La meccanizzazione nelle imprese e strumenti per la scelta delle trattrici p...AgerRicercaeConsulen
La presentazione fornisce un focus sulla meccanizzazione nelle imprese (dati sul parco macchine, trend sulle nuove tecnologie ecc.) e strumenti per la scelta delle trattrici più efficienti (metodo e criteri).
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
Il Progetto ENAGRI, realizzato da ENAMA con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha intende promuovere lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili in campo agroforestale. La presentazione illustra obiettivi e attività del progetto.
Il sistema di certificazione Biogasfattobene® per gli impianti a biogas è stato definito di concerto con il Consorzio Italiano Biogas (CIB). Il disciplinare qualifica le modalità di produzione e utilizzo del biogas da parte delle aziende che ad esso aderiscono.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo, 16
La meccanizzazione nelle imprese e strumenti per la scelta delle trattrici p...AgerRicercaeConsulen
La presentazione fornisce un focus sulla meccanizzazione nelle imprese (dati sul parco macchine, trend sulle nuove tecnologie ecc.) e strumenti per la scelta delle trattrici più efficienti (metodo e criteri).
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
Il Progetto ENAGRI, realizzato da ENAMA con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha intende promuovere lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili in campo agroforestale. La presentazione illustra obiettivi e attività del progetto.
Il sistema di certificazione Biogasfattobene® per gli impianti a biogas è stato definito di concerto con il Consorzio Italiano Biogas (CIB). Il disciplinare qualifica le modalità di produzione e utilizzo del biogas da parte delle aziende che ad esso aderiscono.
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Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Convegno Istat Roma Aula Magna 29 novembre 2018
La sicurezza alimentare sul territorio italiano.
Indicatori statistici e metodi di sintesi
Via Cesare Balbo, 16
Presentazione a cura dell'Ingegnere Davide Valenzano, Responsabile Unità Affari Regolatori del GSE, in occasione della Prima Giornata Nazione dell'Efficienza energetica (tenutasi a Roma, lo scorso 19 Giugno).
Efficienza energetica: strategie, strumenti e professione Pasquale Capezzuto
La relazione illustra le strategie per la riqualificazione energetica e per le nuove costruzioni , come si attuera' la prevista transizione dei sistemi energetici del futuro delle nostre Citta' smart e le figure professionali interessate.
Considerazioni e strumenti per l'efficienza energetica nella pubblica amminis...Dario Di Santo
La presentazione di Dario Di Santo tenuta il 23 gennaio 2014 a Padova al convegno "Ripartiamo dall'efficienza" di Rödl & partner sui contratti a prestazioni garantite per la riqualificazione del patrimonio edilizio della pubblica amministrazione. La necessità di gestire e monitorare i consumi, gli strumenti relativi al ruolo privatistico e pubblico, i sistemi di gestione dell'energia, gli energy manager, la contrattualistica per i servizi energetici, alcuni casi studio i temi affrontati nella presentazione.
Stop Wasting Your Money & Start Having a Better Investment ExperienceAndreas Scott, CFP®
To have a better investment experience, people should focus on the things they can control. If you follow these ten steps you will have a better investment experience.
Slides shared during "lightning talks" by six librarians at the librarians session held Friday, February 17, 2017, American Association for the Advancement of Science Annual Meeting. Best viewed with Preview.
Considerazioni sul mercato dei certificati bianchiDario Di Santo
La presentazione sul mercato dei TEE e le considerazioni sui recenti rialzi di prezzo e sulla disponibilità di certificati effettuata al convegno FIRE a KeyEnergy.
IL MERCATO PUBBLICO DEI SERVIZI DI FACILITY MANAGEMENT NEL LAZIO NEL 2013eFM srl
Presentazione del CRESME "IL MERCATO PUBBLICO DEI SERVIZI DI FACILITY MANAGEMENT NEL LAZIO NEL 2013"
della Dott.ssa Mercedes Tascedda (Cresme Europa Servizi) durante il convegno organizzato da eFM, Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegeneria e Eugenio Ciotola dal titolo: Competitività e innovazione delle PMI:
nuove opportunità per crescere nel settore del Facility Management
Mercato efficienza energetica a Matching 2013Dario Di Santo
Presentazione sulle opportunità del mercato dell'efficienza energetica nell'edilizia tenuta a Matching 2013 il 25 novembre a Milano. Temi affrontati: quadro legislativo, obiettivi, driver di mercato, strumenti, contratti EPC a garanzia delle performance, incentivi, modelli di business e filiere
"Il mercato dell'efficienza energetica: aspetti economici", slides presentate dal Professore di Economia dell'energia ed Economia del mercato elettrico presso l'Università degli Studi di Padova, Arturo Lorenzoni (Conferenza di Diritto dell'Energia, 13-14 Maggio 2015, Roma).
Modelli di intervento per l’efficienza energeticaeEnergia Srl
Workshop: "Stato e prospettive dell'efficienza energetica in Italia". Lunedì 17 febbraio 2014 - Parco Scientifico e Tecnologico VEGA, Marghera - VENEZIA. Intervento di Vincenzo Albonico, AGESI Associazione Imprese di Facility Management ed Energia
Presentazione a cura dell'Ingegnere Davide Valenzano, Responsabile Unità Affari Regolatori del GSE, in occasione della Prima Giornata Nazione dell'Efficienza energetica (tenutasi a Roma, lo scorso 19 Giugno).
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Considerazioni sul mercato dei certificati bianchiDario Di Santo
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Presentazione del CRESME "IL MERCATO PUBBLICO DEI SERVIZI DI FACILITY MANAGEMENT NEL LAZIO NEL 2013"
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Presentazione sulle opportunità del mercato dell'efficienza energetica nell'edilizia tenuta a Matching 2013 il 25 novembre a Milano. Temi affrontati: quadro legislativo, obiettivi, driver di mercato, strumenti, contratti EPC a garanzia delle performance, incentivi, modelli di business e filiere
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Workshop: "Stato e prospettive dell'efficienza energetica in Italia". Lunedì 17 febbraio 2014 - Parco Scientifico e Tecnologico VEGA, Marghera - VENEZIA. Intervento di Vincenzo Albonico, AGESI Associazione Imprese di Facility Management ed Energia
Efficienza energetica nelle imprese, dalla diagnosi alla realizzazione di pro...Gruppo Sintesi
Efficienza energetica nelle imprese, dalla diagnosi alla realizzazione di progetti di efficientamento, presentazione tenuta all'Energy Management Conference 2016 a Milano.
Piano regionale sulle Biomasse: indicazioni per lo sviluppo Imprenditoriale -...Sardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, Responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Efficienza energetica nell'industria alla conferenza degli Amici della TerraDario Di Santo
Intervento di Dario Di Santo sull'efficienza energetica nell'industria alla conferenza degli Amici della Terra il 28 novembre 2013. Temi affrontati: direttiva sull'efficienza energetica, driver di mercato, strumenti e importanza di misura e sistemi di gestione dell'energia, incentivi
PREVENZIONE E RIDUZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARETarget Research
La spreco alimentare è un fenomeno ormai presente da anni e con una crescita inesorabile. Nel 2018 gli alimenti che vengono gettati ben prima di arrivare sulle nostre tavole ammontano a circa 1,3 miliardi di tonnellate, un 1/3 della produzione annua mondiale di cibo. Tale tema coinvolge diversi attori e per questo motivo la seguente ricerca si focalizzerà sull’analisi degli sprechi che avvengono durante il processo di produzione interno all’industria della grande distribuzione.
L'efficienza energetica - Antonio Negri, GSE
"Comunicare l'efficienza energetica: come semplificare una materia così complessa?" Seminario formativo in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti
Il Rapporto Attività 2013 illustra i dati riassuntivi dei servizi erogati dal GSE nell'anno 2013, con particolare attenzione ai costi e ai ricavi collegati ai vari meccanismi d'incentivazione.
Come possono le PMI italiane ottimizzare i propri consumi energetici, migliorare l'efficienza e risparmiare in bolletta?
In questa guida, studiata per rispondere alle esigenze di una PMI, indichiamo alcune buone pratiche per ridurre i consumi ed ottimizzare l'efficienza energetica nella gestione ordinaria e straordinaria di un'impresa.
Dallo scenario nazionale dei consumi alle norme per la gestione ambientale ed energetica, dall'analisi dei consumi interni ad alcune azioni concrete, guidiamo le PMI in un percorso che permetterà di migliorare la redditività, la capacità di remunerazione degli investimenti e la competitività nel medio e lungo periodo.
Change leadership! Alcuni elementi sull'efficienza energetica presentati al Forum per l'efficienza energetica di Business international il 10 giugno 2014. La sfida è andare oltre l'idea di realizzare interventi dispersi, facendo dell'efficienza uno degli elementi fondamentali delle scelte dei decisori aziendali, come avviene già per la aziende leader nel mondo.
Efficienza energetica: mercato, strumenti, opportunità - la presentazione al ...Dario Di Santo
La presentazione illustrata da Dario Di Santo al convegno ANIE-FIRE-Coordinamento FREE tenuto a KeyEnergy-Rimini il 7 novembre 2013.
I temi affrontati riguardano il mercato dell'efficienza energetica, collegato anche a SEN e direttiva 2012/27/UE, gli strumenti disponibili, le opportunità per domanda e offerta, gli energy manager.
#GREENPMI è un progetto che ha come fine quello di rendere energeticamente pi...
L'efficienza energetica nel settore alimentare: le esperienze di oggi e le potenzialità del futuro
1. L’EFFICIENZA ENERGETICA NEL SETTORE
ALIMENTARE: LE ESPERIENZE DI OGGI E LE
POTENZIALITÀ DEL FUTURO
Parma, 10 maggio 2016
Francesca Bazzocchi
2. Quadro di riferimento
2
Il settore industriale, rappresenta circa un quarto dei consumi
energetici dell’Unione Europea (2013- EU28), e costituisce, dopo il
settore civile e trasporti, il terzo macro settore di maggior consumo.
Nell’ambito delle policy per la lotta ai cambiamenti climatici/riduzione
dei consumi energetici riveste un ruolo strategico
L’auspicato impegno di contenere i consumi energetici deve coniugarsi
con il tema della competitività delle imprese, che è fortemente
influenzata da molte variabili fra cui i costi e la volatilità dei prezzi
dell’energia
3. Il 98% dei consumi di energia finale in EU-28 è riconducibile a otto raggruppamenti di
settori industriali:
La strategia della ricerca europea (Set Plan ACTION 6)
3
Tra le 10 key actions dello Strategic Energy Technology Plan (SET-Plan), una riguarda
«Energy Efficiency in Industry
4. Fonte: ICF 2015
I risultati del Set-Plan ACTION 6
4
• Potenziale tecnologico & Potenziale economico
• Il driver tecnologico è ritenuto prioritario per incrementare
l’efficienza energetica nell’industria. Tecnologie efficienti suddivise
in:
• settoriali, che si applicano a materiali/processi di uno
specifico settore industriale
• trasversali, che trovano applicazione in più processi, ad
esempio componenti ad alta efficienza, recuperi di
calore/freddo, sistemi per il controllo di processo integrato
5. Efficienza Energetica nell’industria: l’analisi di RSE
Over View sull’industria: quadro di insieme
sul settore industriale italiano, sulle sue
caratteristiche e sul suo stato di efficienza
Re View: punto di vista RSE sulla
sostenibilità degli interventi di efficienza e
sulle potenzialità di risparmio energetico
conseguibile
5
6. La progettualità
APPROFONDIMENTO
DEI SETTORI
INDUSTRIALI
Individuazion
e dei settori
con alto
potenziale di
risparmio
Analisi dei processi
produttivi,
ricostruzione dei
flussi di energia e
materie prime e
delle tecnologie
coinvolte
Analisi
numerosità,
dimensione,
valore aggiunto
e distribuzione
6
7. La progettualità
ANALISI DEGLI
INTERVENTI DI
EFFICIENZA
ENERGETICA
7
• Sulla base delle migliori tecnologie definite dai documenti
BREF europei
Tale approccio definisce dunque, nella maggior parte dei casi,
l’obiettivo di massima efficienza raggiungibile dal settore
produttivo cui fa riferimento. La differenza, dunque, fra il
consumo specifico BAT e quello attuale costituisce il
potenziale massimo raggiungibile dal settore stesso,
indipendentemente da considerazioni di costo e di
realizzabilità.
• Sull’analisi di oltre 500 progetti di efficientamento realizzati
negli ultimi 10 anni.
Tale approccio definisce dunque la potenzialità di efficienza
energetica raggiungibile dal settore, al netto degli interventi
già realizzati e sulla base di considerazioni di opportunità di
costo e di ragionevoli criteri di realizzabilità.
9. Caratterizzazione dell’industria alimentare: dimensioni,
addetti
9
Classe di
addetti
0 1 2-15 16-199 200- >1000 TOTALE
N. imprese 1349 12.597 37.488 3.375 122 54.931
N. addetti 0 12.597 176.203 128.623 68.763 386.186
Codice
Ateco
C10.1 C10.2 C10.3 C10.4 C10.5 C10.6 C10.7 C10.8 C10.9 TOTALE
N.
imprese
3.585 391 1.785 3.344 3.374 1.059 35.448 5.416 529 54.931
Numero di imprese attive per settore Ateco
Lavorazione e conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne C.10.1
Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi C.10.2
Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi C.10.3
Produzione di oli e grassi vegetali e animali C.10.4
Industria lattiero-casearia C.10.5
Lavorazione delle granaglie, produzione di amidi e di prodotti amidacei C.10.6
Produzione di prodotti da forno e farinacei C.10.7
Produzione di altri prodotti alimentari C.10.8
Produzione di prodotti per l'alimentazione degli animali C.10.9
Numero di imprese attive per classe di addetti
10. Caratterizzazione industrie: fatturato, import, export, saldo
Nel 2013 il fatturato del
settore alimentare ha
raggiunto i 111,3
miliardi di euro, con un
valore aggiunto di
19,233 miliardi di euro e
un valore aggiunto
medio per addetto
(produttività media)
pari a 48,91 migliaia di
euro.
Produttività di un’impresa in funzione della classe
di numero di addetti
11. Analisi semplificativa dei processi produttivi e dei flussi di energia
Il settore alimentare si distingue dagli altri
comparti industriali per la molteplicità dei
processi di lavorazione, la grande
diversificazione dei prodotti e le relative
quote di energia utilizzate per produrli.
Il consumo di energia associato a un
chilogrammo di cibo pronto varia da un
minimo di circa 0,5 kWh a un massimo di 61
kWh in relazione al tipo di cibo (animale o
vegetale), alle tecniche e tecnologie di
coltivazione, trasformazione e trasporto.
E’ possibile tuttavia ricondurre tutti i
processi di lavorazione dell’industria
alimentare a uno “schema generale di
processi”
13. La metodologia
•Classificazione
per tecnologie :
•settoriali
•trasversali
Analisi delle tecnologie
efficienti utilizzate
dalle industrie nei CASI
STUDIO analizzati
• Matrice
tecnologie/settore
industriale
• Numerosità interventi
• Consumi specifici e
risparmi
• Costi specifici
Caratterizzazione
delle tecnologie • Elettrici
• Termici
Replicabilità degli
interventi e stima dei
risparmi a livello
nazionale
•Confronto con i
risparmi ottenibili
con i consumi
specifici delle BREF
Confronto con il
benchmark europeo
13
La clusterizzazione e la replicabilità degli interventi
14. La rappresentatività del campione: settore alimentare
14
139 interventi di efficienza energetica (di
seguito riferiti come “casi”) relativi al periodo
2005-2015, realizzati in Italia presso gli
stabilimenti del settore.
58 stabilimenti, di cui:
carne e
prodotti
a base di
carne
pesce,
crostacei
e
molluschi
frutta e
ortaggi
oli e
grassi
vegetali
e animali
Industria
lattiero-
casearia
granaglie,
produzione
di amidi e
di prodotti
amidacei
prodotti
da forno
e
farinacei
altri
prodotti
alimentari
alimentazione
degli animali
C10.1 C10.2 C10.3 C10.4 C10.5 C10.6 C10.7 C10.8 C10.9
9 1 8 7 6 3 16 6 2
15%
85%
produzione industria alimentare per i
sottosettori considerati
copertura
campione
15. Alimentare – I sotto-settori analizzati
Il settore alimentare è stato suddiviso in sotto - settori sulla base del codice ATECO.
Lavorazione e
conservazione
di carne e
produzione di
prodotti a base
di carne
Lavorazione e
conservazione
di frutta e
ortaggi
Produzione di
oli e grassi
vegetali e
animali
Industria lattiero
casearia
Produzione di
prodotti da
forno e
farinacei
Lavorazione
delle granaglie,
produzione di
amidi e
prodotti
amidacei
15
categoria ATECO C.10.2 corrispondente
a “lavorazione e conservazione di
pesce, crostacei e molluschi” non è
stata presa in considerazione per
questa analisi in quanto tra i casi studio
analizzati, non è stato riscontrato alcun
intervento di efficienza energetica
applicato a questo sottosettore.
La categoria C.10.8 “altro” è stata
invece esclusa poiché estremamente
complessa e di difficile
standardizzazione;
17. Alimentare - Gli interventi di EE
Lavorazione e
conservazion
e di frutta e
ortaggi
Lavorazione e
conservazione
di carne e
produzione di
prodotti a
base di carne
Produzione
di oli e grassi
vegetali e
animali
Industria
lattiero
casearia
• Inverter
• Sistemi di Gestione
dell’Energia
• Ossigenazione a
microbolle
• Digestione anaerobica
• Recupero di calore da
fluidi
• Recupero di calore da fluidi
• Sostituzione forno di
linea di produzione
• Recupero di calore da
fluidi
• Miglioramento
dell'efficienza delle linee
produttive
• Recupero di calore da
fluidi
Gli interventi individuati sono stati raggruppati in 3 CLUSTER:
• ELETTRICO
• PROCESSO
• TERMICO
17
18. Alimentare – Risparmi potenziali nazionali
TIPOLOGIA INDICATORE
RISPARMI
POTENZIALI
TOTALI
TERMICO
ktep risparmio ener. primaria 160
% sui consumi termici (ener. primaria) 12%
ELETTRICO
ktep risparmio ener. primaria 75
% sui consumi elettrici (ener. primaria) 5%
TOTALE
ktep risparmio ener. primaria 235
% sui consumi primari totali 8%
Con riferimento agli interventi analizzati, i risparmi energetici primari totali potenziali per
il settore siderurgico rispetto al consumo energetico primario al 2009 sono pari all’8%: il
5% dei consumi elettrici e l’12% dei consumi termici.
A questi risparmi occorre sottrarre la quota di interventi già effettuata (circa l’8%).
Risparmi calcolati considerando la compresenza di interventi di tipo elettrico con
interventi termici e di processo
18
19. Alimentare – stima costi degli interventi
19
SOTTOSETTORE CLUSTER
COSTO SPECIFICO DI INVESTIMENTO
[Euro/tep annuale primario
risparmiato]
TEMPO DI
RITORNO
[anni]
Lavorazione e conservazione
di carne e produzione di
prodotti a base di carne
Elettrico 192 0,4
Processo 1’275 3,5
Termico 845 2,3
Lavorazione e conservazione
di frutta e ortaggi
Termico 1’413 3,8
Produzione di oli e grassi
vegetali e animali
Processo 508 1,4
Termico 588 1,6
Industria lattiero casearia
Processo 240 0,7
Termico 1’503 4,1
Lavorazione delle granaglie,
produzione di amidi e prodotti
amidacei
Processo 604 1,6
Termico 844 2,3
Produzione di prodotti da
forno e farinacei
Elettrico 2’938 5,6
Processo 1’615 4,4
Termico 719 2,0
Produzione di prodotti per
l’alimentazione degli animali
Termico 1’176 3,2
20. Potenziale economico e potenziale tecnico
Il potenziale nazionale ottenuto dalla metodologia InduCO è stato confrontato con il dato
risultante da un’analisi del BAT Reference Document (BREF)
-12% -21%
-5%
-30%
Settore ALIMENTARE
20
21. Potenziale economico e potenziale tecnico
Il potenziale nazionale ottenuto dalla metodologia InduCO è stato confrontato con il dato
risultante da un’analisi del BAT Reference Document (BREF)
-12% -21% -5% -30%
Come si spiega il divario tra le ipotesi ECONOMICA E TECNICA?
• Le misure di efficientamento considerate nel modello InduCO sono
quelle effettivamente realizzate, che quindi hanno tempi di ritorno più
brevi.
• Il divario tra le potenziale tecnico ed economico può essere colmato
rendendo economicamente praticabili nuove tecnologie già disponibili
o in fase di maturazione
21
22. Da potenziale economico a potenziale tecnico
Ad esempio, gli interventi di efficientamento risultanti per
l’industria LATTIERO CASEARIA:
INTERVENTI DA CASI STUDIO:
• Recuperi di calore
• Miglioramento dell’efficienza delle
linee produttive
INTERVENTI DA BAT/BREF:
• Lavaggio a secco
• Controllo del processo
• Pastorizzazione continua
• Scambiatori di calore rigenerativi
• Essiccatore a due fasi
• Ottimizzazione dei processi di produzione
• Utilizzo del «component filling» per la
fase di riempimento
• Omogenizzazione parziale del latte
• Miglioramento della fase di filtrazione e
chiarificazione
Nelle BREF figurano tecnologie che ancora non si riscontrano negli
interventi fino ad oggi attuati in Italia
22
23. Conclusioni
I risultati dell’analisi sugli interventi di efficienza energetica
nell’industria nazionale ottenuti da RSE nello studio InduCO sono
in linea con le analoghe valutazioni a livello europeo
Il ruolo chiave della Ricerca e Innovazione:
• per incrementare il potenziale tecnico, contribuendo alla
maturazione di nuove tecnologie
• per ampliare il potenziale economico riducendo i costi di
tecnologie già disponibili
L’incentivazione a supporto della tecnologie che ancora non hanno
raggiunto la convenienza economica
23