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Gli anziani
“Gli anziani hanno il bene più prezioso che gli altri non hanno: il tempo”
Gli anziani sono personeconbisogniancora da soddisfareed emozioni da vivere,
che vanno valorizzati nel rispetto della loro unicità e singolarità
Ognuno vive la vecchiaia in modo diverso, tuttavia esistono criteri oggettivi in
base ai quali l’inizio della vecchiaia può essere legato a condizioni sociali che
modificano radicalmente l’esistenza di tutti i giorni, come il pensionamento, il
quale rappresenta un momento delicato, in quanto l’individuo smette di rivestire
un certo ruolo nella società, non avendo più un ruolo sociale che lo identifichi,
esso sisente inutile; un’altra importante trasformazione avviene nell’ambito delle
relazioni familiari, all’interno delquale un delicato momento viene rappresentato
dall’uscita di casa dei figli. La coppia è costretta a riorganizzare la propria vita
quotidiana, si perde il ruolo centrale relativo all’accudimento della prole e così si
rimane soli a far fronte alla quotidianità. Oltre ad essere legato a condizioni
sociali, l'inizio della vecchiaia può coincidere con il momento
in cui si verificano deterioramenti fisici che comportano alcune trasformazioni
inevitabili. A livello sensoriale, la vista diminuisce mentre aumenta la sensibilità
alla luce, incidendo sulla propria sicurezza, con un aumento di cadute; l'udito
perde la sua piena funzionalità, subentrando così delle difficoltà nella percezione
di stimoli sonori, in merito all'olfatto si possono manifestare una minore
sensibilità per i sapori dolci e una perdita della capacità di distinguere gli odori
In occidente l’anzianità diun soggetto la sivaluta unicamente sulla basedella
sua età.
Questo ci porta a fare distinzioni tra terza e quarta età:
La terza età va dai 60 ai 75 anni.
La quarta età va dai 75 anni in su
Si dice che l’anzianità sia eterocrona: ovvero ognuno invecchia in modo
diverso, la vecchiaia non è uguale per tutti.
Eterocronia dell’invecchiamento
Fattori che favoriscono un buon invecchiamento:
- coloro che non si deprimono e che hanno conferito un pieno senso alla propria
esistenza
- coloro che sentono di avere una sorta di controllo sulla propria salute ( locus of
control interno)
- Coloro che si percepiscono in salute
Vivono più a lungo:
Le donne (85 anni)
uomini (79 uomini)
- Le persone istruite
Si ammalano di più:
- Chi si percepisce malato
- Chi ha un locus of contol esterno, ovvero delega agli altri o al caso il suo stato
di salute
- I vedovi - I lavoratori manuali
- Le persone anziane meno istruite
Lo studio delle persone anziane viene effettuato da un settore della psicologia
chiamato ‘’ arco di vita’’, ha come scopo lo studio dell’evoluzione del soggetto.
Questa psicologia studia 3 aspetti:
1. Ciclo di vita→ sono le fasi di vita dell’evoluzione del soggetto all’interno di
queste fasi si possono avereeventi: - normativi: eventi comuni nella cultura del
soggetto. - para normativi: eventi non comuni nella cultura, improvvisi.
2. Biografia→Interpretazionepersonaleche il soggetto dà agli eventi normativi.
3. Epoca storicoculturale→Definiscesia la biografia divita del soggetto sia sugli
eventi di vita del soggetto
Vecchiaia e cambiamenti di ruolo
Durante la vecchiaia si cambia di ruolo in modo molto veloce e drastico, ed in
questo casoil rischiodepressivo èmolto alto. Quando vièun cambiamento nella
vita bisogna elaborareil lutto, che esso sia negativo o positivo. I cambiamenti di
ruolo:
1. Pensionamento: la mancanza di lavoro può comportareuno stato depressivo
nell’anziano, che si sente inutile. Soprattutto per le persone che si sono
identificate nel lavoro diventa molto difficile lasciarlo; Se al contrario il soggetto
pensa che il lavoro appesantisce la vita, la cessazione di esso può essere
appagante. L’età pensionabile negli ultimi anni però si è molto innalzata, ed in
questo modo si incorre più facilmente a malattie. Anche le condizioni
economiche hanno contribuito e contribuiscono al mancato mantenimento di
queste persone, che a 67 anni non sono in gradi di godersi la propria pensione.
2. Svincolo dei figli: è un evento normativo ma molte famiglie non lo vivono
come tale, i genitori vorrebbero tenere i figli in casa per allontanare l’idea di
vecchiaia. Quando avviene lo svincolo da parte dei figli i genitori possono non
accettarlo e si crea la sindrome di nido vuoto.
3. Menopausa: non è solo una condizionefisica, ma anche psicologica; le donne
la vivono con angoscia perché credono di non poter procrearee questo lede la
loro femminilità. Alcune donne fanno fatica a misurarsi con i cambiamenti
d’umore o di sensibilità.
4. Status di nonni: è un ruolo novo, alcuni nonni tendono a sostituirsi ai figli,
prendendouna podestàgenitoriale non loro,altri invecesicomportanodanonni
e svincolano dalla responsabilità genitoriale ed in questo modo viziano i nipoti.
5. Morte del coniuge: soprattutto gli uomini soffrono della condizione di
vedovanza. Il lutto è pesantissimo da elaborare, per questo motivo molte
persone cadono in depressione e si suicidano
6. Inserimentoin un istituto: se la famiglia non può più prendersi carico della
persona anziana molto spesso ella viene istituzionalizzata, ovvero messa in un
istituto. La persona ha una perdita di autonomia anche decisionale, di
movimento e perdita delle proprie abitudini. Solitamente la donna più
dell’uomo è più tollerante ai cambiamenti.
GRANDI VECCHI: La maggior parte degli anziani con più di 75 anni sono malati e
affetti da malattie croniche. La paura più grande in questi casi non è la morte,
bensì la perdita della propria autonomia fisica psichica ed economica.
La non autosufficienza
Una persona sta bene se ha una condizione di equilibrio emotivo, mentale, fisico, sociale e
spirituale che consente di raggiungere e mantenere attivo il proprio potenziale personale.
L'invecchiamento della popolazione rappresenta uno dei grandi progressi del nostro secolo:
assistiamo adun allungamento della vita media e di conseguenza all'aumento della frequenza
delle patologie e della prevalenza di anziani non autosufficienti, con ripercussioni sul sistema
sanitario e sociale. *el mondo, il numero degli ultrasessantacinquenni + in forte aumento per
lo pi- questa crescita + concentrata nei paesi in via di sviluppo ed + un segno positivo di
miglioramento della qualità della vita e delle strategie di prevenzione.
Gli anziani rappresentano il 21% della popolazione secondo una statistica del 94 e
confermata negli anni successivi (fonte ISTAT). L’età di un individuo dipende da
fattori biologici ma anche sociali e psicologici, ad esempio eventi di perdita o nel
primo caso patologie, determinano un invecchiamento precoce. Quindi dato che l’età
anagrafica spesso non coincide con l’età psicologica è difficile dare una definizione
di anziano ma gerontologi e geriatri concordano nel definire una persona anziana
colei della quale, in base ai fattori sopracitati si può supporre che abbia davanti a sé
10 anni di speranza di vita.
Altre correnti di pensiero affermano che l’età senile inizi a 65 anni e si distingua in
due fasi: la prima “anziana” (dai 65 ai 75 anni) la seconda “vecchia” (dai 75 anni in
poi).
Al 1° gennaio 2019, in Italia, gli over 65 anni sono 13,8 milioni (rappresentano il
22,8% della popolazione totale) – dati ISTAT. Con l'avvento della pandemia da
COVID-19 avvenuta tra il termine dello stesso anno e l'inizio del 2020, la tendenza
statistica di crescita della popolazione anziana nel mondo ha subito una leggera
diminuzione.
Parte dei sociologi di oggi considerano la vecchiaia una “invenzione sociale”; il
pensionamento comporta una perdita di potere e di prestigio e sena l’inizio dell’età
anziana; chi non è più giovane rischia di diventare socialmente invisibile e di essere
vittima di pregiudizi e stereotipi spesso infondati
Negli ultimi anni il quadro normativo sui Servizi Sociali è stato profondamente
innovato per adeguarlo alle esigenze dei cittadini e alle modificazioni nella struttura
dei servizi sociali.
La legge quadro (legge 328/00) di riforma dell’assistenza e la sua applicazione
(L.R.01/04) è certamente il punto più significativo di questa innovazione normativa.
LIVELLI DI AUTONOMIA:
1) BADL→ basic activities of daily life: livello base per dire che la persona sia
autonoma ( si veste ,si lava, sa cucinare)
2) IAD→ instrumentalactivities of daily life: la persona riesceanchead utilizzare
strumenti quotidiani autonomamente ( telefono, soldi, mezzi pubblici)
3) AADL→ advanced activities of daily life: la persona svolgeattività superiorie
avanzate che implicano anche il divertimento (parrucchiere, teatro, vacanze)
altamente correlate alle possibilità economiche del soggetto.
I servizi per gli anziani:
1) SERVIZI DOMICILIARI: sono servizi da prediligere all’istituzionalizzazione
perché l’anziano può mantenere le proprie abitudini, la propria privacy, può disporre
dei suoi oggetti ed ha vicine le relazioni a lui care.
→ assistenza domiciliare (AD): servizio assistenziale in cui un oss si occupa
dell’igiene della persona, aiutarlo a vestirsi e a preparare da mangiare. La si propone
per persone autosufficiente.
→ assistenza domiciliare integrata (ADI): servizio assistenziale che oltre a tutti i
servizi già elencati c’è la presenza di un medico o infermiere che si prende cura dei
bisogni sanitari del soggetto. La si propone dove l’utente non sia autosufficiente.
→ ospedalizzazione a domicilio: servizio che offre cure mediche a domicilio → aiuti
economici: servizi che comportano degli aiuti per essere curati a casa propria.
→ telesoccorso: è uno strumento che mette in contatto l’anziano con una centrale
per aiutarlo.
2) SERVIZI RESIDENZIALI: sono servizi che richiedono la residenza in struttura
della persona anziana.
→ residenza sanitaria assistenziale (RSA): in queste strutture vengono dispensate
cure sanitarie specifiche per patologie cronico degenerative.
→ casa di riposo: offre anziani perlopiù autosufficienti che però non possono essere
accuditi a casa.
→ casa albergo: sono appartamenti autonomi che hanno aree in comune dove si
possono ritrovare gli utenti, sono per utenti autosufficienti e con elevate possibilità
economiche perché costosi.
3) SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI: → centro diurno: centro che offre servizi
ricreativi, di gioco, di giardinaggio, ludiche, culturali, gite,animazione. Ha lo scopo
di favorire l’autonomia, la socializzazione e l’autostima.
4) HOSPICE: è una struttura dedicata a malati terminali, ovvero coloro che
sicuramente moriranno, coloro che si possono curare ma non guarire. Questo
servizio presta cure palliative usando la terapia del dolore, per far vivere meglio le
persone prima della morte.
N.B→ OCCUPARSI DEI PARENTI, tramite sostegno psicologico, di mutuo aiuto,
attraverso servizi di sollievo e avendo un operatore come punto di riferimento.
ANZIANI: ASSISTENZA
INTERVENTI A FAVORE DEADULTI
ASSISTENZA ECONOMICA
Finalità del servizio
Il Servizio offre un aiuto economico alle persone, o ai nuclei familiari,
che si trovano in momentanea difficoltà economica e che non riescono a
soddisfare le necessità primarie in base a un progetto specifico redatto
dall’assistente sociale.
Il Servizio è finalizzato a consentire il raggiungimento dell’autonomia
economica.
I contributi erogati sono i seguenti:
- contributo continuativo, concesso mensilmente a pensionati e invalidi
civili con reddito inferiore al minimo vitale.
- contributo una tantum, concesso una sola volta all’anno per singoli o
nuclei familiari privi di risorse proprie.
- contributo straordinario, concesso a singoli o a nuclei familiari indigenti
per interventi di emergenza (garantire il minimo alimentare, il pagamento
delle utenze, le spese sanitarie).
ANZIANI: ASSISTENZA SOCIALE
INTERVENTI A FAVORE DEGLI ANZIANI
TESSERE AGEVOLATE PER TRASPORTI PUBBLICI URBANI (S.U.N.)
Finalità del servizio
Il Comune offre un sostegno economico per le spese di trasporto urbano
fornendo una tessera di libera circolazione a favore di anziani
pensionati, che consente così di accedere a abbonamenti urbani a costo
ridotto con un ticket mensile.
Vengono rilasciate inoltre tessere gratuite di libera circolazione sulle linee
urbane e extraurbane (il cui costo è coperto dalla Regione Piemonte) per
soggetti ciechi, sordomuti, invalidi e anziani invalidi di 65 anni e oltre, a
norma dell’art. 6 del D.L. 509/88.

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  • 1. Gli anziani “Gli anziani hanno il bene più prezioso che gli altri non hanno: il tempo” Gli anziani sono personeconbisogniancora da soddisfareed emozioni da vivere, che vanno valorizzati nel rispetto della loro unicità e singolarità Ognuno vive la vecchiaia in modo diverso, tuttavia esistono criteri oggettivi in base ai quali l’inizio della vecchiaia può essere legato a condizioni sociali che modificano radicalmente l’esistenza di tutti i giorni, come il pensionamento, il quale rappresenta un momento delicato, in quanto l’individuo smette di rivestire un certo ruolo nella società, non avendo più un ruolo sociale che lo identifichi, esso sisente inutile; un’altra importante trasformazione avviene nell’ambito delle relazioni familiari, all’interno delquale un delicato momento viene rappresentato dall’uscita di casa dei figli. La coppia è costretta a riorganizzare la propria vita quotidiana, si perde il ruolo centrale relativo all’accudimento della prole e così si rimane soli a far fronte alla quotidianità. Oltre ad essere legato a condizioni sociali, l'inizio della vecchiaia può coincidere con il momento in cui si verificano deterioramenti fisici che comportano alcune trasformazioni inevitabili. A livello sensoriale, la vista diminuisce mentre aumenta la sensibilità alla luce, incidendo sulla propria sicurezza, con un aumento di cadute; l'udito perde la sua piena funzionalità, subentrando così delle difficoltà nella percezione di stimoli sonori, in merito all'olfatto si possono manifestare una minore sensibilità per i sapori dolci e una perdita della capacità di distinguere gli odori
  • 2. In occidente l’anzianità diun soggetto la sivaluta unicamente sulla basedella sua età. Questo ci porta a fare distinzioni tra terza e quarta età: La terza età va dai 60 ai 75 anni. La quarta età va dai 75 anni in su Si dice che l’anzianità sia eterocrona: ovvero ognuno invecchia in modo diverso, la vecchiaia non è uguale per tutti. Eterocronia dell’invecchiamento Fattori che favoriscono un buon invecchiamento: - coloro che non si deprimono e che hanno conferito un pieno senso alla propria esistenza - coloro che sentono di avere una sorta di controllo sulla propria salute ( locus of control interno) - Coloro che si percepiscono in salute Vivono più a lungo: Le donne (85 anni) uomini (79 uomini) - Le persone istruite Si ammalano di più: - Chi si percepisce malato - Chi ha un locus of contol esterno, ovvero delega agli altri o al caso il suo stato di salute - I vedovi - I lavoratori manuali - Le persone anziane meno istruite
  • 3. Lo studio delle persone anziane viene effettuato da un settore della psicologia chiamato ‘’ arco di vita’’, ha come scopo lo studio dell’evoluzione del soggetto. Questa psicologia studia 3 aspetti: 1. Ciclo di vita→ sono le fasi di vita dell’evoluzione del soggetto all’interno di queste fasi si possono avereeventi: - normativi: eventi comuni nella cultura del soggetto. - para normativi: eventi non comuni nella cultura, improvvisi. 2. Biografia→Interpretazionepersonaleche il soggetto dà agli eventi normativi. 3. Epoca storicoculturale→Definiscesia la biografia divita del soggetto sia sugli eventi di vita del soggetto Vecchiaia e cambiamenti di ruolo Durante la vecchiaia si cambia di ruolo in modo molto veloce e drastico, ed in questo casoil rischiodepressivo èmolto alto. Quando vièun cambiamento nella vita bisogna elaborareil lutto, che esso sia negativo o positivo. I cambiamenti di ruolo: 1. Pensionamento: la mancanza di lavoro può comportareuno stato depressivo nell’anziano, che si sente inutile. Soprattutto per le persone che si sono identificate nel lavoro diventa molto difficile lasciarlo; Se al contrario il soggetto pensa che il lavoro appesantisce la vita, la cessazione di esso può essere appagante. L’età pensionabile negli ultimi anni però si è molto innalzata, ed in questo modo si incorre più facilmente a malattie. Anche le condizioni economiche hanno contribuito e contribuiscono al mancato mantenimento di queste persone, che a 67 anni non sono in gradi di godersi la propria pensione. 2. Svincolo dei figli: è un evento normativo ma molte famiglie non lo vivono come tale, i genitori vorrebbero tenere i figli in casa per allontanare l’idea di vecchiaia. Quando avviene lo svincolo da parte dei figli i genitori possono non accettarlo e si crea la sindrome di nido vuoto.
  • 4. 3. Menopausa: non è solo una condizionefisica, ma anche psicologica; le donne la vivono con angoscia perché credono di non poter procrearee questo lede la loro femminilità. Alcune donne fanno fatica a misurarsi con i cambiamenti d’umore o di sensibilità. 4. Status di nonni: è un ruolo novo, alcuni nonni tendono a sostituirsi ai figli, prendendouna podestàgenitoriale non loro,altri invecesicomportanodanonni e svincolano dalla responsabilità genitoriale ed in questo modo viziano i nipoti. 5. Morte del coniuge: soprattutto gli uomini soffrono della condizione di vedovanza. Il lutto è pesantissimo da elaborare, per questo motivo molte persone cadono in depressione e si suicidano 6. Inserimentoin un istituto: se la famiglia non può più prendersi carico della persona anziana molto spesso ella viene istituzionalizzata, ovvero messa in un istituto. La persona ha una perdita di autonomia anche decisionale, di movimento e perdita delle proprie abitudini. Solitamente la donna più dell’uomo è più tollerante ai cambiamenti. GRANDI VECCHI: La maggior parte degli anziani con più di 75 anni sono malati e affetti da malattie croniche. La paura più grande in questi casi non è la morte, bensì la perdita della propria autonomia fisica psichica ed economica. La non autosufficienza Una persona sta bene se ha una condizione di equilibrio emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale che consente di raggiungere e mantenere attivo il proprio potenziale personale. L'invecchiamento della popolazione rappresenta uno dei grandi progressi del nostro secolo: assistiamo adun allungamento della vita media e di conseguenza all'aumento della frequenza delle patologie e della prevalenza di anziani non autosufficienti, con ripercussioni sul sistema sanitario e sociale. *el mondo, il numero degli ultrasessantacinquenni + in forte aumento per lo pi- questa crescita + concentrata nei paesi in via di sviluppo ed + un segno positivo di miglioramento della qualità della vita e delle strategie di prevenzione.
  • 5. Gli anziani rappresentano il 21% della popolazione secondo una statistica del 94 e confermata negli anni successivi (fonte ISTAT). L’età di un individuo dipende da fattori biologici ma anche sociali e psicologici, ad esempio eventi di perdita o nel primo caso patologie, determinano un invecchiamento precoce. Quindi dato che l’età anagrafica spesso non coincide con l’età psicologica è difficile dare una definizione di anziano ma gerontologi e geriatri concordano nel definire una persona anziana colei della quale, in base ai fattori sopracitati si può supporre che abbia davanti a sé 10 anni di speranza di vita. Altre correnti di pensiero affermano che l’età senile inizi a 65 anni e si distingua in due fasi: la prima “anziana” (dai 65 ai 75 anni) la seconda “vecchia” (dai 75 anni in poi). Al 1° gennaio 2019, in Italia, gli over 65 anni sono 13,8 milioni (rappresentano il 22,8% della popolazione totale) – dati ISTAT. Con l'avvento della pandemia da COVID-19 avvenuta tra il termine dello stesso anno e l'inizio del 2020, la tendenza statistica di crescita della popolazione anziana nel mondo ha subito una leggera diminuzione. Parte dei sociologi di oggi considerano la vecchiaia una “invenzione sociale”; il pensionamento comporta una perdita di potere e di prestigio e sena l’inizio dell’età anziana; chi non è più giovane rischia di diventare socialmente invisibile e di essere vittima di pregiudizi e stereotipi spesso infondati Negli ultimi anni il quadro normativo sui Servizi Sociali è stato profondamente innovato per adeguarlo alle esigenze dei cittadini e alle modificazioni nella struttura dei servizi sociali. La legge quadro (legge 328/00) di riforma dell’assistenza e la sua applicazione (L.R.01/04) è certamente il punto più significativo di questa innovazione normativa.
  • 6. LIVELLI DI AUTONOMIA: 1) BADL→ basic activities of daily life: livello base per dire che la persona sia autonoma ( si veste ,si lava, sa cucinare) 2) IAD→ instrumentalactivities of daily life: la persona riesceanchead utilizzare strumenti quotidiani autonomamente ( telefono, soldi, mezzi pubblici) 3) AADL→ advanced activities of daily life: la persona svolgeattività superiorie avanzate che implicano anche il divertimento (parrucchiere, teatro, vacanze) altamente correlate alle possibilità economiche del soggetto. I servizi per gli anziani: 1) SERVIZI DOMICILIARI: sono servizi da prediligere all’istituzionalizzazione perché l’anziano può mantenere le proprie abitudini, la propria privacy, può disporre dei suoi oggetti ed ha vicine le relazioni a lui care.
  • 7. → assistenza domiciliare (AD): servizio assistenziale in cui un oss si occupa dell’igiene della persona, aiutarlo a vestirsi e a preparare da mangiare. La si propone per persone autosufficiente. → assistenza domiciliare integrata (ADI): servizio assistenziale che oltre a tutti i servizi già elencati c’è la presenza di un medico o infermiere che si prende cura dei bisogni sanitari del soggetto. La si propone dove l’utente non sia autosufficiente. → ospedalizzazione a domicilio: servizio che offre cure mediche a domicilio → aiuti economici: servizi che comportano degli aiuti per essere curati a casa propria. → telesoccorso: è uno strumento che mette in contatto l’anziano con una centrale per aiutarlo. 2) SERVIZI RESIDENZIALI: sono servizi che richiedono la residenza in struttura della persona anziana. → residenza sanitaria assistenziale (RSA): in queste strutture vengono dispensate cure sanitarie specifiche per patologie cronico degenerative. → casa di riposo: offre anziani perlopiù autosufficienti che però non possono essere accuditi a casa. → casa albergo: sono appartamenti autonomi che hanno aree in comune dove si possono ritrovare gli utenti, sono per utenti autosufficienti e con elevate possibilità economiche perché costosi. 3) SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI: → centro diurno: centro che offre servizi ricreativi, di gioco, di giardinaggio, ludiche, culturali, gite,animazione. Ha lo scopo di favorire l’autonomia, la socializzazione e l’autostima. 4) HOSPICE: è una struttura dedicata a malati terminali, ovvero coloro che sicuramente moriranno, coloro che si possono curare ma non guarire. Questo servizio presta cure palliative usando la terapia del dolore, per far vivere meglio le persone prima della morte.
  • 8. N.B→ OCCUPARSI DEI PARENTI, tramite sostegno psicologico, di mutuo aiuto, attraverso servizi di sollievo e avendo un operatore come punto di riferimento. ANZIANI: ASSISTENZA INTERVENTI A FAVORE DEADULTI ASSISTENZA ECONOMICA Finalità del servizio Il Servizio offre un aiuto economico alle persone, o ai nuclei familiari, che si trovano in momentanea difficoltà economica e che non riescono a soddisfare le necessità primarie in base a un progetto specifico redatto dall’assistente sociale. Il Servizio è finalizzato a consentire il raggiungimento dell’autonomia economica. I contributi erogati sono i seguenti: - contributo continuativo, concesso mensilmente a pensionati e invalidi civili con reddito inferiore al minimo vitale. - contributo una tantum, concesso una sola volta all’anno per singoli o nuclei familiari privi di risorse proprie. - contributo straordinario, concesso a singoli o a nuclei familiari indigenti per interventi di emergenza (garantire il minimo alimentare, il pagamento delle utenze, le spese sanitarie).
  • 9. ANZIANI: ASSISTENZA SOCIALE INTERVENTI A FAVORE DEGLI ANZIANI TESSERE AGEVOLATE PER TRASPORTI PUBBLICI URBANI (S.U.N.) Finalità del servizio Il Comune offre un sostegno economico per le spese di trasporto urbano fornendo una tessera di libera circolazione a favore di anziani pensionati, che consente così di accedere a abbonamenti urbani a costo ridotto con un ticket mensile. Vengono rilasciate inoltre tessere gratuite di libera circolazione sulle linee urbane e extraurbane (il cui costo è coperto dalla Regione Piemonte) per soggetti ciechi, sordomuti, invalidi e anziani invalidi di 65 anni e oltre, a norma dell’art. 6 del D.L. 509/88.