Per ulteriori informazioni, visita: http://gruppomaurizi.it/brc-food-versione-7-cosa-cambia/
Descrizione dei requisiti per la certificazione alimentare BRC, giunta alla settima versione, e dei vantaggi che le imprese ricavano dal conseguirla.
2. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Fatturati in crescita per le aziende certificate
41.6% fatturato in crescita
84,3% le certificazioni hanno aumentato la reputazione aziendale
84% valorizzazione dei prodotti
80% miglior controllo sulla sicurezza dei prodotti
62.8% miglioramento del rapporto con i clienti
52,4% miglioramento dell’organizzazione aziendale
46.2%rapporti con i fornitori
3. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
La GDO domina il mercato dei prodotti alimentari
94% delle famiglie fa la spesa nei supermercati/ipermercati
1.La GDO impone una politica di certificazione di filiera
2.La GDO ha invaso il mercato con i prodotti a marchio privato
rafforzata la fiducia del consumatore
4. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Le produzioni a marchio privato impongono ai
fornitori della GDO le certificazioni volontarie
FSSC 22000 Certificazione sul sistema di
sicurezza alimentare
BRC British Retail Consortium
IFS International Featured Standard
5. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
ARGOMENTI BRC VS 7
• La struttura dello standard
• Le principali modifiche del protocollo rispetto alla versione
precedente
• Le principali novità dei requisiti
6. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Requisiti fondamentali
importanza cruciale per la qualità e la sicurezza dei
prodotti.
Il mancato rispetto di un requisito fondamentale
comporta il mancato superamento della
certificazione
NC CRITICA
BRC VS 7
7. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Impegno della Direzione e miglioramento continuo (1.1)
Piano di sicurezza alimentare HACCP (2)
Verifiche interne (3.4)
Gestione dei fornitori di MP e imballaggi primari (3.5.1)
Azioni correttive e preventive (3.7)
Tracciabilità (3.9)
Layout, flusso del prodotto e separazione (4.3)
Ordine e igiene (4.11)
Gestione degli allergeni (5.3)
Controllo delle operazioni (6.1)
Etichettatura e controllo della confezione (6.2)
Formazione: aree destinate a movimentazione MP, preparazione,
trasformazione, confezionamento e stoccaggio (7.1)
BRC VS 7
8. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
BRC VS 7
7 capitoli
1) Impegno della Direzione
2) Piano di sicurezza alimentare HACCP
3) Sicurezza alimentare e Sistema di gestione qualità
4) Standard dello stabilimento
5) Controllo del prodotto
6) Controllo dei processi
7) Personale
9. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
BRC VS 7
1) Impegno della Direzione
Un elemento fondamentale per garantire la sicurezza
del prodotto è che nell’azienda sia presente e prevalga
la cultura della sicurezza alimentare.
E’ necessario che questo sia compreso da tutti, ma
soprattutto parta da un impegno del top management
che deve garantire il giusto impegno, supporto e fornire
risorse adeguate.
10. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
2) Piano di sicurezza alimentare HACCP
L’azienda deve disporre di un piano di sicurezza alimentare
pienamente operativo ed efficiente, basato sui principi
HACCP del Codex Alimentarius.
Il sistema di identificazione dei pericoli potenziali e di
definizione delle misure di controllo per prevenirli si deve
basare sul metodo HACCP
BRC VS 7
11. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
3) Sicurezza alimentare e Sistema di gestione qualità
Un sistema di gestione ben documentato è la base per gestire
i controlli di prodotto e processo necessari per produrre un
prodotto sicuro, essere conformi allo standard e soddisfare le
esigenze del consumatore.
Le procedure e i processi dell’azienda dovranno favorire la
formazione e promuovere il concetto di “due diligence” nella
produzione di prodotti sicuri.
BRC VS 7
12. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
4) Standard dello stabilimento
lo stabilimento deve essere progettato al fine di garantire
la qualità e la sicurezza dei prodotti.
Le dimensioni, l’ubicazione, la costruzione e la struttura
dello stabilimento devono essere tali da ridurre il rischio di
contaminazione e favorire la produzione di prodotti finiti
sicuri e legali.
BRC VS 7
13. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
5) Controllo del prodotto
Ci devono essere procedure per garantire che lo sviluppo di
nuovi prodotti o modifiche a prodotti esistenti, porti a
prodotti sicuri.
Lo sviluppo di nuovi prodotti o l'introduzione di nuovi
ingredienti non deve compromettere le attività in essere o i
prodotti che vengono manipolati nella stessa area, in
maniera da prevenire che vengano introdotti nuovi pericoli.
Questo riguarda in particolare quelle aziende che,per
politica, escludono particolari allergeni.
BRC VS 7
14. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
5.4 AUTENTICITA’ DEL PRODOTTO, DICHIARAZIONI E CATENA DI
CUSTODIA
Bisogna garantire che siano state valutate le materie prime e la
vulnerabilità della catena di fornitura ad adulterazioni come la diluizione
o sostituzione di ingredienti prima della consegna.
L’azienda deve avere appropriati sistemi di controllo per minimizzare il
rischio di acquistare prodotti contraffatti o adulterati.
Tutte le dichiarazioni (claim) devono poter essere confermati.
BRC VS 7
Aspetti da gestire nella qualifica del fornitore
15. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
6) Controllo dei processi
Bisogna garantire che il piano HACCP sia
quotidianamente operativo, con procedure efficaci al fine
di garantire che il prodotto sia costantemente conforme
ai livelli qualitativi richiesti, garantendo produzioni
alimentari sicure
BRC VS 7
IMPLEMENTARE BUONE PRATICHE
(GMP) NEI PROCESSI PRODUTTIVI
16. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
7) Personale
Il personale deve essere formato e competente nello
svolgere la mansione prevista;
questo vale per tutto il personale la cui attività incide
sulla qualità, sicurezza e legalità del prodotto.
1.personale stagionale
2. a tempo determinato
3.appaltatori (società esterna che fornisce personale)
BRC VS 7
richiedere evidenza della formazione del
personale
prima che inizino a lavorare
17. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ PROTOCOLLO
NUOVA CLASSIFICAZIONE CERTIFICATI
Grado massimo AA (non più A) ≤ 5 NC minori
Grado A ≤ 10 NC minori
Gradi B e C ridistribuiti tra B, C e D (nuovo grado)
NC su requisito fondamentale → NO certificazione
ad alti livelli
Migliore differenziazione tra le diverse
realtà produttive
Incoraggiamento al miglioramento
18. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Esclusioni limitate alle seguenti condizioni:
1.Prodotti esclusi ben differenziati dai prodotti inclusi nel campo di
applicazione
2.La produzione deve avvenire in un’area fisicamente separata
NOVITA’ PROTOCOLLO
Non si potrà utilizzare il logo
19. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ PROTOCOLLO
Possibilità di aggiunta moduli volontari di audit
prodotti commercializzati
Mangimi zootecnici
controllo intera filiera
tutela alimentare
20. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ PROTOCOLLO
Regole di qualifica auditors più severe
o esami periodici per categoria
o maggiore competenza comprovata degli auditors
Audit seri e rigorosi
21. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ REQUISITI
• Gestione fornitori di materie prime e packaging:
l’azienda deve implementare una procedura di controllo continuo ed
approvazione dei propri fornitori (attraverso attestazione certificazioni,
verifiche in campo, compilazione di questionari, ecc.) e deve essere messa a
conoscenza dell’origine di ciascuna materia prima, qualora questa sia
acquistata da un intermediario o agente (proroga fino a giugno 2016) a meno che
non sia in possesso di certificazione BRC
•Tracciabilità: l’azienda deve testare, ad intervalli regolari, il sistema di
rintracciabilità dei propri fornitori, per valutarne l’efficacia e l’efficienza
nel tempo
Valutazione del rischio annuale
22. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ REQUISITI
•Controllo etichettatura ed imballaggi: requisiti più dettagliati per
assicurare la legalità dei prodotti (es. controllo delle etichette campione
nel corso della verifica di rintracciabilità)
Autenticità: incoraggiare lo sviluppo di sistemi per evitare l’acquisto di
prodotti fraudolenti.
Dovranno essere implementati sistemi atti a minimizzare il rischio di acquisto di
materie prime alimentari contraffatte o adulterate e ad assicurare che tutte le
descrizioni e dichiarazioni relative ai prodotti siano legali, accurate e verificate.
•Claims (halal, BIO, ecc):
evidenza data per mezzo di un certificato valido
23. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
NOVITA’ REQUISITI
•Introdotta una nuova area nella definizione delle zone di rischio della
produzione: alto controllo per i prodotti conservati a T ambiente
zona progettata secondo uno standard elevato in cui le pratiche relative al personale, agli ingredienti, alle
apparecchiature, agli imballaggi e all’ambiente intendono ridurre al minimo la contaminazione del prodotto a
opera di microrganismi patogeni.
I prodotti non deperibili movimentati in queste aree sono vulnerabili, poiché è noto che agenti patogeni
vegetativi possono sopravvivere in tali prodotti (es. salmonella) (quest’area è diversa dalle aree a basso rischio,
perché i prodotti movimentati nelle aree a basso rischio non favoriscono l’insorgenza o lo sviluppo di agenti
patogeni, per ragioni intrinseche o progettuali, o sono destinati a una successiva sterilizzazione).
Introdotti nuovi controlli ambientali basati sul rischio
•Revisionate le linee guida per la definizione delle zone alto rischio/alto
controllo
24. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Definizione ALTO RISCHIO
Ambiente progettato per prevenire la contaminazione
(standard di igiene elevato) COMPLETA SEPARAZIONE FISICA
i prodotti finiti sono refrigerati o congelati
tutti i componenti sono stati cotti prima di entrare
nell’area o sottoposti a processi equivalenti (almeno 70°Cx2’)
il prodotto finito è vulnerabile alla crescita o
sopravvivenza di patogeni (es. Listeria)
il prodotto finito è pronto per il consumo o per essere
riscaldato e consumato
25. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Definizione ALTO CONTROLLO
Ambiente progettato per minimizzare la
contaminazione
i prodotti finiti sono refrigerati o congelati
i componenti sensibili alla contaminazione sono stati
sottoposti a processo per ridurre contaminazione
microbiologica prima di entrare nell’area
il prodotto finito è vulnerabile alla crescita o
sopravvivenza di patogeni
il prodotto finito è pronto per il consumo o per essere
riscaldato e consumato
26. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
• Gestione delle eccedenze alimentari e dei prodotti destinati
all’alimentazione animale:
o Definite procedure per garantire che i prodotti forniti alle banche
alimentari o ceduti in beneficenza siano salubri;
o Garantire controlli sugli alimenti destinati all’alimentazione
animale
NOVITA’ REQUISITI
27. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
• Definiti con maggiore chiarezza i requisiti relativi alla pulizia
ed igiene degli ambienti
è necessario fissare limiti di accettabilità ed inaccettabilità delle
condizioni igieniche nelle aree alto rischio/alto controllo
NOVITA’ REQUISITI
• Definiti con maggiore chiarezza i requisiti relativi al controllo
degli infestanti
Il personale deve essere in grado di riconoscere i “segnali” associati alla
presenza di infestanti ed essere consapevole della necessità di informare
il responsabile incaricato a tale riguardo
28. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
•Free download e stampa dello standard BRC, Linea Guida BRC e
documento con cambiamenti chiave dello standard (BRC PARTICIPATE)
• Possibilità di avere un servizio a pagamento per l’accesso a tutti i
documenti
• Rimane il servizio del Portale: audit del sito con dettaglio report
PUBBLICAZIONE
29. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
VANTAGGI PER L’ AZIENDA NEL CERTIFICARSI IFS/BRC:
1) tutelare l’immagine di chi immette i prodotti sul mercato (vedi
grandi catene di distribuzione) e allineare i fornitori a requisiti
comuni;
2) garantire le aspettative e tutelare la salute del consumatore finale;
3) ampliare il ventaglio dei propri clienti;
4) avere riconoscibilità internazionale in materia di sicurezza
alimentare;
5) Lavorare con Enti di certificazione accreditati ed auditor qualificati
30. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
VANTAGGI PER L’AZIENDA NEL CERTIFICARSI IFS/BRC:
6) ridurre le verifiche ispettive di parte seconda (perché riconosciuti
a livello internazionale ed accettati dai clienti) comportando
risparmio di tempo e risorse;
7) integrare i requisiti dello Standard con eventuali requisiti
aggiuntivi specifici;
8) sfruttare sinergie ed elementi comuni ai sistemi di gestione per la
sicurezza alimentare secondo le ISO 22000 e il metodo HACCP;
9) Integrarsi perfettamente alla nuova norma ISO 9001:2015
10) procedere a verifiche congiunte con altri schemi (es. BRC/IFS)
31. Sicurezza Alimentare |Sicurezza Ambientale |Sicurezza sul Lavoro
Conclusioni
Dall’indagine Accredia deriva che non è solo il made in italy
ad avere un forte ascendente sui mercati internazionali, è
anche la nostra reputazione in termini di sicurezza alimentare a
sostenere i nostri prodotti.
le certificazioni volontarie hanno contribuito a consolidare
un primato italiano che ci invidia tutto il mondo
Delle aziende certificate che hanno risposto all’indagine promossa da ACCREDIA il
LA GDO è riuscita ad imporsi con 2 strategie che mirano a legare il consumatore in termini di affidabilità e sicurezza alimentare, oltre che con il costo contenuto…
….ovvero quelle del circuito GFSI (Global food safety iniziative) che sono certificazioni accettate a livello internazionale e comprendono: LEGGI ELENCO
Entrato a regime dal 1° luglio 2015: tutti gli audit a fronte del BRC devono essere svolti secondo la nuova versione della norma
Nell’ambito dello standard alcuni requisiti sono definiti FONDAMENTALI
tutti questi aspetti devono essere gestiti nella procedura di qualifica dei fornitori
Per andare incontro a specifiche richieste è possibile:
ovvero hanno migliorato il modello del rapporto finale della verifica ispettiva
- Audit svolti da ispettore con comprovate competenze in tema di sicurezza alimentare
Compilazione questionari solo per fornitori che hanno ottenuto un risultato di rischio basso. Laddove la qualifica si basi sui questionari, gli stessi dovranno essere ripubblicati almeno ogni 3 anni
se l’approvaz fornitore avviene con questionario bisogna testare la rintracciabilità del fornitore alla prima approvazione ed almeno ogni 3 anni
ES: produzione di cioccolato da fave grezze, burro di arachidi da arachidi grezzi
bisogna assicurarsi del consenso del proprietario del marchio per lo smaltimento del prodotto etichettato e garantire di avere procedure in atto affinchè i prodotti siano ritenuti idonei al consumo
Servizio portale: conterrà tutti gli audit del sito con i report relativi
BRC partecipate è la possibilità di iscriversi (user name e psw) ed usufruire di vantaggi quali:
9) Approccio per valutazione del rischio
…. E la sicurezza alimentare può essere ancor più garantita e pubblicizzata decidendo di affrontare questo percorso di crescita e miglioramento continuo grazie anche a questo sistema di certificazioni volontarie di cui abbiamo avuto occasione di parlare oggi.