2. DALLE INDICAZIONI
• “Al suo interno (della scuola) assume particolare
rilievo la “comunità professionale dei docenti”
che, valorizzando la libertà, l’iniziativa,e la
collaborazione di tutti, si impegna e riconoscere
al proprio interno le differenti capacità,
sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia,
a negoziare in modo proficuo le diversità e gli
eventuali conflitti per costruire un progetto di
scuola partendo dalle Indicazioni nazionali”.
3. PERCHE’ UNA COMUNITA’ PROFESSIONALE
CHE APPRENDE
• Cambiamento società e paradigma culturale;
• teorie apprendimento che suggeriscono processi e pratiche più
efficaci di insegnamento;
• perdita progressiva della motivazione docenti e studenti;
• Stimolare condivisione e confronto propositivo per uscire dal
burn-out professionale
• dare agli studenti apprendimenti significativi e non inerti;
4. FONDAMENTI E CONTENUTI DELLA
COMUNITA’ PROFESSIONALE
• I partecipanti apprendono uno dall’altro,
uno con l’altro, uno per l’altro.
• Condividono la conoscenza conseguita l’entusiasmo, le
sfide e i vantaggi che il loro apprendimento produce.
5. 5
Cos’è la ricerca
azione?
• E’ una strategia di ricerca che mira a fornire delle
risposte efficaci ed efficienti ad un problema percepito
dagli operatori in un dato contesto,
• individuando criticità nell’attività concreta di chi opera
sul campo e delineando e sperimentando linee di
intervento adeguate a quel contesto.
6. 6
Finalità della ricerca
azione
• Ottenere una conoscenza approfondita, sistematica,
scientifica, ma anche carica di coinvolgimento emotivo,
“sentita”, “vissuta”, della realtà sotto esame ->conoscere
in modo approfondito la propria realtà;
• Utilizzare questa conoscenza per progettare interventi
migliorativi ->trasformare la propria realtà;
• Controllare l’efficacia di tali interventi e riprogettarli se
necessario ->conoscere la propria realtà trasformata.
7. 7
Presupposti tecnico-
operativi della ricerca
azione
• Tecniche e strumenti sono flessibili, adattabili e sempre
modificabili;
• Questionari, griglie di osservazione possono cambiare
man mano che si acquisisce consapevolezza di problemi,
obiettivi, soluzioni.
10. 10Pianificazione (Plan)
1. Costituzione del gruppo di ricerca;
2. Definizione del problema e dell’obiettivo di ricerca;
3. Costruzione del quadro teorico;
4. Formulazione delle ipotesi di ricerca e di intervento;
5. Formulazione del piano di intervento (con definizioni
concettuali/operative e protocolli di intervento).
11. 11Azione (Do)
6. Costruzione degli strumenti di intervento e di
monitoraggio;
7. Formazione degli operatori (se necessario revisione
degli strumenti);
8. Applicazione del piano di intervento (con redazione
del relativo diario di bordo).
12. 12Monitoraggio (Check)
9. Rilevazione dei dati di monitoraggio (sul
raggiungimento degli obiettivi);
10. Analisi dei dati raccolti ed interpretazione dei
risultati;
11. Formulazione di un giudizio (analitico e sintetico) su
efficacia ed efficienza dell’intervento.
14. OBIETTIVI DI UNA COMUNITA’ DI
ECCELLENZA (Louis, Marks, Kruse,
1996)
• Valori condivisi
• Focalizzazione sull’apprendimento degli studenti
• Cooperazione
• De-privatizzazione delle pratiche didattiche
• Dialoghi di riflessione
15. PUNTI DI FORZA
• pratica :grande valore attribuito al fare che struttura
e dà significato all’esperienza;
• partecipazione sociale:apprendimento condiviso e
negoziazione di nuovi significati;
• competenza: riflessione sull’esperienza
• appartenenza e reciprocità : coinvolgimento
dell’intera persona (corpo, mente, emozioni, e le
relazioni)
• identità : come costruzione sociale
16. LA COMUNITA’ DI PRATICA DI
E.WENGER
• Indispensabili 3 dimensioni:
• 1) impegno reciproco
• 2)impresa comune (risultato di un processo
collettivo di negoziazione, con conseguente
responsabilizzazione reciproca)
• 3)repertorio comune (parole, strumenti, modi di
operare, storie, gesti, simboli, ecc.)
17. CONDIZIONI PER SVILUPPARE UNA
COMUNITA’ DI PRATICA PROFESSIONALE
• Indispensabile un clima connotato da:fiducia,
sicurezza, apertura (per poter affrontare limiti e
debolezze)
• rispetto e collaborazione (sentire di essere
valorizzati come persone e non usati per quel che
serviamo)
• disponibilità a manifestare le proprie reazioni
(non trincerarsi dietro il silenzio)
18. CONDIZIONI
• obiettivi sfidanti :avere aspettative autentiche del
miglioramento dell’insegnamento del clima collaborante;
• empowerment : senso di potenza personale accresciuta;
• coraggio: Sergiovanni “Non scrivo per i deboli di
cuore…”
19. LA NOSTRA COMUNITA’
di pratiche
• 4 Istituti Comprensivi:
Martiri di Civitella
Monte San Savino
Margaritone
G.Garibaldi
• 1 scuola paritaria: Santa Marta
• Docenti coinvolti di ordini e discipline diverse
20. Risultati
• La sfida del curricolo di cittadinanza digitale (Prof.
Tanci)
• La sperimentazione di griglie valutative per la
competenza chiave: imparare a imparare (Prof.
Capperucci)
• La creazione di una comunità di pratiche on-line (Prof.
Piergiovanni)
• La realizzazione di un repertorio di compiti autentici
sperimentati con la creazione di un archivio dei materiali