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Il piacere di leggere: formazione, cultura, crescita, Sapere…
l’uso della testualità multimediale
Booktrailer “Il Piccolo Principe”
Antoine de Saint Exupéry
Corso “Social media Strategies 2015”
Università degli Studi di Firenze
Progettista: Tutor:
Stella Rita Emmanuele Prof. Gianluca Simonetta
1/12
“Una mattina ti svegli e dici: << Era solo una favola…>>
Sorridi di te. Ma nel profondo non sorridi affatto.
Sai bene che le favole sono l’unica verità della vita.”
Antoine de Saint Exupéry
SCENARIO/CONTESTO DI RICERCA
Occuparsi di lettura e scrittura digitale significa compiere un’esplorazione a tutto tondo delle nuove
forme di testualità, collocando la riflessione in una prospettiva storica, partendo dall’analisi della
tradizione, attraverso considerazioni e sviluppi tecnologici, ripresa di forme comunicative e
sperimentazioni nella direzione di un futuro che possiamo solo intravedere e che inequivocabilmente
cambierà le nostre abitudini. Con i supporti digitali il rapporto con il testo si è modificato
profondamente: si legge, si scrive, si pubblica in spazi, tempi e modi mai sperimentati prima. I testi
si possono leggere ma anche ascoltare, guardare, toccare; si possono attraversare sfuggendo alla
lettura lineare; si possono scrivere collettivamente in modo interattivo e co-progettuale a distanza.
La realtà attuale, contraddistinta da sviluppi estremamente rapidi, soprattutto nel campo della
comunicazione, ci conduce verso un dinamico adeguamento alle nuove esigenze e la scuola se vuole
conservare il suo importante ruolo nella società, quello di formatore di coscienze, deve
necessariamente adattarsi a questi cambiamenti per non esserne travolta. Un modo per farlo è quello
di aprirsi alle novità e non solo nei contenuti, ma soprattutto nel modo di "fare scuola". E' compito
della scuola creare un clima diverso, in cui i discenti possano trovare un più ampio ventaglio di
motivazioni e stimoli; qui la didattica di tipo multimediale può giocare un ruolo importante. Essa va
intesa come “spazio” entro il quale confluiscono gli incroci fra i diversi linguaggi, tra i diversi temi,
tra i diversi media. Sappiamo bene che non esiste un sapere uguale per tutti, ma un processo che
deriva dalle realtà culturali e concrete in cui si trova ad operare ed è in questo contesto che gli
strumenti multimediali possono assumere un ruolo determinante.
PROBLEMA DI RICERCA
Purtroppo, gli ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura riportano dati allarmanti: circa 23 milioni di
persone con più di 6 anni dichiarano di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, per motivi
non scolastici o professionali. La fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni,
quindi in età adolescenziale in cui i ragazzini sono influenzati dai best-seller come “Saga Twilight;
2/12
“Saga Divergent”, “Saga Hunger Games” ed altri ancora, ma in alta percentuale (66,9%) solo coloro
con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri. La
situazione si presenta ancora più drastica al Sud Italia, in cui meno di una persona su tre ha letto
almeno un libro (29,4%) e quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa; mentre i
“lettori forti”, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono solo il 14,3% dei
lettori in toto.
Se paragoniamo questi ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura con quelli estratti ed analizzati
dall’Osservatorio social media 2015 che riporta il numero di coloro che si sono collegati almeno
una volta al mese, la differenza è assai notevole e propongo questo confronto perché i social network
sono oggi considerati “nuove tipologie di lettura”; è emerso che: il 60% degli italiani (36,3 milioni)
accede regolarmente a Internet. Gli account attivi sui social sono in totale 28 milioni e la maggior
parte degli utenti accede tramite mobile, un dato che è cresciuto sensibilmente negli ultimi 12 mesi
(+11%). Il social network più utilizzato rimane Facebook (83% degli account sul totale degli utenti
internet) seguito da Instagram (17%), Google Plus (16% di italiani attivi) e Twitter (15%),
quest’ultimo è ancora poco usato perché considerato dagli studiosi un “social di nicchia” più
intellettuale. Di per sé il fatto che le persone utilizzino i social network non è un dato negativo, lo
diventa se spendono molto tempo in attività di questo tipo a discapito della lettura, alimentando il
fenomeno della “disaffezione alla lettura” che consiste nel mancato interesse verso la stessa perché
non c’è alle spalle del fanciullo una famiglia che lo crei. Allora ci si chiede: "E' possibile formare un
lettore motivato verso i libri e la lettura? E quali sono le esperienze da proporre per un inizio positivo
della lettura?" L’analisi dei fattori che influenzano la lettura è interessante. “Il lettore di libri” è tale
perché ha maturato un buon rapporto con l’oggetto libro, perché ne ha compreso la forza
comunicativa, ha elaborato la capacità di decodificare e di trasferire sul piano emozionale la parola
scritta e tutto ciò avviene tra l’infanzia e l’adolescenza grazie ad iniziative (promosse dalla scuola,
dalla famiglia e da altre istituzioni) motivanti.
OBIETTIVO DI RICERCA
Obiettivo principale della ricerca è studiare alcune modalità che possono contribuire a riavvicinare i
giovani al piacere della lettura. In quanto i bambini imparano a leggere il mondo prima ancora di
leggere i libri abbinando un oggetto ad un simbolo astratto - la parola detta o scritta che sia. Imparano
a leggere ascoltando, perché quando vengono loro raccontate delle storie sviluppano il pensiero,
l’'immaginazione e la fantasia. Ed infine, i bambini imparano guardando l'adulto che legge, perché
l'esempio è una tra le forme più efficaci di insegnamento-apprendimento. Allora ci si chiede: “I
3/12
bambini come possono essere invogliati al piacere della lettura se non esistono libri in casa, tanto
meno genitori pronti a leggere le fiabe ai loro figli perché sono purtroppo assenti o impegnati in
altre attività?” Solo la scuola, in queste situazioni, può e deve intervenire. Una preparazione alla
lettura si costruisce lentamente attraverso una funzionale strategia coordinata in equipe
multidisciplinare, rafforzando nell'immaginario infantile l'associazione della lettura ad un'attività
estremamente piacevole che aprirà la porta a tutta una serie di benefici fondamentali per lo sviluppo
emotivo e mentale del bambino, nel suo percorso di crescita attraverso l'adolescenza verso l'età adulta.
OGGETTO/STRUMENTO DI RICERCA
Lo strumento per l’obiettivo di ricerca potrebbe essere l’utilizzo e la produzione di booktrailer.
Se il booktrailer non viene considerato come una semplice pubblicità su un brand, ma come “oggetto
multimediale” volto a promuovere la lettura e a diffondere le passioni da essa suscitate in maniera
innovativa, allora, può davvero assolvere ad una funzione importante. L’idea di stimolare gli alunni
attraverso la realizzazione e la libera diffusione online di questi prodotti, magari in internship con
altre scuole del territorio, può essere un vero motore di promozione della lettura tra le fasce più
giovani della popolazione. Il booktrailer comporta la realizzazione di un video che racconta un libro
in soli tre minuti ed offre, da un punto di vista “scolastico”, l’occasione per acquisire capacità di
sintesi, dimostrare che si è letto e compreso davvero il libro in questione, mediante un originale
processo di apprendimento da parte degli studenti coinvolti emotivamente. Il booktrailer deve estrarre
l’anima del libro, non la trama, questo spetta alla lettura dell’opera. Le musiche sono fondamentali
per generare e suscitare emozioni. La produzione del booktrailer consente di utilizzare una varietà di
linguaggi (interviste, immagini di repertorio, testo esplicativo) collegati da una linea di senso comune
che fa diretto riferimento ad elementi della fabula e dell’intreccio dell’opera presentata. Nel
booktrailer, tuttavia, non si devono fissare i fuochi narrativi, i fatti principali della storia raccontata,
quanto gli elementi comunicativi, esso “non deve svelare ma suscitare”.
Attivare progetti scolastici sulla testualità multimediale usufruendo di tale strumento potrebbe
risultare un ottimo input per il raggiungimento dell’obiettivo: ri-avvicinare giovani e giovanissimi al
piacere di leggere in quanto formazione, cultura e sapere sono le uniche formule “magiche” per
sfuggire dalle reali brutalità dettate dall’ignoranza e dalla non conoscenza.
4/12
PROCEDURA/PROCESSO SPERIMENTALE
Ogni applicazione creativa, stimolata da un utilizzo innovativo di una tecnologia, necessita anche di
un senso che gli consente di diventare soggetto per compiere l’azione finalizzata all’ottenimento di
un obiettivo dato. Creativamente parlando, il booktrailer è strettamente connesso alla multimedialità.
Le possibili applicazioni pedagogico-didattiche per le scuole devono essere apparentemente semplici,
coinvolgenti, creative, realizzabili durante l’orario scolastico e/o in laboratori extra-scolastici;
progettati da un equipe multidisciplinare (pedagogista, insegnante curriculare, insegnante di sostegno,
psicologo, operatori). Il target al quale voglio rivolgere la sperimentazione sono giovani studenti di
età compresa tra i 6 e i 14 anni che rispettivamente frequentano le classi della scuola primaria e
secondaria di I grado. L’idea è quella di affiancare i docenti in un percorso di progettazione assistita
con interventi mirati all’interno delle classi. L’intero percorso sarà monitorato e studiato tramite l’uso
di strumenti di ricerca progettati ad hoc per l’osservazione.
Un esempio pratico: viene assegnato ai discenti, di una prima classe di scuola superiore di I grado,
l’analisi e la comprensione dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry. La scelta
non è casuale in quanto essa costituisce la storia più bella di tutti i tempi, scritta e pubblicata per
bambini ma in realtà indirizzata verso il mondo degli adulti che non devono mai perdere i veri valori
della vita: amicizia, amore, rispetto, conoscenza. Probabilmente i giovani in questione non avranno
il libro oppure non possono permettersi di acquistarlo (famiglie in condizioni socio-economiche
difficili), in casa non verranno di certo stimolati alla lettura né alla comprensione dell’opera (assenza
dei genitori, condizioni socio-culturali drastiche): ecco che la didattica multimediale può contribuire
a risolvere il problema. In classe l’insegnante spiega il libro, suddividendolo in capitoli nel corso del
primo trimestre dell’anno scolastico e suggerisce una nuova modalità di presentazione: progettare in
group-work un booktrailer che spieghi tramite mezzi multimediali i capitoli già trattati. In tal modo
il docente sarà in grado di valutare per ogni singolo alunno la capacità di sintesi, la creatività, la
propensione a lavorare in gruppo e molto altro ancora. Il booktrailer può essere semplicemente
realizzato usufruendo delle ICT presenti già nelle aule informatiche delle scuole. Durante la fase
operativa l’insegnante insieme agli altri collaboratori d’equipe mostrano ai ragazzi alcuni booktrailer
professionali presenti su Youtube così da invogliare loro ad iniziare una ricerca su internet per il
reperimento di video, immagini e musiche; in questo caso sarebbe molto utile l’archivio di Creative
Commons, dove reperire tutto il materiale libero da copyright che spesso è possibile riutilizzare
citando autori e fonti. Ovviamente, le immagini devono essere inerenti alla storia da raccontare,
quindi, bisogna in primis stabilire ai fini della ricerca alcune parole chiave riassuntive della
presentazione; in tal caso risulterebbe utile abbozzare in .docx un canovaccio (o per rimanere
5/12
nell’ambito della multimedialità uno storyboard). Il booktrailer può essere realizzato con Windows
Movie Maker o Prezi, applicazioni facile da usare. Sotto la guida dell’insegnante questo materiale,
una volta realizzato, potrebbe essere messo online su blog di lettura collaborativa e quindi trarre
ulteriori spunti didattici e consigli di lettura che soggettivamente o collettivamente interessino e
stimolino gli studenti. Il booktrailer è uno strumento utile che può essere inserito agevolmente nella
pratica didattica quotidiana per progetti multidisciplinari.
Il monitoraggio della sperimentazione avverrebbe a cura dell’insegnante che periodicamente si
confronterà sugli esiti in equipe multidisciplinare. Alcuni strumenti utili alla valutazione della
sperimentazione: un questionario in itinere sottoposto agli insegnanti al fine di valutare stabilità e/o
incrementi positivi tra gli studenti verso il piacere della lettura, come i ragazzi si approcciano alla
multimedialità e dunque alla realizzazione di booktrailer; ed infine interviste obiettive ma non
pressanti per constatare l’interesse degli alunni alla lettura e ad una didattica multimediale.
Nella progettazione di un intervento di implementazione di ICT in contesto scolastico è di
fondamentale importanza tenere conto del potenziale interesse nei confronti del progetto da parte dei
destinatari cui è rivolto, in quanto l’interesse è sintomo di un bisogno e il primo motore della
motivazione. La tecnologia deve, quindi, poter offrire una decisiva opportunità di riconfigurare
l’organizzazione esistente, in direzione di un cambiamento delle pratiche.
Ho voluto dare atto alla sperimentazione dedicandomi alla lettura, analisi e comprensione dell’opera
“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry per realizzarne il booktrailer orientandomi grazie
alle seguenti fasi (già definite in primis):
1. Scegliere cinque booktrailer professionali sul canale Youtube; per avere una visione più ampia
dello strumento ho selezionato bootrailer che trattano letture diverse tra loro per genere ossia,
fantasy, novella gotica, romanzo, lettura per l’infanzia, thriller-giallo.
Essi sono elencati di seguito, con il link diretto e una breve descrizione dell’autore:
 DIVERGENT di Veronica Roth - Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=tu5Erw-posg&index=16&list=PL5A1C3F465FBC59B8
“A dystopian tale of electrifying decisions, stunning consequences, heartbreaking betrayals,
and unexpected romance”.
6/12
 SU ANASI di Dilka Bear - Booktrailer (versione in italiano)
https://www.youtube.com/watch?v=uT-5Kg1h4D0
" I suoi capelli erano come fili d’argento.
In riva al fiume che attraversava il fitto bosco.
Ogni notte li pettinava e cantava.
Si chiamava Su Anasi. La donna dell’acqua
Una favola tartara che mi raccontava mia nonna quando ero piccola. Ambientata nelle vicinanze di
Kazan".
 PROMETTO DI SBAGLIARE di Pedro Chagas Freitas – Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=Uapw8cUXs_I
“Un fenomeno nato grazie al passaparola dei lettori che sembra non fermarsi…
Perché l’amore ci spezza, l’amore ci stordisce, l’amore ci fa sentire immortali e subito dopo
inermi e senza forze. Ma il suo potere più grande è quello di farci sentire liberi.
Questa è la storia di un amore che con un sussurro parla direttamente alla nostra anima”.
 PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO di Leo Lionni - Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=NQwXPlEEjWM
“Una bellissima storia di amicizia e di (de)crescita felice raccontata a Galatina dal Formez ai
bambini Costruttori e Architetti dei Sogni”.
 UNDER THE DOME di Stephen King - Booktrailer
https://www.youtube.com/watch?v=zQJmy6k8NNY
“In the book a Maine town is subject to the imposition of an impenetrable dome that isolates
its citizens from the world”.
2. Segue un’analisi sul format dei booktrailer scelti, individuando i molteplici mattoncini che
lo compongono; i principali sono i seguenti:
 Musica che accompagna il genere letterario;
 Parole, frasi, brevi dialoghi estratti dall’opera;
 Immagini coinvolgenti e inerenti all’opera.
7/12
3. Il format dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry è stato smontato
secondo i punti di analisi (da esso è generato uno story-board) per essere successivamente ri-
montato grazie all’utilizzo dello strumento Prezi (http://prezi.com/) creato per realizzare
presentazioni di forte impatto. In un certo senso può esser visto come un’evoluzione di
PowerPoint, in quanto permette di disporre di tutti gli elementi che desideriamo mostrare
(immagini, testi, video…) in un unico grande spazio, come se fosse la tela di un quadro che
andiamo a riempire, e creare così una piacevole animazione multimediale.
Segue la rappresentazione grafica e didascalica dello schema di lavoro e dello story-board:
Booktrailer “Il Piccolo Principe”
Schema di lavoro:
1. Scegliere 5 booktrailer
2 (a) analizzarli
2 (b) griglia di analisi per creare
Smontando il format
(Ri) formare il format
Si comprende quali sono i mattoncini
che compongono il format
dei booktrailer analizzati
8/12
Story-board:
 Incontro tra il Piccolo Principe e l’Aviatore; scena disegnami una pecora
 Asteroide b 612
9/12
 Viaggio negli altri pianeti (Re; Vanitoso; Bevitore; Uomo d’affari; Lampione;
Geografo; La Terra)
 Baobab
10/12
 Giardino fiorito di Rose
 Incontro con la Volpe
11/12
 Conclusione = frase; autore; libro e casa editrice; musica e diritti d’autore con
link diretto
Musica: Lily Allen “Somewhere only we Know”
4. Infine, ecco il link su Prezi che rimanda al booktrailer “Il Piccolo Principe”:
http://prezi.com/0umtwmfvi3qr/?utm_campaign=share&utm_medium=copy&rc=ex0share
Buona lettura e buona visione!
12/12
Riferimenti bibliografici
Anichini A. (a cura di), Digital Writing. Nel laboratorio della scrittura, Apogeo Education, Milano,
2014.
Anichini A., Il testo digitale, Apogeo, Milano, 2011.
Anichini A. (a cura di), La didattica del futuro, Pearson, Milano, 2012.
Anichini A., Libri di scuola e lettura digitale. Proposte di ricerca, Form@re - Open Journal per la
formazione in rete, [S.l.], v. 13, n. 4, p. 5-14, dic. 2013.
Anichini A., Testo scrittura editoria multimediale, Apogeo, Milano, 2003.
Calvani A., L’innovazione tecnologica nella scuola: come perseguire un’innovazione tecnologica
sostenibile ed efficace, LEA, pp. 567-584, 2013.
Calvani A., Cartelli A., Fini A., Ranieri M. - Modelli e strumenti per la valutazione della
competenza digitale nella scuola – Journal of E-Learning and Knowledge Society, 2008.
Communication Strategies Lab, Realtà Aumentate. Esperienze, strategie e contenuti per
l’Augmented Reality, Apogeo, Milano, 2012.
Dewey J., Experience and Education, The Educational Forum, 1986.
Favaretto A., La chat didattica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2007.
Ferri P., La scuola digitale, Mondadori Bruno, Milano, 2008.
Ferri P., Mizzella S., Scenini F., Nuovi media e Web 2.0, Guerini Scientifica, Milano, 2009.
Goldsmith K., Uncreative Writing: Managing Language in the Digital Age, Columbia University
Press, New York, 2011.
Steven Johnson, “Tutto quello che fa male ti fa bene Perché la televisione, i videogiochi e il cinema
ci rendono più intelligenti.” Mondadori, Milano 2006.
Toschi, L., “Hypertext and authorship”, in Numberg, G. (a cura di), The future of the book, Berkeley,
University of California Press, 1996.
Toschi L., (a cura di), Il Linguaggio dei Nuovi Media, Apogeo, Milano, 2001.
Toschi L., La comunicazione generativa. Idee e mestiere, Apogeo, Milano, 2010.

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Relazione booktrailer Il Piccolo Principe

  • 1. Il piacere di leggere: formazione, cultura, crescita, Sapere… l’uso della testualità multimediale Booktrailer “Il Piccolo Principe” Antoine de Saint Exupéry Corso “Social media Strategies 2015” Università degli Studi di Firenze Progettista: Tutor: Stella Rita Emmanuele Prof. Gianluca Simonetta
  • 2. 1/12 “Una mattina ti svegli e dici: << Era solo una favola…>> Sorridi di te. Ma nel profondo non sorridi affatto. Sai bene che le favole sono l’unica verità della vita.” Antoine de Saint Exupéry SCENARIO/CONTESTO DI RICERCA Occuparsi di lettura e scrittura digitale significa compiere un’esplorazione a tutto tondo delle nuove forme di testualità, collocando la riflessione in una prospettiva storica, partendo dall’analisi della tradizione, attraverso considerazioni e sviluppi tecnologici, ripresa di forme comunicative e sperimentazioni nella direzione di un futuro che possiamo solo intravedere e che inequivocabilmente cambierà le nostre abitudini. Con i supporti digitali il rapporto con il testo si è modificato profondamente: si legge, si scrive, si pubblica in spazi, tempi e modi mai sperimentati prima. I testi si possono leggere ma anche ascoltare, guardare, toccare; si possono attraversare sfuggendo alla lettura lineare; si possono scrivere collettivamente in modo interattivo e co-progettuale a distanza. La realtà attuale, contraddistinta da sviluppi estremamente rapidi, soprattutto nel campo della comunicazione, ci conduce verso un dinamico adeguamento alle nuove esigenze e la scuola se vuole conservare il suo importante ruolo nella società, quello di formatore di coscienze, deve necessariamente adattarsi a questi cambiamenti per non esserne travolta. Un modo per farlo è quello di aprirsi alle novità e non solo nei contenuti, ma soprattutto nel modo di "fare scuola". E' compito della scuola creare un clima diverso, in cui i discenti possano trovare un più ampio ventaglio di motivazioni e stimoli; qui la didattica di tipo multimediale può giocare un ruolo importante. Essa va intesa come “spazio” entro il quale confluiscono gli incroci fra i diversi linguaggi, tra i diversi temi, tra i diversi media. Sappiamo bene che non esiste un sapere uguale per tutti, ma un processo che deriva dalle realtà culturali e concrete in cui si trova ad operare ed è in questo contesto che gli strumenti multimediali possono assumere un ruolo determinante. PROBLEMA DI RICERCA Purtroppo, gli ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura riportano dati allarmanti: circa 23 milioni di persone con più di 6 anni dichiarano di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, per motivi non scolastici o professionali. La fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni, quindi in età adolescenziale in cui i ragazzini sono influenzati dai best-seller come “Saga Twilight;
  • 3. 2/12 “Saga Divergent”, “Saga Hunger Games” ed altri ancora, ma in alta percentuale (66,9%) solo coloro con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri. La situazione si presenta ancora più drastica al Sud Italia, in cui meno di una persona su tre ha letto almeno un libro (29,4%) e quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa; mentre i “lettori forti”, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono solo il 14,3% dei lettori in toto. Se paragoniamo questi ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura con quelli estratti ed analizzati dall’Osservatorio social media 2015 che riporta il numero di coloro che si sono collegati almeno una volta al mese, la differenza è assai notevole e propongo questo confronto perché i social network sono oggi considerati “nuove tipologie di lettura”; è emerso che: il 60% degli italiani (36,3 milioni) accede regolarmente a Internet. Gli account attivi sui social sono in totale 28 milioni e la maggior parte degli utenti accede tramite mobile, un dato che è cresciuto sensibilmente negli ultimi 12 mesi (+11%). Il social network più utilizzato rimane Facebook (83% degli account sul totale degli utenti internet) seguito da Instagram (17%), Google Plus (16% di italiani attivi) e Twitter (15%), quest’ultimo è ancora poco usato perché considerato dagli studiosi un “social di nicchia” più intellettuale. Di per sé il fatto che le persone utilizzino i social network non è un dato negativo, lo diventa se spendono molto tempo in attività di questo tipo a discapito della lettura, alimentando il fenomeno della “disaffezione alla lettura” che consiste nel mancato interesse verso la stessa perché non c’è alle spalle del fanciullo una famiglia che lo crei. Allora ci si chiede: "E' possibile formare un lettore motivato verso i libri e la lettura? E quali sono le esperienze da proporre per un inizio positivo della lettura?" L’analisi dei fattori che influenzano la lettura è interessante. “Il lettore di libri” è tale perché ha maturato un buon rapporto con l’oggetto libro, perché ne ha compreso la forza comunicativa, ha elaborato la capacità di decodificare e di trasferire sul piano emozionale la parola scritta e tutto ciò avviene tra l’infanzia e l’adolescenza grazie ad iniziative (promosse dalla scuola, dalla famiglia e da altre istituzioni) motivanti. OBIETTIVO DI RICERCA Obiettivo principale della ricerca è studiare alcune modalità che possono contribuire a riavvicinare i giovani al piacere della lettura. In quanto i bambini imparano a leggere il mondo prima ancora di leggere i libri abbinando un oggetto ad un simbolo astratto - la parola detta o scritta che sia. Imparano a leggere ascoltando, perché quando vengono loro raccontate delle storie sviluppano il pensiero, l’'immaginazione e la fantasia. Ed infine, i bambini imparano guardando l'adulto che legge, perché l'esempio è una tra le forme più efficaci di insegnamento-apprendimento. Allora ci si chiede: “I
  • 4. 3/12 bambini come possono essere invogliati al piacere della lettura se non esistono libri in casa, tanto meno genitori pronti a leggere le fiabe ai loro figli perché sono purtroppo assenti o impegnati in altre attività?” Solo la scuola, in queste situazioni, può e deve intervenire. Una preparazione alla lettura si costruisce lentamente attraverso una funzionale strategia coordinata in equipe multidisciplinare, rafforzando nell'immaginario infantile l'associazione della lettura ad un'attività estremamente piacevole che aprirà la porta a tutta una serie di benefici fondamentali per lo sviluppo emotivo e mentale del bambino, nel suo percorso di crescita attraverso l'adolescenza verso l'età adulta. OGGETTO/STRUMENTO DI RICERCA Lo strumento per l’obiettivo di ricerca potrebbe essere l’utilizzo e la produzione di booktrailer. Se il booktrailer non viene considerato come una semplice pubblicità su un brand, ma come “oggetto multimediale” volto a promuovere la lettura e a diffondere le passioni da essa suscitate in maniera innovativa, allora, può davvero assolvere ad una funzione importante. L’idea di stimolare gli alunni attraverso la realizzazione e la libera diffusione online di questi prodotti, magari in internship con altre scuole del territorio, può essere un vero motore di promozione della lettura tra le fasce più giovani della popolazione. Il booktrailer comporta la realizzazione di un video che racconta un libro in soli tre minuti ed offre, da un punto di vista “scolastico”, l’occasione per acquisire capacità di sintesi, dimostrare che si è letto e compreso davvero il libro in questione, mediante un originale processo di apprendimento da parte degli studenti coinvolti emotivamente. Il booktrailer deve estrarre l’anima del libro, non la trama, questo spetta alla lettura dell’opera. Le musiche sono fondamentali per generare e suscitare emozioni. La produzione del booktrailer consente di utilizzare una varietà di linguaggi (interviste, immagini di repertorio, testo esplicativo) collegati da una linea di senso comune che fa diretto riferimento ad elementi della fabula e dell’intreccio dell’opera presentata. Nel booktrailer, tuttavia, non si devono fissare i fuochi narrativi, i fatti principali della storia raccontata, quanto gli elementi comunicativi, esso “non deve svelare ma suscitare”. Attivare progetti scolastici sulla testualità multimediale usufruendo di tale strumento potrebbe risultare un ottimo input per il raggiungimento dell’obiettivo: ri-avvicinare giovani e giovanissimi al piacere di leggere in quanto formazione, cultura e sapere sono le uniche formule “magiche” per sfuggire dalle reali brutalità dettate dall’ignoranza e dalla non conoscenza.
  • 5. 4/12 PROCEDURA/PROCESSO SPERIMENTALE Ogni applicazione creativa, stimolata da un utilizzo innovativo di una tecnologia, necessita anche di un senso che gli consente di diventare soggetto per compiere l’azione finalizzata all’ottenimento di un obiettivo dato. Creativamente parlando, il booktrailer è strettamente connesso alla multimedialità. Le possibili applicazioni pedagogico-didattiche per le scuole devono essere apparentemente semplici, coinvolgenti, creative, realizzabili durante l’orario scolastico e/o in laboratori extra-scolastici; progettati da un equipe multidisciplinare (pedagogista, insegnante curriculare, insegnante di sostegno, psicologo, operatori). Il target al quale voglio rivolgere la sperimentazione sono giovani studenti di età compresa tra i 6 e i 14 anni che rispettivamente frequentano le classi della scuola primaria e secondaria di I grado. L’idea è quella di affiancare i docenti in un percorso di progettazione assistita con interventi mirati all’interno delle classi. L’intero percorso sarà monitorato e studiato tramite l’uso di strumenti di ricerca progettati ad hoc per l’osservazione. Un esempio pratico: viene assegnato ai discenti, di una prima classe di scuola superiore di I grado, l’analisi e la comprensione dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry. La scelta non è casuale in quanto essa costituisce la storia più bella di tutti i tempi, scritta e pubblicata per bambini ma in realtà indirizzata verso il mondo degli adulti che non devono mai perdere i veri valori della vita: amicizia, amore, rispetto, conoscenza. Probabilmente i giovani in questione non avranno il libro oppure non possono permettersi di acquistarlo (famiglie in condizioni socio-economiche difficili), in casa non verranno di certo stimolati alla lettura né alla comprensione dell’opera (assenza dei genitori, condizioni socio-culturali drastiche): ecco che la didattica multimediale può contribuire a risolvere il problema. In classe l’insegnante spiega il libro, suddividendolo in capitoli nel corso del primo trimestre dell’anno scolastico e suggerisce una nuova modalità di presentazione: progettare in group-work un booktrailer che spieghi tramite mezzi multimediali i capitoli già trattati. In tal modo il docente sarà in grado di valutare per ogni singolo alunno la capacità di sintesi, la creatività, la propensione a lavorare in gruppo e molto altro ancora. Il booktrailer può essere semplicemente realizzato usufruendo delle ICT presenti già nelle aule informatiche delle scuole. Durante la fase operativa l’insegnante insieme agli altri collaboratori d’equipe mostrano ai ragazzi alcuni booktrailer professionali presenti su Youtube così da invogliare loro ad iniziare una ricerca su internet per il reperimento di video, immagini e musiche; in questo caso sarebbe molto utile l’archivio di Creative Commons, dove reperire tutto il materiale libero da copyright che spesso è possibile riutilizzare citando autori e fonti. Ovviamente, le immagini devono essere inerenti alla storia da raccontare, quindi, bisogna in primis stabilire ai fini della ricerca alcune parole chiave riassuntive della presentazione; in tal caso risulterebbe utile abbozzare in .docx un canovaccio (o per rimanere
  • 6. 5/12 nell’ambito della multimedialità uno storyboard). Il booktrailer può essere realizzato con Windows Movie Maker o Prezi, applicazioni facile da usare. Sotto la guida dell’insegnante questo materiale, una volta realizzato, potrebbe essere messo online su blog di lettura collaborativa e quindi trarre ulteriori spunti didattici e consigli di lettura che soggettivamente o collettivamente interessino e stimolino gli studenti. Il booktrailer è uno strumento utile che può essere inserito agevolmente nella pratica didattica quotidiana per progetti multidisciplinari. Il monitoraggio della sperimentazione avverrebbe a cura dell’insegnante che periodicamente si confronterà sugli esiti in equipe multidisciplinare. Alcuni strumenti utili alla valutazione della sperimentazione: un questionario in itinere sottoposto agli insegnanti al fine di valutare stabilità e/o incrementi positivi tra gli studenti verso il piacere della lettura, come i ragazzi si approcciano alla multimedialità e dunque alla realizzazione di booktrailer; ed infine interviste obiettive ma non pressanti per constatare l’interesse degli alunni alla lettura e ad una didattica multimediale. Nella progettazione di un intervento di implementazione di ICT in contesto scolastico è di fondamentale importanza tenere conto del potenziale interesse nei confronti del progetto da parte dei destinatari cui è rivolto, in quanto l’interesse è sintomo di un bisogno e il primo motore della motivazione. La tecnologia deve, quindi, poter offrire una decisiva opportunità di riconfigurare l’organizzazione esistente, in direzione di un cambiamento delle pratiche. Ho voluto dare atto alla sperimentazione dedicandomi alla lettura, analisi e comprensione dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry per realizzarne il booktrailer orientandomi grazie alle seguenti fasi (già definite in primis): 1. Scegliere cinque booktrailer professionali sul canale Youtube; per avere una visione più ampia dello strumento ho selezionato bootrailer che trattano letture diverse tra loro per genere ossia, fantasy, novella gotica, romanzo, lettura per l’infanzia, thriller-giallo. Essi sono elencati di seguito, con il link diretto e una breve descrizione dell’autore:  DIVERGENT di Veronica Roth - Booktrailer https://www.youtube.com/watch?v=tu5Erw-posg&index=16&list=PL5A1C3F465FBC59B8 “A dystopian tale of electrifying decisions, stunning consequences, heartbreaking betrayals, and unexpected romance”.
  • 7. 6/12  SU ANASI di Dilka Bear - Booktrailer (versione in italiano) https://www.youtube.com/watch?v=uT-5Kg1h4D0 " I suoi capelli erano come fili d’argento. In riva al fiume che attraversava il fitto bosco. Ogni notte li pettinava e cantava. Si chiamava Su Anasi. La donna dell’acqua Una favola tartara che mi raccontava mia nonna quando ero piccola. Ambientata nelle vicinanze di Kazan".  PROMETTO DI SBAGLIARE di Pedro Chagas Freitas – Booktrailer https://www.youtube.com/watch?v=Uapw8cUXs_I “Un fenomeno nato grazie al passaparola dei lettori che sembra non fermarsi… Perché l’amore ci spezza, l’amore ci stordisce, l’amore ci fa sentire immortali e subito dopo inermi e senza forze. Ma il suo potere più grande è quello di farci sentire liberi. Questa è la storia di un amore che con un sussurro parla direttamente alla nostra anima”.  PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO di Leo Lionni - Booktrailer https://www.youtube.com/watch?v=NQwXPlEEjWM “Una bellissima storia di amicizia e di (de)crescita felice raccontata a Galatina dal Formez ai bambini Costruttori e Architetti dei Sogni”.  UNDER THE DOME di Stephen King - Booktrailer https://www.youtube.com/watch?v=zQJmy6k8NNY “In the book a Maine town is subject to the imposition of an impenetrable dome that isolates its citizens from the world”. 2. Segue un’analisi sul format dei booktrailer scelti, individuando i molteplici mattoncini che lo compongono; i principali sono i seguenti:  Musica che accompagna il genere letterario;  Parole, frasi, brevi dialoghi estratti dall’opera;  Immagini coinvolgenti e inerenti all’opera.
  • 8. 7/12 3. Il format dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry è stato smontato secondo i punti di analisi (da esso è generato uno story-board) per essere successivamente ri- montato grazie all’utilizzo dello strumento Prezi (http://prezi.com/) creato per realizzare presentazioni di forte impatto. In un certo senso può esser visto come un’evoluzione di PowerPoint, in quanto permette di disporre di tutti gli elementi che desideriamo mostrare (immagini, testi, video…) in un unico grande spazio, come se fosse la tela di un quadro che andiamo a riempire, e creare così una piacevole animazione multimediale. Segue la rappresentazione grafica e didascalica dello schema di lavoro e dello story-board: Booktrailer “Il Piccolo Principe” Schema di lavoro: 1. Scegliere 5 booktrailer 2 (a) analizzarli 2 (b) griglia di analisi per creare Smontando il format (Ri) formare il format Si comprende quali sono i mattoncini che compongono il format dei booktrailer analizzati
  • 9. 8/12 Story-board:  Incontro tra il Piccolo Principe e l’Aviatore; scena disegnami una pecora  Asteroide b 612
  • 10. 9/12  Viaggio negli altri pianeti (Re; Vanitoso; Bevitore; Uomo d’affari; Lampione; Geografo; La Terra)  Baobab
  • 11. 10/12  Giardino fiorito di Rose  Incontro con la Volpe
  • 12. 11/12  Conclusione = frase; autore; libro e casa editrice; musica e diritti d’autore con link diretto Musica: Lily Allen “Somewhere only we Know” 4. Infine, ecco il link su Prezi che rimanda al booktrailer “Il Piccolo Principe”: http://prezi.com/0umtwmfvi3qr/?utm_campaign=share&utm_medium=copy&rc=ex0share Buona lettura e buona visione!
  • 13. 12/12 Riferimenti bibliografici Anichini A. (a cura di), Digital Writing. Nel laboratorio della scrittura, Apogeo Education, Milano, 2014. Anichini A., Il testo digitale, Apogeo, Milano, 2011. Anichini A. (a cura di), La didattica del futuro, Pearson, Milano, 2012. Anichini A., Libri di scuola e lettura digitale. Proposte di ricerca, Form@re - Open Journal per la formazione in rete, [S.l.], v. 13, n. 4, p. 5-14, dic. 2013. Anichini A., Testo scrittura editoria multimediale, Apogeo, Milano, 2003. Calvani A., L’innovazione tecnologica nella scuola: come perseguire un’innovazione tecnologica sostenibile ed efficace, LEA, pp. 567-584, 2013. Calvani A., Cartelli A., Fini A., Ranieri M. - Modelli e strumenti per la valutazione della competenza digitale nella scuola – Journal of E-Learning and Knowledge Society, 2008. Communication Strategies Lab, Realtà Aumentate. Esperienze, strategie e contenuti per l’Augmented Reality, Apogeo, Milano, 2012. Dewey J., Experience and Education, The Educational Forum, 1986. Favaretto A., La chat didattica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2007. Ferri P., La scuola digitale, Mondadori Bruno, Milano, 2008. Ferri P., Mizzella S., Scenini F., Nuovi media e Web 2.0, Guerini Scientifica, Milano, 2009. Goldsmith K., Uncreative Writing: Managing Language in the Digital Age, Columbia University Press, New York, 2011. Steven Johnson, “Tutto quello che fa male ti fa bene Perché la televisione, i videogiochi e il cinema ci rendono più intelligenti.” Mondadori, Milano 2006. Toschi, L., “Hypertext and authorship”, in Numberg, G. (a cura di), The future of the book, Berkeley, University of California Press, 1996. Toschi L., (a cura di), Il Linguaggio dei Nuovi Media, Apogeo, Milano, 2001. Toschi L., La comunicazione generativa. Idee e mestiere, Apogeo, Milano, 2010.