1. Frida Kahlo
«Hanno pensato che fossi una surrealista, ma non lo ero.
Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà.»
2. Il Surrealismo
Primo manifesto surrealista del 1924 definiva
così il movimento: “Automatismo psichico puro,
attraverso il quale ci si propone di esprimere, con
le parole o con la scrittura o in altro modo, il reale
funzionamento del pensiero. Comando del
pensiero, in assenza di qualsiasi controllo
esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni
preoccupazione estetica e morale”.
3. Biografia
Nasce a Città del Messico nel 1907, ma le piaceva dire
che era nata nel 1910.
All’età di 6 anni spina bifida
1922 scuola Escuela Nacional preparatoria
1925 incidente
Arte unica via di fuga dalle ferite autoritratti
4. L’incidente
la colonna vertebrale le si spezzò in tre
punti nella regione lombare;
si frantumò il collo del femore e le costole;
la gamba sinistra riportò 11 fratture;
il piede destro rimase slogato e
schiacciato;
la spalla sinistra restò lussata e l'osso
pelvico spezzato in tre punti;
un corrimano dell'autobus le entrò nel
fianco.
5. L’autobus
Frida dipinse 1929, Kahlo dipinse l’autobus, una rappresentazione di ciò
che vide negli istanti prima dell’incidente.
6. Il baldacchino
Venne l’idea di fissare uno specchio al baldacchino, così che avesse almeno la
propria immagine da ritrarre.
«Dipingo per me
stessa perché
trascorro molto
tempo da sola e
perché sono il
soggetto che conosco
meglio.»
7. Biografia
Diego Rivera
“Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo fu quando
un tram mi mise al tappeto, l’altro fu Diego”.
8. Novelli sposi, 1931
Realizzato, almeno all’inizio, come dono
nuziale per Diego, il dipinto è influenzato
dallo stile dello stesso Rivera, vicino
alle tendenze naïf della pittura folcloristica
messicana del XIX secolo.
«Ci vedete qui, io Frida Kahlo insieme al mio
amato marito Diego Rivera. Ho dipinto questi
ritratti nella bella città di San Francisco,
California, per il nostro amico Mr. Albert
Bender, ed era nel mese di aprile dell’anno
1931».
9. Biografia
1930 Stati Uniti muro all'interno del Rockefeller Center di
New York
Frida scopre di essere incinta aborto
1939 divorzio
Un anno dopo, Rivera chiede a Frida di risposarlo
10. Autoritratto al confine tra Messico e USA
Dipinto diviso a metà:
A destra come Frida vede gli
USA: la potenza mondiale fatta di
industria, inquinamento e
cemento.
A sinistra la sua terra natale: il
Messico
11. Ospedale Henry Fold (il letto volante),1932
Dalla pancia escono tre vene che conducono a
vari elementi differenti.
Una vena conduce a un bambino (quello che
avrebbe voluto avere)
La vena a destra conduce ad una lumaca (lentezza
dell’aborto)
La vena a sinistra conduce alla parte inferiore del
tronco umano e la vena a destra verso la parte
bassa del corpo umano (causa dell’impossibilità di
avere una gravidanza)
In basso a sinistra, un’altra vena conduce ad un
oggetto meccanico (malfunzionamento del corpo)
L’orchidea: un fiore che Diego le portò mentre lei
era ricoverata
12. Le due Frida
Dipinto legato alla separazione con
Rivera.
Una Frida vestita con abiti europei
L’altra indossa abito messicano
Vena tagliata ferita e dolore causati
dalla fine del matrimonio
Lotta interiore mentre si occupava del
divorzio
13. Autoritratto con collana di spine e colibrì
Dipinto terminato ad un anno dal
divorzio da Diego Rivera, nel 1940.
Collana di spine intorno al collo
“in fin dei conti, possiamo sopportare
molto di più di quello che pensiamo”.
Frida inserisce anche una scimmia =
figli mai avuti
14. Il Cervo ferito, 1946
Il cervo, con la testa di Frida, giace ferito sotto un ramo spezzato, che veniva utilizzato nei
riti funebri messicani, per questo è probabile che il cervo stia per morire.
La scelta di identificarsi con il cervo è stata forse ispirata al suo cerbiatto, Granizo.
15. Morte
Il suo ultimo dipinto, eseguito otto
giorni prima di morire, è un estremo
omaggio reso alla vita. Ritrae dei
cocomeri che si stagliano, verdi e rossi,
su un cielo azzurro e sulla polpa
succosa e sensuale di una delle fette è
scritto Viva la Vida. Un vero e proprio
inno alla vita.
Morì di embolia polmonare a 47 anni
nel 1954.
«Spero che l'uscita sia gioiosa e spero
di non tornare mai più.»