Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
Determinazione simultanea di FANS in matrici complesse mediante HPLC-DAD. Confronto tra materiali a base di silice e polimerici nell’estrazione Liquido-Solido (SPE) impiegati per la preparazione del campione.
Caratterizzazione di membrane osmotiche per forward osmosis e pressure retard...Danilo Sanfilippo
A great quantity of renewable energy can be potentially generated when waters of different salinities are mixed together. The harnessing of this energy for conversion into power can be accomplished by means of the Pressure Retarded Osmosis (PRO). This technique uses a semipermeable membrane to separate a less concentrated solution, or solvent, from a more concentrated and pressurized solution, allowing the solvent to pass to the concentrated solution side. The additional volume increases the pressure on this side, which can be depressurized by a hydroturbine to produce power
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
Determinazione simultanea di FANS in matrici complesse mediante HPLC-DAD. Confronto tra materiali a base di silice e polimerici nell’estrazione Liquido-Solido (SPE) impiegati per la preparazione del campione.
Caratterizzazione di membrane osmotiche per forward osmosis e pressure retard...Danilo Sanfilippo
A great quantity of renewable energy can be potentially generated when waters of different salinities are mixed together. The harnessing of this energy for conversion into power can be accomplished by means of the Pressure Retarded Osmosis (PRO). This technique uses a semipermeable membrane to separate a less concentrated solution, or solvent, from a more concentrated and pressurized solution, allowing the solvent to pass to the concentrated solution side. The additional volume increases the pressure on this side, which can be depressurized by a hydroturbine to produce power
Di Benigno - La nuova strada delle bioenergie, l'esempio dell'Arundo DonaxSviluppoBasilicata
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
rifiuti, gestione umido, discussione
wet waste management, discussion
digestione anaerobica dei rifiuti, discussione di pro e contro,
sostenibilità ambientale (aria, suolo, falde acquifere) ed economica
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Info biogas Italy montichiari 2014. BTS BiogasRoberto Salmaso
BTS Biogas organizes one of the most important trade fairs for the biogas sector: the Biogas Info is an event that has been successfully established in the biogas sector for years. Once a year, renowned industry speakers take a day to speak about the situation of and developments in the biogas sector, political framework conditions and standards, market trends and new technologies. Biogas Info has become the preferred information medium for economy, industry, politics, and biogas industry experts. The event is a platform for dialogue and has become one of the most recognized industry meetings and is being implemented in several European
Il settore delle biomasse e dei biocombustibili in sardegna - Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Responsabile scientifico del Laboratorio Biocombustibili e biomasse), nell'ambito dell'evento di presentazione del Progetto Cluster Energie Rinnovabili tenutosi a Cagliari il 7 marzo 2014.
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento c...L'Informatore Agrario
Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
Quali sono le prospettive del settore del biogas alla luce dei nuovi incentivi. Si riportano 4 casi esempio di 4 impianti alimentati con insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale, insilato di mais prodotto in azienda, refluo zootecnico, refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda.
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
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Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
Quali sono le prospettive del settore del biogas alla luce dei nuovi incentivi. Si riportano 4 casi esempio di 4 impianti alimentati con insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale, insilato di mais prodotto in azienda, refluo zootecnico, refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda.
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
Il documento divulgativo finale sul progetto cluster top down COMISAR - COltivazione di ceppi MIcroalgali SARdi per applicazioni innovative nei settori agroalimentare, nutraceutico, cosmetico e ambientale.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Prodotti tradizionali e innovativi di origine parzialmente biologica a minor ...RadiciGroup
Prodotti tradizionali e innovativi di origine parzialmente biologica a minor impatto ambientale per imballaggi alimentari - Erico Spini, MKT & Application Development Director @RadiciGroup & Nicolangelo Peduto, Marketing and R&D manager @RadiciGroup - Congresso delle Materie Plastiche - Nuovi orizzonti per la salvaguardia dell'ambiente - Polimeri, Bioplastiche e la Valorizzazione del Riciclo - 11 giugno 2015 - MalpensaFiere – Busto Arsizio VA
UTILIZZO DELLA TRASCRITTOMICA PER LA CLASSIFICAZIONE DI AREE DELLA LAGUNA DI ...Nicola Rizzardo
La Laguna di Venezia rappresenta un ecosistema molto complesso che a causa di forti pressioni antropiche, ha subito nel corso dei secoli significative modificazioni. In particolare, in seguito alla creazione del polo industriale di Porto Marghera e allo sviluppo dei centri urbani di Venezia e Chioggia, la laguna è stata protagonista di un drammatico sfruttamento delle risorse disponibili e dell’immissione di elevati livelli di inquinanti.
La Laguna di Venezia necessita pertanto di una continua valutazione dello stato di salute dell’ecosistema e del rischio ambientale. Considerata inoltre l’importanza commerciale degli allevamenti e della raccolta di Molluschi Bivalvi nell’area lagunare, le autorità regionali devono pianificare un monitoraggio costante per garantire la sicurezza dei prodotti destinati al consumo umano.
La vongola verace filippina Ruditapes philippinarum, attualmente rappresenta la specie commerciale più importante all’interno della Laguna di Venezia, e grazie alle sue caratteristiche e alla sua ampia distribuzione nella laguna, è stata recentemente considerata come specie sentinella per indagini ecotossicologiche.
L’obiettivo principale di questa tesi è stato quello di ottenere indicazioni riguardo lo stato ecologico di quattro aree della Laguna di Venezia (Porto Marghera, Chioggia, Colmata e Laguna Nord) attraverso l’analisi dei profili di espressione genica di vongole filippine prelevate in aree soggette a diverso impatto antropico. Nel presente studio si sono quindi valutate le variazioni dei livelli di RNA messaggeri potenzialmente associate alla presenza di inquinanti ambientali in vongole filippine provenienti da diverse aree della Laguna di Venezia. Nonostante le analisi chimiche effettuate sul corpo molle degli animali permetteranno di interpretare in modo più definitivo i risultati ottenuti, lo studio ha permesso di testare l’impiego della genomica nella valutazione del rischio ambientale e sito-specifica dei corpi idrici.
4. CAREE DI SPECIALIZZAZIONE SEZIONE
AMBIENTE ed ENERGIA
1. Caratterizzazione degli scarti e sottoprodotti organici delle
imprese agroalimentari per la valorizzazione energetica
(biogas) e di materia (fertilizzanti);
2. Determinazione del Potenziale Biochimico di Metanazione
(BMP) per la valutazione in batch della massima quantità di
metano producibile da una matrice organica e conduzione
di test in continuo di digestione anaerobica di scarti
agroindustriali ed altre biomasse in reattori pilota da
laboratorio e industriali;
3. Analisi e validazione delle tecniche di pretrattamento delle
biomasse prima della digestione anaerobica per
aumentarne la resa energetica;
4. Analisi e validazione delle tecniche di trattamento post-
digestione anaerobica per la riduzione e/o il recupero del
carico di nutrienti (azoto in particolare).
5. C
CARATTERIZZAZIONE BIOMASSE
CON TECNICA NIRS
Spettrofotometro NIRS
(Spettroscopia nel vicino
infrarosso); lo strumento è
semplice da utilizzare ed in
grado di eseguire
contemporaneamente e
rapidamente un gran numero
di determinazioni a partire da
un unico campione; lo
strumento viene utilizzato per
esaminare campioni liquidi
e/o pastosi di biomasse da
avviare a digestione
anaerobica e di digestati
all’interno ed in uscita dei
reattori anaerobici.
6. C
TEST DI DIGESTIONE ANAEROBICA
SCARTI ORGANICI
Acque di reidratazione prugne secche BMP - Metano: 404,6 [Nm3/t SV] Metano nel biogas 53%
BMP - Biogas: 761,0 [Nm3/t SV]
800
Resa substrato [Nm3/t SV]
Biogas CH4
700
600
500
400
32 Reattori pilota 300
200
di laboratorio 100
0
0 10 20 Giorni 30 40 50
per test in batch
7. C
TEST DI DIGESTIONE ANAEROBICA
SCARTI ORGANICI
Percentuale
Resa in Resa in Resa in
CH4 nel
biogas biogas metano
biogas
3 3 3
[%]
9 Reattori pilota di laboratorio per test [m /kg SV] [m /kg tq] [m /kg SV]
in continuo Miscela 1
Media 0,735 0,018 69 0,515
Borlanda + Fango
avicolo Dev.st 0,105 0,003 4 0,077
Media 0,653 0,023 71 0,456
Miscela 2
Fango latt-cas +
Fango avicolo
Dev.st 0,162 0,005 4 0,116
8. C
TEST DI DIGESTIONE ANAEROBICA
SCARTI ORGANICI
CAVIRO- Faenza
I M I A T P LO A I N U T I A
P NO I T D S R LE
9. CSETTORI DI IMPATTO
1.lavorazioni e trasformazione delle carni, del
latte e dei prodotti ortofrutticoli;
2.gestione e trattamento effluenti e rifiuti
organici;
3.produzione energia rinnovabile da
biomasse di scarto e dedicate.
10. C
CASE HISTORY
IL TEMA proposto da IREN
NELL’AMBITO DEL RECUPERO DI MATERIA E ENERGIA
DALLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI
URBANI RACCOLTI IN MODO DIFFERENZIATO (FORSU),
SI RIESCE A CREARE SINERGIE CON GLI IMPIANTI DI
DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE
MEDIANTE L’OTTIMIZZAZIONE DELLA CAPACITA’ DI
DIGESTIONE ANAEROBICA PRESENTE NEGLI IMPIANTI :
E’ POSSIBILE? COME? CON QUALE BIOMASSA?
CRPA Lab.
11. C
CASE HISTORY
IL TEMA proposto da IREN
CRPA Lab.
Approccio al problema:
- MONITORAGGIO IN SCALA REALE DI UN DIGESTORE OPERANTE SU
FANGO CIVILE (BIANCO)
- CARATTERIZZAZIONE NUOVA BIOMASSA (SPREMUTA DI FORSU)
- VERIFICA EFFETTI AGGIUNTA NUOVA BIOMASSA
12. C
CASE HISTORY
LE ATTIVITA’ PROPOSTE
SISTEMA DI CODIGESTIONE ANAEROBICA DI FORSU E
FANGHI DI DEPURAZIONE
Attività previste:
TEST IN CONTINUO IN IMPIANTO SPERIMENTALE presso CRPA Lab.
MONITORAGGIO IN SCALA REALE DEL DIGESTORE OPERANTE SU FANGO
CIVILE PRESSO L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI PIACENZA (PRE E
POST AGGIUNTA NUOVA BIOMASSA)
13. C
CASE HISTORY
BIOMASSE UTILIZZATE
- FANGO DI DEPURAZIONE INSPESSITO dall’impianto di
depurazione di Piacenza;
- Frazione liquida “SPREMUTA” da FORSU da RACCOLTA
DIFFERENZIATA mediante trattamento con macchina
trituratrice-spremitrice
Fango Spremuta ST totali SV totali HRT Carico
(1)
FORSU (1) [%] [%] [d] organico
Miscele [kg SV/m3*g]
1. Fango 100% 0% 4,68 2,68 20 1,34
2. Fango+spremuta
FORSU (4%) 96% 4% 5,21 3,19 17 1,88
3. Fango+spremuta
FORSU (10%) 90% 10% 6,00 3,96 17 2,33
(1) Rapporto in volume
14. C
CASE HISTORY
RISULTATI
PRODUZIONE VOLUMETRICA SPECIFICA DI BIOGAS
(m3/m3 di digestore*giorno)
3.0
BIOGAS (m3/m3 digester*d)
2.5
2.0
,
1.5
1.0
0.5
0.0
0 10 20 30 40 50 60
Fango Fango+Forsu_4%
Giorni Fango+Forsu_10%
15. C
CASE HISTORY
RISULTATI
DEFINIZIONE DEI RAPPORTI DI MISCELAZIONE OTTIMALI
DEFINIZIONE delle CONDIZIONI DI PROCESSO (COV, HRT,
ecc.)
RESA SPECIFICA IN BIOGAS e METANO DI UNA NUOVA
BIOMASSA (SPREMUTA FORSU)
VERIFICA DELLA OPERATIVITA’ IN SCALA REALE DELLA
INTRODUZIONE DI UNA NUOVA BIOMASSA NEL SISTEMA
16. C
CASE HISTORY
CONCLUSIONI
I RISULTATI SONO DA RITENERSI POSITIVI
IREN STA PROCEDENDO ALLE PRIME FASI DI VERIFICA
TECNICA, ECONOMICA E FINANZIARIA INERENTE
L’APPLICAZIONE DI QUESTI PROCESSI ALL’INTERNO DEI
PROPRI IMPIANTI
17. C
Produzi one di bi ogas
in Europa nel 2009:
8346 ktep ( 98 T h)
W
Italia:
biogas 444,3 ktep
Consumo lordo
> 190 Mtep
da discarica RU
da fanghi dep.
da altro
18. C
Impianti di Biogas
su effluenti
zootecnici, scarti
agricoli e agro-
Censimento impianti
biogas
industriali e colture
energetiche
(CRPA 05/2011)
521 impianti
(130 in costruzione)
Circa 350 MWe installati
Emilia-Romagna:
63 impianti
(17 in costruzione)
43 MWe
20. C
Esempio di impianto biogas
Az. Cominello (MN) 1 MWe
insilati + sottoprodotti agroindustriali +pollina
Digestori: 2 primari+1 secondario (7940 m3)
2 vasche stoccaggio (6760 m3)
21. C
Un altro esempio
Az. Cazzani (BO)
Alimentato con
insilato di mais e sorgo,
e sottoprodotti
agroindustriali
La potenza elettrica
installata è di 2,8 MW
la temperatura nei
digestori è 50 °C
22. C
BIOGAS da soli effluenti zootecnici
Az. Pedrotti (RE)
750 vacche in lattazione
CHP 330 kWe
2 digestori
3800 m3 volume utile totale
Circa 30.000 t/anno di letame
e liquame bovino
24. C
Potenzialità biogas in Italia
Circa 20 TWh/anno di EE (2700 MWe) o
circa 6,5 Miliardi m3 di CH4/anno
Principali substrati
Deiezioni anim :
ali 130.000.000 t/
Scarti agro-industriali: 5.000.000 t/
(Scarti di macellazione(C
Fanghi di depurazione: 3.500.000 t/
a
a
at.3): 1.000.000 t/
a
a)
(Stime CRPA, 2009)
Fraz.org. dei RU : 10.000.000 t/a
Residui colturali: 8.500.000 t SS/a
Colture energetiche: 200.000 ha
25. C
Scarti e sottoprodotti organici da agro-industria
prodotti in Emilia-Romagna
(Stime CRPA, 2006)
Descrizione scarti Emilia-Romagna Si stima, senza il
e sottoprodotti agro-industria (t/anno) siero, una
Liquame 9.129.000
Letame 6.954.000
potenzialità in
TOTALE EFFLUENTI ZOOT. 16.083.000
metano di 330 milioni
Sottoprodotti animali (cat. 3) 145.000 di m3/anno
Scarti vegetali 272.000
che, trasformati in
Siero di latte e latticello 1.680.000
energia elettrica,
TOTALE 2.097.000
corrispondono a circa
TOTALE (escluso siero) 417.000
Consumo gas naturale E-R circa
1 TWh/anno
10,7 NGm3nel 2009 pari a 135 MWe di
potenza installata.
26. C
Cosa promuovere: Il Biometano
Il Biogas dopo purificazione a Biometano può essere im esso direttam
m ente
nella rete del gas naturale
28. CConclusioni
Il biogas/biometano può aiutare in tutte le
componenti energetiche previste dal PAN
Elettricità da FER
Quota di energia da
FER sul consumo =
finale lordo di
Calore da FER FER per i trasporti
Consumo Finale Lordo da FER
Consumo Finale Lordo totale
= 17 %
energia
Riduzione dei consumi
Fonte: GSE