Con la sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare una malattia oncologica. È quanto emerge dal III Congresso Internazionale ARTOI, tenutosi a Roma il 2-3 dicembre 2011.
Ricci S. Supplementazione Nutrizionale nelle MICI. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
DOTT. SALVATORE RICCI - Convegno "Corso per Dietista e Biologo - Appropriatezza e Adeguatezza in Dietetica Ospedaliera - 23/04/2016 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Presentazione del Prof. Vincent Castronovo su "Gestione nutrizionale dell'Infertilità femminile" al Corso di medicina metabolica e funzionale di Bologna - 3-4 Luglio 2015
Caramiello M.S. Applicazione Linee Guida Trattamento Dietetico del Paziente c...Gianfranco Tammaro
DOTT.SSA M.STELLA CARAMIELLO - Convegno "Corso per Dietista e Biologo - Appropriatezza e Adeguatezza in Dietetica Ospedaliera - 23/04/2016 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Senza Chiedere il Permesso (SCP) è il periodico del Coordinamento dei Migranti di Bologna e provincia.
http://coordinamentomigranti.org/2012/01/13/la-tassa-e-il-problema-scp/
Ricci S. Supplementazione Nutrizionale nelle MICI. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
DOTT. SALVATORE RICCI - Convegno "Corso per Dietista e Biologo - Appropriatezza e Adeguatezza in Dietetica Ospedaliera - 23/04/2016 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Presentazione del Prof. Vincent Castronovo su "Gestione nutrizionale dell'Infertilità femminile" al Corso di medicina metabolica e funzionale di Bologna - 3-4 Luglio 2015
Caramiello M.S. Applicazione Linee Guida Trattamento Dietetico del Paziente c...Gianfranco Tammaro
DOTT.SSA M.STELLA CARAMIELLO - Convegno "Corso per Dietista e Biologo - Appropriatezza e Adeguatezza in Dietetica Ospedaliera - 23/04/2016 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Senza Chiedere il Permesso (SCP) è il periodico del Coordinamento dei Migranti di Bologna e provincia.
http://coordinamentomigranti.org/2012/01/13/la-tassa-e-il-problema-scp/
Prevenire i tumori passando per la buona cucinaGiulia Vellani
Un convegno sulla buona tavola e i tumori per dimostrare come sia possibile mangiare bene e al tempo stesso seguire un corretto e sano stile di vita che aiuta a prevenire i tumori. A Modena, alla Camera di Commercio il 14 e 15 maggio 2015, il convegno organizzato da Esprit si rivolge alla popolazione intera per fare il punto sulla correlazione tra tumori e stili di vita e soprattutto per dimostrare, attraverso uno show cooking finale, come sia possibile cucinare e mangiare bene applicando i principi della sana alimentazione, per ottenere ricette facili, veloci e allo stesso tempo gustose. Il convegno validao anche come accreditamento ECM è presieduto dal prof. Giovanni Tazzioli presidente del convegno, responsabile della Struttura di Chirurgia Oncologica e Senologica e del Punto Amico – Percorso Senologico presso il Policlinico di Modena –insieme al prof. David Khayat presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori francese e direttore del dipartimento di Oncologia all’ospedale Salpêtrière di Parigi. Guiderà lo show cooking la chef e paziente Giovanna Guidetti dell'Osteria La Fefa di Finale Emilia.
Marcella Marletta - Cerimonia di Presentazione della Società di Nutrizione Cl...Marcella Marletta
La traccia dell'intervento tenuto dalla Dottoressa Marcella Marletta in occasione della Cerimonia di Presentazione della Società di Nutrizione Clinica e Metabolismo - SINuC
Seminario Università degli Studi di Salerno 13 maggio 2016
gli interventi delle dottoresse:
- Manilia - introduzione alla Dieta Mediterranea
- Marchese - Dieta Mediterranea in oncologia e patologie neurodegenerative
- Sorgente - La componente Psicosomatica delle patologie metaboliche
Approccio interdisciplinare ed interprofessionale alla valutazione posturale in età evolutiva. Aspetti metodologici
di Vera Lezza e Dario Colella
L’esercizio fisico nel trattamento conservativo del dolore radicolare lombare: proposta di protocollo in uno studio di caso
di Gabriele Mascherini e Giulia Carboni
Il pilates: l'allenamento della power house e i vantaggi adattativi nelle altre discipline sportive
di Elda Sacco
Perché un nuovo infortunio al legamento crociato anteriore? Dal meccanismo di rottura al ritorno in campo: cosa ci dice la scienza
di Emilio Panichi
La gestione energetica e l'assetto metabolico del crossfit
di Maria Teresa Sguera
Fitness e dintorni. Il microbiota umano: caratteristiche, funzioni e implicazioni per la salute dell'individuo
di Pierluigi De Pascalis
Valutazione e gestione del rischio cardiovascolare in pazienti dai 45 ai 55 a...Sara Finollo
I fattori di rischio cardiovascolare sono condizioni statisticamente correlate all’insorgenza di una malattia cardiovascolare e sono derivanti da abitudini e stili di vita non corretti, da fattori ambientali e biologici, che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche di malattia, predicono la probabilità di andare incontro a patologia in un certo periodo di tempo. (Istituto Superiore Sanità, Progetto Cuore).
Sono indicatori di probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare e se in compresenza aumentano notevolmente il rischio di comparsa della patologia; la loro assenza come ovvio non esclude la malattia ma ne riduce drasticamente il rischio di sviluppo. Vennero identificati e valutati per la prima volta grazie allo studio osservazionale condotto nel 1948 dal cardiologo statunitense Thomas Royle Dawber che per le sue ricerche si basò sulla popolazione dell’intera cittadina di Framingham, nel Massachusetts. Dawber (ncbi.nlm.nih.gov) avviò dapprima lo studio tramite la “Division of Chronic Disease” della cittadina per poi far riferimento l’anno successivo al National Heart Institute degli Stati Uniti.
Lo studio Framingham fu il primo di una serie di ampi studi osservazionali che negli anni successivi vennero condotti su scala globale per valutare il rischio cardiovascolare.
Obesità trattamento omotossicologico ed omeoriflessologico Rosanna de Paola
Come trattare l'obesita con terapia integrata ad un regime dietetico vario con l'aiuto della omotossicologia , della omeosiniatria e dell'agopuntura auricolare.
Stato dell'arte sugli stili nutrizionali efficaciEnrico Ponta
In un ambiente in cui la visibilità fa da padrona, saper distinguere tra mode e stili fondati su base scientifica rappresenta il primo passo verso la corretta alimentazione.
Alcat Workshop - Applicazione del test d’intolleranze - Milano, 26 gennaio 2013
Intervento del DR. Alessandro Scorba - Medico Chirurgo, Esperto in Intolleranze Alimentari.
Applicazione del Test di Nutrigenomica come strumento di ausilio Clinico e Diagnostico:
Sindrome Metabolica
Predisposizione al Diabete di Tipo 2
Intolleranza al Lattosio e Glutine
Gluten Sensitivity
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Prevenire i tumori passando per la buona cucinaGiulia Vellani
Un convegno sulla buona tavola e i tumori per dimostrare come sia possibile mangiare bene e al tempo stesso seguire un corretto e sano stile di vita che aiuta a prevenire i tumori. A Modena, alla Camera di Commercio il 14 e 15 maggio 2015, il convegno organizzato da Esprit si rivolge alla popolazione intera per fare il punto sulla correlazione tra tumori e stili di vita e soprattutto per dimostrare, attraverso uno show cooking finale, come sia possibile cucinare e mangiare bene applicando i principi della sana alimentazione, per ottenere ricette facili, veloci e allo stesso tempo gustose. Il convegno validao anche come accreditamento ECM è presieduto dal prof. Giovanni Tazzioli presidente del convegno, responsabile della Struttura di Chirurgia Oncologica e Senologica e del Punto Amico – Percorso Senologico presso il Policlinico di Modena –insieme al prof. David Khayat presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori francese e direttore del dipartimento di Oncologia all’ospedale Salpêtrière di Parigi. Guiderà lo show cooking la chef e paziente Giovanna Guidetti dell'Osteria La Fefa di Finale Emilia.
Marcella Marletta - Cerimonia di Presentazione della Società di Nutrizione Cl...Marcella Marletta
La traccia dell'intervento tenuto dalla Dottoressa Marcella Marletta in occasione della Cerimonia di Presentazione della Società di Nutrizione Clinica e Metabolismo - SINuC
Seminario Università degli Studi di Salerno 13 maggio 2016
gli interventi delle dottoresse:
- Manilia - introduzione alla Dieta Mediterranea
- Marchese - Dieta Mediterranea in oncologia e patologie neurodegenerative
- Sorgente - La componente Psicosomatica delle patologie metaboliche
Approccio interdisciplinare ed interprofessionale alla valutazione posturale in età evolutiva. Aspetti metodologici
di Vera Lezza e Dario Colella
L’esercizio fisico nel trattamento conservativo del dolore radicolare lombare: proposta di protocollo in uno studio di caso
di Gabriele Mascherini e Giulia Carboni
Il pilates: l'allenamento della power house e i vantaggi adattativi nelle altre discipline sportive
di Elda Sacco
Perché un nuovo infortunio al legamento crociato anteriore? Dal meccanismo di rottura al ritorno in campo: cosa ci dice la scienza
di Emilio Panichi
La gestione energetica e l'assetto metabolico del crossfit
di Maria Teresa Sguera
Fitness e dintorni. Il microbiota umano: caratteristiche, funzioni e implicazioni per la salute dell'individuo
di Pierluigi De Pascalis
Valutazione e gestione del rischio cardiovascolare in pazienti dai 45 ai 55 a...Sara Finollo
I fattori di rischio cardiovascolare sono condizioni statisticamente correlate all’insorgenza di una malattia cardiovascolare e sono derivanti da abitudini e stili di vita non corretti, da fattori ambientali e biologici, che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche di malattia, predicono la probabilità di andare incontro a patologia in un certo periodo di tempo. (Istituto Superiore Sanità, Progetto Cuore).
Sono indicatori di probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare e se in compresenza aumentano notevolmente il rischio di comparsa della patologia; la loro assenza come ovvio non esclude la malattia ma ne riduce drasticamente il rischio di sviluppo. Vennero identificati e valutati per la prima volta grazie allo studio osservazionale condotto nel 1948 dal cardiologo statunitense Thomas Royle Dawber che per le sue ricerche si basò sulla popolazione dell’intera cittadina di Framingham, nel Massachusetts. Dawber (ncbi.nlm.nih.gov) avviò dapprima lo studio tramite la “Division of Chronic Disease” della cittadina per poi far riferimento l’anno successivo al National Heart Institute degli Stati Uniti.
Lo studio Framingham fu il primo di una serie di ampi studi osservazionali che negli anni successivi vennero condotti su scala globale per valutare il rischio cardiovascolare.
Obesità trattamento omotossicologico ed omeoriflessologico Rosanna de Paola
Come trattare l'obesita con terapia integrata ad un regime dietetico vario con l'aiuto della omotossicologia , della omeosiniatria e dell'agopuntura auricolare.
Stato dell'arte sugli stili nutrizionali efficaciEnrico Ponta
In un ambiente in cui la visibilità fa da padrona, saper distinguere tra mode e stili fondati su base scientifica rappresenta il primo passo verso la corretta alimentazione.
Alcat Workshop - Applicazione del test d’intolleranze - Milano, 26 gennaio 2013
Intervento del DR. Alessandro Scorba - Medico Chirurgo, Esperto in Intolleranze Alimentari.
Applicazione del Test di Nutrigenomica come strumento di ausilio Clinico e Diagnostico:
Sindrome Metabolica
Predisposizione al Diabete di Tipo 2
Intolleranza al Lattosio e Glutine
Gluten Sensitivity
Venerdì 25 gennaio 2013, a Milano, presso il ristorante Tondo - via Stephenson 55, si terrà il “Bello del senza Glutine”, una cena senza glutine organizzata dall’Associazione Nonna Paperina in collaborazione con Alcat Test Italia.
Si potrà scegliere tra due differenti tipologie di menù senza glutine: il Menù Pizza o il Menù Carne.
Durante la serata, grazie alla presenza del Prof. Giuseppe Di Fede e dei nutrizionisti di ALCAT Test Italia, che risponderanno alle domande dei partecipanti, sarà possibile approfondire la conoscenza delle intolleranze alimentari e capire in che modo adottare sane abitudini alimentari escludendo gli allergeni responsabili.
All’incontro sarà presente anche il rinomato pastrychef Francesco Favorito - impegnato da oltre 12 anni nel campo delle intolleranze alimentari - che presenterà i suoi libri.
Il costo è di Euro 25 a persona. Incluso nel prezzo l’aperitivo bio offerto da Azienda Agricola Milanesi.
Per Informazioni e prenotazioni:
Tel. 342 0136502 • mail: info@ilmondodelleintolleranze.it
Oltre alla dermatite da contatto, classica manifestazione di allergia conclamata, esistono forme cliniche, attribuibili a fenomeni d’intolleranza, che si manifestano con un corredo sintomatologico più sfumato, e a volte diverso da quello della classica allergia. In questo caso, l’alimentazione assume un ruolo decisivo. Numerosi sono, infatti, i cibi contenenti discrete quantità di nichel: cacao, legumi, funghi, cipolla, pomodoro. Bisogna, inoltre, tenere in considerazione che il nichel solfato è ampiamente utilizzato come additivo negli alimenti, in particolare nei grassi idrogenati.
I Radicali Liberi sono prodotti di scarto che si formano naturalmente all’interno delle cellule del nostro corpo quando l’ossigeno è utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione). Se sono in quantità minima, aiutano il Sistema Immunitario nell’eliminazione dei germi mediante perossidazione lipidica (denaturazione membrane batteriche); mediante un’azione mutagena sul DNA; mediante ossidazione dei Citocromi (arresto respirazione mitocondriale). Se non sono prontamente neutralizzati dai sistemi Antiossidanti, danneggiano i tessuti e le cellule circostanti interrompendo i processi cellulari vitali.
Le diete del futuro saranno messe a punto a partire dalla mappatura del Dna .
Dimenticate le calorie. La nuova chiave di volta per il benessere e la salute si chiama nutrigenomica che permetterà, attraverso lo studio del fenotipo, di elaborare il corretto regime alimentare
La farmacogenomica è una scienza emergente in grado di evidenziare come le nuove conoscenze sul DNA umano e sui suoi prodotti (gli RNA e le Proteine) possano essere utilizzati nella scoperta e nello sviluppo di nuovi farmaci.
Le Intolleranze Alimentari provocano una reazione infiammatoria cronica, caratterizzata dalla produzione di sostanze che acidificano i tessuti ed il sangue, rallentando il metabolismo e favorendo l’aumento di peso. Inoltre le Intolleranze ostacolano l’attività dell’Insulina, provocando una sensazione di fame perenne.
Come identificare le patologie legate agli
alimenti e quali opportunità di cura esistono?
Attraverso gli esami del sangue, il test ALCAT e nuove discipline come la nutraceutica
Alcat test results in the treatment of gastrointestinal symptoms
Sindrome metabolica e rischio di sviluppare una malattia oncologica
1. Con la sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare una malattia
oncologica. È quanto emerge dal III Congresso Internazionale ARTOI, tenutosi
a Roma il 2-3 dicembre 2011.
Numerose ricerche scientifiche internazionali rilevano l'importanza del controllo del peso per
ridurre il rischio di sviluppare una patologia tumorale. Diversi studi sono stati avviati anche a
livello nazionale presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, reparto di Medicina Preventiva e
Predittiva, diretto dal Prof. Franco Berrino. Tali studi hanno valutato un campione di pazienti
colpite da tumore al seno, sottoposte a terapia tradizionale e nutrizionale, con particolare attenzione
al controllo del peso e a determinati parametri metabolici e di laboratorio (livelli ormonali, indici
glicemici, parametri metabolici).
Con grande sorpresa dei ricercatori, si è constatato che i pazienti in sovrappeso sono più a rischio
di ripresa della malattia rispetto ai pazienti che, attraverso un’alimentazione adeguata e a basso
carico glicemico, tengono sotto controllo il peso.
Chi segue una dieta a basso apporto di zuccheri, con poca carne rossa ed eliminando i cibi ricchi di
sostanze grasse, gli insaccati e gli alcolici, ad esempio, ha meno possibilità di sviluppare una
malattia oncologica.
Le terapie nutrizionali e farmacologiche in grado di ridurre il rischio della malattia possono essere
individuate attraverso opportune indagini genetiche che analizzano la predisposizione alla
sindrome metabolica. Tra queste vi sono l’indagine della predisposizione alla resistenza
insulinica, che porta allo sviluppo del diabete tipo due, del metabolismo dei grassi (lipidi) e
quella della predisposizione alla iperomocisteinemia.
Infine, è importante sottolineare che la valutazione dei fattori di rischio della sindrome
metabolica - obesità di tipo viscerale, aumento del girovita > 88 cm nella donna e > 102 cm
nell'uomo, ipertensione, alti valori di trigliceridi e bassi livelli di colesterolo HDL, il cosiddetto
colesterolo ‘buono’ ed elevati livelli di glicemia - consente di contrastare nel tempo non soltanto
il rischio di sviluppare un cancro al seno, ma anche al colon- retto, al pancreas e altri distretti
corporei.
A cura del Prof. Giuseppe di Fede, Medico Chirurgo, Direttore Sanitario di Imbio - Istituto di Medicina
Biologica di Milano, Specialista in Nutrizione e Dietetica Clinica, Esperto in Medicina Genetica e
Preventiva, Ipertermia oncologica e Immunoterapia, Professore a. C. di Nutrigenomica, presso Università di
Pavia, Università di Roma.