Con funzionali mappe concettuali,
Per acquistare il mio libro di Pedagogia:
- https://www.libreriauniversitaria.it/cammino-educazione-corso-completo-liceo/libro/9788867355655
- https://www.mondadoristore.it/cammino-dell-educazione-Lucia-Gangale/eai978886735565/
- https://www.ibs.it/cammino-dell-educazione-corso-completo-libro-lucia-gangale/e/9788867355655
- https://www.youcanprint.it/scienze-sociali-generale/il-cammino-delleducazione-corso-completo-per-il-liceo-delle-scienze-umane-9788867355655.html
- https://www.amazon.it/cammino-delleducazione-Corso-completo-Scienze/dp/8867355651/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=lucia+gangale%2C+il+cammino+dell%27educazione&qid=1608814609&s=books&sr=1-1
L’educazione è il primo fattore di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile, poiché accresce le capacità delle persone di trasformare le loro visioni della società nella realtà.
L’educazione promuove i valori, i comportamenti e gli stili di vita richiesti per un futuro sostenibile. Parliamo quindi di Pedagogia Trasformativa che attraverso percorsi educativi formativi(UDA) aiuta le persone ad acquisire quegli strumenti (social Skills) che muovono le persone ad andare nella direzione che desiderano.
L’educazione è il primo fattore di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile, poiché accresce le capacità delle persone di trasformare le loro visioni della società nella realtà.
L’educazione promuove i valori, i comportamenti e gli stili di vita richiesti per un futuro sostenibile. Parliamo quindi di Pedagogia Trasformativa che attraverso percorsi educativi formativi(UDA) aiuta le persone ad acquisire quegli strumenti (social Skills) che muovono le persone ad andare nella direzione che desiderano.
A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
Autori della pedagogia moderna by Lucia Gangalereportages1
Per i Licei delle Scienze Umane-4^ e 5^ anno.
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A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
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La forza delle storie - versione integraleeffedue86
La nostra vita è completamente immersa nel linguaggio e nelle storie e, quindi, è importante saperle ascoltare e analizzare, per migliorare diversi aspetti di noi stessi.
Relazione corso aggiornamento/UNESCO-Heritage 2016Chayn Italia
la relazione qui presentata tratta il tema della volorizzazione del patrimonio identitario delle donne vittime di duplice discriminazione, etnica e di genere.
Come educare alla non violenza?
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...Michele Rucco
Anche l’educazione ambientale è oggi sempre più orientata verso una prospettiva di sostenibilità per promuovere conoscenze e competenze che permettano di ripensare i nostri modelli di sviluppo e i nostri stili di vita secondo un’idea di crescita che possa dirsi sostenibile.
L’educazione ambientale a scuola è uno dei primi passi che gli studenti muovono per avvicinarsi al proprio futuro, consapevoli della necessità di adottare comportamenti di tutela nei confronti del maltrattato mondo che ci ospita da sempre. L’educazione ambientale è basata sullo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
La promozione di campagne di Educazione Ambientale è importante perché consente di far sviluppare la capacita di rapportarsi con il proprio territorio di appartenenza, leggendone i contenuti ed attivandone le risorse.
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
Vita e storia di Federico Barbarossa, delle sue discese in Italia e della sua morte per annegamento. Matrimonio tra Enrico VI e Costanza d'Altavilla. Teocrazia papale di Innocenzo III.
Qu’est-ce que la mondialisation. Aspects positifs et négatifs. Les sentiments que génère la mondialisation. Différence entre société liquide et communauté.
En 1974, la performer Marina Abramović réalise une performance de six heures dans la galerie Studio Morra de Naples. Pendant ces heures, tout est arrivé.
La philosophie de Hegel - par lucia gangalereportages1
La Philosophie est une recherche qui doit trouver « la rose dans la croix ». Hegel tire l'expression des armoiries de Luther (une croix dans un cœur contenu dans une rose). C'est-à-dire que dans la croix de l'existence présente, nous devons trouver la rose du futur. La rationalité devra devenir, ce n'est pas quelque chose de fini. La rose doit être trouvée dans la croix du présent.
La philosophie est la chouette de Minerve qui s'envole au crépuscule. Il ne nous dit pas ce qui se passera demain, il ne fait pas comme les devins, c'est une discipline sérieuse. interprétation de son temps. La philosophie arrive quand le monde est déjà fait et donc quand il vole au jour ouvrable de l'honnête citoyen du monde.
2. IndiceIndice
Prof.ssa Lucia Gangale
La globalizzazione
Educazione e new media
Educazione e cittadinanza
Educazione e intercultura
Educazione e disabilità
Competenze chiave
Per concludere
4. La globalizzazioneLa globalizzazione
• 1957 – Istituzione della Cee (Comunità Economica Europea)
• 1968 – Contestazione giovanile. Lotta alla società tradizionale,
al consumismo, alle disuguaglianze. Lotta contro l’apartheid
negli Stati Uniti d’America.
• 1989 – Caduta del Muro di Berlino, per quarant’anni emblema
della Guerra Fredda e della divisione del mondo nel blocco
orientale (comunista) ed occidentale (capitalista)
• Anni Ottanta: inizio dei flussi migratori dai Paesi in via di
sviluppo a quelli sviluppati.
Uno sguardo
d’insieme
5. L’educazione nella società globalizzataL’educazione nella società globalizzata
Scuola di massa
Passaggio dalla scuola
meritocratica a quella
democratica
Documenti internazionali
Unesco e Comunità Europea
Documenti internazionali
Unesco e Comunità Europea
Piena
alfabetizzazione
Formazione
permanente
Nuovi approcci
multidisciplinari
Rinnovamento delle
pratiche didattiche
Obbligo scolastico
fino ai 16 anni (decreto
2005)
6. L’educazione nella società globalizzataL’educazione nella società globalizzata
Nasce la scuola aperta a tutti
Superamento del puerocentrismo
Scuola nel dopoguerra vista come investimento per il futuro dei figli
Istruzione ed educazione si associano alla «formazione», cioè ad un
complesso do competenze utili alla vita ed acquisibili anche al di fuori del
contesto scolastico
Negli anni Settanta si delinea la «scuola di massa» (termine sociologico) o
«scuola aperta a tutti» (termine pedagogico)
Approccio multidisciplinare alle tematiche dell’educazione. Nascita delle
Facoltà di Scienze della Formazione
7. La globalizzazioneLa globalizzazione
Nel XX secolo si registra lo sforzo di andare oltre la scuola attiva e
la questione educativa diventa globale, cioè richiede di andare
oltre la semplice questione del rispettare la tappe della crescita
mentale, e diventa così necessità di sfruttare appieno le nuove
conoscenze.
La globalità dell’educazione è espressa in alcuni documenti
internazionali.
Per l’UNESCO, l’educazione è strumento di pace fra i popoli e
come tale è responsabilità della società intera. Il sociologo
francese Edgar Morin, in alcuni scritti per l’UNESCO, sostiene la
necessità di formare teste ben fatte piuttosto che «teste piene».
I documenti
internazionali
8. La globalizzazioneLa globalizzazione
Ci sono poi i documenti della Comunità Europea. Si delinea in
essi la cosiddetta «società della conoscenza», cioè basata sul
valore strategico della conoscenza, che scaturisce dal famoso
Rapporto Cresson, detto anche Libro Bianco sulla formazione
(1995).
Si sottolina, altrove, la necessità di una maggiore integrazione
tra sistema scolastico, formazione professionale ed imprese
produttive.
Nel documento intitolato Istruzione e formazione 2020 (del 2009),
si indicano gli obiettivi strategici da perseguire in vista del 2020.
9. La globalizzazioneLa globalizzazione
Essi sono:
apprendimento permanente e mobilità di studenti e lavoratori;
potenziare qualità ed efficacia dell’istruzione, soprattutto nelle lingue
straniere e nelle abilità informatiche;
combattere lo svantaggio socioculturale attraverso un’istruzione
inclusiva, cioè aperte a persone di ogni etnia e condizione personale,
fisica e psichica, per promuovere le differenze umane e sviluppare la
convivenza democratica;
incoraggiare il triangolo della conoscenza, cioè istruzione – ricerca –
innovazione.
10. La globalizzazioneLa globalizzazione
Il Rapporto Education for All dal titolo Reaching the Marginalized,
del 2010, evidenzia drammaticamente il mancato accesso
all’educazione per milioni adolescenti. Ciò è frutto della crisi
globale, che ha pregiudicato gli sforzi compiuti negli ultimi
decenni per garantire la scolarizzazione a tutti.
A fare le spese di questa situazione sono soprattutto le
minoranze etniche, politiche e religiose.
Il documento evidenzia, così, lo stretto legame tra sviluppo
economico ed alfabetizzazione.
11. La globalizzazioneLa globalizzazione
L’apprendimento è un processo che dura tutta la vita.
A partire dagli anni Cinquanta si intrapresero azioni dirette alla
piena alfabetizzazione, per cui vennero istituite le famose scuole
serali per adulti.
Tale concetto fu poi superato da quello di educazione permanente.
A partire dagli anni Settanta si cominciò a parlare di una formazione
che interessasse l’intero arco della vita, in modo da migliorare le
condizioni personali e professionali di ogni cittadino.
L’ampliamento delle conoscenze non solo apporta miglioramenti al
mondo produttivo, ma anche alla qualità della vita delle persone.
L’educazione
permanente
12. La globalizzazioneLa globalizzazione
I bisogni formativi per adulti sono dovuti a diverse ragioni
1)Esigenze professionali. Adulti che tornano alla formazione per
cambiare o migliorare la propria situazione lavorativa.
2)Esigenze elettive/creative. Non dettate da lucro, sono dirette ad
ampliare il patrimonio delle conoscenze personali e di socializzazione.
Si parla di autoformazione.
3)Esigenze tecnologiche. La necessità dell’alfabetizzazione
informatica, per scopi professionali e/o per arricchimento personale.
L’educazione
permanente
13. Educazione e new mediaEducazione e new media
Prof.ssa Lucia Gangale
14. Educazione e new mediaEducazione e new media
Necessità di un utilizzo consapevole degli strumenti
telematici. La qualità dell’esperienza tecnologica aumenta
la qualità dell’esperienza educativa.
La Società
in rete
15. Educazione e new mediaEducazione e new media
Società in rete Vantaggi e limiti
Nuove tecnologieNuove tecnologie
Realtà virtuale
Quantità ed immediata
reperibilità di materiali
informativi
Immagazzinamento di
una enorme quantità di
dati su hard disk o su
rete: esternalizzazione
dei processi mentali
Immagazzinamento di
una enorme quantità di
dati su hard disk o su
rete: esternalizzazione
dei processi mentali
La Rete come finestra
aperta sul mondo
Fenomeni di solitudine e
dipendenza da InternetOnline learning
16. Educazione e new mediaEducazione e new media
- Internet pervasivo delle nostre vite
- Possibilità di applicare la Rete all’istruzione, sfruttandone tutte le
potenzialità
- Sfruttare le possibilità di interazione della Rete
- Lavorare sugli ipertesti, per ricavare materiali culturali, risorse,
informazioni
- Aggiornamento continuo dei docenti per colmare la «divergenza
cognitiva» con gli studenti
- Utilizzo di strumenti didattici multimediali (cd rom, dvd, Lim,
Internet)
La Società
in rete
18. Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Inclusione e coabitazione
Problema di convivenza
e democrazia
Formazione della
cittadinanza
Formazione della
cittadinanza
19. Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
La multiculturalità odierna impone la necessità di una convivenza civile,
basata su regole comuni e sul reciproco rispetto.
Il glocalismo è la capacità di tenere insieme il locale e il globale. In
educazione, esso significa da un lato conservare la memoria comune,
dall’altro aprirsi al valore della diversità.
L’educazione oggi ha di fronte nuove sfide: creare dei processi di
inclusione e non di esclusione; gestire positivamente i conflitti; accogliere
le diversità, viste non come fonte di paura o qualcosa nei cui confronti si è
mossi da sentimenti di superiorità; vivere la propria identità ed
appartenenza all’interno di un contesto sempre più multiculturale.
20. Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Alcuni documenti da ricordare
1.Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Adottata dall’assemblea
generale dell’ONU il 10 dicembre 1948. E’ divisa in tre parti:
a)Diritti umani di prima generazione: detti così perché furono i primi a
essere riconosciuti fin dalle Dichiarazioni dei diritti che seguirono le
Rivoluzioni americana e francese: diritto alla vita, alla libertà, al giusto
processo;
b)Diritti di seconda generazione: impegnano la pubblica autorità a
prevedere interventi mirati per salute, lavoro, alimentazione, abitazione,
educazione;
c)Diritti umani di terza generazione: diritti di solidarietà, di pace, rispetto
dell’ambiente, diritti relativi allo sviluppo.
21. Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Alcuni documenti da ricordare
2. Dichiarazione dei diritti del fanciullo. Approvata nel 1959 e recepita da un
ridotto numero di Stati
3. Convenzione sui diritti dell’infanzia. Approvata dall’ONU, costituisce il
testo più ratificato al mondo. Infatti è stata sottoscritta da 193 Stati. E’ lo
strumento normativo più importante e completo in materia di difesa dei
diritti dell’infanzia.
I diritti dell’infanzia sono rispettati in ogni parte del mondo?
No, come emerge dai rapporti di Amnesty International e di molte
associazioni di volontariato. Molti di loro sono oggetto di violenza, di
turismo sessuale, sono ridotti in schiavitù, non hanno cibo né istruzione.
22. Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
Infanzia negata
Paesi asiatici ed islamici fanno notevoli resistenze al recepimento di diritti
umani di concezione occidentale.
La concezione religiosa islamica, detta shari’a, fonda diritti e doveri
dell’essere umano non sull’uomo, ma sulla volotà di Dio. Il Corano è in
contrasto con i principi di uguaglianza del mondo occidentale (tipo il
rapporto uomo-donna o quello tra musulmano e non musulmano). Per cui
molti paesi islamici, invocando i «diritti dell’uomo nell’Islam», di fatto si
rifiutano di sottoscrivere i documenti degli organismi internazionali.
23. Educazione e cittadinanzaEducazione e cittadinanza
L’UNESCO
Ha avuto finora un ruolo fondamentale nella messa a punto di interventi
educativi in materia di diritti umani. Obiettivi di tale insegnamento, sono: la
tolleranza, il rispetto e la solidarietà; diffusione della conoscenza dei diritti
umani; azioni di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani.
25. Educazione e interculturaEducazione e intercultura
Edgard Morin
Sapere dinamico fondato su
complessità e globalità
Società multiculturale
ed interculturale
Ingresso di alunni
stranieri nella scuola
Martha C. Nussbaum
Metodo socratico, sapere
umanistico
ContenutiContenuti
Alasdair MacIntyre
Tradizione e narrazione che
riportano ai valori della
comunità di appartenenza
26. Educazione e interculturaEducazione e intercultura
L’attuale società è molto diversa da quella del passato, per la
convivenza di stili di vita, fedi, culture, tradizioni diverse. E’ una
società multiculturale.
Alcuni studiosi si sono interrogati sulle proposte educative da mettere
in campo in un mondo dalla fisionomia così mutata.
Edgard Morin Alasdair MacIntyre Martha Nussbaum
27. Educazione e interculturaEducazione e intercultura
• Edgard Morin, filosofo e sociologo francese, dice le persone dovrebbero
imparare a convivere in quanto «umani del pianeta Terra»;
• Alasdair MacIntyre, filosofo scozzese, al contrario dell’universalismo di
Morin, propone un sapere basato sulla comunità, sul contesto etico e sociale
in cui si vive. I valori comunitari sono appresi e praticati e tenuti insieme
dalla forza della narrazione. La solidarietà universale è il riflesso di quella
comunitaria, proprio come in un’orchestra i diversi strumenti (archi, violini,
percussioni, ecc.) mantengono la propria specificità, contribuendo ciascuno
alla melodia musicale.
• Martha Crawen Nussbaum, filosofa statunitense, afferma che occorre
reagire all’indebolimento della cultura umanistica, per evitare che vada
persa la capacità di pensare criticamente. Il metodo socratico, basato sulle
domande, aiuta a formare persone autonome e risponde al bisogno di
democrazia.
La riflessione
degli studiosi
28. Educazione e interculturaEducazione e intercultura
- Presenza sul territorio nazionale di persone e gruppi di diversa
provenienza geografica;
- Aumento degli alunni stranieri, distribuiti in modo non omogeneo
nel territorio nazionale. Nell’anno scolastico 2013/14 i minori
stranieri in Italia sono stati 600mila, cioè l’8% della popolazione
scolastica complessiva, esclusa la scuola dell’infanzia;
- La scuola italiana ha promosso un piano di piena integrazione degli
studenti e di educazione interculturale. Modello inclusivo.
Come cambia
la scuola italiana
29. Educazione e disabilitàEducazione e disabilità
Persone con disabilitàPersone con disabilità
Didattica personalizzataDidattica personalizzata
Inclusione scolasticaInclusione scolastica
Servizi di aiuto
e per il benessere
Servizi di aiuto
e per il benessere
30. Educazione e disabilitàEducazione e disabilità
L’inclusione scolastica risponde ai complessi «bisogni educativi speciali» di
alcuni studenti. La didattica speciale è fondata su progetti personalizzati, in
modo da non emarginare la persona portatrice di disabilità, ma, al contrario, in
modo da farla sentire parte di una grande comunità.
A tale scopo sono necessari alcuni fattori: pari opportunità, rispetto dei diritti
altrui, partecipazione sociale, diritto alla formazione. L’educazione ha come
fine di tendere allo sviluppo armonico della personalità ed a una reale
partecipazione alla vita sociale.
32. Competenze chiaveCompetenze chiave
Empowerment
Termine inglese che indica la possibilità del singolo o di gruppi di acquisire o
aumentare le proprie capacità, prendendone sempre maggiore consapevolezza,
rafforzando l’autostima di sé come persone capaci e competenti, responsabili,
libere e autonome.
33. Competenze chiaveCompetenze chiave
Competenze chiave per l’apprendimento permanente
identificate dall’UE
1.Comunicare in madrelingua
2.Comunicare in lingua straniera
3.Competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche
4.Competenze digitali
5.Imparare ad imparare
6.Competenze sociali e civiche
7.Spirito di iniziativa ed imprenditorialità
8.Consapevolezza ed espressione culturale
35. Per concluderePer concludere
Rifletti sui seguenti argomenti:
1.La scuola ha davanti a sé nuove sfide, legati ai rapidi cambiamenti in atto: la
globalizzazione, lo sviluppo tecnologico, l’economia. Traccia un quadro di
questi cambiamenti e come ad essi può rispondere l’educazione permanente.
2.La didattica multimediale e le sue recenti applicazioni. Vantaggi e svantaggi
della multimedialità nella vita delle persone.
3.Il rapporto tra istruzione e cittadinanza, il nesso tra educazione e
democrazia. Diritti dell’infanzia ed infanzia negata. Il lungo cammino dei
diritti della persona nei documenti internazionali.
4.Etnocentrismo ed etnorelativismo: quale il modello educativo migliore?
Modelli educativi a confronto: problematizzazione del reale, condivisione,
Prof.ssa Lucia Gangale