Seminario di presentazione – Padova 27 gennaio 2012.
Alta formazione 2012 Percorsi formativi Social Web e Social Business di Fòrema in collaborazione con WebSonica.
Per incontrare degli esperti in Web Marketing, Social Media Marketing, Social Business e HR 2.0
Per comprendere l'impatto del web e dei Social Media sul marketing e sulla comunicazione d'impresa.
Per comprendere come il web cambia i modelli di business e di organizzazione delle imprese
1. SOCIAL WEB
E INNOVAZIONE
ALTA FORMAZIONE 2012 PERCORSI FORMATIVI SOCIAL WEB E SOCIAL
BUSINESS DI FÒREMA IN COLLABORAZIONE CON WEBSONICA
SEMINARIO DI PRESENTAZIONE – PADOVA 27 GENNAIO 2012
n°: 1
5. Per comprendere l'impatto del web e dei Social
Media sul marketing e sulla comunicazione d'impresa.
Per avere a disposizione l’esperienza diretta di esperti in Web
Marketing, Social Media Marketing, Social Business e HR 2.0
Per comprendere come il web cambia i modelli di
business e di organizzazione delle imprese
Per aderire al percorso formativo «Social Web e
Innovazione» suddiviso in due percorsi specifici :
Il percorso formativo è suddiviso in due corsi specifici:
Social Web
dedicato a web marketing, social media marketing, social commerce, viral marketing
e video marketing
Social Business
che approfondisce temi come co-innovazione e community on-line, social CRM,
comunicazione interna, risorse umane e cultura d'impresa nel web 2.0.
27 gennaio 2012 n°: 5
6. LEONARDO
MILAN
Consulente esperto di Web Digital Strategy e di Project Management.
Blogger dal 2005.
Ha sviluppato progetti di Social Business, è consulente aziendale per progetti di Social Media
Marketing, Digital PR e di Customer Relationship Management.
Ha collaborato con agenzie di comunicazione, web/media agency con il ruolo di Digital Strategist e di
concept Digital per progetti di Marketing Strategico.
Leonardo Milan è il Tutor dei percorsi formativi “Social Web e Innovazione”
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 6
7. TREND
(…E TRENI DA NON PRENDERE)
Qualcosa è cambiato…
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 7
8. SOCIAL MEDIA UN UNIVERSO IN ESPANSIONE
800 MM+ Utenti attivi al mese 15MM+ Utenti
800MM+ visitatori/utenti al mese 15MM+ Utenti
232MM+ Utenti attivi al mese 6MM+ Utenti
230MM+ Utenti 2MM+ Utenti
135MM+ Utenti 2MM+ Utenti
115MM+ utenti registrati 2MM+ Utenti
62MM+ Utenti 1.5MM+ Utenti
51MM+ Utenti 500K+ Utenti
20MM+ Utenti 100K+ Utenti
Source: Official and Estimated statistics. Facebook, YouTube, Zynga, Twitter, LinkedIn, Groupon, Flickr, Tumblr, Instagram, Foursquare, Pinterest, scvngr, Path, Google+ SlashGear,
TechCrunch / Comscore, FastCompany, Oink: TechCrunch, GetGlue, Foodspotting: Soraya Darabi’s LinkedIn
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 8
Slide n°: 8
9. VARIAZIONE % 2010 - 2011
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
-5,0%
-10,0%
-15,0%
-20,0%
-25,0%
Televisione Stampa Radio Internet Direct Mail Cinema Outdoor Transit Cards Out of Home
Tv
Serie1 -3,7% -5,4% -5,5% 15,0% -1,5% -20,1% -15,2% -9,9% -24,0% 1,4%
(fonte: Nielsen 2011)
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 9
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10. CONFRONTO TRA INVESTIMENTI PUBBLICITARI E BRAND
ADVOCACY (INFLUENZATORI DI ACQUISTO) IN ITALIA
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
By Leonardo Milan
0,0%
TV & Radio Magazine- Internet Advertising Friend & Family Shop Staff
Newspaper
Investimento pubblicitario 58,7% 25,2% 7,0% 9,1%
Influenzatori di acquisto 9,0% 13,0% 36,0% 10,0% 18,0% 14,0%
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 10
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11. GLI ITALIANI ED I SOCIAL NETWORK
INTERNET SOCIAL NETWORK
Italiani in rete: 30 milioni (sotto il 30 anni: 88%) Uso di Social Network: 75%
Partecipano e creano recensioni/commenti su
Reddito sopra la media: 74% aziende e servizi: 6 milioni (le leggono in 15
milioni)
Uso di Facebook come fonte d’informazione:
Il 30% utilizza Smartphone
62%
Utilizzo di Google come fonte d’informazione: Leggono delle recensioni prima degli acquisti:
66% 70% (con lo smartphone: il 79%)
Fonte: G. Diegoli 2011
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 11
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12. SOCIAL MEDIA GAP
Fabbisogno formativo delle PMI
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 12
13. IL GAP È DI CONOSCENZA
Le aziende non sono spinte a utilizzare i Social
Media come strumenti di Marketing per:
• Scarsa conoscenza delle opportunità strategiche del Web 2.0
• Scarsa conoscenza di come utilizzare concretamente i canali
Web 2.0
• Scarsa accettazione interna dei nuovi canali Social (cultura
interna)
IL GAP È DI COMPETENZA
Sul piano delle competenze il gap da colmare
riguarda:
• Le attività di verifica e sull’efficacia delle attività di SMM - Social
Media Marketing
• L’utilizzo strategico dei Social Media per la comunicazione
aziendale
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 13
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14. PERCHÉ NON SI UTILIZZA IL SOCIAL MEDIA MARKETING?
GAP
CONOSCENZA
Scarsa conoscenza delle opportunItà strategiche offerte dai web 2.0
Scarsa conoscenza dl come utilizzare concretamente I canali dei web
2.0
Possibile inefficacia ditali canali per il target di riferimento
dell’azienda
GAP MISURAZIONE
Possibile scarsa effIcacia di tali canali per il proprio prodotto/servizio
Mancata accettazione interna dei nuovi canali social (cultura interna)
Timore dl perdere Il controllo della gestione e della comunicazione
Timori di eccessivi costi di gestione
GAP MISURAZIONE
Scarsa misurabilità dei canali
Necessità di contenimento delle spese di marketing
GAP 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%
MANAGEMENT
(ACCETTAZIONE E Fonte: IULM - Social Media Ability 2011
CONTROLLO)
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 14
Slide n°: 14
15. GAP: INSOURCING O OUTSOURCING?
Non delegabilità dell'attività sui Social media
o Social Web come cultura (e paradigma) aziendale prima che un
investimento da affidare alle Agency
o Necessario avere competenze e profili interni che sappiano
• svolgere direttamente le attività Social Web
• e/o coordinare le attività delegate all’esterno
8% Outsourcing: mancanza di supporto qualificato nelle agency o
improvvisazione?
Fonte: IULM - Social Media Ability 2011
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 15
16. PRESENTAZIONE
DEI PERCORSI FORMATIVI
Social Web e Social
Business
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17. I Social Network hanno raggiunto l’82% della
popolazione attiva su internet
Source: comScore Media Matrix, Worldwide, March 2007 – October 2011,
“It’s a Social World,” Dec 21 2011
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 17
Slide n°: 17
18. PERCHÉ SOCIAL WEB?
SOCIAL WEB INNOVAZIONE
• Il Social Web è una dimensione della condivisione tra persone e tra
reti sociali (di affinità elettive) abilitate dai servizi web di Social
Networking
• Il Social Web implica un reale engagement dei clienti ed un
cambiamento di mindset
SOCIAL MEDIA MARKETING EVOLUZIONE
•È la risposta reattiva dell’Azienda/Brand alle necessità di presenza
nei Social Media
•Attività inserita a supporto di Campagne Marketing cross mediali
Source: comScore Media Matrix, Worldwide, March 2007 – October 2011, “It’s a Social World,” Dec 21 2011
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 18
Slide n°: 18
19. PERCHÉ SOCIAL BUSINESS?
SOCIAL BUSINESS INNOVAZIONE
• Il Social Business è legato (a traino) al Social Web
(consumerizzazione dei dipendenti …) per attuare l’innovazione di
prodotto, di processo e di servizio… e per migliorare la
collaborazione interna
• Il prodotto (come il brand) è di chi lo usa e non di chi lo produce
ENTERPRISE 2.0 EVOLUZIONE
• Prevalgono gli strumenti e la risposta ICT dell’Azienda/Brand alle
esigenze di comunicazione e di collaborazione interna
Source: comScore Media Matrix, Worldwide, March 2007 – October 2011, “It’s a Social World,” Dec 21 2011
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 19
Slide n°: 19
20. I CANALI E GLI STRUMENTI PRINCIPALI
BLOG
SEO RSS
DISPLAY WEB SOCIAL
ADVERTISIN
MARKETING SEM FORUM SOCIAL
G MEDIA MEDIA
DISCUSSIONI
MARKETING
WIKI
RSS
WEB
ANALYTICS
SOCIAL
NETWORK
FORUM SOCIAL COMUNITÀ
Discussioni BUSINESS DI
PRATICA
SOCIAL
NETWORK
INTERNO
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 20
Slide n°: 20
21. SOCIAL WEB, COME SI REALIZZA?
UN ESEMPIO DI ROAD MAP SOCIAL MEDIA MARKETING
«I mercati sono conversazioni»
… lo sappiamo dal 1999
By Leonardo Milan
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 21
Slide n°: 21
22. LA COMUNICAZIONE 1.0
Awareness
Brand
Identity
Interazione Lead
Transazione Generation
Support
Sales By Leonardo Milan
Commerce
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Slide n°: 22
23. IL SOCIAL WEB ED IL SOCIAL BUSINESS:
VERSO UN ECOSISTEMA DIGITALE
Brand
Reputation
Content
Strategy
User
Lead
Generated
Generation User
Innovazione di Content
prodotto Generated
Consumer insight (engagement)
Social Object
Brand By Leonardo Milan
Community
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 23
Slide n°: 23
24. INNOVAZIONE E SOCIAL: COINVOLGIMENTO DEGLI
UTENTI (SOCIAL INNOVATION - SOCIAL ENGAGEMENT)
Raccolta
Feedback
(Abstract)
Ideazione
Co-Creazione Collaboration
Ascolto dai servizi si
supporto ai clienti Design
(Customer Support Sviluppo Prodotto
Customer Service) Sviluppo Processi
Apprendimento Attività
(Learn) e Ascolto Azioni
Ascolto
Attivo nei social
(Learn) Implementazione
By Leonardo Milan
Misurazione
Inizio Attività
Start
Offerta
Prodotti/Servizi
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 24
Slide n°: 24
25. SOCIAL BUSINESS: UN MODELLO DI RIFERIMENTO
verso un ecosistema digitale
Social
Business
Azienda
Tecnologia Società
By Leonardo Milan
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 25
Slide n°: 25
26. SOCIAL BUSINESS, COME SI REALIZZA?
ECCO UN MODELLO DI ROAD MAP PER UN PROGETTO
AZIENDALE… Nessuna decisione può essere presa senza considerare il
mondo non soltanto per quello che è, ma per quello che sarà”.
Isaac Asimov
By Leonardo Milan Costruire una Community
dentro
l’azienda per la creazione del
Contagia,
valore attraverso il capitale
Coltiva,
sociale dell’azienda.
Adegua,
Ri-Progetta…
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 26
Slide n°: 26
27. Incremento dell’efficacia del Marketing a livello di fidelizzazione
(loyalty), considerazione/reputazione e conversione
Crescita nel numero delle innovazioni di successo legate al
prodotto ed ai servizi
Incremento nella velocità di accesso alla conoscenza
Crescita della soddisfazione dei clienti (e dei dipendenti …)
Riduzione dei costi di comunicazione
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 27
Slide n°: 27
28. PERCORSI FORMATIVI
PERCORSI FORMATIVI: SOCIAL WEB E INNOVAZIONE
PERCORSO: SOCIAL WEB (4 giornate)
Il Web e i servizi di Web Marketing
Web 2.0 e Social Media
Percorso: Social Business (4 giornate)
Enterprise 2.0,
oltre la rete
interna
Le community aziendali
con finalità di co-
innovazione
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 28
Slide n°: 28
29. PERCORSI FORMATIVI «SOCIALWEB E INNOVAZIONE»
PERCORSO SOCIAL WEB
Percorso: Social Web (4 giornate)
Il Web e i servizi di Web Marketing
• Per competere occorre avere visibilità
• Il Web Marketing: per passare dal sito
istituzionale alla presenza nel web e nel mondo 2 gg.
digitale.
Docenti: Vitale Alessandro + esperti del settore
Web 2.0 e Social Media
• Per stare al passo con i consumatori
e con i new media
• Il Social Media Marketing e le nuove
2 gg.
frontiere del WEB 2.0
Docenti: Cappellotto Giovanni + esperti
del settore
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 29
Slide n°: 29
30. PERCORSI FORMATIVI «SOCIALWEB E
INNOVAZIONE»
PERCORSO SOCIAL BUSINESS
Percorso: Social Business (4 giornate)
Enterprise 2.0, oltre la rete interna
Innovazione con gli strumenti 2.0
Per competere con l’innovazione:
• Enteprise 2.0 e gli strumenti di Social Networking per la 2 gg.
collaborazione interna
Docenti: Amir Baldissera /Milan Leonardo + esperti del settore
Migliorare la produttività con il Social Business
• Misurare le relazioni informali per aumentare 0,5 gg.
l’efficienza aziendale e la produttività individuale
Docente: Perrone Fabio
Conoscere per innovare:
• Misurare le performance dell’impresa 2.0 0,5 gg.
Docente Cecchinato Andrea
Le community aziendali con finalità
di co-innovazione
I comportamenti oltre gli strumenti
Per valorizzare le risorse esistenti:
• Le Community Aziendali e la creazione del
valore attraverso le risorse umane come 1 gg.
capitale sociale dell’azienda.
• Percorsi per la co-creazione
Docenti: Milani Fabio/Milan Leonardo
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 30
Slide n°: 30
31. ATTIVITA’ LAB
PRIMA, DURANTE E DOPO
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 31
32. ATTIVITÀ PREVISTA PRIMA DEL CORSO
DEFINIZIONE
CASE STUDY
• Definizione Case Study(da 5 a
Check & go 10 casi) sulla base del Check &
go
• Social Web: Questionario
online per rilevare lo stato di
ISCRIZIONE utilizzo degli strumenti di Web
Marketing e per definire il
livello di conoscenza e di
• Profilazione utilizzo degli strumenti Social
• Accesso alla Community online Web
del Percorso Formativo di
riferimento • Social Business: Questionario
• Lettura materiali introduttivi e di di rilevazione del grado di
presentazione dei percorsi maturità Social Business
• Accesso ai profili dei docenti dell’azienda
• N.B.: il Tutor sarà anche il
Community Manager
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 32
Slide n°: 32
33. ATTIVITÀ PREVISTA DURANTE IL CORSO
COMMUNITY
• Accesso e approfondimento
nell’ambiente della
TUTOR Community
• Survey/feedback dopo ogni
• Il Tutor seguirà ogni modulo
partecipante come case
DOCENTI history (in seguito anche al
questionario già compilato
• Presenza un tutor in all’inizio) per la sua
affiancamento ai docenti azienda supportati dagli
• Possibilità di interloquire strumenti disponibili nella
con il Tutor nella Community online
Community • Attività LAB, che
supportano il partecipante
a focalizzarsi sul proprio
Case History
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 33
Slide n°: 33
34. ATTIVITÀ PREVISTA DOPO IL CORSO
OUTPUT
• Apprendimento
conoscenze e competenze
COMMUNITY più:
• Elaborazione: SWOT –
• Accesso a Punti di forza, debolezza,
documentazione opportunità e le minacce
conclusiva, materiali dei – Digital Strategy (una
BRIEF DI percorsi e dei moduli pagina)
VERIFICA didattici
• Feedback e discussione
• Elenco attività e servizi
auspicati (una pagina)
• Brief di verifica con il Tutor aperta tra vecchi e nuovi
• Verifica attività LAB partecipanti dei percorsi
• Verifica attività Case • Accesso ai dati aggregati
History derivati dai questionari
compilati dai partecipanti
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 34
Slide n°: 34
36. ECCO I DOCENTI PRINCIPALI CHE SARANNO POI COINVOLTI NEI
PERCORSI FORMATIVI «SOCIALWEB E INNOVAZIONE»
Alessandro Vitale Fabio Milani
IL WEB E I SERVIZI DI WEB MARKETING HR 2.0: MOTIVARE PER CAMBIARE,
Esperto di web marketing e sviluppo web, si CAMBIARE PER MOTIVARE
occupa di search engine optimization (SEO) e
Esperto di formazione, è stato consulente e
search engine marketing (SEM) attraverso la
società di consulenza DBATrade. amministratore di società nell’ambito del
marketing e della formazione professionale.
Giovanni Cappellotto Ha sviluppato progetti per enti no profit e
ANATOMIA DELLO SHOPPING ONLINE grandi aziende come TIM, Vodafone, Banca
UN PUNTO DI VISTA SUL WEB MARKETING ED I Intesa e Autostrade per l’Italia.
SOCIAL MEDIA.
Consulente esperto di web marketing ed e-
Fabio Perrone
commerce, è stato responsabile delle vendite
PRODUTTIVITÀ CON IL SOCIAL BUSINESS
per multinazionali come Levi’s e Lee e gestore
MISURARE LE RELAZIONI INFORMALI PER
di negozi di vendita abbigliamento sia
AUMENTARE L’EFFICIENZA AZIENDALE E LA
tradizionali che on-line.
PRODUTTIVITÀ INDIVIDUALE
Amir Baldissera Consulente di direzione e formatore
BUSINESS MODEL manageriale, è specializzato in
INNOVAZIONE CON GLI STRUMENTI 2.0 organizzazione delle risorse umane e dei
È docente del corso di studi in Gestione processi aziendali.
d'Impresa presso l’Università di Padova.
È responsabile del coordinamento delle attività Andrea Cecchinato
produttive dell'Area Consulenza e dell'Area LE PERFORMANCE DELL’IMPRESA 2.0
Innovazione di Mentis, supervisionando la Consulente direzionale, project e temporary
produzione e organizzando le attività del team
si sviluppo. manager, è esperto di interventi di
miglioramento dell’organizzazione e delle
performance aziendali.
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 36
Slide n°: 36
37. ALESSANDRO
VITALE
Esperto di web marketing e sviluppo web, si occupa di search engine optimization
(SEO) e search engine marketing (SEM) attraverso la società di consulenza
DBATrade.
Amante della tecnologia, ha maturato diverse esperienze nella programmazione e
nello sviluppo di database, occupandosi anche di analisi del contenuto.
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 37
38. IL WEB E I SERVIZI DI WEB MARKETING
Alessandro Vitale
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 38
Slide n°: 38
39. Gestione e aggiornamento dei contenuti su sito
aziendale, nozioni di usabilità e di Web
Analytics.
Posizionamento e visibilità online
SEM - Search Engine Marketing, SEO - Search Engine
Optimization, Display Advertising, ecc.
La costruzione di un piano di comunicazione
online
Strategie di Web Marketing
Attività di laboratorio e di approfondimento su
casi concreti (Case Study)
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 39
40. Il settore da identificare e da comprendere è il Web
Marketing.
Esistono specifiche e selettive figure che identificano
univocamente caratteristiche e professionalità diverse e
finalizzate ad accrescere e trasferire del traffico di utenti
“interessati” a siti web, blog, portali, al core business di PMI,
aziende, profili professionali, prodotti, blog personali ecc…
Finalità delle attività di search engine marketing
Le finalità delle attività di search engine marketing coincidono
con quelle del web marketing che comprende le attività nei
motori di ricerca sfruttandone alcune caratteristiche come, la
possibilità di rivolgersi ad un target che esplicita direttamente le
proprie necessità attraverso un'interrogazione (query di ricerca)
ai motori come:
Bing
Yahoo!
Google
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 40
41. Come si possono identificare i principali campi
d’applicazione del web marketing?
Benchmarking Online
Studio dei competitors presenti nei motori di ricerca (sia in termini di saturazione del canale che in
termini qualitativi dei messaggi/contenuti proposti)
Branding Online
Incremento della notorietà del marchio attraverso i risultati presenti negli indici dei motori di ricerca
CopyWriting
Contenuti di qualità e originali scritti per determinare posizionamento nei motori di ricerca
Microblogging
Pubblicazione costante di piccoli testi come in Twitter, Buzz ed altri (News)
Vendita diretta
(e-commerce) analisi dei prezzi/servizi presenti nella rete
Online customer support
Assistenza clienti online (utilissimi possono essere Google Plus, Twitter e FaceBook)
Pay per click o Search Engine Advertising (SEA)
modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online; gestione di campagne di link a pagamento su
siti e portali che maggiormente consentono di raggiungere il target d’impresa
KeyWords Advertising
come la precedente (vedi AdWords di Google o il Search Advertising di Bing)
Digital Asset Optimization
La DAO assicura che i motori di ricerca raccolgano tutti i contenuti: video, animazione, podcast, mappe,
immagini e altri file non basati su testo.
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 41
42. LA PRESENZA CORRETTA IN RETE DI:
INDUSTRIA, PMI E DITTE IN ITALIA?
Le imprese con un sito web sono il 72%, la maggior parte di queste lo
utilizza esclusivamente come canale informativo, mentre solo il 26%
permette di effettuare ordini on line o contatti.
Più del 60% delle imprese, non gestisce direttamente il proprio sito web e
non lo aggiorna regolarmente.
La formazione di personale qualificato alla comunicazione attraverso il web
con i mercati emergenti, customer service online, Social Media Marketing
(SMM), quasi sempre inesistenti in una azienda.
Non è “portando fuori” (outsourcing) la comunicazione web che si fa del
marketing “sano” per la propria attività; il core business deve essere ben
visibile e curato dall'interno delle singole realtà di una qualsiasi attività
produttiva, di servizi, turismo...
Avere un sito internet, non ottimizzato ed indicizzato nei motori di ricerca, è
come non averlo.
42
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 42
Slide n°: 42
43. POTENZIALE DELL'INDUSTRIA, PMI E DITTE
ITALIANE ATTRAVERSO L'OPPORTUNITÀ
WEB...
Il commercio elettronico è un’arma in più per le imprese
italiane.
Possono competere a livello internazionale se presenti nel
web e nei Social Networks correttamente (con una strategia
mirata), gli acquisti via mobile commerce, per esempio,
sono passati da 26 a 81 milioni di euro nel 2011, un
incremento del 210%...
Il vostro sito aziendale, può vantare risultati simili?
L'advertising tradizionale, l'editoria, la TV, pur mantenendo standard di popolarità
elevati e un indiscutibile ritorno degli investimenti pubblicitari, ha costi non
paragonabili a quelli “sostenibili” in Web Marketing e c'è un limite da non
sottovalutare; la rete è globale, non ha limiti di territorialità, quando si è in rete...
lo si è nel Mondo.
43
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 43
Slide n°: 43
44. ESEMPIO DI AZIONE DI WEB MARKETING SU
SITO/CMS DI UNA PMI ITALIANA
Scrivere per i motori di ricerca al fine di ottenere la maggiore diffusione di contenuti e di
parole chiavi presenti negli indici dei motori di ricerca
Il grafico mostra l'accrescimento dei contenuti e delle combinazioni di parole chiavi riconosciute dai motori di ricerca dopo una azione
mirata di web marketing: copywriting SEO, ottimizzazione tecnica SEO ecc...
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 44
Slide n°: 44
45. CRESCITA DEL TRAFFICO SEARCH ENGINE
(MOTORI DI RICERCA)
Risultati del sito Web/CMS della PMI ottimizzato per i motori di ricerca
Il grafico mostra l'evidente crescita del volume di traffico proveniente dai SE “motori di ricerca”.
N.B.:
il picco negativo visualizzato si riferisce al periodo natalizio, fuori target dei prodotti commercializzati dalla PMI proprietaria del sito/CMS
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 45
Slide n°: 45
46. RIASSUNTO
Quando siamo d'avanti al nostro PC e vogliamo informazioni su
un determinato prodotto, servizio, cosa facciamo?
Cerchiamo una immagine, cerchiamo un luogo dove passare le nostre
vacanze... tutte risposte abbastanza scontate ma se non ci siamo, se non
siamo “correttamente” presenti con la nostra azienda nei canali di
ricerca, nei social media ecc... mai nessuno riuscirà a sapere della nostra
esistenza.
Immaginare “vetrine” o “presenze” che generano da sole un “valore
aggiunto” al nostro business, con gli attuali strumenti a disposizione
dell'utenza, è impossibile.
E' possibile imparare a utilizzare i canali digitali per creare business per
il nostro brand?
E' possibile immaginare di aumentare il proprio fatturato con l'aiuto di
internet?
Tutto questo ed altro, saranno i temi di
approfondimento/risposte che avrò il piacere di illustrarvi nello
specifico durante il corso “Il Web e i servizi di Web Marketing”
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 46
47. GIOVANNI
CAPPELLOTTO
Consulente esperto di web marketing ed e-commerce, è stato responsabile delle vendite per
multinazionali come Levi’s e Lee e gestore di negozi di vendita abbigliamento sia tradizionali
che on-line.
Blogger e relatore di livello internazionale, è autore del libro «E-Commerce», scritto con
Daniele Vetri ed edito da Hoepli, nonché traduttore di diversi testi dedicati alla vendita
professionale su eBay.
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 47
48. Anatomia dello shopping online
Un punto di vista sul Web Marketing ed i Social Media.
Giovanni
Idee e considerazioni :
Cappellotto
Dati e statistiche sono aggiornate al 2011.
01
48
27 gennaio 2012 Social Web e Innovazione - Seminario - Presentazione a cura di Leonardo Milan n°: 48
Slide n°: 48
49. MILESTONES
1979 Michael Aldrich concepisce l’ Online Shopping
1990 Tim Berners-Lee crea il primo server www ed il browser
1994 NETSCAPE lancia il primo Browser commerciale: Navigator
1995 EBAY crea il primo Marketplace e AMAZON il più grande negozio online
2006 Facebook crea il più grande social network: 1 miliardo di account genn. 12
Resta EVIDENTE un dato fondamentale:
COMPRARE E VENDERE è da millenni un’attività sociale.
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50. FATTI
Ricerca ContacLab presentata a novembre 2011.
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51. PERCHÉ I CONSUMATORI COMPRANO ONLINE ?
I consumatori sono persone normali, più avanti delle aziende...
80% degli utenti Internet comprano online
per queste principali ragioni
85% 83% 50% 42% 28%
FACCIO ACQUISTI E’ VANTAGGIOSO MOLTA VARIETÀ POSSO COMUNICARE CONDIVIDO
IN OGNI MOMENTO CON L’AZIENDA L’ESPERIENZA
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52. COME AVVIENE UN ACQUISTO ONLINE ?
Un atto sociale sulla Rete
un motore
COMPERA
Interroga
RACCONTA AL
TROVA
NAVIGATORE PROPRIO
UNIVERSO
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53. CHI È COINVOLTO NELL’ACQUISTO ONLINE ?
Vedete differenze con la vita di ogni giorno ?
RETI
SOCIALI
INTERNET
NAVIGATORI MARKETPLACE
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54. ecommerce
social web
real-time web
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55. UNIVERSO SOCIALE DI FACEBOOK
Difficile definire questo un fenomeno passeggero...
213 24 30 21 21
USA FRANCIA UK ITALIA GERMANIA
1 MILIARDO di utenti online per una media di
circa 1 ora al giorno
41 31 9 4 213
BRASIL TURCHIA EGITTO RUSSIA EUROPA
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56. IL MONDO SOCIALE
Il network sociale online si sovrappone al normale network.
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57. I COLLEGAMENTI INVISIBILI (MA REALI)
che mettono in relazione cose e persone.
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58. IL VALORE DI UN CONSUMATORE ONLINE
Vendere online è un atto responsabile...
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59. ESEMPIO DI COSTRUZIONE DELLA STORIA DI UN BRAND
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60. MISURARE LE METRICHE ?
La rete permette davvero di misurare ogni connessione.
Per il 28% delle aziende è
solo perdita di tempo
Per il 47% I programmi di
marketing fanno la differenza
ma non serve misurare
Per il 25% è importante il
programma e la misura
Obiettivi, chiavi delle perfomance,
capacità di misura, fanno la
differenza.
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61. DA SCONOSCIUTO A FAN
Un processo virtuoso e laborioso.
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62. 3 SITUAZIONI TIPICHE DELL’ACQUISTO ONLINE
Nessuna contraddizione.
Un acquisto online Ogni 2 secondi una Internet Mobile
può essere lungo vendita su mobile in cresce e supera
Navigare è un piacere. Uk internet desktop
Passando da un sito Internet è nelle tasche Si modificano i
all’altro aumento il e unisce offline ed comportamenti dei
tempo. online consumatori
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63. PENSARE COME UN CLIENTE
E COME UN MOTORE DI RICERCA
Se la ricerca è un processo razionale è anche vero
che agice sempre nel momento
concreto del bisogno. Conoscenze
Influenze
Sensazioni
Credenze
RICERCA PPC RICERCA SOCIALE
PENSIERO LOGICO PENSIERO CREATIVO
Analisi Affinità ed imitazione
Probabilità Possibilità del momento
Oggettività Soggettività
Prevalenza della Parola Prevalenza dell’immagine
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64. SOCIAL NETWORK & LA CRESCITA DELLE VENDITE ONLINE
30 miliardi attesi
nel 2014
€
La connessione delle persone online
aumenta la propensione Crescita possibile nel social
all’acquisto online. commerce in Europa
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65. LEVE DEL SUCCESSO NELLA VENDITA ONLINE
Ricerca sui motori
Rispondere alle richieste
Ricerca e prova sociale
far coincidere scopo delle
pagine ed intento dei clienti
Diffusione del
Trust e della Costruzione di
credibilità una comunità
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66. AVVERTENZA
Non è NUOVO MARKETING
PARADISO !!!
Lavoro
“ Non ci sono formule magiche e
scorciatoie, ma solo LAVORO,
analisi, test, prove, prove… “
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67. E-COMMERCE
PROGETTARE E REALIZZARE UN NEGOZIO ONLINE DI SUCCESSO
D.Vietri G.Cappellotto Hoepli
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68. AMIR
BALDISSERA
È docente del corso di studi in Gestione d'Impresa presso l’Università di Padova. È responsabile
del coordinamento delle attività produttive dell'Area Consulenza e dell'Area Innovazione di Mentis,
supervisionando la produzione e organizzando le attività del team si sviluppo.
Gestisce la progettazione dei servizi dell'area Innovazione di Mentis. Gestisce inoltre i rapporti con
Confindustria Padova e il Gruppo Giovani Industriali.
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69. INNOVAZIONE
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70. Cos’è l’ Innovazione?
TECNOLOGICA
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71. Cos’è l’ Innovazione?
processo
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72. Cos’è l’ Innovazione?
idea
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73. BUSINESS MODEL
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74. Un Modello di Business descrive il modo in cui un'organizzazione
crea, distribuisce e cattura valore.
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75. Un Progetto
per descrivere ciò che vogliamo costruire
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76. Una Mappa
per guidarci verso dove vogliamo arrivare
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77. Uno Stimolo
a trovare un’idea nuova
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78. Nel corso si evidenzierà come gli strumenti 2.0 possano dar vita a modelli di business
completamente nuovi, ma che per funzionare richiedono una
visione chiara e completa della struttura aziendale e dei suoi percorsi di
funzionamento.
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79. FABIO
MILANI
Esperto di formazione, è stato consulente e amministratore di società
nell’ambito del marketing e della formazione professionale.
Attualmente è owner di Salef, società di consulenza e formazione orientata alla
comunicazione e alla promozione d’immagine, con la quale ha sviluppato
progetti per enti no profit e grandi aziende come TIM, Vodafone, Banca Intesa e
Autostrade per l’Italia.
Cell.: 345.3950678
E-mail: fabio.milani@salef.it
Web/Blog: www.salef.it
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80. Image by zetson used with Attribution as directed by Creative Commons http://www.flickr.com/photos/zetson/254608875
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HR 2.0 e Social Innovation:
Motivare per cambiare
Cambiare per motivare
MotivAzione = motivo che spinge all'azione
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81. CIÒ CHE NOI PERCEPIAMO COME REALE
È REALE NELLE SUE CONSEGUENZE!
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82. ETICA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, TRASPARENZA
La strada del Social Business
rappresenta in primis e in ogni
caso, un percorso di community
building.
Il paradigma di fondo parte dal considerare che
l’azienda, l’ente, l’impresa, sono prima di tutto
una vera e propria comunità organizzata,
all’interno della quale giocano elementi quali:
l’appartenenza, il senso di comunità, l’integrazione
simbolica, la condivisione di bisogni e molto altro
La maturità della community
interna
All’interno di una griglia di lettura come quello
del livello di maturità dell’azienda come una
Community, i riferimenti sono rappresentati
dalla coniugazione fra maturità e comunità.
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83. ETICA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, TRASPARENZA
Quando una Community è
matura?
Quando la stessa prende consapevolezza del
suo essere tale e si riconosce negli ingredienti
che la caratterizzano.
Avere un approccio interno ed esterno di social
business significa avere ben chiaro che le
competenze sono presenti nel sistema e che le
stesse vanno valorizzate, condivise, elaborate,
messe a disposizione della community.
Per fare questo non bastano i proclami o la buona
volontà in quanto il tutto dev’essere messo a
sistema.
Un‘impresa che oggi vuole stare
sul mercato ma soprattutto
vuole generare una mentalità
vincente e dar vita a circuiti
virtuosi deve saper mantenere
vico il suo sogno e non può
prescindere dai seguenti must:
Etica, ambiente, innovazione, trasparenza
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84. COMMUNITY AZIENDALE, CAMBIAMENTO E RESISTENZE
All’interno di un approccio
social, finalizzato al business
o meglio al “professionale”,
la community è una risorsa
I problemi sono l’occasione
per il cambiamento e non si
può risolvere un problema con
la stessa logica che lo ha
generato (abitudine questa
invece più che consolidata nelle
imprese)
All’interno della community aziendale, la
gerarchia, le policy, le procedure, gli
organigrammi, etc fanno parte del sistema e
della cultura organizzativa
… ma in un approccio social si deve procedere
verso una diversa cultura legata ai processi
decisori e verso una ben chiara definizione di
potere, ovvero inteso come “la possibilità di
produrre e/o impedire cambiamento”.
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85. COMMUNITY AZIENDALE, CAMBIAMENTO E RESISTENZE
La gerarchia, le procedure, gli organigrammi,
Parte di questo potere cosi come ovvio, è in carico all’ordine
gerarchico, un’altra parte deve essere riconosciuta alla community
stessa.
Community intesa come cliente interno, cliente esterno,
stakeholders:
la community va messa in grado ci monitorare e controllare il proprio
percorso, al fine di riconoscere le proprie potenzialità e capacità: il
sistema cresce, l’empowerment è reale!
Tutto ciò non può essere lasciato al buon senso solamente o
all’intuizione di pochi ma va messo a sistema, manutentato e
tutelato come ogni processo di crescita e sviluppo che conduca al
successo e che si trasformi in modus operandi e modus pensandi.
Le resistenze al cambiamento sono
fisiologiche, se impediscono però una vera
evoluzione esse divengono patologiche e
impoveriscono la vision aziendale.
“ E’ il cambiamento, il continuo cambiamento il fattore dominante
nella attuale società.
Nessuna decisione può essere presa senza considerare il mondo
non soltanto per quello che è, ma per quello che sarà” . Isaac
Asimov
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86. FABIO
PERRONE
Consulente di direzione e formatore manageriale, è specializzato in organizzazione
delle risorse umane e dei processi aziendali.
Ha sviluppato e condotto diversi progetti basati sulla social network analysis, sull’analisi
del clima interno e della customer satisfaction per aziende private, associazioni di
categoria ed enti della pubblica amministrazione.
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87. PRODUTTIVITÀ CON IL SOCIAL BUSINESS:
Misurare le relazioni informali per aumentare l’efficienza aziendale e la
produttività individuale
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88. L’ORGANIZZAZIONE FORMALE VS. INFORMALE
“Dimenticate gli organigrammi. Il modo in cui il lavoro viene realmente svolto dipende
dall’efficienza delle reti sociali delle vostre aziende” (Hildebrand)
• L’organizzazione formale, esplicitata attraverso gli organigrammi e
mansionari ha dei limiti in contesti instabili, imprevedibili e dinamici, in
cui servono strutture flessibili e adattive.
• L’organizzazione informale è descritta dall’insieme delle relazioni reali esistenti
tra gli attori di un’organizzazione e dalle caratteristiche personali specifiche di
ognuno di essi.
Un network organizzativo informale è una “rete di relazioni che gli attori di
un’organizzazione creano trasversalmente alle funzioni e alle divisioni per portare
a termine rapidamente i propri compiti” (Krachardt e Hanson)
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89. IL CAMBIAMENTO DI PARADIGMA ORGANIZZATIVO
Organizzazioni tradizionali Organizzazioni innovative
• Comando e controllo • 2.0
• Silos-based • flessibili
• Informazioni centralizzate • basate sul team
• standardizzazione • Informazioni diffuse
• Orientamento all’efficienza • Orientate al cliente
• Produzione beni di massa • Network di imprese
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90. INDAGARE L’ORGANIZZAZIONE INFORMALE TRAMITE LA SNA
▪ I concetti alla base delle moderne organizzazioni (teamwork, knowledge management,
empowerment, ecc.) condividono l’assunzione che le attuali relazioni, formali e informali,
che legano gli individui nei differenti ruoli, sono elementi chiave che influiscono
sull’efficienza, la qualità e il tempo nelle organizzazioni.
▪ In questo contesto la SNA offre
una lente per scoprire
la struttura sociale del network
di relazioni che unisce le persone
sia dentro le organizzazioni
sia tra le organizzazioni.
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91. COS’È LA SOCIAL NETWORK ANALYSIS
• La Social Network Analysis (SNA), ovvero analisi dei network organizzativi e sociali
è una metodologia di analisi che consente di rappresentare e valutare i flussi
informativi e gli scambi informali e reali all’interno delle imprese o tra imprese.
• La SNA permette di individuare e analizzare le relazioni tra i nodi (persone e/o
imprese) all’interno dei network organizzativi.
• Tali relazioni (link) possono essere
rappresentate da “scambi” di vario genere
(ad esempio informazioni, risorse,
supporto, flussi di materiali, ecc.).
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92. INDAGARE L’ORGANIZZAZIONE INFORMALE
Attraverso la SNA è possibile indagare, l’organizzazione informale (che descrive il modo
in cui il lavoro viene realmente svolto).
Dalla “mappatura” degli scambi tra gli
appartenenti ad un’organizzazione è possibile
rilevare chi interagisce con chi rispetto alle
dimensioni organizzative oggetto dell’analisi.
La SNA è una metodologia in grado di fornire una
fotografia di come un’azienda è realmente
organizzata al suo interno.
Uno dei suoi punti di forza è quello di dare
visione e rendere visibili le relazioni tra le
persone.
La possibilità di mappare la rete informale
invisibile permette di intervenire per facilitare e
gestire il cambiamento, favorire l’innovazione e
la capacità creativa e migliorare le prestazioni.
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93. Attraverso la Social Network Analysis è possibile individuare:
Chi sono i nodi chiave (individui e/o imprese), dalla quale
dipendono la maggior parte dei flussi dell’organizzazione ;
Se esistono dei sottogruppi informali, in cui gli individui/imprese
interagiscono solo con alcuni altri;
Chi viene percepito come leader e/o influenzatore;
Qual è il grado di integrazione tra le differenti funzioni e reparti
aziendali;
Chi sono i problem solvers, gli esperti nascosti e i depositari di
conoscenza, coloro che sono cruciali nella risoluzione dei
problemi dell'azienda;
Se esistono persone isolate e/o marginali rispetto alla rete, sulle
quali è necessario lavorare per integrarle maggiormente;
Chi sono gli innovatori e gli agenti del cambiamento.
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94. QUALI DIMENSIONI INDAGARE
La scelta delle dimensioni da indagare dipendono dagli obiettivi
dell’analisi
Rete Informativa
Problem Solving
Capacità di lavorare in gruppo
Conoscenza delle attività svolte
Supporto
Disponibilità al cambiamento
Flessibilità
Clima aziendale
Presa di decisione
………………..
……………………
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95. SNA - SOCIAL NETWORK ANALYSIS: PROBLEM SOLVING
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