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Scuola di Alti Studi sullo Sviluppo
                                      FAR ACCADERE LE COSE
                         Strumenti per il successo dei progetti rivolti ai luoghi
                                             nel Sud d’Italia



SAPERE, CONTROLLARE, PARTECIPARE (E FAR IMPRESA?)
                               Sabato 24 marzo 2012 - ore 9.30-13.30
                                 Villa Nitti in Acquafredda Maratea




Lezione di:
Aline Pennisi (Ministero dell’economia e delle
finanze)


Interventi:
OpenParlamento di Vittorio Alvino (OpenPolis)
VoglioIlRuolo di Ilaria Dalmasso (Mitecube s.r.l)


Discussione aperta
implicazioni di 20 anni di internet e www
•     non solo opportunità, ma nuovi standard in molte attività di mercato e
      anche nel modo di agire del settore pubblico


•     modifiche oggettive nel “diritto” all‟informazione su quello che le
      amministrazioni fanno/sanno e l‟ “obbligo” alla trasparenza da parte delle
      amministrazioni


•     modifiche tecnologiche nella produzione dei servizi che le amministrazioni
      già forniscono (per es. e-government)


•     …. crescente domanda di disponibilità e pratica di open data / open
      service / co-production of public services
iniziative governative e dal basso
USA 2009 Memorandum sulla trasparenza delle
agenzie federali (memorandum 2009)
                 il dibattito su il rinnovamento della
                 direttiva UE PSI sul riuso
                 dell‟informazione del settore
                 pubblico (2003)

          come per l‟open source,
          per motivi dei più disparati,
          iniziative individuali o a rete
          spontanee di civic hacking
          …. A partire da metà anni
          novanta, con le iniziative di
          Carl Malamud per l‟apertura
          dei dati del governo su
          imprese e brevetti (EDGAR e
          USPTO)
open data e open government data
• informazioni strutturate rese disponibili sul web in modalità che ne facilitino la
  comprensione e l‟utilizzo attraverso la possibilità di:
     – ri-elaborazione (profilo tecnico, profilo giuridico)
     – lettura automatica da elaboratore (machine-readable)
     – connessione con altra informazione
     – indicizzazione
     – redistribuzione
     – accesso senza costi (monetari e procedurali) di accesso da parte di chiunque
       sia interessato
     – “raw”: dati grezzi, al livello in cui sono raccolti/prodotti


• molta informazione è raccolta e organizzata da soggetti pubblici a fini di
  missione istituzionale, ma è anche adatta a soddisfare altre esigenze
  conoscitive di cittadini, ricercatori, politici, la società civile ... e altri soggetti
  organizzati (anche spesso altri soggetti pubblici) SE resa OPEN

                                                                                            4
perché “aprire” i dati dell’amministrazione?
I dati pubblici come bene comune: nel dibattito internazionale, si insiste su due
aspetti:
  •     il valore collettivo dei dati: legato ai concetti di democrazia, trasparenza,
        accountability, partecipazione, public voice
       –     l‟idea è che dati grezzi sono “davvero trasparenti”, mentre dati aggregati o già
             elaborati possono nascondere le “vere” informazioni
  •     la maggiore efficienza dell’azione pubblica: coordinamento,
        innovazione, scelta informata su domini privati
       –     l‟idea è che con i dati grezzi qualcun altro possa fornire dei servizi utili o
             estrapolare una conoscenza nuova, cose che l‟amministrazione non ha il tempo
             o le capacità di fare

La pressione ad accedere a questi dati riguarda quelli già “pubblici”di natura; non si
parla quindi di aprire:
   •     né dati personali (con l‟eccezione di un folto dibattito sulle persone con cariche
         pubbliche)
   •     né dati che possono compromettere la sicurezza nazionale
   … e si leggittima la richiesta perché tali dati sono già stati pagati dai contribuenti

                                                                                        5
dati pubblici come infrastruttura per ri-usi da parte
                     dei privati
    i dati pubblici consentono nuove opportunità economiche, nuove
    prodotti, nuovi servizi, nuove imprese

      •    Trovare modalità per ridurre dei costi di transazione:
          –    Licenze (Creative Commons, Italiano Open Data License, …)
          –    Adozione di sistemi di codifica standardizzati (per facilitare le relazioni
               tra insiemi i dati e fino al semantic web)
          –    Gratuità del dato (anche se imprese abbastanza grosse e affermate,
               sono generalmente pronte a pagare un prezzo “ragionevole”, ….)

      •   Garantire l‟imparzialità nell‟accesso all‟informazione




                                                                                        6
dati pubblici per un nuovo rapporto tra governo e
                      cittadini

  i dati pubblici consentono di video Open Government Partnership ?



         –      Rinnovare la fiducia, generare accountability, rimuovere la corruzione
         –      Migliorare l‟efficienza e l‟efficacia dei servizi pubblici
         –      Fornire informazioni preziose per informare le scelte dei cittadini e degli
                operatori economici

         …. nel dibattito si sovrappongono i temi dei diritti, dell‟e-gov, dell‟open data




                                                                                            7
miti o realtà / trasparenza e accountability
• Trasparenza / LinkedOpenCamera: Collaborazioni e consulenze della Camera
  dei deputati vigenti al 1° gennaio 2010

• Controllo / FarmSubsidy.it e il name-and-shame tramite un indice di trasparenza
  rispetto ai dati disponibili in ciascun paese UE / OpenCorporates catalogo dal
  basso di gruppi e delle imprese che ricevono soldi pubblici

• Scelte di voto, attività parlamentare, osservazione dei politici /
  OpenParlamento che consente il monitoraggio dell‟attività parlamentare e dei
  politici /

• Voice / Piano regolatore del comune La Cassa (TO)



                                                                                 8
Navigatore - dati Camera
realizzato da Matteo Spagnoli grazie ai dati di LinkedOpenCamera.it
Collaborazioni e consulenze della Camera dei deputati vigenti al 1°
                           gennaio 2010




                                                                      9
LikedOpenCamera: Collaborazioni e consulenze della Camera dei deputati vigenti
                            al 1° gennaio 2010
                 http://bsfortic2.altervista.org/wp/navigatore.html




                                                                        10
miti o realtà / partecipazione e sviluppo
• produzione di servizi / VoglioilRuolo indicazioni per gli insegnanti precari
  su quali province italiane gli offrono loro maggiori possibilità di lavoro; ParkItDC
  tutto su mobile per facilitare il parcheggio in tempo reale / AirTexT sms per alert
  su condizioni inquinamento con rischi per la salute

• sfruttare le conoscenze locali / FixMYStreet e Netlamp-SosTrafficoMilano
  per la segnalazione con coordinate, foto e altro di problemi di manutenzione o
  circolazione / Minnesota Tagged Fish per segnalazione dei pesci marcati per
  valutare le condizioni di salute dei pesci, concessioni dei permessi di pesca,
  ripopolamento...

• sfruttare expertise specialistiche altrimenti non sempre disponibili o
  disponibili in questo modo a minore costo / PeerToPatent il dipartimento US-
  PTO per i brevetti migliora la qualità dei brevetti attraverso una piattaforma
  pubblica
                                                                                   11
FixMYStreet




              12
Minnesota Tagged Fish




                        13
miti o realtà / scelte informate


• Scelte delle famiglie sulle iscrizioni scolastiche / Scuola in chiaro



• Ma anche:

• Self interest con contributo “negativo” sull’azione pubblica / Street
  crime on mobile phone / La Nera a Milano nel 2010 / schede cliniche e rating di
  reparti ospedalieri

• Self interest “predatorio” / Dati digitalizzati sulle proprietà terriere a Bangalore




                                                                                  15
Cronaca nera a Milano. Cosa succede e dove, ogni giorno su questa
                             mappa.




                                                                    16
miti o realtà / fare impresa
●   studi internazionali sul valore potenziale PSI (diretto)
     ●   Pira: $750 bln US vs. €68 bln EU
     ●   MEPSIR: € 27 bln EU
     ●   UK OFT: £ 600 mln UK
     ●   Dialogic (forse più realisitic): ~ €5 bln EU
     MA:
     ●   I progetti che conosciamo sono economicamente sostenibili?
     ●   Quali sono le maggiori leve:
           –   le amministrazioni pubbliche stesse che cercano di sviluppare servizi
               comunicativi innovativi?
           –   cittadini o gruppi di interesse mossi da cause specifiche?
           –   effettiva redditività in termini commerciali di servizi?
                                                                                       17
miti e realtà della maggiore trasparenza / riflessioni
  • Il dato grezzo è davvero più comprensibile / contiene davvero più
    informazione ? (es. i capitoli di un bilancio pubblico …. )

  • Tutti sono davvero in grado di elaborare dati grezzi ? (la maggior parte dei
    cittadini non è geek, né davvero numerate …..)

  • C‟è davvero una relazione tra informazioni disponibili e scelte di voto ?

  • Per migliorare i servizi pubblici è sufficiente maggiore accountability e voice o
    sono altri i problemi da risolvere ?

  • Chi dovrebbe prendersi in carico la responsabilità sul digital divide? (che è
    tra l‟altro stratificato socialmente …)
                       open non risolve, ma comunque conviene
aprire dati: aspetti tecnologici e di merito
Standard che si sono                        Struttura informativa -
  affermati per:                               consente davvero:
   – consentire l‟accesso ai dati da            – la rielaborazione ?
     parte di individui e macchine              – la trasformazione ?
     (formato, indirizzo web, API)              – il collegamento con altri dati ?
   – facilitare l‟acquisizione (in bulk )
   – razionalizzare il processo             Requisiti:
     gestionale all‟origine della
     creazione del dato                        – Meta informazione
                                               – Granularità
Richiedono:                                    – Classificazioni e codifiche
   – know how tecnico                            (standard)
   – impegno organizzativo per
     applicarli

   Sono relativamente generali e               Sono meno generali e vanno
   applicabili a dati di natura diversa        compresi e adattati al caso
                                               specifico
                                                                                19
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                   aprire i dati: aspetti di efficacia
            • Curare la diffusione e la visibilità da web:
               –   unico punto d‟accesso
               –   evidenziazione amichevole per l‟utenza
               –   utilizzo del social networking / blog / links
               –   Hackathons, data camps, contests (apps4Italy) etc.



            • Curare la comprensione dei contenuti per un
              pubblico non necessariamente esperto
               – comunicati stampa
               – note metodologiche chiare
               – similarità e differenze con altri dati su temi analoghi
                                                                           20
percezione da parte dell’amministrazione

 • lo sforzo di fare ordine e innovazione è orientato al
   futuro, ma l‟organizzazione è tesa a risolvere problemi di breve
   termine (e quindi spesso lasciato all‟iniziativa individuale che viene
   raramente premiata)

 • spesso i dati, una volta che hanno soddisfatto il loro scopo
   immediato, “non servono più” a chi li produce !!

 • utenti ulteriori non sono riconosciuti (nemmeno
   quando sono altre amministrazioni)



                                                                       21
preoccupazioni dell’amministrazione
• Timore di perdita di autorevolezza (non essere più “possessore
  e unico interprete” dei dati)

• Consapevolezza dei limiti intrinseci dei dati prodotti (non
  esaustivi, imprecisi, “sporchi”)

• Scarsa fiducia nella capacità interpretativa esterna

• Timore degli equivoci e della necessità di dover rendere
  spiegazioni

• Ambiguità delle norme sulla diffusione dei dati e possibilità di
  problemi con l‟autorità garante dei dati personali


                                                                     22
costi diretti per l’amministrazione
NON è vero che aprire i dati non implica costi aggiuntivi.
Aprire e diffondere i dati è costoso:
    – l‟informatizzazione di molti processi amministrativi e gestionali è lenta e/o
       parziale
    – molti dati giacciono in formati quasi - cartacei e non sono riutilizzabili
       nemmeno all‟interno della PA
    – l‟utilizzo di classificazioni e codifiche standard non è diffuso
    – la gestione dei siti internet spesso non ha ancora incorporato una cultura di
       uso dell‟IT, ma di vetrina dell‟amministrazione
    – l‟organizzazione non prevede adattamenti incrementali

QUINDI:
Aprire e diffondere i dati vuol dire spesso:
     – Recuperarli
     – Pulirli
     – Tenerli “puliti” e fare manutenzioni straordinarie ( affrontare nomi
       inintelligibili, alfanumerici problematici, codifiche non omogenee, tracciabilità
       del dato nel tempo, necessità di costruire metadati )
•….. E per tenerli più puliti perché non chiedere proprio agli
utenti??                                                                                   23
benefici per l’amministrazione
Un impegno più forte per la produzione di open data può
avvantaggiare direttamente l’amministrazione
    – razionalizzazione dei processi gestionali e amministrativi (“pratiche più
      ordinate”)
    – miglioramento della fruibilità dei dati anche per uso interno
    – maggiore raccordo e integrazione tra diversi insiemi di dati
    – possibilità di individuare duplicazioni di attività e generare risparmi (di
      tempo, di risorse)
    – avvicinamento all‟utenza e maggiore comprensione della domanda

E rafforzare le sue capacità di migliorare l’azione pubblica
    – si può beneficiare del contributo di altri che interpretano i dati
    – si possono raccogliere benefici dall‟incremento di collaborazione in rete
       e nel mondo reale


                                                                                    24
in italia, eppur si muove
                                          Leggi e proposte di legge
Con un certo ritardo rispetto al            http://g.co/maps/xhz59
panorama internazionale, il tema
open data si afferma anche in Italia:
o rappresentanti del governo
    evocano il principio (molto però
    rimane a livello di disposizioni di
    principio …)
o è stato lanciato nel 2011 un
    portale nazionale www.dati.gov.it
o si stanno moltiplicando le
    iniziative delle amministrazioni
    pubbliche italiane (sarebbero
    oltre 1600 i dataset “liberati”) e
    non solo: dall‟impulso di
    dati.piemonte.it, a INPS, ma
    anche ENEL, etc…
diversi movimenti dal basso (communities)
             promouvono open data
In Italia hanno giocato a partire dal 2009 un ruolo rilevante …
… anche creando cataloghi di dati pubblici accessibili sul web, in mancanza di
     cataloghi ufficiali
… tenendo mailing lists e blogs                           spaghettiopendata

             sardiniaopendata                               Datagov.it
                                               Associazione italiana per l'Open Government
Potenzialità
   – diffusione interna dei termini della questione e organizzazione di sedi di confronto
   – mobilitazione di expertise tecnica
   – sperimentazione di pratiche di riutilizzo e offerta di strumenti open
Limiti
   – domanda generalista sui contenuti
   – lavoro volontario e orientato agli aspetti tecnologici
   – l‟Italia ha scarsa tradizione di democrazia partecipativa e limitato interesse
       pubblico ai dati oggettivi, un mondo poco „numerate‟,
... vari fraintendimenti
• Non sufficiente screening di cos’è open nel formato / la selezione di
  datasets e le “stelline” dei cataloghi, ma c‟è una molteplicità di formati misti e molto
  uso dell‟Excel

• Non utilità perché incompleto o semplicemente non rilevante / non ri-
  elaborabilità per “sporcizia” del dato / parte “aprire” può creare pressione
  per una migliore qualità

• Non comprensibili o senza significato: i dati sono spesso difficili da
  decodificare (e metadati non bastano)

• Non aggiornamento o staticità del dato / insiemi (che come le statistiche)
  sono fotografie in un certo momento della base informativa di una amministrazione

• Non ri-elaborabilità per il livello di aggregazione del dato / esempio
  valido per qualsiasi indicatore (per il quale non sono forniti separatamente
  numeratore e denominatore)

• Non ri-utilizzabilità per copyright
alcune domande serie che il “burocrate” deve
                 affrontare …
• Quali sono i “dati rilevanti” da diffondere e da diffondere in forma di open data?
          o Alcuni risponderebbero: “intanto buttate tutto nel mucchio” / “raw data now”
          o Ma la risposta a questa domanda non è per nulla così banale …
            Presuppone innanzitutto una riflessione nel merito dei dati / del loro
            contenuto / di cosa rappresentano (e non sulla modalità di diffusione
            )…
          o Se la PA che diffonde i dati non ne fornisce anche una prima
            interpretazione, qual è il dibattito ?
          o Ci si continuerà a confrontare sulla misurazione e sulla forma, ma
            non sulla sostanza ….

            o (in alcuni casi, per entrare nel merito, gli stessi burocrati devono rafforzare
              le loro capacità in termini di analisi e manipolazione dei dati raccolti /
              prodotti )
alcune domande serie che il “burocrate” deve
                   affrontare …
• Qual è il livello di dettaglio che assicura la neutralità dell’informazione ? E chi lo
  decide ?
          o L‟aspetto più citato è quello per cui occorre garantire oltre al diritto
              all‟informazione, "il diritto di essere lasciati in pace“ (the right to be let alone ),
              la non ingerenza dell‟autorità pubblica nella sfera individuale
          o L‟aspetto meno citato è quello per cui ogni volta che facciamo una scelta
              sulla classificazione con cui rappresentiamo i dati, sull’aggregazione
              che viene presentata, facciamo una scelta interpretativa – questa deve
              essere chiara, resa esplicita

             o (in alcuni casi, per fare scelte interpretative, gli stessi burocrati devono
               rafforzare le loro capacità in termini di analisi e manipolazione dei dati raccolti
               / prodotti )

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Opendata per sapere controllare partecipare e fare impresa

  • 1. Scuola di Alti Studi sullo Sviluppo FAR ACCADERE LE COSE Strumenti per il successo dei progetti rivolti ai luoghi nel Sud d’Italia SAPERE, CONTROLLARE, PARTECIPARE (E FAR IMPRESA?) Sabato 24 marzo 2012 - ore 9.30-13.30 Villa Nitti in Acquafredda Maratea Lezione di: Aline Pennisi (Ministero dell’economia e delle finanze) Interventi: OpenParlamento di Vittorio Alvino (OpenPolis) VoglioIlRuolo di Ilaria Dalmasso (Mitecube s.r.l) Discussione aperta
  • 2. implicazioni di 20 anni di internet e www • non solo opportunità, ma nuovi standard in molte attività di mercato e anche nel modo di agire del settore pubblico • modifiche oggettive nel “diritto” all‟informazione su quello che le amministrazioni fanno/sanno e l‟ “obbligo” alla trasparenza da parte delle amministrazioni • modifiche tecnologiche nella produzione dei servizi che le amministrazioni già forniscono (per es. e-government) • …. crescente domanda di disponibilità e pratica di open data / open service / co-production of public services
  • 3. iniziative governative e dal basso USA 2009 Memorandum sulla trasparenza delle agenzie federali (memorandum 2009) il dibattito su il rinnovamento della direttiva UE PSI sul riuso dell‟informazione del settore pubblico (2003) come per l‟open source, per motivi dei più disparati, iniziative individuali o a rete spontanee di civic hacking …. A partire da metà anni novanta, con le iniziative di Carl Malamud per l‟apertura dei dati del governo su imprese e brevetti (EDGAR e USPTO)
  • 4. open data e open government data • informazioni strutturate rese disponibili sul web in modalità che ne facilitino la comprensione e l‟utilizzo attraverso la possibilità di: – ri-elaborazione (profilo tecnico, profilo giuridico) – lettura automatica da elaboratore (machine-readable) – connessione con altra informazione – indicizzazione – redistribuzione – accesso senza costi (monetari e procedurali) di accesso da parte di chiunque sia interessato – “raw”: dati grezzi, al livello in cui sono raccolti/prodotti • molta informazione è raccolta e organizzata da soggetti pubblici a fini di missione istituzionale, ma è anche adatta a soddisfare altre esigenze conoscitive di cittadini, ricercatori, politici, la società civile ... e altri soggetti organizzati (anche spesso altri soggetti pubblici) SE resa OPEN 4
  • 5. perché “aprire” i dati dell’amministrazione? I dati pubblici come bene comune: nel dibattito internazionale, si insiste su due aspetti: • il valore collettivo dei dati: legato ai concetti di democrazia, trasparenza, accountability, partecipazione, public voice – l‟idea è che dati grezzi sono “davvero trasparenti”, mentre dati aggregati o già elaborati possono nascondere le “vere” informazioni • la maggiore efficienza dell’azione pubblica: coordinamento, innovazione, scelta informata su domini privati – l‟idea è che con i dati grezzi qualcun altro possa fornire dei servizi utili o estrapolare una conoscenza nuova, cose che l‟amministrazione non ha il tempo o le capacità di fare La pressione ad accedere a questi dati riguarda quelli già “pubblici”di natura; non si parla quindi di aprire: • né dati personali (con l‟eccezione di un folto dibattito sulle persone con cariche pubbliche) • né dati che possono compromettere la sicurezza nazionale … e si leggittima la richiesta perché tali dati sono già stati pagati dai contribuenti 5
  • 6. dati pubblici come infrastruttura per ri-usi da parte dei privati i dati pubblici consentono nuove opportunità economiche, nuove prodotti, nuovi servizi, nuove imprese • Trovare modalità per ridurre dei costi di transazione: – Licenze (Creative Commons, Italiano Open Data License, …) – Adozione di sistemi di codifica standardizzati (per facilitare le relazioni tra insiemi i dati e fino al semantic web) – Gratuità del dato (anche se imprese abbastanza grosse e affermate, sono generalmente pronte a pagare un prezzo “ragionevole”, ….) • Garantire l‟imparzialità nell‟accesso all‟informazione 6
  • 7. dati pubblici per un nuovo rapporto tra governo e cittadini i dati pubblici consentono di video Open Government Partnership ? – Rinnovare la fiducia, generare accountability, rimuovere la corruzione – Migliorare l‟efficienza e l‟efficacia dei servizi pubblici – Fornire informazioni preziose per informare le scelte dei cittadini e degli operatori economici …. nel dibattito si sovrappongono i temi dei diritti, dell‟e-gov, dell‟open data 7
  • 8. miti o realtà / trasparenza e accountability • Trasparenza / LinkedOpenCamera: Collaborazioni e consulenze della Camera dei deputati vigenti al 1° gennaio 2010 • Controllo / FarmSubsidy.it e il name-and-shame tramite un indice di trasparenza rispetto ai dati disponibili in ciascun paese UE / OpenCorporates catalogo dal basso di gruppi e delle imprese che ricevono soldi pubblici • Scelte di voto, attività parlamentare, osservazione dei politici / OpenParlamento che consente il monitoraggio dell‟attività parlamentare e dei politici / • Voice / Piano regolatore del comune La Cassa (TO) 8
  • 9. Navigatore - dati Camera realizzato da Matteo Spagnoli grazie ai dati di LinkedOpenCamera.it Collaborazioni e consulenze della Camera dei deputati vigenti al 1° gennaio 2010 9
  • 10. LikedOpenCamera: Collaborazioni e consulenze della Camera dei deputati vigenti al 1° gennaio 2010 http://bsfortic2.altervista.org/wp/navigatore.html 10
  • 11. miti o realtà / partecipazione e sviluppo • produzione di servizi / VoglioilRuolo indicazioni per gli insegnanti precari su quali province italiane gli offrono loro maggiori possibilità di lavoro; ParkItDC tutto su mobile per facilitare il parcheggio in tempo reale / AirTexT sms per alert su condizioni inquinamento con rischi per la salute • sfruttare le conoscenze locali / FixMYStreet e Netlamp-SosTrafficoMilano per la segnalazione con coordinate, foto e altro di problemi di manutenzione o circolazione / Minnesota Tagged Fish per segnalazione dei pesci marcati per valutare le condizioni di salute dei pesci, concessioni dei permessi di pesca, ripopolamento... • sfruttare expertise specialistiche altrimenti non sempre disponibili o disponibili in questo modo a minore costo / PeerToPatent il dipartimento US- PTO per i brevetti migliora la qualità dei brevetti attraverso una piattaforma pubblica 11
  • 14.
  • 15. miti o realtà / scelte informate • Scelte delle famiglie sulle iscrizioni scolastiche / Scuola in chiaro • Ma anche: • Self interest con contributo “negativo” sull’azione pubblica / Street crime on mobile phone / La Nera a Milano nel 2010 / schede cliniche e rating di reparti ospedalieri • Self interest “predatorio” / Dati digitalizzati sulle proprietà terriere a Bangalore 15
  • 16. Cronaca nera a Milano. Cosa succede e dove, ogni giorno su questa mappa. 16
  • 17. miti o realtà / fare impresa ● studi internazionali sul valore potenziale PSI (diretto) ● Pira: $750 bln US vs. €68 bln EU ● MEPSIR: € 27 bln EU ● UK OFT: £ 600 mln UK ● Dialogic (forse più realisitic): ~ €5 bln EU MA: ● I progetti che conosciamo sono economicamente sostenibili? ● Quali sono le maggiori leve: – le amministrazioni pubbliche stesse che cercano di sviluppare servizi comunicativi innovativi? – cittadini o gruppi di interesse mossi da cause specifiche? – effettiva redditività in termini commerciali di servizi? 17
  • 18. miti e realtà della maggiore trasparenza / riflessioni • Il dato grezzo è davvero più comprensibile / contiene davvero più informazione ? (es. i capitoli di un bilancio pubblico …. ) • Tutti sono davvero in grado di elaborare dati grezzi ? (la maggior parte dei cittadini non è geek, né davvero numerate …..) • C‟è davvero una relazione tra informazioni disponibili e scelte di voto ? • Per migliorare i servizi pubblici è sufficiente maggiore accountability e voice o sono altri i problemi da risolvere ? • Chi dovrebbe prendersi in carico la responsabilità sul digital divide? (che è tra l‟altro stratificato socialmente …) open non risolve, ma comunque conviene
  • 19. aprire dati: aspetti tecnologici e di merito Standard che si sono Struttura informativa - affermati per: consente davvero: – consentire l‟accesso ai dati da – la rielaborazione ? parte di individui e macchine – la trasformazione ? (formato, indirizzo web, API) – il collegamento con altri dati ? – facilitare l‟acquisizione (in bulk ) – razionalizzare il processo Requisiti: gestionale all‟origine della creazione del dato – Meta informazione – Granularità Richiedono: – Classificazioni e codifiche – know how tecnico (standard) – impegno organizzativo per applicarli Sono relativamente generali e Sono meno generali e vanno applicabili a dati di natura diversa compresi e adattati al caso specifico 19
  • 20. Follow Us aprire i dati: aspetti di efficacia • Curare la diffusione e la visibilità da web: – unico punto d‟accesso – evidenziazione amichevole per l‟utenza – utilizzo del social networking / blog / links – Hackathons, data camps, contests (apps4Italy) etc. • Curare la comprensione dei contenuti per un pubblico non necessariamente esperto – comunicati stampa – note metodologiche chiare – similarità e differenze con altri dati su temi analoghi 20
  • 21. percezione da parte dell’amministrazione • lo sforzo di fare ordine e innovazione è orientato al futuro, ma l‟organizzazione è tesa a risolvere problemi di breve termine (e quindi spesso lasciato all‟iniziativa individuale che viene raramente premiata) • spesso i dati, una volta che hanno soddisfatto il loro scopo immediato, “non servono più” a chi li produce !! • utenti ulteriori non sono riconosciuti (nemmeno quando sono altre amministrazioni) 21
  • 22. preoccupazioni dell’amministrazione • Timore di perdita di autorevolezza (non essere più “possessore e unico interprete” dei dati) • Consapevolezza dei limiti intrinseci dei dati prodotti (non esaustivi, imprecisi, “sporchi”) • Scarsa fiducia nella capacità interpretativa esterna • Timore degli equivoci e della necessità di dover rendere spiegazioni • Ambiguità delle norme sulla diffusione dei dati e possibilità di problemi con l‟autorità garante dei dati personali 22
  • 23. costi diretti per l’amministrazione NON è vero che aprire i dati non implica costi aggiuntivi. Aprire e diffondere i dati è costoso: – l‟informatizzazione di molti processi amministrativi e gestionali è lenta e/o parziale – molti dati giacciono in formati quasi - cartacei e non sono riutilizzabili nemmeno all‟interno della PA – l‟utilizzo di classificazioni e codifiche standard non è diffuso – la gestione dei siti internet spesso non ha ancora incorporato una cultura di uso dell‟IT, ma di vetrina dell‟amministrazione – l‟organizzazione non prevede adattamenti incrementali QUINDI: Aprire e diffondere i dati vuol dire spesso: – Recuperarli – Pulirli – Tenerli “puliti” e fare manutenzioni straordinarie ( affrontare nomi inintelligibili, alfanumerici problematici, codifiche non omogenee, tracciabilità del dato nel tempo, necessità di costruire metadati ) •….. E per tenerli più puliti perché non chiedere proprio agli utenti?? 23
  • 24. benefici per l’amministrazione Un impegno più forte per la produzione di open data può avvantaggiare direttamente l’amministrazione – razionalizzazione dei processi gestionali e amministrativi (“pratiche più ordinate”) – miglioramento della fruibilità dei dati anche per uso interno – maggiore raccordo e integrazione tra diversi insiemi di dati – possibilità di individuare duplicazioni di attività e generare risparmi (di tempo, di risorse) – avvicinamento all‟utenza e maggiore comprensione della domanda E rafforzare le sue capacità di migliorare l’azione pubblica – si può beneficiare del contributo di altri che interpretano i dati – si possono raccogliere benefici dall‟incremento di collaborazione in rete e nel mondo reale 24
  • 25. in italia, eppur si muove Leggi e proposte di legge Con un certo ritardo rispetto al http://g.co/maps/xhz59 panorama internazionale, il tema open data si afferma anche in Italia: o rappresentanti del governo evocano il principio (molto però rimane a livello di disposizioni di principio …) o è stato lanciato nel 2011 un portale nazionale www.dati.gov.it o si stanno moltiplicando le iniziative delle amministrazioni pubbliche italiane (sarebbero oltre 1600 i dataset “liberati”) e non solo: dall‟impulso di dati.piemonte.it, a INPS, ma anche ENEL, etc…
  • 26. diversi movimenti dal basso (communities) promouvono open data In Italia hanno giocato a partire dal 2009 un ruolo rilevante … … anche creando cataloghi di dati pubblici accessibili sul web, in mancanza di cataloghi ufficiali … tenendo mailing lists e blogs spaghettiopendata sardiniaopendata Datagov.it Associazione italiana per l'Open Government Potenzialità – diffusione interna dei termini della questione e organizzazione di sedi di confronto – mobilitazione di expertise tecnica – sperimentazione di pratiche di riutilizzo e offerta di strumenti open Limiti – domanda generalista sui contenuti – lavoro volontario e orientato agli aspetti tecnologici – l‟Italia ha scarsa tradizione di democrazia partecipativa e limitato interesse pubblico ai dati oggettivi, un mondo poco „numerate‟,
  • 27. ... vari fraintendimenti • Non sufficiente screening di cos’è open nel formato / la selezione di datasets e le “stelline” dei cataloghi, ma c‟è una molteplicità di formati misti e molto uso dell‟Excel • Non utilità perché incompleto o semplicemente non rilevante / non ri- elaborabilità per “sporcizia” del dato / parte “aprire” può creare pressione per una migliore qualità • Non comprensibili o senza significato: i dati sono spesso difficili da decodificare (e metadati non bastano) • Non aggiornamento o staticità del dato / insiemi (che come le statistiche) sono fotografie in un certo momento della base informativa di una amministrazione • Non ri-elaborabilità per il livello di aggregazione del dato / esempio valido per qualsiasi indicatore (per il quale non sono forniti separatamente numeratore e denominatore) • Non ri-utilizzabilità per copyright
  • 28. alcune domande serie che il “burocrate” deve affrontare … • Quali sono i “dati rilevanti” da diffondere e da diffondere in forma di open data? o Alcuni risponderebbero: “intanto buttate tutto nel mucchio” / “raw data now” o Ma la risposta a questa domanda non è per nulla così banale … Presuppone innanzitutto una riflessione nel merito dei dati / del loro contenuto / di cosa rappresentano (e non sulla modalità di diffusione )… o Se la PA che diffonde i dati non ne fornisce anche una prima interpretazione, qual è il dibattito ? o Ci si continuerà a confrontare sulla misurazione e sulla forma, ma non sulla sostanza …. o (in alcuni casi, per entrare nel merito, gli stessi burocrati devono rafforzare le loro capacità in termini di analisi e manipolazione dei dati raccolti / prodotti )
  • 29. alcune domande serie che il “burocrate” deve affrontare … • Qual è il livello di dettaglio che assicura la neutralità dell’informazione ? E chi lo decide ? o L‟aspetto più citato è quello per cui occorre garantire oltre al diritto all‟informazione, "il diritto di essere lasciati in pace“ (the right to be let alone ), la non ingerenza dell‟autorità pubblica nella sfera individuale o L‟aspetto meno citato è quello per cui ogni volta che facciamo una scelta sulla classificazione con cui rappresentiamo i dati, sull’aggregazione che viene presentata, facciamo una scelta interpretativa – questa deve essere chiara, resa esplicita o (in alcuni casi, per fare scelte interpretative, gli stessi burocrati devono rafforzare le loro capacità in termini di analisi e manipolazione dei dati raccolti / prodotti )