Service Design Thinking per insegnanti: un'applicazione alla classe capovolta.
1. SCUOLA ESTIVA 2014
“Il metodo del Service Design Thinking per insegnanti: un’applicazione alla classe capovolta”
a cura delle Prof.sse Licia Cianfriglia ed Enrica Ena
Abbazia di Spineto, Sarteano (SI) - 21-25 luglio 2014
2. • La società dell’informazione e della comunicazione richiede capacità cognitive per
• analizzare
• diagnosticare
• prendere decisioni
• Il mondo del lavoro richiede
• competenza professionale elevata
• autonomia
• capacità di decisione
• adattabilità
La genesi dell’idea progettuale
3. • Non è innovazione la sola introduzione di tecnologie in classe o l’ammodernamento dell’arredo
• Innovare è costruire ambienti e percorsi di apprendimento efficaci (contesti fatti di persone, strumenti, metodi)
• Si deve lavorare sulle competenze dei docenti, mettendoli in condizione di sperimentare modalità di lavoro innovative su se stessi
Le nostre convinzioni di fondo
4. Raccoglie la sfida lanciata alla oggi alla scuola:
• ripensare la quantità e la qualità delle conoscenze da insegnare
• riequilibrare nella formazione il rapporto tra teoria e pratica, verso una didattica per competenze
• creare contesti e processi per la personalizzazione dell'apprendimento e la promozione dei talenti di ciascuno
Il docente professionista
5. «Aiutare ad imparare a vivere», facendo i conti con la complessità, l'incertezza, la liquidità
• guidare all'acquisizione di una conoscenza contestualizzata
• ricomporre la frammentazione dei saperi disciplinari, favorendo interazione/integrazione continua tra discipline diverse
• favorire lo sviluppo della competenza di riflettere sulle conoscenze e sui grandi problemi del nostro tempo urgenza del cambiamento degli approcci al sapere (metodi di insegnamento)
Il compito della scuola
6. Innovative Design dei processi educativi scolastici
La collaborazione
ANP – Fondazione Telecom Italia
Finalità: rispondere alla richiesta pressante di formazione relativa all'innovazione metodologica e didattica
Obiettivi:
• aumentare l'efficacia dei processi di insegnamento e apprendimento
• promuovere lo sviluppo di competenze elevate negli alunni
• valorizzare i talenti individuali e favorire il successo formativo
8. La nostra via all’innovazione
• portale web come ambiente collaborativo destinato a tutti i docenti italiani, nel quale costruire in modo condiviso il proprio metodo di insegnamento ed apprendimento: www.innovazioneinclasse.it
• partecipazione a workshop formativi;
• collaborazione attraverso il portale web al processo creativo e innovativo;
• sperimentazione del nuovo metodo con i ragazzi nelle classi;
• validazione del metodo con l’aiuto del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione della Sapienza Università di Roma;
• disseminazione tramite incontri in presenza e apertura del portale
9. I primi dati della ricerca
Anticipazione del primo Report di ricerca del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale - Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione della Sapienza Università di Roma (prof. Mario Morcellini, dott. Raffaele Lombardi), base dati del campione: 54 docenti e 475 studenti. Il parere degli studenti
• 94% si ritiene complessivamente soddisfatto dell'esperienza
• di questi il 50% del campione dichiara di essere totalmente soddisfatto
• 84% dichiara di essere disposto a continuare a lavorare con la nuova metodologia di apprendimento/insegnamento
• 82% consiglierebbe agli amici di intraprendere lo stesso percorso
10. Il parere dei docenti
• 94% si ritiene complessivamente soddisfatto dell'esperienza
• oltre la metà (52%) è completamente soddisfatta rispetto agli obiettivi iniziali e alle aspettative maturate
• TUTTI i docenti dichiarano che il progetto abbia offerto notevoli spunti e strumenti operativi per migliorare la didattica e il rapporto con gli studenti
• 61% dichiara di essere molto soddisfatto dei risultati ottenuti da questo punto di vista
• 85% ritiene che il nuovo metodo possa essere stabilmente utilizzato con gli studenti
• quasi tutti (90%) suggeriscono ai colleghi di avviare la stessa sperimentazione
13. Il Service Design Thinking per insegnanti
• È un processo strutturato per generare e portare a maturazione le idee
• L’avvio è tramite una sfida di design: un problema specifico, di ambito chiaro
• Procede in modo sequenziale proprio della progettazione in gruppo
• La fasi sono quattro:
1.Esplorare
2.Ideare
3.Sviluppare
4.Sperimentare
• Per ogni fase sono individuati gli step e gli strumenti utili
14. La ricerca
• L’Osservatorio e il Comitato Scientifico effettuano un monitoraggio dell'intero processo di Innovative design e sostengono la crescita e lo sviluppo delle idee.
• In collaborazione con Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione si studia l’efficacia del metodo
15. La guida
Un oggetto in continua evoluzione …
• un punto di partenza e un catalizzatore di processi di innovazione
• l’ossatura su cui ha preso forma lo strumento di progettazione
• lo stimolo a documentare di ogni azione degli innovatori
16. Il metodo: un percorso in 4 fasi e 24 passi
Esplorare
In questa fase si mette a fuoco il problema, lo si riformula per arrivare a una sua comprensione.
Ciò significa andare a cercare tutte le informazioni, analizzarle, confrontarle, immaginare nuovi scenari, valutare le opportunità fino ad arrivare a definire gli obiettivi principali per vincere la sfida / risolvere il problema / sviluppare un nuovo servizio. Tali obiettivi costituiscono i requisiti che la successiva fase di IDEAZIONE dovrà soddisfare.
1.Identificazione della sfida/problema
2.Ricerca e analisi delle informazioni e delle opportunità
3.Analisi strutturata del contesto
4.Identificazione dei bisogni
5.Creazione di ipotetici scenari
17. Il metodo: un percorso in 4 fasi e 24 passi
Ideare
In relazione ai requisiti definiti nella fase precedente, in questa fase si passa alla generazione di idee in modo libero, senza vincoli e senza pregiudizi, in quello che è il “processo divergente”. Le idee così generate vengono poi analizzate e, quelle più interessanti e con maggiore potenzialità, maggiormente definite. In questo “processo di convergenza” le idee vengono valutate per individuare la/le soluzione/i che si vuole provare a SVILUPPARE nella fase successiva.
6.Generazione di idee (in modo spontaneo)
7.Definizione di un ventaglio possibile di idee
8.Organizzazione e analisi delle idee raccolte
9.Valutazione delle idee raccolte
10.Selezione delle idee considerate più efficaci
11.Maggiore definizione delle idee selezionate
12.Individuazione della/e idea/e che si vuole sviluppare
18. Il metodo: un percorso in 4 fasi e 24 passi
Sviluppare
Nella fase di sviluppo si dovranno definire i mezzi e gli strumenti necessari e più convenienti per poter realizzare l’idea precedentemente discussa in un contesto scolastico reale. Anche durante la fase di sviluppo è necessario il confronto tra i progettisti, affinché si possano individuare e discutere possibili azioni di miglioramento. Al termine delle fase di sviluppo sarà necessario realizzare un “protocollo” e una sorta di “prototipo”, affinché questo possa essere sperimentato e applicato.
13.Definizione dei destinatari
14.Definizione degli strumenti, risorse e mezzi più convenienti per la realizzazione dell’idea
15.Identificazione di ulteriori azioni di miglioramento
16.Perfezionamento dell’idea
17.Sviluppo pratico dell’idea
18.Creazione di un protocollo e di un modello
19. Il metodo: un percorso in 4 fasi e 24 passi
Sperimentare La fase di sperimentazione è uno dei momenti cardine dell’intero processo, poiché tutto ciò che si è ideato e co-progettato può essere direttamente verificato. Sperimentare vuol dire applicare la soluzione/modello/progetto ad un contesto reale, per capire se le esigenze siano state pienamente soddisfatte, analizzare le criticità e i punti di forza della soluzione proposta, rilevare i vari feedback. La raccolta dei feedback provenienti dai destinatari aiuta a evidenziare quello che essi realmente si aspettano, se le loro esigenze sono soddisfatte e quali possono essere le criticità. In relazione al risultato emerso è possibile implementare il progetto o apportare modifiche necessarie.
19.Applicazione della soluzione a diversi contesti reali
20.Verifica del corretto funzionamento in base alle esigenze iniziali
21.Raccolta dei feedback
22.Valutazione dei feedback
23.Analisi dei punti di forza ed individuazione delle aree di miglioramento
24.Implementazione del modello finale
23. MIGLIORARE IL RAPPORTO DOCENTE-STUDENTE
Realizzando un progetto per accrescere la consapevolezza degli studenti circa le vocazioni personali, le capacità e le attitudini…
Trovando nuovi strumenti per stimolare la curiosità e la motivazione degli studenti
Creando un ambiente di apprendimento favorevole
Scardinando la diffidenza e la resistenza degli studenti
Condividendo metodi di apprendimento innovativi e cooperativi
ARRICCHIRE IL RAPPORTO DOCENTE-DOCENTE
Sviluppando un sistema efficace per il confronto tra gli insegnanti
Realizzando un terreno sperimentale strutturato con i colleghi
Condividendo con i colleghi i nuovi metodi didattici e valutativi
Favorendo nei docenti la percezione del proprio ruolo come facilitatore/mediatore di conoscenza
Se si cerca un modo per…
24. SOSTENERE IL RAPPORTO DOCENTE-GENITORI Coinvolgendo le famiglie in azioni di innovazione in classe Rendendo più efficace e costruttivo il rapporto coi genitori MIGLIORANDO L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Rendendo la lezione “un evento” Progettando strumenti per rifocalizzare gli obiettivi di apprendimento Sviluppando una didattica per competenze Riprogettando la classe per rispondere meglio alle esigenza degli studenti
25. INSEGNARE É PROVOCAZIONE a riflettere e ristrutturare le proprie certezze per costruire nuovo sapere
Con la convinzione che…
26. Potenziamento di curiosità e motivazione
Attività a bassa direttività (spostamento del fuoco)
Dimensione sociale dell’apprendimento
Didattica per competenze
Scuola partecipata (coinvolgimento attivo delle famiglie)
Orientamento all’uso delle tecnologie
Personalizzazione dei percorsi
Flipped Classroom perché?
28. Trasferimento attivo e intenzionale di alcuni percorsi al di fuori della classe con l’obiettivo di liberare il tempo per fare un uso migliore dell’interazione a scuola.
Dilatazione del tempo d’aula a favore di attività a bassa direttività in cui valorizzare l’apprendimento sociale (il fare con). PRIMA SPERIMENTAZIONE:
presupposti per il futuro
29. Data inizio/data fine: 10 febbraio 2014 – 31 maggio 2014
Destinatari:
Classe 1ª A - Scuola primaria via Roma
Istituto Comprensivo “Pietro Allori”
Iglesias (CI) - Sardegna
31. Identificazione della sfida/problema. Ricerca e analisi delle informazioni e delle opportunità. Analisi strutturata del contesto. Identificazione dei bisogni. Creazione di ipotetici scenari.
ESPLORARE
32. Analisi della situazione di contesto, di ciò che si voleva valorizzare e potenziare; prima condivisione dell’idea con colleghi e genitori per verificare la fattibilità. Incontro con le famiglie per condividere il tipo di didattica che si intendeva sperimentare, valutare insieme gli elementi di forza e trovare le possibili strategie funzionali a superare debolezze e minacce. Indagine sulla dotazione tecnologica e sulla possibile organizzazione delle attività nell’extrascuola.
33. Matrice SWOT
STRENGTHS (punti di forza)
WEAKNESSES (punti di debolezza)
THREATS (minacce)
OPPORTUNITIES
(opportunità)
Presenza del blog di classe a garanzia di una comunicazione continua. Rapporto collaborativo tra scuola e famiglia. Pratica di attività basate sull’apprendimento collaborativo. Utilizzo delle tecnologie a supporto della didattica.
Collaborazione da parte delle famiglie.
Disponibilità di pc/tablet e di connessione a internet.
Iscrizione all’ambiente di apprendimento.
Assenza di strumenti tecnologici adeguati e di connessione ad internet (?) Impossibilità di garantire il necessario supporto ai bambini (?)
Diffidenza nei confronti della proposta (?)
Bassa condivisione di una didattica a bassa direttività e del valore attribuito all’apprendimento sociale (?)
34.
35. Generazione di idee (in modo spontaneo). Definizione di un ventaglio possibile di idee. Organizzazione e analisi delle idee raccolte. Valutazione delle idee raccolte. Selezione delle idee considerate più efficaci. Maggiore definizione delle idee selezionate. Individuazione della/e idea/e che si vuole sviluppare.
IDEARE
36. Analisi dei feedback ricevuti in merito alla proposta iniziale, in particolare sui cambiamenti che si volevano sperimentare, le dotazioni tecnologiche delle famiglie, quanto emerso in merito a possibili soluzioni organizzative. Ridefinizione del progetto e puntuale organizzazione della proposta.
37. Avviare alle prime produzioni scritte, ampliando e rafforzando la grammatica implicita di cui ciascun alunno è in possesso.
Finalità
38. Migliorare la collaborazione scuola-famiglia attraverso una comunicazione continua ed efficace.
Potenziare la partecipazione delle famiglie al processo formativo dei bambini sperimentandone il coinvolgimento in alcune attività formative specifiche.
Estendere le pratiche didattiche a bassa direttività e valorizzare l’apprendimento collaborativo (dimensione sociale dell’apprendimento) a vantaggio dell’inclusione di tutti, del rispetto di tempi, bisogni formativi e motivazioni personali.
Obiettivi trasversali
39. Promuovere attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione su quello che si fa (metacognizione).
Promuovere la conoscenza delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie ed orientarne l’uso.
40. Comprendere i contenuti di una narrazione (filmato, audiostoria, libro) cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Riorganizzare i contenuti: ricostruire frasi sintatticamente complete e corrette; ordinarle in ordine logico-cronologico; utilizzarle come base per una produzione testuale che ripercorra la narrazione.
Riflettere su correttezza/completezza (organizzazione logico- sintattica e ortografica) dei piccoli testi prodotti.
Obiettivi specifici
41. Fase 1
Visione di filmati, ascolto di audiostorie, letture.
Attività di comprensione (vero/falso, scelta multipla, cloze, corrispondenze, risposte aperte).
Utilizzo di software mirato (ordinamento sintattico di frasi/cerca l’intruso…)
A casa
42. Fase 2
Ricostruzione di frasi sintatticamente corrette e complete proposte sui contenuti delle narrazioni.
Fase 3
Abbinamento frase/immagine e ordinamento logico- cronologico.
In classe (apprendimento collaborativo)
43. Fase 4 Attività di scrittura: montaggio e arricchimento delle frasi precedentemente ricostruite. Fase 5 Lettura e revisione dei testi prodotti. Fase 6 Autovalutazione: risultati e processi.
44. Definizione dei destinatari. Definizione degli strumenti, risorse e mezzi più convenienti per la realizzazione dell’idea. Identificazione di ulteriori azioni di miglioramento Perfezionamento dell’idea. Sviluppo pratico dell’idea. Creazione di un protocollo e di un modello.
SVILUPPARE
45. Messa a punto degli strumenti, degli spazi reali e virtuali da utilizzare, dei materiali e delle diverse fasi di lavoro, distinguendo le attività da svolgere a casa da quelle da svolgere a scuola. Organizzazione dei gruppi tenendo conto delle disponibilità registrate, in modo da non escludere i bambini senza un’adeguata dotazione tecnologica. Utilizzo del blog di classe, riferimento stabile per le famiglie, per fornire puntuali informazioni a tutti i soggetti coinvolti. Presentazione dell’ambiente di apprendimento e supporto all’iscrizione degli alunni. Promozione di alcuni momenti in cui “provare insieme” le diverse attività sia in presenza sia a distanza (attenzione ai bambini e ai genitori).
46. Centrali
Supporto all’iscrizione
Attività per “provare insieme”
Informazione continua
Materiale informativo
Attenzione ai bambini e ai genitori
Blog
Ambiente di apprendimento
www.enricaena.blogspot.it
www.edmodo.com
47. Simulazione
Consegna: 26 febbraio – Scadenza: 14 marzo
Settimana: 10/15 marzo
•Visione del filmato “Peppa Pig: un talento speciale”.
•Test True/False
•Condivisione ricostruzione “Rossociliegia”.
•Test Short Answer (didascalia)
•Analisi pannello alunno.
•Gestione dei messaggi.
•Visualizzazione e gestione della consegna (Filter posts by – Planner); funzione Turn in.
•Svolgimento condiviso del test (Take quiz - Start quiz - Submit quiz – “What did you think? - View results).
•Interventi mirati.
50. Applicazione della soluzione a diversi contesti reali. Verifica del corretto funzionamento in base alle esigenze iniziali. Raccolta dei feedback. Valutazione dei feedback. Analisi dei punti di forza ed individuazione delle aree di miglioramento. Implementazione del modello finale.
SPERIMENTARE
52. 1ª SETTIMANA
martedì 18/mercoledì 19 marzo
giovedì 20 marzo
•Visione del filmato “L’ora di andare a letto”.
•Test Multiple choice
•Test Fill in the blank
•Ricostruzione frasi (sei) e montaggio in fogli A3.
•Abbinamento frase/immagine.
•Ordinamento cronologico della storia con il supporto dello stampato assegnato.
•Rilettura ed eventuale correzione.
•Narrazione con arricchimenti.
N.B. Nessun rinforzo dei contenuti.
53.
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64. Intanto con le famiglie…
•Narrazione e supporto continuo
•Cartella condivisa: https://www.edmodo.com/folder/2588621
•Condivisione esito sondaggio
•Pubblicazione tutorial: http://youtu.be/_jYIwrUdTow
65. 2ª SETTIMANA
martedì 25/mercoledì 26 marzo
giovedì 27 marzo
•Ascolto dell’audiostoria “Il gigante egoista” di Oscar Wilde.
•Test Multiple choice
•Test Fill in the blank
•Ricostruzione delle frasi (otto) muovendo dall’osservazione delle immagini (soggetto/i in primo piano – azione) e copiatura delle stesse negli appositi riquadri.
•Ordinamento cronologico delle immagini, coloritura e ricostruzione della storia in un cartoncino.
•Rilettura ed eventuale correzione.
•Narrazione con arricchimenti.
72. 3ª SETTIMANA
Martedì 1/mercoledì 2 aprile
Giovedì 3 aprile
Audioconsegna
•Lettura della storia “La cicala e la formica ” di Esopo (doppia scelta: completa/breve).
•Test Matching
•Test Fill in the blank
•Test Short Answer
•Ricostruzione frasi (7) e scoperta della frase intrusa.
•Ordinamento cronologico senza supporto visivo.
•Copiatura, rilettura e correzione. Narrazione con arricchimenti.
•Manipolazione del finale muovendo dallo scritto di G. Rodari: discussione, riscrittura individuale ed illustrazione.
73.
74.
75. VALUTAZIONE: come?
Dati rilevati in piattaforma: partecipazione alle attività proposte (rilevazione quantitativa e qualitativa).
Sondaggi/questionari proposti alle famiglie e ai bambini (prima/durante/dopo).
Osservazioni sistematiche durante le attività.
Produzioni dei gruppi di lavoro.
76. VALUTAZIONE: che cosa?
Obiettivi specifici e trasversali
Ambito sociale
collaborazione e partecipazione
comunicazione
motivazione
Ambito strategico creatività
autonomia e responsabilità
risoluzione dei problemi
consapevolezza
iniziativa
78. DOCUMENTAZIONE
Narrazione continua e finale Cartella condivisa: https://www.edmodo.com/folder/2588621 Video su youtube: In aula: organizzazione dello spazio - http://youtu.be/aODgicgB_-w In aula: attività in gruppo - http://youtu.be/OR9zd0s0MLE In aula: condivisione attività svolte su Edmodo - http://youtu.be/emtsC8dZUos In aula: narrazione a conclusione del secondo laboratorio http://youtu.be/UjhjwapfxYo In aula: intervista a un gruppo di alunni (seconda parte del video precedente) - http://youtu.be/iwgoVQzGbOU Intervista alla Rappresentante di classe - http://youtu.be/Ps7N8Q-vqOw