Evoluzioni nel sistema BRC
S. Nestori – Valutatore sistemi di
autocontrollo igienico-sanitario
Convegno AIBO-FCE
Desenzano sul Garda 22 e 23 giugno 2011
1. “BRC-IoP issue 4:
un nuovo
approccio”
S. Nestori – Valutatore sistemi di
autocontrollo igienico-sanitario
2. *
*Le aziende produttrici di imballaggi alimentari «vivono» nella
costante incertezza relativa all’orientamento del mercato.
*I clienti chiedono di adottare uno standard per la gestione del
sistema di autocontrollo igienico
*Il panorama a riguardo è variegato e disomogeneo in funzione
delle aree geografiche
*Esistono alcuni «movimenti» specifici in atto nel mondo della
certificazione , ma non sono oggetto dell’incontro odierno
3. *
Per capire come si sta evolvendo il sistema
certificativo che ruota intorno agli standard
BRC , ho ritenuto corretto utilizzare le slides
introduttive presentate ad un meeting che si è
tenuto a gennaio a Londra , al quale erano stati
invitati gli OdC.
E’ una panoramica generale sulla situazione
attuale
4.
5.
6.
7. *
Occorre considerare che BRC ha inviato una bozza
dello standard ad ottobre , al fine di ricevere
commenti e suggerimenti
Ad onore del vero alcune incongruenze che
avevamo segnalato sono rimaste e potranno
comportare dei problemi applicativi
Ma analizziamo gli aspetti essenziali
8.
9.
10.
11.
12.
13. Is the packaging intended for
a food product or hygiene
sensitive products, e.g.
cosmetic products?
Yes
Is the packaging
intended for direct
contact with a food or
hygiene sensitive
product?
Hygiene Risk
No
Hygiene Risk
Is the product already
in packaging that
provides an absolute
barrier?
Yes
Low Risk
Decision Tree - Packaging Category DeterminationFigure 2
No
Yes
No
Review the use of the
packaging, or packaging
product group.
Category
14. *
*In armonia con gli altri standard globali di
BRC, il concetto di requisiti fondamentali è
stato introdotto nello standard per
individuare al suo interno sistemi o
operazioni particolari che devono essere
attivi al momento della verifica.
15. *I requisiti fondamentali sono contraddistinti
dall'indicazione "FONDAMENTALE" direttamente
dopo l'area d'intestazione e contrassegnati
dall'asterisco .
*La mancata conformità con la dichiarazione di
intenti di una clausola fondamentale porta alla
non certificazione. Questa condizione richiede
un‘ulteriore verifica ispettiva completa per
dimostrare evidenza di conformità.
*
16. Le clausole considerate fondamentali sono:
• Impegno dell’alta direzione, clausola 1.2
• Analisi dei rischi e dei pericoli, clausola 2.2
• Verifiche ispettive interne , clausola 3.3
• Specifiche, clausola, 3.7
• Rintracciabilità, clausola 3.9
• Cura delle strutture e pulizia, clausola 4.9
• Controllo del processo, clausola 5.3
• Formazione e competenza, clausola 6.1
17. *
*3.1 Impegno dell’alta direzione
*3.2 Sistema basato sul rischio
*3.3 Sistema di gestione per la qualità e
condizioni operative adeguate
18. *
All'interno dell’azienda, la sicurezza, la legalità e la
qualità dei prodotti realizzati devono essere
considerate come una responsabilità trasversale che
coinvolge e usa competenze ed esperienze diverse
all'interno dell'organizzazione. L'adozione efficace dei
principi di questo standard si spinge oltre la
responsabilità dei singoli individui e deve essere
completamente supportata da tutto il gruppo
dirigenziale.
19. *
*Lo standard richiede una valutazione dei rischi per la qualità e
la sicurezza del prodotto associate alla realizzazione di
imballaggi e materiali da imballaggio.
*Il processo di analisi di rischi e pericoli definito nello standard
dovrebbe consentire l'individuazione e il controllo dei rischi
potenziali, o attraverso i programmi di prerequisiti esistenti,
come quelli relativi a pulizia, controllo degli infestanti e
manutenzione, o attraverso l'introduzione di controlli specifici.
*Un'analisi dei rischi e dei pericoli efficace offre una base per il
sistema gestionale.
20. *
*Lo standard richiede all'organizzazione di
documentare il quadro di riferimento delle politiche e
delle procedure di gestione attraverso cui raggiungere
i requisiti contenuti nello standard. Prevede inoltre
che l’azienda mantenga le condizioni ambientali ed
operative di base che sono necessarie per la
realizzazione di prodotti sicuri e legali in adeguate
condizioni igieniche.
21. Lo standard ha introdotto nuovi
argomenti ?
Sicuramente si , sia in termini di
requisiti specifici che di approccio ad
alcune tematiche
22. Lo standard ha elaborato alcune
tematiche dominanti
• Gestione dei materiali di riciclo
• Dichiarazioni di conformità
• Controllo del processo di stampa
• Sicurezza dei siti
• Gestione degli outsourcer
• Servizi Ausiliari
• Adeguatezza delle attrezzature
23. Gestione dei materiali di riciclo
Lo standard ha sottolineato in più requisiti la
necessità di tenere sotto controllo i materiali
di riciclo , sia in termini di tracciabilità dei
lotti, validazione dei processi coinvolti ,
corretta conservazione , corretta definizione
delle specifiche e delle dichiarazioni di
conformità
24. Dichiarazione di conformità
Lo standard ha introdotto la chiara necessità
di gestire le dichiarazioni di conformità dei
prodotti e le loro specifiche tecniche e di
conseguenza prestare maggiore attenzione
alle evidenze che fungono da supporto alle
dichiarazioni stesse .
Nel nostro Paese questa richiesta coincide
con un incremento delle attività svolte dagli
Organi dello Stato
25. Controllo del processo di stampa
Lo standard ha voluto sancire la necessità di
controllare il processo di stampa , sia in
termini di possibili contaminanti chimici , sia
in termini di «leggibilità» dei testi stampati .
26. Sicurezza dei siti
La sicurezza dei siti , è una tematica molto
sensibile soprattutto per i Grandi
Committenti che temono sabotaggi relativi ai
loro brand molto caratterizzati
27. Gestione degli Outsourcer
Lo standard ha introdotto l’obbligo di
avvisare il cliente qualora si dovesse
utilizzare un outsourcer per soddisfare una
richiesta . E’ una richiesta molto chiara da
parte della GDO in termini di trasparenza .
28. Servizi Ausiliari
Lo standard ha introdotto la necessità di
valutare l’incidenza dei servizi ausiliari
(acqua, vapore ecc ) in termini di valutazione
dei rischi
29. Adeguatezza delle attrezzature
Si chiede di valutare le attrezzature anche in
fase di acquisizione o di progettazione , al
fine di rendere gli impianti più gestibili in
termini di manutenzione , pulizia , sistemi di
controllo
31. Considerazioni assolutamente
personali
Prevale il concetto di «scarsa fiducia» :
Scarsa fiducia nei fornitori e quindi maggiore
richiesta di dichiarazioni
Scarsa trasparenza dimostrata nella gestione
degli outsourcer
Paura di attacchi esterni e di conflitti sociali
interni
32. Considerazioni assolutamente
personali
Prevale il concetto di «scarsa fiducia» :
Scarsa fiducia nei confronti degli OdC e
quindi richieste pressanti di esami per gli
auditor, witness audit incrociati , controlli sui
report, tendenza ad «eliminare» gli OdC
poco coinvolti nel settore specifico
33. Attenzione alla valutazione
modificata
E’ stata introdotta la classificazione delle
Organizzazioni .
L’Organizzazione in funzione del numero e
del tipo di anomalie ricevute in fase di audit ,
verrà valutata ( A,B,C ) oppure non verrà
certificata (D)
Tale classificazione comparirà sul certificato
34. Livello NC C o
Major nei
confronti
della
dichiarazion
e di intenti
di un
requisito
fondamental
e
C Maj Min Azione correttiva Frequenza delle
verifiche ispettive
A 0 10 o
inferior
e
Evidenza oggettiva in
28 giorni di
calendario
12 mesi
B 1 10 o
inferior
e
Evidenza oggettiva in
28 giorni di
calendario
12 mesi
B 0 da 11 a
20
Evidenza oggettiva in
28 giorni di
calendario
12 mesi
35. Livello NC C o
Major nei
confronti
della
dichiarazion
e di intenti
di un
requisito
fondamental
e
C Maj Min Azione correttiva Frequenza
delle verifiche
ispettive
C 2 20 o
inferi
ore
Ulteriore sopralluogo entro 28
giorni
6 mesi
C < 2 Fino
a 30
Ulteriore sopralluogo entro 28
giorni
6 mesi
36. Livello NC C o
Major nei
confronti
della
dichiarazion
e di intenti
di un
requisito
fondamental
e
C Maj Min Azione correttiva Frequenza
delle verifiche
ispettive
D 1 o più Certificazione non concessa.
Ulteriore verifica ispettiva
necessaria
D 1 o
più
Certificazione non concessa.
Ulteriore verifica ispettiva
necessaria
D 3 o
più
Certificazione non concessa.
Ulteriore verifica ispettiva
necessaria
D 2 21 o
più
Certificazione non concessa.
Ulteriore verifica ispettiva
necessaria
D Inferi
ore a
2
31 o
più
Certificazione non concessa.
Ulteriore verifica ispettiva
necessaria
37. Attenzione !!!
BRC ha recentemente «bacchettato» gli OdC
, accusandoli di proteggere eccessivamente
le Organizzazioni , attraverso la riduzione
delle non conformità segnalate formalmente.
Dovete sapere che BRC monitora
costantemente gli OdC attraverso KPI molto
«stretti» in termini di tolleranza