Franco Berrino - Il Codice Europeo contro il cancro e le Istituzioni SanitarieAPAB
Intervento alla sessione ALLEANZE PER ALIMENTAZIONE E SALUTE del 33° Convegno di Agricoltura Biodinamica del 21 febbraio 2015 presso l'Università Bocconi di Milano. Importantissimo contributo che rende edotti della scarsa responsabilità delle istituzioni verso le direttive anti cancro legate all'alimentazione.
I Mille volti della Nutrizione - Nutrizione, Stile alimentare e BenessereDigital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Massimo Gualerzi, Scrittore, Specialista in Cardiologia, Fondatore - 'SuperSalute' Centro Medico.
Franco Berrino - Il Codice Europeo contro il cancro e le Istituzioni SanitarieAPAB
Intervento alla sessione ALLEANZE PER ALIMENTAZIONE E SALUTE del 33° Convegno di Agricoltura Biodinamica del 21 febbraio 2015 presso l'Università Bocconi di Milano. Importantissimo contributo che rende edotti della scarsa responsabilità delle istituzioni verso le direttive anti cancro legate all'alimentazione.
I Mille volti della Nutrizione - Nutrizione, Stile alimentare e BenessereDigital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Massimo Gualerzi, Scrittore, Specialista in Cardiologia, Fondatore - 'SuperSalute' Centro Medico.
I Mille volti della Nutrizione - Nutrizione e intolleranzaDigital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento della dott.ssa Luisa Marini, Senior Brand Manager - Eurospital.
I Mille volti della Nutrizione - Alimentazione: la differenza tra Mangiare e ...Digital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento della dott.ssa Cristiana Costa, Direttore Commerciale - Rilevo
La dieta mediterannea e salute - di Michele ZonnoMedOliveOil
La dieta mediterannea e salute - di Michele Zonno. 6 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi
Francesca Bicocca - Matteo Vandoni - See more at: http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/alimentazione-vegetariana-e-vegana-per-sportivi#sthash.fhnhfMxy.dpuf
Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi
Francesca Bicocca - Matteo Vandoni
Le diete vegetariane e vegane sono sinonimo di salute e forma fisica ottimale, ma cosa accade quando vengono abbinate ad un regime che preveda una pratica regolare dell’esercizio fisico?
Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi tenta di dare risposta ai quesiti e alle perplessità che emergono quando si abbinino veg e sport: come sostituire le proteine animali, quali alimenti utilizzare nelle diete vegetariane, come ottenere sufficienti riserve di energia e ferro?
Come da una cassetta degli attrezzi, pagina dopo pagina dal manuale si potranno estrarre gli strumenti utili alla pianificazione di un corretto modo di nutrirsi, sia all’interno e comunque anche fuori da un regime di allenamento, ottenendo dall’alimentazione vegetariana i migliori vantaggi per la salute e per un buon rendimento.
Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi si rivolge indistintamente a chi privilegia esclusivamente cibi verdi, ad onnivori, sportivi e sedentari, e si propone di aiutare tutti a migliorare salute, benessere e performance, nel rispetto dell’ambiente, di un ciclo alimentare naturale e di tutti gli esseri viventi.
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/alimentazione-vegetariana-e-vegana-per-sportivi
Festival del saper vivere 2015 davide schembriFino alla Fine
Gerlando Davide Schembri parla dell'alimentazione e della nutrizione come aspetti fondamentali del vivere bene, fino in fondo.
Gerlando Davide Schembri è medico chirurgo, Direttore Sanitario Avis, Direttore Sanitario Croce Rossa Italiana, Esperto in Nutrizione in Condizioni Patologiche. Medico e referente alimentazione in donne con tumore al seno.
La prugna della California: un amica dell'intestinoAgnese Cremaschi
Un regime alimentare ricco in fibre è un fattore fondamentale nella prevenzione e nel trattamento di diverse malattie croniche. L’assunzione elevata di fibra apporta svariati benefici tra cui una concentrazione di colesterolo più bassa, la riduzione della pressione sanguigna, un miglior controllo glicemico e un miglioramento della funzione gastrointestinale.
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una corretta alimentazione raccomandano l’assunzione di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, è stato però stimato che nel nostro paese soltanto 1 adulto su 10 consuma queste porzioni e solo l’8% dei bambini raggiunge la quota giornaliera raccomandata.
Per non parlare dei pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile e ad altre condizioni nelle quali i sintomi sono sostenuti da eccessiva fermentazione intestinale come il morbo di Crohn, l’iperproliferazione batterica e la distensione addominale funzionale che necessitano, ancora più di altri, di un regime alimentare con alto contenuto di fibre. [1]
Da questi dati si evince come il consumo di prugne possa essere una soluzione molto valida per raggiungere il fabbisogno consigliato. Questa frutta disidratata, infatti, ha un apporto di circa 7g/100g attestandosi come un’eccellente, se non la migliore fonte di fibre. Tre prugne disidratate al giorno possono rappresentare una delle cinque porzioni di frutta e verdura quotidiane.
Inoltre le prugne hanno un alto contenuto d’importantissimi micronutrienti come vitamina k e di potassio, sono una fonte di vitamina b6, rame e manganese, al contempo sono prive di grassi, di sodio e di zuccheri aggiunti [2]. Grazie alla loro ricchezza in fibre e alla composizione dei loro glucidi hanno un basso indice glicemico (IG29) riuscendo così a fornire un’energia facilmente disponibile e gradualmente assimilata.
I Mille volti della Nutrizione - Integrazione alimentare e carenze vitaminicheDigital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento della dott.ssa Ornella Parma, Regional Medical Director Southern Europe - Pfizer.
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Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi
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Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi
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Le diete vegetariane e vegane sono sinonimo di salute e forma fisica ottimale, ma cosa accade quando vengono abbinate ad un regime che preveda una pratica regolare dell’esercizio fisico?
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Alimentazione vegetariana e vegana per sportivi si rivolge indistintamente a chi privilegia esclusivamente cibi verdi, ad onnivori, sportivi e sedentari, e si propone di aiutare tutti a migliorare salute, benessere e performance, nel rispetto dell’ambiente, di un ciclo alimentare naturale e di tutti gli esseri viventi.
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Un regime alimentare ricco in fibre è un fattore fondamentale nella prevenzione e nel trattamento di diverse malattie croniche. L’assunzione elevata di fibra apporta svariati benefici tra cui una concentrazione di colesterolo più bassa, la riduzione della pressione sanguigna, un miglior controllo glicemico e un miglioramento della funzione gastrointestinale.
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una corretta alimentazione raccomandano l’assunzione di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, è stato però stimato che nel nostro paese soltanto 1 adulto su 10 consuma queste porzioni e solo l’8% dei bambini raggiunge la quota giornaliera raccomandata.
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Da questi dati si evince come il consumo di prugne possa essere una soluzione molto valida per raggiungere il fabbisogno consigliato. Questa frutta disidratata, infatti, ha un apporto di circa 7g/100g attestandosi come un’eccellente, se non la migliore fonte di fibre. Tre prugne disidratate al giorno possono rappresentare una delle cinque porzioni di frutta e verdura quotidiane.
Inoltre le prugne hanno un alto contenuto d’importantissimi micronutrienti come vitamina k e di potassio, sono una fonte di vitamina b6, rame e manganese, al contempo sono prive di grassi, di sodio e di zuccheri aggiunti [2]. Grazie alla loro ricchezza in fibre e alla composizione dei loro glucidi hanno un basso indice glicemico (IG29) riuscendo così a fornire un’energia facilmente disponibile e gradualmente assimilata.
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Terza fase del progetto EpiCa di Casoria.
Queste sono le slide utilizzate nei seminari rivolti agli studenti delle classi terze delle scuole medie di Casoria per informare, sensibilizzare, prevenire e consigliare su un corretto stile di vita. Il progetto fa parte di un programma di monitoraggio del fenomeno cancro a Casoria, città di circa 80000 abitanti nell'area nord della provincia di Napoli. I seminari coinvolgo gli alunni delle classi terze della scuola media, delle classi quarte della scuola superiore ed i loro docenti; entro la fine dell'anno scolastico saranno coinvolti anche i docenti e i genitori degli alunni della scuola primaria.
Il progetto EpiCa è condotto dai medici di famiglia, dai pediatri e dai medici del distretto del DS 43 dell'ASL Napoli 2 nord
Il presente atlante istologico è stato realizzato dagli alunni Maccaferri Ambra e Ghisellini Alberto (5R 2010-11) nell’ambito di una convenzione stipulata tra l’Istituto Bassi Burgatti e l’ Istituto Ramazzini Cooperativa Sociale Onlus - Centro di Ricerca sul Cancro "Cesare Maltoni" di Bentivoglio (BO)
Ultimo incontro del ciclio
"IL BEN-ESSERE COME STILE DI VITA"
Più di 2/3 dei casi di tumore e’ legato alle abitudini di vita e più di 1/3 dei casi è legato direttamente all’alimentazione.
La Dottoressa Emiliana Giusti traccia una guida di orientamento su come prendersi cura di sé in questo delicato momento.
Con la sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare una malattia oncologica. È quanto emerge dal III Congresso Internazionale ARTOI, tenutosi a Roma il 2-3 dicembre 2011.
Stato dell'arte sugli stili nutrizionali efficaciEnrico Ponta
In un ambiente in cui la visibilità fa da padrona, saper distinguere tra mode e stili fondati su base scientifica rappresenta il primo passo verso la corretta alimentazione.
Prevenire i tumori passando per la buona cucinaGiulia Vellani
Un convegno sulla buona tavola e i tumori per dimostrare come sia possibile mangiare bene e al tempo stesso seguire un corretto e sano stile di vita che aiuta a prevenire i tumori. A Modena, alla Camera di Commercio il 14 e 15 maggio 2015, il convegno organizzato da Esprit si rivolge alla popolazione intera per fare il punto sulla correlazione tra tumori e stili di vita e soprattutto per dimostrare, attraverso uno show cooking finale, come sia possibile cucinare e mangiare bene applicando i principi della sana alimentazione, per ottenere ricette facili, veloci e allo stesso tempo gustose. Il convegno validao anche come accreditamento ECM è presieduto dal prof. Giovanni Tazzioli presidente del convegno, responsabile della Struttura di Chirurgia Oncologica e Senologica e del Punto Amico – Percorso Senologico presso il Policlinico di Modena –insieme al prof. David Khayat presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori francese e direttore del dipartimento di Oncologia all’ospedale Salpêtrière di Parigi. Guiderà lo show cooking la chef e paziente Giovanna Guidetti dell'Osteria La Fefa di Finale Emilia.
Casi Clinici 1 - del Prof. Sasso. 27 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Problems in diagnosing celiac disease,in communicating to patients in the last years.
Descibing how the disease is changed and which are the challenges for the future
Seminario Università degli Studi di Salerno 13 maggio 2016
gli interventi delle dottoresse:
- Manilia - introduzione alla Dieta Mediterranea
- Marchese - Dieta Mediterranea in oncologia e patologie neurodegenerative
- Sorgente - La componente Psicosomatica delle patologie metaboliche
L’obésité: les facteurs de risque et les conséquencesGianluca Tognon
L'obésité est définie comme une accumulation excessive de tissu adipeux par rapport aux tissus maigres.
L'obésité conduit à un risque plus élevé de développer des maladies chroniques majeures telles que les maladies cardiovasculaires, accidents vasculaires cérébraux, le diabète, certains cancers (endomètre, du colon, du rein, du pancréas, du sein, de l'œsophage), une maladie de la vésicule biliaire, l'arthrose.
Perdere peso in 3 step: modificare la composizione della dieta in termini di macronutrienti, scegliere alimenti a basso indice glicemico e ridurre la densità energetica complessiva della dieta.
Does the Mediterranean diet predict longevity in the elderly? A Swedish persp...Gianluca Tognon
My paper describing the association between adherence to a Mediterranean-like dietary pattern and longevity in 70 year-old men and women sampled in Gothenburg
Le diapositive della relazione che ho presentato al convegno "Obesità: alimentazione, chirurgia e prevenzione" tenutosi presso il Ministero della Salute a Roma il 5 dicembre 2013.
An extract of my blog post of nutritionists' lies on the Food and Nutrition Forum: http://foodnutritionforum.blogspot.com/2013/09/5-lies-your-nutritionist-likes-to-tell.html
Ideas from an Italian nutritionist who ended up in Scandinavia to study the M...Gianluca Tognon
What is a "healthy diet"? The health benefits of the Mediterranean diet are well known. However, many different kinds of diets have also been proposed: LCHF, low-fat, even blood type diets! How to disentangle the intricate web of healthy diets? Does diet really make a difference?
L'osteoporosi é un importante problema di salute pubblica che coinvolge piú di quattro milioni di italiani. Conoscere i fattori di rischio della malattia oltre che delle cadute e delle fratture é importante, cosí come conoscere le giuste strategie a tavola.
1. Gianluca tognon Biologo, specialista in scienza dell’alimentazione www.studiotognon.net Alimentazione e Tumori1a parte
2. Il cancro Il cancro è una malattia causata da anomalie di funzionamento della cellula, nel corso delle quali essa acquisisce progressivamente delle caratteristiche che le permettono di crescere in modo anarchico e di invadere i tessuti dell’organismo Il tumore sviluppa spesso la capacità di indurre la formazione di nuovi vasi sanguigni, autoalimentandosi L’acquisizione di queste proprietà cancerose si sviluppa peraltro durante un lungo lasso di tempo, un periodo di latenza che offre un’occasione d’oro per intervenire in modo da impedire ai tumori di raggiungere lo stadio di maturità
3. Le cause Anche se esistono tumori di tipo ereditario, la gran parte è causata da fattori non ereditari Ciò significa che eliminando o riducendo questi fattori, la gran parte dei tumori è evitabile I fattori nutrizionali sembrano avere un ruolo importante nel determinare la variabilità dei tassi di incidenza di molti tumori
4. Alcuni dati italiani Per il 2008 in Italia si stimano circa 250 mila nuovi casi di tumore e 125 mila decessi. Il numero complessivo delle persone affette da patologia tumorale, è stato stimato pari a 1 milione e 800 mila (Epicentro) Negli uomini il tasso di incidenza generale appare in diminuzione, per effetto della riduzione dell’incidenza di alcune patologie tumorali più letali degli scorsi decenni come il tumore del polmone e il tumore dello stomaco. Per le donne l’incidenza del complesso dei tumori risulta ancora in crescita, sebbene per specifiche sedi tumorali come lo stomaco e la mammella, si registrino tassi rispettivamente in diminuzione e in via di stabilizzazione Fonte: Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (www.epicentro.iss.it)
5. Le raccomandazioni per la prevenzione a tavola(Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro) Peso: mantenerlo nei limiti della normalità Attività fisica tutti i giorni e riduzione dei comportamenti sedentari Ridurre il consumo di alimenti e bevande ad alta densità energetica Consumare soprattutto alimenti di origine vegetale Alimenti animali: ridurre il consumo di carni rosse e in particolare di salumi Limitare il consumo di bevande alcoliche Altri consigli: Conservazione degli alimenti e consumo di sale Integratori alimentari Allattamento Per le persone che hanno avuto un tumore
6. Peso: mantenerlo nei limiti della normalità Il WCRF 2007 raccomanda di mantenere il BMI entro i limiti di normalità (18.5 – 25 kg/m2) Per mantenere il peso nella norma, i principali consigli riguardano: aumento dell’attività fisica riduzione degli alimenti ad alta densità energetica (< 225-275 kcal/100 g)
7. Attività fisica tutti i giorni e riduzione dei comportamenti sedentari. Le evidenze a supporto di un rapporto tra l’aumento dell’attività fisica e la minore incidenza di tumori (mammella, colon-retto, ecc.) sono andate sempre più accumulandosi Partendo da un minimo di 30 min/die di attività moderata (camminata, nuoto lento o bicicletta), si raccomanda di mantenere l’impegno fino ad elevarlo a 60 min/die (o 30 min di attività intensa, come camminare e andare in bicicletta a velocità più sostenuta)
8. Ridurre il consumo di alimenti e bevande ad alta densità energetica Tra gli alimenti ricchi di energia e a rischio, troviamo merendine, hamburger, patatine fritte, snack dolci e salati Purtroppo questi prodotti sono ormai diffusi in modo capillare L’olio di oliva è l’unico alimento ad alta densità energetica il cui consumo non viene scoraggiato, purché legato al consumo di verdure
9. Soprattutto alimenti di origine vegetale! L’evidenza di una protezione nei confronti dei tumori è probabile, ed è quindi indispensabile spostare i consumi in questa direzione I dati epidemiologici mostrano che almeno una parte della popolazione non consuma verdura e frutta in quantità adeguate ed anche i consumi di cereali integrali e i legumi andrebbero incrementati Raccomandazioni: spostare il centro dell’alimentazione verso quelli vegetali consumare almeno una o due porzioni di verdura a ogni pasto consumare due o tre porzioni di frutta al giorno consumare abitualmente i legumi consumare olio extravergine di oliva di elevata qualità
10. Alimenti animali: ridurre il consumo di carni rosse e in particolare di salumi Il consumo di carni rosse non è raccomandato e andrebbe il più possibile limitato, in particolare per quanto riguarda le carni rosse conservate che in Toscana sono rappresentate essenzialmente dai salumi Le linee guida WCRF 2007, suggeriscono a chi consuma abitualmente carni rosse, di non superare i 500 g a settimana. Il consumo di salumi e carni conservate andrebbe invece contenuto il più possibile La carne bianca e soprattutto, il pesce, rappresentano valide alternative
11. Limitare il consumo di alcolici Il consumo di bevande alcoliche non è raccomandato A chi le consuma si raccomanda di non superare l’equivalente di due bicchieri al giorno (uomini) o un bicchiere al giorno (donne) Attenzione alla birra, meno alcolica, ma più facilmente consumabile in maggiori quantità (ad esempio in estate) Attenzione anche a vini liquorosi, aperitivi e superalcolici, ma anche ai cocktail a basso contenuto Tra i giovani si sta diffondendo un modello di consumo non salutare
12. Conservazione degli alimenti e sale Gli alimenti conservati male o addirittura ammuffiti sono da evitare per il rischio che contengano micotossine, tra cui in particolare l’aflatossina, un fattore di rischio per il cancro del fegato I cibi conservati sotto sale o salati, possono aumentare il rischio di cancro gastrico: limitare l’apporto dietetico di cloruro di sodio sotto i 6 g al giorno (2,4 g di sodio)
13. Integratori alimentari L’uso degli integratori alimentari è sempre più in voga nei paesi occidentali In condizioni normali, una dieta varia e ricca di alimenti vegetali non necessita di integrazioni nutrizionali Gli integratori andrebbero quindi assunti solo in condizioni di accertata necessità e limitatamente al periodo di sostanziale carenza nutrizionale Da notare che l’integrazione con β-carotene, a livelli non dietetici ma farmacologici, si è addirittura rilevata dannosa negli studi condotti sui fumatori (in Finlandia e negli USA).
14. Allattamento Allattare al seno è utile sia per la madre che per il bambino A qualsiasi età della donna, riduce l’incidenza del cancro della mammella e sembra proteggere anche i bambini dal sovrappeso e dall’obesità e quindi indirettamente da quei tumori che sono legati al peso eccessivo
15. Per le persone che hanno avuto un tumore Le cure per il cancro permettono ormai a moltissime persone di vivere a lungo una vita normale, anche dopo la diagnosi di tumore Tutti i consigli riportati valgono tanto per la popolazione generale quanto per chi ha già avuto un tumore Particolari condizioni legate agli esiti della malattia o a stati temporanei dovuti a trattamenti terapeutici talvolta non consentono l’applicazione di queste raccomandazioni
16. Evidenze di riduzione/aumento del rischio Riduzione probabile Riduzione convincente Modificato da: WCRF 2007 Aumento probabile Aumento convincente
17.
18. Colon-retto Il colon-retto è l’ultima parte dell’apparato digerente, dove avviene l’assorbimento dell’acqua e dei Sali e dove ha sede una ricca flora batterica Il cancro del colon-retto è quasi raddoppiato di incidenza nei paesi che negli ultimi trentanni sono passati ad un’economia più ricca (Giappone, Singapore, paesi dell’est Europa) Tassi di incidenza: 40/100.000 (Nord-America, Europa occidentale, Australia e Nuova Zelanda, Giappone), meno di 5/100.000 (Africa, America Centrale e alcune regioni dell’Asia) E’ un tumore associato allo stile di vita dei paesi ricchi!
19. Il cancro al colon-retto produce generalmente dei sintomi ad uno stadio abbastanza precoce e questo lo rende trattabile più rapidamente Inolte, nei paesi occidentali viene effettuato uno screening sulla popolazione che permette di identificare più facilmente i casi più precoci La sopravvivenza a 5 anni è circa il 50% (55% nei paesi ad alto reddito, 39% nei paesi a medio e basso reddito) Rappresenta il 9% dell’incidenza globale dei tumori Nel 5 - 10% dei casi si riconoscono cause genetiche
20. Mammella I tassi di incidenza sono in aumento, particolarmente nei paesi in cui i tassi di incidenza erano tradizionalmente bassi (Giappone, Cina, Sud ed Est Europa) L’incidenza è pari a 75-100/100.000 donne (Nord America, Europa, Australia), 20/100.000 donne (Africa e Asia) Il rischio di sviluppare questo tumore raddoppia ogni dieci anni fino alla menopausa Studi su donne che sono migrate da zone a bassa incidenza ad aree ad elevata incidenza hanno dimostrato che nel giro di una-due generazioni i tassi si avvicinano a quelli del paese di destinazione
21. Il tumore della mammella viene di solito identificato ad uno stadio precoce, anche grazie agli screening La sopravvivenza a 5 anni è compresa tra il 50 e il 90%, secondo le caratteristiche del tumore, dello stadio e della diffusione e della disponibilità di cure. Nei paesi ad alto reddito si attesta al 73%, al 57% in quelli a medio-basso reddito Rappresenta il 23% di tutti i tumori femminili, per incidenza L’esposizione agli ormoni sessuali gioca un ruolo nello sviluppo e nella progressione del tumore. Età al menarca e alla menopausa sono fattori di rischio, così come il numero di figli e la prima gravidanza entro i 30 anni rappresenta un fattore protettivo Nel 4-9% dei casi si riconoscono cause genetiche (BRCA)
22. Prostata L’incidenza di questo tumore è cresciuta in maniera drammatica tra il 1988 e il 1992, prevalentemente a causa dell’utilizzo, per la prima volta, del test del PSA In realtà, i tassi di incidenza stavano già crescendo da prima e continuano a crescere anche in quei paesi dove non è disponibile questo test I tassi di incidenza variano molto a seconda dell’età, passando da 1/100.000 negli uomini sotto i 40 anni a 1000/100.000 negli uomini sopra i 65 anni La sopravvivenza a 5 anni è circa il 60% (76% nei paesi ad alto reddito, 45% nei paesi a medio-basso reddito)
23. La malattia ha una progressione molto lenta (molti anni e persino decenni) Alcune estrapolazioni teoriche suggeriscono che la maggior parte degli uomini si ammalerebbe, se la sopravvivenza salisse oltre i 100 anni Può succedere che si sviluppino alcuni piccoli tumori localizzati che non vengono mai nemmeno identificati, se non con un’eventuale autopsia E’ più probabile morire con un tumore alla prostata che di questa malattia Anche per questa patologia sembrano esistere cause ormonali (abbassamento dei livelli di testosterone) Vi può essere una predisposizione genetica
26. Particolare preoccupazione destano però quelle sostanze chimiche inquinanti e persistenti di vasto impiego che sarebbero alla base di disfunzioni ormonali → Distruttori endocrini
31. Vecchie e nuove conoscenze… Vecchie conoscenze: Diossine (ED, cancerogene e teratogene) PCB (109 congeneri, interferiscono con gli ormoni tiroidei, tossicità valutata con TEF e TEQ) IPA (prodotti di combustione i cui metaboliti sono cancerogeni) Nuove conoscenze: Perfluoroctani (ED e cancerogeni; contenuti nei prodotti per la pulizia, contenitori per cibo, cartone, pellicole fotografiche, shampoo, dentifrici, lubrificanti per bicicletta, attrezzi da giardino, Teflon, Goretex, pesticidi) Ritardanti di fiamma (molto diffusi; ED; contengono bromo, molti sono diossine o le producono con l’incenerimento) Fenoli (ED; contenuti nei prodotti plastici, Soluzioni sgrassanti, liquidi antighiaccio, vernici, plastica, pesticidi.) Ftalati (ED, alcuni sono cancerogeni; il loro uso è sempre meno frequente, classicamente contenuti nel PVC e nelle pellicole)
32. Molte sostanze oggi utilizzate devono ancora essere accuratamente testate circa gli effetti tossici sull’uomo e sugli animali Occorre una valutazione delle possibilità di sostituire le sostanze più pericolose con altre che lo siano meno Nulla si sa riguardo gli effetti derivanti dall’esposizione combinata a centinaia di composti chimici È importante tutelare i soggetti più a rischio (gravide, neonati e bambini/ragazzi in età evolutiva) È importante rieducare il cittadino, che deve imparare ad evitare un uso eccessivo di prodotti chimici
33. Grazie per l’attenzione! http://www.slideshare.net/g.tognon Gianluca Tognon Biologo Specialista in Scienza dell’Alimentazione www.studiotognon.net