3. Tagliamo il piede del cespo e automaticamente andranno via gran parte della foglie esterne e sempre sporche di terra.Tagliamo anche le punte troppo verdi e in ogni caso laviamo in acqua corrente
4. Mettiamo le due scarole lavate in un colapasta capovolte in modo che possano perdere tutta l’acqua in eccesso
5. Snoccioliamo una ventina di ulive nere,tritiamo un paio di spicchi di aglio e mettiamoli da parte
6. Mettiamo un pugno di capperi sottosale a bagno per dissalarli e sostituiamo l’acqua 3 o 4 volte
11. Cominciamo a comporre la nostra scarola “mbuttunata” facendoci aiutare da un’amico o familiare compiacente e mettiamo al centro del cespo allargato la metà dell’aglio tritato
20. Si comincia usando l’apposito spago da cucina a legarla molto stretta con molti giri di spago facendo bene attenzione che la scarola non si apre
21. Man mano che saliamo con i giri di spago,la tensione si affievolisce oramai è fatta,possiamo fare la legatura definitiva
22. La preparazione è terminata, disponiamo la scarola ripiena legata in piedi in una pentola alta che possa contenerla
23. Un pizzichino di sale per favorire l’eliminazione di acqua dalla verdura
24. Un altro filo di olio ev di oliva-non si aggiungono altri liquidi- copriamo la pentola e iniziamo la cottura a fuoco medio
25. Dopo circa 30-40 minuti solleviamo il coperchio e vedremo che la nostra scarola si stà minimizzando
26. Non resta che proseguire lacottura a pentolascoperta
27. La nostra scarola “a piedi” deve stufare quindi riduciamo ancora la fiamma
28. Portiamo a termine lentamente la cottura che dipende dalla grandezza della scarola e dalla stagione propizia per questa verdura che risultando più tenera abbrevia i tempi di cottura,io mi regolonel chiudere i fuochi quando i liquidi sono molto ridotti
32. La scarola insieme al cavolo la fa da padrona nel campo delle verdure di Natale a Napoli,usata anche con un procedimento simile ma non legata come farcitura di pizze ripiene squisite
33. Basta con inutili chiacchiere possiamo saggiare questo piatto semplice nei suoi ingredienti ma non nella composizione ed elaborazione, in compenso vi garantiamo che il risultato non vi deluderà e nemmeno i vostri cari che non potranno che congratularsi con voi per questa antica perla della cucina Napoletana che purtroppo si va dissolvendo nella memoria delle nostre tradizioni culinarie.Buona fame e auguri a tutti da monsù Tina e da Aflo [email_address]