Incentivare i piccoli e i giovanissimi al piacere della lettura...Come? Realizzando dei booktrailer. In questa relazione è tutto spiegato nei minimi particolari con riferimento anche al link del mio profilo PREZI che mostra il booktrailer creato ad hoc per il tema trattato
Tanti modi per leggere. Bambini e storie digitaliSandra Olianas
Il mondo del digitale introduce nuovi modi del narrare che non devono essere visti in contrapposizione con le narrazioni tradizionali, ma vanno anzi studiati anche nelle loro potenzialità di mezzi di avvicinamento alla lettura. Ma il tempo che il bambino trascorre con una app sul tablet può essere considerato veramente tempo trascorso a leggere?
Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale, ...Luisa Marquardt
La presentazione PPT si riferisce al videointervento di Beatrice Eleuteri, Dottoranda presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale".
Abstract
Un essere informe, o troppo magro o troppo grasso (comunque non molto in salute in quanto, ovviamente, non fa sport), chino su una scrivania, al buio, solo, con la fioca luce di una lampada a rischiarare le pagine giallastre su cui sta perdendo la vista (indossa infatti, il più delle volte, occhiali a fondo di bottiglia). Non ha amici, non ha fidanzato/fidanzata, si veste da anziano e ha perso ogni contatto con la realtà, tant’è che quando parla non lo si capisce. È il lettore, o meglio, l’immagine che di lui emerge dalle parole dei ragazzi coinvolti in un’indagine motivazionale sulla lettura del 2018.
Chi mai vorrebbe fare questa fine, soprattutto in adolescenza, quando il nostro corpo è nel pieno delle sue energie e va mostrato, pompato, agitato e sfruttato in tutte le maniere possibili? La domanda è, naturalmente, retorica.
Spesso si pensa che ad un bambino, ormai ragazzo, basti insegnare a leggere e scrivere perché poi ci si possa sentire in diritto di rimproverargli quando non lo fa o se non lo fa bene. Ebbene non basta saper leggere per volerlo fare.
La lettura è un habitus che può stare stretto, o largo, che bisogna provare in camerino prima dell’acquisto. La biblioteca scolastica è quella taverna in cui i ragazzi, anche quelli provenienti dai contesti più culturalmente deprivati, devono poter parlare di storie, di esperienze, di opinioni, una piazza per incontrare i libri, certo, ma soprattutto lettori e lettrici; una bottega per cucire il proprio habitus di lettore su misura, svecchiandolo dalla vecchia immagine topesca, in modo da poterci crescere dentro.
Tanti modi per leggere. Bambini e storie digitaliSandra Olianas
Il mondo del digitale introduce nuovi modi del narrare che non devono essere visti in contrapposizione con le narrazioni tradizionali, ma vanno anzi studiati anche nelle loro potenzialità di mezzi di avvicinamento alla lettura. Ma il tempo che il bambino trascorre con una app sul tablet può essere considerato veramente tempo trascorso a leggere?
Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale, ...Luisa Marquardt
La presentazione PPT si riferisce al videointervento di Beatrice Eleuteri, Dottoranda presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale".
Abstract
Un essere informe, o troppo magro o troppo grasso (comunque non molto in salute in quanto, ovviamente, non fa sport), chino su una scrivania, al buio, solo, con la fioca luce di una lampada a rischiarare le pagine giallastre su cui sta perdendo la vista (indossa infatti, il più delle volte, occhiali a fondo di bottiglia). Non ha amici, non ha fidanzato/fidanzata, si veste da anziano e ha perso ogni contatto con la realtà, tant’è che quando parla non lo si capisce. È il lettore, o meglio, l’immagine che di lui emerge dalle parole dei ragazzi coinvolti in un’indagine motivazionale sulla lettura del 2018.
Chi mai vorrebbe fare questa fine, soprattutto in adolescenza, quando il nostro corpo è nel pieno delle sue energie e va mostrato, pompato, agitato e sfruttato in tutte le maniere possibili? La domanda è, naturalmente, retorica.
Spesso si pensa che ad un bambino, ormai ragazzo, basti insegnare a leggere e scrivere perché poi ci si possa sentire in diritto di rimproverargli quando non lo fa o se non lo fa bene. Ebbene non basta saper leggere per volerlo fare.
La lettura è un habitus che può stare stretto, o largo, che bisogna provare in camerino prima dell’acquisto. La biblioteca scolastica è quella taverna in cui i ragazzi, anche quelli provenienti dai contesti più culturalmente deprivati, devono poter parlare di storie, di esperienze, di opinioni, una piazza per incontrare i libri, certo, ma soprattutto lettori e lettrici; una bottega per cucire il proprio habitus di lettore su misura, svecchiandolo dalla vecchia immagine topesca, in modo da poterci crescere dentro.
Valu.enews per la divulgazione scientifica del progetto pon valu.ercristallo
Presentazione di Mattia Baglieri, Roberta Cristallo e Donatella Poliandri alla XXII edizione del Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana di Valutazione AIV, Venezia 3 aprile 2019.
Il piacere di Leggere - dal testo di Aidan Chambers (Sonda Edizioni)Milena Galeoto
Leggere non è solo decodificare i segni tracciati sulla carta: significa vivere infinite vite e storie, immergersi e riflettere sulle vicende virtuali dei personaggi per comprendere meglio noi stessi. Leggendo insieme ad altri e discutendo di quanto abbiamo letto, la comunicazione diviene poi un mezzo di conoscenza collettivo.
Come si guida al piacere della lettura nelle scuole italiane?
Ancora oggi si continua a proporre un solo libro di narrativa per tutta la classe, a cui si fanno seguire analisi, verifiche sulle comprensione del testo attraverso schede preconfezionate. Per Chambers il problema fondamentale è proprio quello della scelta, che va messa in relazione alle capacità del giovane lettore ma anche ai suoi interessi.
L’insegnante, come «facilitatore», deve pertanto conoscere bene il mondo del lettore, bambino o adolescente che sia, i suoi pensieri, comportamenti, desideri.
A questo deve aggiungere una conoscenza approfondita della letteratura contemporanea, per offrire quei testi in cui i ragazzi possano ritrovare se stessi e il loro mondo. Testi in cui potranno riconoscersi perché i protagonisti pensano, agiscono e si comportano come loro.
Leggere è importante? Secondo Aidan Chambers, che alla scrittura e alla critica letteraria ha dedicato tutta la sua attività, ogni bambino, imparando a leggere e a parlare dei libri che legge a scuola, potrà conservare sia l’amore per la lettura che la capacità di comunicare in modo appropriato ed efficace.
Partendo dunque da questo presupposto, l’autore propone il suo «approccio», più che un metodo sistematicamente definito che ogni insegnante può applicare adattandolo ai propri alunni, grazie alle informazioni pratiche per condurre un incontro a scuola, alle diverse tecniche e ai suggerimenti per guidare i bambini a esprimersi nel modo migliore.
Chambers si sofferma soprattutto sui diversi criteri di scelta delle letture, sulle domande e le frasi chiave per avviare e far procedere la lettura coinvolgendo anche i non lettori.
Arricchito da esperienze e approfondimenti a cura di Maria Pia Alignani e da un saggio introduttivo di Livio Sossi sugli elementi fondamentali della scrittura per ragazzi, questo manuale è indispensabile per gli insegnanti della scuola elementare e media, ma anche per gli studenti universitari di Scienze dell’educazione.
Una miniera di esperienze pratiche, approfondimenti e riferimenti bibliografici italiani e stranieri a cura di Maria Pia Alignani, e un saggio di Livio Sossi sulla scrittura per ragazzi e il valore del contributo di Chambers nel campo della letteratura.
Luciano mariani Nuovi ambienti di apprendimentoLuciano Mariani
I nuovi contesti di apprendimento richiedono, da una parte, un esame attento delle potenzialita' e criticita' degli apprendimenti informali che avvengono fuori dalla classe, e dall'altra, una presa in carico delle alfabetizzazioni, multimediali e sociali, attivate dai nuovi mezzi di informazione e comunicazione.
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoOrnella Russo
Le attività di Digital e Information Literacy svolte dalla Biblioteca all'interno del Progetto Il Linguaggio della Ricerca promosso dall'Area della Ricerca del CNR di Bologna
Le life skills e le competenze chiave di cittadinanza Carmela Scarinzi
Project work in pedagogia e didattica per l'innovazione scolastica "Io, noi, gli altri" Insegnare ai bambini con una storia come andare oltre le apparenze ...
La lettura condivisa come strategia per favorire la continuità educativa nel ...Luisa Marquardt
Giovanni Moretti e Bianca Briceag, rispettivamente Professore ordinario e Dottoranda dell'Università Roma Tre, Dipartimento Scienze della Formazione, presentano un contributo che affronta il tema della lettura condivisa ad alta voce (Cardarello, 2004; Bortnem, 2008; Moretti, 2017; Morini, 2017) con i bambini della prima infanzia.
La lettura condivisa è ritenuta fondamentale per lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino e rappresenta un dispositivo efficace per favorire la continuità educativa tra bambini di zero-tre e tre-sei anni.
L’istituzione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni (D.Lgs. 65/2017) sollecita l’attivazione di interventi educativi che favoriscano la collaborazione tra asili nido, sezioni primavera e scuole dell’infanzia (Bondioli & Savio, 2012; Zaninelli, 2018).
Gli autori presentano un percorso di lettura condivisa realizzato nell’a.s. 2018/19 con i bambini della prima infanzia con l’obiettivo di valorizzare la continuità educativa tra alcune sezioni primavera aggregate alla scuola dell’infanzia.
Nella ricerca sono state coinvolte 11 sezioni primavera associate ad altrettante scuole dell’infanzia della regione Lazio.
Per la realizzazione di una lettura ad alta voce di qualità hanno svolto un ruolo rilevante la consapevolezza nella scelta del libro a stampa o in formato digitale e l’accurata progettazione condivisa tra gli educatori e gli insegnanti.
Dalle osservazioni svolte nelle sezioni è emerso che la lettura condivisa ad alta voce è una strategia positiva sia per promuovere la continuità educativa sia per favorire la partecipazione attiva dei bambini e delle bambine alle attività educative nella fascia zero-sei anni.
Artefatti Cognitivi (se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco)Gianfranco Pulitano
Tesi per Master di I livello in Metodologie Didattiche, Psicologiche, Antropologiche e Teoria e metodi di progettazione. Una ricerca sull'importanza di inserire nella didattica tradizionale gli artefatti cognitivi come alternativa all'uso dei libri di testo.
Il distacco tra società e scuola può essere colmato attraverso l'applicazione didattica del costruttivismo e l'apprendimento in ambiente tecnologico web 2.0
Il kit per la classe IL RESPIRO DI TUTTI nasce dalla proficua collaborazione fra Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus, con una storia lunga centoventi anni nella cura e nell’accoglienza di disabili gravi e gravissimi, Carthusia Edizioni, casa editrice dall’elevata progettualità esperta nella comunicazione rivolta a bambini, insegnanti e famiglie, e con l’importante supporto dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia Ambito Territoriale di Milano.
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
Relazione corso aggiornamento/UNESCO-Heritage 2016Chayn Italia
la relazione qui presentata tratta il tema della volorizzazione del patrimonio identitario delle donne vittime di duplice discriminazione, etnica e di genere.
Come educare alla non violenza?
la quarta ed ultima parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
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Ancora oggi si continua a proporre un solo libro di narrativa per tutta la classe, a cui si fanno seguire analisi, verifiche sulle comprensione del testo attraverso schede preconfezionate. Per Chambers il problema fondamentale è proprio quello della scelta, che va messa in relazione alle capacità del giovane lettore ma anche ai suoi interessi.
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Una miniera di esperienze pratiche, approfondimenti e riferimenti bibliografici italiani e stranieri a cura di Maria Pia Alignani, e un saggio di Livio Sossi sulla scrittura per ragazzi e il valore del contributo di Chambers nel campo della letteratura.
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Gli autori presentano un percorso di lettura condivisa realizzato nell’a.s. 2018/19 con i bambini della prima infanzia con l’obiettivo di valorizzare la continuità educativa tra alcune sezioni primavera aggregate alla scuola dell’infanzia.
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Come educare alla non violenza?
la quarta ed ultima parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
la terza parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
Analisi critiche e operative delle proposte progettuali a livello istituziona...Chayn Italia
la seconda parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
la prima parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
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La mappa è stata realizzata con Cmap ed è costruita su 3 livelli principali caratterizzati da diversi colori, i livelli sono: 1. Aree disciplinari, 2. Teorici, 3. Concetti chiave e visioni del mondo. Caratteristica della mappa è che ogni nodo di ogni livello presenta un link che rimanda alla corrispondente voce di Wikipedia in inglese.
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Tecnologie didattiche per la disabilita uditiva-4Chayn Italia
4° ed ultimo blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
2° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
La sordità e le tappe dello sviluppo-1Chayn Italia
1° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
4° ed ultimo insieme di slides che richiama al tema della Programmazione Neurolinguistica come metodo didattico per facilitare il processo di insegnamento-apprendimento della L2 a studenti DSA
3° insieme di slides che richiama al tema della Programmazione Neurolinguistica come metodo didattico per facilitare il processo di insegnamento-apprendimento della L2 a studenti DSA
2° insieme di slides che richiama al tema della Programmazione Neurolinguistica come metodo didattico per facilitare il processo di insegnamento-apprendimento della L2 a studenti DSA
1° insieme di slides che richiama al tema della Programmazione Neurolinguistica come metodo didattico per facilitare il processo di insegnamento-apprendimento della L2 a studenti DSA
1. Il piacere di leggere: formazione, cultura, crescita, Sapere…
l’uso della testualità multimediale
Booktrailer “Il Piccolo Principe”
Antoine de Saint Exupéry
Corso “Social media Strategies 2015”
Università degli Studi di Firenze
Progettista: Tutor:
Stella Rita Emmanuele Prof. Gianluca Simonetta
2. 1/12
“Una mattina ti svegli e dici: << Era solo una favola…>>
Sorridi di te. Ma nel profondo non sorridi affatto.
Sai bene che le favole sono l’unica verità della vita.”
Antoine de Saint Exupéry
SCENARIO/CONTESTO DI RICERCA
Occuparsi di lettura e scrittura digitale significa compiere un’esplorazione a tutto tondo delle nuove
forme di testualità, collocando la riflessione in una prospettiva storica, partendo dall’analisi della
tradizione, attraverso considerazioni e sviluppi tecnologici, ripresa di forme comunicative e
sperimentazioni nella direzione di un futuro che possiamo solo intravedere e che inequivocabilmente
cambierà le nostre abitudini. Con i supporti digitali il rapporto con il testo si è modificato
profondamente: si legge, si scrive, si pubblica in spazi, tempi e modi mai sperimentati prima. I testi
si possono leggere ma anche ascoltare, guardare, toccare; si possono attraversare sfuggendo alla
lettura lineare; si possono scrivere collettivamente in modo interattivo e co-progettuale a distanza.
La realtà attuale, contraddistinta da sviluppi estremamente rapidi, soprattutto nel campo della
comunicazione, ci conduce verso un dinamico adeguamento alle nuove esigenze e la scuola se vuole
conservare il suo importante ruolo nella società, quello di formatore di coscienze, deve
necessariamente adattarsi a questi cambiamenti per non esserne travolta. Un modo per farlo è quello
di aprirsi alle novità e non solo nei contenuti, ma soprattutto nel modo di "fare scuola". E' compito
della scuola creare un clima diverso, in cui i discenti possano trovare un più ampio ventaglio di
motivazioni e stimoli; qui la didattica di tipo multimediale può giocare un ruolo importante. Essa va
intesa come “spazio” entro il quale confluiscono gli incroci fra i diversi linguaggi, tra i diversi temi,
tra i diversi media. Sappiamo bene che non esiste un sapere uguale per tutti, ma un processo che
deriva dalle realtà culturali e concrete in cui si trova ad operare ed è in questo contesto che gli
strumenti multimediali possono assumere un ruolo determinante.
PROBLEMA DI RICERCA
Purtroppo, gli ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura riportano dati allarmanti: circa 23 milioni di
persone con più di 6 anni dichiarano di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, per motivi
non scolastici o professionali. La fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni,
quindi in età adolescenziale in cui i ragazzini sono influenzati dai best-seller come “Saga Twilight;
3. 2/12
“Saga Divergent”, “Saga Hunger Games” ed altri ancora, ma in alta percentuale (66,9%) solo coloro
con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri. La
situazione si presenta ancora più drastica al Sud Italia, in cui meno di una persona su tre ha letto
almeno un libro (29,4%) e quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa; mentre i
“lettori forti”, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono solo il 14,3% dei
lettori in toto.
Se paragoniamo questi ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura con quelli estratti ed analizzati
dall’Osservatorio social media 2015 che riporta il numero di coloro che si sono collegati almeno
una volta al mese, la differenza è assai notevole e propongo questo confronto perché i social network
sono oggi considerati “nuove tipologie di lettura”; è emerso che: il 60% degli italiani (36,3 milioni)
accede regolarmente a Internet. Gli account attivi sui social sono in totale 28 milioni e la maggior
parte degli utenti accede tramite mobile, un dato che è cresciuto sensibilmente negli ultimi 12 mesi
(+11%). Il social network più utilizzato rimane Facebook (83% degli account sul totale degli utenti
internet) seguito da Instagram (17%), Google Plus (16% di italiani attivi) e Twitter (15%),
quest’ultimo è ancora poco usato perché considerato dagli studiosi un “social di nicchia” più
intellettuale. Di per sé il fatto che le persone utilizzino i social network non è un dato negativo, lo
diventa se spendono molto tempo in attività di questo tipo a discapito della lettura, alimentando il
fenomeno della “disaffezione alla lettura” che consiste nel mancato interesse verso la stessa perché
non c’è alle spalle del fanciullo una famiglia che lo crei. Allora ci si chiede: "E' possibile formare un
lettore motivato verso i libri e la lettura? E quali sono le esperienze da proporre per un inizio positivo
della lettura?" L’analisi dei fattori che influenzano la lettura è interessante. “Il lettore di libri” è tale
perché ha maturato un buon rapporto con l’oggetto libro, perché ne ha compreso la forza
comunicativa, ha elaborato la capacità di decodificare e di trasferire sul piano emozionale la parola
scritta e tutto ciò avviene tra l’infanzia e l’adolescenza grazie ad iniziative (promosse dalla scuola,
dalla famiglia e da altre istituzioni) motivanti.
OBIETTIVO DI RICERCA
Obiettivo principale della ricerca è studiare alcune modalità che possono contribuire a riavvicinare i
giovani al piacere della lettura. In quanto i bambini imparano a leggere il mondo prima ancora di
leggere i libri abbinando un oggetto ad un simbolo astratto - la parola detta o scritta che sia. Imparano
a leggere ascoltando, perché quando vengono loro raccontate delle storie sviluppano il pensiero,
l’'immaginazione e la fantasia. Ed infine, i bambini imparano guardando l'adulto che legge, perché
l'esempio è una tra le forme più efficaci di insegnamento-apprendimento. Allora ci si chiede: “I
4. 3/12
bambini come possono essere invogliati al piacere della lettura se non esistono libri in casa, tanto
meno genitori pronti a leggere le fiabe ai loro figli perché sono purtroppo assenti o impegnati in
altre attività?” Solo la scuola, in queste situazioni, può e deve intervenire. Una preparazione alla
lettura si costruisce lentamente attraverso una funzionale strategia coordinata in equipe
multidisciplinare, rafforzando nell'immaginario infantile l'associazione della lettura ad un'attività
estremamente piacevole che aprirà la porta a tutta una serie di benefici fondamentali per lo sviluppo
emotivo e mentale del bambino, nel suo percorso di crescita attraverso l'adolescenza verso l'età adulta.
OGGETTO/STRUMENTO DI RICERCA
Lo strumento per l’obiettivo di ricerca potrebbe essere l’utilizzo e la produzione di booktrailer.
Se il booktrailer non viene considerato come una semplice pubblicità su un brand, ma come “oggetto
multimediale” volto a promuovere la lettura e a diffondere le passioni da essa suscitate in maniera
innovativa, allora, può davvero assolvere ad una funzione importante. L’idea di stimolare gli alunni
attraverso la realizzazione e la libera diffusione online di questi prodotti, magari in internship con
altre scuole del territorio, può essere un vero motore di promozione della lettura tra le fasce più
giovani della popolazione. Il booktrailer comporta la realizzazione di un video che racconta un libro
in soli tre minuti ed offre, da un punto di vista “scolastico”, l’occasione per acquisire capacità di
sintesi, dimostrare che si è letto e compreso davvero il libro in questione, mediante un originale
processo di apprendimento da parte degli studenti coinvolti emotivamente. Il booktrailer deve estrarre
l’anima del libro, non la trama, questo spetta alla lettura dell’opera. Le musiche sono fondamentali
per generare e suscitare emozioni. La produzione del booktrailer consente di utilizzare una varietà di
linguaggi (interviste, immagini di repertorio, testo esplicativo) collegati da una linea di senso comune
che fa diretto riferimento ad elementi della fabula e dell’intreccio dell’opera presentata. Nel
booktrailer, tuttavia, non si devono fissare i fuochi narrativi, i fatti principali della storia raccontata,
quanto gli elementi comunicativi, esso “non deve svelare ma suscitare”.
Attivare progetti scolastici sulla testualità multimediale usufruendo di tale strumento potrebbe
risultare un ottimo input per il raggiungimento dell’obiettivo: ri-avvicinare giovani e giovanissimi al
piacere di leggere in quanto formazione, cultura e sapere sono le uniche formule “magiche” per
sfuggire dalle reali brutalità dettate dall’ignoranza e dalla non conoscenza.
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PROCEDURA/PROCESSO SPERIMENTALE
Ogni applicazione creativa, stimolata da un utilizzo innovativo di una tecnologia, necessita anche di
un senso che gli consente di diventare soggetto per compiere l’azione finalizzata all’ottenimento di
un obiettivo dato. Creativamente parlando, il booktrailer è strettamente connesso alla multimedialità.
Le possibili applicazioni pedagogico-didattiche per le scuole devono essere apparentemente semplici,
coinvolgenti, creative, realizzabili durante l’orario scolastico e/o in laboratori extra-scolastici;
progettati da un equipe multidisciplinare (pedagogista, insegnante curriculare, insegnante di sostegno,
psicologo, operatori). Il target al quale voglio rivolgere la sperimentazione sono giovani studenti di
età compresa tra i 6 e i 14 anni che rispettivamente frequentano le classi della scuola primaria e
secondaria di I grado. L’idea è quella di affiancare i docenti in un percorso di progettazione assistita
con interventi mirati all’interno delle classi. L’intero percorso sarà monitorato e studiato tramite l’uso
di strumenti di ricerca progettati ad hoc per l’osservazione.
Un esempio pratico: viene assegnato ai discenti, di una prima classe di scuola superiore di I grado,
l’analisi e la comprensione dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry. La scelta
non è casuale in quanto essa costituisce la storia più bella di tutti i tempi, scritta e pubblicata per
bambini ma in realtà indirizzata verso il mondo degli adulti che non devono mai perdere i veri valori
della vita: amicizia, amore, rispetto, conoscenza. Probabilmente i giovani in questione non avranno
il libro oppure non possono permettersi di acquistarlo (famiglie in condizioni socio-economiche
difficili), in casa non verranno di certo stimolati alla lettura né alla comprensione dell’opera (assenza
dei genitori, condizioni socio-culturali drastiche): ecco che la didattica multimediale può contribuire
a risolvere il problema. In classe l’insegnante spiega il libro, suddividendolo in capitoli nel corso del
primo trimestre dell’anno scolastico e suggerisce una nuova modalità di presentazione: progettare in
group-work un booktrailer che spieghi tramite mezzi multimediali i capitoli già trattati. In tal modo
il docente sarà in grado di valutare per ogni singolo alunno la capacità di sintesi, la creatività, la
propensione a lavorare in gruppo e molto altro ancora. Il booktrailer può essere semplicemente
realizzato usufruendo delle ICT presenti già nelle aule informatiche delle scuole. Durante la fase
operativa l’insegnante insieme agli altri collaboratori d’equipe mostrano ai ragazzi alcuni booktrailer
professionali presenti su Youtube così da invogliare loro ad iniziare una ricerca su internet per il
reperimento di video, immagini e musiche; in questo caso sarebbe molto utile l’archivio di Creative
Commons, dove reperire tutto il materiale libero da copyright che spesso è possibile riutilizzare
citando autori e fonti. Ovviamente, le immagini devono essere inerenti alla storia da raccontare,
quindi, bisogna in primis stabilire ai fini della ricerca alcune parole chiave riassuntive della
presentazione; in tal caso risulterebbe utile abbozzare in .docx un canovaccio (o per rimanere
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nell’ambito della multimedialità uno storyboard). Il booktrailer può essere realizzato con Windows
Movie Maker o Prezi, applicazioni facile da usare. Sotto la guida dell’insegnante questo materiale,
una volta realizzato, potrebbe essere messo online su blog di lettura collaborativa e quindi trarre
ulteriori spunti didattici e consigli di lettura che soggettivamente o collettivamente interessino e
stimolino gli studenti. Il booktrailer è uno strumento utile che può essere inserito agevolmente nella
pratica didattica quotidiana per progetti multidisciplinari.
Il monitoraggio della sperimentazione avverrebbe a cura dell’insegnante che periodicamente si
confronterà sugli esiti in equipe multidisciplinare. Alcuni strumenti utili alla valutazione della
sperimentazione: un questionario in itinere sottoposto agli insegnanti al fine di valutare stabilità e/o
incrementi positivi tra gli studenti verso il piacere della lettura, come i ragazzi si approcciano alla
multimedialità e dunque alla realizzazione di booktrailer; ed infine interviste obiettive ma non
pressanti per constatare l’interesse degli alunni alla lettura e ad una didattica multimediale.
Nella progettazione di un intervento di implementazione di ICT in contesto scolastico è di
fondamentale importanza tenere conto del potenziale interesse nei confronti del progetto da parte dei
destinatari cui è rivolto, in quanto l’interesse è sintomo di un bisogno e il primo motore della
motivazione. La tecnologia deve, quindi, poter offrire una decisiva opportunità di riconfigurare
l’organizzazione esistente, in direzione di un cambiamento delle pratiche.
Ho voluto dare atto alla sperimentazione dedicandomi alla lettura, analisi e comprensione dell’opera
“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry per realizzarne il booktrailer orientandomi grazie
alle seguenti fasi (già definite in primis):
1. Scegliere cinque booktrailer professionali sul canale Youtube; per avere una visione più ampia
dello strumento ho selezionato bootrailer che trattano letture diverse tra loro per genere ossia,
fantasy, novella gotica, romanzo, lettura per l’infanzia, thriller-giallo.
Essi sono elencati di seguito, con il link diretto e una breve descrizione dell’autore:
DIVERGENT di Veronica Roth - Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=tu5Erw-posg&index=16&list=PL5A1C3F465FBC59B8
“A dystopian tale of electrifying decisions, stunning consequences, heartbreaking betrayals,
and unexpected romance”.
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SU ANASI di Dilka Bear - Booktrailer (versione in italiano)
https://www.youtube.com/watch?v=uT-5Kg1h4D0
" I suoi capelli erano come fili d’argento.
In riva al fiume che attraversava il fitto bosco.
Ogni notte li pettinava e cantava.
Si chiamava Su Anasi. La donna dell’acqua
Una favola tartara che mi raccontava mia nonna quando ero piccola. Ambientata nelle vicinanze di
Kazan".
PROMETTO DI SBAGLIARE di Pedro Chagas Freitas – Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=Uapw8cUXs_I
“Un fenomeno nato grazie al passaparola dei lettori che sembra non fermarsi…
Perché l’amore ci spezza, l’amore ci stordisce, l’amore ci fa sentire immortali e subito dopo
inermi e senza forze. Ma il suo potere più grande è quello di farci sentire liberi.
Questa è la storia di un amore che con un sussurro parla direttamente alla nostra anima”.
PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO di Leo Lionni - Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=NQwXPlEEjWM
“Una bellissima storia di amicizia e di (de)crescita felice raccontata a Galatina dal Formez ai
bambini Costruttori e Architetti dei Sogni”.
UNDER THE DOME di Stephen King - Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=zQJmy6k8NNY
“In the book a Maine town is subject to the imposition of an impenetrable dome that isolates
its citizens from the world”.
2. Segue un’analisi sul format dei booktrailer scelti, individuando i molteplici mattoncini che
lo compongono; i principali sono i seguenti:
Musica che accompagna il genere letterario;
Parole, frasi, brevi dialoghi estratti dall’opera;
Immagini coinvolgenti e inerenti all’opera.
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3. Il format dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry è stato smontato
secondo i punti di analisi (da esso è generato uno story-board) per essere successivamente ri-
montato grazie all’utilizzo dello strumento Prezi (http://prezi.com/) creato per realizzare
presentazioni di forte impatto. In un certo senso può esser visto come un’evoluzione di
PowerPoint, in quanto permette di disporre di tutti gli elementi che desideriamo mostrare
(immagini, testi, video…) in un unico grande spazio, come se fosse la tela di un quadro che
andiamo a riempire, e creare così una piacevole animazione multimediale.
Segue la rappresentazione grafica e didascalica dello schema di lavoro e dello story-board:
Booktrailer “Il Piccolo Principe”
Schema di lavoro:
1. Scegliere 5 booktrailer
2 (a) analizzarli
2 (b) griglia di analisi per creare
Smontando il format
(Ri) formare il format
Si comprende quali sono i mattoncini
che compongono il format
dei booktrailer analizzati
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Conclusione = frase; autore; libro e casa editrice; musica e diritti d’autore con
link diretto
Musica: Lily Allen “Somewhere only we Know”
4. Infine, ecco il link su Prezi che rimanda al booktrailer “Il Piccolo Principe”:
http://prezi.com/0umtwmfvi3qr/?utm_campaign=share&utm_medium=copy&rc=ex0share
Buona lettura e buona visione!
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