Presentazione con audio a Forum P.A.
David Osimo e l'Innovation without permission.
http://saperi.forumpa.it/story/42450/david-osimo-e-linnovation-without-permission-il-government-20-forum-pa-2010
18-05-2010
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]Marco Dal Pozzo
Quanto sono importanti le connessioni nei Social Media?
Come si puo' perseguire la via verso il Benessere e la Saggezza dei Singoli e delle Imprese?
Qualche considerazione ed un modello che considera l'importanza dei Giornali evidenziando le responsabilita' in gioco.
#parmacamp del 9 Aprile 2011
Il convegno offre ai partecipanti degli schemi operativi per pianificare una operazione di adeguamento e razionalizzazione dei contenuti on line a partire dalle indicazioni contenute nelle Linee Guida. L’obiettivo è di fornire gli elementi indispensabili per migliorare la qualità dei siti Web della PA sia sotto il profilo dei contenuti offerti che rispetto alla prospettive dell’integrazione di strumentazione web 2.0, di servizi di e-government e di sistemi di knowledge management.
Prendendo come spunto le “Linee Guida Brunetta” pubblicate il 26 luglio 2010, questo convegno si propone di illustrare la normativa rilevante in materia di siti Web pubblici e di offrire gli schemi operativi per pianificare una operazione di adeguamento e razionalizzazione dei contenuti e dei servizi offerti sul Web da parte delle Amministrazioni Pubbliche.
Alla luce dei recenti interventi legislativi, gli Enti hanno infatti bisogno di un quadro sistematico ed aggiornato degli aspetti di cui tenere conto in tutte le attività collegate ai Website pubblici; una loro mancata valutazione - oltre ad impedire all’Amministrazione di conseguire gli attesi benefici in termini di efficienza e trasparenza - rappresenta una violazione degli obblighi normativi ed espone la PA e gli agenti pubblici a sanzioni e responsabilità.
I siti web delle pubbliche amministrazioniGianluigi Cogo
Convegno/Seminario:
I SITI WEB DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DOPO LE 'LINEE GUIDA BRUNETTA
Norme, obblighi e sanzioni, tecnologie e modelli organizzativi
Il Web 2.0 è un fenomeno di innovazione "disruptive" perché rappresenta l'incrocio di nuove tendenze tecnologiche, sociali, economiche. Un riassunto per gli increduli
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]Marco Dal Pozzo
Quanto sono importanti le connessioni nei Social Media?
Come si puo' perseguire la via verso il Benessere e la Saggezza dei Singoli e delle Imprese?
Qualche considerazione ed un modello che considera l'importanza dei Giornali evidenziando le responsabilita' in gioco.
#parmacamp del 9 Aprile 2011
Il convegno offre ai partecipanti degli schemi operativi per pianificare una operazione di adeguamento e razionalizzazione dei contenuti on line a partire dalle indicazioni contenute nelle Linee Guida. L’obiettivo è di fornire gli elementi indispensabili per migliorare la qualità dei siti Web della PA sia sotto il profilo dei contenuti offerti che rispetto alla prospettive dell’integrazione di strumentazione web 2.0, di servizi di e-government e di sistemi di knowledge management.
Prendendo come spunto le “Linee Guida Brunetta” pubblicate il 26 luglio 2010, questo convegno si propone di illustrare la normativa rilevante in materia di siti Web pubblici e di offrire gli schemi operativi per pianificare una operazione di adeguamento e razionalizzazione dei contenuti e dei servizi offerti sul Web da parte delle Amministrazioni Pubbliche.
Alla luce dei recenti interventi legislativi, gli Enti hanno infatti bisogno di un quadro sistematico ed aggiornato degli aspetti di cui tenere conto in tutte le attività collegate ai Website pubblici; una loro mancata valutazione - oltre ad impedire all’Amministrazione di conseguire gli attesi benefici in termini di efficienza e trasparenza - rappresenta una violazione degli obblighi normativi ed espone la PA e gli agenti pubblici a sanzioni e responsabilità.
I siti web delle pubbliche amministrazioniGianluigi Cogo
Convegno/Seminario:
I SITI WEB DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DOPO LE 'LINEE GUIDA BRUNETTA
Norme, obblighi e sanzioni, tecnologie e modelli organizzativi
Il Web 2.0 è un fenomeno di innovazione "disruptive" perché rappresenta l'incrocio di nuove tendenze tecnologiche, sociali, economiche. Un riassunto per gli increduli
Opendata per sapere controllare partecipare e fare impresaalinepennisi
SAPERE, CONTROLLARE, PARTECIPARE (E FAR IMPRESA?)
Sabato 24 marzo 2012 - ore 9.30-13.30
Villa Nitti in Acquafredda Maratea
Scuola di Alti Studi sullo Sviluppo
Il "Data divide". Criticità e prospettive dell'Open Data nella PA italianaUgo Bonelli
La crescente diffusione di iniziative Open Data della pubblica Amministrazione locale (offerta) trova ancora una limitata domanda da parte dei potenziali utilizzatori (imprese e sviluppatori). La presentazione cerca di delineare una mappatura delle progettualità esistenti e nello stesso tempo di evidenziare quelle che sembrano le principali criticità emerse nello sviluppo di queste iniziative. Se, da un lato è auspicabile una progressiva "apertura" della PA grazie a dati e informazioni liberamente disponibili, dall'altro è necessario non ricoprire tali attività di proprietà taumaturgiche; impatti, regole e standard sono, infatti, ancora lungi dall'essersi consolidati. Le principali problematiche nelle PA riguardano aspetti organizzativi e gestionali per raggiungere "l'obiettivo dato" pubblico aperto, tenendo ben presente che tali progetti sono solo una parte, un "di cui", di una ben più ampia strategia di Open Government.
My presentation at https://openaire.eu/research-policy-monitoring-in-the-era-of-open-science-and-big-data-the-what-indicators-and-the-how-infrastructures
1. Innovation without permission:
Government 2.0
tra promesse e realta’
Forum PA 2010 #fpa_osimo
David Osimo - Tech4i2 ltd.
1
2. Una lectio a piu’ mani
44 contributori su Google Moderator
Molte citazioni di attori del gov2.0
6 giganti: Von Hippel, Engelbart, Baumann,
Barabasi, Himanen, Titmuss
Ma l’obiettivo non e’ insegnare concetti.
E’ ispirare azioni.
2
3. Struttura dell’intervento
• il contesto: web e governo 1.0
• Cos’e’ il government 2.0 e perche’ e’
importante
• i limiti del government 2.0
• Che fare? Ma soprattutto, come?
3
4. Possiamo dire di avere ben speso
6.000.000.000 di Euro?
• 1990s: ICT promette
di rendere la gestione
della cosa pubblica piu’
trasparente efficiente Offerta
Domanda
ed orientata all’utente
• 2005+: delusione per il
permanere di una
cultura burocratica
weberiana
4
5. Non solo eDemocracy: il gov20
attraversa tutta l’azione pubblica
Back office
Front office
Regolazione
Servizi pubblici
Collaborazione inter-agenzie
eParticipation
Knowledge management
Applicazione della legge
Interoperabilita’
Riuso informazione pubblica
Gestione risorse umane
Comunicazione
Procurement pubblico
Trasparenza e accountability
5
11. Utenti “co-producono”
“Directionlessgov.com is the result of a small effort by members of the Democracy.org.uk Collective.
We got so fed up with the general uselessness of the multi-million pound shambles otherwise known
as the Direct.gov.uk portal, that we decided to build something better in under an hour. Sadly, we ran
catastrophically behind schedule, but we still finished before lunch.” 11
14. Innumerevoli casi, ma senza iniziativa/
finanziamento/permesso governativo
Source: own elaboration of IPTS PS20 project
15. Web 2.0 : valori piu’ che tecnologie.
E sono i valori hacker open source
User-producer, Perpetual beta, Intuitivita’,
Valori
Meritocrazia, Apertura, Collaborazione, Many-
to-many
Blog, Wiki, Podcast, RSS, Tagging, Social
Applicazioni
networks, Search engine, MPOGames
Ajax, XML, Open API, Microformats, REST,
Tecnologie
Flash/Flex, Peer-to-Peer
Source: Author’s elaboration based on Forrester
15
16. La parola ai protagonisti
• “There are more smart people outside government
than within it” (Bill Joy)
• “A problem shared is a problem halved ...and a
pressure group created” (Paul Hodgkin –
PatientOpinion.com)
• “it’s about pressure points, chinks in the armour
where improvements might be possible, whether
with the consent of government or not” (Tom
Steinberg, Mysociety.org)
• “many participants in the process dilute the effect of
bad apples or unconstructive participants” (Beth
Noveck, Peertopatent.org)
16
17. Perche’ il gov20 e’ importante?
Perche’ corrisponde a cambiamenti sociali profondi di una societa’:
• Liquida, in cui la previsione e la pianificazione sono impossibili
• Complessa, in cui la P.A. ha un ruolo fondamentale di
regolazione ma intervengono di diversi attori (privato, non
profit, cittadini individuali)
• Centrata sull’individuo in rete, in cui il capitale sociale gioca
un ruolo fondamentale
• “Estrema”, in permanente stato critico, in cui gli eventi
eccezionali diventano la norma (crisi finanziaria, terrorismo,
cambio climatico, nube vulcanica…)
• Iperconnessa, con una esplosione di dati prodotti 24/7
17
18. Perche’ e’ importante?/2
Perche’ non pre-richiede cambio culturale, ma
crea gli incentivi al cambio culturale:
• riduce drammaticamente i costi dell’azione collettiva
• riduce le asimmetrie informative
• Utilizza il “cognitive surplus” e la vanita’
• il potere della visualizzazione
• meritocrazia e peer-recognition invece della gerarchia
• cambia le aspettative dei cittadini
18
23. Innovazione pubblica 2.0
• Bassi costi abbattono le barriere all’entrata: prima si fa, poi
si chiede il finanziamento/permesso
• Si fa di sabato, nel tempo libero, nel 20% a’ la google
• Perpetual beta: processo iterativo, guidato dall'utente
• Dalla pianificazione alla serendipita’: l’innovazione
emergente
• La P.A. non come attore, ma come piattaforma
dell’innovazione: la capacita’ chiave e’ coinvolgere gli attori
piu’ innovativi (imprese, societa' civile, privati cittadini,
funzionari pubblici)
24. La P.A.ttaforma
UK Cabinet, “Power of information task force report”
Robinson et al.: “Government Data and the Invisible Hand “
24
26. Verso una nuova visione?
Obiettivo
Cambiamento
Investimento IT
flagship
generato
servizi
online
Gov 1.0
open data
Gov 2.0
26
27. Ma i cittadini non sostituiscono
la P.A.
• Ritornare alle idee di
Engelbart: IT
“augmenting” invece
di “automating”
• Cittadini e P.A.
collaborano in un
gioco a somma
positiva
Il TAO government (Codagnone Osimo 2009)
27
29. Dobbiamo gestire le aspettative
e limitare la retorica
• MySociety.org e Sunlightfoundation.org sono
un’eccezione non la regola
• Non e’ partecipazione di massa ma di una
minoranza di cittadini: rilevanza, non
rappresentanza
• Senza “attenzione” e cultura civica,
trasparenza e open data non creano
cambiamento ma populismo
• le tecnologie attuali funzionano bene solo con
numeri bassi
29
30. La trasparenza non basta
“with the ideal of naked transparency alone--our
democracy, like the music industry and print
journalism generally, is doomed. The Web will
show us every possible influence. The most
cynical will be the most salient. Limited attention
span will assure that the most salient is the most
stable. Unwarranted conclusions will be drawn,
careers will be destroyed, alienation will grow.”
Lawrence Lessig, 2009. Against Transparency
33. Il government 2.0 finora coinvolge
Lisa, ma non Bart Simpson
Hat tip: Carter and Dance, Nytimes.com
33
34. Il gov20 e’ meritocratico, non
egualitario
“Power law distributions tend to arise in social
systems where many people express their
preferences among many options” (Shirky 2008)
34
36. Verso una visione dinamica e non
lineare
• Senso civico non e’“dato”, ma si crea e si
distrugge (cosi’ come skills e capitale sociale)
• La trasparenza, accompagnata da altre misure,
stimola il senso civico
• Gli innovatori hanno oggi un potere mai avuto
prima per dimostrare che “si puo’ fare”
36
38. 1) Non fare danni
• Non chiudere i dati pubblici – ne’ come formato
ne’ come diritti al riuso ne’ come prezzo
• Non introdurre robots.txt
• Non proibire i social network sul posto di lavoro
• Non limitare l’accesso pubblico wifi ad Internet
• Non lanciare mega-iniziative 2.0 di facciata
38
39. 2) Abilitare
• Dare linee guida per la partecipazione dei
funzionari pubblici (vedi UK)
• Pubblicare dati in formato machine readable e
standard (da XML a RDFa – non immagini PDF!)
• Diffondere la banda larga ubiqua
• Accettare autenticazioni deboli e di terze parti
ove possibile
39
40. 3) Incoraggiare
• Copiare tutto quello che fa Obama
• Creare un catalogo di dati pubblici (UK, US)
• Lanciare premi per la realizzazione di servizi
gov20 da parte di cittadini e imprese (AU, UK,
US…)
• Investire in educazione: generale, educazione
civica, media literacy, formazione avanzata IT
• Incoraggiare nuovi modelli di partecipazione
40
42. Belgio,
US,
Germania
Finlandia,
Australia,
Paesi Baschi
Olanda
43. Diffondere le competenze
Non piu’ ECDL ma competenze 2.0:
1- digital literacy: leggere e capire contenuti
audiovisivi
2- media literacy: produrre contenuti audiovisivi
con strumenti free
3- installing: capacita’ di installare software web
open source, e dunque di gestire autonomamente i
dati.
4- coding: capacita’ di creare applicazioni web.
43
45. Ma soprattutto: come farlo?
• Non iper-pianificare ma esporsi a serendipita’
positive
• Accettare di perdere il controllo e lasciare
liberta’ agli innovatori riconosciuti dalla
comunita’
• Accettare gli errori ma non i ritardi: fail fast
• Ma la leadership e’ sempre piu’ necessaria: design
thinking applicato alle politiche pubbliche (processo
iterativo, prototipi, aprire/chiudere, coinvolgimento utente)
45
46. Superare una visione dicotomica
dell’innovazione
Pianificata,
Top down
Kublai, Rewired State, The Hub,
Social Innovation Camp,
Showusabetterway,
Appsfordemocracy
Emergente,
bottom-up
46
47. In conclusione
• Il government 2.0 risponde alle sfide profonde
del nostro tempo, anche e soprattutto nel
contesto italiano
• Non e’ un processo dal sicuro successo, ma esige
una leadership forte ed una onesta gestione delle
aspettative
• Non mancano strumenti ed esempi, le risorse
necessarie non sono enormi: cio’ che scarseggia
ormai sono le scuse…
47
48. Grazie
david.osimo@tech4i2.com @osimod
Maggiori informazioni
Osimo, 2008. Web2.0 in government: why and how? www.jrc.es
Osimo, 2008. Benchmarking e-government in the web 2.0 era: what to
measure, and how. European Journal of ePractice, August 2008.
Osimo, 2009. A short history of eGovernment: from cool projects to policy
impact. In J. Gotze C. B. Pedersen, State of the eUnion. AuthorHouse.
http://egov20.wordpress.com
http://delicious.com/osimod/eups20
48