Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento c...L'Informatore Agrario
Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
Quali sono le prospettive del settore del biogas alla luce dei nuovi incentivi. Si riportano 4 casi esempio di 4 impianti alimentati con insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale, insilato di mais prodotto in azienda, refluo zootecnico, refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda.
Energy e fuel storage con il GNL Liquigas - Convegno Viessmann, Lodi 23 april...Viessmann Italia
Gas Naturale Liquefatto: che cos'è, quali sono i vantaggi e gli ambiti di utilizzo, le normative, esempi di redditivita' economica.
Intervento di Massimiliano Montorfano, Responsabile Grandi Impianti di Liquigas SpA, al Convegno Viessmann di Lodi del 23 aprile 2015.
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche:le novità introdotte dal D.M. 23 giugno 2016 - Seminario C.I.B. ‘’Nuovi decreti per le energie Rinnovabili: D.M. FER e Decreto COT, le opportunità per la filiera del biogas’’ - BOLOGNA 27 luglio 2016
Utilizzi del GNL nell'industria e relativi benefici ambientali - intervento di Massimiliano Montorfano, Liquigas, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
Presentazione illustrata da Filippo Marcelli (Unità Conto Termico, GSE), nel corso del seminario organizzato da Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile e GSE con il patrocinio di Anci Emilia Romagna - Modena, 27 Aprile 2016.
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche: risultati e prospettive a breve termine introdotte dal D.M. 23 giugno 2016 - Seminario 26 luglio 2016 Decreto F.E.R. non FV del 23.06.2016: Le opportunità per le energie rinnovabili e gli adempimenti per coglierle in tempo’’
Politecnico di Bari
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento c...L'Informatore Agrario
Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
Quali sono le prospettive del settore del biogas alla luce dei nuovi incentivi. Si riportano 4 casi esempio di 4 impianti alimentati con insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale, insilato di mais prodotto in azienda, refluo zootecnico, refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda.
Energy e fuel storage con il GNL Liquigas - Convegno Viessmann, Lodi 23 april...Viessmann Italia
Gas Naturale Liquefatto: che cos'è, quali sono i vantaggi e gli ambiti di utilizzo, le normative, esempi di redditivita' economica.
Intervento di Massimiliano Montorfano, Responsabile Grandi Impianti di Liquigas SpA, al Convegno Viessmann di Lodi del 23 aprile 2015.
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche:le novità introdotte dal D.M. 23 giugno 2016 - Seminario C.I.B. ‘’Nuovi decreti per le energie Rinnovabili: D.M. FER e Decreto COT, le opportunità per la filiera del biogas’’ - BOLOGNA 27 luglio 2016
Utilizzi del GNL nell'industria e relativi benefici ambientali - intervento di Massimiliano Montorfano, Liquigas, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
Presentazione illustrata da Filippo Marcelli (Unità Conto Termico, GSE), nel corso del seminario organizzato da Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile e GSE con il patrocinio di Anci Emilia Romagna - Modena, 27 Aprile 2016.
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche: risultati e prospettive a breve termine introdotte dal D.M. 23 giugno 2016 - Seminario 26 luglio 2016 Decreto F.E.R. non FV del 23.06.2016: Le opportunità per le energie rinnovabili e gli adempimenti per coglierle in tempo’’
Politecnico di Bari
L'efficienza energetica - Antonio Negri, GSE
"Comunicare l'efficienza energetica: come semplificare una materia così complessa?" Seminario formativo in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti
Slides elaborate da Luca Benedetti, Responsabile Unità Studi e Statistiche GSE, e presentate in occasione dell'evento dedicato al Rapporto Attività 2015 del GSE, che si è svolto presso la sede centrale a Roma (16 Marzo, 2016).
Il rapporto presenta i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia, complessivi e da fonti rinnovabili, rilevati nelle regioni e nelle province autonome italiane dal 2012 al 2014. L’analisi evidenzia come nel periodo monitorato, quasi tutte le regioni italiane abbiano superato le previsioni di consumo di energia da fonti rinnovabili stabilite dal decreto Burden Sharing.
Diagnosi energetica Centro Commerciale_RomaAltaEnergia
La presenza dei Centri Commerciali nelle città porta con il tempo ad interrogarci come poter trasformare questi grandi colossi da edifici molto energivori a strutture sostenibili. La nostra sfida è lavorare per raggiungere tale obiettivo di efficienza energetica, generando una gestione più oculata delle risorse e migliorando il comfort ambientale.
L'integrazione degli accumuli elettrici nei sistemi fotovoltaici e cogenerativi - intervento di Francesco Zaramella, Nuove Energie srl, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche: la situazione attuale e le prospettive a breve, alla luce del nuovo Decreto e delle Linee Guida europee - Padova, 1 luglio 2016
"Prezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese", Audizione del GSE al Senato della Repubblica (Presidente e AD del GSE S.p.A., Nando Pasquali).
La normativa tecnica sul biometano. Il ruolo della UNI/TS 11567 sulla sosteni...Sardegna Ricerche
L'intervento di Antonio Panvini (Comitato Termotecnico Italiano) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Roma, 29 maggio 2017, Auditorium GSE - Convegno settoriale dedicato ad approfondire gli aspetti tecnici ed operativi correlati alla nuova disciplina del meccanismo dei Certificati Bianchi.
Slides presentate da Pier Francesco Zanuzzi, AD Terna Rete Italia, nel corso dell'Evento di Presentazione nazionale IEA Energy Technology Perspective 2015 (Roma, 23 Giugno 2015 - Auditorium GSE).
Il documento illustra le Modalità Operative per il riconoscimento delle tariffe a copertura degli oneri sostenuti dal GSE per lo svolgimento delle attività di gestione, verifica e controllo, inerenti i meccanismi di incentivazione e di sostegno delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica.
L'efficienza energetica - Antonio Negri, GSE
"Comunicare l'efficienza energetica: come semplificare una materia così complessa?" Seminario formativo in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti
Slides elaborate da Luca Benedetti, Responsabile Unità Studi e Statistiche GSE, e presentate in occasione dell'evento dedicato al Rapporto Attività 2015 del GSE, che si è svolto presso la sede centrale a Roma (16 Marzo, 2016).
Il rapporto presenta i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia, complessivi e da fonti rinnovabili, rilevati nelle regioni e nelle province autonome italiane dal 2012 al 2014. L’analisi evidenzia come nel periodo monitorato, quasi tutte le regioni italiane abbiano superato le previsioni di consumo di energia da fonti rinnovabili stabilite dal decreto Burden Sharing.
Diagnosi energetica Centro Commerciale_RomaAltaEnergia
La presenza dei Centri Commerciali nelle città porta con il tempo ad interrogarci come poter trasformare questi grandi colossi da edifici molto energivori a strutture sostenibili. La nostra sfida è lavorare per raggiungere tale obiettivo di efficienza energetica, generando una gestione più oculata delle risorse e migliorando il comfort ambientale.
L'integrazione degli accumuli elettrici nei sistemi fotovoltaici e cogenerativi - intervento di Francesco Zaramella, Nuove Energie srl, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche: la situazione attuale e le prospettive a breve, alla luce del nuovo Decreto e delle Linee Guida europee - Padova, 1 luglio 2016
"Prezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese", Audizione del GSE al Senato della Repubblica (Presidente e AD del GSE S.p.A., Nando Pasquali).
La normativa tecnica sul biometano. Il ruolo della UNI/TS 11567 sulla sosteni...Sardegna Ricerche
L'intervento di Antonio Panvini (Comitato Termotecnico Italiano) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Roma, 29 maggio 2017, Auditorium GSE - Convegno settoriale dedicato ad approfondire gli aspetti tecnici ed operativi correlati alla nuova disciplina del meccanismo dei Certificati Bianchi.
Slides presentate da Pier Francesco Zanuzzi, AD Terna Rete Italia, nel corso dell'Evento di Presentazione nazionale IEA Energy Technology Perspective 2015 (Roma, 23 Giugno 2015 - Auditorium GSE).
Il documento illustra le Modalità Operative per il riconoscimento delle tariffe a copertura degli oneri sostenuti dal GSE per lo svolgimento delle attività di gestione, verifica e controllo, inerenti i meccanismi di incentivazione e di sostegno delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica.
rifiuti, gestione umido, discussione
wet waste management, discussion
digestione anaerobica dei rifiuti, discussione di pro e contro,
sostenibilità ambientale (aria, suolo, falde acquifere) ed economica
Di Benigno - La nuova strada delle bioenergie, l'esempio dell'Arundo DonaxSviluppoBasilicata
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Il settore delle biomasse e dei biocombustibili in sardegna - Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Responsabile scientifico del Laboratorio Biocombustibili e biomasse), nell'ambito dell'evento di presentazione del Progetto Cluster Energie Rinnovabili tenutosi a Cagliari il 7 marzo 2014.
Info biogas Italy montichiari 2014. BTS BiogasRoberto Salmaso
BTS Biogas organizes one of the most important trade fairs for the biogas sector: the Biogas Info is an event that has been successfully established in the biogas sector for years. Once a year, renowned industry speakers take a day to speak about the situation of and developments in the biogas sector, political framework conditions and standards, market trends and new technologies. Biogas Info has become the preferred information medium for economy, industry, politics, and biogas industry experts. The event is a platform for dialogue and has become one of the most recognized industry meetings and is being implemented in several European
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
L'economia del biometano - Intervento di Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Sardegna Ricerche) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Valorizzazione Energetica delle biomasse - Giacobbe BraccioSviluppoBasilicata
Seminario “La sfida della sostenibilità energetica per le imprese agricole”
9 Dicembre 2013 – Incubatore d’impresa Sviluppo Basilicata - Metapontum - Metaponto di Bernalda, Mt
Viessmann - La biomassa, strumento di vantaggio competitivo per le aziende it...Viessmann Italia
Le caldaie a biomassa hanno un notevole potenziale nell’efficientamento energetico delle aziende italiane, favorito anche da misure a supporto dell'investimento. L'intervento dell'Ing. Marco Rossi di Viessmann al convegno "I titoli di efficienza energetica per l'efficientamento dei processi industriali", organizzato da Tholos srl il 27/3/2014, delinea il ruolo delle caldaie a biomassa in questo processo e presenta la gamma delle soluzioni Viessmann per la combustione delle biomasse.
Presentazione Tesi LM Ingegneria dell'Energia Elettrica: Un codice per il cal...Francesco Di Vietro
La sensibilità in materia ambientale negli ultimi anni è cresciuta notevolmente, in quanto gli effetti di sviluppi economici assolutamente poco green si sono ripercossi particolarmente nei cambiamenti climatici. L’Europa ed il mondo intero hanno deciso dunque, attraverso conferenze e trattati, l’ultima è avuta nel corrente anno in Francia, COP 21, di porre dei vincoli alle emissioni di gas serra in tutti i settori che emettono CO2.
Tale presentazione riguarda il mio lavoro di tesi, che si pone l’obiettivo di esplorare la situazione elettrica italiana al giorno d’oggi tenendo presente le linee guida Europee dell’Energy Roadmap 2050 ed Italiane, vuole fornire dati sulla sensibilità di costo delle singole tecnologie di generazione elettrica e di alcuni scenari elettrici implementati per il nostro Paese per raggiungere la decarbonizzazione del settore elettrico. Il tutto farà ricorso ad un codice, già esistente ma re-implementato in C++ durante tale lavoro per renderlo flessibile a qualsiasi sistema di generazione, in grado di calcolare il costo di produzione elettrica in un anno di fine orizzonte, 2050 per essere aderenti alla Roadmap, partendo da un anno di base, 2011 nel caso specifico in quanto anno prima della decrescita della produzione elettrica italiana dovuta alla crisi economica.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola14. Le forme della vendit...L'Informatore Agrario
Diversificare l’attività di vendita più che una necessità è ormai quasi un obbligo per tante aziende agricole. Questo è infatti il modo migliore per incrementare la competitività dell’azienda. L’iniziativa personale è il fattore che più spinge a realizzare attività diverse da quella agricola. Per chi intende diversificare è fondamentale combinare tre opportunità di dare valore aggiunto ai prodotti dell’azienda: la trasformazione, la ristorazione e la vendita diretta vera e propria. Ma i canali per vendere sono molti di più: dai mercati contadini ai corsi di cucina, dalle attività seminariali sui prodotti tipici alla partecipazione a mostre-mercato enogastronomiche, alle vendite all’estero in circuiti commerciali che chiedono prodotti di altissima qualità. Le attività di promozione sono assai importanti, almeno quanto la presentazione dei prodotti.
La presenza in internet e nei social media per promuovere le differenti attività può infine essere d’aiuto, ma richiede molta attenzione e dedizione.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Agriturismo.Diversificare l'attivita ...L'Informatore Agrario
La contrazione dei flussi turistici unita al calo della redditività delle aziende agrituristiche legata all’aumento dei costi fissi, fiscali me non, impone agli operatori del settore della multifunzione di diversificare ulteriormente la propria offerta, attivando nuovi servizi e forme di vendita diretta. Fondamentale è qualificare e segmentare l’offerta, costruendo pacchetti e avendo come principale obiettivo la famiglia. Solo con la cura di ogni minimo dettaglio è possibile migliorare l’ospitalità e puntare così alla massima soddisfazione dei clienti.
Le possibilità per ampliare l’attività sono tante, dal cicloturismo alle fattorie didattiche e sociali, dalle city farms alle fattorie del gusto e del benessere.
Inoltre strategico per tante aziende si è rivelato aprire un punto vendita di prodotti di fattoria. Il consumatore li chiede infatti sempre più, perché si va ampliando la fascia dei consumi alimentari orientati alla qualità e alla connessione con il territorio e il ciclo stagionale.
Il manifesto della chimica verde - Sofia Mannelli - L'Informatore Agrario - F...L'Informatore Agrario
Lo sviluppo del settore della chimica verde è un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, dove sono riconosciute punte di eccellenza. L'associazione Chimica Verde Bionet ha elaborato alcuni criteri essenziali per un concreto sviluppo del settore in modo da promuovere la crescita sulla base di principi di sostenibilità, perfezionati dal mondo della ricerca e da esperti del settore. Per questo, l'associazione presenta il "Manifesto della Chimica Verde", che, è stato sottoscritto a Verona l'8 febbraio scorso al convegno organizzato in collaborazione con L'Informatore Agrario.
Semina su sodo e sanità delle produzioni – Amedeo Reyneri (Inta) - Convegno S...L'Informatore Agrario
L’adozione di lavorazioni ridotte negli areali settentrionali influenza la sanità delle produzioni dei cereali incidendo negativamente sul contenuto di micotossine in quanto la presenza di residui favorisce un maggiore inoculo potenziale di funghi micotossigeni.
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. Aipas (Associazione italiana produttori amici del suolo) che oggi accoglie 70 soci tra Campania, Puglia e Basilicata per un totale di circa 6.000 ettari è nata proprio per fornire supporto tecnico e informazione a chi vuole approcciare correttamente la tecnica e ottenere tutti i vantaggi econoimici, sociali e ambientali.
Vantaggi e criticità nell’applicazione della semina su sodo in Veneto – Luigi...L'Informatore Agrario
La misura 214/i del Psr Veneto 2007-2013 ha introdotto l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo) per ridurre le perdite di carbonio organico, le emissioni di anidride carbonica e aumentare la biodiversità del terreno. Per una corretta adozione della tecnica è però fondamentale mantenere le condizioni agronomiche idonee a favorire una semina omogenea, flessibilità tecnico colturale e introduzione di proposte atte a ridurre il compattamento e il traffico in campo.
La politica di sviluppo rurale. Opportunità e sfide per l’agricoltura conserv...L'Informatore Agrario
Nella nuova programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale l’agricoltura conservativa, tra cui la semina su sodo, potrà avvalersi non solo dei pagamenti agroambientali ma anche di quelli relativi alla competitività aziendale.
I giovani e le opportunità nella nuova PAC 2014-2020 - Le lezioni de L'Inform...L'Informatore Agrario
Felice Adinolfi, Università di Bologna, spiega le principali opportunità contenute nella nuova pac 2014-2020 per i giovani agricoltori.
Caratteristiche del pagamento per i giovani agricoltori:
- carattere obbligatorio;
- architettura;
- modalità di calcolo
La arance rosse sono un frutto tipico prodotto in un'area ristretta situata sotto l'Etna. Hanno peculiari attributi qualitativi come la presenza di antociani, livelli più alti di vitamina C e di altri componenti antiossidanti rispetto al arance bionde. Le proprietà nutrizionali e salutistiche sono dimostrate da studi sperimentali in-vitro e in-vivo. É essenziale attivare iniziative per informare i consumatori del superiore valore biologico delle arance rosse.
L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
I numeri degli agrumi in Sicilia: analisi economica, situazione attuale e pro...L'Informatore Agrario
La svolta per le produzioni agrumicole italiane deve passare attraverso la consapevolezza che le tendenze attuali sono dettate dalla globalizzazione dei mercati e destagionalizzazione della domanda finale, dall' inarrestabile processo di sostituzione del consumo del frutto fresco con spremute o derivati agrumari (succhi, nettari, ecc.) e dalla sproporzionata crescita dei costi industriali delle materie prime.
Elementi ai quali si può dare risposta solo attraverso l'efficienza, l'innovazione e la differenziazione, tre parole chiave per il futuro dell'agrumicoltura italiana
Gli scenari attuali del mercato del latte e le sfide che attendono gli alleva...L'Informatore Agrario
Import ed export in equivalente latte attesi per il 2012/2013 e previsioni produttive per le principali aree di esportazione.
Mercato e import-export del latte in polvere (intero e scremato) e del burro dell’Unione Europea. Prezzi mondiali del latte in polvere intero e scremato e del burro: Oceania, Usa, Germania
Esportazioni di latte intero in polvere: Argentina, Australia, Ue27, Nuova Zelanda.
Infine un focus sugli andamenti e sulle previsioni del mercato del mais per i principali paesi esportatori (Argentina, Brasile, Ucraina, Usa), e infine i prezzi del mais di provenienza Usa sul mercato mondiale.
Fanno reddito le aziende da latte? Analisi di 70 bilanci aziendali SATA: qual...L'Informatore Agrario
Analisi di 70 aziende: produzione, dimensione, reddito, costi, utile netto. Cosa incide sulla reddittività aziendale e cosa migliorare nella gestione economica della propria stalla. Metà delle aziende prese in esame chiudono il bilancio in negativo: fattori quali la dimensione aziendale, la quantità di terra a disposizione o il contenimento dei costi non sono sufficienti. La regola principale della gestione è avere sotto controllo i costi di produzione e il fatturato totale. Dati economici specifici e di buona qualità che vengano monitorati e tracciati per più anni.
Istituto nazionale di tecnologia agricola (Inta) – Gustavo Conosciuto (Inta)L'Informatore Agrario
L’Inta è l’istituto nazionale di ricerca in Argentina che si occupa di tecnologia in agricoltura con l’obiettivo di garantire competitività e sviluppo rurale sostenibile con equità sociale
Le tecnologie delle seminatrici da sodo e aspetti di agricoltura di precision...L'Informatore Agrario
Stabilito che vi siano le condizioni agronomiche necessarie per l’applicazione della semina su sodo, risultano fondamentali la scelta della seminatrice e la loro corretta regolazione. Solo un’operazione
di semina corretta e precisa contribuisce a garantire una rapida e omogenea emergenza della coltura ponendo di fatto le basi sul buon esito produttivo.
La Semina su sodo come sistema agronomico: dieci regole per una corretta impl...L'Informatore Agrario
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. È però fondamentale la conoscenza dei campi per individuare tempestivamente le problematiche che si potrebbero verificare.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
Azienda leader nella fabbricazione delle barrique, orienta l’acquisizione dei legni verso foreste accuratamente selezionate, utilizza una speciale tecnica di curvatura a vapore, che elimina l’eccesso di tannino aspro del legno dopo la stagionatura, il vapore inoltre dilata le fibre di legno prima del riscaldamento e consente una perfetta stagionatura.
Dalla stagionatura naturale all’aperto del merrain dipendono le qualità meccaniche, organolettiche ed enologiche delle future barrique.
I domino (elementi rettangolari/tavolette) di quercia utilizzati nel settore enologico garantiscono il mantenimento della qualità e la facilità d’utilizzo.
L’azienda si impegna nella gestione sostenibile delle foreste, nella qualità e tracciabilità del loro prodotti.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
2. A
CONTESTO DI RIFERIMENTO
(1) Impatto ambientale dell’attività agro-zootecnica
Negli ultimi anni in tutta Europa si è manifestato il problema improrogabile per la tutela dell’ambiente
dall’effetto inquinante prodotto dal settore agro-zootecnico; in particolare, preoccupa il destino
dell’azoto presente nei liquami utilizzati per la fertilizzazione dei terreni agricoli.
Ammoniaca
Emissioni di ammoniaca nella pianura padana
Metano
3. (2) Quadro normativo
E’ importante porre a confronto le principali indicazioni normative inerenti la tutela dell’ambiente
dall’impatto zootecnico con le misure di incentivazione per l’energia rinnovabile.
DM 7 aprile 2006 – Direttiva nitrati: limiti all’impiego degli effluenti zootecnici
Scenario A
Quantità di effluente
zootecnico
prodotto in stalla
Scenario B
Situazione
“ante” Direttiva nitrati
Situazione
“post” Direttiva nitrati
Il volume di effluente ed il
carico di azoto è gestito sui
terreni aziendali
Terreni aziendali ZNVN con
capacità di carico
pari a 340 kg/ha/azoto
Il volume di effluente ed il
carico di azoto è gestito per
una quota del 50% sui terreni
aziendali
Terreni aziendali ZVN con
capacità di carico
pari a 170 kg/ha/azoto
DM 6 luglio 2012 – Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili escluse il fotovoltaico
ITER PROCEDURALE
D.Lgs. 28 3 marzo 2011
DM 6 luglio 2012
CRITERI PER LE AUTORIZZAZIONI
DEFINIZIONE DEI SOTTOPRODOTTI
INCENTIVI FINANZIARI
FISCALITA’ D’IMPRESA
4. (3) Bilancio delle imprese zootecniche
Fasi del processo di valorizzazione della biomassa agro-zootecnica
Fase di stalla
Adeguamento
Direttiva
Nitrati
Produzione di
carne suina
Impianto
per
biogas
Gestione caratteristica
Capitoli di
bilancio
Utilizzo
del
digestato
DM 7 aprile 2006
Produzione di
latte
Fase di
stalla
Fase 3
Fase 2
Fase 1
Produzione di
carne bovina
Fase 1
Produzione di
carne e di
Adeguamento
latte
Direttiva Nitrati
Gestione extra-caratteristica
Filiera (A)
Fase 2
Gestione
caratteristica
Produzione
energia elettrica e
termica da biogas
Fase 3
Utilizzo
agronomico del
digestato
Filiera (B)
FILIERA
INTEGRATA
Gestione
Fasi integrate della
extra-caratteristica
filiera
COSTI
X1
X2
Ca =X1+X2
X3
X4
Cb = X3+X4
Ctot = Ca+Cb
RICAVI
Y1
Y2
Ra = Y1+Y2
Y3
Y4
Rb = Y3+Y4
Rtot = Ra+Rb
UTILE
Z1
Z2
Ua = Z1+Z2
Z3
Z4
Ub =Z3+Z4
Utot = Ua+Ub
5. Stima del costo di produzione in stalla e di adeguamento alla Direttiva nitrati (anno 2012)
Filiera 1
Filiera 2
Filiera 3
Filiera 4
Filiera 5
Suino
adulto
Scrofe e
suinetti
Bovino
carne
Latte parm.
reggiano
Latte
fresco
(euro/kg carne)
(euro/kg carne)
(euro/kg carne)
(euro/q latte)
(euro/q latte)
(1) Costi totali:
1,490
3,365
2,780
54,660
46,790
(2) Ricavi totali:
1,558
3,534
2,852
58,493
45,718
(3) Utile/Perdita (1 + 2):
0,068
0,168
0,072
3,833
-1,072
(4) Adeguamento Direttiva Nitrati:
-0,096
-0,167
-0,100
-1,380
-1,380
(5) Utile/Perdita complessiva (3+4):
-0,028
0,001
-0,028
2,453
-2,451
Conto economico
Incidenza del costo di
adeguamento sui ricavi (%)
6,14%
Fonte: nostra elaborazione dati CRPA 2011 e 2012
4,73%
3,50%
2,36%
3,02%
6. B
INTEGRAZIONE ZOOTECNIA E BIOGAS
(1) Consistenza degli allevamenti
Stima del fabbisogno di effluenti zootecnici in base alla potenza elettrica installata
Potenza
Erogazione
annua
Letame
BOVINO
Liquame
BOVINO
Liquame
SUINO
kW
kWh (*)
kWh/t
kWh/t
kWh/t
Parametro
8.000,00
135,00
40,00
30,00
(kWh/anno)
(t/anno)
(t/anno)
(t/anno)
50
400.000
2.963
10.000
13.333
100
800.000
5.926
20.000
26.667
150
1.200.000
8.889
30.000
40.000
200
1.600.000
11.852
40.000
53.333
250
2.000.000
14.815
50.000
66.667
300
2.400.000
17.778
60.000
80.000
Fonte: nostra elaborazione dati DM 7 aprile 2006 e rilievi CRPA
8. CASI DI STUDIO
(2) Opportunità e sviluppo del comparto biogas
Dieta di alimentazione del digestore
Effluenti zootecnici
Effluenti zootecnici e quota di prodotti biologici
199 kW 299 kW
Quota incrementale da 0% fino a 50% di energia elettrica
prodotta
Modelli di analisi
MODELLO DI
ANALISI
99 kW
99 kW
199 kW 299 kW
Conto economico annuale
Analisi degli indici di redditività e di rischio
Analisi costi volumi profitto
Analisi costi/ricavi
9. C
MODELLO DI ANALISI ECONOMICA DELLA CONVENIENZA E
DEL RISCHIO
(1) Teoria e modello
In questa parte dello studio sono presentati i risultati relativi all’applicazione del modello di analisi
economico a tre casi di studio relativi a impianti di potenza crescente:
99 kW 190 kW 299 kW
:
E’ opportuno descrivere gli elementi principali del modello di analisi impostato specificamente per i
casi di studio e dedotto dalla parte teorica della ricerca.
Il modello pone in sequenza alcune fasi di analisi economica in grado di elaborare indicatori di
sintesi che rappresentano il livello di convenienza dell’investimento ed i relativi gradi di rischio
e di opportunità.
Conto economico
Indici di rischio
Punto di pareggio
Analisi costi/ricavi
10. Conto economico
Conto economico
(1) Valore della produzione
(a) Prodotto principale: energia elettrica
(b) Prodotto secondario: energia termica
(c) Digestato e sottoprodotto: quantità venduta
Schema di conto economico a “valore aggiunto”
per l’analisi degli impianti a biogas
I valori indicati sono sintetici, ma derivano
dall’elaborazione di indicazioni raccolte per la
gestione completa dell’impianto: dalla produzione e
approvvigionamento della biomassa, fino
all’impiego del digestato a fini agronomici.
(2) - Costi esterni (materie prime e servizi)
(a) Biomassa
(b) Gestione ed esercizio impianto
(c) Altri costi per beni e servizi
(3) = Valore Aggiunto
(4) - Costo del personale
(5) = EBITDA - Margine Operativo Lordo (MOL)
(6) - Ammortamento immobilizzazioni materiali (D)
(7) = EBITA
(8) - Ammortamento immobilizzazioni immateriali (A)
(9) = EBIT
(10) - Oneri finanziari (I)
(11) = Risultato Ordinario
(12) + Proventi straordinari - Oneri straordinari
(13) = EBT Risultato ante-imposte
(14) - Imposte dell'esercizio (T)
(15) = Risultato netto
11. Indici di rischio
In un'ottica di analisi per indici, alcuni di essi sono indubbiamente significativi; nello specifico si indagano:
(a) Return On Investment (ROI) = EBIT/Capitale Investito: il ROI è il primo indicatore proposto ed
esprime il rendimento economico dell’intero capitale impiegato;
(b) Return On Equity (ROE) = Utile netto/Capitale Proprio; è un indice di percentuale per il quale il
reddito netto (RN) prodotto viene rapportato al capitale netto (CN) o capitale proprio, ossia alla
condizione di produzione di diretta pertinenza.
ROI
Return On Investment (ROI)
EBIT
-----------------------------Capitale investito (CI)
Return on Sales (ROS)
Tasso di rotazione del capitale
Rapporto indebitamento (RI)
EBIT
-----------------------------Fatturato (R)
Fatturato (R)
-----------------------------Capitale investito (CI)
Capitale investito (CI)
-----------------------------Capitale proprio (Cp)
Return On Equity (ROE)
ROE
Utile netto
-----------------------------Capitale proprio (Cp)
12. Punto di pareggio
L’analisi del punto di pareggio di un impianto per biogas è interessante, proprio per le caratteristiche
proprie nella formazione dei ricavi.
Infatti, gli indicatori calcolati indicano il livello di rischiosità dell’impianto, in termini quantitativi, per
quanto riguarda, ad esempio, il tempo minimo di funzionamento del cogeneratore per bilanciare i
costi totali di produzione, e, in termini finanziari, determinando il prezzo minimo di pareggio di
vendita dell’energia elettrica.
Indici principali
Indici secondari
Punto di pareggio (quantità)
Prezzo di equilibrio
CF
-----------------------p - cvu
CF
Cvu + --------------Q (prodotta)
Punto di pareggio (valore)
Livello di sfruttamento
CF
-----------------------(p – cvu)/p
Q (BEP)
-------------------Q (prodotta)
dove:
CF = costi fissi
P = prezzo
Cvu = costo variabile unitario
Q = quantità di energia elettrica
13. Analisi costi/ricavi
Si ricorda che il processo di analisi di un progetto si concentra su due obiettivi:
1 livello: stabilire la rischiosità associata all’investimento, attraverso il periodo di recupero;
2 livello: valutare la redditività dell’investimento, attraverso il valore attuale netto
Per un impianto biogas si è ritenuto opportuno selezionare i seguenti indicatori:
Valore attuale netto
VAN (a)
Ro – Co ≥ 0
- Valore attuale netto (Net Present Value)
- Indice di profitto (Profitability Index)
- Saggio di rendimento interno (Internal Rate of Return);
- Tempo di ritorno del capitale (Pay Back Period);
Indice di profitto
IP
Ro/Co ≥ 1
Saggio di rendimento interno
SRI
Il saggio di sconto (r) che
determina
VAN = 0
Tempo di ritorno del capitale
TRC
Il tempo espresso in anni
necessario per
VAN = 0
Accettabilità
TRC < durata progetto
14. Applicazione modello
Il modello di analisi è applicato ai casi di studio per porre in evidenza criticità e punti di forza.
Schema a valore aggiunto
Valore della produzione
- Costi esterni (materie prime e servizi)
= Valore Aggiunto
- Costo del personale
= EBITDA - Margine Operativo Lordo
(MOL)
- Ammortamento immobilizzazioni
materiali (D)
= EBITA
- Ammortamento immobilizzazioni
immateriali (A)
= EBIT
- Oneri finanziari (I)
= Risultato Ordinario
+ Proventi straordinari
- Oneri straordinari
= Risultato ante-imposte (EBT)
- Imposte dell'esercizio (T)
= Risultato netto
Parte (B): indici di rischio
Parte (C): punto di pareggio
Parte (D): Analisi costi/ricavi
Return On Investment
(ROI)
EBIT/Capitale Investito
Return on Sales (ROS)
EBIT/Fatturato
Assets Turnover (AT)
Fatturato/Capitale Investito
Analisi Costi/Ricavi
Indicatori:
Valore Attuale Netto
Saggio di rendimento interno
Tempo di ritorno del capitale
Break Even Point
(BEP)
BEP = CF / (P – Cvu)
2.500
CF
MCT
2.000
Rapporto di
indebitamento (RI)
Capitale Investito/Capitale
Proprio
Return On Equity (ROE)
Utile netto/Capitale Proprio
BEP
1.500
Valore
Parte (A): conto economico
1.000
500
0
1
10
20
30
40
50
Quantità
60
70
80
90
100
15. Casi di studio
Analisi economico-finanziaria di
impianti biogas < 300 kW
In questa parte dello studio sono presentati i risultati relativi all’applicazione del
modello di analisi economico a tre casi di studio relativi a impianti di potenza crescente:
99 kW, 190 kW e 299 kW
Conto economico
Indici di rischio
Punto di pareggio
Analisi costi/ricavi
16. 1
99 kW
(1) Caratteristiche dell’impianto
Produzione refluo
Resa energetica refluo
Capi allevamento
Capi allevamento
Capi allevamento
Parametro
(ton/capo/anno)
(kWh/ton)
Potenza
99,00
199,00
299,00
Suino
carne
3,29
30,00
8.017
16.115
24.213
Bovino
carne
10,40
40,00
1.904
3.827
5.750
Latte
fresco
19,80
145,00
276
555
833
Potenza e dieta
La dieta prevista nel conto economico prevede l’impiego principalmente di effluenti zootecnici. Si è
ritenuto opportuno considerare una parziale integrazione di farine di cereali non idonei alla
alimentazione nel caso della non disponibilità totale di capi allevati sufficienti.
Costi di realizzazione
Nel caso specifico si può ritenere che una forbice congrua di valori per la realizzazione dell’impianto
completo possa essere compresa tra 650 e 700 mila euro.
Costi di esercizio
L’esercizio e la gestione dell’impianto sono stati valutati considerando una significativa integrazione con
la tradizionale attività di allevamento.
Per l’approvvigionamento della biomassa si sono considerati i seguenti valori:
- Costo colturale insilato di mais: 1.750 (euro/ha)/ 60 (ton/ha) = 30,0 euro/ton;
- Prezzo di mercato della granella per energia: 170 euro/ton.
17. Conto economico
Conto economico a valore aggiunto
Valore totale
euro
Valore della produzione
170.510,47
(a) Prodotto principale: energia elettrica
170.510,47
(b) Prodotto secondario: energia termica
0,00
(c) Digestato e sottoprodotto: quantità venduta
0,00
- Costi esterni (materie prime e servizi)
(a) Biomassa
17.000,00
(b) Gestione ed esercizio impianto
Quota di biomassa:
Farina di mais non alimentare
(100 ton 170 euro/ton)
40.000,00
22.000,00
(c) Altri costi per beni e servizi
= Valore Aggiunto
- Costo del personale
1.000,00
130.510,47
12.000,00
= EBITDA - Margine Operativo Lordo (MOL)
118.510,47
- Ammortamento immobilizzazioni materiali
35.000,00
= EBITA
Rapporto sul fatturato
Il MOL presenta un buon risultato che è pari al
69,50% dei ricavi
69,50%
83.510,47
- Ammortamento immobilizzazioni immateriali
0,00
= EBIT
83.510,47
- Oneri finanziari
14.812,44
= Risultato Ordinario
68.698,03
+ Proventi straordinari - Oneri straordinari
= EBT Risultato ante-imposte
- Imposte dell'esercizio
= Risultato netto
Rapporto sul fatturato
Il reddito operativo presenta un buon risultato
40,29%
pari al 40,29% dei ricavi
5.250,00
63.448,03
750,00
62.698,03
Reddito ante imposte si prefigura pressoché
come utile netto
18. Indici di rischio
ROI – return on investment
Il ROI (redditività del capitale investito) esprime il rendimento economico dell’intero capitale
impiegato, prescindendo dal fatto che esso sia capitale conferito a titolo di proprietà o capitale di terzi.
Nel caso esaminato è circa del 12%.
EBIT
tà del capitale investito:
n investment - ROI)
-----------------------------Capitale investito (CI)
83.510,47
= -------------------- =
700.000,00
11,93%
ROE – return on equity
Il valore del ROE viene definito premio al rischio in quanto rappresenta il vantaggio economico di un
investimento rischioso. Nel caso esaminato è > 35%
Utile netto
à capitale proprio:
n equity - ROE)
-----------------------------Capitale proprio (CP)
62.698,03
= -------------------- =
175.000,00
Capitale proprio: si è considerato pari all’equity
(25% dell’investimento) che l’istituto di credito in
genere richiede per il finanziamento.
35,83%
19. Punto di pareggio
CF
55.812,44
Punto di pareggio (quantità):
----------------------- = --------------------- = 82.316,75
3
p - cvu
0,15
kWh/anno
Il livello minimo per il punto di pareggio dell’energia prodotta annualmente è
molto contenuto
Energia totale: 99 • 8.200 = 811.800 kWh netti
CF
55.812,44
Punto di pareggio (ricavi): ----------------------- = --------------------- =80.301,81
(p - cvu)/p
0,70
euro/anno
Il livello minimo per il punto di pareggio dei ricavi è
pressoché garantito da una quota <50% del fatturato
Prezzo di equilibrio:
CF
cvu +------------------- =0,06
Q
55.812,44
+ ----------------- = 0,133
811.800,00 euro/kWh
Il prezzo di equilibrio è ben al di sotto della tariffa
incentivante pari a 0, 236 euro/kWh
Livello di sfruttamento:
Q (BEP)
382.316,75
----------------------- = --------------------- = 47,09%
Q (prev)
811.800,00
A
20. Analisi costi/ricavi
Si ricorda che il processo di analisi di un progetto si concentra su due obiettivi:
1) stabilire la rischiosità dell’investimento, attraverso il periodo di recupero;
2) valutare la redditività dell’investimento con il valore attuale netto ed altri indici collegati.
La redditività lorda
dell’investimento è > 14,4%
ANNI
INVESTIMENTO
Valore attuale netto (VAN)
Saggio (r)
Costi
Ricavi
VAN
5,50%
1.451.122,49
2.037.665,36
586.542,87
Saggio (r)
Costi
Ricavi
IP
5,50%
1.451.122,49
2.037.665,36
1,40
Indice di profitto (IP)
Tempo di ritorno del capitale
Il tempo di ritorno del capitale investito è
di poco superiore a 8 anni, rispetto ai
20 anni di vita utile
Impianto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FLUSSO DI
CASSA CUMULATO
attualizzato
(euro)
-700.000,00
-593.355,00
-492.269,70
-396.454,24
-305.633,91
-219.548,28
-137.950,53
-94.978,53
-21.666,83
47.822,93
113.690,00
176.123,24
235.301,67
291.394,97
320.935,50
371.332,66
419.102,48
464.381,93
507.300,84
547.982,27
586.542,87
21. 2
190 kW
(1) Caratteristiche dell’impianto
Produzione refluo
Resa energetica refluo
Capi allevamento
Capi allevamento
Capi allevamento
Parametro
(ton/capo/anno)
(kWh/ton)
Potenza
99,00
199,00
299,00
Suino
carne
3,29
30,00
8.017
16.115
24.213
Bovino
carne
10,40
40,00
1.904
3.827
5.750
Latte
fresco
19,80
145,00
276
555
833
Potenza e dieta
La dieta prevista nel conto economico prevede l’impiego principalmente di effluenti zootecnici. Si è
ritenuto opportuno considerare una parziale integrazione di farine di cereali non idonei alla
alimentazione nel caso della non disponibilità totale di capi allevati sufficienti.
Costi di realizzazione
Nel caso specifico si può ritenere che una forbice congrua di valori per la realizzazione dell’impianto
completo possa essere compresa tra 1,0 e 1,2 milioni di euro.
Costi di esercizio
L’esercizio e la gestione dell’impianto sono stati valutati considerando una significativa integrazione con
la tradizionale attività di allevamento.
Per l’approvvigionamento della biomassa si sono considerati i seguenti valori:
- Costo colturale insilato di mais: 1.750 (euro/ha)/ 60 (ton/ha) = 30,0 euro/ton;
- Prezzo di mercato della granella per energia: 170 euro/ton.
22. Conto economico
Conto economico a valore aggiunto
Valore totale
euro
Valore della produzione
327.242,32
(a) Prodotto principale: energia elettrica
327.242,32
(b) Prodotto secondario: energia termica
0,00
(c) Digestato e sottoprodotto: quantità venduta
0,00
- Costi esterni (materie prime e servizi)
94.500,00
(a) Biomassa
42.500,00
(b) Gestione ed esercizio impianto
50.000,00
(c) Altri costi per beni e servizi
= Valore Aggiunto
- Costo del personale
2.000,00
232.742,32
18.000,00
= EBITDA - Margine Operativo Lordo (MOL)
214.742,32
- Ammortamento immobilizzazioni materiali
57.556,61
= EBITA
- Ammortamento immobilizzazioni immateriali
= EBIT
- Oneri finanziari
= Risultato Ordinario
+ Proventi straordinari - Oneri straordinari
= EBT Risultato ante-imposte
- Imposte dell'esercizio
= Risultato netto
Quota di biomassa:
Farina di mais non alimentare
(250 ton 170 euro/ton)
Rapporto sul fatturato
Il MOL presenta un buon risultato che è pari al
65,62% dei ricavi
65,62%
157.185,71
0,00
157.185,71
24.358,68
132.827,03
Rapporto sul fatturato
Il reddito operativo presenta un buon risultato
40,59%
pari al 40,59% dei ricavi
8.550,00
124.277,03
750,00
123.527,03
Reddito ante imposte si prefigura pressoché
come utile netto
23. Indici di rischio
ROI – return on investment
Il ROI (redditività del capitale investito) esprime il rendimento economico dell’intero capitale impiegato,
prescindendo dal fatto che esso sia capitale conferito a titolo di proprietà o capitale di terzi.
Nel caso esaminato è circa del 13,65%
EBIT
el capitale investito:
nvestment - ROI)
-----------------------------Capitale investito (CI)
157.185,71
= -------------------- =
1.151.132,17
13,65%
ROE – return on equity
Il valore del ROE viene definito premio al rischio in quanto rappresenta il vantaggio economico di un investimento
rischioso. Inoltre, rappresenta il premio del capitale proprio investito.
Nel caso esaminato è circa del 43%.
Utile netto
itale proprio:
ity - ROE)
-----------------------------Capitale proprio (CP)
123.527,03
= -------------------- =
287.783,04
Capitale proprio: si è considerato pari all’equity (25%
dell’investimento) che l’istituto di credito in genere
richiede per il finanziamento
42,92%
24. Punto di pareggio
CF
91.215,29
Punto di pareggio (quantità):
----------------------- = --------------------- =661.785,81
p - cvu
0,14
kWh/anno
Il livello minimo per il punto di pareggio dell’energia prodotta annualmente è
molto contenuto
Energia totale: 190 • 8.200 = 1.558.000,00 kWh netti
CF
91.215,29
Punto di pareggio (ricavi): ----------------------- = --------------------- =139.001,49
(p - cvu)/p
0,66
euro/anno
Il livello minimo per il punto di pareggio dei ricavi è pressoché garantito da una
quota <50% del fatturato
Prezzo di equilibrio:
CF
cvu +------------------- =0,07
Q
91.215,29
+ ----------------- = 0,131
1.558.000,00 euro/kWh
Il prezzo di equilibrio è ben al di sotto della tariffa
incentivante pari a 0, 236 euro/kWh
Livello di sfruttamento:
Q (BEP)
661.785,81
----------------------- = --------------------- = 42,48%
Q (prev)
A
1.558.000,00
B
25. Analisi costi/ricavi
Si ricorda che il processo di analisi di un progetto si concentra su due obiettivi:
1) stabilire la rischiosità dell’investimento, attraverso il periodo di recupero;
2) valutare la redditività dell’investimento con il valore attuale netto ed altri indici collegati.
3.500,00
Ricavi e Costi (000euro)
Costi attualizzati
Ricavi attualizzati
3.000,00
Il saggio di sconto massimo
utilizzabile è > 16,5%
2.500,00
ANNI
INVESTIMENTO
2.000,00
1.500,00
7,50%
10,00%
12,50%
15,00%
17,50%
Saggio di sconto (r)
Valore attuale netto (VAN)
Saggio (r)
Costi
Ricavi
VAN
5,50%
2.664.689,07
3.910.670,89
1.245.981,82
Saggio (r)
Costi
Ricavi
IP
5,50%
2.664.689,07
3.910.670,89
1,47
Indice di profitto (IP)
Il tempo di ritorno del capitale investito è di poco superiore
a 7 anni, rispetto ai 20 anni di vita utile
Impianto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FLUSSO DI
CASSA CUMULATO
attualizzato
(euro)
-1.151.132,17
-956.400,12
-771.819,97
-596.862,48
-431.026,00
-273.835,02
-124.838,84
-17.982,06
115.883,92
242.771,11
363.043,32
477.045,43
585.104,29
687.529,75
760.987,03
853.011,43
940.238,36
1.022.917,91
1.101.287,15
1.175.570,79
1.245.981,82
26. 3
299 kW
(1) Caratteristiche dell’impianto
Produzione refluo
Resa energetica refluo
Capi allevamento
Capi allevamento
Capi allevamento
Parametro
(ton/capo/anno)
(kWh/ton)
Potenza
99,00
199,00
299,00
Suino
carne
3,29
30,00
8.017
16.115
24.213
Bovino
carne
10,40
40,00
1.904
3.827
5.750
Latte
fresco
19,80
145,00
276
555
833
Potenza e dieta
La dieta prevista nel conto economico prevede l’impiego principalmente di effluenti zootecnici. Si è
ritenuto opportuno considerare una integrazione di insilati di cereali prodotti in azienda, per
valutare la convenienza economica anche nel caso della parziale disponibilità di capi allevati
sufficienti per alimentare l’impianto.
Costi di realizzazione
Nel caso specifico si può ritenere che una forbice congrua di valori per la realizzazione dell’impianto
completo possa essere compresa tra 1,4 e 1,7 milioni di euro. L’obiettivo del progetto è la
semplificazione del processo annesso all’allevamento, anche si prevede la realizzazione della
platea di stoccaggio degli insilati.
Costi di esercizio
L’esercizio e la gestione dell’impianto sono stati valutati considerando una significativa integrazione con
la tradizionale attività di allevamento.
Per l’approvvigionamento della biomassa si sono considerati i seguenti valori:
- Costo colturale insilato di mais: 1.750 (euro/ha)/ 60 (ton/ha) = 30,0 euro/ton;
- Prezzo di mercato della granella per energia: 170 euro/ton.
27. Conto economico
Conto economico a valore aggiunto
Valore totale
euro
Valore della produzione
514.976,07
(a) Prodotto principale: energia elettrica
514.976,07
(b) Prodotto secondario: energia termica
0,00
(c) Digestato e sottoprodotto: quantità venduta
0,00
- Costi esterni (materie prime e servizi)
Quota di biomassa:
Insilati di mais
(2.850 ton 30 euro/ton)
153.500,00
(a) Biomassa
85.500,00
(b) Gestione ed esercizio impianto
65.000,00
(c) Altri costi per beni e servizi
= Valore Aggiunto
- Costo del personale
3.000,00
361.476,07
25.000,00
= EBITDA - Margine Operativo Lordo (MOL)
336.476,07
- Ammortamento immobilizzazioni materiali
Rapporto sul fatturato
Il MOL presenta un buon risultato che è pari al
65,34%
65,62% dei ricavi
85.750,00
= EBITA
- Ammortamento immobilizzazioni immateriali
= EBIT
- Oneri finanziari
= Risultato Ordinario
+ Proventi straordinari - Oneri straordinari
= EBT Risultato ante-imposte
- Imposte dell'esercizio
= Risultato netto
250.726,07
0,00
250.726,07
36.290,48
214.435,59
Rapporto sul fatturato
Il reddito operativo presenta un buon risultato
41,64%
pari al 40,59% dei ricavi
10.000,00
204.435,59
750,00
203.685,59
Reddito ante imposte si prefigura pressoché
come utile netto
28. Indici di rischio
ROI – return on investment
Il ROI (redditività del capitale investito) esprime il rendimento economico dell’intero capitale impiegato, prescindendo
dal fatto che esso sia capitale conferito a titolo di proprietà o capitale di terzi.
Nel caso esaminato è del 14,62%
EBIT
apitale investito:
stment - ROI)
-----------------------------Capitale investito (CI)
250.726,07
= -------------------- =
1.715.000,00
14,62%
ROE – return on equity
tale proprio:
ty - ROE)
Il valore del ROE viene definito premio al rischio del capitale proprio investito nel progetto.
Nel caso esaminato è > 47,5%
Utile netto
-----------------------------Capitale proprio (CP)
203.685,59
= -------------------- =
428.750,00
Capitale proprio: si è considerato pari all’equity
(25% dell’investimento) che l’istituto di credito in
genere richiede per il finanziamento
47,51%
29. Punto di pareggio
CF
132.790,48
Punto di pareggio (quantità):---------------------- = --------------------- =967.604,30
p - cvu
0,14
kWh/anno
Il livello minimo per il punto di pareggio dell’energia prodotta
annualmente è molto contenuto
Energia totale: 299 • 8.200 = 2.451.800,00 kWh netti
CF
132.790,48
Punto di pareggio (ricavi): ----------------------- = --------------------- =203.235,61
(p - cvu)/p
0,65
euro/anno
Il livello minimo per il punto di pareggio dei ricavi è pressoché
garantito da una quota <50% del fatturato
Prezzo di equilibrio:
CF
cvu +------------------- =0,07
Q
132.790,48
+ ----------------- = 0,127
2.451.800,00 euro/kWh
Il prezzo di equilibrio è ben al di sotto della tariffa
incentivante pari a 0, 236 euro/kWh
Livello di sfruttamento:
Q (BEP)
967.604,30
----------------------- = --------------------- = 39,47%
Q (prev)
A
2.451.800,00
B
30. Analisi costi/ricavi
Si ricorda che il processo di analisi di un progetto si concentra su due obiettivi:
1) stabilire la rischiosità dell’investimento, attraverso il periodo di recupero;
2) valutare la redditività dell’investimento con il valore attuale netto ed altri indici collegati.
5.500,00
Costi attualizzati
Ricavi e Costi (000euro)
5.000,00
Ricavi attualizzati
Il saggio di sconto massimo
utilizzabile è pari > 18%
4.500,00
4.000,00
3.500,00
3.000,00
2.500,00
ANNI
INVESTIMENTO
2.000,00
1.500,00
8,00%
12,00%
16,00%
20,00%
24,00%
Saggio di sconto (r)
Valore attuale netto (VAN)
Saggio (r)
Costi
Ricavi
VAN
5,50%
4.034.610,19
6.154.161,03
2.119.550,84
Saggio (r)
Costi
Ricavi
IP
5,50%
4.034.610,19
6.154.161,03
1,53
Indice di profitto (IP)
Il tempo di ritorno del capitale investito è di circa 6 anni e mezzo,
rispetto ai 20 anni di vita utile
Impianto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FLUSSO DI
CASSA CUMULATO
attualizzato
(euro)
-1.715.000,00
-1.406.254,91
-1.113.605,53
-836.212,76
-573.281,22
-324.057,01
-87.825,54
101.718,72
313.961,46
515.139,41
705.829,41
886.578,23
1.057.904,12
1.220.298,34
1.350.598,03
1.496.501,50
1.634.798,63
1.765.885,96
1.890.139,35
2.007.915,08
2.119.550,84
31. D
SCENARI FUTURI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad
un’importante cambio di rotta.
Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del
legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
- gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (< 300 kW) alimentati da
sottoprodotti,
- è data priorità nell’iscrizione ai registri agli impianti di imprenditori agricoli
- gli impianti con potenza < 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
- sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la
cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
In generale a seguito del nuovo Decreto, sarà quindi fondamentale privilegiare l’uso di
sottoprodotti provenienti dalle colture o dagli allevamenti aziendali (effluenti zootecnici, stocchi di mais,
pula, paglia, sfalci, potature) e di sottoprodotti del ciclo agricolo tradizionale (es. siero di latte, sansa,
residui della vinificazione).
Le colture dedicate possono continuare a fornire un importante contributo a determinate
condizioni: possono essere infatti inserite nella dieta < 30% in peso della dieta totale.
32. Filiera BOVINO DA LATTE
Per quanto riguarda la filiera del bovino da latte, si uniformano i dati in valore assoluto in un parametro
idoneo per la filiera relativo alla produzione di latte:
[(Utile netto in euro)/(capi allevati)] / (Produzione di latte per capo)
Ad esempio, considerando l’utile netto derivante dalla realizzazione di un impianto di 99 kW, pari a
62.698,03 euro, e assumendo una produzione media di latte per capo pari a 8.850,17 kg, si ottiene:
(62.698,03 euro / 264 capi ) / 8.850,17 (kg latte) = 0,02683 pari a 2,683 euro/100 kg/latte
Potenza
impianto
Dieta di
alimentazione
dell’impianto
Dieta di
alimentazione
dell’impianto
Capi allevati
Utile/perdita
di stalla
Utile produzione
energia da biogas
TOTALE
Filiera
integrata
(kW)
(% sull’energia totale)
(% in peso)
(numero)
(euro/100 kg latte)
(euro/100 kg latte)
(euro/100 kg latte)
99
89% reflui zootecnici
11% farine di cereali
98% reflui
2% farine
264
-1,072
2,683
1,611
190
86% reflui zootecnici
14% farine di cereali
97% reflui
3% farine
490
-1,072
2,848
1,776
299
61% reflui zootecnici
39% insilati di cereali
79% reflui
21% insilati
547
-1,072
4,207
3,135
33. Filiera BOVINO DA CARNE
Per quanto riguarda la filiera del bovino da carne, i dati parametrizzati all’unità di carne sono elaborati:
[(Utile netto in euro)/(capi allevati)] / (Peso singolo capo allevato)
Ad esempio, considerando l’utile netto derivante dalla realizzazione di un impianto di 99 kW, pari a
62.698,03 euro, e assumendo un peso medio per capo pari a 550 kg, si ottiene:
(62.698,03 euro / 1.762 capi ) / 550 (kg capo) = 0,065 kg/carne
Potenza
impianto
Dieta di
alimentazione
dell’impianto
Dieta di
alimentazione
dell’impianto
Capi
allevati
Utile/perdita
di stalla
Utile produzione
energia da biogas
TOTALE
Filiera integrata
(kW)
(% sull’energia
totale)
(% in peso)
(numero)
(euro/kg carne)
(euro/kg carne)
(euro/kg carne)
99
89% reflui
11% farine
99% reflui
1% farine
1.762
0,072
0,065
0,137
190
86% reflui
14% farine
99% reflui
1% farine
3.268
0,072
0,069
0,141
299
61% reflui
39% insilati di
cereali
93% reflui
7% insilati di
cereali
3.648
0,072
0,101
0,173
34. Filiera SUINO DA CARNE
Per quanto riguarda la filiera del suino da carne, i dati parametrizzati all’unità di carne sono elaborati:
[(Utile netto in euro)/(capi allevati)] / (Peso singolo capo allevato)
Ad esempio, considerando l’utile netto derivante dalla realizzazione di un impianto di 99 kW, pari a
62.698,03 euro, e assumendo un peso medio per capo pari a 160 kg, si ottiene:
(62.698,03 euro / 7.304 capi ) / 160 (kg/capo) = 0,054 euro kg/carne
Potenza
impianto
Dieta di
alimentazione
dell’impianto
Dieta di
alimentazione
dell’impianto
Capi
allevati
Utile/perdita
di stalla
Utile produzione
energia da biogas
TOTALE
Filiera integrata
(kW)
(% sull’energia
totale)
(% in peso)1
(numero)
(euro/kg carne)
(euro/kg carne)
(euro/kg carne)
99
89% reflui
11% farine
99% reflui
1% farine
7.304
0,068
0,054
0,122
190
86% reflui
14% farine
99% reflui
1% farine
13.562
0,068
0,057
0,125
299
61% reflui
39% insilati di
cereali
95% reflui
5% insilati di
cereali
15.138
0,068
0,084
0,152
35. In conclusione
I risultati sono molto interessanti per tutti i casi presi in esame, e meritano alcune
considerazioni finali:
(1) l’utile ottenuto dalla produzione di energia permette all’imprenditore zootecnico di
superare momenti di crisi di mercato in cui i prezzi di vendita di carne e latte non
sono sufficienti per avere marginalità in stalla;
(2) ottenere un vero reddito integrativo che possa essere utilizzato per gestire gli
eventuali costi di adeguamento alla Direttiva Nitrati;
(3) il processo di produzione energetica dei piccoli impianti si integra in modo
conveniente nella gestione ordinaria dell’allevamento permettendo di ottenere,
inoltre, un’interessante liquidità di gestione garantita dall’erogazione delle tariffe
incentivanti per 20 anni.