosa!”
Si interessa di testi (ogni tipo di testo), in cui la
situazione reale di enunciazione è definitivamente
persa.
È possibile però ricreare in questi testi un simulacro
(un’illusione, potremmo dire) di questa situazione
enunciativa.
20. Débrayage e Embrayage
Il débrayage è la proiezione di attori, spazi e
tempi all’interno dell’enunciato.
E’ un “distacco” dall’istanza dell’enunciazione.
Si ha embrayage quando, rispetto ad uno o
più débrayage “annidati” si ha un ritorno
indietro.
21. Elementi di Semiotica visiva
Ogni testo visivo è composto da linee, colori e spazi, indipendentemente dal fatto
che vi si possano riconoscere o meno figure del mondo naturale
…e non solo!
22. “Evito che la figura si intrometta nel quadro. Quando si insinua
cerco di eliminarla perché la pittura possa emergere.”
Jackson Pollock
…alle categorie classiche vorrei aggiungere le categorie fotiche e
materico-tattili (testura, consistenza, temperatura, durezza, peso),
olfattive, ritmico-musicali e, in certe situazioni, anche gustative.
23. De Chirico:
il silenzio olfattivo, uditivo e gustativo!
«Ettore e Andromaca» De Chirico: 1917 Milano
24. Il corpo del prodotto viene
mostrato non a un occhio
mentale, ma a un corpo
coinvolto creando una
relazione intersomatica di
incontro tra corpi.
L’estesia tattile e la pro spettiva sporgente
Chef Michel Bras
Spot Amedei Chocolate
25. Il livello figurativo
A livello figurativo di un testo visivo si distinguono quelle che Greimas chiama figure
del mondo naturale, oggetti dell’esperienza ordinaria in quanto:
1) Percepiti con i cinque sensi
2) Nominati da qualche lingua
3) Dotati di significato dalla cultura di appartenenza
Figure retoriche:
•La rima
•La rima imperfetta
•Rima Invertita
•Chiasmo
26. Figuratività delle passioni
«Alienata con la monomania dell’invidia»
Géricault: 1822-1823 Lione
Così Il pittore descrive la donna del suo quadro:
«…la circolazione sanguigna diventa più attiva, la
pressione arteriosa sale, le arterie della testa battono
forte, gli occhi brillano e sono iniettati di sangue».
27. Costruire coerenza all’interno di un testo
Come possono i lettori comprendere i contenuti del
Programma narrativo?
Esistono nel testo delle vere e proprie linee guida
che rendono possibile una lettura coerente ed
integrata: le isotopie
Negli spot pubblicitari l’isotopia è fondamentale sia
per assicurare la chiarezza e leggibilità del
messaggio, ma soprattutto perché deve
immergere nel mondo valoriale e fisico della marca
…a maggior ragione nella costruzione di
un’esperienza!
Faviken by Magnus Nilsson
28. Punto vendita
È un elemento sempre più coinvolto nel mix della
comunicazione. Tutti i sensi sono coinvolti e i codici in
gioco sono molteplici (vetrina,arredi,luci,colori etc.).
Questo insieme di elementi costitutivi definisce le
condizioni di una semiotica dello spazio. Il punto
vendita appare come un “testo sincretico” in cui
agiscono diversi codici. L’analisi semiotica dello spazio
è applicabile ogni qualvolta si debba decidere
l’insediamento di un nuovo negozio, la presentazione
delle merci e delle marche in questo, al fine di
ottimizzare la proposta comunicativa che il negozio
offre nel suo complesso.
da Testo Sincretico
a Testo Sinestesico
29. Isotopia e Coerenza Narrativa
Ponti 1998
Ponti 2011
Ponti 2013
In un testo incontreremo spesso una coerenza fra certi elementi tematici
o figurativi. In un poema cavalleresco si parlerà di spade, lance, cavalli,
stendardi (figure), di onore, di nobiltà (temi).
Si dirà che c’è un’isotopia tematica: cioè tutti questi elementi sono
riconducibili a un unico tema generale (la cavalleria medievale).
L’effetto delle Figure retoriche
sulla costruzione della credibilità:
•Iperbole
•Climax
30. Discorsività su Brand Culinari
(Eve light italic – lettering)
Finocchietto alpino:
emblema aromatico
della cucina – identità del
brand, effetto di senso,
coerenza narrativa, isotopia
percettiva e concettuale
“Delicatezza”
da assaporare con
tutti i sensi:
sinestesia
31. Stile Percettivo
Si va verso una comunicazione estesica[1] delle marche/prodotti legata
alla persuasione delle sensazioni. Avendo detto quindi che l’esperienza
sensoriale è al centro dell’universo di mercato, la linea evolutiva delle
tendenze di comunicazione delle marche risulta essere la seguente:
branding benefit sensory experience
Comunicazione che non propone più stili di vita, ma cerca di creare nuovi
stili percettivi che facciano della sinestesia un’arma che crei un’interfaccia
tra emozione e percezione, in una parola: esperienza
[1] Estesia = percezione
35. Semiotica del Gusto
«Siamo ciò che mangiamo»
Perché usiamo l’alimentazione non
solo per nutrirci, ma principalmente
per comunicare.
36.
37. Il Testo Culinario:
Ci accorgeremo di come il cibo sia quindi
una forma di linguaggio che usa gli
alimenti come parole e le loro relazioni e
trasformazioni come strutture sintattiche.
38. …cercando di trasportare il
destinatario verso l’architettura
narrativa del gusto nelle esperienze
dell’assaggio e della degustazione,
per cercare di individuare i valori
profondi e le trasformazioni che
stanno alla base del senso di ogni
testo culinario.
Il percorso generativo del senso
in un’opera gastronomica
Seguiamo così questa materia (il cibo)
nelle varie fasi del suo percorso
narrativo che parte dalla manipolazione
dello chef (la messa in discorso),
prosegue nel piatto finale come
manifestazione e discorsività (fatta di
categorie plastiche, figurative e
percettive)
El Celler De Can Roca
39. Manipolazione dello chef
(messa in discorso del piatto)
Valori alla base
del senso
Narrazione dell’assaggio
e della degustazione
Livello della manifestazione finale
42. Tendenze e Stili
della Moderna Gastronomia
Idee di stile percettivo (Ceriani 2002) e di stili
culinari (Marrone 2007), per applicarle alla
moderna gastronomia, costruendo un quadrato
semiotico iscritto in un mapping in grado di
evidenziare, in maniera più possibile dinamica, le
principali caratteristiche di alcuni tra i più
apprezzati chef a livello mondiale.
Questo allo scopo di comprendere quali siano i
valori e le idee che muovono i principali trend
artistici, culturali e sociali del gusto.
43.
44. Generi e Stili Culinari
Un tipo di cucina, come una pubblicità, può
avere come scopo principale una funzione
rappresentativa, tesa a dar luce alle proprietà
e ai gusti delle materie prime, con un effetto di
oggettivazione, oppure può far leva su una
funzione costruttiva che metta in secondo
piano le materie prime utilizzate, per esaltare
un’idea o un discorso.
45. Funzione Rappresentativa-
Referenziale:
cognitive, pratiche,
promuove valori del
rispetto per l’ambiente,
della stagionalità,
del km 0 e della veridizione
Funzione costruttiva-
Mitica:
far sognare, viaggiare,
far conoscere l’esotico,
emozionare, immaginare,
valori come l’etnicità,
ma far ricordare chi siamo
46. Funzione Rappresentativa-
Referenziale:
cognitive, pratiche,
promuove valori del
rispetto per l’ambiente,
della stagionalità,
del km 0 e della veridizione
Funzione costruttiva-
Mitica:
far sognare, viaggiare,
far conoscere l’esotico,
emozionare, immaginare,
valori come l’etnicità,
ma far ricordare chi siamo
Obliqua:
vuole essere motore del
cambiamento attraverso
l’introduzione di elementi
rivoluzionari, esplorazione
e mascheramento)
Sostanziale:
Vuole portare dimensione
estetica ed estesica,
e esaltare le caratteristiche
percettive, sostanziali,
propriocettive dei prodotti
Valori d’Uso Valori di Base
47. Ipotesi di quadrato semiotico sui «generi
culinari», sul modello di J. M. Floch 1992
48. Ipotesi di quadrato semiotico iscritto nel mapping sui «generi
culinari», unendo il mapping semiotico di A. Semprini 1997 e il
quadrato semiotico di J. M. Floch 1992
49. La cucina referenziale
La cucina referenziale potrebbe essere definita oggettivante perché vuole
mostrarci il piatto nella sua essenza, dimostrandoci cosa «sanno» e possono
fare le materie prime che lo compongono. Queste vengono esaltate nella loro
essenza, restando sempre naturali senza essere trasformate o mascherate da
processi come la liofilizzazione.
Lo Chef diventerà piuttosto un fotografo reporter di una realtà. La cucina è
qui un’arte pragmatica che userà per lo più materie prime «di qualità», sane,
naturali, sicure, affidabili, salutari, nutritive, digeribili, leggere, equilibrate nel
piatto, ecosostenibili, biologiche, a chilometro zero. La forma di vita che
questo chef evoca è quella di una persona immersa nella sua quotidianità, nel
proprio contesto d’uso.
50. La cucina sostanziale
Altrettanto concreta della referenziale (rapporto di implicazione) vuole
immergere l’assaggiatore nelle materie e nell’essenza degli ingredienti,
puntando però verso una forte tendenza al dinamismo e
all’innovazione nel cercare di costruire un’esperienza polisensoriale.
Lo chef cercherà quindi in primo luogo di esaltare la piacevolezza
dell’assaggio, gratificare l’occhio attraverso un’estetica raffinata e
riempire tutti gli altri sensi per far vivere fino in fondo il piatto.
E’ il mondo delle qualità materiche, della fisicità, dei sensi, del corpo
che vive un’esperienza tutt’altro che onirica o immaginaria. Al centro
del piatto non ci sono idee, costruzioni, valori, ma consistenze, colori,
odori, sapori, luci, materie e suoni.
Lo chef, che prima ancora è esploratore e biologo (alla ricerca di piante
e aromi particolari) delega alla sua creazione il compito prima di
dividere e frammentare, poi di ricongiungere l’individuo fisico con il
mondo naturale o culturale e quindi con se stesso.
51. Cucina Concettuale o Obliqua
Negare il regno dei bricoleur che si basa sul
pensiero concreto, sensibile, corporeo,
significa entrare nel regno degli chef ingegneri.
L’ingegnere è l’artista che progetta il suo piatto
a tavolino; per lui le materie e le creazioni
hanno senso solo se è lui a darglielo.
Questi geni della creazione si muovono tra
logica pura, matematica e delirio creativo e
poetico, negando ogni praticità e concretezza e
creando enigmi da risolvere all’interno del
piatto, fili da districare, labirinti da sciogliere,
giochi di mascheramento, investigazioni da
compiere.
52. Ferran Adrià: la cucina molecolare
È questo il regno della gastronomia molecolare
di Ferren Adrià, chef basco considerato il
capostipite del genere, e del suo desiderio di
provocare, sorprendere e deliziare con
contrasti continui di sapori, temperature e
colori.
Il cliente ideale del suo precedente ristorante
El Bulli «non viene per mangiare, ma per
provare un’esperienza» (Adrià 2009), che lui
stesso ha architettato nel suo laboratorio di
Barcellona «El Taller».
53. La cucina Mitica
Rappresenta l’arte di costruire un’esperienza
emozionale gastronomica: si prefigge di
trasportare il cliente in un mondo immaginario
che gli permetta di riconoscere la propria
identità, storia, ma anche di condividere sogni
e desideri.
Il piatto diventa un pretesto per far rivivere un
mondo fatto di sogni e ambizioni che lo chef
può condividere con il suo pubblico
traghettandolo, attraverso i sapori, verso un
percorso passionale.
Le armi sono: le rime nel piatto, l’enfasi, lo
stupore, il mistero che avvolge tutto. A
differenza della cucina referenziale quella
mitica è improntata a dare al piatto ciò che
fisicamente non possiede, per riempirlo di
valore aggiunto, di passione.
55. Ferran Adrià e la Cucina Basca
La sua arte celebrale rispecchia i temi della
cucina obliqua nell’utilizzo di tecniche
ricercatissime e innovative di laboratorio che
muovono allo scopo di scomporre il piatto nei
singoli elementi per poi riassemblarlo
attraverso nuovi stampi creativi.
Gli strumenti utilizzati sono principalmente
quelli della chimica e della fisica, mentre il
prodotto, smaterializzato, deve proiettare il
pubblico in mondi diversi e pieni di magia ad
ogni portata. L’interazione, la comunicazione
sul cibo e sulla vita, la riflessione, il gioco
dinamico e attivo è ciò a cui il cliente non può
non partecipare
56.
57. Esponente straordinario della cucina referenziale è lo chef
svedese Magnus Nilsson del ristorante Fäviken Magasinet.
Cucina fortemente radicata alla terra d’origine, alle
tecniche naturali di conservazione e artigianato alimentare,
alla natura e ai prodotti che offre. L’autore di questa cucina
artigianale e rurale, rifiuta tutto ciò che è folklore o moda,
sostenendo sempre e solo il prodotto, rispettato nei suoi
tempi e spazi.
Non vuole sottomettersi alle leggi del mercato o alle
esigenze umane. Le mani diventano quindi lo strumento
d’arte di questa cucina iperrealista che manipola
ingredienti «salvati dalle intemperie» (scrive lo stesso chef)
per metterne in luce l’essenza pura.
Mani quindi che si sostituiscono appunto alle siringhe,
tipiche della cucina molecolare.
Magnus Nilsson e l’onda del Nord
58.
59. Alex Atala
Alex Atala, capace di portare in cucina la
biodiversità dell’Amazzonia per svelare alimenti
fin’ora inesplorati, contribuendo alla ricchezza
culturale, sociale di alcune zone produttrici
(fornendo una nuova fonte di reddito) e
naturale.
Sta a metà strada tra una cucina referenziale
per alcuni aspetti materiali e sociali e una
obliqua, costruendo un ponte tra un mondo di
sapori e gusti inesplorati e una cultura
moderna occidentale che ha bisogno di nuovi
elementi per arricchirsi e continuare a
crescere.
60.
61. Narisawa e l’estetica giapponese
Lo chef sostanziale per eccellenza non poteva che
essere il maestro giapponese Narisawa, famoso per le
sue creazioni polisensoriali, gli accostamenti tra
opposti gustativi (dolce e salato) e l’estetica
avvolgente.
La sua filosofia è una sintesi straordinaria tra il
mondo tradizionale orientale, riempito di tempi,
colori, silenzi propri , ma svuotato dalle pesantezze e
dalle costrizioni e la cucina d’autore europea.
I temi della natura (terra, acqua, fuoco, foreste e
carbone) ed il rapporto con le materie prime e le
stagioni, trasportano l’individuo in un mondo bello e
malinconico. I sensi, che vengono esaltati uno per
uno, permettono di far rivivere nel piatto la natura
delle cose che l’uomo stesso ha ucciso per poi
riassorbirne la forza vitale, promuovendo così anche il
concetto di sostenibilità.
62.
63. René Redzepi: Noma di Copenhagen
Amante della propria terra cerca di farla rivivere in
ogni portata.
Padre di una cultura che viene da lontano e
percepisce il tempo come una componente
necessaria del processo creativo.
La genuinità, la naturalezza, la freschezza (freddo,
visto che stiamo parlando della Scandinavia), l’ aria
pungente, sono strumenti messi al servizio di un
talento raffinato e un’anima volta alla
sperimentazione.
L’omaggio delle sue creazioni è alla terra e al mare,
madri dei frutti che lo chef serve. Autore di una
cucina mitica, vuole riportarci alle origini, in quei
paesaggi, quelle tradizioni e quei suoli.
66. Engagement
La capacità di creare
coinvolgimento
ed attenzione. Gli utenti dei
social network hanno un
livello di attenzione molto
basso rispetto alle aziende
ma più alto rispetto ad
iniziative o esigenze che
li coinvolgono da vicino.
67. Contenuti
La sfida è quella di
generare contenuti
rilevanti ed interessanti
per gli utenti, per il proprio
target e per ogni differente
situazione.
Il concetto di rilevanza dei
contenuti diventa cruciale. In
un’analisi dei marchi principali,
Facebook ha evidenziato che i
contenuti interessanti sono il
più importante fattore per
aumentare l’engagement.
68. Mobile
L’integrazione con i
dispositivi mobili è ormai
avviata ed ogni
piattaforma è ormai
fruibile pienamente da
smartphone.
Facebook si
definisce una mobile
company
70. Cosa ascoltare?
1. I commenti sparsi nella rete sul
nostro brand e product.
2. Le discussioni più interessanti
e «relevant».
3. I principali “influencer”.
4. Che cosa stanno facendo i
competitors.
5. Le opinioni e il “sentiment” su
Blog, Forum, Pagine Facebook…
72. Le immagini nei Blog di
enogastronomia
Il colore in cucina non è mai solo colore, ma costruttore di tattilità, di
aroma, di gusto.
La comunicazione culinaria, ritratta da mezzi come la fotografia, lo
schermo o la televisione, appare ai nostri occhi attraverso l’immagine del
«piatto».
La contrazione e la spettacolarizzazione degli eventi, come caratteristiche
sociali, ha portato a far diventare il centro della comunicazione proprio
questo elemento, atto a racchiudere in se stesso tutta l’essenza del pasto
e le sue regole sintagmatiche, dalla preparazione alla fruizione. Il piatto
diventa così il testo, evidentemente sintetizzato, capace di essere
valorizzato ed esaltato dal medium. I primi piani, le inquadrature
ravvicinate cariche di dettagli, l’altissima saturazione dello spazio, l’alta
definizione dei pixel, la possibilità di cogliere un tratto, un dettaglio,
guidano questo processo di rappresentazione oggettiva del reale verso
l’impiego di metafore percettive che ricostruiscono l’unità dei nostri sensi.
Si moltiplicano le foto di alimenti mitizzati nel loro essere denaturalizzati
dai contesti d’uso e di relazione come la cucina, la forchetta, o addirittura
il piatto stesso.
73. http://pohtpof.tumblr.com/
Pietanze da mangiare con gli occhi, dita abili e
veloci che scattano fotografie e condividono
immagini, occhi avidi e nascosti che ammirano
piatti virtuali, incantevoli, sui social media …
questo e molto di più è la pornografia del cibo.
74.
75.
76. Conclusioni
Credo che il cibo possa essere uno dei
principali strumenti capaci di
cambiare i valori che ci muovono, ma
per farlo è necessario riscoprire
un’educazione gastronomica, se non
ancor prima passionale e
sentimentale, che ribalti l’idea di
spazi asettici, di assenza di
convivialità, di neutralità delle
pratiche gastronomiche, di rigidità
degli schemi dietetici che
ossessionano una società
dell’apparenza, tipica della cultura
fast food, verso un modello che
permetta la valorizzazione del corpo
inteso come finestra sul mondo.
1 Il livello della manifestazione: tra sogno e realtà,
Dita che provano il freddo del ghiaccio e la consistenza del cioccolato fuso. Atmosfere
oniriche, irreali, in cui le ciglia di una donna sono dipinte di rosso da gocce
di sciroppo alla fragola…
2) La prima impressione alla vista dello spot “Magnum 5 sensi” appare
confusa, ma allo stesso tempo molto efficace e coinvolgente (30 secondi, presenta ben 38 inquadrature)
3) Oggettive irreali le inquadrature
4) Il lessico utilizzato rimanda al mondo dei sensi, simbolo di istinto,
seduzione, esperienza, profondamente radicato nella nostra cultura. Il nome
di ciascun Magnum accosta a questa valenza simbolica l’attualità data
dall’uso della lingua inglese, sempre più presente nel gergo giovanile.
5) La marca Algida è il soggetto enunciatore che, attraverso un débrayage
enunciativo, genera un discorso in cui tempi, luoghi e soggetti raccontano
una storia di piacere e seduzione (donne-vittime del piacere dei sensi-ma capaci di sedurre un occhio osservatore)
6) Magnum iniziale e mondo reale...debayage verso l’onirico…ritorno all’enunciazione finale con “edizione limitata”, prodotto e cenni al mondo reale
1) Il goloso è per definizione colui che non riesce a gestire la passione per il cibo, in una tendenza verso la smodatezza e l’assoluto. In questo caso lo schema passionale che si istituisce è quello di un soggetto che desidera un oggetto che egli investe di un plus-valore. Come in ogni fiaba che si rispetti l’obiettivo finale non può che essere quello della congiunzione con l’oggetto desiderato; questo non solo in senso fisico ma anche psicologico.
Come in ogni racconto abbiamo bisogno di un anti-eroe che compete per il possesso del medesimo obiettivo. A contrastare il programma narrativo del goloso non ritroveremo un nemico non fisico, bensì quello di una norma morale sociale superiore. Si pone in antitesi ad un volere un dovere simbolo della proibizione; per tutti questi infatti tutto ciò che è buono, o troppo buono, fa male. Si rompe così completamente con il ruolo del cibo come nutrimento e se ne ritaglia spesso una dimensione di gratificazione fuori dai pasti, così come «fuori dalla legge».
2) In questo caso però il dietista individua delle ragioni per imporsi un veto proibizionista, relegando ad oppositore ogni licenza trasgressiva che sente il desiderio di concedersi. Sono proprio questi capricci gli antagonisti di quel «dovere» per il loro essere investiti del significato di piccola gioia. Le norme trasportano il soggetto fuori da sé e dal suo mondo in uno sforzo più di fede che di fiducia, in cui si esaltano riti collettivi. Molto spesso accade anche che questa tendenza venga portata all’eccesso. L’isotopia, spesso espressa nelle pubblicità di prodotti considerati «magri», ribalta i ruoli posizionando come oggetto di valore, verso cui tendere, un vestito particolarmente aderente o un paio di jeans molto stretti.
Questi rappresentano allora la «giusta» forma verso cui orientare il nostro corpo (materia che deve essere plasmata in funzione della forma) in uno slancio di congiunzione verso quell’oggetto grazie al quale possiamo diventare attraenti (programma d’uso).
3) Molto meno pericolosa dal punto di vista del messaggio culturale che restituisce è invece la pratica sociale della «cucina del ritorno» (Ferraro 1998). Ma ritorno a che cosa? Alle origini, alla famiglia, al guscio materno e protettivo: ritorno all’interno di uno spazio chiuso e sicuro. Simboli di questo itinerario verso un gusto tradizionale sono tutti quei cibi che riproducono quest’idea di sicurezza: cibi ripieni come il tacchino per la festa del Ringraziamento negli USA, tortelli e ravioli nella cucina tosco-emiliana, panettoni farciti di uvetta e canditi al loro interno che galleggiano nella morbidezza della pasta, il cuore dolce di molti pandori…Si vengono a creare in questi momenti, siano essi a Natale, Pasqua e ad ogni altra festività sentita fortemente nell’ambito familiare, isotopie tendenti a rafforzare legami che si erano allentati, in un ritorno nostalgico e romantico alla maternità, ai ruoli familiari, agli affetti, manifestando con forza una volontà di chiusura verso tutto ciò che sta fuori di quel nucleo. Cibi come questi producono piacere perché fanno rivivere esperienze gustative già sperimentate, rievocando e rendendo «presenti» (forse sarebbe altrettanto giusto dire: «riportando al passato», «riaccompagnando indietro» poiché a innescare questo movimento sono soprattutto gli anziani con i più giovani) storie, memorie e affetti (Buosi 2004).
NB: A cimma di De Andrè (audio)
4) La direzione centripeta inversa a questo mondo è quella della rappresentazione del cibo come apertura, strumento finalizzato all’interazione e allo scambio. Il gusto in questo caso non è altro che una moneta di scambio. Stiamo infatti entrando nel campo d’azione del «seduttore». In questo ambito la figura materna che prepara ancora lo zabaione al figlio ormai trentenne, nel film «Benvenuti al Sud» di L. Miniero, come simbolo di una dipendenza alimentare che ha origini nell’allattamento e viene da quel momento gelosamente custodita ed esibita, non può esistere.
Stiamo scivolando verso l’ambito del trasgressivo e del proibito, sostituendo la madre con la figura dell’amante con cui condividere un sottile piacere nascosto in un vortice di allusioni e giochi sensuali.
Abbiamo considerato come pertinenti ai fini dell’analisi:
il materiale: (legno per tutte le scatole eccetto Coeur che connota la naturalità del prodotto
l’etichetta: incollata o stampata (più o meno raffinata)
il lettering: caratteri gotici e rilievo per i camembert di latte non pastorizzato, i più tradizionali
la copy: informazione riguardante la materia grassa su tutte le confezioni eccetto Vallée e Lepetit, le due marche che comunicano l’immagine più elevata
i segni grafici: lo stemma o l’icona demarcano i posizionamenti reciproci (dal più normanno, al più naturale)
I colori: oro = materia grassa; nero = latte non pastorizzato; rosso = tradizione normanna; bianco = latte pastorizzato; blu = connotazione industriale/light; marrone/verde = naturalità, territorialità.
2) domanda volta a comprendere l’interpretazione data dal consumatore alla relazione significante involucro-contenuto(significato simbolico). A titolo esemplificativo, riportiamo
alcune espressioni secondo le quali il packaging di Pringles piuttosto che richiamare alla mente il
contenuto ed i suoi attributi, come sarebbe plausibile per un bene del largo consumo, è emblema di:
“gusto; sfizio; originalità; dinamicità; moda; festa; giovinezza; divertimento; musica e colori;
libertà; lusso; ordine; allegria; consumo in compagnia guardando la TV; amici; ecc.”
Proposte comunicative che vanno dalla concretezza, tipica dello «chef bricoleur» capace di fondare la sua arte nella trasformazione tecnica, alla virtualità delle creazioni dello «chef ingegnere» (Marrone 2007) fino ad un bisogno di tradizione che tenda al controllo e a una tendenza al dinamismo che porta altresì al rinnovamento e alla decostruzione delle abitudini.
Entrambe però costruiranno un discorso, una comunicazione…la prima volta a rappresentare e testimoniare (fotografo reporter realista/non snatura/narratore non mette un punto di vista, non vuole aggiungere emozione), l’altra volta a riempire di punti di vista e emozioni nuove.
E’ comunque necessario costruire una coerenza all’interno di tutti gli elementi del Marketing Mix che in questo caso diventano:
la struttura del ristorante, il menù, i servizi per l’apparecchiatura, la carta dei vini, il servizio in sala...
1) Uno degli strumenti più importanti che la semiotica è in grado di fornire al mkt per determinare il posizionamento è il quadrato semiotico che Floch ha dedicato all’assiologia del consumo.
Il quadrato articola topologicamente le posizioni logiche per mezzo delle quali si può sfruttare un universo semantico:
relazioni di contrarietà: con cui si definiscono i poli x/y che rendono conto di una categoria per opposizione.
Relazioni di contraddizione o negazione: tramite cui si definiscono i poli incompatibili con i precedenti (non x e non y)
Relazione di implicazione: tramite cui si articola il rapporto (non x e y e non y e x)
Tramite questo strumento si possono rappresentare i brand positioning di un mercato, ma anche individuare nuovi posizionamenti e i relativi codici di riferimento. Consideriamo la versione del quadrato applicata al mkt, proposta da Floch relativamente all’assiologia dei valori di consumo:
2) Iniziamo a parlare di tendenze e valori molto attuali e in espansione.
1) valori d’uso (razionali e cognitivi) e valori di base (emotivi e impulsivi). Il quadrato elabora la proposta di mkt tramite l’asse semantico fondamentale che si determina per l’opposizione tra uso (valori pratici) e base (valori mitici). Inoltre, i termini sub-contrari (valori critici e valori ludici), permettono di rendere conto dei posizionamenti intermedi, rispettivamente di presa di coscienza/confronto e evasione/divertimento.
2)Importante ciò che Jakobson (1966) ha detto sui testi comunicativi. Le dimensioni discorsive (pragmatica, passionale, cognitiva ed estetica) saranno tutte presenti all’interno di un enunciato; è perciò sbagliato pensare alle posizioni del quadrato come esclusive, ma lo scopo è quello di individuare l’intento comunicativo dominante che uno chef, proveniente da una certa cultura, società, percorso individuale e professionale, vuole esprimere.
Capire gli obiettivi comunicativi principali di una cultura culinaria è utile ad inquadrarla in relazione alle altre e ritrovare i significati profondi che la muovono. Ogni cultura per Lotman si definisce proprio in base ai discorsi e ai valori che pone come dominanti.
Partire da questi valori è utile per risalire in superficie attraverso un percorso generativo che si manifesterà nell’espressione culinaria.
Tipico della cucina tradizionale, potremmo ritrovare in ogni occorrenza caratteristiche consolidate, isotopie radicate e prevedibili, realizzate a regola d’arte. Gli elementi saranno sensorialmente percepibili sul piano dell’espressione e rimanderanno ad una dimensione culturale e sociale. Ma il messaggio non sarà di tipo poetico o emozionale, ma di valori pratici. Il cuoco enunciatore sarà praticamente assente nel processo di enunciazione, delegando ad una terza persona il ruolo di narratore.
Questa cucina neo-realista crea un’esperienza gustativa tesa a trasportare l’enunciatario in un mondo fatto di situazioni reali e valori concreti che costui può riconoscere come propri. Saranno ben descritti i piatti già dal menù (magari anche in maniera iperbolica), evitando effetti sorpresa, costruzioni complesse, o dispersioni in profondità; le articolazioni spazio-temporali non verranno mai forzate e l’attorializzazione degli alimenti cercherà di essere lineare nel proporre una fruizione chiara che farà leva sul concetto comunicativo espresso