1. “ Accademia d’ ‘o mmusc’ magnà” Zeppulelle ‘e ciurill’, baccalà, e pastacrisciuta monsù Tina by Aflo

2. In una ciotola capiente versiamo 500 gr di farina 00 e facciamone una fontanella

3. Sminuzziamo un panetto di lievito di birra

4. Cominciamo ad aggiungere un bel po’ di acqua “morta”

5. Cominciamo ad impastare ed una volta impastato senza grumi e norbido copriamola con un canovaccio da cucina e lasciamolo coperto per circa un’ora e mezza

6. Diamo una ripulita ai nostri “ciurili”-fiori di zucca-

7. Ricordiamoci di levare dall’interno del fiore di zucca l’escrescenza durissima che custodisce

8. La nostra pastella è pronta

9. Appare quasi schiumosa,è segno di leggerezza

10. Prendiamo un fiore di zucca,rigiriamolo nella pastella in modo da farlo ricoprire per bene

11. Immergiamoli in abbondante olio ev di oliva bollente

12. Continuiamo con lo stesso procedimento

13. Proseguiamo con la frittura

14. Gli altri fiori di zucca sono in attesa di essere fritti

15. Disponiamoli su un foglio di panno carta per assorbire l’olio in eccesso

16. Questo è il primo dei componenti

17. Nel frattempo avremo lessato del baccalà,sminuzzato e condito con poco sale e prezzemolo

18. Versiamo il nostro baccalà sminuzzato nella pastella

19. Rigiriamo il tutto con un cucchiaio

20. Prendiamo una cucchiaiata del composto di baccalà in pastella

21. Aiutandoci con un secondo cucchiaio facciamo cadere il composto nell’olio bollente

22. Le frittelle stanno friggendo

23. Continuiamo il lavoro fino al termine del composto

24. Ed anche queste nell’olio bollente

25. Quando le zeppoline saranno dorate

26. Con un ramaiolo forato o simili raccogliamo le nostre zeppoline

27. A composto d baccalà finito non ci fermiamo

28. La pastella anche senza ripieno,da noi fa parte degli antipasti magari mischiato ad alghe e la chiamiamo “pastacrisciuta”

29. Anche queste finiscono sulla carta ad asciugarsi

30. Il nostro lavoro è terminato e non importa se la frittella che agguanteremo sarà di baccalà fiori di zucca o solo pastella,è tutto buonissimo

31. Bisogna solo portare in tavola e desinare insieme ai nostri cari amici e compari della Accademia d’ ‘o mmusc’ magnà. Buona fame a tutti da monsù Tina e by Aflo [email_address]