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QUANTO È VERDE IL CONSUMATORE?
Valentina Durante
2001
Poco prima di Natale il Ministero
dell’Ambiente olandese blocca tutte le
importazioni europee di Playstation One
a causa del tasso troppo alto di cadmio
nei cavi di raccordo.
L’azienda è costretta a sostituire tutti i
cavi incriminati.
IL CASO SONY
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
2007
Spottate al braccio di celebs come
Keira Knightley, le borse ecologiche di
Anya Hindmarch, vendute da
Sainsbury’s, vengono esaurite a 8
minuti dall’apertura.
Costavano 5 sterline: finiscono su eBay
a 225.
IL CASO ANYA HINDMARCH
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
Secondo le ultime indagini di mercato relative alla
consumer attitude, la consapevolezza delle
tematiche etiche e ambientali sta per diventare
un fenomeno mainstream.
Anche la disponibilità ad agire concretamente
sta crescendo, determinando un progressivo
cambiamento nei comportamenti quotidiani.
I consumatori sono dunque sempre piùsensibili
a tematiche di natura etica e ambientale e
sempre piùintenzionati ad agire di
conseguenza.
Attenzione: le indagini registrano delle azioni
self-reported, dunque non sono
necessariamente indicative di un comportamento
reale.
ECO = MAINSTREAM?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
COMPORTAMENTI PIÙ ECO
Fonte: Synovate/Aegis, 2007; Synovate/BBC World 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
IL BUZZ A PROPOSITO DELLA SOSTENIBILITÀ
Fonte: Nielsen Online 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
IL BUZZ A PROPOSITO DELLA SOSTENIBILITÀ
Fonte: Nielsen Online 2008
Gli argomenti di cui i netizen parlano
maggiormente in relazione alla sostenibilità e il
loro trend: calo, crescita o stabile.
I consumatori dei Paesi sia sviluppati che in
rapida crescita (BRIC market) dichiarano una
propensione maggiore ad acquistare prodotti
da aziende con una solida reputazione etica e
ambientale.
Il 75% si dichiara disposto a pagare cifre un
po’ piùelevate per prodotti ecologicamente ed
eticamente sostenibili.
Anche se questi studi non corrispondono a un
effettivo cambiamento nel comportamento reale,
testimoniano comunque uno scostamento nei
valori e negli ideali dei consumatori.
ECO = MAINSTREAM?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
PRODOTTI SOSTENIBILI
Fonte: Tandberg, 2007
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
Fonte: European Commission Directorate General
Environment/Eurobarometer 295, Attitudes of European
Citizens towards the Environment, 2008.
PRODOTTI SOSTENIBILI
Nonostante il significativo scostamento in termini
di consapevolezza, preoccupazione e attitudine
generale, molti consumatori non hanno apportato
modifiche ai loro comportamenti, stili di vita
e decisioni d’acquisto.
I consumatori sono maggiormente disposti ad
adottare comportamenti ecologicamente ed
eticamente responsabili se questi sono nel
contempo efficienti in termini di tempi e
costi.
Un esempio nel settore alimentare è la parallela
crescita del consumo di prodotti bio acquistati nei
farmer’s market e delle verdure pronte in busta.
ECO = MAINSTREAM?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
IL GAP FRA ATTITUDINI E COMPORTAMENTO
Consumatori retail segmentati per disponibilità a
pagare un prezzo più elevato per prodotti che
presentano benefici ambientali e sociali.
Indagine condotta in Brasile, Canada, Cina, Francia,
Germania, India, Inghilterra e USA. Fonte: The McKinsey
Quarterly, marzo 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
IL GAP FRA ATTITUDINI E COMPORTAMENTO
Consumatori retail segmentati per
disponibilità a pagare un prezzo più
elevato per prodotti che presentano
benefici ambientali e sociali.
Indagine condotta in Brasile, Canada,
Cina, Francia, Germania, India, Inghilterra
e USA. Fonte: The McKinsey Quarterly,
marzo 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
Fonte: DEFRA, UK, A Framework for Pro-
Environmental Behaviours, 2007
IL GAP FRA COMPORTAMENTI PREFERITI E UTILI
Bassa % di popolazione
Alta % di popolazione
Basso beneficio in termini
di risparmio di CO2
Elevato beneficio in termini
di risparmio di CO2
COMPORTAMENTO BENEFICIO
Installare
microgeneratori
Adottare una
dieta a basso
impatto
Mangiare cibo
locale e di
stagione
Usare l’acqua in
modo
responsabile
Comprare
prodotti energet.
efficienti
Miglior
gestione
energetica
Riciclaggio
Sprecare meno
cibo
Isolamento
domestico
Evitare di
prendere l’aereo
Non usare l’auto
per tragitti brevi
Veicoli più
efficienti
Quali sono le ragione alla base del gap fra
attitudine e comportamento?
Una ricerca condotta intervistando svariati esperti
internazionali di business sostenibile mettono al
primo posto la mancanza di consapevolezza
dei rischi legati al cambiamento climatico.
L’innovazione preventiva (ossia l’acquisizione
di un comportamento i cui benefici sono spostati
nel tempo) è infatti una barriera ben nota alla
diffusione dell’innovazione.
ECO = MAINSTREAM?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
PERCHÈ NON SI È DISPOSTI A PAGARE DI PIÙ…
Fonte: National
Geographic
Society/GlobeScan,
Greendex 2008:
Consumer Choice and
the Environment – A
Worldwide Tracking
Survey, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
GREEN E GREENWASHING
Fonte: Nielsen Online 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
GREEN E GREENWASHING
Fonte: Nielsen Online 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
GREEN E GREENWASHING
Fonte: Nielsen Online 2008
Greenwashingindex.com, creato
dalla società EnviroMedia Social
Marketing, è un nuovo sito in cui i
consumatori possono segnalare le
pubblicità ambientali false e
ingannevoli.
From a Bluenotes store in Toronto.
"Made in Bangladesh", roughly 12,600
km away.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
GREEN E GREENWASHING
Un sondaggio condotto dalla rivista di trends
research View analizza la propensione
all’acquisto di abbigliamento ecosostenibile tra i
giovani trendsetter di quattro città: Londra,
New York, Firenze e Amsterdam.
Benché il campione non sia, visti i numeri,
statisticamente significativo, alcune delle
indicazioni emerse si rivelano interessanti
soprattutto per la segmentazione in classi
d’età.
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION
Fonte: View2, 2008
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Un indicatore interessante è il comportamento
del consumatore online.
Poiché il consumatore attento a problematiche
etico/ambientali coincide, almeno per il momento,
con un target socialmente,
economicamente e culturalmente evoluto
questo tende a sovrapporsi al profilo tipico del
netizen.
È dunque presumibilmente assai frequente
l’utilizzo di un motore di ricerca come primo
strumento per recuperare informazioni su prodotti
e marchi ecosostenibili.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: le ricerche del termine
ECO nei siti di shopping che vendono calzature hanno
sperimentato un incremento negli ultimi due anni.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: l’incremento nelle
ricerche del termine ECO è decisamente superiore
all’andamento della categoria di riferimento (shopping
> calzature).
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: i Paesi da cui proviene il maggior numero delle ricerche del termine ECO
nei siti di shopping > calzature sono INGHILTERRA, STATI UNITI, AUSTRALIA e CANADA. Significativo
è anche il peso dell’ITALIA, tenuto anche conto del numero degli internauti proporzionalmente minore sia
per numerosità della popolazione in generale che per un utilizzo della Rete inferiore a quello dei Paesi
sovramenzionati.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: le ricerche del termine
ETHICAL nei siti di shopping che vendono calzature
hanno sperimentato un incremento negli ultimi due
anni.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: le ricerche del termine
VEGAN nei siti di shopping che vendono calzature
hanno sperimentato un leggero incremento nell’ultimo
anno con un ritmo di crescita piùstabile.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: i Paesi da cui proviene il maggior numero delle ricerche del termine
VEGAN nei siti di shopping > calzature sono STATI UNITI, INGHILTERRA, CANADA e ITALIA.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: trend di crescita per
brand di calzature ecosostenibili – il caso di
PATAGONIA.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: trend di crescita per
brand di calzature ecosostenibili – il caso di TERRA
PLANA.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: trend di crescita per
brand di calzature ecosostenibili – il caso di VEJA.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO
Da Google Insights for Search: trend di crescita per
brand di calzature ecosostenibili – il caso di MELISSA.
I CONSUMATORI ECO/EQUO
Vari istituti di ricerca stanno tentando di arrivare a
una non semplice segmentazione dei
consumatori in relazione all’impatto delle
tematiche eco e equo nel lifestyle e
comportamento d’acquisto.
Uno degli ultimi tentativi è stato condotto dal UK
Climate Group in associazione con Sky e
Lippincott.
La ricerca è stata condotta in Inghilterra e negli
Stati Uniti e ha evidenziato sei diversi cluster.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
I CONSUMATORI ECO/EQUO
Fonte: UK Climate Group/Sky
& Lippincott, 2007
RICERCA DI BENEFITS FUNZIONALI RICERCA DI BENEFITS EMOZIONALI
AUMENTODELCOINVOLGIMENTO
COINVOLTI (18%)
Profondamente interessati al problema ma
necessitano di argomentazioni razionali
Impegnati / Responsabili / Preoccupati OTTIMISTI (21%)
Riconoscono il problema e
vogliono sentirsi a posto con
la coscienza
Interessati / Sensibili alle
tendenze / Sicuri di sè
CONFUSI (25%)
Indecisi, necessitano di maggiori
informazioni sul come e perchè
Distaccati / Disinformati / Aperti
CONFORMISTI (8%)
Riconoscono parzialmente il
problema e vogliono ben
apparire.
Insicuri / Attenti all'immagine
CONTRARI (18%)
Rifiutano attivamente sia il problema che la necessità di agire.
Disinteressati / Individualisti / Sicuri di sè
PASSIVI (10%)
Riconoscono il problema ma non sono pronti ad agire. Non preoccupati / Inflessibili
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
Fonte: UK Climate Group/Sky
& Lippincott, 2007
RICERCA DI BENEFITS FUNZIONALI RICERCA DI BENEFITS EMOZIONALI
AUMENTODELCOINVOLGIMENTO
COINVOLT
I
OTTIMISTI
CONFUSI CONFORMISTI
CONTRARI
PASSIVI
Dimostrazioni razionali
Enfasi sui fatti
Messaggi complessi (Pasionari)
Messaggi chiari, semplici e facili da
comprendere (Confusi)
Comunicare i benefici della riduzione
delle emissioni
Comunicare a livello sia corporate
che product/service oriented
Coinvolgimento
emozionale
Meno spiegazioni
Prodotti e servizi tangibili
per ridurre le emissioni
Enfatizzare la sensazione
che stanno facendo
qualcosa di concreto
(Ottimisti)
Prodotti visibili agli altri
(Conformisti)
Facilitazione rispettosa
Make it easy: enfatizzare l’assenza di costi e sacrifici
Rispettare il loro punto di vista e chiarire che non è stato
adottato nessun compromesso sul fronte della qualità e del
prezzo
ECO-EGO/TECHNO: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
1) Perché la riconversione ecologica
dell’economia non è una delle opzioni
possibili, bensì l’unica alternativa in
funzione della stessa sopravvivenza.
L’amministrazione Obama ha lanciato il suo piano
strategico sulle energie alternative: un
investimento di 150 mld di dollari in 10 anni
per le tecnologie pulite. La UE cerca un
accordo per ridurre drasticamente le
emissioni nocive. La Cina ha stanziato 12 mld
di dollari sulle energie rinnovabili.
A 11 anni dalla firma del protocollo di Kyoto in
Italia non si vede traccia di riduzione delle
emissioni serra: a fronte di un impegno a
tagliarle del 6,5% rispetto ai livelli del 1990,
sono aumentate del 1990.
L’ASCESA DELLA CLASSE MEDIA
Il numero degli individui appartenenti
alla middle class è destinato a triplicarsi
entro il 2030.
Questo determinerà una inevitabile
esplosione dei consumi.
Fonte: Goldman Sachs, 2008.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
CHI IMPATTA DI PIÙ
Se tutta la popolazione mondiale
adottasse lo stile di vita tipico del
cittadino medio inglese sarebbero
necessari 3 pianeti.
Ne servirebbero 5 se il lifestyle fosse
quello di un cittadino medio americano.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
IMPRONTA ECOLOGICA E BIOCAPACITÀ
Il consumo di risorse naturali ha
raggiunto il 125% della biodisponibilità
globale, e potrebbe arrivare al 170%
entro il 2040.
Fonte: WWF, Living Planet Report,
2006.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
2) Per soddisfare e anticipare le
regolamentazioni introdotte da singoli
governi e organismi internazionali.
Un esempio: in Francia la Grenelle de
l’environnement approvata dal Parlamento nel
2007 prevede un’ampia gamma di tasse sui
prodotti che contribuiscono a produrre rifiuti,
consumano molta energia o materie prime.
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
3) Per evitare il blocco dei prodotti da
parte di Paesi con regolamentazioni più
severe.
Il caso della Sony, già discusso, è piùche
esaustivo.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
4) Perché dei competitor maggiormente
ecosostenibili possono aver riconfigurato
gli standard minimi agli occhi del
consumatore.
La combinazione fra interessi di un consumatore
sempre più“verde” e auto-discipline gia adottate
da alcuni brand non di nicchia (es. Patagonia,
Nike, Adidas) stanno trasformando l’approccio
alle tematiche ecosostenibli in un prerequisito di
accesso al mercato.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
5) Perché i consumatori vogliono e
possono ottenere maggiore trasparenza.
Un numero crescente di organizzazioni ha
sviluppato strumenti online per veicolare al
consumatore una significativa quantità di
informazioni sui loro brand preferiti.
Lo spirito collaborativo del web 2.0 non fa che
accrescere il fenomeno.
Sempre piùspesso i consumatori hanno gli
strumenti per scegliere marchi e prodotti sulla
base di valutazioni legate alla sostenibilità etica e
ambientale degli stessi.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
TRASPARENZA ONLINE: SKIN DEEP
Un database sviluppato
dall’Environmental Working Group:
analizza gli INCI di oltre 41mila prodotti
segnalando sicurezza e tossicità dei
componenti.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
TRASPARENZA ONLINE: GOOD GUIDE
Analizza l’impatto etico, ambientale e
sulla salute del consumatore di un
vasto range di prodotti che va dai
cosmetici ai giocattoli ai prodotti per la
casa.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
Attribuisce un “punteggio verde” a oltre
2 milioni di prodotti: abbigliamento,
calzature, automobili, arredamento e
accessori per la casa...
TRASPARENZA ONLINE: EVO
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
6) Perché può trasformarsi in
un’occasione per ridurre i costi attraverso
una migliore gestione delle risorse.
Ad esempio alla Ford l’utilizzo di tetti vegetali
sugli stabilimenti ha consentito un risparmio di 48
milioni di dollari nei costi destinati al
convogliamento dell’acqua piovana.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
7) Perché è un modo per rafforzare il
proprio posizionamento sul mercato.
La sostenibilità è associata dal consumatore a
una maggiore qualità e sicurezza: la brand equity
aziendale non può che guadagnarne.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE
8) Perché può essere un’occasione per
stimolare l’innovazione.
La necessità di individuare prodotti e processi più
sostenibili costringe a rivedere le attuali politiche
aziendali aprendo una finestra ad evoluzioni
inaspettate.
Innovazione sostenibile significa garantire al
consumatore un’elevata performance tecnica ed
emozionale minimizzando l’utilizzo di risorse e
l’impatto ambientale.
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
Fonte: Green To Gold, Etsy/Winston, 2006
ECO PLAYS FRAMEWORK
PIÙ PROBABILI
BREVE TERMINE
DOWNSIDE
UPSIDE
MENO PROBABILI
LUNGO TERMINE
INTANGIBILI
Proteggere e
promuovere valori
intangibili
RISCHI
Controllo degli eco-
rischi
PROFITTI
Eco-design
Green marketing
Nuovo segmento di
mercato eco-definito
COSTI
Eco-efficienza
Riduzione delle eco-
spese
Efficienza della catena
di valore
SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
ETICHETTE E CERTIFICAZIONI
Un elemento che genera spesso confusione
nel consumatore è rappresentato dalla
varietà di etichette, certificazioni e proclami di
sostenibilità.
Possono infatti essere presenti:
a) etichette messe a punto da organismi di
certificazione internazionale, nazionale o
locale;
b) etichette messe a punto dal produttore
stesso;
c) etichette messe a punto da parti terze senza
valore ufficiale;
d) claim sul packaging che veicolano attributi
ecosostenibli piùo meno generici.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
ETICHETTE E CERTIFICAZIONI
Business for Social Responsability e Forum for
the Future hanno identificato diverse
barriere che compromettono l’effettiva
spendibilità ed efficacia di etichette e
certificazioni:
a) La confusione tra i consumatori riguardo le
differenze fra fairtrade, etico, biologico e altri
tipi di credenziali.
b) La non disponibilità dei consumatori a
dedicare del tempo per comprendere il
valore di queste certificazioni. A una
mancanza di comprensione corrisponde la
non disponibilità a pagare un premium price.
c) La complessità della supply chain e i
costi di un effettivo monitoraggio.
d) I sospetti di greenwashing, alimentati dalla
trasparenza radicale introdotta dal Web 2.0.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
IL RUOLO DELL’ESTETICA
Se da un lato assistiamo alla pervicacia di alcuni
consumatori nel denunciare fenomeni di
greenwashing (con potenziali diffusioni virali)
dall’altra notiamo l’emergere di associazioni
mentali fra brand e ecosostenibilità
motivate da impressioni piùformali che
sostanziali.
Outlaw Consulting ha condotto un sondaggio a
New York, Los Angeles, San Francisco e
Miami presso un centinaio dei suoi più
accreditati trendsetter appartenenti alla Gen
Y: è stato chiesto loro di elencare i green
brands favoriti.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
IL RUOLO DELL’ESTETICA
È emerso che una grafica minimalista e pulita
nel logo e nel packaging viene associata a
un’immagine ecosostenibile a
prescindere dai reali comportamenti
dell’azienda.
Sembra che il concetto less is more promosso
dal brand attraverso la grafica venga letto
come spia di un comportamento orientato al
risparmio anche nelle pratiche aziendali.
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
QUANDO IL MINIMALISMO È VERDE…
I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
COSA SIGNIFICA ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO
COSA SIGNIFICA ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO
MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate
senza l’impiego di pesticidi, erbicidi,
fertilizzanti sintetici e OGM.
FIBRE NATURALI / ANIMALI: lana e seta cruel
free.
FIBRE NATURALI / VEGETALI: cotone, canapa,
ortica, sisal, ramie, yuta, kapok, fibra di banano,
fibra di ananas. Coltivazioni senza l’utilizzo di
fertilizzanti, pesticidi e sementi OGM.
FIBRE MAN MADE / DI DERIVAZIONE
NATURALE: di origine proteica (mais, soia,
arachidi, latte); di origine cellulosica (bambù,
rayon, lyocell, modal, viscosa); cuoio vegetale
Treetap.
FIBRE MAN MADE / DI DERIVAZIONE
SINTETICA: nylon, poliestere, da PET riciclato.
TINTURA NATURALE (ma anche cotone tinto
naturalmente).
PELLE CONCIATA AL VEGETALE
MATERIALI ECO
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
CREOLLUS
Candice recycled banana fiber
Collection. Realizzata a mano da
artigiane brasiliane.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
DITA SANDICO ONG
La designer filippina utilizza fibra di
banano per le sue collezioni.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
VIRIDIS LUXE
Fra i materiali utilizzati, un mix di
cachemire e canapa a fibra lunga.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
FENG HO
La tintura viene eseguita a mano
utilizzando pigmenti naturali: tè, caffè,
frutti di bosco, spinaci, rape…
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
ELENA GARCIA
Elena Garcia utilizza seta, lana e lino
bio decorati con tintura shibori.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
ECOSKIN
L’ultima collezione mixa bambù, tencel e
spandex.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
WONDERLAND DRESS
Prototipo realizzato dalla stilista inglese
Helen Storey. Il tessuto è una plastica
biodegradabile a base di alcol
polivinilico che si dissolve nell’acqua.
Esposto fino al 14 giugno al Museo del
Design di Londra.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
WARDROPE OF NATURE
La collezione di abiti e accessori di Anni
Rapinoja, è realizzata con petali di fiori,
cotone e aghi di pino.
La Rapinoja affronta il tema
dell’urgenza ecologica in termini di
fragilità e diversità: fragili sono i
materiali (tanto che gli abiti non si
possono indossare) così come i tempi
di realizzazione, che dipendono dai ritmi
di crescita naturale.
ECOLOGIA: MATERIALI ECO
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO
MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza
l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici
e OGM.
MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE:
materiali man made ottenuti senza
l’utilizzo di derivati animali.
TERRA PLANA
Il primo produttore a utilizzare E-leather
per il marchio Worn Again.
ECOLOGIA: MATERIALI VEGAN/CRUELTY FREE
NEUAURA VEGAN SHOES
Nessun materiale di provenienza
animale: pelle, pelliccia, seta, lana,
conchiglie, perle…
ECOLOGIA: MATERIALI VEGAN/CRUELTY FREE
BEYOND SKIN
Una linea di calzature vegane realizzate
a mano nell’East London.
Fra i materiali man made utilizzati: satin
di poliestere in luogo di viscosa (la
viscosa richiede un maggiore utilizzo di
sostanze chimiche nella lavorazione) e
pelle sintetica in poliuretano doppiata
con tessuto di cotone (piùeco-friendly
del PVC).
ECOLOGIA: MATERIALI VEGAN/CRUELTY FREE
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO
MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza
l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici
e OGM.
MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali
man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati
animali.
MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli
scarti pre e post consumer (ad es.
gomma e scarti della lavorazione del riso
per le suole).
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ECOIST
Borsette realizzate riciclando carte di
caramelle, giornali, mappe della metro e
altro packaging alimentare.
ABTEIL
Realizza accessori con borse dell’acqua
calda utilizzate dall’esercito tedesco.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
WORN AGAIN & VIRGIN ATLANTIC
Una linea di borse realizzata con i
tessuti riciclati da aerei in demolizione.
Sono stati prodotti 2mila pezzi in
edizione limitata recuperando i sedili di
mille aeroplani.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
SOFTWALKER
Ritira i vecchi jeans e li riconsegna al
consumatore sotto forma di sandali.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
MARKS & SPENCER
Consegna un buono sconto di 5 sterline
a chi dona i propri abiti usati (fra cui
deve esserci almeno un capo M&S)
all’associazione umanitaria Oxfam.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
UNIQLO
Ha un programma di riciclaggio di abiti
usati: possono essere portati nei punti
vendita nei mesi di marzo e settembre.
I prezzi ancora in buono stato vengono
consegnati all’associazione umanitaria
Japan Relief Clothing Center.
Gli scarti vengono recuperati per
imbottiture o combustibile.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
FROMSOMEWHERE
Recupera gli scarti dell’industria della
moda (resti degli abiti, stoffe
danneggiate, fondi dei rotoli di
tessuto…) e li converte in abiti-pezzi
unici.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
NIKE TRASH TALK
Nike ha cavalcato il trend con il modello
Trash Talk, prodotto utilizzando gli
scarti delle lavorazioni.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
RAEBURN DESIGN
Una collezione realizzata utilizzando
paracaduti e altri tessuti militari riciclati.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
MANTIS by ALEXANDRA GUERRERO
Riciclaggio di mozziconi di sigaretta per
abiti e accessori.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
DACCA by CAMILA LABRA
Una collezione di stivali realizzata
riciclando borse di plastica: le shopping
bag vengono fuse a formare uno strato
spesso e resistente che poi viene
accoppiato con cotone piquè per dare
comfort e traspirazione al piede.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
PUMA & REMADE IN CHILE
Un concorso promosso in Cile alla
Facoltà di Design della Diego Portales
University: invitava gli studenti a creare
nuovi prodotti utilizzando materiali di
scarto aziendali (mezze paia di
prototipi, campioni per fiere…)
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ACORN STUDIOS
Trasforma scarti dell’industria
elettronica e informatica in gioielli e
accessori per geek eco-friendly.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ASHLEY WATSON
Borse eco-chic ottenute da giacche di
pelle riciclate.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ORNJ BAG
Borse realizzate con recinzioni in
plastica per cantieri abbandonate.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
SI:SU
Una collezione di abbigliamento
ottenuta riciclando capi vintage.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
SPARE TIRE BIKE TUBE BELT
Cinture realizzate con camere d’aria di
biciclette riciclate.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ASIATICA
Una collezione realizzata utilizzando
kimono vintage riciclati e tessuti attuali.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
LOWEPRO CAMERA BAGS
Borse per fotocamera realizzate in
Cyclepet® , tessuto post-consumer
ottenuto da bottiglie in PET.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
PATAGONIA
Nel 2005 ha lanciato Common Threads,
il primo programma globale di
riciclaggio per l’abbigliamento.
Lo scorso autunno Patagonia ha
recuperato 12mila kg di capi di
abbigliamento. Attualmente il 47% dei
prodotti è riciclabile, ma l’obbiettivo è
quello di raggiungere il 100% entro il
2010.
Utilizzando poliestere riciclato l’azienda
riduce gli scarti e consuma il 76% di
energia in meno.
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ECOPURNA
Una linea di abbigliamento sportivo
realizzata con fibra di poliestere riciclato
(PET da bottiglie di plastica).
ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO
MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza
l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici
e OGM.
MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali
man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati
animali.
MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e
post consumer (ad es. gomma e scarti della
lavorazione del riso per le suole).
VINTAGE / SECOND HAND: il recupero di
capi d’epoca consente di ridurre il
consumo di risorse.
ECOLOGIA: VINTAGE / SECOND HAND
FILIPPA K SECOND HAND STORE
Un negozio aperto dalla stilista Filippa K
che consente alle clienti di vendere abiti
e accessori usati precedente acquistati
nelle sue boutique.
Ad essere enfatizzato è qui il riuso dei
capi, dunque la longevità del prodotto
come antidoto al fast fashion.
ECOLOGIA: VINTAGE / SECOND HAND
PRELOVED
Brand canadese, trasforma capi vintage
in abiti contemporanei.
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO
MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza
l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici
e OGM.
MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali
man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati
animali.
MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e
post consumer (ad es. gomma e scarti della
lavorazione del riso per le suole).
VINTAGE / SECOND HAND: il recupero di capi
d’epoca consente di ridurre il consumo di risorse.
DESIGN SOSTENIBILE: progettare
avendo in mente la massima efficienza e
il minimo impatto.
ZERO-WASTE DESIGN by MARK LIU
Il 15% dei tessuti viene solitamente
sprecato durante la lavorazione. Mark
Liu ha ideato un sistema per ottimizzare
al 100% i materiali attraverso uno
specifico pattern di taglio.
ECOLOGIA: DESIGN SOSTENIBILE
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO
MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza
l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici
e OGM.
MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali
man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati
animali.
MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e
post consumer (ad es. gomma e scarti della
lavorazione del riso per le suole).
VINTAGE / SECOND HAND: il recupero di capi
d’epoca consente di ridurre il consumo di risorse.
DESIGN SOSTENIBILE: progettare avendo in
mente la massima efficienza e il minimo impatto.
RIDUZIONE DI MATERIALI TOSSICI
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO
ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti
e dell’utilizzo di risorse nel processo
produttivo. Politiche di risparmio
energetico in punti vendita, sedi di
produzione e uffici.
ECOLOGIA: ECO-EFFICIENZA
MELISSA
Ricicla il 99% dell’acqua e degli scarti
industriali.
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO
ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e
dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo.
Politiche di risparmio energetico in punti vendita,
sedi di produzione e uffici.
LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali
provenienti dallo stesso luogo dei siti di
produzione.
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO
ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e
dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo.
Politiche di risparmio energetico in punti vendita,
sedi di produzione e uffici.
LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali
provenienti dallo stesso luogo dei siti di
produzione.
MANIFATTURA E TRASPORTO
ecologicamente sostenibili (es. treno e
nave anzichè aereo).
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO
ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e
dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo.
Politiche di risparmio energetico in punti vendita,
sedi di produzione e uffici.
LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali
provenienti dallo stesso luogo dei siti di
produzione.
MANIFATTURA E TRASPORTO ecologicamente
sostenibili (es. treno e nave anzichè aereo).
NO WASTE PACKAGING: riduzione
dell’impatto di confezioni e imballaggi.
ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING
HP DUAL USE PACKAGING
HP utilizza come packaging per i suoi
laptop una messenger bag che:
a) consente di ridurre gli scarti del 97%;
b) permette di spedire piùpezzi per
carico;
c) diventa uno strumento di marketing
virale poiché viene utilizzata ed esibita
dal consumatore.
ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING
SPRANQ ECOFONT
L’azienda olandese ha sviluppato un
font che, grazie ai fori nei caratteri,
consente di risparmiare il 20% della
normale quantità di inchiostro.
ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING
NEWTON RUNNING
La scatola è in cartone per le uova
riciclato. All’interno delle scarpe, al
posto della carta velina, ci sono un paio
di calzini e il sacchetto per contenerle.
ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING
UNILEVER PROJECT RAINBOW
Uniliver ha deciso di passare dai 100
colori tradizionalmente usati per
stampare il proprio packaging a solo 6.
Il risparmio atteso va dai 13 ai 26 milioni
di dollari.
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA
ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO
ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e
dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo.
Politiche di risparmio energetico in punti vendita,
sedi di produzione e uffici.
LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali
provenienti dallo stesso luogo dei siti di
produzione.
MANIFATTURA E TRASPORTO ecologicamente
sostenibili (es. treno e nave anzichè aereo).
NO WASTE PACKAGING: riduzione dell’impatto
di confezioni e imballaggi.
DEVOLVERE una percentuale del
ricavato per azioni di tipo ambientalista.
ECOLOGIA: DEVOLVERE
LOYALE
Il 3% dei profitti annui viene devoluto a
GreenCorps.
ECOLOGIA: DEVOLVERE
NAU
Il 2% delle vendite viene devoluto ad
associazioni umanitarie e/o
ambientaliste.
COSA SIGNIFICA ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di
lavoro sia nelle filiali in outsourcing che
nelle aziende di subfornitura (controlli
meglio se garantiti da un ente terzo).
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia
nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di
subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente
terzo).
COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da
e che supportano una specifica comunità
(es. piccoli villaggi o quartieri).
ETICA: COMMUNITY BASED
ESCAMA STUDIO
Una collezione di borse ottenuta
riciclando linguette di lattine in alluminio.
I pezzi vengono confezionati a mano da
artigiani locali residenti in due
cooperative nelle città satellite di
Brasilia. Erano 12 nel 2004, ora sono
piùdi 100.
Il prezzo viene stabilito dagli artigiani
stessi.
ETICA: COMMUNITY BASED
ICE BREAKER by MONIQUE PÉAN
I gioielli sono realizzati utilizzando oro
riciclato, diamanti conflict-free, pietre
naturali fair trade e avorio sostenibile.
Quest’ultimo è raccolto dai cacciatori
dell’Alaska come mezzo di
sostentamento.
Il 10% dei guadagni viene devoluto
all’Alaska Native Arts Foundation.
ETICA: COMMUNITY BASED
INDIGENOUS DESIGNS
I capi sono tricottati a mano da artigiani
peruviani che lavorano secondo
protocolli fair trade.
Le materie prime sono di origine locale
in modo da promuovere e sostenere le
comunità rurali peruviane.
ETICA: COMMUNITY BASED
VEJA
Uno dei primi brand di calzature eco-
equo a conquistare una visibilità
mainstream.
Supporta due cooperative brasiliane di
produttori locali.
ETICA: COMMUNITY BASED
NVOHK
Un brand di sportswear ecofriendly
costruito, grazie al crowfunding, su una
comunità online.
Ogni socio contribuisce annualmente
con 50 dollari, ricevendo in cambio
sconti sugli acquisti e una quota parte
del 35% dei profitti sotto forma di buoni
spesa.
L’obbiettivo è di reclutare 5mila “owner
managers”. Per ora sono a quota 3mila.
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia
nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di
subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente
terzo).
COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che
supportano una specifica comunità (es. piccoli
villaggi o quartieri).
ARTIGIANALITÀ: sia la preservazione delle
abilità artigianali nei PVS che la tutela, in
piccola scala, di prodotti e lavorazioni locali
nei Paesi industrializzati.
ETICA: ARTIGIANALITÀ
PJUX
La collezione è il risultato della
collaborazione fra un team di designer
di Copenaghen e una piccola azienda
artigiana spagnola.
ETICA: ARTIGIANALITÀ
TALLER FLORA
Il marchio equosolidale Taller Flora,
fondato da Carla Fernandez, disegna e
produce abbigliamento reinterpretando
la cultura messicana.
La Fernandez viaggia per tutto il
Messico per incontrare le comunità
indigene specializzate nella tessitura
manuale, in modo da attingere a tessuti,
colori e stili autoctoni.
ETICA: ARTIGIANALITÀ
FLOCKS by CHRISTIEN MEINDERTSMA
Christien utilizza la lana di pecore
provenienti dal Kyrgyzstan (e dei ferri
da maglia fuori misura) per realizzare
enormi tappeti di lana merino (per farne
uno servono 18 diverse pecore) e pouf
colorati.
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia
nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di
subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente
terzo).
COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che
supportano una specifica comunità (es. piccoli
villaggi o quartieri).
ARTIGIANALITÀ: sia la preservazione delle abilità
artigianali nei PVS che la tutela, in piccola scala, di
prodotti e lavorazioni locali nei Paesi industrializzati.
FAIR TRADE: commercio equosolidale.
Promuove l’equità sociale, la protezione
dell’ambiente e la sicurezza economica dei
piccoli produttori.
ETICA: FAIR TRADE
AMY HELFAND
I suoi tappeti sono annodati a mano in
Tibet, con licenza RugMark che certifica
il rispetto dell'ambiente e il non
sfruttamento di manodopera minorile.
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia
nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di
subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente
terzo).
COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che
supportano una specifica comunità (es. piccoli
villaggi o quartieri).
ARTIGIANALITÀ: sia la preservazione delle abilità
artigianali nei PVS che la tutela, in piccola scala, di
prodotti e lavorazioni locali nei Paesi industrializzati.
FAIR TRADE: commercio equosolidale. Promuove
l’equità sociale, la protezione dell’ambiente e la
sicurezza economica dei piccoli produttori.
TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ: della
supply chain e dei fornitori.
ETICA: TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ
PATAGONIA THE FOOTPRINT CHRONICLES
Un mini-sito interattivo che permette al
consumatore di conoscere l’impatto del
prodotto che acquista .
ETICA: TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ
TIMBERLAND
Ogni paio di calzature è accompagnato
da una sorta di “etichetta nutrizionale”
che ne rivela l’impatto ambientale.
ETICA: TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ
ICEBREAKER
I consumatori possono digitare il
Baacode che accompagna il prodotto
nel sito aziendale per vedere la pecora
da cui è stata ricavata la lana, il pastore
che la alleva e l’intera supply chain dal
sourcing al prodotto finito.
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
DEVOLVERE una percentuale del ricavato
per azioni di tipo umanitario.
ETICA: DEVOLVERE
TOM
Ogni volta che si compra un paio di
scarpe un altro paio viene donato a un
bambino in difficoltà.
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
DEVOLVERE una percentuale del ricavato per
azioni di tipo umanitario.
HANDMADE E CRAFTIVISM: creare da sé i
propri capi di abbigliamento diventa una
forma di attivismo politico e sociale.
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
CRAFTIVISM
È un termine creato da Betsy Greer
unendo le parole craft e activism.
Alla base del movimento c’è il concetto
che ogni qualvolta si decide di
realizzare un capo di abbigliamento a
mano anziché acquistarlo si compie un
atto propositivo (e anche critico) a livello
sociale. Ci si distanzia dal consumismo
di massa, sottraendosi dalla logica
dell’acquisto.
TRICOTEUSE SANS FRONTIÈRES
Il craftivism si concretizza anche in
tangibili manifestazioni di aiuto: è il
caso del charity knitting di Tricoteuse
sans frontières, che devolvono i loro
incassi ai medici impegnati in prima
linea.
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
THE STREETKNIT PROJECT
Fondato da Sadie Lewis nel 2006,
riunisce gli sferruzzatori di Toronto per
aiutare, con le loro sciarpe e maglioni, i
senzatetto durante i mesi invernali.
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
PINK M 24 CHAFFEE
Il craftivism può diventare anche
concreta azione di protesta politica.
Un esempio è l’opera Pink M.24
Chaffee dell’artista danese Marianne
Jørgensen: un carrarmato coperto con
una coperta di lana rosa (creata con
4mila pezzi inviati da sferruzzatori di
tutto il mondo) sistemato nell’aprile
2006 di fronte al Contemporary Art
Center di Copenaghen per protestare
contro la partecipazione della
Danimarca alla guerra in Iraq.
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
KNITTA PLEASE
Knitta Please è una forma di street art
nata a Houston nel 2005: di notte si
rivestono di lavori a maglia lampioni,
antenne, cartelli, monumenti...
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
REVOLUTIONARY CRAFT CIRCLE
Armati di cartelli di stoffa ricamati a
mano i membri del Revolutionary Craft
Circle di Melbourne protestano contro la
rampante speculazione edilizia che
affligge la città
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
MICROREVOLT
microRevolt è un collettivo di craftivists
fondato da Cat Mazza, un’artista che
propone il lavoro a maglia come atto di
resistenza molecolare contro le
multinazionali sfruttatrici della
manodopera a basso costo.
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
KNITPRO
Utilizzano Knitpro, un’applicazione che
permette di trasformare immagini digitali
GIF, JPEG, o PNG, inferiori a 1Mb, in
pattern per lavori a maglia, uncinetto e
punto-croce.
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
Negli USA i negozi Anthropologie
organizzano degli workshop per
insegnare ai consumatori a realizzare e
reinventare i propri capi di
abbigliamento e accessori.
ANTHROPOLOGIE
ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
DEVOLVERE una percentuale del ricavato per
azioni di tipo umanitario.
HANDMADE E CRAFTIVISM: creare da sé i propri
capi di abbigliamento diventa una forma di attivismo
politico e sociale
OPEN SOURCE DESIGN: l’estensione al
mondo della moda di un concetto sviluppato
nel settore informatico.
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
SERPICA NARO
Un metabrand/evento creato nel 2005
per denunciare le forme di precariato
nel settore della moda, viene liberato un
anno dopo con la stesura della prima
licenza Creative Commons diventando
collettivo.
Chi desidera utilizzarlo deve garantire la
non presenza di manodopera precaria
in tutta la filiera produttiva.
HACKING COUTURE
Movimento creato da Giana Gonzalez.
Nella open source library del sito
vengono analizzati i codici stilistici e
semantici delle griffe piùfamose. Altri
stilisti possono così impadronirsi di
questi codici per inserirli nelle loro
creazioni.
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
CHANEL HACK
Un esempio della decodifica dei codici
semantici e stilistici del marchio Chanel.
Gli aspetti considerati sono i temi, le
tecniche esecutive e I materiali.
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
Lo stile di Gabrielle Chanel
Il logo con la doppia C
Lo schema cromatico bianco e nero
La gioielleria bizantina
La camelia
CHANEL HACK - TEMI
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
Perle
Pietre semi-preziose
Catene di metallo
Pelle
CHANEL HACK - MATERIALI
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
Il caratteristico tweed
Fattura dei gioielli
CHANEL HACK – TECNICHE ESECUTIVE
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
CHANEL HACK
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
YVES SAINT-LAURENT HACK
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
THE COUNTERFEIT CROCHET PROJECT
Un progetto di Stephanie Syjuco, artista
di San Francisco, che indaga senso e
problematiche del fenomeno della
pirateria e della contraffazione dei
brand dell’alta moda.
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
Sul sito si possono scaricare i
cartamodelli per le creazioni.
Il risultato finale presenta somiglianze
con l’originale ma ovviamente sembra
tutto fuorché autentico.
THE COUNTERFEIT CROCHET PROJECT
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
Il brand ecosostenibile Pamoyo
(fondato a Berlino nel 2007) pubblica
design e pattern dei propri prodotti sul
sito con licenza Creative Commons per
uso non commerciale.
Designer e artisti sono invitati ad
arricchire la library con le loro creazioni.
PAMOYO
ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
ECO-EGO/TECHNO: ETICA
DEVOLVERE una percentuale del ricavato per
azioni di tipo umanitario.
HANDMADE E CRAFTIVISM: creare da sé i propri
capi di abbigliamento diventa una forma di attivismo
politico e sociale
OPEN SOURCE DESIGN: l’estensione al mondo
della moda di un concetto sviluppato nel settore
informatico.
NARRAZIONE E SIGNIFICATO: prodotti e
marchio che raccontano una storia da
condividere con il consumatore.
ETICA: NARRAZIONE E SIGNIFICATO
IZZY LANE
Isobel Davies ha lanciato il marchio
inglese Izzy Lane nel 2002 salvando le
sue prime quattro pecore: animali
inferiori agli standard (troppo piccoli, dal
pelo non perfetto…) destinati a essere
abbattuti.
La collezione di maglieria si basa su
due principi: a) che gli animali siano
trattati umanamente e b) che la
manifattura resti locale.
RE-SHIRT
Ogni T-shirt, second-hand e venduta
esclusivamente online, è
accompagnata da un codice che
consente di accedere a uno spazio web
che ne racconta la storia.
Il nuovo proprietario è tenuto a
continuare il racconto della maglietta
collegandosi al sito tramite il codice.
Il capo di abbigliamento non è piùun
oggetto anonimo ma racchiude una
storia e delle esperienze che si
allungano quanto piùil prodotto
invecchia.
ETICA: NARRAZIONE E SIGNIFICATO
COSA SIGNIFICA ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-STYLISH: no al pauperismo,
allontanamento dall’estetica hippie, new
age ed eco-warrior.
ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
MIKA MACHIDA
Una collezione che celebra forme e
pattern di ispirazione zoomorfa.
LEILA HAFZI
Una collezione ispirata alle fotografie
scattate dalla NASA.
ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
ZAHA HADID PER MELISSA
L’archistar collabora con l’eco-brand
brasiliano di calzature.
ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
SPECIES BY THE THOUSANDS PER KEDS
La tomaia in canvas è stata dipinta
dalla coppia di creativi di Brooklyn con
silhouette di flora e fauna.
ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-STYLISH: no al pauperismo,
allontanamento dall’estetica hippie, new age ed
eco-warrior.
FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza
degli esponenti dello star o fashion
system.
TE CASAN
Il marchio di calzature vegan di lusso
lanciato da Natalie Portman.
ESTETICA + EDONISMO: FENOMENI IMITATIVI
EDUN
Il brand lanciato nel 2006 da Bono e
sua moglie Ali Hewson, in
collaborazione con il designer
newyorkese Rogan Gregory.
L’intera linea è realizzata interamente in
fibre naturali attraverso piccole aziende
avviate appositamente per questo
progetto in Africa, India e Sud America.
ESTETICA + EDONISMO: FENOMENI IMITATIVI
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-STYLISH: no al pauperismo,
allontanamento dall’estetica hippie, new age ed
eco-warrior.
FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli
esponenti dello star o fashion system.
NIENTE RINUNCE: l’estetica e la
portabilità del prodotto non devono
essere sacrificate.
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-STYLISH: no al pauperismo,
allontanamento dall’estetica hippie, new age ed
eco-warrior.
FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli
esponenti dello star o fashion system.
NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del
prodotto non devono essere sacrificate.
MENO MA MEGLIO: prodotti più costosi
ma densi di valore, qualità e significato.
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-STYLISH: no al pauperismo,
allontanamento dall’estetica hippie, new age ed
eco-warrior.
FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli
esponenti dello star o fashion system.
NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del
prodotto non devono essere sacrificate.
MENO MA MEGLIO: prodotti piùcostosi ma densi
di valore, qualità e significato.
CUSTOM-MADE: prodotti fatti su misura
con una mentalità anti fast-fashion.
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO
ECO-STYLISH: no al pauperismo,
allontanamento dall’estetica hippie, new age ed
eco-warrior.
FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli
esponenti dello star o fashion system.
NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del
prodotto non devono essere sacrificate.
MENO MA MEGLIO: prodotti piùcostosi ma densi
di valore, qualità e significato.
CUSTOM-MADE: prodotti fatti su misura con una
mentalità anti fast-fashion.
ECO-MAINSTREAM: la conversione eco-
equo dei brand del mass market rassicura
i consumatori follower e rende più
abbordabile il prezzo.
H&M
Il simbolo del fast fashion ha introdotto
capi in cotone biologico nel marzo 2007.
ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
NORDSTROM
Ha iniziato a utilizzare cotone biologico
per i prodotti a marchio nel 2007 e a
ospitare nei punti vendita brand
ecofriendly.
ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
TARGET & ROGAN
Target collabora con l’eco fashion
designer Rogan (Loomstate e Edun)
per produrre una linea di capi bio di
prezzo contenuto.
ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
ZOE & ZAC by PAYLESS
Payless Shoesource lancerà la sua
prima linea di calzature eco a partire
dalla primavera 2009.
ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
ADIDAS GRUN
È la linea ecofriendly del brand di
sportswear tedesco. I tre principi guida
sono “Made From”, “Recycled” e
“Reground”.
ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
NIKE CONSIDERED
Ha debuttato nel 2005. Nike è riuscita a
ridurre gli scarti di produzione del 61%,
il consumo energetico del 35% e l’uso
di solventi dell’89%. In piùle calzature
vengono riciclate nell’ambito del
programma Nike’s Reuse-A-Shoe.
ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
COSA SIGNIFICA ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla
natura con lo scopo di sviluppare prodotti
e processi a impatto zero.
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
TECNOLOGIA: BIOMIMICRY
BIOMIMICRY
È un approccio alla natura non
regressivo/passatista/arcadico, ma
basato sul desiderio di comprendere la
complessità, l’efficienza e la longevità
del mondo naturale, un laboratorio di
R&D che funziona da 3,8 miliardi di
anni.
TECNOLOGIA: BIOMIMICRY
BONE FURNITURE
Designer e architetti stanno
combinando materiali sintetici con
processi biomimetici.
Un esempio è la linea Bone Furniture di
Joris Laarman, ispirata al processo
generativo delle ossa…
TECNOLOGIA: BIOMIMICRY
VASA INTESTINA
… o le sedute Vasa Intestina di Lisa
Jones.
TECNOLOGIA: BIOMIMICRY
DINO
Si ispira allo scheletro di un dinosauro il
set di appendiabiti Dino del designer
Lincoln Kayiwa.
TECNOLOGIA: BIOMIMICRY
SPEEDO FASTSKIN
Il costume da competizione della
Speedo è il risultato di uno studio
biomimetico del comportamento della
pelle di squalo.
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura
con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a
impatto zero.
CARBON TRACKING: strumenti che
consentono di calcolare le proprie
emissioni e di implementare un processo
di contenimento e riduzione.
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
TECNOLOGIA: CARBON TRACKING
OpenEco.org
Il sito, gestito dalla Sun Microsystem,
consente alle aziende di calcolare le
proprie emissioni di CO2 e offre
soluzioni alla riduzione delle stesse.
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura
con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a
impatto zero.
CARBON TRACKING: strumenti che consentono
di calcolare le proprie emissioni e di
implementare un processo di contenimento e
riduzione.
ECO & SMART: abiti e accessori
diventano strumenti per immagazzinare
energia.
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
TECNOLOGIA: ECO & SMART
NOON SOLAR
Azienda di Chicago che produce borse
dotate di pannelli solari in grado di
ricaricare cellulari e mp3 player.
SOLAR POWER NECKTIE
Realizzata dai ricercatori della Iowa
State University con un sottile film
fotovoltaico.
TECNOLOGIA: ECO & SMART
SOLARJO POWER PURSE
Ricarica la batteria del cellulare in un
paio d’ore.
TECNOLOGIA: ECO & SMART
VOLTAIC
Oltre a essere dotate di pannelli
fotovoltaici, le borse sono realizzate in
plastica ottenuta da PET post-
consumer.
TECNOLOGIA: ECO & SMART
ZEGNA SOLAR POWERED JACKET
Giacca con pannelli fotovoltaici per
ricaricare apparecchiature elettroniche.
TECNOLOGIA: ECO & SMART
EPA DRESS by STEPHANIE SANDSTROM
Un abito con sensori in grado di
“leggere” l’atmosfera circostante
creando pieghe nel tessuto in relazione
al livello di inquinamento.
Il concept è stato esposto alla mostra
2nd Skin Exhibition all’Exploratorium di
San Francisco.
TECNOLOGIA: ECO & SMART
PIEZING by AMANDA PARKES
Grazie al suo materiale pizoelettrico è
in grado di catturare l’energia prodotta
dall’attrito fra abito e superficie corporea
dei gomiti e delle ginocchia.
TECNOLOGIA: ECO & SMART
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura
con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a
impatto zero.
CARBON TRACKING: strumenti che consentono
di calcolare le proprie emissioni e di
implementare un processo di contenimento e
riduzione.
ECO & SMART: abiti e accessori diventano
strumenti per immagazzinare energia.
VENDITA ON-LINE: con lo scopo di
tagliare i costi energetici del punto
vendita.
ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
CONCLUSIONE
Un modello interessante per approcciare la questione
sostenibilità in modo concreto è la AUDIO
ANALYSIS proposta da Esty e Winston in Green to
Gold.
A = Aspect  Dove e come il mio modello di
business tocca questo problema?
U = Upstream  Ogni processo antecedente alle
operazioni core.
D = Downstream  Comprende le fasi post-
produzione (es. Distribuzione), l’uso del prodotto da
parte del consumatore e la fine del ciclo di vita.
I = Issues  Sfide critiche in qualsiasi punto della
catena di valore. Rischi in termini sia di immediato
profitto che di immagine e brand value.
O = Opportunities  Opportunità per generare
crescita, vendite o incremento dei valori intangibili
tramite le soluzioni adottate per dare una risposta alle
sfide emerse.
COME AGIRE CONCRETAMENTE
CONCLUSIONE
Le 10 sfide (challenge) da considerare sono:
1. CAMBIAMENTO CLIMATICO
2. ENERGIA
3. ACQUA
4. BIODIVERSITÀ
5. SOSTANZE TOSSICHE
6. INQUINAMENTO ATMOSFERICO
7. GESTIONE DEI RIFIUTI/SCARTI
8. BUCO DELL’OZONO
9. OCEANI
10. DEFORESTAZIONE
COME AGIRE CONCRETAMENTE
CONCLUSIONE
Esempio:
GESTIONE DEI RIFIUTI/SCARTI
A = Aspect  In che fase/i del processo produttivo
mi coinvolge questo problema?
U = Upstream  Come gestiscono la gestione dei
rifiuti / scarti i miei fornitori e/o le sedi di
delocalizzazione?
D = Downstream  Come viene gestito il prodotto
alla fine del suo ciclo di vita?
I = Issues  Che tipo di problemi ricavo o potrei
ricavare (pratici e di immagine) da una inefficiente
gestione degli scarti?
O = Opportunities  Come posso trasformare la
soluzione del problema in un’opportunità di
crescita? (ad esempio la creazione di una linea di
calzature fatta con materiali di scarto).
COME AGIRE CONCRETAMENTE
AUDIO ANALYSIS TEMPLATE (Green to Gold)
CHALLENGE
CONCLUSIONE
ASPECTS UPSTREAM DOWNSTRE
M
ISSUES OPPORTUN.
CAMB. CLIMAT.
ENERGIA
ACQUA
BIODIVERSITÀ
SOST.
TOSSICHE
RIFIUTI
BUCO OZONO
OCEANI
DEFORESTAZ.
ALTRO
LINK PER APPROFONDIRE
Green to Gold
by Daniel C. Esty e Andrew S. Winston
LINK PER APPROFONDIRE
EcoChick’s Guide to a Greener You
by Starre Vartan
LINK PER APPROFONDIRE
Eco-chic, The Fashion Paradox
by Sandy Black
LINK PER APPROFONDIRE
Sustainable Fashion & Textiles – Design Journeys
by Kate Fletcher
LINK PER APPROFONDIRE
Eco Chic: The Savvy Shoppers Guide to Ethical Fashion
by Matilda Lee
LINK PER APPROFONDIRE
Green is the New Black
by Tamsin Blanchard
LINK PER APPROFONDIRE
www.treehugger.com
LINK PER APPROFONDIRE
www.stylewillsaveus.com
LINK PER APPROFONDIRE
www.inhabitat.com
LINK PER APPROFONDIRE
www.lohas.com
LINK PER APPROFONDIRE
www.ecofashionworld.com
QUANTO È VERDE IL CONSUMATORE?
Valentina Durante
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  • 1. QUANTO È VERDE IL CONSUMATORE? Valentina Durante
  • 2. 2001 Poco prima di Natale il Ministero dell’Ambiente olandese blocca tutte le importazioni europee di Playstation One a causa del tasso troppo alto di cadmio nei cavi di raccordo. L’azienda è costretta a sostituire tutti i cavi incriminati. IL CASO SONY I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 3. 2007 Spottate al braccio di celebs come Keira Knightley, le borse ecologiche di Anya Hindmarch, vendute da Sainsbury’s, vengono esaurite a 8 minuti dall’apertura. Costavano 5 sterline: finiscono su eBay a 225. IL CASO ANYA HINDMARCH I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 4. Secondo le ultime indagini di mercato relative alla consumer attitude, la consapevolezza delle tematiche etiche e ambientali sta per diventare un fenomeno mainstream. Anche la disponibilità ad agire concretamente sta crescendo, determinando un progressivo cambiamento nei comportamenti quotidiani. I consumatori sono dunque sempre piùsensibili a tematiche di natura etica e ambientale e sempre piùintenzionati ad agire di conseguenza. Attenzione: le indagini registrano delle azioni self-reported, dunque non sono necessariamente indicative di un comportamento reale. ECO = MAINSTREAM? I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 5. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? COMPORTAMENTI PIÙ ECO Fonte: Synovate/Aegis, 2007; Synovate/BBC World 2008
  • 6. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? IL BUZZ A PROPOSITO DELLA SOSTENIBILITÀ Fonte: Nielsen Online 2008
  • 7. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? IL BUZZ A PROPOSITO DELLA SOSTENIBILITÀ Fonte: Nielsen Online 2008 Gli argomenti di cui i netizen parlano maggiormente in relazione alla sostenibilità e il loro trend: calo, crescita o stabile.
  • 8. I consumatori dei Paesi sia sviluppati che in rapida crescita (BRIC market) dichiarano una propensione maggiore ad acquistare prodotti da aziende con una solida reputazione etica e ambientale. Il 75% si dichiara disposto a pagare cifre un po’ piùelevate per prodotti ecologicamente ed eticamente sostenibili. Anche se questi studi non corrispondono a un effettivo cambiamento nel comportamento reale, testimoniano comunque uno scostamento nei valori e negli ideali dei consumatori. ECO = MAINSTREAM? I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 9. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? PRODOTTI SOSTENIBILI Fonte: Tandberg, 2007
  • 10. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? Fonte: European Commission Directorate General Environment/Eurobarometer 295, Attitudes of European Citizens towards the Environment, 2008. PRODOTTI SOSTENIBILI
  • 11. Nonostante il significativo scostamento in termini di consapevolezza, preoccupazione e attitudine generale, molti consumatori non hanno apportato modifiche ai loro comportamenti, stili di vita e decisioni d’acquisto. I consumatori sono maggiormente disposti ad adottare comportamenti ecologicamente ed eticamente responsabili se questi sono nel contempo efficienti in termini di tempi e costi. Un esempio nel settore alimentare è la parallela crescita del consumo di prodotti bio acquistati nei farmer’s market e delle verdure pronte in busta. ECO = MAINSTREAM? I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 12. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? IL GAP FRA ATTITUDINI E COMPORTAMENTO Consumatori retail segmentati per disponibilità a pagare un prezzo più elevato per prodotti che presentano benefici ambientali e sociali. Indagine condotta in Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Inghilterra e USA. Fonte: The McKinsey Quarterly, marzo 2008
  • 13. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? IL GAP FRA ATTITUDINI E COMPORTAMENTO Consumatori retail segmentati per disponibilità a pagare un prezzo più elevato per prodotti che presentano benefici ambientali e sociali. Indagine condotta in Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Inghilterra e USA. Fonte: The McKinsey Quarterly, marzo 2008
  • 14. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? Fonte: DEFRA, UK, A Framework for Pro- Environmental Behaviours, 2007 IL GAP FRA COMPORTAMENTI PREFERITI E UTILI Bassa % di popolazione Alta % di popolazione Basso beneficio in termini di risparmio di CO2 Elevato beneficio in termini di risparmio di CO2 COMPORTAMENTO BENEFICIO Installare microgeneratori Adottare una dieta a basso impatto Mangiare cibo locale e di stagione Usare l’acqua in modo responsabile Comprare prodotti energet. efficienti Miglior gestione energetica Riciclaggio Sprecare meno cibo Isolamento domestico Evitare di prendere l’aereo Non usare l’auto per tragitti brevi Veicoli più efficienti
  • 15. Quali sono le ragione alla base del gap fra attitudine e comportamento? Una ricerca condotta intervistando svariati esperti internazionali di business sostenibile mettono al primo posto la mancanza di consapevolezza dei rischi legati al cambiamento climatico. L’innovazione preventiva (ossia l’acquisizione di un comportamento i cui benefici sono spostati nel tempo) è infatti una barriera ben nota alla diffusione dell’innovazione. ECO = MAINSTREAM? I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 16. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? PERCHÈ NON SI È DISPOSTI A PAGARE DI PIÙ… Fonte: National Geographic Society/GlobeScan, Greendex 2008: Consumer Choice and the Environment – A Worldwide Tracking Survey, 2008
  • 17. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? GREEN E GREENWASHING Fonte: Nielsen Online 2008
  • 18. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? GREEN E GREENWASHING Fonte: Nielsen Online 2008
  • 19. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? GREEN E GREENWASHING Fonte: Nielsen Online 2008
  • 20. Greenwashingindex.com, creato dalla società EnviroMedia Social Marketing, è un nuovo sito in cui i consumatori possono segnalare le pubblicità ambientali false e ingannevoli. From a Bluenotes store in Toronto. "Made in Bangladesh", roughly 12,600 km away. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? GREEN E GREENWASHING
  • 21. Un sondaggio condotto dalla rivista di trends research View analizza la propensione all’acquisto di abbigliamento ecosostenibile tra i giovani trendsetter di quattro città: Londra, New York, Firenze e Amsterdam. Benché il campione non sia, visti i numeri, statisticamente significativo, alcune delle indicazioni emerse si rivelano interessanti soprattutto per la segmentazione in classi d’età. I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 22. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 23. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 24. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 25. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 26. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 27. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 28. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E L’ECO-FASHION Fonte: View2, 2008
  • 29. I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Un indicatore interessante è il comportamento del consumatore online. Poiché il consumatore attento a problematiche etico/ambientali coincide, almeno per il momento, con un target socialmente, economicamente e culturalmente evoluto questo tende a sovrapporsi al profilo tipico del netizen. È dunque presumibilmente assai frequente l’utilizzo di un motore di ricerca come primo strumento per recuperare informazioni su prodotti e marchi ecosostenibili. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 30. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: le ricerche del termine ECO nei siti di shopping che vendono calzature hanno sperimentato un incremento negli ultimi due anni.
  • 31. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: l’incremento nelle ricerche del termine ECO è decisamente superiore all’andamento della categoria di riferimento (shopping > calzature).
  • 32. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: i Paesi da cui proviene il maggior numero delle ricerche del termine ECO nei siti di shopping > calzature sono INGHILTERRA, STATI UNITI, AUSTRALIA e CANADA. Significativo è anche il peso dell’ITALIA, tenuto anche conto del numero degli internauti proporzionalmente minore sia per numerosità della popolazione in generale che per un utilizzo della Rete inferiore a quello dei Paesi sovramenzionati.
  • 33. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: le ricerche del termine ETHICAL nei siti di shopping che vendono calzature hanno sperimentato un incremento negli ultimi due anni.
  • 34. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: le ricerche del termine VEGAN nei siti di shopping che vendono calzature hanno sperimentato un leggero incremento nell’ultimo anno con un ritmo di crescita piùstabile.
  • 35. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: i Paesi da cui proviene il maggior numero delle ricerche del termine VEGAN nei siti di shopping > calzature sono STATI UNITI, INGHILTERRA, CANADA e ITALIA.
  • 36. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: trend di crescita per brand di calzature ecosostenibili – il caso di PATAGONIA.
  • 37. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: trend di crescita per brand di calzature ecosostenibili – il caso di TERRA PLANA.
  • 38. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: trend di crescita per brand di calzature ecosostenibili – il caso di VEJA.
  • 39. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI E LA CALZATURA ECO/EQUO Da Google Insights for Search: trend di crescita per brand di calzature ecosostenibili – il caso di MELISSA.
  • 40. I CONSUMATORI ECO/EQUO Vari istituti di ricerca stanno tentando di arrivare a una non semplice segmentazione dei consumatori in relazione all’impatto delle tematiche eco e equo nel lifestyle e comportamento d’acquisto. Uno degli ultimi tentativi è stato condotto dal UK Climate Group in associazione con Sky e Lippincott. La ricerca è stata condotta in Inghilterra e negli Stati Uniti e ha evidenziato sei diversi cluster. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 41. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? I CONSUMATORI ECO/EQUO Fonte: UK Climate Group/Sky & Lippincott, 2007 RICERCA DI BENEFITS FUNZIONALI RICERCA DI BENEFITS EMOZIONALI AUMENTODELCOINVOLGIMENTO COINVOLTI (18%) Profondamente interessati al problema ma necessitano di argomentazioni razionali Impegnati / Responsabili / Preoccupati OTTIMISTI (21%) Riconoscono il problema e vogliono sentirsi a posto con la coscienza Interessati / Sensibili alle tendenze / Sicuri di sè CONFUSI (25%) Indecisi, necessitano di maggiori informazioni sul come e perchè Distaccati / Disinformati / Aperti CONFORMISTI (8%) Riconoscono parzialmente il problema e vogliono ben apparire. Insicuri / Attenti all'immagine CONTRARI (18%) Rifiutano attivamente sia il problema che la necessità di agire. Disinteressati / Individualisti / Sicuri di sè PASSIVI (10%) Riconoscono il problema ma non sono pronti ad agire. Non preoccupati / Inflessibili
  • 42. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO? STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Fonte: UK Climate Group/Sky & Lippincott, 2007 RICERCA DI BENEFITS FUNZIONALI RICERCA DI BENEFITS EMOZIONALI AUMENTODELCOINVOLGIMENTO COINVOLT I OTTIMISTI CONFUSI CONFORMISTI CONTRARI PASSIVI Dimostrazioni razionali Enfasi sui fatti Messaggi complessi (Pasionari) Messaggi chiari, semplici e facili da comprendere (Confusi) Comunicare i benefici della riduzione delle emissioni Comunicare a livello sia corporate che product/service oriented Coinvolgimento emozionale Meno spiegazioni Prodotti e servizi tangibili per ridurre le emissioni Enfatizzare la sensazione che stanno facendo qualcosa di concreto (Ottimisti) Prodotti visibili agli altri (Conformisti) Facilitazione rispettosa Make it easy: enfatizzare l’assenza di costi e sacrifici Rispettare il loro punto di vista e chiarire che non è stato adottato nessun compromesso sul fronte della qualità e del prezzo
  • 43. ECO-EGO/TECHNO: PERCHÈ? PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 1) Perché la riconversione ecologica dell’economia non è una delle opzioni possibili, bensì l’unica alternativa in funzione della stessa sopravvivenza. L’amministrazione Obama ha lanciato il suo piano strategico sulle energie alternative: un investimento di 150 mld di dollari in 10 anni per le tecnologie pulite. La UE cerca un accordo per ridurre drasticamente le emissioni nocive. La Cina ha stanziato 12 mld di dollari sulle energie rinnovabili. A 11 anni dalla firma del protocollo di Kyoto in Italia non si vede traccia di riduzione delle emissioni serra: a fronte di un impegno a tagliarle del 6,5% rispetto ai livelli del 1990, sono aumentate del 1990.
  • 44. L’ASCESA DELLA CLASSE MEDIA Il numero degli individui appartenenti alla middle class è destinato a triplicarsi entro il 2030. Questo determinerà una inevitabile esplosione dei consumi. Fonte: Goldman Sachs, 2008. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 45. CHI IMPATTA DI PIÙ Se tutta la popolazione mondiale adottasse lo stile di vita tipico del cittadino medio inglese sarebbero necessari 3 pianeti. Ne servirebbero 5 se il lifestyle fosse quello di un cittadino medio americano. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 46. IMPRONTA ECOLOGICA E BIOCAPACITÀ Il consumo di risorse naturali ha raggiunto il 125% della biodisponibilità globale, e potrebbe arrivare al 170% entro il 2040. Fonte: WWF, Living Planet Report, 2006. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 47. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ? PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 2) Per soddisfare e anticipare le regolamentazioni introdotte da singoli governi e organismi internazionali. Un esempio: in Francia la Grenelle de l’environnement approvata dal Parlamento nel 2007 prevede un’ampia gamma di tasse sui prodotti che contribuiscono a produrre rifiuti, consumano molta energia o materie prime.
  • 48. PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 3) Per evitare il blocco dei prodotti da parte di Paesi con regolamentazioni più severe. Il caso della Sony, già discusso, è piùche esaustivo. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 49. PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 4) Perché dei competitor maggiormente ecosostenibili possono aver riconfigurato gli standard minimi agli occhi del consumatore. La combinazione fra interessi di un consumatore sempre più“verde” e auto-discipline gia adottate da alcuni brand non di nicchia (es. Patagonia, Nike, Adidas) stanno trasformando l’approccio alle tematiche ecosostenibli in un prerequisito di accesso al mercato. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 50. PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 5) Perché i consumatori vogliono e possono ottenere maggiore trasparenza. Un numero crescente di organizzazioni ha sviluppato strumenti online per veicolare al consumatore una significativa quantità di informazioni sui loro brand preferiti. Lo spirito collaborativo del web 2.0 non fa che accrescere il fenomeno. Sempre piùspesso i consumatori hanno gli strumenti per scegliere marchi e prodotti sulla base di valutazioni legate alla sostenibilità etica e ambientale degli stessi. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 51. TRASPARENZA ONLINE: SKIN DEEP Un database sviluppato dall’Environmental Working Group: analizza gli INCI di oltre 41mila prodotti segnalando sicurezza e tossicità dei componenti. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 52. TRASPARENZA ONLINE: GOOD GUIDE Analizza l’impatto etico, ambientale e sulla salute del consumatore di un vasto range di prodotti che va dai cosmetici ai giocattoli ai prodotti per la casa. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 53. Attribuisce un “punteggio verde” a oltre 2 milioni di prodotti: abbigliamento, calzature, automobili, arredamento e accessori per la casa... TRASPARENZA ONLINE: EVO SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 54. PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 6) Perché può trasformarsi in un’occasione per ridurre i costi attraverso una migliore gestione delle risorse. Ad esempio alla Ford l’utilizzo di tetti vegetali sugli stabilimenti ha consentito un risparmio di 48 milioni di dollari nei costi destinati al convogliamento dell’acqua piovana. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 55. PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 7) Perché è un modo per rafforzare il proprio posizionamento sul mercato. La sostenibilità è associata dal consumatore a una maggiore qualità e sicurezza: la brand equity aziendale non può che guadagnarne. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 56. PERCHÈ LA SOSTENIBILITÀ CONVIENE 8) Perché può essere un’occasione per stimolare l’innovazione. La necessità di individuare prodotti e processi più sostenibili costringe a rivedere le attuali politiche aziendali aprendo una finestra ad evoluzioni inaspettate. Innovazione sostenibile significa garantire al consumatore un’elevata performance tecnica ed emozionale minimizzando l’utilizzo di risorse e l’impatto ambientale. SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 57. Fonte: Green To Gold, Etsy/Winston, 2006 ECO PLAYS FRAMEWORK PIÙ PROBABILI BREVE TERMINE DOWNSIDE UPSIDE MENO PROBABILI LUNGO TERMINE INTANGIBILI Proteggere e promuovere valori intangibili RISCHI Controllo degli eco- rischi PROFITTI Eco-design Green marketing Nuovo segmento di mercato eco-definito COSTI Eco-efficienza Riduzione delle eco- spese Efficienza della catena di valore SOSTENIBILITÀ: PERCHÈ?
  • 58. ETICHETTE E CERTIFICAZIONI Un elemento che genera spesso confusione nel consumatore è rappresentato dalla varietà di etichette, certificazioni e proclami di sostenibilità. Possono infatti essere presenti: a) etichette messe a punto da organismi di certificazione internazionale, nazionale o locale; b) etichette messe a punto dal produttore stesso; c) etichette messe a punto da parti terze senza valore ufficiale; d) claim sul packaging che veicolano attributi ecosostenibli piùo meno generici. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 59. ETICHETTE E CERTIFICAZIONI Business for Social Responsability e Forum for the Future hanno identificato diverse barriere che compromettono l’effettiva spendibilità ed efficacia di etichette e certificazioni: a) La confusione tra i consumatori riguardo le differenze fra fairtrade, etico, biologico e altri tipi di credenziali. b) La non disponibilità dei consumatori a dedicare del tempo per comprendere il valore di queste certificazioni. A una mancanza di comprensione corrisponde la non disponibilità a pagare un premium price. c) La complessità della supply chain e i costi di un effettivo monitoraggio. d) I sospetti di greenwashing, alimentati dalla trasparenza radicale introdotta dal Web 2.0. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 60. IL RUOLO DELL’ESTETICA Se da un lato assistiamo alla pervicacia di alcuni consumatori nel denunciare fenomeni di greenwashing (con potenziali diffusioni virali) dall’altra notiamo l’emergere di associazioni mentali fra brand e ecosostenibilità motivate da impressioni piùformali che sostanziali. Outlaw Consulting ha condotto un sondaggio a New York, Los Angeles, San Francisco e Miami presso un centinaio dei suoi più accreditati trendsetter appartenenti alla Gen Y: è stato chiesto loro di elencare i green brands favoriti. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 61. IL RUOLO DELL’ESTETICA È emerso che una grafica minimalista e pulita nel logo e nel packaging viene associata a un’immagine ecosostenibile a prescindere dai reali comportamenti dell’azienda. Sembra che il concetto less is more promosso dal brand attraverso la grafica venga letto come spia di un comportamento orientato al risparmio anche nelle pratiche aziendali. I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 62. QUANDO IL MINIMALISMO È VERDE… I CONSUMATORI: QUANTO ECO E QUANTO EGO?
  • 65. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici e OGM.
  • 66. FIBRE NATURALI / ANIMALI: lana e seta cruel free. FIBRE NATURALI / VEGETALI: cotone, canapa, ortica, sisal, ramie, yuta, kapok, fibra di banano, fibra di ananas. Coltivazioni senza l’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi e sementi OGM. FIBRE MAN MADE / DI DERIVAZIONE NATURALE: di origine proteica (mais, soia, arachidi, latte); di origine cellulosica (bambù, rayon, lyocell, modal, viscosa); cuoio vegetale Treetap. FIBRE MAN MADE / DI DERIVAZIONE SINTETICA: nylon, poliestere, da PET riciclato. TINTURA NATURALE (ma anche cotone tinto naturalmente). PELLE CONCIATA AL VEGETALE MATERIALI ECO ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 67. CREOLLUS Candice recycled banana fiber Collection. Realizzata a mano da artigiane brasiliane. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 68. DITA SANDICO ONG La designer filippina utilizza fibra di banano per le sue collezioni. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 69. VIRIDIS LUXE Fra i materiali utilizzati, un mix di cachemire e canapa a fibra lunga. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 70. FENG HO La tintura viene eseguita a mano utilizzando pigmenti naturali: tè, caffè, frutti di bosco, spinaci, rape… ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 71. ELENA GARCIA Elena Garcia utilizza seta, lana e lino bio decorati con tintura shibori. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 72. ECOSKIN L’ultima collezione mixa bambù, tencel e spandex. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 73. WONDERLAND DRESS Prototipo realizzato dalla stilista inglese Helen Storey. Il tessuto è una plastica biodegradabile a base di alcol polivinilico che si dissolve nell’acqua. Esposto fino al 14 giugno al Museo del Design di Londra. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 74. WARDROPE OF NATURE La collezione di abiti e accessori di Anni Rapinoja, è realizzata con petali di fiori, cotone e aghi di pino. La Rapinoja affronta il tema dell’urgenza ecologica in termini di fragilità e diversità: fragili sono i materiali (tanto che gli abiti non si possono indossare) così come i tempi di realizzazione, che dipendono dai ritmi di crescita naturale. ECOLOGIA: MATERIALI ECO
  • 75. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici e OGM. MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati animali.
  • 76. TERRA PLANA Il primo produttore a utilizzare E-leather per il marchio Worn Again. ECOLOGIA: MATERIALI VEGAN/CRUELTY FREE
  • 77. NEUAURA VEGAN SHOES Nessun materiale di provenienza animale: pelle, pelliccia, seta, lana, conchiglie, perle… ECOLOGIA: MATERIALI VEGAN/CRUELTY FREE
  • 78. BEYOND SKIN Una linea di calzature vegane realizzate a mano nell’East London. Fra i materiali man made utilizzati: satin di poliestere in luogo di viscosa (la viscosa richiede un maggiore utilizzo di sostanze chimiche nella lavorazione) e pelle sintetica in poliuretano doppiata con tessuto di cotone (piùeco-friendly del PVC). ECOLOGIA: MATERIALI VEGAN/CRUELTY FREE
  • 79. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici e OGM. MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati animali. MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e post consumer (ad es. gomma e scarti della lavorazione del riso per le suole).
  • 80. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI ECOIST Borsette realizzate riciclando carte di caramelle, giornali, mappe della metro e altro packaging alimentare.
  • 81. ABTEIL Realizza accessori con borse dell’acqua calda utilizzate dall’esercito tedesco. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 82. WORN AGAIN & VIRGIN ATLANTIC Una linea di borse realizzata con i tessuti riciclati da aerei in demolizione. Sono stati prodotti 2mila pezzi in edizione limitata recuperando i sedili di mille aeroplani. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 83. SOFTWALKER Ritira i vecchi jeans e li riconsegna al consumatore sotto forma di sandali. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 84. MARKS & SPENCER Consegna un buono sconto di 5 sterline a chi dona i propri abiti usati (fra cui deve esserci almeno un capo M&S) all’associazione umanitaria Oxfam. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 85. UNIQLO Ha un programma di riciclaggio di abiti usati: possono essere portati nei punti vendita nei mesi di marzo e settembre. I prezzi ancora in buono stato vengono consegnati all’associazione umanitaria Japan Relief Clothing Center. Gli scarti vengono recuperati per imbottiture o combustibile. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 86. FROMSOMEWHERE Recupera gli scarti dell’industria della moda (resti degli abiti, stoffe danneggiate, fondi dei rotoli di tessuto…) e li converte in abiti-pezzi unici. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 87. NIKE TRASH TALK Nike ha cavalcato il trend con il modello Trash Talk, prodotto utilizzando gli scarti delle lavorazioni. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 88. RAEBURN DESIGN Una collezione realizzata utilizzando paracaduti e altri tessuti militari riciclati. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 89. MANTIS by ALEXANDRA GUERRERO Riciclaggio di mozziconi di sigaretta per abiti e accessori. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 90. DACCA by CAMILA LABRA Una collezione di stivali realizzata riciclando borse di plastica: le shopping bag vengono fuse a formare uno strato spesso e resistente che poi viene accoppiato con cotone piquè per dare comfort e traspirazione al piede. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 91. PUMA & REMADE IN CHILE Un concorso promosso in Cile alla Facoltà di Design della Diego Portales University: invitava gli studenti a creare nuovi prodotti utilizzando materiali di scarto aziendali (mezze paia di prototipi, campioni per fiere…) ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 92. ACORN STUDIOS Trasforma scarti dell’industria elettronica e informatica in gioielli e accessori per geek eco-friendly. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 93. ASHLEY WATSON Borse eco-chic ottenute da giacche di pelle riciclate. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 94. ORNJ BAG Borse realizzate con recinzioni in plastica per cantieri abbandonate. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 95. SI:SU Una collezione di abbigliamento ottenuta riciclando capi vintage. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 96. SPARE TIRE BIKE TUBE BELT Cinture realizzate con camere d’aria di biciclette riciclate. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 97. ASIATICA Una collezione realizzata utilizzando kimono vintage riciclati e tessuti attuali. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 98. LOWEPRO CAMERA BAGS Borse per fotocamera realizzate in Cyclepet® , tessuto post-consumer ottenuto da bottiglie in PET. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 99. PATAGONIA Nel 2005 ha lanciato Common Threads, il primo programma globale di riciclaggio per l’abbigliamento. Lo scorso autunno Patagonia ha recuperato 12mila kg di capi di abbigliamento. Attualmente il 47% dei prodotti è riciclabile, ma l’obbiettivo è quello di raggiungere il 100% entro il 2010. Utilizzando poliestere riciclato l’azienda riduce gli scarti e consuma il 76% di energia in meno. ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 100. ECOPURNA Una linea di abbigliamento sportivo realizzata con fibra di poliestere riciclato (PET da bottiglie di plastica). ECOLOGIA: MATERIALI RICICLATI
  • 101. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici e OGM. MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati animali. MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e post consumer (ad es. gomma e scarti della lavorazione del riso per le suole). VINTAGE / SECOND HAND: il recupero di capi d’epoca consente di ridurre il consumo di risorse.
  • 102. ECOLOGIA: VINTAGE / SECOND HAND FILIPPA K SECOND HAND STORE Un negozio aperto dalla stilista Filippa K che consente alle clienti di vendere abiti e accessori usati precedente acquistati nelle sue boutique. Ad essere enfatizzato è qui il riuso dei capi, dunque la longevità del prodotto come antidoto al fast fashion.
  • 103. ECOLOGIA: VINTAGE / SECOND HAND PRELOVED Brand canadese, trasforma capi vintage in abiti contemporanei.
  • 104. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici e OGM. MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati animali. MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e post consumer (ad es. gomma e scarti della lavorazione del riso per le suole). VINTAGE / SECOND HAND: il recupero di capi d’epoca consente di ridurre il consumo di risorse. DESIGN SOSTENIBILE: progettare avendo in mente la massima efficienza e il minimo impatto.
  • 105. ZERO-WASTE DESIGN by MARK LIU Il 15% dei tessuti viene solitamente sprecato durante la lavorazione. Mark Liu ha ideato un sistema per ottimizzare al 100% i materiali attraverso uno specifico pattern di taglio. ECOLOGIA: DESIGN SOSTENIBILE
  • 106. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PRODOTTO MATERIALI ECO: fibre naturali coltivate senza l’impiego di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti sintetici e OGM. MATERIALI VEGAN / CRUELTY FREE: materiali man made ottenuti senza l’utilizzo di derivati animali. MATERIALI RICICLATI: utilizzo degli scarti pre e post consumer (ad es. gomma e scarti della lavorazione del riso per le suole). VINTAGE / SECOND HAND: il recupero di capi d’epoca consente di ridurre il consumo di risorse. DESIGN SOSTENIBILE: progettare avendo in mente la massima efficienza e il minimo impatto. RIDUZIONE DI MATERIALI TOSSICI
  • 107. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo. Politiche di risparmio energetico in punti vendita, sedi di produzione e uffici.
  • 108. ECOLOGIA: ECO-EFFICIENZA MELISSA Ricicla il 99% dell’acqua e degli scarti industriali.
  • 109. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo. Politiche di risparmio energetico in punti vendita, sedi di produzione e uffici. LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali provenienti dallo stesso luogo dei siti di produzione.
  • 110. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo. Politiche di risparmio energetico in punti vendita, sedi di produzione e uffici. LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali provenienti dallo stesso luogo dei siti di produzione. MANIFATTURA E TRASPORTO ecologicamente sostenibili (es. treno e nave anzichè aereo).
  • 111. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo. Politiche di risparmio energetico in punti vendita, sedi di produzione e uffici. LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali provenienti dallo stesso luogo dei siti di produzione. MANIFATTURA E TRASPORTO ecologicamente sostenibili (es. treno e nave anzichè aereo). NO WASTE PACKAGING: riduzione dell’impatto di confezioni e imballaggi.
  • 112. ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING HP DUAL USE PACKAGING HP utilizza come packaging per i suoi laptop una messenger bag che: a) consente di ridurre gli scarti del 97%; b) permette di spedire piùpezzi per carico; c) diventa uno strumento di marketing virale poiché viene utilizzata ed esibita dal consumatore.
  • 113. ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING SPRANQ ECOFONT L’azienda olandese ha sviluppato un font che, grazie ai fori nei caratteri, consente di risparmiare il 20% della normale quantità di inchiostro.
  • 114. ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING NEWTON RUNNING La scatola è in cartone per le uova riciclato. All’interno delle scarpe, al posto della carta velina, ci sono un paio di calzini e il sacchetto per contenerle.
  • 115. ECOLOGIA: NO WASTE PACKAGING UNILEVER PROJECT RAINBOW Uniliver ha deciso di passare dai 100 colori tradizionalmente usati per stampare il proprio packaging a solo 6. Il risparmio atteso va dai 13 ai 26 milioni di dollari.
  • 116. ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA ECO-EGO/TECHNO: ECOLOGIA / PROCESSO ECO-EFFICIENZA: riduzione degli scarti e dell’utilizzo di risorse nel processo produttivo. Politiche di risparmio energetico in punti vendita, sedi di produzione e uffici. LOCAL SOURCING: utilizzo di materiali provenienti dallo stesso luogo dei siti di produzione. MANIFATTURA E TRASPORTO ecologicamente sostenibili (es. treno e nave anzichè aereo). NO WASTE PACKAGING: riduzione dell’impatto di confezioni e imballaggi. DEVOLVERE una percentuale del ricavato per azioni di tipo ambientalista.
  • 117. ECOLOGIA: DEVOLVERE LOYALE Il 3% dei profitti annui viene devoluto a GreenCorps.
  • 118. ECOLOGIA: DEVOLVERE NAU Il 2% delle vendite viene devoluto ad associazioni umanitarie e/o ambientaliste.
  • 120. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente terzo).
  • 121. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente terzo). COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che supportano una specifica comunità (es. piccoli villaggi o quartieri).
  • 122. ETICA: COMMUNITY BASED ESCAMA STUDIO Una collezione di borse ottenuta riciclando linguette di lattine in alluminio. I pezzi vengono confezionati a mano da artigiani locali residenti in due cooperative nelle città satellite di Brasilia. Erano 12 nel 2004, ora sono piùdi 100. Il prezzo viene stabilito dagli artigiani stessi.
  • 123. ETICA: COMMUNITY BASED ICE BREAKER by MONIQUE PÉAN I gioielli sono realizzati utilizzando oro riciclato, diamanti conflict-free, pietre naturali fair trade e avorio sostenibile. Quest’ultimo è raccolto dai cacciatori dell’Alaska come mezzo di sostentamento. Il 10% dei guadagni viene devoluto all’Alaska Native Arts Foundation.
  • 124. ETICA: COMMUNITY BASED INDIGENOUS DESIGNS I capi sono tricottati a mano da artigiani peruviani che lavorano secondo protocolli fair trade. Le materie prime sono di origine locale in modo da promuovere e sostenere le comunità rurali peruviane.
  • 125. ETICA: COMMUNITY BASED VEJA Uno dei primi brand di calzature eco- equo a conquistare una visibilità mainstream. Supporta due cooperative brasiliane di produttori locali.
  • 126. ETICA: COMMUNITY BASED NVOHK Un brand di sportswear ecofriendly costruito, grazie al crowfunding, su una comunità online. Ogni socio contribuisce annualmente con 50 dollari, ricevendo in cambio sconti sugli acquisti e una quota parte del 35% dei profitti sotto forma di buoni spesa. L’obbiettivo è di reclutare 5mila “owner managers”. Per ora sono a quota 3mila.
  • 127. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente terzo). COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che supportano una specifica comunità (es. piccoli villaggi o quartieri). ARTIGIANALITÀ: sia la preservazione delle abilità artigianali nei PVS che la tutela, in piccola scala, di prodotti e lavorazioni locali nei Paesi industrializzati.
  • 128. ETICA: ARTIGIANALITÀ PJUX La collezione è il risultato della collaborazione fra un team di designer di Copenaghen e una piccola azienda artigiana spagnola.
  • 129. ETICA: ARTIGIANALITÀ TALLER FLORA Il marchio equosolidale Taller Flora, fondato da Carla Fernandez, disegna e produce abbigliamento reinterpretando la cultura messicana. La Fernandez viaggia per tutto il Messico per incontrare le comunità indigene specializzate nella tessitura manuale, in modo da attingere a tessuti, colori e stili autoctoni.
  • 130. ETICA: ARTIGIANALITÀ FLOCKS by CHRISTIEN MEINDERTSMA Christien utilizza la lana di pecore provenienti dal Kyrgyzstan (e dei ferri da maglia fuori misura) per realizzare enormi tappeti di lana merino (per farne uno servono 18 diverse pecore) e pouf colorati.
  • 131. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente terzo). COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che supportano una specifica comunità (es. piccoli villaggi o quartieri). ARTIGIANALITÀ: sia la preservazione delle abilità artigianali nei PVS che la tutela, in piccola scala, di prodotti e lavorazioni locali nei Paesi industrializzati. FAIR TRADE: commercio equosolidale. Promuove l’equità sociale, la protezione dell’ambiente e la sicurezza economica dei piccoli produttori.
  • 132. ETICA: FAIR TRADE AMY HELFAND I suoi tappeti sono annodati a mano in Tibet, con licenza RugMark che certifica il rispetto dell'ambiente e il non sfruttamento di manodopera minorile.
  • 133. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA RISPETTO DEGLI STANDARD ETICI di lavoro sia nelle filiali in outsourcing che nelle aziende di subfornitura (controlli meglio se garantiti da un ente terzo). COMMUNITY BASED: prodotti realizzati da e che supportano una specifica comunità (es. piccoli villaggi o quartieri). ARTIGIANALITÀ: sia la preservazione delle abilità artigianali nei PVS che la tutela, in piccola scala, di prodotti e lavorazioni locali nei Paesi industrializzati. FAIR TRADE: commercio equosolidale. Promuove l’equità sociale, la protezione dell’ambiente e la sicurezza economica dei piccoli produttori. TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ: della supply chain e dei fornitori.
  • 134. ETICA: TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ PATAGONIA THE FOOTPRINT CHRONICLES Un mini-sito interattivo che permette al consumatore di conoscere l’impatto del prodotto che acquista .
  • 135. ETICA: TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ TIMBERLAND Ogni paio di calzature è accompagnato da una sorta di “etichetta nutrizionale” che ne rivela l’impatto ambientale.
  • 136. ETICA: TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ ICEBREAKER I consumatori possono digitare il Baacode che accompagna il prodotto nel sito aziendale per vedere la pecora da cui è stata ricavata la lana, il pastore che la alleva e l’intera supply chain dal sourcing al prodotto finito.
  • 137. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA DEVOLVERE una percentuale del ricavato per azioni di tipo umanitario.
  • 138. ETICA: DEVOLVERE TOM Ogni volta che si compra un paio di scarpe un altro paio viene donato a un bambino in difficoltà.
  • 139. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA DEVOLVERE una percentuale del ricavato per azioni di tipo umanitario. HANDMADE E CRAFTIVISM: creare da sé i propri capi di abbigliamento diventa una forma di attivismo politico e sociale.
  • 140. ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM CRAFTIVISM È un termine creato da Betsy Greer unendo le parole craft e activism. Alla base del movimento c’è il concetto che ogni qualvolta si decide di realizzare un capo di abbigliamento a mano anziché acquistarlo si compie un atto propositivo (e anche critico) a livello sociale. Ci si distanzia dal consumismo di massa, sottraendosi dalla logica dell’acquisto.
  • 141. TRICOTEUSE SANS FRONTIÈRES Il craftivism si concretizza anche in tangibili manifestazioni di aiuto: è il caso del charity knitting di Tricoteuse sans frontières, che devolvono i loro incassi ai medici impegnati in prima linea. ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 142. THE STREETKNIT PROJECT Fondato da Sadie Lewis nel 2006, riunisce gli sferruzzatori di Toronto per aiutare, con le loro sciarpe e maglioni, i senzatetto durante i mesi invernali. ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 143. PINK M 24 CHAFFEE Il craftivism può diventare anche concreta azione di protesta politica. Un esempio è l’opera Pink M.24 Chaffee dell’artista danese Marianne Jørgensen: un carrarmato coperto con una coperta di lana rosa (creata con 4mila pezzi inviati da sferruzzatori di tutto il mondo) sistemato nell’aprile 2006 di fronte al Contemporary Art Center di Copenaghen per protestare contro la partecipazione della Danimarca alla guerra in Iraq. ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 144. KNITTA PLEASE Knitta Please è una forma di street art nata a Houston nel 2005: di notte si rivestono di lavori a maglia lampioni, antenne, cartelli, monumenti... ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 145. REVOLUTIONARY CRAFT CIRCLE Armati di cartelli di stoffa ricamati a mano i membri del Revolutionary Craft Circle di Melbourne protestano contro la rampante speculazione edilizia che affligge la città ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 146. MICROREVOLT microRevolt è un collettivo di craftivists fondato da Cat Mazza, un’artista che propone il lavoro a maglia come atto di resistenza molecolare contro le multinazionali sfruttatrici della manodopera a basso costo. ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 147. KNITPRO Utilizzano Knitpro, un’applicazione che permette di trasformare immagini digitali GIF, JPEG, o PNG, inferiori a 1Mb, in pattern per lavori a maglia, uncinetto e punto-croce. ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 148. Negli USA i negozi Anthropologie organizzano degli workshop per insegnare ai consumatori a realizzare e reinventare i propri capi di abbigliamento e accessori. ANTHROPOLOGIE ETICA: HANDMADE E CRAFTIVISM
  • 149. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA DEVOLVERE una percentuale del ricavato per azioni di tipo umanitario. HANDMADE E CRAFTIVISM: creare da sé i propri capi di abbigliamento diventa una forma di attivismo politico e sociale OPEN SOURCE DESIGN: l’estensione al mondo della moda di un concetto sviluppato nel settore informatico.
  • 150. ETICA: OPEN SOURCE DESIGN SERPICA NARO Un metabrand/evento creato nel 2005 per denunciare le forme di precariato nel settore della moda, viene liberato un anno dopo con la stesura della prima licenza Creative Commons diventando collettivo. Chi desidera utilizzarlo deve garantire la non presenza di manodopera precaria in tutta la filiera produttiva.
  • 151. HACKING COUTURE Movimento creato da Giana Gonzalez. Nella open source library del sito vengono analizzati i codici stilistici e semantici delle griffe piùfamose. Altri stilisti possono così impadronirsi di questi codici per inserirli nelle loro creazioni. ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 152. CHANEL HACK Un esempio della decodifica dei codici semantici e stilistici del marchio Chanel. Gli aspetti considerati sono i temi, le tecniche esecutive e I materiali. ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 153. Lo stile di Gabrielle Chanel Il logo con la doppia C Lo schema cromatico bianco e nero La gioielleria bizantina La camelia CHANEL HACK - TEMI ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 154. Perle Pietre semi-preziose Catene di metallo Pelle CHANEL HACK - MATERIALI ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 155. Il caratteristico tweed Fattura dei gioielli CHANEL HACK – TECNICHE ESECUTIVE ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 156. CHANEL HACK ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 157. YVES SAINT-LAURENT HACK ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 158. THE COUNTERFEIT CROCHET PROJECT Un progetto di Stephanie Syjuco, artista di San Francisco, che indaga senso e problematiche del fenomeno della pirateria e della contraffazione dei brand dell’alta moda. ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 159. Sul sito si possono scaricare i cartamodelli per le creazioni. Il risultato finale presenta somiglianze con l’originale ma ovviamente sembra tutto fuorché autentico. THE COUNTERFEIT CROCHET PROJECT ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 160. Il brand ecosostenibile Pamoyo (fondato a Berlino nel 2007) pubblica design e pattern dei propri prodotti sul sito con licenza Creative Commons per uso non commerciale. Designer e artisti sono invitati ad arricchire la library con le loro creazioni. PAMOYO ETICA: OPEN SOURCE DESIGN
  • 161. ECO-EGO/TECHNO: ETICA ECO-EGO/TECHNO: ETICA DEVOLVERE una percentuale del ricavato per azioni di tipo umanitario. HANDMADE E CRAFTIVISM: creare da sé i propri capi di abbigliamento diventa una forma di attivismo politico e sociale OPEN SOURCE DESIGN: l’estensione al mondo della moda di un concetto sviluppato nel settore informatico. NARRAZIONE E SIGNIFICATO: prodotti e marchio che raccontano una storia da condividere con il consumatore.
  • 162. ETICA: NARRAZIONE E SIGNIFICATO IZZY LANE Isobel Davies ha lanciato il marchio inglese Izzy Lane nel 2002 salvando le sue prime quattro pecore: animali inferiori agli standard (troppo piccoli, dal pelo non perfetto…) destinati a essere abbattuti. La collezione di maglieria si basa su due principi: a) che gli animali siano trattati umanamente e b) che la manifattura resti locale.
  • 163. RE-SHIRT Ogni T-shirt, second-hand e venduta esclusivamente online, è accompagnata da un codice che consente di accedere a uno spazio web che ne racconta la storia. Il nuovo proprietario è tenuto a continuare il racconto della maglietta collegandosi al sito tramite il codice. Il capo di abbigliamento non è piùun oggetto anonimo ma racchiude una storia e delle esperienze che si allungano quanto piùil prodotto invecchia. ETICA: NARRAZIONE E SIGNIFICATO
  • 165. ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-STYLISH: no al pauperismo, allontanamento dall’estetica hippie, new age ed eco-warrior.
  • 166. ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH MIKA MACHIDA Una collezione che celebra forme e pattern di ispirazione zoomorfa.
  • 167. LEILA HAFZI Una collezione ispirata alle fotografie scattate dalla NASA. ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
  • 168. ZAHA HADID PER MELISSA L’archistar collabora con l’eco-brand brasiliano di calzature. ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
  • 169. SPECIES BY THE THOUSANDS PER KEDS La tomaia in canvas è stata dipinta dalla coppia di creativi di Brooklyn con silhouette di flora e fauna. ESTETICA + EDONISMO: ECO STYLISH
  • 170. ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-STYLISH: no al pauperismo, allontanamento dall’estetica hippie, new age ed eco-warrior. FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli esponenti dello star o fashion system.
  • 171. TE CASAN Il marchio di calzature vegan di lusso lanciato da Natalie Portman. ESTETICA + EDONISMO: FENOMENI IMITATIVI
  • 172. EDUN Il brand lanciato nel 2006 da Bono e sua moglie Ali Hewson, in collaborazione con il designer newyorkese Rogan Gregory. L’intera linea è realizzata interamente in fibre naturali attraverso piccole aziende avviate appositamente per questo progetto in Africa, India e Sud America. ESTETICA + EDONISMO: FENOMENI IMITATIVI
  • 173. ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-STYLISH: no al pauperismo, allontanamento dall’estetica hippie, new age ed eco-warrior. FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli esponenti dello star o fashion system. NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del prodotto non devono essere sacrificate.
  • 174. ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-STYLISH: no al pauperismo, allontanamento dall’estetica hippie, new age ed eco-warrior. FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli esponenti dello star o fashion system. NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del prodotto non devono essere sacrificate. MENO MA MEGLIO: prodotti più costosi ma densi di valore, qualità e significato.
  • 175. ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-STYLISH: no al pauperismo, allontanamento dall’estetica hippie, new age ed eco-warrior. FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli esponenti dello star o fashion system. NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del prodotto non devono essere sacrificate. MENO MA MEGLIO: prodotti piùcostosi ma densi di valore, qualità e significato. CUSTOM-MADE: prodotti fatti su misura con una mentalità anti fast-fashion.
  • 176. ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-EGO/TECHNO: ESTETICA + EDONISMO ECO-STYLISH: no al pauperismo, allontanamento dall’estetica hippie, new age ed eco-warrior. FENOMENI IMITATIVI: si veda l’influenza degli esponenti dello star o fashion system. NIENTE RINUNCE: l’estetica e la portabilità del prodotto non devono essere sacrificate. MENO MA MEGLIO: prodotti piùcostosi ma densi di valore, qualità e significato. CUSTOM-MADE: prodotti fatti su misura con una mentalità anti fast-fashion. ECO-MAINSTREAM: la conversione eco- equo dei brand del mass market rassicura i consumatori follower e rende più abbordabile il prezzo.
  • 177. H&M Il simbolo del fast fashion ha introdotto capi in cotone biologico nel marzo 2007. ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
  • 178. NORDSTROM Ha iniziato a utilizzare cotone biologico per i prodotti a marchio nel 2007 e a ospitare nei punti vendita brand ecofriendly. ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
  • 179. TARGET & ROGAN Target collabora con l’eco fashion designer Rogan (Loomstate e Edun) per produrre una linea di capi bio di prezzo contenuto. ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
  • 180. ZOE & ZAC by PAYLESS Payless Shoesource lancerà la sua prima linea di calzature eco a partire dalla primavera 2009. ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
  • 181. ADIDAS GRUN È la linea ecofriendly del brand di sportswear tedesco. I tre principi guida sono “Made From”, “Recycled” e “Reground”. ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
  • 182. NIKE CONSIDERED Ha debuttato nel 2005. Nike è riuscita a ridurre gli scarti di produzione del 61%, il consumo energetico del 35% e l’uso di solventi dell’89%. In piùle calzature vengono riciclate nell’ambito del programma Nike’s Reuse-A-Shoe. ESTETICA + EDONISMO: ECO-MAINSTREAM
  • 184. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a impatto zero. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
  • 185. TECNOLOGIA: BIOMIMICRY BIOMIMICRY È un approccio alla natura non regressivo/passatista/arcadico, ma basato sul desiderio di comprendere la complessità, l’efficienza e la longevità del mondo naturale, un laboratorio di R&D che funziona da 3,8 miliardi di anni.
  • 186. TECNOLOGIA: BIOMIMICRY BONE FURNITURE Designer e architetti stanno combinando materiali sintetici con processi biomimetici. Un esempio è la linea Bone Furniture di Joris Laarman, ispirata al processo generativo delle ossa…
  • 187. TECNOLOGIA: BIOMIMICRY VASA INTESTINA … o le sedute Vasa Intestina di Lisa Jones.
  • 188. TECNOLOGIA: BIOMIMICRY DINO Si ispira allo scheletro di un dinosauro il set di appendiabiti Dino del designer Lincoln Kayiwa.
  • 189. TECNOLOGIA: BIOMIMICRY SPEEDO FASTSKIN Il costume da competizione della Speedo è il risultato di uno studio biomimetico del comportamento della pelle di squalo.
  • 190. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a impatto zero. CARBON TRACKING: strumenti che consentono di calcolare le proprie emissioni e di implementare un processo di contenimento e riduzione. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
  • 191. TECNOLOGIA: CARBON TRACKING OpenEco.org Il sito, gestito dalla Sun Microsystem, consente alle aziende di calcolare le proprie emissioni di CO2 e offre soluzioni alla riduzione delle stesse.
  • 192. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a impatto zero. CARBON TRACKING: strumenti che consentono di calcolare le proprie emissioni e di implementare un processo di contenimento e riduzione. ECO & SMART: abiti e accessori diventano strumenti per immagazzinare energia. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
  • 193. TECNOLOGIA: ECO & SMART NOON SOLAR Azienda di Chicago che produce borse dotate di pannelli solari in grado di ricaricare cellulari e mp3 player.
  • 194. SOLAR POWER NECKTIE Realizzata dai ricercatori della Iowa State University con un sottile film fotovoltaico. TECNOLOGIA: ECO & SMART
  • 195. SOLARJO POWER PURSE Ricarica la batteria del cellulare in un paio d’ore. TECNOLOGIA: ECO & SMART
  • 196. VOLTAIC Oltre a essere dotate di pannelli fotovoltaici, le borse sono realizzate in plastica ottenuta da PET post- consumer. TECNOLOGIA: ECO & SMART
  • 197. ZEGNA SOLAR POWERED JACKET Giacca con pannelli fotovoltaici per ricaricare apparecchiature elettroniche. TECNOLOGIA: ECO & SMART
  • 198. EPA DRESS by STEPHANIE SANDSTROM Un abito con sensori in grado di “leggere” l’atmosfera circostante creando pieghe nel tessuto in relazione al livello di inquinamento. Il concept è stato esposto alla mostra 2nd Skin Exhibition all’Exploratorium di San Francisco. TECNOLOGIA: ECO & SMART
  • 199. PIEZING by AMANDA PARKES Grazie al suo materiale pizoelettrico è in grado di catturare l’energia prodotta dall’attrito fra abito e superficie corporea dei gomiti e delle ginocchia. TECNOLOGIA: ECO & SMART
  • 200. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA BIOMIMICRY: un approccio mimetico alla natura con lo scopo di sviluppare prodotti e processi a impatto zero. CARBON TRACKING: strumenti che consentono di calcolare le proprie emissioni e di implementare un processo di contenimento e riduzione. ECO & SMART: abiti e accessori diventano strumenti per immagazzinare energia. VENDITA ON-LINE: con lo scopo di tagliare i costi energetici del punto vendita. ECO-EGO/TECHNO: TECNOLOGIA
  • 201. CONCLUSIONE Un modello interessante per approcciare la questione sostenibilità in modo concreto è la AUDIO ANALYSIS proposta da Esty e Winston in Green to Gold. A = Aspect  Dove e come il mio modello di business tocca questo problema? U = Upstream  Ogni processo antecedente alle operazioni core. D = Downstream  Comprende le fasi post- produzione (es. Distribuzione), l’uso del prodotto da parte del consumatore e la fine del ciclo di vita. I = Issues  Sfide critiche in qualsiasi punto della catena di valore. Rischi in termini sia di immediato profitto che di immagine e brand value. O = Opportunities  Opportunità per generare crescita, vendite o incremento dei valori intangibili tramite le soluzioni adottate per dare una risposta alle sfide emerse. COME AGIRE CONCRETAMENTE
  • 202. CONCLUSIONE Le 10 sfide (challenge) da considerare sono: 1. CAMBIAMENTO CLIMATICO 2. ENERGIA 3. ACQUA 4. BIODIVERSITÀ 5. SOSTANZE TOSSICHE 6. INQUINAMENTO ATMOSFERICO 7. GESTIONE DEI RIFIUTI/SCARTI 8. BUCO DELL’OZONO 9. OCEANI 10. DEFORESTAZIONE COME AGIRE CONCRETAMENTE
  • 203. CONCLUSIONE Esempio: GESTIONE DEI RIFIUTI/SCARTI A = Aspect  In che fase/i del processo produttivo mi coinvolge questo problema? U = Upstream  Come gestiscono la gestione dei rifiuti / scarti i miei fornitori e/o le sedi di delocalizzazione? D = Downstream  Come viene gestito il prodotto alla fine del suo ciclo di vita? I = Issues  Che tipo di problemi ricavo o potrei ricavare (pratici e di immagine) da una inefficiente gestione degli scarti? O = Opportunities  Come posso trasformare la soluzione del problema in un’opportunità di crescita? (ad esempio la creazione di una linea di calzature fatta con materiali di scarto). COME AGIRE CONCRETAMENTE
  • 204. AUDIO ANALYSIS TEMPLATE (Green to Gold) CHALLENGE CONCLUSIONE ASPECTS UPSTREAM DOWNSTRE M ISSUES OPPORTUN. CAMB. CLIMAT. ENERGIA ACQUA BIODIVERSITÀ SOST. TOSSICHE RIFIUTI BUCO OZONO OCEANI DEFORESTAZ. ALTRO
  • 205. LINK PER APPROFONDIRE Green to Gold by Daniel C. Esty e Andrew S. Winston
  • 206. LINK PER APPROFONDIRE EcoChick’s Guide to a Greener You by Starre Vartan
  • 207. LINK PER APPROFONDIRE Eco-chic, The Fashion Paradox by Sandy Black
  • 208. LINK PER APPROFONDIRE Sustainable Fashion & Textiles – Design Journeys by Kate Fletcher
  • 209. LINK PER APPROFONDIRE Eco Chic: The Savvy Shoppers Guide to Ethical Fashion by Matilda Lee
  • 210. LINK PER APPROFONDIRE Green is the New Black by Tamsin Blanchard
  • 216. QUANTO È VERDE IL CONSUMATORE? Valentina Durante