Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
Quali sono le prospettive del settore del biogas alla luce dei nuovi incentivi. Si riportano 4 casi esempio di 4 impianti alimentati con insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale, insilato di mais prodotto in azienda, refluo zootecnico, refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
Quali sono le prospettive del settore del biogas alla luce dei nuovi incentivi. Si riportano 4 casi esempio di 4 impianti alimentati con insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale, insilato di mais prodotto in azienda, refluo zootecnico, refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
rifiuti, gestione umido, discussione
wet waste management, discussion
digestione anaerobica dei rifiuti, discussione di pro e contro,
sostenibilità ambientale (aria, suolo, falde acquifere) ed economica
Di Benigno - La nuova strada delle bioenergie, l'esempio dell'Arundo DonaxSviluppoBasilicata
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
Info biogas Italy montichiari 2014. BTS BiogasRoberto Salmaso
BTS Biogas organizes one of the most important trade fairs for the biogas sector: the Biogas Info is an event that has been successfully established in the biogas sector for years. Once a year, renowned industry speakers take a day to speak about the situation of and developments in the biogas sector, political framework conditions and standards, market trends and new technologies. Biogas Info has become the preferred information medium for economy, industry, politics, and biogas industry experts. The event is a platform for dialogue and has become one of the most recognized industry meetings and is being implemented in several European
Il settore delle biomasse e dei biocombustibili in sardegna - Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Responsabile scientifico del Laboratorio Biocombustibili e biomasse), nell'ambito dell'evento di presentazione del Progetto Cluster Energie Rinnovabili tenutosi a Cagliari il 7 marzo 2014.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
Correzione in prima pagina
Il convegno è avvenuto nell'anno 2017 non 2007.
LA VERITA’ SULLE POLVERI SOTTILI
In occasione dell’uscita di “Malaria_2018.pdf”
LEGAMBIENTE E’ BIOGASSISTA
Un tragico pregiudizio antiscientifico annebbia l’intelligenza dell’ambientalismo nostrano, Legambiente in testa, la quale si proclama, da sempre e fieramente, a favore del biogas.
Verificare prima di credere!!!!
E' incredibile! Questa gente confonde e sovrappone il tema "effetto serra = CO2" con "avvelenamento dell’aria=morte di decine di migliaia di persone oggi".
La CO2 NON E VELENOSA, causa il mutamento climatico, problema gravissimo, ma che va tenuto distinto dal secondo.
L'idiozia scientifica di promuovere il biogas, senza depurazione, mira a contenere l'effetto serra, immettendo in aria sostanze venefiche che già oggi fanno strage di italiani.
Bisogna depurare senza compromessi qualsiasi gas di combustione, sia o meno un a risorsa rinnovabile.
Sembra ovvio, ma non lo è per Legambiente, leggeteil loro documento "Malaria 2018".
Demonizza i dati del traffico, ma si volta dall'altra parte sulla combustione delle biomasse, una sfacciata disinformazione, dove il testo contraddice la tabella a fianco, di ISPRA.
LA VERITA SU COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E POLVERI SOTTILI
Un quadro molto più analitico degli apporti inquinanti è meglio illustrato da una tabella di ISPRA del 2013 ( fonte governativa), qui riprodotta e che commento a pag. 30 del mio documento.
BASTA IL CASO CREMONA PER CAPIRE L’ESSENZIALE
E la provincia più bucolica d’Italia, isolata dall’inquinamento della padania da tre grandi fiumi (Adda, Oglio e Po), con i loro immensi parchi, con un breve tratto di autostrada che l’attraversa.
Si proclama fieramente capitale del biogas in Italia e, nello stesso anno, è prima anche come inquinamento da polveri sottili.
Utilizzi del GNL nell'industria e relativi benefici ambientali - intervento di Massimiliano Montorfano, Liquigas, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
rifiuti, gestione umido, discussione
wet waste management, discussion
digestione anaerobica dei rifiuti, discussione di pro e contro,
sostenibilità ambientale (aria, suolo, falde acquifere) ed economica
Di Benigno - La nuova strada delle bioenergie, l'esempio dell'Arundo DonaxSviluppoBasilicata
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
Info biogas Italy montichiari 2014. BTS BiogasRoberto Salmaso
BTS Biogas organizes one of the most important trade fairs for the biogas sector: the Biogas Info is an event that has been successfully established in the biogas sector for years. Once a year, renowned industry speakers take a day to speak about the situation of and developments in the biogas sector, political framework conditions and standards, market trends and new technologies. Biogas Info has become the preferred information medium for economy, industry, politics, and biogas industry experts. The event is a platform for dialogue and has become one of the most recognized industry meetings and is being implemented in several European
Il settore delle biomasse e dei biocombustibili in sardegna - Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Responsabile scientifico del Laboratorio Biocombustibili e biomasse), nell'ambito dell'evento di presentazione del Progetto Cluster Energie Rinnovabili tenutosi a Cagliari il 7 marzo 2014.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
Correzione in prima pagina
Il convegno è avvenuto nell'anno 2017 non 2007.
LA VERITA’ SULLE POLVERI SOTTILI
In occasione dell’uscita di “Malaria_2018.pdf”
LEGAMBIENTE E’ BIOGASSISTA
Un tragico pregiudizio antiscientifico annebbia l’intelligenza dell’ambientalismo nostrano, Legambiente in testa, la quale si proclama, da sempre e fieramente, a favore del biogas.
Verificare prima di credere!!!!
E' incredibile! Questa gente confonde e sovrappone il tema "effetto serra = CO2" con "avvelenamento dell’aria=morte di decine di migliaia di persone oggi".
La CO2 NON E VELENOSA, causa il mutamento climatico, problema gravissimo, ma che va tenuto distinto dal secondo.
L'idiozia scientifica di promuovere il biogas, senza depurazione, mira a contenere l'effetto serra, immettendo in aria sostanze venefiche che già oggi fanno strage di italiani.
Bisogna depurare senza compromessi qualsiasi gas di combustione, sia o meno un a risorsa rinnovabile.
Sembra ovvio, ma non lo è per Legambiente, leggeteil loro documento "Malaria 2018".
Demonizza i dati del traffico, ma si volta dall'altra parte sulla combustione delle biomasse, una sfacciata disinformazione, dove il testo contraddice la tabella a fianco, di ISPRA.
LA VERITA SU COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E POLVERI SOTTILI
Un quadro molto più analitico degli apporti inquinanti è meglio illustrato da una tabella di ISPRA del 2013 ( fonte governativa), qui riprodotta e che commento a pag. 30 del mio documento.
BASTA IL CASO CREMONA PER CAPIRE L’ESSENZIALE
E la provincia più bucolica d’Italia, isolata dall’inquinamento della padania da tre grandi fiumi (Adda, Oglio e Po), con i loro immensi parchi, con un breve tratto di autostrada che l’attraversa.
Si proclama fieramente capitale del biogas in Italia e, nello stesso anno, è prima anche come inquinamento da polveri sottili.
Utilizzi del GNL nell'industria e relativi benefici ambientali - intervento di Massimiliano Montorfano, Liquigas, al Convegno Viessmann del 15 marzo 2016
Piano regionale sulle Biomasse: indicazioni per lo sviluppo Imprenditoriale -...Sardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, Responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
APER
Fondata nel 1987, APER è l’associazione che riunisce e rappresenta i produttori
di energia elettrica da fonti rinnovabili, tutelandone gli interessi a
livello nazionale e internazionale.
Report sulle bioenergie 2007-2008
E' allo studio la realizzazione di un biodigestore nella Valle Teverina sul territorio del Comune di Giove (TR)
Abbiamo effettuato una presentazione in cui cercheremo di capire innanzitutto cosa è un biodigestore, quali opportunità può dare al nostro territorio, ma anche quali rischi porta con se.
L'efficienza energetica - Antonio Negri, GSE
"Comunicare l'efficienza energetica: come semplificare una materia così complessa?" Seminario formativo in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti
L’incentivazione delle Fonti Rinnovabili Elettriche:le novità introdotte dal D.M. 23 giugno 2016 - Seminario C.I.B. ‘’Nuovi decreti per le energie Rinnovabili: D.M. FER e Decreto COT, le opportunità per la filiera del biogas’’ - BOLOGNA 27 luglio 2016
L'economia del biometano - Intervento di Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Sardegna Ricerche) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Valorizzazione Energetica delle biomasse - Giacobbe BraccioSviluppoBasilicata
Seminario “La sfida della sostenibilità energetica per le imprese agricole”
9 Dicembre 2013 – Incubatore d’impresa Sviluppo Basilicata - Metapontum - Metaponto di Bernalda, Mt
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola14. Le forme della vendit...L'Informatore Agrario
Diversificare l’attività di vendita più che una necessità è ormai quasi un obbligo per tante aziende agricole. Questo è infatti il modo migliore per incrementare la competitività dell’azienda. L’iniziativa personale è il fattore che più spinge a realizzare attività diverse da quella agricola. Per chi intende diversificare è fondamentale combinare tre opportunità di dare valore aggiunto ai prodotti dell’azienda: la trasformazione, la ristorazione e la vendita diretta vera e propria. Ma i canali per vendere sono molti di più: dai mercati contadini ai corsi di cucina, dalle attività seminariali sui prodotti tipici alla partecipazione a mostre-mercato enogastronomiche, alle vendite all’estero in circuiti commerciali che chiedono prodotti di altissima qualità. Le attività di promozione sono assai importanti, almeno quanto la presentazione dei prodotti.
La presenza in internet e nei social media per promuovere le differenti attività può infine essere d’aiuto, ma richiede molta attenzione e dedizione.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Agriturismo.Diversificare l'attivita ...L'Informatore Agrario
La contrazione dei flussi turistici unita al calo della redditività delle aziende agrituristiche legata all’aumento dei costi fissi, fiscali me non, impone agli operatori del settore della multifunzione di diversificare ulteriormente la propria offerta, attivando nuovi servizi e forme di vendita diretta. Fondamentale è qualificare e segmentare l’offerta, costruendo pacchetti e avendo come principale obiettivo la famiglia. Solo con la cura di ogni minimo dettaglio è possibile migliorare l’ospitalità e puntare così alla massima soddisfazione dei clienti.
Le possibilità per ampliare l’attività sono tante, dal cicloturismo alle fattorie didattiche e sociali, dalle city farms alle fattorie del gusto e del benessere.
Inoltre strategico per tante aziende si è rivelato aprire un punto vendita di prodotti di fattoria. Il consumatore li chiede infatti sempre più, perché si va ampliando la fascia dei consumi alimentari orientati alla qualità e alla connessione con il territorio e il ciclo stagionale.
Il manifesto della chimica verde - Sofia Mannelli - L'Informatore Agrario - F...L'Informatore Agrario
Lo sviluppo del settore della chimica verde è un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, dove sono riconosciute punte di eccellenza. L'associazione Chimica Verde Bionet ha elaborato alcuni criteri essenziali per un concreto sviluppo del settore in modo da promuovere la crescita sulla base di principi di sostenibilità, perfezionati dal mondo della ricerca e da esperti del settore. Per questo, l'associazione presenta il "Manifesto della Chimica Verde", che, è stato sottoscritto a Verona l'8 febbraio scorso al convegno organizzato in collaborazione con L'Informatore Agrario.
Semina su sodo e sanità delle produzioni – Amedeo Reyneri (Inta) - Convegno S...L'Informatore Agrario
L’adozione di lavorazioni ridotte negli areali settentrionali influenza la sanità delle produzioni dei cereali incidendo negativamente sul contenuto di micotossine in quanto la presenza di residui favorisce un maggiore inoculo potenziale di funghi micotossigeni.
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. Aipas (Associazione italiana produttori amici del suolo) che oggi accoglie 70 soci tra Campania, Puglia e Basilicata per un totale di circa 6.000 ettari è nata proprio per fornire supporto tecnico e informazione a chi vuole approcciare correttamente la tecnica e ottenere tutti i vantaggi econoimici, sociali e ambientali.
Vantaggi e criticità nell’applicazione della semina su sodo in Veneto – Luigi...L'Informatore Agrario
La misura 214/i del Psr Veneto 2007-2013 ha introdotto l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo) per ridurre le perdite di carbonio organico, le emissioni di anidride carbonica e aumentare la biodiversità del terreno. Per una corretta adozione della tecnica è però fondamentale mantenere le condizioni agronomiche idonee a favorire una semina omogenea, flessibilità tecnico colturale e introduzione di proposte atte a ridurre il compattamento e il traffico in campo.
La politica di sviluppo rurale. Opportunità e sfide per l’agricoltura conserv...L'Informatore Agrario
Nella nuova programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale l’agricoltura conservativa, tra cui la semina su sodo, potrà avvalersi non solo dei pagamenti agroambientali ma anche di quelli relativi alla competitività aziendale.
I giovani e le opportunità nella nuova PAC 2014-2020 - Le lezioni de L'Inform...L'Informatore Agrario
Felice Adinolfi, Università di Bologna, spiega le principali opportunità contenute nella nuova pac 2014-2020 per i giovani agricoltori.
Caratteristiche del pagamento per i giovani agricoltori:
- carattere obbligatorio;
- architettura;
- modalità di calcolo
La arance rosse sono un frutto tipico prodotto in un'area ristretta situata sotto l'Etna. Hanno peculiari attributi qualitativi come la presenza di antociani, livelli più alti di vitamina C e di altri componenti antiossidanti rispetto al arance bionde. Le proprietà nutrizionali e salutistiche sono dimostrate da studi sperimentali in-vitro e in-vivo. É essenziale attivare iniziative per informare i consumatori del superiore valore biologico delle arance rosse.
L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
I numeri degli agrumi in Sicilia: analisi economica, situazione attuale e pro...L'Informatore Agrario
La svolta per le produzioni agrumicole italiane deve passare attraverso la consapevolezza che le tendenze attuali sono dettate dalla globalizzazione dei mercati e destagionalizzazione della domanda finale, dall' inarrestabile processo di sostituzione del consumo del frutto fresco con spremute o derivati agrumari (succhi, nettari, ecc.) e dalla sproporzionata crescita dei costi industriali delle materie prime.
Elementi ai quali si può dare risposta solo attraverso l'efficienza, l'innovazione e la differenziazione, tre parole chiave per il futuro dell'agrumicoltura italiana
Gli scenari attuali del mercato del latte e le sfide che attendono gli alleva...L'Informatore Agrario
Import ed export in equivalente latte attesi per il 2012/2013 e previsioni produttive per le principali aree di esportazione.
Mercato e import-export del latte in polvere (intero e scremato) e del burro dell’Unione Europea. Prezzi mondiali del latte in polvere intero e scremato e del burro: Oceania, Usa, Germania
Esportazioni di latte intero in polvere: Argentina, Australia, Ue27, Nuova Zelanda.
Infine un focus sugli andamenti e sulle previsioni del mercato del mais per i principali paesi esportatori (Argentina, Brasile, Ucraina, Usa), e infine i prezzi del mais di provenienza Usa sul mercato mondiale.
Fanno reddito le aziende da latte? Analisi di 70 bilanci aziendali SATA: qual...L'Informatore Agrario
Analisi di 70 aziende: produzione, dimensione, reddito, costi, utile netto. Cosa incide sulla reddittività aziendale e cosa migliorare nella gestione economica della propria stalla. Metà delle aziende prese in esame chiudono il bilancio in negativo: fattori quali la dimensione aziendale, la quantità di terra a disposizione o il contenimento dei costi non sono sufficienti. La regola principale della gestione è avere sotto controllo i costi di produzione e il fatturato totale. Dati economici specifici e di buona qualità che vengano monitorati e tracciati per più anni.
Istituto nazionale di tecnologia agricola (Inta) – Gustavo Conosciuto (Inta)L'Informatore Agrario
L’Inta è l’istituto nazionale di ricerca in Argentina che si occupa di tecnologia in agricoltura con l’obiettivo di garantire competitività e sviluppo rurale sostenibile con equità sociale
Le tecnologie delle seminatrici da sodo e aspetti di agricoltura di precision...L'Informatore Agrario
Stabilito che vi siano le condizioni agronomiche necessarie per l’applicazione della semina su sodo, risultano fondamentali la scelta della seminatrice e la loro corretta regolazione. Solo un’operazione
di semina corretta e precisa contribuisce a garantire una rapida e omogenea emergenza della coltura ponendo di fatto le basi sul buon esito produttivo.
La Semina su sodo come sistema agronomico: dieci regole per una corretta impl...L'Informatore Agrario
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. È però fondamentale la conoscenza dei campi per individuare tempestivamente le problematiche che si potrebbero verificare.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
Azienda leader nella fabbricazione delle barrique, orienta l’acquisizione dei legni verso foreste accuratamente selezionate, utilizza una speciale tecnica di curvatura a vapore, che elimina l’eccesso di tannino aspro del legno dopo la stagionatura, il vapore inoltre dilata le fibre di legno prima del riscaldamento e consente una perfetta stagionatura.
Dalla stagionatura naturale all’aperto del merrain dipendono le qualità meccaniche, organolettiche ed enologiche delle future barrique.
I domino (elementi rettangolari/tavolette) di quercia utilizzati nel settore enologico garantiscono il mantenimento della qualità e la facilità d’utilizzo.
L’azienda si impegna nella gestione sostenibile delle foreste, nella qualità e tracciabilità del loro prodotti.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento conveniente per l'impresa agricola
1. Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie Alessandro Ragazzoni Dieta e potenza Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento conveniente per l'impresa agricola
2. Ambito di riferimento dell’analisi 2) Reflui zootecnici 3) Processo di digestione anaerobica 4) Produzione di energia 5) Digestato 1) Produzione e stoccaggio della matrice organica
3. da discarica RU da fanghi dep. da agricoltura [ EurObserv’ER. 2010 ] La situazione del biogas: EUROPA
7. AMBITO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER L’ANALISI ECONOMICA Parte 1 APPROVVIGIONAMENTO DELLA BIOMASSA ESERCIZIO DELL’IMPIANTO PER BIOGAS GESTIONE DEL DIGESTATO PRODUZIONE DI ENERGIA INDICAZIONI (D.Lgs. N. 28 3 marzo 2011) ITER PROCEDURALE CRITERI PER LE AUTORIZZAZIONI DEFINIZIONE DEI SOTTOPRODOTTI INCENTIVI FINANZIARI FISCALITA’ D’IMPRESA
8. Il quadro autorizzativo prevede tre categorie: A) impianti considerati a edilizia libera e a semplice comunicazione ; B) impianti realizzabili mediante procedura abilitativa semplificata ; C) impianti soggetti ad autorizzazione unica . D.LGS 28 (3 marzo 2011) a) Indicazioni per l’iter procedurale SEMPLICE COMUNICAZIONE PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA PAS AUTORIZZAZIONE UNICA (Conferenza dei servizi regionale) TIPOLOGIA DI IMPIANTO POTENZA Operanti in assetto cogenerativo 0 – 50 kWe Realizzati in edifici esistenti, a condizione che non alterino i volumi e le superfici, non comportino modifiche delle destinazioni d’uso, non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici 0 – 200 kWe Operanti in assetto cogenerativo 50 – 1.000 kWe 3.000 kWt Alimentati da biomasse 0 – 200 kWe Alimentati da gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas 0 – 250 kWe Altri casi in cui non si prevede cogenerazione e recupero di energia termica ------
9.
10. Sottoprodotti utilizzati in impianti aziendali o interaziendali oppure ceduti a terzi e dagli stessi utilizzati All’interno dell’azienda agricola oppure fuori dal luogo di produzione dei sottoprodotti IMPIEGO LUOGO DI IMPIEGO Dlgs 152/2006 (art. 185) Dlgs 4/2008 (art. 2, comma 22) Legge 129/2010 (art. 1, comma 3) DM 3 dicembre 2010 n. 205 Dlgs 3 marzo 2011 n. 28 MODIFICHE c) Indicazioni per la definizione dei sottoprodotti TIPOLOGIA DI SOTTOPRODOTTI PROVENIENZA Materiali fecali (tutti gli effluenti zootecnici) Da attività agricole Materiali vegetali Da attività agricole
11. Tariffa omnicomprensiva: 0,28 euro/kWh fino al 31/12/2012 (< 1 MWe) d) Indicazioni per gli incentivi Valorizzazione energia elettrica Quale tariffa omnicomprensiva per la produzione di energia elettrica e quale distinzione per tipologia di alimentazione ? Per l’autorizzazione dell’impianto si dovrebbe specificare il tipo di alimentazione: 1) prodotti di origine biologica provenienti dall’agricoltura, 2) sottoprodotti di origine biologica provenienti dall’agricoltura, 3) rifiuti per i quali la frazione biodegradabile BIOGAS per energia elettrica/termica Si sono effettuate stime relative al valore dell’incentivo per il biometano. Il valore dovrebbe essere tra 1,1-1,3 euro/m 3 BIOMETANO Dal 2013?
12. Valore metano prodotto (euro/Nm3 di CH4) Break even point (anni) Valore dell’incentivo: da 1,1 a 1,2 euro/nm3 e) Stima dell’incentivo per il biometano Fonte: CRPA (2011)
13. TASSAZIONE ORDINARIA ATTIVITA’ CONNESSA Non tassabili autonomamente se l’imprenditore agricolo è titolare di reddito agrario Art. 86 T.U.I.R per produzione di energia oltre i limiti REDDITO AGRARIO Determinato in base alle rendite catastali dei terreni (Art. 32 T.U.I.R) IMPOSTE DIRETTE SI NO f) Indicazioni per la fiscalità dell’impresa La cessione di energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili di provenienza agricola e forestale con materia prima proveniente prevalentemente dal fondo, effettuata da imprenditori agricoli rientra tra le attività connesse disciplinate dall’ art. 2135 del Codice Civile. IMPRESA AGRICOLA “ ENERGETICA” Produttori di energia elettrica e termica da fonti agricole e forestali
14. MODELLO DI ANALISI PER LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA Parte 2 APPROVVIGIONAMENTO DELLA BIOMASSA ESERCIZIO DELL’IMPIANTO PER BIOGAS GESTIONE DEL DIGESTATO PRODUZIONE DI ENERGIA
16. x = y + (y • z 1 ) + (w • z 2 ) + t dove: y = costo colturale; z 1 = coefficiente di rivalutazione del costo colturale, basato sul profitto di impresa; w = ricavi potenziali dalla produzione di energia elettrica da un kW di potenza installato; z 2 = coefficiente percentuale per la stima del premium price applicato alla produzione di energia elettrica; t = costo di trasporto per la biomassa. Calcolo del costo di approvvigionamento A) Colture dedicate x = (w • z 2 ) + t B) Sottoprodotti COSTO COLTURALE PREZZO DI MERCATO PREMIUM PRICE TRASPORTO PREMIUM PRICE TRASPORTO da COSTO 0 (ZERO) a APPROCCIO (A): stima del costo dei fattori di produzione della biomassa 1 2 3 4 1 2
17.
18. B) Prezzo di mercato (y • z 1 ) Nel periodo 2006-2010 si sono avute oscillazioni comprese tra 115 euro/t fino a 275 euro/t. Si è stimato un coefficiente moltiplicativo dei costi di produzione ( dal 5 al 15% ) per riconoscere l’attività di impresa del produttore agricolo, nel caso in cui si debba approvvigionare l’impianto dall’esterno. Dinamica del prezzo di mercato di mais e di sorgo da granella
19. Approccio di stima: Premium price = Valore percentuale 0,28 euro/kWh • 5,0% = 0,014 euro/kWh C) Premium price (w • z 2 ) 0,28 euro/kWh • 10,0% = 0,028 euro/kWh A B 5 ~ 10 % Valore della biomassa X1 Prezzo di mercato X2 Ricavi energetici X3 Costo colturale
20. Uno schema riassuntivo: alcune esemplificazioni per le principali materie prime Fonte: ns. elaborazione Produzione aziendale (*) MAIS: Produzione: 55 t/ha; Fabbisogno: 7.800 kWh / 300 kWh/t = 26 t/kW; Coefficiente: 26/55 = 0,47 SORGO: Produzione: 40 t/ha; Fabbisogno: 7.800 kWh / 280 kWh/t = 27,85 t/kW; Coefficiente: 27,85/40 = 0,70 (**) Ricavi: 7.800 kWh/anno * 0,28 euro/kWh = 2.184 euro/kW; (***) Il valore di surrogazione del refluo è pari a: 3-4 kg/ton N * 1,0 euro/unità; quota di riduzione 70% dovuto alla gestione per lo spandimento. Acquisto biomassa Produzione di biomassa A B C MATERIA PRIMA VALORE DI BASE Coeff. COSTO COLTURALE PREZZO DI VENDITA PREMIUM PRICE (euro/ettaro) (euro/kW) (euro/kW) (euro/kW) (euro/kW) (euro/kWh) (euro/kW) (euro/kWh) (*) (**) (A) (A)/7.800 (B+C) (B+C)/7.800 Costo ettaro • coeff. Costo colt. • quota % Ricavi • quota % 10,00% 10,00% INSILATO DI MAIS 1.600,00 0,47 756,36 832,00 218,4 756,36 0,10 1.050,40 0,13 INSILATO DI SORGO 1.100,00 0,70 765,88 842,46 218,4 765,88 0,10 1.060,86 0,14 REFLUO SUINO Valore fertilizzante (***) 219,3 218,4 437,70 0,06 REFLUO BOVINO Valore fertilizzante (***) 218,3 218,4 436,70 0,06 SCARTI ORTOFRUTTA 218,4 218,40 0,03 SCARTI DI MACELLO 218,4 218,40 0,03
21. Costo colturale A APPROCCIO (B): stima del costo della biomassa in base al mercato dei fattori 1) Obiettivo minimo: produzione di almeno il 51% di biomassa aziendale Costo affitto: 0,04-0,07 euro/kWh Costo di affitto dei terreni extra aziendali B Costo unitario per energia elettrica (euro/kWh) 1.500 / (300 • 55) = 0,091
22. Prezzo della biomassa in base al mercato dei cereali Costo acquisto: 0,13-0,18 euro/kWh C 2) Quota integrativa fabbisogno matrice organica: reperimento biomassa all’esterno Scenari Minimo (euro/kWh) Medio (euro/kWh) Massimo (euro/kWh) Produzione biomassa su terreni in proprietà 0,080 0,095 0,110 Produzione biomassa su terreni in affitto 0,120 0,150 0,180 Acquisto della biomassa in base al mercato dei cereali 0,130 0,155 0,180
23. D) Costo di trasporto (t) Costo trasporto (euro/t) = [quota fissa + (quota variabile ● distanza)]/carico vettore Ad esempio per una distanza di 15 chilometri: 60 euro quota fissa + (1 euro/km quota variabile ● 15) -------------------------------------------------------------------------------- 20 t (carico vettore) TRASPORTO La stima è impostata considerando il trasporto dell’insilato di mais all’impianto (26 ton/kW) ed il costo per la gestione del digestato (40 ton/kW di fase solida). Costo trasporto: da 0,04 a 0,06 euro/kWh
24. 2. Costi di realizzazione e di gestione dell’impianto B
25. Il mercato è orientato su valori da 3.500 euro/kW per gli impianti < 1 MW, a 8.000 euro/kW per gli impianti di piccole dimensioni (anche <100 kW) Costi di impianto Partendo da un costo industriale, di 4,0 Mio euro per una potenza di 1.000 kW , l’intervallo di valori indicato dalle rilevazioni, appare in linea con il metodo della pratica impiantistica di scalare con un fattore di 2/3. C = (P/Po) 2/3 • Co 1) Indagine condotta su un campione di impianti 2) Stima della relazione tra costo e potenza P = 200,00 kW P0 = 1.000,00 kW C0 = 4.000.000,00 euro coeff. scalare 0,67 C = 1.367.980,76 euro C unitario = 6.839,90 euro/kW
26. A) Costi di esercizio ordinari Costi di esercizio e di gestione La gestione ordinaria di un impianto comporta un costo che è variabile in base alla potenza installata: decresce in valore unitario (euro/kWh) per potenze crescenti . Capitoli di spesa Potenza elevata (÷ 1MW) Minimo (euro/kWh) Potenza ridotta (< 200 kW) Massimo (euro/kWh) - Gestione ordinaria impianto (a) 0,009 0,010 - Manutenzione ordinaria impianto (a) 0,006 0,009 - Full service cogeneratore 0,020 0,040 - Analisi chimico-fisiche 0,002 0,003 - Spese generali 0,010 0,012 TOTALE: 0,047 0,074 (a) Ad esempio si può ipotizzare: Tempo giornaliero di controllo (ore/die): 4,00 Giorni di funzionamento (die/anno): 325,00 Costo orario manodopera (euro/ora): 20,00 Energia prodotta (kWh) per potenza di 200 kW: 1.560.000,00 Costo per energia prodotta (euro/kWh): 0,017
27.
28. Stima dei costi totali di gestione per potenze di impianto crescenti A titolo esemplificativo e per dimostrare quanto possa incidere il costo annuale riferito a potenze crescenti, si sono stimate tre ipotesi di gestione per impianti distinti: 250 kW – 500 kW – 750 kW. In dettaglio: Potenza dell’impianto Caso A < 250 kW Caso B 500 kW Caso C > 750 kW Voci di costo (euro/kW) (euro/kWh) (euro/kW) (euro/kWh) (euro/kW) (euro/kWh) Costi diretti di gestione e di manutenzione 483,60 0,06 386,10 0,05 288,60 0,04 Costi per il finanziamento dell'impianto 542,66 0,07 434,13 0,06 325,59 0,04 Costi di gestione straordinaria 65,25 0,01 51,50 0,01 37,00 0,00 TOTALE: 1.091,51 0,140 871,73 0,112 651,19 0,083
30. Dinamica dei ricavi in base al tempo di funzionamento del cogeneratore Ricavi Prezzo energia ● Tempo di erogazione 2.184 euro/kW 0,28 euro/kWh • 7.800 ore/anno = 2.184 euro/kW
32. Produzione energia elettrica (kWh/ton matrice): 100,00 (kg s.s.o./ton) • 0,50 (biogas m 3 /kg s.s.o.) • 1,8 (rendimento medio kWh/m3) = 90 kWh/ton Fabbisogno matrice organica e relativa produzione digestato (ton/kW): 7.800 (kWh/anno)/90 (kWh/ton) = 86,7 ton/kW 86,7 ton/kW • coeffic. riduzione prod. Biogas (5-10 %) = ≈ 80 ton/kW digestato In un processo cosiddetto “umido”, la fermentazione è eseguita in presenza di una matrice con circa il 10% di solidi totali Processo di separazione solido/liquida FASE SOLIDA: 20% FASE LIQUIDA: 80% ~ 15-18 ton/kW TRASPORTO IN TERRENI EXTRA AZIENDALI FERTIRRIGAZIONE
33. APPLICAZIONE DEL MODELLO DI ANALISI Parte 3 APPROVVIGIONAMENTO DELLA BIOMASSA ESERCIZIO DELL’IMPIANTO PER BIOGAS GESTIONE DEL DIGESTATO PRODUZIONE DI ENERGIA
34.
35. Stima della dinamica dei costi di gestione di impianti per il biogas a potenza crescente ed a dieta differenziata: valori unitari (euro/kWh - 2010) Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali
36. Confronto tra l’andamento del costo della biomassa e del costo di gestione dell’impianto (euro/kWh - 2010) Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali
37. Incidenza delle categorie di costo sul totale di gestione per impianti a biogas a potenza crescente e dieta differenziata (%; 2010) Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali
38. ALCUNI ELEMENTI DI RIFLESSIONE FINALE Parte 4 APPROVVIGIONAMENTO DELLA BIOMASSA ESERCIZIO DELL’IMPIANTO PER BIOGAS GESTIONE DEL DIGESTATO PRODUZIONE DI ENERGIA
39. POTENZA IMPIANTO MATRICE ORGANICA Strategia A Strategia B COSTANTE BASSO ALTO LIVELLO DI RISCHIO IMPRENDITORE ENERGETICO IMPRENDITORE TRASFORMATORE POTENZA IMPIANTO MATRICE ORGANICA Strategie di impresa VARIABILE