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Associazione                Regione Emilia
Guide E Scout                 Romagna
  Cattolici
   Italiani




USCITA REGIONALE CAPI GRUPPO 2010

23 e 24 gennaio 2010 - Convento dei Cappuccini,
                 Vignola (MO)
“Cercare la collaborazione, cercare sempre di interpretare
 lo scoutismo come una proposta unitaria e la Comunità Capi
come l’ambito privilegiato della verifica,
sono attenzioni che contribuiscono a rendere appassionante e
significativa
la consueta riunione,
restituendo alla
 comunità capi
la dignità di
comunità fondante
della vita di gruppo.”
Davide Magatti
da Servire, anno 2008 n.3
Coltiviamo un Progetto
Tema 1:
Art. 47 – Il Progetto del
              Capo
• Il Progetto del Capo aiuta il socio
  adulto ad orientarsi e progettarsi nel
  percorso di formazione permanente e,
  esplicitandone le esigenze formative,
  diventa elemento utile anche alla
  programmazione della vita di Comunità
  capi e alla progettazione nelle
  strutture associative (Zona e Regione).
Il Progetto del Capo è lo strumento che aiuta
   ciascun socio adulto a rendere attiva e
   qualificata la sua partecipazione alla vita di
   Comunità       capi,    concorrendo     così    alla
   realizzazione del Progetto Educativo. Con esso
   ogni membro di una Comunità capi, alla luce
   delle     scelte    del    Patto    Associativo    e
   confrontandosi con gli obiettivi del Progetto
   Educativo, individua le proprie esigenze
   formative e gli obiettivi personali, per contribuire
   efficacemente alla realizzazione degli impegni di
   servizio individuati dalla Comunità capi.
Gli ambiti essenziali da approfondire sono:
• la competenza metodologica;
• la vita di fede;
• la responsabilità sociale e politica;
• l’adeguatezza al compito ed al ruolo di
  educatore.
Questi contenuti, che trovano il loro fondamento
   nel Patto Associativo, sono contestualizzati ed
   incarnati nella quotidianità del servizio dalla
   Comunità capi.
Il Progetto del Capo è uno strumento rivolto a tutti
   i soci adulti, fin dal loro ingresso in Comunità
   capi.
La Comunità capi è luogo di progettazione,
   gestione, verifica del Progetto del Capo; ad essa
   spetta il compito di stabilirne le modalità di
   stesura e di verifica, modellandolo in funzione
   delle proprie esigenze e di quelle dei suoi
   membri.
Art. 47 – Il Progetto del
             Capo
• …diventa elemento utile anche alla
  programmazione della vita di Comunità
  Capi

• …rendere attiva e qualificata la sua
  partecipazione alla vita di Comunità capi,

• concorrendo così alla realizzazione del
  Progetto Educativo.
La Comunità capi è luogo di

progettazione,
                                   Progetto
       gestione,          del           del

          verifica                    Capo


……cercare sempre di interpretare lo scoutismo come una
 proposta unitaria e la Comunità Capi come l’ambito
              privilegiato della verifica
Il PdC e ……
1. Aderenza alla Formazione Permanente

2. Individuazione delle esigenze formative

3. Realizzazione del Progetto Educativo

4. Verifica in Comunità Capi

5. Turn-over dei capi in CoCa

6. Adeguatezza al compito e al ruolo di educatore
Tema 2:
          GESTIONE DELLE RELAZIONI

          “Nessuno di noi è intelligente
              come tutti noi assieme”
                                  (proverbio giapponese)
restituire alla comunità capi
la dignità di comunità fondante
      della vita di gruppo
il DOMANDONE:
          In qualità di CAPOGRUPPO
              come posso gestire e
                   promuovere
            relazioni soddisfacenti?
CoCa
                =
     gruppo di lavoro



Conoscerne le caratteristiche per
poter gestire le dinamiche in modo
       attivo e consapevole
Gruppo di lavoro:

Pluralità che tende all’armonizzazione
     di uguaglianze e differenze
     e alla formazione di legami


  Un gruppo di lavoro è chiamato ad
   utilizzare al meglio conoscenze,
          capacità e attitudini
          dei suoi componenti.
Per essere un BUON
            gruppo di lavoro


Condivisione degli obiettivi
Definizione e rispetto di regole e metodi di lavoro
Corretta comunicazione interna
Creazione di un buon clima relazionale
Attribuzione di ruoli formali
Esercizio facilitante della leadership
BUON CLIMA di gruppo


sostegno e calore = AFFETTIVITA’
fiducia reciproca e valorizzazione delle capacità
diversità riconosciute, accettate e integrate
confronto LEALE
si giocano ruoli positivi           (aiutare, proporre senza irrigidirsi,
                                    favorire la coesione)

   Metti in ordine da 1 a 5: dalla caratteristica più forte della
                                   tua CoCa alla meno presente
RUOLO:    insieme dei comportamenti
          che ci si aspetta da chi
          occupa una posizione
          all’interno del gruppo




         Il CAPOGRUPPO ha la
             LEADERSHIP
Leadership di
          SERVIZIO:


•Permette al gruppo di parlarsi
(secondo un codice condiviso)
•Garantisce il canale di comunicazione
con l’esterno
•Incentiva la partecipazione
•evita la polarizzazione tra approccio
tecnico e approccio affettivo
Processi e dinamiche:

                       -Obiettivi
Parte razionale        -Metodologie
(emergente)            -Regole
                       -Ruoli Formali



Parte psicologica      -Relazioni
(sommersa)             -Clima
                       -Ruoli informali
Le Relazioni esprimono la “faccia” esterna
della persona, il suo modo di esprimersi.
Sono espressive del modo di funzionare di una
persona e della sua identità,senza esaurirla.



Componenti:
    - INTELLETTIVA: idee, concetti, pareri
       - AFFETTIVA:     desideri,affetti,emozioni,repulsioni
       - OPERATIVA:     volontà e capacità di tradurre in atto
                        ciò che si capisce


       Improvvisazione teatrale
Tipi di relazione


-Complementare: A è UP
               B è DOWN
-Simmetrica stabile: A e B uguali


-Escalation simmetrica: A e B
             cercano di essere UP
Dinamiche relazionali:                        l’importante è


-Interdipendenza                          CONTENUTI




-Dipendenza                              EVITARE IL CONFLITTO




-Controdipendenza                        RELAZIONE DI OPPOSIZIONE




 Pensa alla tua CoCa: ci sono relazioni di questo tipo?
 Come compromettono o facilitano il clima in coca?
 Come le hai gestite?

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Uscita capigruppo 2010

  • 1. Associazione Regione Emilia Guide E Scout Romagna Cattolici Italiani USCITA REGIONALE CAPI GRUPPO 2010 23 e 24 gennaio 2010 - Convento dei Cappuccini, Vignola (MO)
  • 2. “Cercare la collaborazione, cercare sempre di interpretare lo scoutismo come una proposta unitaria e la Comunità Capi come l’ambito privilegiato della verifica, sono attenzioni che contribuiscono a rendere appassionante e significativa la consueta riunione, restituendo alla comunità capi la dignità di comunità fondante della vita di gruppo.” Davide Magatti da Servire, anno 2008 n.3
  • 5. Art. 47 – Il Progetto del Capo • Il Progetto del Capo aiuta il socio adulto ad orientarsi e progettarsi nel percorso di formazione permanente e, esplicitandone le esigenze formative, diventa elemento utile anche alla programmazione della vita di Comunità capi e alla progettazione nelle strutture associative (Zona e Regione).
  • 6. Il Progetto del Capo è lo strumento che aiuta ciascun socio adulto a rendere attiva e qualificata la sua partecipazione alla vita di Comunità capi, concorrendo così alla realizzazione del Progetto Educativo. Con esso ogni membro di una Comunità capi, alla luce delle scelte del Patto Associativo e confrontandosi con gli obiettivi del Progetto Educativo, individua le proprie esigenze formative e gli obiettivi personali, per contribuire efficacemente alla realizzazione degli impegni di servizio individuati dalla Comunità capi.
  • 7. Gli ambiti essenziali da approfondire sono: • la competenza metodologica; • la vita di fede; • la responsabilità sociale e politica; • l’adeguatezza al compito ed al ruolo di educatore.
  • 8. Questi contenuti, che trovano il loro fondamento nel Patto Associativo, sono contestualizzati ed incarnati nella quotidianità del servizio dalla Comunità capi. Il Progetto del Capo è uno strumento rivolto a tutti i soci adulti, fin dal loro ingresso in Comunità capi. La Comunità capi è luogo di progettazione, gestione, verifica del Progetto del Capo; ad essa spetta il compito di stabilirne le modalità di stesura e di verifica, modellandolo in funzione delle proprie esigenze e di quelle dei suoi membri.
  • 9. Art. 47 – Il Progetto del Capo • …diventa elemento utile anche alla programmazione della vita di Comunità Capi • …rendere attiva e qualificata la sua partecipazione alla vita di Comunità capi, • concorrendo così alla realizzazione del Progetto Educativo.
  • 10. La Comunità capi è luogo di progettazione, Progetto gestione, del del verifica Capo ……cercare sempre di interpretare lo scoutismo come una proposta unitaria e la Comunità Capi come l’ambito privilegiato della verifica
  • 11. Il PdC e …… 1. Aderenza alla Formazione Permanente 2. Individuazione delle esigenze formative 3. Realizzazione del Progetto Educativo 4. Verifica in Comunità Capi 5. Turn-over dei capi in CoCa 6. Adeguatezza al compito e al ruolo di educatore
  • 12. Tema 2: GESTIONE DELLE RELAZIONI “Nessuno di noi è intelligente come tutti noi assieme” (proverbio giapponese)
  • 13. restituire alla comunità capi la dignità di comunità fondante della vita di gruppo
  • 14. il DOMANDONE: In qualità di CAPOGRUPPO come posso gestire e promuovere relazioni soddisfacenti?
  • 15. CoCa = gruppo di lavoro Conoscerne le caratteristiche per poter gestire le dinamiche in modo attivo e consapevole
  • 16. Gruppo di lavoro: Pluralità che tende all’armonizzazione di uguaglianze e differenze e alla formazione di legami Un gruppo di lavoro è chiamato ad utilizzare al meglio conoscenze, capacità e attitudini dei suoi componenti.
  • 17. Per essere un BUON gruppo di lavoro Condivisione degli obiettivi Definizione e rispetto di regole e metodi di lavoro Corretta comunicazione interna Creazione di un buon clima relazionale Attribuzione di ruoli formali Esercizio facilitante della leadership
  • 18. BUON CLIMA di gruppo sostegno e calore = AFFETTIVITA’ fiducia reciproca e valorizzazione delle capacità diversità riconosciute, accettate e integrate confronto LEALE si giocano ruoli positivi (aiutare, proporre senza irrigidirsi, favorire la coesione) Metti in ordine da 1 a 5: dalla caratteristica più forte della tua CoCa alla meno presente
  • 19. RUOLO: insieme dei comportamenti che ci si aspetta da chi occupa una posizione all’interno del gruppo Il CAPOGRUPPO ha la LEADERSHIP
  • 20. Leadership di SERVIZIO: •Permette al gruppo di parlarsi (secondo un codice condiviso) •Garantisce il canale di comunicazione con l’esterno •Incentiva la partecipazione •evita la polarizzazione tra approccio tecnico e approccio affettivo
  • 21.
  • 22. Processi e dinamiche: -Obiettivi Parte razionale -Metodologie (emergente) -Regole -Ruoli Formali Parte psicologica -Relazioni (sommersa) -Clima -Ruoli informali
  • 23. Le Relazioni esprimono la “faccia” esterna della persona, il suo modo di esprimersi. Sono espressive del modo di funzionare di una persona e della sua identità,senza esaurirla. Componenti: - INTELLETTIVA: idee, concetti, pareri - AFFETTIVA: desideri,affetti,emozioni,repulsioni - OPERATIVA: volontà e capacità di tradurre in atto ciò che si capisce Improvvisazione teatrale
  • 24. Tipi di relazione -Complementare: A è UP B è DOWN -Simmetrica stabile: A e B uguali -Escalation simmetrica: A e B cercano di essere UP
  • 25. Dinamiche relazionali: l’importante è -Interdipendenza CONTENUTI -Dipendenza EVITARE IL CONFLITTO -Controdipendenza RELAZIONE DI OPPOSIZIONE Pensa alla tua CoCa: ci sono relazioni di questo tipo? Come compromettono o facilitano il clima in coca? Come le hai gestite?