EDILCAMP 2013, Sabato 20 Aprile Milano
UN-CONFERENCE: Consumo e produzione sostenibile? Siamo noi!
Promuovere tra cittadini, consumatori e addetti ai lavori una diversa Etica Sociale e Ambientale, più attenta e rispettosa dei principi dello Sviluppo Sostenibile e più consapevole dei benefici di una Economia Verde, al fine adottare comportamenti più responsabili per l’ambiente, la salute umana, le generazioni presenti e future.
Durante l’intervento sarà evidenziata l’importanza della Valutazione del Ciclo di Vita di prodotti e processi (LCA) e sarà trattato il tema dell’Impronta di Carbonio (Carbon Footprint), dell’Impronta Idrica (Water Footprint) e altre risorse naturali come l’energia; il tutto, sarà supportato da un focus su quelli che sono i principali strumenti dell’Eco-Innovazione, oggi a disposizione di Imprese e Consumatori.
Il fine è duplice: promuovere dal lato delle Imprese, il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e sociali dei prodotti ideati e messi in commercio e, dal lato dei Consumatori, favorire scelte di acquisto e consumo più consapevoli e informate e maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.
LINK: http://www.edilcamp.it/unconference/12/consumo_e_produzione_sostenibile_siamo_noi.html
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
La qualificazione ambientale dei prodotti: introduzione e quadro di riferimentoeuroprogetti
Slide del convegno "Innovare e qualificare il prodotto: gli strumenti della sostenibilità ambientale a supporto della progettazione" tenutosi il 1 ottobre 2013 a Novara
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
La qualificazione ambientale dei prodotti: introduzione e quadro di riferimentoeuroprogetti
Slide del convegno "Innovare e qualificare il prodotto: gli strumenti della sostenibilità ambientale a supporto della progettazione" tenutosi il 1 ottobre 2013 a Novara
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Tiziana Massara, Project Manager area sviluppo e innovazione Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Progetto cluster Ga-vino - Caratterizzazione della qualità ambientale dei pro...Sardegna Ricerche
L'intervento di Carla Cesaraccio (CNR Istituto di Biometeorologia) in occasione del kick-off meeting del cluster Ga-vino che si è tenuto il 14 giugno a Sassari.
#Sostenibilità: valore etico e leva di marketing. Scenari e best practice.Romagna Tech
"Mappa della sostenibilità", presentazione di M. Marino, Studio LCE. Prima giornata di "Curiosi Sostenibili" ciclo di appuntamenti sull'innovazione green. Significato, funzione e valore della sostenibilità applicata ad un impresa. Qual è l'impatto ambientale del prodotti? Come trasformarlo in leva di marketing?
Casi studio di ottimizzazione energetica tramite l’LCA del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente, (CIRI ENA) Rimini Campus
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Presentazione realizzata per il Comune di Rimini nell'ottobre 2010.
Una panoramica sulle principali tendenze legate all’ecosostenibilità: dal packaging a basso impatto all’eco-trasparenza radicale, dall’innovazione collaborativa alla progettazione basata su criteri ecoattivi. È anche l’occasione per chiedersi, al di là del buonismo e di molti luoghi comuni, cosa vogliono realmente i consumatori “green”: prodotti che offrano benefici personali (risparmiare sulla bolletta, ad esempio) e non solo ricadute positive per l’ambiente.
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Tiziana Massara, Project Manager area sviluppo e innovazione Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Progetto cluster Ga-vino - Caratterizzazione della qualità ambientale dei pro...Sardegna Ricerche
L'intervento di Carla Cesaraccio (CNR Istituto di Biometeorologia) in occasione del kick-off meeting del cluster Ga-vino che si è tenuto il 14 giugno a Sassari.
#Sostenibilità: valore etico e leva di marketing. Scenari e best practice.Romagna Tech
"Mappa della sostenibilità", presentazione di M. Marino, Studio LCE. Prima giornata di "Curiosi Sostenibili" ciclo di appuntamenti sull'innovazione green. Significato, funzione e valore della sostenibilità applicata ad un impresa. Qual è l'impatto ambientale del prodotti? Come trasformarlo in leva di marketing?
Casi studio di ottimizzazione energetica tramite l’LCA del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente, (CIRI ENA) Rimini Campus
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Presentazione realizzata per il Comune di Rimini nell'ottobre 2010.
Una panoramica sulle principali tendenze legate all’ecosostenibilità: dal packaging a basso impatto all’eco-trasparenza radicale, dall’innovazione collaborativa alla progettazione basata su criteri ecoattivi. È anche l’occasione per chiedersi, al di là del buonismo e di molti luoghi comuni, cosa vogliono realmente i consumatori “green”: prodotti che offrano benefici personali (risparmiare sulla bolletta, ad esempio) e non solo ricadute positive per l’ambiente.
ViaggiVerdi. Come rendere sostenibile la tua struttura ricettiva risparmiandoSimone Riccardi
Un seminario di “idee pratiche” da intraprendere subito, rivolto alle strutture ricettive per migliorare la loro offerta ricettiva, rispettando l’ambiente e risparmiando.
E’ l’occasione per conoscere meglio il fenomeno del turismo sostenibile, ma anche la possibilità di confrontarsi con una realtà che cambia, dove le nostre azioni virtuose possono fare la differenza. Scegliere di dotarsi di un’impronta green è anche un modo per avere più visibilità ed opportunità di marketing, un modo per distinguersi, per migliorare e promuovere la propria offerta ricettiva.
Si rivolge alle piccole e medie strutture ricettive, B&B, agriturismi, hotel, alberghi diffusi, residence, rifugi, appartamenti vacanze che vogliono migliorare la propria qualità ambientale, per offrire un servizio migliore ai loro clienti, per fare bene all’ambiente, ma sopratutto per ridurre gli sprechi e le spese.
A chi si rivolge: alle strutture ricettive e a chi lavora nel campo del turismo
Quando: venerdi 28 marzo, dalle ore 16.00 alle 18.00
Dove: Milano, Fà la cosa giusta! (Fieramilanocity), Sala Abbado Pad. 4
L’ecosostenibilità nel settore calzaturiero: quanto è “verde” il consumatore?Valentina Durante
Presentazione realizzata per il Cercal di San Mauro Pascoli nel febbraio 2009
Nel 2007 la stilista Anya Hindmarch lancia sul mercato una banalissima borsa di tela con la scritta I’m not a plastic bag: è subito un successo. La borsa viene fotografata al braccio di star come Keira Knightley. Venduta da Sainsbury’s a 5 sterline, I’m not a plastic bag è esaurita a 8 minuti dall’apertura. 100mila persone si registrano online per cercare di accaparrarsi l’oggetto del desiderio. A Taiwan una ressa davanti a un centro commerciale manda 30 donne all’ospedale.
Nel mondo della moda il volto dell’ecosostenibilità può essere anche questo: irrazionale, imitativo, umorale. In questa ricerca si tenta di fare il punto della situazione: quando è davvero “verde” il consumatore e quanto conviene esserlo alle aziende?
Seminario Ambientale: "RIFIUTI E SISTRI: WORK IN PROGRESS", Milano 22 ottobre 2013.
Nuovi obblighi dal 1° ottobre 2013 in materia di GESTIONE RIFIUTI per i soggetti che nell'ambito della loro attività detengono RIFIUTI PERICOLOSI...
IV Convegno Nazionale sulla Gestione dei Rifiuti Sanitari, Workshop Post Convegno “Life Cycle Assessment in Ospedale", Docente Dr.ssa Paola Fiore Consulente, Comunicatore e Formatore in Gestione Sostenibile di Impresa e Titolare di ETICAMBIENTE® Sustainability Management & Communications Consulting. In collaborazione con IIR Istituto Internazionale di Ricerca, Milano, Novembre 2012.
Master "Diritto dell'Energia", Docente Dr.ssa Paola Fiore Consulente, Comunicatore e Formatore in Gestione Sostenibile di Impresa e Titolare di ETICAMBIENTE® Sustainability Management & Communications Consulting. In collaborazione con IIR Istituto Internazionale di Ricerca, Milano, Dicembre 2012.
Do.ssa Paola Fiore - ETICAMBIENTE® per l’attività di programmazione e ricerca, informazione e formazione, redazione e comunicazione del presente documento.
SDA Bocconi Management Consulting Club - Moderated Q & A: Dr. Paola Fiore 03 ...PAOLA FIORE
Fernando Napolitano, CEO of Booz & Co. Italy, will discuss megacommunities and their importance in a globalized world with SDA Bocconi students on March 18th. Napolitano is one of the authors of the book "Megacommunities" and will answer questions from participants. He has extensive experience in competitive strategy, technology, and international business. Students are invited to ask Napolitano about consulting, dealing with the economic crisis, and using networks to address issues.
La legislazione ambientale a sostegno della sostenibilità di impresa dal che...PAOLA FIORE
Workshop ”La Legislazione Ambientale a Sostegno della Sostenibilità di Impresa: Dal Check-Up Normativo al Risk Assessment“, in programma durante la seconda sessione pomeridiana delle ore 15.00 della 1° SAP ITALIA SUSTAINABILITY CONFERENCE, del 13 ottobre 2011 presso la sede di SAP Italia a Vimercate (Milano).
Dr. Paola Fiore is a sustainability management and communications specialist who helps companies achieve sustainable growth and profitability. She provides strategic sustainability consulting, management, and communications services. Her expertise includes sustainability knowledge and skills, eco-production and consumption, environmental economics and policy, and green legislation and regulation.
1. PRODUZIONE E CONSUMO
SOSTENIBILE? SIAMO NOI!
EDILCAMP 2013 | Un-Conference
Paola Fiore ETICAMBIENTE®
Sabato 20 Aprile
Superstudio Via Tortona 27 Milano
2. INDICE DEGLI ARGOMENTI
Verso una Etica Sociale, Ambientale, Energetica;
Definire un Nuovo Ciclo di Vita dei Prodotti;
La Valutazione del Ciclo di Vita di Prodotti,
Processi, Servizi (LCA);
L’Impronta di Carbonio (Carbon Footprint);
Che Cos’è l’Impronta Idrica (Water Footprint);
10 Consigli per Ridurre l’Impronta Ecologica;
I Principali Strumenti dell’Eco-Innovazione;
Perché Calcolare l’Impronta Ambientale;
La Valutazione dell’Impronta Ambientale;
Conclusioni: Quale Via Seguire?
3. VERSO UNA ETICA SOCIALE,
AMBIENTALE, ENERGETICA
Più attenzione e rispetto dei principi dello
Sviluppo Sostenibile e della Conservazione
delle Risorse Naturali e delle Fonti Energetiche;
Più consapevolezza e conoscenza dell’Analisi
Costi-Benefici applicata all’Economia Verde;
Promozione tra Cittadini, Consumatori,
Imprese e Istituzioni di comportamenti più
responsabili per tutelare l’ambiente, la salute
umana, le generazioni presenti e future.
5. LA VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA DI
PRODOTTI, PROCESSI, SERVIZI (LCA)
La metodologia LCA permette di valutare il Ciclo
di Vita di sistemi industriali / produttivi “Dalla
Culla alla Tomba”. L’analisi parte dalle risorse
naturali (raccolta delle materie prime necessarie
al prodotto) e termina quando tutti i materiali
sono restituiti alla terra (fine vita).
Comprendendo gli effetti di ogni fase del Ciclo di
Vita del prodotto, processo o attività, l’approccio
LCA (Life Cycle Assessment - UNI EN ISO 14040
et 14044) fornisce una visione globale di tutti gli
aspetti e impatti ambientali della produzione.
7. L’IMPRONTA DI CARBONIO (CARBON
FOOTPRINT - UNI ISO/DIS 14067)
L’Impronta di Carbonio (Carbon Footprint),
espressa in CO2 equivalente, si riferisce al
totale delle emissioni di gas a effetto serra
associate - direttamente o indirettamente - a un
prodotto.
Per misurare la Carbon Footprint occorre per
prima cosa quantificare i consumi di materia ed
energia in ogni fase del Ciclo di Vita (LCA) di un
prodotto.
8. CHE COSA È L’IMPRONTA IDRICA
(WATER FOOTPRINT / (ISO/CD 14046)
L’Impronta Idrica (Water Footprint) è un
indicatore del consumo di acqua dolce, che
include sia l’uso diretto sia indiretto di acqua da
parte di un consumatore o di un produttore.
Il computo globale della Water Footprint è dato
dalla somma di “acqua blu”, “verde” e “grigia”.
L’utilizzo delle tre componenti di acqua virtuale
incide in modo diverso sul Ciclo Idrogeologico.
9. 10 CONSIGLI PER RIDURRE L’IMPRONTA
ECOLOGICA
1. Scegliete prodotti con meno imballaggi e, se
possibile, acquistate ricariche: ridurrete la produzione di
rifiuti e il consumo di energia.
2. Risparmiate energia: Spegnete le luci e gli
elettrodomestici e staccate i caricabatteria dalla presa
quando non utilizzati.
3. Pensate prima di comprare: Buttando via il cibo si
sprecano energia, risorse e denaro. Acquistate
esclusivamente ciò di cui avete bisogno e controllate la data
di scadenza.
4. Controllate l’etichetta: Il marchio UE di qualità
ecologica Ecolabel, riconoscibile dal logo a forma di fiore,
identifica i prodotti e servizi più rispettosi dell’ambiente,
dalle vernici ai campeggi. Prima di acquistare prodotti
elettrici o elettronici, controllate l’etichetta energetica UE,
che indica l’entità del consumo energetico.
10. 10 CONSIGLI PER RIDURRE L’IMPRONTA
ECOLOGICA
5. Fate una vacanza ecologica: Un sempre
maggiore numero di operatori turistici offre opzioni
più sostenibili, riducendo l’impatto della sistemazione
o del viaggio oppure aiutandovi a svolgere un ruolo
positivo nel miglioramento dell’ambiente.
6. Seguite il ritmo delle stagioni: Comprate e
mangiate frutta e verdura di stagione, di produzione
locale. In questo modo si risparmiano l’energia e le
risorse utilizzate per trasportare le merci su lunghe
distanze e si evita la produzione intensiva in serre.
7. Mangiate meno carne: La produzione di carne
richiede un impiego di risorse di gran lunga superiore
e ha un impatto ambientale decisamente maggiore
rispetto ad altre fonti alimentari. Di conseguenza,
ridurre il consumo di carne nella vostra dieta può fare
la differenza.
11. 10 CONSIGLI PER RIDURRE L’IMPRONTA
ECOLOGICA
8. Passate all’elettricità verde: Nella maggior
parte dei paesi sono ormai presenti società
energetiche in grado di erogare elettricità prodotta da
fonti rinnovabili sia alle abitazioni che ai luoghi di
lavoro. Se volete andare oltre, potete produrre
l’energia di cui avete bisogno installando a casa vostra
una turbina eolica, pannelli solari o cellule
fotovoltaiche. Molte Autorità locali offrono incentivi
finanziari alla “micro-generazione”.
9. Utilizzate alternative all’automobile:
Contribuite a decongestionare il traffico e a ridurre
l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto su
strada utilizzando i mezzi pubblici o effettuando
spostamenti in bicicletta o a piedi.
10. Utilizzate l’acqua con parsimonia: Non
lasciate il rubinetto aperto mentre vi lavate i denti
per evitare di sprecare preziosa acqua potabile.
12. I PRINCIPALI STRUMENTI DELL’ECO-
INNOVAZIONE
UNI EN ISO 14040:2006: Gestione Ambientale - Valutazione
del Ciclo di Vita - Principi e Quadro di Riferimento;
UNI EN ISO 14044:2006: Gestione Ambientale - Valutazione
del Ciclo di Vita - Requisiti e Linee Guida;
UNI ISO/DIS 14067: Carbon Footprint of Products -
Requirements and Guidelines for Quantification and
Communication;
ISO/CD 14046: Life Cycle Assessment - Water Footprint -
Requirements and Guidelines;
ISO 14064-2:2012: Gas a Effetto Serra - Parte 2: Specifiche e
Guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il
monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas a
effetto serra o dell'aumento della loro rimozione;
ISO 14025:2010: Etichette e Dichiarazioni Ambientali -
Dichiarazioni Ambientali di Tipo III - Principi e Procedure;
Protocollo dei Gas Serra (GHG Protocol);
PAS 2050:2011: Specification for the Assessment of the Life
Cycle Greenhouse Gas Emissions of Goods and Services.
13. PERCHÉ CALCOLARE L’IMPRONTA
AMBIENTALE?
Competitività e Marketing: I valori ambientali insiti nei
prodotti / servizi costituisco un importante e imprescindibile
driver di competitività sui mercati globali / locali;
Risparmio Economico: Le misure per ridurre i gas serra
prevedono interventi di efficientamento energetico e di
rinnovamento tecnologico per abbassare i costi di produzione;
Certificazione: Il lavoro di gestione ambientale e di
efficientamento energetico svolto, certificato da Enti terzi,
ottiene riconoscimento a livello internazionale e permette
l’accesso a incentivi economici e misure di finanziamento;
Rapporto con i Consumatori: La diffusione dei dati e delle
informazioni ambientali serve a sensibilizzare il consumatore
e a rispondere alla crescente domanda di prodotti “green”.
14. LA VALUTAZIONE DELL’IMPRONTA
AMBIENTALE
1. Analisi: Studio dell’impronta ambientale
(ecologica, idrica, di carbonio) di prodotti / processi /
servizi, selezionati nelle varie fasi del Ciclo di Vita;
2. Riduzione: Individuazione delle possibili misure
da attuare per la mitigazione delle emissioni nel ciclo
di vita dei prodotti / processi / servizi selezionati;
3. Neutralizzazione: Identificazione delle misure
per la compensazione dell’impronta ambientale;
4. Informazione: Strategie, politiche e iniziative per
comunicare al pubblico i risultati della valutazione
dell’impronta ambientale.
15. SETTORI “GREEN” IN ITALIA
24%
16%
22%
7%
4%
7%
2%
4%
14%
Alimentare
&
Beverage
Infrastrutture
e
servizi
Industria
Tessile
Formazione
Distribuzione
Turismo
Municipalità
Vitivinicolo
16. CONCLUSIONI: QUALE VIA SEGUIRE?
Creare Nuovi Modelli di Produzione e Consumo;
Più Accordi Volontari tra Istituzioni / Imprese;
Investire “Strategicamente” nella Sostenibilità;
…?
17. PRODUZIONE E CONSUMO
SOSTENIBILE? SIAMO NOI!
GRAZIE PER L’ATTENZIONE! DOMANDE?
PAOLA.FIORE@ETICAMBIENTE.COM
EDILCAMP 2013 | Un-Conference
Paola Fiore ETICAMBIENTE®
Sabato 20 Aprile
Superstudio Via Tortona 27 Milano