Secondo le stime, circa 15 milioni di italiani sono ipertesi, di questi solo il 50% sa di esserlo, e più del 60 % di essi non raggiunge target pressori adeguati con la terapia. L’alimentazione può giocare un ruolo importante nell’aderenza al trattamento e nella prevenzione e gestione del rischio cardiovascolare. Per celebrare la XII giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, Daiichi Sankyo porta nella cucina degli italiani il CardioCooking, per imparare a prevenire e gestire questa patologia anche a tavola
Secondo le stime, circa 15 milioni di italiani sono ipertesi, di questi solo il 50% sa di esserlo, e più del 60 % di essi non raggiunge target pressori adeguati con la terapia. L’alimentazione può giocare un ruolo importante nell’aderenza al trattamento e nella prevenzione e gestione del rischio cardiovascolare. Per celebrare la XII giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, Daiichi Sankyo porta nella cucina degli italiani il CardioCooking, per imparare a prevenire e gestire questa patologia anche a tavola
Franco Berrino - Il Codice Europeo contro il cancro e le Istituzioni SanitarieAPAB
Intervento alla sessione ALLEANZE PER ALIMENTAZIONE E SALUTE del 33° Convegno di Agricoltura Biodinamica del 21 febbraio 2015 presso l'Università Bocconi di Milano. Importantissimo contributo che rende edotti della scarsa responsabilità delle istituzioni verso le direttive anti cancro legate all'alimentazione.
L'ipertensione arteriosa, caratterizzata da un aumento stabile della pressione arteriosa, è un'importante malattia, ma anche un fattore di rischio per l'ictus, l'infarto e molte altre patologie. Anche minime riduzioni della pressione arteriosa possono diminuire l'incidenza di ictus, infarto e mortalità, per cui è importante prevenire e curare l'ipertensione arteriosa. La dieta assume un'importanza fondamentale a tal proposito. E' stato dimostrato infatti che una limitazione nell'assunzione di sodio può ridurre i valori pressori. Anche il calo ponderale, soprattutto nei pazienti obesi o in sovrappeso, può comportare un abbassamento della pressione arteriosa sistolica pari anche a 1 mmHg per kg di peso. Non dobbiamo dimenticare come la medicina funzionale regolatoria sia in grado di modulare la pressione arteriosa regolando il sistema neurovegetativo e la risposta allo stress
Il ciclismo e la morsa del doping – Da Coppi all’Operaciòn Puerto, storie di...Antonio Massariolo
Il ciclismo è uno sport duro, forse il più duro. Allenarsi anche dici ore al giorno,
sia con 40° che sotto tremendi temporali non è semplice per nessuno, né per i
campioni né per i gregari. Anche l’indimenticato Pantani diceva spesso:”Io vado
forte in salita per abbreviare la mia agonia!”.
Purtroppo però la storia di questo sport è costellata di scandali di doping. Una
tesi di laurea in Scienze della Comunicazione (“Il ciclismo e la morsa del
doping – Da Coppi all’Operaciòn Puerto, storie di scandali in un mondo
malato al suo interno”) traccia un’analisi di questo gravissimo fenomeno,
cercando di mettere in luce le difficoltà che questo sport ha nel fare chiarezza
nelle sue questioni più “nere”. Il ciclismo infatti è ancora un mondo in cui c’è
troppa omertà, basti considerare i ciclisti che veramente hanno confessato
tutte le loro responsabilità.
Le colpe della situazione in cui si trova adesso il ciclismo, però, non sono
imputabili solamente ai corridori, bensì ci sono molte altre categorie che hanno
enormi responsabilità. La prima categoria sono sicuramente i politici poiché,
come è stato dettagliatamente descritto nella tesi non è ammissibile che,
mentre in alcuni stati come Francia e Germania si attua una dura lotta al
doping, in altri non esista nemmeno il reato. Il caso più eclatante è proprio
quello dell’Operación Puerto, in cui in Spagna, all’epoca dei fatti, non esisteva
nemmeno una legge che puniva il doping.
Un’altra categoria che ha enormi responsabilità è quella dei dirigenti. Non è
molto credibile infatti che i direttori sportivi delle squadre non sappiano nulla
delle pratiche illecite dei loro tesserati. Non è credibile ad esempio che, il
signor Bjarne Riis,vincitore di un Tour de France che gli regalò il soprannome di
“Mr.60%”, livello di ematocrito riscontrato in lui che per sua stessa ammissione
era dovuto all’uso di EPO, non sapesse nulla delle pratiche illecite che Ivan
Basso, capitano e leader della sua formazione, attuava con il dott.Fuentes.
Una terza categoria che ha notevoli colpe è quella dei medici. I ciclisti non
possono procurarsi le sostanze dopanti da soli, bensì hanno bisogno di un
esperto. Alcuni medici tristemente famosi nel mondo del ciclismo sono: il
dott.Conconi, ex rettore dell\'Università di Ferrara, e direttore del Centro Studi
Biomedici Applicati allo Sport dello stesso ateneo, nel quale, grazie anche a
finanziamenti con fondi pubblici dal CONI, veniva fornita assistenza a diversi
atleti. L\'assistenza però sarebbe stata basata sul doping ematico.
L’assistente del professore inoltre era un certo dott.Michele Ferrari, che fu al
centro di uno scandalo doping che riguardò anche molti ciclisti che sono
tutt’ora in attività.
Atro medico tristemente famoso è il dott.Santuccione, indagato nello scandalo
Oil for Drugs ed incolpato da Riccardo Riccò, il quale ammise di aver comprato
ed assunto C.E.R.A. (Epo di terza generazione) da Santuccione al costo di 700€
per “prepararsi” al Tour de France 2008.
Anche i magistrati penali e sportivi hanno colpe. Spesso hanno sottovalutato
il problema o, come descritto dettagliatamente nella tesi, nel caso di
Giampaolo Caruso hanno erroneamente condannato ciclisti, contribuendo a
creare uno stato di tensione in questo mondo.
L’ultima categoria che ha enormi responsabilità è sicuramente quella dei
media. Qui entriamo in un ambito estremamente ampio e complesso. Proprio
per questo è utile analizzare i singoli casi di cui si è maggiormente a
conoscenza. Tentiamo quindi di analizzare principalmente le “nostre”
responsabilità. All’interno della stampa sportiva italiana esistono giornalisti che
parlano chiaramente e volutamente di doping nel ciclismo, ed altri che, per
diversi motivi che chiariremo in seguito, spesso si soffermano solamente
sull’aspetto romantico di questo sport.
Non si può quindi generalizzare accusa
Franco Berrino - Il Codice Europeo contro il cancro e le Istituzioni SanitarieAPAB
Intervento alla sessione ALLEANZE PER ALIMENTAZIONE E SALUTE del 33° Convegno di Agricoltura Biodinamica del 21 febbraio 2015 presso l'Università Bocconi di Milano. Importantissimo contributo che rende edotti della scarsa responsabilità delle istituzioni verso le direttive anti cancro legate all'alimentazione.
L'ipertensione arteriosa, caratterizzata da un aumento stabile della pressione arteriosa, è un'importante malattia, ma anche un fattore di rischio per l'ictus, l'infarto e molte altre patologie. Anche minime riduzioni della pressione arteriosa possono diminuire l'incidenza di ictus, infarto e mortalità, per cui è importante prevenire e curare l'ipertensione arteriosa. La dieta assume un'importanza fondamentale a tal proposito. E' stato dimostrato infatti che una limitazione nell'assunzione di sodio può ridurre i valori pressori. Anche il calo ponderale, soprattutto nei pazienti obesi o in sovrappeso, può comportare un abbassamento della pressione arteriosa sistolica pari anche a 1 mmHg per kg di peso. Non dobbiamo dimenticare come la medicina funzionale regolatoria sia in grado di modulare la pressione arteriosa regolando il sistema neurovegetativo e la risposta allo stress
Il ciclismo e la morsa del doping – Da Coppi all’Operaciòn Puerto, storie di...Antonio Massariolo
Il ciclismo è uno sport duro, forse il più duro. Allenarsi anche dici ore al giorno,
sia con 40° che sotto tremendi temporali non è semplice per nessuno, né per i
campioni né per i gregari. Anche l’indimenticato Pantani diceva spesso:”Io vado
forte in salita per abbreviare la mia agonia!”.
Purtroppo però la storia di questo sport è costellata di scandali di doping. Una
tesi di laurea in Scienze della Comunicazione (“Il ciclismo e la morsa del
doping – Da Coppi all’Operaciòn Puerto, storie di scandali in un mondo
malato al suo interno”) traccia un’analisi di questo gravissimo fenomeno,
cercando di mettere in luce le difficoltà che questo sport ha nel fare chiarezza
nelle sue questioni più “nere”. Il ciclismo infatti è ancora un mondo in cui c’è
troppa omertà, basti considerare i ciclisti che veramente hanno confessato
tutte le loro responsabilità.
Le colpe della situazione in cui si trova adesso il ciclismo, però, non sono
imputabili solamente ai corridori, bensì ci sono molte altre categorie che hanno
enormi responsabilità. La prima categoria sono sicuramente i politici poiché,
come è stato dettagliatamente descritto nella tesi non è ammissibile che,
mentre in alcuni stati come Francia e Germania si attua una dura lotta al
doping, in altri non esista nemmeno il reato. Il caso più eclatante è proprio
quello dell’Operación Puerto, in cui in Spagna, all’epoca dei fatti, non esisteva
nemmeno una legge che puniva il doping.
Un’altra categoria che ha enormi responsabilità è quella dei dirigenti. Non è
molto credibile infatti che i direttori sportivi delle squadre non sappiano nulla
delle pratiche illecite dei loro tesserati. Non è credibile ad esempio che, il
signor Bjarne Riis,vincitore di un Tour de France che gli regalò il soprannome di
“Mr.60%”, livello di ematocrito riscontrato in lui che per sua stessa ammissione
era dovuto all’uso di EPO, non sapesse nulla delle pratiche illecite che Ivan
Basso, capitano e leader della sua formazione, attuava con il dott.Fuentes.
Una terza categoria che ha notevoli colpe è quella dei medici. I ciclisti non
possono procurarsi le sostanze dopanti da soli, bensì hanno bisogno di un
esperto. Alcuni medici tristemente famosi nel mondo del ciclismo sono: il
dott.Conconi, ex rettore dell\'Università di Ferrara, e direttore del Centro Studi
Biomedici Applicati allo Sport dello stesso ateneo, nel quale, grazie anche a
finanziamenti con fondi pubblici dal CONI, veniva fornita assistenza a diversi
atleti. L\'assistenza però sarebbe stata basata sul doping ematico.
L’assistente del professore inoltre era un certo dott.Michele Ferrari, che fu al
centro di uno scandalo doping che riguardò anche molti ciclisti che sono
tutt’ora in attività.
Atro medico tristemente famoso è il dott.Santuccione, indagato nello scandalo
Oil for Drugs ed incolpato da Riccardo Riccò, il quale ammise di aver comprato
ed assunto C.E.R.A. (Epo di terza generazione) da Santuccione al costo di 700€
per “prepararsi” al Tour de France 2008.
Anche i magistrati penali e sportivi hanno colpe. Spesso hanno sottovalutato
il problema o, come descritto dettagliatamente nella tesi, nel caso di
Giampaolo Caruso hanno erroneamente condannato ciclisti, contribuendo a
creare uno stato di tensione in questo mondo.
L’ultima categoria che ha enormi responsabilità è sicuramente quella dei
media. Qui entriamo in un ambito estremamente ampio e complesso. Proprio
per questo è utile analizzare i singoli casi di cui si è maggiormente a
conoscenza. Tentiamo quindi di analizzare principalmente le “nostre”
responsabilità. All’interno della stampa sportiva italiana esistono giornalisti che
parlano chiaramente e volutamente di doping nel ciclismo, ed altri che, per
diversi motivi che chiariremo in seguito, spesso si soffermano solamente
sull’aspetto romantico di questo sport.
Non si può quindi generalizzare accusa
PROGETTO DI RICERCA E INNOVAZIONE EDUCATIVO SULLO SVILUPPO DEL CURRICULUM . ANNO 2014/2015 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELLA CULTURA E DELLO SPORT. GENERALITAT VALENCIANA.Traducido a italiano por Sofia Di Sarno.
Riflessioni sulla coltivazione dei cereali nel mondo.
Quest'opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/
Presentazione svolta a San Giorgio della Richinvelda in provincia di Pordenone il Convegno "Le bevande alcoliche:
evidenze, esperienze, criticità e prospettive per programmare un futuro in salute.
Le Radici del Vino si interrogano su alcol e salute"
Master paleodieta integratori crossfit roma 26 10-2014GJAV
La paleo dieta
Nei passati due milioni e mezzo di anni la specie umana si è evoluta cibandosi grazie ad un a determinata disponibilità di cibi che hanno creato le basi per l’evoluzione del nostro partrimonio genetico. La dieta che ci ha caratterizzato fino a poche miglia di anni fa era principalmente basata su frutta fresca, verdura, bacche, noci, carne e pesce.
Con l’avvento dell’agricoltura e del cambiamento delle popolazioni da nomadi a stanziali, avvenuto a partire dagli ultimi 10000 anni l’uomo sapiens ha iniziato ad alimentarsi con i prodotti dell’agricoltura quali i cereali, il latte, i derivati del latte ed i legumi. Alimenti che hanno fortemente impattato in modo violento sulla fisiologia della specie introducendo nuove malattie quali il diabete, la carie, la celiachia ed altri problemi correlati che trovano ogni giorno la sempre più ampia diffusione.
Ovviamente è possibile creare le basi per un adattamento in un tempo variabile di almeno 20.000/30.000 anni tuttavia l’introduzione di questi alimenti è avvenuta in tempi troppo recenti e per tanto il danno epidemiologico è diventato un allarme sociale.
Secondo gli studi del Prof. Loren Cordain autore della Paleo Diet “il nostro patrimonio genetico è ancora in gran parte ottimizzato per rispondere in modo efficiente alla dieta paleolitica e dovremmo per questo motivo eliminare tutti i prodotti dell’agricoltura per rendere il nostro corpo forte, muscoloso, efficiente e in salute”.
GJAV is the first line of Italian food sport supplements: suitable for athletes and for vegan; certified gluten free, lactose free, GM free, doping tested and packed to Zero Impact® on the environment.
Food supplements for sportsmen GJAV contain pH alcalin ®, that is a mixture of alkaline mineral salts. This is excellent in absorbing sugars and amino acids.
Food supplements suitable for runners, triathletes and rugby players are formulated to be taken before, during and after the training.
GJAV è la prima linea Italiana di integratori alimentari per sportivi, adatta ai vegani, certificata senza glutine, senza lattosio, senza OGM testata doping free e confezionata con pack ad Impatto Zero®.
Gli integratori alimentari per sportivi GJAV contengono pH alcalin®, una miscela di sali minerali alcalinizzati, funzionale per l'assorbimento di zuccheri ed aminoacidi.
I prodotti indicati per runners, triatleti e rugbisti sono formulati per essere assunti prima, durante e dopo l'allenamento.
GJAV ist die erste Zeile der Sporternährung in Italien: ausgezeichnet für Sportler und geeignet für Veganer, zertifiziert glutenfrei, laktosefrei, gentechnikfrei, Doping-freie und voll gepackt mit Zero Impact ®-Umgebung.
Nahrungsergänzungsmittel für Sportler GJAV enthalten pH alcalin ®, das eine Mischung aus Mineralsalzen Alkali ist. Dies ist hervorragend für die Aufnahme von Zuckern und Aminosäuren.
Nahrungsergänzungsmittel sind für Läufer, Triathleten und Rugby-Spieler ausgezeichnet und sind so formuliert, vor genommen werden, während und nach dem Training.
L'approccio ideale dell'atleta all'alimentazione, sia esso amatore o élite, è rappresentato da compromessi. La performance, la salute a lungo termine, ma anche il piacere di condividere i momenti a tavola, rappresentano le forze che guidano le scelte individuali.
Molti sportivi non sanno è che l’equilibrio acido-base è uno dei fattori più importanti per le prestazioni atletiche. Gli atleti nel macro-ciclo di fase di carico dell’allenamento sono duramente colpiti dall’acidosi tissutale, una condizione in cui il pH del corpo tende verso valori marcatamente acidi a causa dello stress dell’allenamento ma anche per via degli alimenti assunti per supportare la preparazione fisica.
Uno stato di acidosi diventa quindi causa e conseguenza delle ridotte capacità di recupero dell’atleta e non crea le condizioni per ottenere il massimo della forma fisica. Quando a questa situazione di over training (sovrallenamento) caratterizzata da un surplus di acido lattico, si combinano gli effetti acidificanti di alimenti ricchi di proteine animali (formaggi, carne e pesce etc) consumati dagli atleti con l’intento di ricostruire il muscolo si ottiene la tempesta perfetta di acidità.
La dieta mediterannea - di Michele ZonnoMedOliveOil
La dieta mediterannea - di Michele Zonno. 4 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Nuovo rivoluzionario prodotto per il tuo benessere!
Scopri un nuovo modo per contrastare l'eccesso di colesterolo!
Per info chiama ora il 3208159275!!!
Con l'occasione del 1* Universitary Crossfit Contest organizzato da CrossFit RedWall Cusferrara si terrà un master su:
PALEODIET E CROSSFIT
-consigli pratici per un alimentazione funzionale e migliorativa della performance
-come combinare all'allenamento la dieta alimentare per riduzione della massa grassa e aumento della tonicita' muscolare.
Relatore: Jacopo Zuffi
R&S GJAV
E’ arrivata l’estate, come nutrirsi?
Ce lo racconta Federica Pessina, nostra dietista, mentre Chiara Zanotti ci accompagnerà nella preparazione di gustose ricette, facili da preparare, fresche e nutrienti.
Potete sbizzarrivi con leggere le slide di Federica e preparare le ricette autonomamente oppure seguire Chiara passo dopo passo nella preparazione delle ricette.
La prevenzione inizia dalla tavola e in estate la parola d’ordine è: Idratazione!
Buona estate
Link: colazione con Chiara Zanotti www.aipleucemiamieloidecronica.it/cooking-academy-con-chiara-focaccia-proteica-al-quark-e-frutti-di-bosco/
Link: piatto unico ideale per il pranzo o la cena con Chiara Zanotti www.aipleucemiamieloidecronica.it/cooking-academy-con-chiara-riso-venere-con-seppie-e-gamberi-di-mazara-del-vallo/
1. IL VINO NELLO SPORT : il ruolo dei Polifenoli MARSALA 05-APRILE 2008 Biblioteca Comunale Complesso Monumentale S. Pietro Relatore : Giuseppe Salvatore Trapani Gastroenterologo [email_address]
15. IL COSTO ENERGETICO DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE Prevalentemente aerobiche con dispendio energetico pesante Aerobico-anaerobiche alternate con dispendio energetico moderato Prevalentemente anaerobiche con dispendio energetico leggero Corsa di fondo Calcio Corsa veloce Corsa campestre Judo Salto con l'asta Ciclismo Basket-ball Salto in lungo Nuoto Rugby Salto in alto Sci di fondo Hockey su ghiaccio Salto triplo Canottaggio Hockey su prato Lancio del disco Sport estensivi o di lunga durata Pallavolo Sport intensivi o esplosivi o di velocità Kcal/Kg/h di allenamento min 6 - max 18 Kcal/Kg/h di allenamento min 5 - max 15 Kcal/Kg/h di allenamento min 3 - max 12
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21. GLI ANTIOSSIDANTI Siccome la fisiologica usura del metabolismo cellulare porta alla normale produzione di prodotti radicali liberi e metaboliti intermedi,che si liberano dalle reazioni ossidative enzimatiche e non enzimatiche a livello delle membrane biologiche (ossidazione cellulare) si capisce come importante sia l’azione delle sostanze dette Antiossidanti che agiscono invece contro l’ accumulo di sostanze Ossidate (radicali liberi ) nelle cellule e quindi contro l’invecchiamento cellulare . Gli antiossidanti sono pertanto gli omini delle pulizie !
22. GLI OMINI DELLE PULIZIE ! I PIU’ COMUNI “OMINI” ANTIOSSIDANTI SONO ….. 1) I Tocoferoli (vitamina E contenuta nell’olio di semi di arachide , farina) che agiscono beneficamente nell’aterosclerosi . 2) I Carotenoidi (vit. A presente nelle carote ,pomodori ) nella funzione visiva , riproduttiva e contro le neoplasie mammarie. 3) L’Acido Ascorbico ( vit. C presente nel limone , agrumi in genere ) nelle malattie da raffreddamento . 4) I Polifenoli (pigmnenti presenti nel vino) nella circolazione sanguigna. 5) Gli A cidi grassi insaturi ( vit.F presente nell’olio d’oliva , pesce azzurro ) . Tutti questi antiossidanti ,insieme a quelli contenuti nella cipolla , aglio , olive , agiscono su sofisticati sistemi e catene enzimatiche quali quelle delle Catalasi ,Glutatione Perossidasi (aterosclerosi), del Glutatione ridotto e delle Perossidasi Lipidiche (malattie del fegato) e delle Superossido Dismutasi (infiammazione).
23. STUDI EFFETTUATI Studi pilota effettuati in Italia a Sapri (studi transculturali dell’Italia Meridionale nella popolazione semirurale che consumava molto alcool ,associato a fumo di sigaretta ed ad oltre 3 gr di sale) , confrontati con quelli effettuati in Scozia e Finlandia hanno confermato i dati suddetti .L’alto valore di p/s(acidi grassi polinsaturi/saturi) nella dieta e’ la panacea per una corretta alimentazione ed equilibrio di normopeso . Infatti L’UTILIZZO di acidi grassi insaturi,mono e polinsaturi quali l’olio di oliva (omega 6) e pesce azzurro ( Omega 3 ) , con agenti antiossidanti in particolare Vit.E e Polifenoli del VINO, rilevato in Italia , porta ad una PIU’ bassa mortalita’ cardiaca e vascolare rispetto agli altri paesi europei dove questo schema dietetico non veniva osservato !
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54. GRAZIE DELLA CORTESE ATTENZIONE Vivere meglio rete 4 5 ° congresso vino e salute Zdf a Pantelleria Giornale cinese