SlideShare a Scribd company logo
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net
LA COMUNICAZIONE
VISIVA
(ABSTRACT)
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net
RICHIEDETE INFORMAZIONI SULLA
PROSSIMA PROGRAMMAZIONE DEL
CORSO DI COMUNICAZIONE VISIVA
Consolata Plantone
UNICAMENTE - MARKETING E COMUNICAZIONE
Via delle Rose, 7 - 10090 Bruino (To)
Mobile +39 333 15 44 147
www.unicamente.net  --  Skype: cp.comunicazione
follow me on BLOG - TWITTER - LINKEDIN - FACEBOOK
ED ORA, UN ASSAGGIO
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 4
OBIETTIVI DEL CORSO
 Avere una buona conoscenza delle problematiche
basilari della comunicazione visiva per:
– Abituare l’occhio ad una visione più completa, più
complessa e meno superficiale
– Saper realizzare una comunicazione corretta
– Saper indicare, valutare e correggere il lavoro
svolto da terzi
– Saper analizzare, descrivere ed apprezzare le
opere d’arte
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 5
PERCEZIONE E RAPPRESENTAZIONE
Non si può non comunicare: la comunicazione è inevitabile
 Ogni attività di comunicazione accresce il proprio valore strategico solo
quando è inserita in un quadro più ampio di iniziative coordinate fra
loro e progettate tenendo conto dell’ambiente in cui ci si trova ad
operare.
 Ne consegue che, ad ogni necessità, si devono adottare strumenti di
comunicazione flessibili, creativi, chiari ed efficaci; si deve mantenere
e garantire una coerenza comunicativa ed espressiva in ogni parte del
processo e nel tempo, per ottenere una migliore comprensione del
messaggio.
 Un progetto, infatti, deve svilupparsi all’interno del triangolo “forma-
funzione-simbolo” e solo una corretta valutazione di questi fattori,
volta a mantenerli in equilibrio, permetterà al prodotto di essere
definto “good design”.
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 6
Per raggiungere questo scopo, analizzeremo alcune teorie che sono state
sviluppate per guidare la progettazione di un sistema ”fruibile“.
Innanzi tutto occorre comprendere in che modo avviene la percezione
visiva perchè
l'informazione va rappresentata
con modalità che
non lascino ambiguità
nella percezione e nella comprensione
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 7
GUARDARE E VEDERE
 Avete mai provato a guardare gli occhi di uno spettatore a teatro? O di
qualcuno intento a studiare un quadro in un museo? Le pupille guizzano
qua e là a velocità altissime (ogni spostamento dura al massimo un
decimo di secondo) e si fermano per appena 2-4 decimi di secondo; poi
ripartono per un nuovo spostamento.
 Per esempio nel quadro di Degas ”The Cotton Office in New Orleans”,
qui sotto, è stato riportato quello che è il percorso dello sguardo di una
persona intenta ad ammirarlo. E' stato registrato da un'apparecchiatura
particolare appoggiata all'occhio e che riesce a rilevare i movimenti
della pupilla.
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 8
 Le pupille, tra l'altro, non stanno ferme nemmeno quando si dorme: tant'è che una delle fasi
del sonno è chiamata REM (Rapid Eyes Moviments "movimenti rapidi degli occhi"). E' un po'
come se l'occhio volesse catturare più informazioni possibili nel minor tempo!
 E in effetti è proprio così: solo la fovea una piccola zona al centro della retina coglie in modo
nitido con dettagli precisi. E' uno spioncino largo appena mezzo millimetro simile a un buco
in un vetro smerigliato: se si tiene lo sguardo puntato in avanti, gli oggetti che stanno ai lati
del campo visivo, e che si possono vedere "con la coda dell'occhio”, appaiono sfocati come
rappresentato nell'immagine a sinistra; mentre, per vederli bene, dovrebbero essere molto
grandi come le lettere dello schema a destra
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 9
 E' difficile accorgersi della ridotta dimensione del campo visivo "utile"
dal momento che il cervello corregge l'immagine, portandola a fuoco
proprio grazie ai continui movimenti oculari di esplorazione
dell'ambiente. Se il cervello non intervenisse in questo processo gli
occhi non basterebbero. Il mondo contiene troppo informazioni visive
ma l'evoluzione ha risolto il problema “inventando” la fovea che vede
bene solo piccole porzioni lasciando ad altre parti del cervello il
compito di ricomporre l'immagine!
 Non possiamo fissare lo sguardo neanche se ci sforziamo: dopo pochi
decimi di secondo la pupilla "traballa" come se se fosse scomoda in
quella posizione e devia di qualche frazione di millimetro per poi
ritornare magari nella posizione originaria. Lo sguardo umano si sposta
continuamente in un alternarsi di "saccadi" (i movimenti rapidi degli
occhi) e pause di fissazione e segue percorsi precisi
IL SISTEMA VISIVO
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 11
LA VISTA
 L'occhio è il principale sistema
sensoriale che ci permette di
conoscere il mondo che ci circonda.
 Il campo visivo è la proiezione ottica
della rappresentazione visiva del
mondo esterno sulla retina.
 Tuttavia quello che noi vediamo, in
realtà, non sono le immagini che
percepisce la retina, ma è
l'elaborazione di queste immagini
effettuata a livello del sistema
nervoso centrale.
 Infatti quando uno stimolo luminoso
colpisce i fotorecettori retinici, si
innesca un complesso processo
fotochimico e bioelettrico fino alla
corteccia celebrale dove le immagini
sono elaborate.
Gli organi di senso quali l'occhio e l'orecchio sono il vero e proprio punto di contatto
fra l'organismo e l'ambiente. Oltre il 90% delle informazioni arriva all'encefalo
tramite uno di questi canali.
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 12
 Riepilogando, l’occhio riceve lo stimolo esterno luminoso che, passando
attraverso il cristallino, forma sulla retina l'immagine capovolta. Poi,
tramite il nervo ottico, l'immagine passa al cervello che la elabora,
capovolgendola ancora.
 Gli stimoli sensoriali, che arrivano sulla retina e determinano il campo
visivo, vengono elaborati dal cervello: cosa ci permette di individuare e
distinguere i vari oggetti nell'insieme degli stimoli stessi?
LA PERCEZIONE VISIVA
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 14
LA PERCEZIONE VISIVA
 L'occhio umano è un sistema che proietta le immagini su una superficie sensibile
(retina), ne fa una prima elaborazione e trasmette l'informazione ai centri
superiori (cervello); qui i dati vengono ulteriormente elaborati e si "forma"
l'immagine definitiva.
 Descritto così il sistema ottico assomiglia molto a quello di una macchina
fotografica, ma in realtà non è così poiché bisogna prendere in considerazione il
fenomeno detto "percezione visiva".
 Possiamo dividere la percezione visiva in due stadi, ciascuno con caratteristiche
e limiti intrinseci:
➡ La percezione fisica degli stimoli visivi da parte degli occhi
➡ La loro successiva elaborazione da parte del cervello
 Vedere e distinguere gli oggetti significa organizzare una parte del campo
visivo, separata da contorni, come figura in primo piano e spostare il resto in
secondo piano, considerato come sfondo.
 Un ruolo molto importante è svolto dai margini: infatti essi hanno una "funzione
unilaterale", servono cioè a delimitare solo quelle parti del campo visivo che
hanno carattere di figura, mentre la zona interfigurale, che assume carattere di
sfondo, è priva di forma: non ha cioè margini chiarimenti distinti
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 15
VISIONE STEREOSCOPICA
 La visione stereoscopica (fig. A) si basa sul
confronto delle immagini retiniche dei due occhi,
ed è efficace fino ad una distanza di circa 30
metri, oltre la quale le immagini retiniche dei due
occhi sono praticamente identiche.
 Quando si fissa un oggetto, l'immagine del punto di
fissazione va a cadere, in ciascun occhio, sulla
fovea, grazie ai movimenti di vergenza. Siccome,
però, gli occhi distano circa 6 cm l'uno dall'altro,
ogni oggetto che sia più vicino o più lontano
rispetto al punto di fissazione proietta la propria
immagine ad una certa distanza dalla fovea.
 La distanza fra immagini del punto fissato ed
immagini dell'altro punto prende il nome di
disparità retinica. Il sistema visivo è in grado di
calcolare tale disparità e di assegnare, quindi, un
senso di maggiore o minore profondità agli oggetti
dello spazio visivo.
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 16
LO SPAZIO PROSPETTICO
 Gli elementi monoculari di valutazione della profondità di campo, sono
essenzialmente cinque e sono gli stessi utilizzati per valutare la profondità in
un'immagine bidimensionale:
1. Movimento di parallasse
la velocità di spostamento di un oggetto vicino sembra maggiore di quella di
uno lontano
2. Grandezza (familiarità con l'oggetto)
la distanza fra due oggetti di dimensioni note viene giudicata in base alla loro
grandezza apparente
3. Interposizione
un oggetto che interrompa i contorni di un altro viene percepito dall'apparato
visivo come anteposto all'altro
4. Distribuzione delle ombre e della illuminazione
il chiaro-scuro genera un’impressione del rilievo e quindi di profondità relativa
5. Indizi Prospettici
un oggetto di grandezza costante sottende angoli progressivamente minori man
mano che ci si allontana. Due linee rette parallele che sembra tendano a
convergere con la distanza: tanto maggiore è la convergenza, tanto maggiore è
la distanza degli oggetti nella regione della convergenza stessa
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net
SCIENZA DELLA VISIONE
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 18
LA PERCEZIONE DELLE FORME
 La percezione delle immagini non si limita alla semplice “visione”
fisiologica delle forme, dei segni e dei colori, ma attiva un processo
cognitivo molto complesso che è studiato da tempo e che si avvantaggia
sempre più delle nuove scoperte sulle funzionalità del cervello
 Gli studi che cercano di comprendere questa interazione tra occhio e
cervello sono iniziati molto tempo fa e alcune scoperte sono rimaste
valide ancora oggi, come le leggi fondamentali della Gestalt
 Gli ultimi decenni del XIX secolo e la prima metà del XX hanno costituito
indubbiamente il periodo più fertile per le arti figurative, che hanno
fornito validi modelli anche per le arti industriali, in particolare per la
comunicazione visiva
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 19
RAPPORTO FIGURA-SFONDO
 Fra gli artisti e gli architetti più noti agli inizi del secolo, forse il primo a divulgare e a
mettere in pratica i nuovi principi emergenti fu Henry Van de Velde, uno dei padri dell’Art
Nouveau che sostiene un’arte nuova ed interdisciplinare. Secondo lui, la lettura della
“forma” si compie non solo mediante i suoi contorni, ma anche come percezione del suo
negativo, cioè del vuoto che si viene a creare, ponendo così l’accento sulla dicotomia
“figura-sfondo”
 Un esempio dei possibili fenomeni della visione, sono le figure reversibili che si prestano ad
una doppia lettura. Uno studio sul rapporto tra figura e sfondo nella percezione visiva e sulla
reversibilità delle immagini è stato fatto nel 1915 dallo psicologo Edgar Rubin.
"Il vaso di Rubin".
Due visi o un vaso?
I cubi sono sei o sette?Una vecchia o una ragazza?
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 20
LE LEGGI GESTALTICHE
 La Gestalt ci ha lasciato sette leggi che sono da considerare costanti
vettoriali della percezione, in quanto tutti gli uomini organizzano il
materiale ottico seguendo tali schemi. Queste leggi possono essere
ricondotte a dei criteri di:
1. Legge della vicinanza
2. Legge della uguaglianza
3. Legge della forma chiusa
4. Legge della curva buona o del destino comune
5. Legge del movimento comune
6. Legge dell’esperienza
7. Legge della pregnanza
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net
LA PERCEZIONE DEL COLORE
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 22
CHE COSA SONO I COLORI?
 Il mondo che vediamo ci appare pieno di colori, per noi questo fa talmente parte della nostra
vita che non ce ne rendiamo conto; un mondo in bianco e nero sarebbe terribile, come
possono verificare le persone che hanno perso la capacità di distinguere i colori.
– Per l'uomo della strada sono proprietà intrinseche degli oggetti e delle luci;
– Per il fisico sono un aspetto dell'energia radiante;
– Per il pittore sono pigmenti che gli permettono di fare un quadro;
– Per lo psicologo sono un fenomeno percettivo;
– Per il fisiologo una risposta del sistema nervoso.
Da cosa dipende il colore di un oggetto?
– L’oggetto stesso
– Il meccanismo visuale dell’osservatore
– Le qualità spettrali della sorgente luminosa
– Le dimensioni dell’oggetto
– Lo sfondo
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 23
IL COLORE DI UN OGGETTO
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 24
IL COLORE DI UN OGGETTO
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 25
L’OGGETTO STESSO
Ma noi non “vediamo” mai questo spettro…
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 26
I SETTE CONTRASTI DI COLORI
 I nostri sensi valutano sempre e solo mediante confronti: riconosciamo
che una linea è lunga soltanto quando essa è posta in confronto ad una
linea più corta; ma la stessa ci sembrerà corta se confrontata con una
più lunga. Allo stesso modo, gli effetti cromatici possono venire
potenziati o indeboliti dai colori che li contrastano.
 Lo studio dei contrasti è un capitolo fondamentale della teoria dei
colori; i sette contrasti sono:
1. Contrasto di colori puri
2. Contrasto di chiaro e scuro
3. Contrasto di freddo e caldo
4. Contrasto dei complementari
5. Contrasto di simultaneità
6. Contrasto di qualità
7. Contrasto di quantità
© 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 27
Si legge molto bene
Si legge con difficoltà
Si legge abbastanza bene
Si legge bene
Si legge con difficoltà
Si legge bene

More Related Content

What's hot

Gli Assiomi della Comunicazione
Gli Assiomi della ComunicazioneGli Assiomi della Comunicazione
Gli Assiomi della Comunicazione
maxilprof
 
Corso comunicazione 2013 completo
Corso comunicazione 2013   completoCorso comunicazione 2013   completo
Corso comunicazione 2013 completo
Bruno Marzemin
 
Comunicazione efficace.pptx
Comunicazione efficace.pptxComunicazione efficace.pptx
Comunicazione efficace.pptx
JennyKoyate1
 
8 la nuova sfera pubblica in rete
8 la nuova sfera pubblica in rete8 la nuova sfera pubblica in rete
8 la nuova sfera pubblica in rete
Alessio Cornia
 
Giochi per la formazione
Giochi per la formazioneGiochi per la formazione
Giochi per la formazione
Luciano Cassese
 
Marketing e Web marketing
Marketing e Web marketingMarketing e Web marketing
Marketing e Web marketing
Stefano Colombini
 
Comunicazione aziendale
Comunicazione aziendaleComunicazione aziendale
Comunicazione aziendale
Maria Romano
 
La comunicazione sociale
La comunicazione socialeLa comunicazione sociale
La comunicazione sociale
Giancarlo Panico
 
MBKM Comunicazione non verbale
MBKM Comunicazione non verbaleMBKM Comunicazione non verbale
MBKM Comunicazione non verbale
Maurizio Baiguini
 
I processi dell’ ascolto
I processi dell’ ascoltoI processi dell’ ascolto
I processi dell’ ascolto
associazione Argo
 
Ascolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thun
Ascolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thunAscolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thun
Ascolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thun
Nicola Pulze
 
Gestione del conflitto e della relazione
Gestione del conflitto e della relazioneGestione del conflitto e della relazione
Gestione del conflitto e della relazione
Stefano Colombini
 
Pillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficacePillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficace
Raffaello Torraco
 
Corso comunicazione 2011
Corso comunicazione 2011Corso comunicazione 2011
Corso comunicazione 2011imartini
 
Comunicazione efficace: principi e tecniche di base
Comunicazione efficace: principi e tecniche di baseComunicazione efficace: principi e tecniche di base
Comunicazione efficace: principi e tecniche di base
PLS Coaching
 
Comunicazione
Comunicazione Comunicazione
Comunicazione imartini
 
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliLa comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
Claudio Settembrini
 
Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1
Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1
Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1Marco Binotto
 
Tecniche di comunicazione
Tecniche di comunicazioneTecniche di comunicazione
Tecniche di comunicazione
Paola Toni
 

What's hot (20)

Gli Assiomi della Comunicazione
Gli Assiomi della ComunicazioneGli Assiomi della Comunicazione
Gli Assiomi della Comunicazione
 
Corso comunicazione 2013 completo
Corso comunicazione 2013   completoCorso comunicazione 2013   completo
Corso comunicazione 2013 completo
 
Comunicazione efficace.pptx
Comunicazione efficace.pptxComunicazione efficace.pptx
Comunicazione efficace.pptx
 
8 la nuova sfera pubblica in rete
8 la nuova sfera pubblica in rete8 la nuova sfera pubblica in rete
8 la nuova sfera pubblica in rete
 
Giochi per la formazione
Giochi per la formazioneGiochi per la formazione
Giochi per la formazione
 
Marketing e Web marketing
Marketing e Web marketingMarketing e Web marketing
Marketing e Web marketing
 
Comunicazione aziendale
Comunicazione aziendaleComunicazione aziendale
Comunicazione aziendale
 
La comunicazione sociale
La comunicazione socialeLa comunicazione sociale
La comunicazione sociale
 
MBKM Comunicazione non verbale
MBKM Comunicazione non verbaleMBKM Comunicazione non verbale
MBKM Comunicazione non verbale
 
I processi dell’ ascolto
I processi dell’ ascoltoI processi dell’ ascolto
I processi dell’ ascolto
 
Ascolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thun
Ascolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thunAscolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thun
Ascolto attivo metodo 4 orecchie schulz von thun
 
Il conflitto (con esercizi)
Il conflitto (con esercizi)Il conflitto (con esercizi)
Il conflitto (con esercizi)
 
Gestione del conflitto e della relazione
Gestione del conflitto e della relazioneGestione del conflitto e della relazione
Gestione del conflitto e della relazione
 
Pillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficacePillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficace
 
Corso comunicazione 2011
Corso comunicazione 2011Corso comunicazione 2011
Corso comunicazione 2011
 
Comunicazione efficace: principi e tecniche di base
Comunicazione efficace: principi e tecniche di baseComunicazione efficace: principi e tecniche di base
Comunicazione efficace: principi e tecniche di base
 
Comunicazione
Comunicazione Comunicazione
Comunicazione
 
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliLa comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
 
Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1
Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1
Pragmatica Della Comunicazione Umana V2.1
 
Tecniche di comunicazione
Tecniche di comunicazioneTecniche di comunicazione
Tecniche di comunicazione
 

Viewers also liked

Elementi comunicazione visiva
Elementi comunicazione visivaElementi comunicazione visiva
Elementi comunicazione visiva
Luigi Vargiu
 
Comunicare con le immagini
Comunicare con le immaginiComunicare con le immagini
Comunicare con le immaginiMaruzells zells
 
green building studio
green building studiogreen building studio
green building studio
Giada Galvan
 
Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...
Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...
Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...Filippo Fontanesi
 
La Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo Italiano
La Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo ItalianoLa Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo Italiano
La Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo Italiano
Francesca Turchi
 
Percezione secondo lapproccio gestaltista 2
Percezione secondo lapproccio gestaltista 2Percezione secondo lapproccio gestaltista 2
Percezione secondo lapproccio gestaltista 2imartini
 
Esercizi Di Percezione Alternativa
Esercizi Di Percezione AlternativaEsercizi Di Percezione Alternativa
Esercizi Di Percezione AlternativaGiliola Allen
 
Impaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della Gestalt
Impaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della GestaltImpaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della Gestalt
Impaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della Gestalt
egutenbergprj
 
La vista
La vistaLa vista
La vista
Morela okulisti
 
Basi percettive e codici visivi
Basi percettive e codici visiviBasi percettive e codici visivi
Basi percettive e codici visivi
goblinultramegaok
 
La miopia
La miopiaLa miopia
Chirurgia del grande miope
Chirurgia del grande miopeChirurgia del grande miope
Chirurgia del grande miope
Vito De Molfetta
 
Visual thinking - comunicazione visiva corretta
Visual thinking - comunicazione visiva correttaVisual thinking - comunicazione visiva corretta
Visual thinking - comunicazione visiva corretta
Claudia De Simone
 
Seminario Quarticciolo_Visuale
Seminario Quarticciolo_VisualeSeminario Quarticciolo_Visuale
Seminario Quarticciolo_Visuale
Antropologiaculturale
 
Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale
Discipline Semiotiche e Tecnica SocialeDiscipline Semiotiche e Tecnica Sociale
Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale
ferrarelleraffer
 
Il Ragionamento
Il RagionamentoIl Ragionamento
Il Ragionamento
laura locati
 

Viewers also liked (20)

Elementi comunicazione visiva
Elementi comunicazione visivaElementi comunicazione visiva
Elementi comunicazione visiva
 
Comunicare con le immagini
Comunicare con le immaginiComunicare con le immagini
Comunicare con le immagini
 
green building studio
green building studiogreen building studio
green building studio
 
Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...
Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...
Università degli Studi di Parma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Fisic...
 
La Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo Italiano
La Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo ItalianoLa Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo Italiano
La Pubblicita’ Di Rottura Nel Contesto Contemporaneo Italiano
 
Percezione secondo lapproccio gestaltista 2
Percezione secondo lapproccio gestaltista 2Percezione secondo lapproccio gestaltista 2
Percezione secondo lapproccio gestaltista 2
 
Esercizi Di Percezione Alternativa
Esercizi Di Percezione AlternativaEsercizi Di Percezione Alternativa
Esercizi Di Percezione Alternativa
 
Impaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della Gestalt
Impaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della GestaltImpaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della Gestalt
Impaginazione gruppo1: Grammatica visiva e teoria della Gestalt
 
La Vista
La VistaLa Vista
La Vista
 
La vista
La vistaLa vista
La vista
 
Basi percettive e codici visivi
Basi percettive e codici visiviBasi percettive e codici visivi
Basi percettive e codici visivi
 
La miopia
La miopiaLa miopia
La miopia
 
Chirurgia del grande miope
Chirurgia del grande miopeChirurgia del grande miope
Chirurgia del grande miope
 
Visual thinking - comunicazione visiva corretta
Visual thinking - comunicazione visiva correttaVisual thinking - comunicazione visiva corretta
Visual thinking - comunicazione visiva corretta
 
Seminario Quarticciolo_Visuale
Seminario Quarticciolo_VisualeSeminario Quarticciolo_Visuale
Seminario Quarticciolo_Visuale
 
Lezione01
Lezione01Lezione01
Lezione01
 
Semiotica industrial design 5. La narrazione
Semiotica industrial design   5. La narrazioneSemiotica industrial design   5. La narrazione
Semiotica industrial design 5. La narrazione
 
F 57
F 57F 57
F 57
 
Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale
Discipline Semiotiche e Tecnica SocialeDiscipline Semiotiche e Tecnica Sociale
Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale
 
Il Ragionamento
Il RagionamentoIl Ragionamento
Il Ragionamento
 

Similar to Comunicazione visiva

1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat
Catina Feresin
 
Percezione 3 D
Percezione 3 DPercezione 3 D
Percezione 3 D
Catina Feresin
 
L'occhio del fotografo
L'occhio del fotografoL'occhio del fotografo
L'occhio del fotografo
Monica Nero
 
Percezione
PercezionePercezione
Percezionefacc8
 
orlandi
 orlandi orlandi
orlandi
imartini
 
Griglia sincretismo
Griglia sincretismoGriglia sincretismo
Griglia sincretismoiva martini
 
Griglia visuo spaziale
Griglia visuo spazialeGriglia visuo spaziale
Griglia visuo spazialeiva martini
 
L'occhio Filippo Avantaggiato.pptx
L'occhio Filippo Avantaggiato.pptxL'occhio Filippo Avantaggiato.pptx
L'occhio Filippo Avantaggiato.pptx
FILIPPOAVANTAGGIATO
 
Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013
Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013
Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013
SR Labs - The Eye Tracking Company
 
Percezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materiali
Percezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materialiPercezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materiali
Percezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materiali
AREA Science Park
 
l'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slide
l'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slidel'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slide
l'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slide
giuseppe peranzoni
 
La percezione visiva.
La percezione visiva.La percezione visiva.
La percezione visiva.
andrea vecoli
 
Dall'immagine alla realtà virtuale
Dall'immagine alla realtà virtualeDall'immagine alla realtà virtuale
Dall'immagine alla realtà virtuale
Riva Giuseppe
 
Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...
Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...
Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...
EdoardoRomeo1
 
11. Conoscere l'utente (ii): la visione
11. Conoscere l'utente (ii): la visione11. Conoscere l'utente (ii): la visione
11. Conoscere l'utente (ii): la visione
Roberto Polillo
 
10. Conoscere l'utente (ii)
10. Conoscere l'utente (ii)10. Conoscere l'utente (ii)
10. Conoscere l'utente (ii)
Roberto Polillo
 
Tpv test m
Tpv test mTpv test m
Tpv test mimartini
 
Tpv test n
Tpv test nTpv test n
Tpv test n
imartini
 

Similar to Comunicazione visiva (20)

1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat
 
Percezione 3 D
Percezione 3 DPercezione 3 D
Percezione 3 D
 
L'occhio del fotografo
L'occhio del fotografoL'occhio del fotografo
L'occhio del fotografo
 
Percezione
PercezionePercezione
Percezione
 
orlandi
 orlandi orlandi
orlandi
 
Griglia sincretismo
Griglia sincretismoGriglia sincretismo
Griglia sincretismo
 
Griglia visuo spaziale
Griglia visuo spazialeGriglia visuo spaziale
Griglia visuo spaziale
 
L'occhio Filippo Avantaggiato.pptx
L'occhio Filippo Avantaggiato.pptxL'occhio Filippo Avantaggiato.pptx
L'occhio Filippo Avantaggiato.pptx
 
Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013
Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013
Eye tracking & Ricerche di Mercato - Università Cattolica - 17dicembre2013
 
Percezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materiali
Percezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materialiPercezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materiali
Percezione, sicurezza, visibilità: il ruolo dei materiali
 
l'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slide
l'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slidel'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slide
l'encefalo proteso sul mondo Prof. Mauro Ceroni - slide
 
La percezione visiva.
La percezione visiva.La percezione visiva.
La percezione visiva.
 
Dall'immagine alla realtà virtuale
Dall'immagine alla realtà virtualeDall'immagine alla realtà virtuale
Dall'immagine alla realtà virtuale
 
Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...
Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...
Implementazione di un sistema per la generazione di stimoli visivi e la conte...
 
11. Conoscere l'utente (ii): la visione
11. Conoscere l'utente (ii): la visione11. Conoscere l'utente (ii): la visione
11. Conoscere l'utente (ii): la visione
 
10. Conoscere l'utente (ii)
10. Conoscere l'utente (ii)10. Conoscere l'utente (ii)
10. Conoscere l'utente (ii)
 
Varani rv
Varani rvVarani rv
Varani rv
 
Varani rv
Varani rvVarani rv
Varani rv
 
Tpv test m
Tpv test mTpv test m
Tpv test m
 
Tpv test n
Tpv test nTpv test n
Tpv test n
 

Comunicazione visiva

  • 1. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net LA COMUNICAZIONE VISIVA (ABSTRACT)
  • 2. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net RICHIEDETE INFORMAZIONI SULLA PROSSIMA PROGRAMMAZIONE DEL CORSO DI COMUNICAZIONE VISIVA Consolata Plantone UNICAMENTE - MARKETING E COMUNICAZIONE Via delle Rose, 7 - 10090 Bruino (To) Mobile +39 333 15 44 147 www.unicamente.net  --  Skype: cp.comunicazione follow me on BLOG - TWITTER - LINKEDIN - FACEBOOK
  • 3. ED ORA, UN ASSAGGIO
  • 4. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 4 OBIETTIVI DEL CORSO  Avere una buona conoscenza delle problematiche basilari della comunicazione visiva per: – Abituare l’occhio ad una visione più completa, più complessa e meno superficiale – Saper realizzare una comunicazione corretta – Saper indicare, valutare e correggere il lavoro svolto da terzi – Saper analizzare, descrivere ed apprezzare le opere d’arte
  • 5. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 5 PERCEZIONE E RAPPRESENTAZIONE Non si può non comunicare: la comunicazione è inevitabile  Ogni attività di comunicazione accresce il proprio valore strategico solo quando è inserita in un quadro più ampio di iniziative coordinate fra loro e progettate tenendo conto dell’ambiente in cui ci si trova ad operare.  Ne consegue che, ad ogni necessità, si devono adottare strumenti di comunicazione flessibili, creativi, chiari ed efficaci; si deve mantenere e garantire una coerenza comunicativa ed espressiva in ogni parte del processo e nel tempo, per ottenere una migliore comprensione del messaggio.  Un progetto, infatti, deve svilupparsi all’interno del triangolo “forma- funzione-simbolo” e solo una corretta valutazione di questi fattori, volta a mantenerli in equilibrio, permetterà al prodotto di essere definto “good design”.
  • 6. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 6 Per raggiungere questo scopo, analizzeremo alcune teorie che sono state sviluppate per guidare la progettazione di un sistema ”fruibile“. Innanzi tutto occorre comprendere in che modo avviene la percezione visiva perchè l'informazione va rappresentata con modalità che non lascino ambiguità nella percezione e nella comprensione
  • 7. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 7 GUARDARE E VEDERE  Avete mai provato a guardare gli occhi di uno spettatore a teatro? O di qualcuno intento a studiare un quadro in un museo? Le pupille guizzano qua e là a velocità altissime (ogni spostamento dura al massimo un decimo di secondo) e si fermano per appena 2-4 decimi di secondo; poi ripartono per un nuovo spostamento.  Per esempio nel quadro di Degas ”The Cotton Office in New Orleans”, qui sotto, è stato riportato quello che è il percorso dello sguardo di una persona intenta ad ammirarlo. E' stato registrato da un'apparecchiatura particolare appoggiata all'occhio e che riesce a rilevare i movimenti della pupilla.
  • 8. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 8  Le pupille, tra l'altro, non stanno ferme nemmeno quando si dorme: tant'è che una delle fasi del sonno è chiamata REM (Rapid Eyes Moviments "movimenti rapidi degli occhi"). E' un po' come se l'occhio volesse catturare più informazioni possibili nel minor tempo!  E in effetti è proprio così: solo la fovea una piccola zona al centro della retina coglie in modo nitido con dettagli precisi. E' uno spioncino largo appena mezzo millimetro simile a un buco in un vetro smerigliato: se si tiene lo sguardo puntato in avanti, gli oggetti che stanno ai lati del campo visivo, e che si possono vedere "con la coda dell'occhio”, appaiono sfocati come rappresentato nell'immagine a sinistra; mentre, per vederli bene, dovrebbero essere molto grandi come le lettere dello schema a destra
  • 9. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 9  E' difficile accorgersi della ridotta dimensione del campo visivo "utile" dal momento che il cervello corregge l'immagine, portandola a fuoco proprio grazie ai continui movimenti oculari di esplorazione dell'ambiente. Se il cervello non intervenisse in questo processo gli occhi non basterebbero. Il mondo contiene troppo informazioni visive ma l'evoluzione ha risolto il problema “inventando” la fovea che vede bene solo piccole porzioni lasciando ad altre parti del cervello il compito di ricomporre l'immagine!  Non possiamo fissare lo sguardo neanche se ci sforziamo: dopo pochi decimi di secondo la pupilla "traballa" come se se fosse scomoda in quella posizione e devia di qualche frazione di millimetro per poi ritornare magari nella posizione originaria. Lo sguardo umano si sposta continuamente in un alternarsi di "saccadi" (i movimenti rapidi degli occhi) e pause di fissazione e segue percorsi precisi
  • 11. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 11 LA VISTA  L'occhio è il principale sistema sensoriale che ci permette di conoscere il mondo che ci circonda.  Il campo visivo è la proiezione ottica della rappresentazione visiva del mondo esterno sulla retina.  Tuttavia quello che noi vediamo, in realtà, non sono le immagini che percepisce la retina, ma è l'elaborazione di queste immagini effettuata a livello del sistema nervoso centrale.  Infatti quando uno stimolo luminoso colpisce i fotorecettori retinici, si innesca un complesso processo fotochimico e bioelettrico fino alla corteccia celebrale dove le immagini sono elaborate. Gli organi di senso quali l'occhio e l'orecchio sono il vero e proprio punto di contatto fra l'organismo e l'ambiente. Oltre il 90% delle informazioni arriva all'encefalo tramite uno di questi canali.
  • 12. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 12  Riepilogando, l’occhio riceve lo stimolo esterno luminoso che, passando attraverso il cristallino, forma sulla retina l'immagine capovolta. Poi, tramite il nervo ottico, l'immagine passa al cervello che la elabora, capovolgendola ancora.  Gli stimoli sensoriali, che arrivano sulla retina e determinano il campo visivo, vengono elaborati dal cervello: cosa ci permette di individuare e distinguere i vari oggetti nell'insieme degli stimoli stessi?
  • 14. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 14 LA PERCEZIONE VISIVA  L'occhio umano è un sistema che proietta le immagini su una superficie sensibile (retina), ne fa una prima elaborazione e trasmette l'informazione ai centri superiori (cervello); qui i dati vengono ulteriormente elaborati e si "forma" l'immagine definitiva.  Descritto così il sistema ottico assomiglia molto a quello di una macchina fotografica, ma in realtà non è così poiché bisogna prendere in considerazione il fenomeno detto "percezione visiva".  Possiamo dividere la percezione visiva in due stadi, ciascuno con caratteristiche e limiti intrinseci: ➡ La percezione fisica degli stimoli visivi da parte degli occhi ➡ La loro successiva elaborazione da parte del cervello  Vedere e distinguere gli oggetti significa organizzare una parte del campo visivo, separata da contorni, come figura in primo piano e spostare il resto in secondo piano, considerato come sfondo.  Un ruolo molto importante è svolto dai margini: infatti essi hanno una "funzione unilaterale", servono cioè a delimitare solo quelle parti del campo visivo che hanno carattere di figura, mentre la zona interfigurale, che assume carattere di sfondo, è priva di forma: non ha cioè margini chiarimenti distinti
  • 15. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 15 VISIONE STEREOSCOPICA  La visione stereoscopica (fig. A) si basa sul confronto delle immagini retiniche dei due occhi, ed è efficace fino ad una distanza di circa 30 metri, oltre la quale le immagini retiniche dei due occhi sono praticamente identiche.  Quando si fissa un oggetto, l'immagine del punto di fissazione va a cadere, in ciascun occhio, sulla fovea, grazie ai movimenti di vergenza. Siccome, però, gli occhi distano circa 6 cm l'uno dall'altro, ogni oggetto che sia più vicino o più lontano rispetto al punto di fissazione proietta la propria immagine ad una certa distanza dalla fovea.  La distanza fra immagini del punto fissato ed immagini dell'altro punto prende il nome di disparità retinica. Il sistema visivo è in grado di calcolare tale disparità e di assegnare, quindi, un senso di maggiore o minore profondità agli oggetti dello spazio visivo.
  • 16. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 16 LO SPAZIO PROSPETTICO  Gli elementi monoculari di valutazione della profondità di campo, sono essenzialmente cinque e sono gli stessi utilizzati per valutare la profondità in un'immagine bidimensionale: 1. Movimento di parallasse la velocità di spostamento di un oggetto vicino sembra maggiore di quella di uno lontano 2. Grandezza (familiarità con l'oggetto) la distanza fra due oggetti di dimensioni note viene giudicata in base alla loro grandezza apparente 3. Interposizione un oggetto che interrompa i contorni di un altro viene percepito dall'apparato visivo come anteposto all'altro 4. Distribuzione delle ombre e della illuminazione il chiaro-scuro genera un’impressione del rilievo e quindi di profondità relativa 5. Indizi Prospettici un oggetto di grandezza costante sottende angoli progressivamente minori man mano che ci si allontana. Due linee rette parallele che sembra tendano a convergere con la distanza: tanto maggiore è la convergenza, tanto maggiore è la distanza degli oggetti nella regione della convergenza stessa
  • 17. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net SCIENZA DELLA VISIONE
  • 18. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 18 LA PERCEZIONE DELLE FORME  La percezione delle immagini non si limita alla semplice “visione” fisiologica delle forme, dei segni e dei colori, ma attiva un processo cognitivo molto complesso che è studiato da tempo e che si avvantaggia sempre più delle nuove scoperte sulle funzionalità del cervello  Gli studi che cercano di comprendere questa interazione tra occhio e cervello sono iniziati molto tempo fa e alcune scoperte sono rimaste valide ancora oggi, come le leggi fondamentali della Gestalt  Gli ultimi decenni del XIX secolo e la prima metà del XX hanno costituito indubbiamente il periodo più fertile per le arti figurative, che hanno fornito validi modelli anche per le arti industriali, in particolare per la comunicazione visiva
  • 19. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 19 RAPPORTO FIGURA-SFONDO  Fra gli artisti e gli architetti più noti agli inizi del secolo, forse il primo a divulgare e a mettere in pratica i nuovi principi emergenti fu Henry Van de Velde, uno dei padri dell’Art Nouveau che sostiene un’arte nuova ed interdisciplinare. Secondo lui, la lettura della “forma” si compie non solo mediante i suoi contorni, ma anche come percezione del suo negativo, cioè del vuoto che si viene a creare, ponendo così l’accento sulla dicotomia “figura-sfondo”  Un esempio dei possibili fenomeni della visione, sono le figure reversibili che si prestano ad una doppia lettura. Uno studio sul rapporto tra figura e sfondo nella percezione visiva e sulla reversibilità delle immagini è stato fatto nel 1915 dallo psicologo Edgar Rubin. "Il vaso di Rubin". Due visi o un vaso? I cubi sono sei o sette?Una vecchia o una ragazza?
  • 20. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 20 LE LEGGI GESTALTICHE  La Gestalt ci ha lasciato sette leggi che sono da considerare costanti vettoriali della percezione, in quanto tutti gli uomini organizzano il materiale ottico seguendo tali schemi. Queste leggi possono essere ricondotte a dei criteri di: 1. Legge della vicinanza 2. Legge della uguaglianza 3. Legge della forma chiusa 4. Legge della curva buona o del destino comune 5. Legge del movimento comune 6. Legge dell’esperienza 7. Legge della pregnanza
  • 21. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net LA PERCEZIONE DEL COLORE
  • 22. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 22 CHE COSA SONO I COLORI?  Il mondo che vediamo ci appare pieno di colori, per noi questo fa talmente parte della nostra vita che non ce ne rendiamo conto; un mondo in bianco e nero sarebbe terribile, come possono verificare le persone che hanno perso la capacità di distinguere i colori. – Per l'uomo della strada sono proprietà intrinseche degli oggetti e delle luci; – Per il fisico sono un aspetto dell'energia radiante; – Per il pittore sono pigmenti che gli permettono di fare un quadro; – Per lo psicologo sono un fenomeno percettivo; – Per il fisiologo una risposta del sistema nervoso. Da cosa dipende il colore di un oggetto? – L’oggetto stesso – Il meccanismo visuale dell’osservatore – Le qualità spettrali della sorgente luminosa – Le dimensioni dell’oggetto – Lo sfondo
  • 23. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 23 IL COLORE DI UN OGGETTO
  • 24. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 24 IL COLORE DI UN OGGETTO
  • 25. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 25 L’OGGETTO STESSO Ma noi non “vediamo” mai questo spettro…
  • 26. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 26 I SETTE CONTRASTI DI COLORI  I nostri sensi valutano sempre e solo mediante confronti: riconosciamo che una linea è lunga soltanto quando essa è posta in confronto ad una linea più corta; ma la stessa ci sembrerà corta se confrontata con una più lunga. Allo stesso modo, gli effetti cromatici possono venire potenziati o indeboliti dai colori che li contrastano.  Lo studio dei contrasti è un capitolo fondamentale della teoria dei colori; i sette contrasti sono: 1. Contrasto di colori puri 2. Contrasto di chiaro e scuro 3. Contrasto di freddo e caldo 4. Contrasto dei complementari 5. Contrasto di simultaneità 6. Contrasto di qualità 7. Contrasto di quantità
  • 27. © 2004-2014 - UNICAMENTE - Designer Consolata Plantone - www.unicamente.net 27 Si legge molto bene Si legge con difficoltà Si legge abbastanza bene Si legge bene Si legge con difficoltà Si legge bene