Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...CentroMalattieRareFVG
Slides presentate dal dr Bruno Bembi, Direttore del Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare FVG e Principal Investigator del progetto di Ricerca Finalizzata "Clinical history and long-term cost-effectiveness of Enzyme Replacement Therapy for Gaucher Disease in Italy", in occasione del convegno "Patologia Immune e Malattie Orfane", Torino, 28-30 gennaio 2016.
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...CentroMalattieRareFVG
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in un’ottica psico-relazionale
Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
Udine, 15 aprile 2015
MST - Malattie sessualmente trasmesse - Piccolo Manuale - Provincia di Romavideo_roma
Un magazine rivolto agli studenti delle superiori per dare informazioni sull' Aids e le malattie sessualmente trasmesse e per dare spunti di riflessione per una sessualità consapevole.
Dalla creazione dell'identità sessuale allo svilupparsi dell'affettività e delle sessualità nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...CentroMalattieRareFVG
Slides presentate dal dr Bruno Bembi, Direttore del Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare FVG e Principal Investigator del progetto di Ricerca Finalizzata "Clinical history and long-term cost-effectiveness of Enzyme Replacement Therapy for Gaucher Disease in Italy", in occasione del convegno "Patologia Immune e Malattie Orfane", Torino, 28-30 gennaio 2016.
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...CentroMalattieRareFVG
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in un’ottica psico-relazionale
Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
Udine, 15 aprile 2015
MST - Malattie sessualmente trasmesse - Piccolo Manuale - Provincia di Romavideo_roma
Un magazine rivolto agli studenti delle superiori per dare informazioni sull' Aids e le malattie sessualmente trasmesse e per dare spunti di riflessione per una sessualità consapevole.
Dalla creazione dell'identità sessuale allo svilupparsi dell'affettività e delle sessualità nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili p...CentroMalattieRareFVG
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie
- Udine, 19 novembre 2014 - Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
Relazione "Sessualità e Disabilità" presentata dalla Dr.ssa Antonella Ciccarelli al Convegno Timidezza d'amore e ansia sessuale, Ancona 20 Novembre 2010.
Dott. Elio Sermoneta -- La guarigione corrisponde con la verità? La verità come scoperta del singolo - io chi sono - porta alla verità su sé stessi e quindi alla guarigione.
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili p...CentroMalattieRareFVG
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie
- Udine, 19 novembre 2014 - Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
Relazione "Sessualità e Disabilità" presentata dalla Dr.ssa Antonella Ciccarelli al Convegno Timidezza d'amore e ansia sessuale, Ancona 20 Novembre 2010.
Dott. Elio Sermoneta -- La guarigione corrisponde con la verità? La verità come scoperta del singolo - io chi sono - porta alla verità su sé stessi e quindi alla guarigione.
Che gender di educazione vogliamo: Il superamento degli stereotipi di genere ...Sonia Bertinat
Diventa necessario identificare e criticizzare questi stereotipi non per cancellarli in toto ma per far sì che valgano sì per chi adatta ad essi il proprio ruolo di genere ma possano non valere per altri.
E diventa fondamentale educare affinché questi altri “non conformi” ricevano lo stesso rispetto e valore di chi vi aderisce volentieri.
Se la “non conformità” non viene riconosciuta degna quanto la conformità si possono innescare i fenomeni che ben conosciamo dalle cronache, dal bullismo, allo stalking alle violenze di genere.
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTOCentroMalattieRareFVG
Slides presentate dai relatori durante il corso avanzato "Aspetti ematologici della malattia di Gaucher: dalla diagnosi al trattamento", che si è tenuto a Udine nei giorni 25 e 26 ottobre 2017.
Slides presentate dai relatori durante il corso avanzato "Aspetti ematologici della malattia di Gaucher: dalla diagnosi al trattamento", che si è tenuto a Udine nei giorni 25 e 26 ottobre 2017.
Corso avanzato ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI ...CentroMalattieRareFVG
Slides presentate dai relatori durante il corso avanzato "Aspetti ematologici della malattia di Gaucher: dalla diagnosi al trattamento", che si è tenuto a Udine nei giorni 25 e 26 ottobre 2017.
Slides presentate dai relatori durante il corso avanzato "Aspetti ematologici della malattia di Gaucher: dalla diagnosi al trattamento", che si è tenuto a Udine nei giorni 25 e 26 ottobre 2017.
Slides presentate dai relatori durante il corso avanzato "Aspetti ematologici della malattia di Gaucher: dalla diagnosi al trattamento", che si è tenuto a Udine nei giorni 25 e 26 ottobre 2017.
Presentazione realizzata dal dr Lorenzo Verriello, coordinatore della Rete Regionale delle Malattie Neuromuscolari e della SLA, per illustrare il funzionamento e gli obiettivi della stessa.
Il Riordino della Rete Regionale delle Malattie Rare in Friuli Venezia GiuliaCentroMalattieRareFVG
Nel corso del 2017 è stata ristrutturata la rete regionale delle Malattie Rare del Fiuli Venezia Giulia. In questa presentazione, realizzata dal dr Bruno Bembi, Direttore del Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare, sono illustrati il percorso che ha portato al riordino della rete, la filosofia che lo ha ispirato e il funzionamento della rete stessa.
Presentazione realizzata dalla dr.ssa Daniela Miani, cardiologa presso l'AOU S. Maria della Misericordia di Udine" per il corso "La Malattia di Fabry: conoscere per riconoscere", Udine, 17 giugno 2015.
Slides presentate dalla dr.ssa Andrea Dardis, responsabile del Laboratorio del Centro Malattie Rare di Udine, al corso "La malattia di Fabry: conoscere per riconoscere", Udine, 17 giugno 2015.
Inquadratura soggettiva: Affettività e Sessualità attraverso Lo sguardo dei P...CentroMalattieRareFVG
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
Inquadratura soggettiva:
Affettività e Sessualità attraverso
Lo sguardo dei Protagonisti
Dott. Daniele Ferraresso
Esperto nei processi formativi orientati all’autonomia
Pedagogista Clinico
Udine, 15 Aprile 2015
Affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettiveCentroMalattieRareFVG
AFFETTIVITÀ E
RISCHIO
PSICOPATOLOGICO
DELLE DISABILITÀ
INTELLETTIVE
Daniele Fedeli
Professore Associato di
Pedagogia Speciale
Università degli Studi di Udine
2. DISABILITÀ E SESSUALITÀ
• LA DISABILITÀ IN SÉ NON OSTACOLA LA SESSUALITÀ; QUELLO CHE LA PUÒ
OSTACOLARE È LA CULTURA DOMINANTE
• LA SESSUALITÀ DELLA PERSONA DISABILE, NON È UNA «SESSUALITÀ
SPECIALE», DIVERSA DA QUELLA DEGLI ALTRI ESSERI UMANI; DIVERSO È IL
MODO DI CONCRETIZZARLA.
3. • SPESSO ABBIAMO UNA CERTA DIFFICOLTÀ AD IMMAGINARE E
QUINDI AD ACCETTARE LA « VITA SESSUALE DEI DIVERSAMENTE
ABILI»
4. -PER CHI HA DISABILITÀ MENTALE INVECE L’OSTACOLO MAGGIORE È
RAPPRESENTATO DALLE FAMIGLIE
-OCCORRE PARLARE NON SOLO DI DIRITTO ALLA SESSUALITÀ MA DI
DIRITTO AD ESERCITARLA
5. DISABILITÀ E SESSUALITÀ
• OGNI PORTATORE DI HANDICAP, SIA FISICO CHE PSICHICO, HA EMOZIONI,
BISOGNI E SENTIMENTI, COME TUTTE LE PERSONE CHE ALIMENTANO
SPERANZE DI RELAZIONI AFFETTIVE
• ESSI, COME TUTTI, VIVONO IL NATURALE DESIDERIO DI AVERE UNA PERSONA
VICINO E COSTRUIRE CON QUESTA UNA FAMIGLIA
• MA SPESSO LE PERSONE HANNO UNA CERTA DIFFICOLTÀ AD IMMAGINARE E
QUINDI AD ACCETTARE QUESTA VITA SESSUALE DEI DIVERSAMENTE ABILI
6. • IL DIVERSAMENTE ABILE PUÒ IMPARARE A VIVERE CON SERENITÀ E
RESPONSABILITÀ ALLO STESSO TEMPO, CESSANDO DI ESSERE UN
«ETERNO BAMBINO» CHE NON HA L’OCCASIONE DI CRESCERE
ULTERIORMENTE.
• NEL CONSIDERARE IL «DIVERSAMENTE ABILE», NON DOBBIAMO PIÙ
PENSARE ALLA SUA MANCATA CRESCITA, MA APPRENDERE DALLA
SUA MAGGIORE SENSIBILITÀ E PARTICOLARE PROSPETTIVA GLI
SPUNTI PER FAR EVOLVERE SIA IL SUO COMPORTAMENTO CHE IL
NOSTRO
7. • SESSUALITÀ NON EQUIVALE A GENITALITÀ.
• SESSUALITÀ VUOL DIRE RELAZIONE TRA LE PERSONE…
• NON È UN COMPORTAMENTO CHE RENDE COLPEVOLI, MA PUÒ
PERMETTERE O FAVORIRE LA REALIZZAZIONE DI RELAZIONI
AFFETTIVE
8. • ANCHE PER LA PERSONA DIVERSAMENTE ABILE NON È SUFFICIENTE
SOLO IL RAPPORTO CORPORALE GENITALE PER ESPRIMERE IL
DIALOGO TRA DUE PERSONE, MA OCCORRE UN RAPPORTO
INTERSOGGETTIVO CON UNA DIMENSIONE AFFETTIVA PIÙ AMPIA E
COMPRENDENTE VARI LIVELLI DI SENSIBILITÀ
10. • TUTTE QUESTE DIMENSIONI SONO VISSUTE ANCHE DALLE PERSONE
DIVERSAMENTE ABILI
• LE PERSONE CON DISABILITÀ HANNO UNA VITA AFFETTIVA CHE VA
«COLTIVATA» E NON REPRESSA
• GLI INTERVENTI DA PARTE DEGLI OPERATORI DOVREBBERO
PROMUOVERE «COMPETENZE»
11. EDUCARE ALLA SESSUALITÀ SIGNIFICA:
-INSEGNARE A CAPIRE I MESSAGGI DEL PROPRIO CORPO E QUELLI
DELL’ALTRO
-INDIVIDUARE LE POTENZIALITÀ DEL PROPRIO ESSERE, I CONFINI MA
ANCHE GLI ORIZZONTI
-SESSUALITÀ È RELAZIONE, CONTATTO, DESIDERIO, MA TUTTO PASSA
ATTRAVERSO IL CORPO E IL SUO VISSUTO
12. EDUCAZIONE SESSUALE
• ESSERE CONSAPEVOLI DEL PROPRIO CORPO E DI SÉ
• PER COSTRUIRE UN BUON SENSO DI AUTOSTIMA ED INSTAURARE
RELAZIONI INTERPERSONALI SODDISFACENTI, È IMPORTANTE ESSERE
CONSAPEVOLI DI SE STESSI, DEL PROPRIO CORPO, DEI PROPRIO
SENTIMENTI E DI CIÒ CHE SI APPREZZA DI SE STESSI
13. • LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI SPESSO HANNO SCARSA
PERCEZIONE DI SÉ O UNA VISIONE NEGATIVA
• HANNO BISOGNO DI LAVORARE SULLO SCHEMA CORPOREO
(RICONOSCERE E NOMINARE LE PARTI)
• HANNO BISOGNO DI RIFLETTERE SULLE DIFFERENZE CORPOREE
• HANNO BISOGNO DI IMPARARE AD OSSERVARE IL PROPRIO
CORPO E QUELLO DELLE ALTRE PERSONE
• HANNO BISOGNO DI IMPARARE A COMPRENDERE ED ESPRIMERE
EMOZIONI
14. È IMPORTANTE INIZIALMENTE COME OPERATORI LAVORARE:
• SUI CAMBIAMENTI NELLA PUBERTÀ (RASSICURAZIONE) E SUL
PASSAGGIO DALLO STATO DI BAMBINO AD ADULTO
• MESTRUAZIONI, EIACULAZIONE E POLLUZIONE (CHE COSA SONO E
COME GESTIRLE)
• IGIENE PERSONALE
• TOCCARE ED ESSERE TOCCATI (CAREZZE, ABBRACCI, STRETTE…)
• DIFFERENZE TRA LUOGO PUBBLICO E PRIVATO (COMPORTAMENTO)
15. L’EDUCAZIONE SESSUALE
• AVERE CURA DI SE STESSI
• CONOSCERE IL PROPRIO CORPO E IMPARARE A BADARE AD ESSO
• QUESTO SIA PER LA PROPRIA SALUTE, CHE PER LA PROPRIA
AUTOSTIMA E ANCHE PER LA SALUTE E IL BENESSERE DEGLI ALTRI
• PER LE RELAZIONI INTERPERSONALI
16. • È ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE CHE SVILUPPIAMO DELLE
RELAZIONI INTERPERSONALI E, TANTO PIÙ EFFICACEMENTE
COMUNICHIAMO, TANTO PIÙ È PROBABILE CHE LE NOSTRE
RELAZIONI DIVENTINO PIÙ RICCHE E GRATIFICANTI
• LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI HANNO SPESSO SCARSE ABILITÀ
DI COMUNICAZIONE E DIFFICOLTÀ NEL COGLIERE I SEGNALI
SOCIALI (ESEMPIO PERSONE CON SINDROME DI WILLIAMS)
17. IMPORTANTE! EDUCARE:
• SUL CHE COS’È UNA FAMIGLIA
• SUGLI AMICI (COME FARSI DEGLI AMICI, COME MANTENERE
AMICIZIE, COME COMPORTARSI CON LORO, COME FARE INVITI…)
• SULL’ IMPARARE A DIRE NO
18. • VIVERE LA PROPRIA SESSUALITÀ
• LA SESSUALITÀ RAPPRESENTA IL MODO IN CUI CI SI SENTE COME
UOMINI E DONNE E COME CI SI PONE IN RELAZIONE CON GLI
ALTRI. SI ESPRIME FIN DALLA NASCITA, POI NELLA PUBERTÀ E
NELL’ETÀ ADULTA
• LE PERSONE CON DISABILITÀ SPESSO NON HANNO GLI STRUMENTI
PER ESPRIMERLA
19. QUINDI COSA FARE…
• «NON VIETARE MA EDUCARE»
• INDIVIDUARE TEMPI E LUOGHI IDONEI PER CANALIZZARE LE
PULSIONI SESSUALI (DOVE E QUANDO…. AD ESEMPIO LA
MASTURBAZIONE)
• IMPARARE COSA SI INTENDE PER RAPPORTO SESSUALE
• IMPARARE LA DIFFERENZA TRA AMICIZIA E AMORE
20. COME EDUCATORI
• OCCORRE TROVARE IL PROPRIO MODO PER PARLARE DI SESSUALITÀ
A QUELLA PERSONA E NON SOLO IL «MODO GIUSTO»
• STARE VICINO ALLA PERSONA, SENZA FRETTA E NEL RISPETTO
• AVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO PASSATO E DELLA
PROPRIA STORIA PERSONALE
• ESSERE CONSAPEVOLI E RISPETTARE LE PROPRIE EMOZIONI E
QUELLE DEI NOSTRI UTENTI
21. REGOLE DI VITA
AMA GIOIRE DELLE COSE SEMPLICI
RISPETTA GLI ALTRI
ANCHE SE DIVERSI DA TE.
TROVA SPAZIO E TEMPO PER L’ASCOLTO, PER L’ALTRO.
RICORDA CHE SEI FORTUNATO PERCHÉ VIVI.
AIUTA CHI È IN DIFFICOLTÀ
SE VUOI ESSERE GIOIOSO E FELICE.
ANCHE TU POTRESTI AVER BISOGNO DI AIUTO.
NON DERIDERE MAI IL POVERO.
POTRESTI STAR MALE ANCHE TU.
UNISCITI AGLI ALTRI UOMINI SUBITO
E RINGRAZIA IL MONDO INTERO.
IL MONDO SIAMO NOI, NOI UOMINI
INSIEME NELLA PACE (S.V.)