La svolta per le produzioni agrumicole italiane deve passare attraverso la consapevolezza che le tendenze attuali sono dettate dalla globalizzazione dei mercati e destagionalizzazione della domanda finale, dall' inarrestabile processo di sostituzione del consumo del frutto fresco con spremute o derivati agrumari (succhi, nettari, ecc.) e dalla sproporzionata crescita dei costi industriali delle materie prime.
Elementi ai quali si può dare risposta solo attraverso l'efficienza, l'innovazione e la differenziazione, tre parole chiave per il futuro dell'agrumicoltura italiana
L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
Valorizzare il viticoltore per valorizzare il vino italiano, di Maurizio GilyStudio Maurizio Gily
Relazione tenuta al convegno del 27 marzo 2012 a Vinitaly, Verona, organizzato da VI.V.O. e Vinitaly da Maurizio Gily, direttore della rivista Millevigne
Tessere reti, promuovere fiducia, accompagnare la risalita. L’impegno della Caritas diocesana di Cagliari per i giovani, la famiglia, il lavoro, l’accoglienza, la povertà.
Rapporto Caritas 2014
Can pulses help lift people out of rural poverty?ExternalEvents
http://www.fao.org/globalsoilpartnership/en/
This presentation was presentaed during the seminar Soils & Pulses: symbiosis for life that took place at FAO HQ on 19 Apr 2016. it was made by GRAZIELLA ROMITO and it presents how can pulses help lift people out from rural poverty.
Efficienza energetica nell'industria alla conferenza degli Amici della TerraDario Di Santo
Intervento di Dario Di Santo sull'efficienza energetica nell'industria alla conferenza degli Amici della Terra il 28 novembre 2013. Temi affrontati: direttiva sull'efficienza energetica, driver di mercato, strumenti e importanza di misura e sistemi di gestione dell'energia, incentivi
La campagna Non Bruciamoci il futuro.
Per maggiori informazioni:
http://www.vignaclarablog.it/200902194824/non-bruciamoci-futuro-riciclaggio-non-inceneritori/
Assocarta Relazione Presidente Culicchi Assemblea 2009 Cartierepaperweb
Assocarta: l'industra cartaria cala del 6,4% e chiede interevnti sui costi energetici
14 Maggio 2008. Il presidente ha aperto i lavori dell'assemblea dell'Associazione industriale
dei produttori di paste carte e cartoni ricordando come esattamente un anno
fa in questo periodo l'industria cartaria italiana stava vivendo
una fase difficile a causa di uno shock immobili, finanza, petrolio
iniziato già dall'estate 2007 condizionanto i mercati fino all'autunno
dello scorso AssLe previsioni avrebbero poi parlato di una breve
recessione e una nuova ripresa nel 2009. Purtroppo ciò non è avvenunto
perche tale evoluzione è stata interrotta nel settembre 2008 da una
crsisi finanziaria che ha portato all fallimento alcune importanti banche
d'affari Americane di primaria importanza, creando il panico nei mercati
ed un clima negativo nelle diverse realtà internazionali.
Convegno scientifico FRAME TERRITORIALE SBS
Una innovazione radicale nella rappresentazione e
nell'analisi delle attività produttive sul territorio
ROMA
13 giugno 2018
Palazzo Merulana – Sala Attico
Via Merulana, 121
Analisi del fabbisogno di innovazione per comparti produttiviMarco Garoffolo
Il tema della diffusione dell’innovazione verso le imprese e i territori rurali italiani è diventato da circa un anno una delle questioni più dibattute su ogni tavolo e in ogni evento che riguardi il settore agricolo. Il documento Europa 2020 nel 2010 e le proposte di regolamento relative alle politiche di sviluppo rurale resesi disponibili nel corso del 2011/2012 hanno riportato alla ribalta una questione che era stata lasciata in ombra negli ultimi anni: la conoscenza e l’innovazione sono importanti leve di competitività e sostenibilità. Per dare concretezza e sostegno a tale evidenza, la Commissione europea ha proposto strumenti nuovi (European Innovation Partnership) e potenziato azioni già previste nella programmazione dei Fondi strutturali 2007 -2014 (farm advisory system, formazione professionale, trasferimento innovazione). Agli Stati membri è ora delegato il compito di definire indirizzi, percorsi di azione e risultati attesi. Uno dei rischi nei quali si può incorrere con questi temi è la ridondante presenza in ogni dibattito,
ma la non rilevanza operativa nelle decisioni programmatiche a causa: della difficoltà di definire
con chiarezza i contorni dell’argomento (quale conoscenza, per chi, con quali effetti), del lungo periodo necessario al concretizzarsi degli effetti, della estrema soggettività nell’individuazione di priorità, modalità di intervento e contenuti da parte dei numerosi attori coinvolti.
L’analisi del fabbisogno di innovazione dei principali comparti produttivi proposta nel presente
documento è uno degli strumenti di cui il MIPAAF ha ritenuto utile dotarsi per fare il punto della situazione e per provare ad avviare un confronto partendo dalla descrizione dell’esistente e dal vissuto degli addetti ai lavori.
http://www.sirca.campania.it/wp-content/uploads/2014/01/Analisi-del-fabbisogno-di-innovazione-per-comparti-produttivi.pdf
Contratti di sviluppo, un sostegno alla filiera cooperativa agricola - SalamancaOECD CFE
Presentation by Mariapaola Salamanca, Investment Analyst area Grandi Investimenti, Invitalia at the OECD webinar#2 “Building capacities for enhanced productivity in the co-operative sector” held on 15 December 2021. More information https://www.trento.oecd.org
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola14. Le forme della vendit...L'Informatore Agrario
Diversificare l’attività di vendita più che una necessità è ormai quasi un obbligo per tante aziende agricole. Questo è infatti il modo migliore per incrementare la competitività dell’azienda. L’iniziativa personale è il fattore che più spinge a realizzare attività diverse da quella agricola. Per chi intende diversificare è fondamentale combinare tre opportunità di dare valore aggiunto ai prodotti dell’azienda: la trasformazione, la ristorazione e la vendita diretta vera e propria. Ma i canali per vendere sono molti di più: dai mercati contadini ai corsi di cucina, dalle attività seminariali sui prodotti tipici alla partecipazione a mostre-mercato enogastronomiche, alle vendite all’estero in circuiti commerciali che chiedono prodotti di altissima qualità. Le attività di promozione sono assai importanti, almeno quanto la presentazione dei prodotti.
La presenza in internet e nei social media per promuovere le differenti attività può infine essere d’aiuto, ma richiede molta attenzione e dedizione.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Agriturismo.Diversificare l'attivita ...L'Informatore Agrario
La contrazione dei flussi turistici unita al calo della redditività delle aziende agrituristiche legata all’aumento dei costi fissi, fiscali me non, impone agli operatori del settore della multifunzione di diversificare ulteriormente la propria offerta, attivando nuovi servizi e forme di vendita diretta. Fondamentale è qualificare e segmentare l’offerta, costruendo pacchetti e avendo come principale obiettivo la famiglia. Solo con la cura di ogni minimo dettaglio è possibile migliorare l’ospitalità e puntare così alla massima soddisfazione dei clienti.
Le possibilità per ampliare l’attività sono tante, dal cicloturismo alle fattorie didattiche e sociali, dalle city farms alle fattorie del gusto e del benessere.
Inoltre strategico per tante aziende si è rivelato aprire un punto vendita di prodotti di fattoria. Il consumatore li chiede infatti sempre più, perché si va ampliando la fascia dei consumi alimentari orientati alla qualità e alla connessione con il territorio e il ciclo stagionale.
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Inoltre strategico per tante aziende si è rivelato aprire un punto vendita di prodotti di fattoria. Il consumatore li chiede infatti sempre più, perché si va ampliando la fascia dei consumi alimentari orientati alla qualità e alla connessione con il territorio e il ciclo stagionale.
Il manifesto della chimica verde - Sofia Mannelli - L'Informatore Agrario - F...L'Informatore Agrario
Lo sviluppo del settore della chimica verde è un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, dove sono riconosciute punte di eccellenza. L'associazione Chimica Verde Bionet ha elaborato alcuni criteri essenziali per un concreto sviluppo del settore in modo da promuovere la crescita sulla base di principi di sostenibilità, perfezionati dal mondo della ricerca e da esperti del settore. Per questo, l'associazione presenta il "Manifesto della Chimica Verde", che, è stato sottoscritto a Verona l'8 febbraio scorso al convegno organizzato in collaborazione con L'Informatore Agrario.
Semina su sodo e sanità delle produzioni – Amedeo Reyneri (Inta) - Convegno S...L'Informatore Agrario
L’adozione di lavorazioni ridotte negli areali settentrionali influenza la sanità delle produzioni dei cereali incidendo negativamente sul contenuto di micotossine in quanto la presenza di residui favorisce un maggiore inoculo potenziale di funghi micotossigeni.
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. Aipas (Associazione italiana produttori amici del suolo) che oggi accoglie 70 soci tra Campania, Puglia e Basilicata per un totale di circa 6.000 ettari è nata proprio per fornire supporto tecnico e informazione a chi vuole approcciare correttamente la tecnica e ottenere tutti i vantaggi econoimici, sociali e ambientali.
Vantaggi e criticità nell’applicazione della semina su sodo in Veneto – Luigi...L'Informatore Agrario
La misura 214/i del Psr Veneto 2007-2013 ha introdotto l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo) per ridurre le perdite di carbonio organico, le emissioni di anidride carbonica e aumentare la biodiversità del terreno. Per una corretta adozione della tecnica è però fondamentale mantenere le condizioni agronomiche idonee a favorire una semina omogenea, flessibilità tecnico colturale e introduzione di proposte atte a ridurre il compattamento e il traffico in campo.
La politica di sviluppo rurale. Opportunità e sfide per l’agricoltura conserv...L'Informatore Agrario
Nella nuova programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale l’agricoltura conservativa, tra cui la semina su sodo, potrà avvalersi non solo dei pagamenti agroambientali ma anche di quelli relativi alla competitività aziendale.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
I giovani e le opportunità nella nuova PAC 2014-2020 - Le lezioni de L'Inform...L'Informatore Agrario
Felice Adinolfi, Università di Bologna, spiega le principali opportunità contenute nella nuova pac 2014-2020 per i giovani agricoltori.
Caratteristiche del pagamento per i giovani agricoltori:
- carattere obbligatorio;
- architettura;
- modalità di calcolo
La arance rosse sono un frutto tipico prodotto in un'area ristretta situata sotto l'Etna. Hanno peculiari attributi qualitativi come la presenza di antociani, livelli più alti di vitamina C e di altri componenti antiossidanti rispetto al arance bionde. Le proprietà nutrizionali e salutistiche sono dimostrate da studi sperimentali in-vitro e in-vivo. É essenziale attivare iniziative per informare i consumatori del superiore valore biologico delle arance rosse.
Gli scenari attuali del mercato del latte e le sfide che attendono gli alleva...L'Informatore Agrario
Import ed export in equivalente latte attesi per il 2012/2013 e previsioni produttive per le principali aree di esportazione.
Mercato e import-export del latte in polvere (intero e scremato) e del burro dell’Unione Europea. Prezzi mondiali del latte in polvere intero e scremato e del burro: Oceania, Usa, Germania
Esportazioni di latte intero in polvere: Argentina, Australia, Ue27, Nuova Zelanda.
Infine un focus sugli andamenti e sulle previsioni del mercato del mais per i principali paesi esportatori (Argentina, Brasile, Ucraina, Usa), e infine i prezzi del mais di provenienza Usa sul mercato mondiale.
Fanno reddito le aziende da latte? Analisi di 70 bilanci aziendali SATA: qual...L'Informatore Agrario
Analisi di 70 aziende: produzione, dimensione, reddito, costi, utile netto. Cosa incide sulla reddittività aziendale e cosa migliorare nella gestione economica della propria stalla. Metà delle aziende prese in esame chiudono il bilancio in negativo: fattori quali la dimensione aziendale, la quantità di terra a disposizione o il contenimento dei costi non sono sufficienti. La regola principale della gestione è avere sotto controllo i costi di produzione e il fatturato totale. Dati economici specifici e di buona qualità che vengano monitorati e tracciati per più anni.
Istituto nazionale di tecnologia agricola (Inta) – Gustavo Conosciuto (Inta)L'Informatore Agrario
L’Inta è l’istituto nazionale di ricerca in Argentina che si occupa di tecnologia in agricoltura con l’obiettivo di garantire competitività e sviluppo rurale sostenibile con equità sociale
Le tecnologie delle seminatrici da sodo e aspetti di agricoltura di precision...L'Informatore Agrario
Stabilito che vi siano le condizioni agronomiche necessarie per l’applicazione della semina su sodo, risultano fondamentali la scelta della seminatrice e la loro corretta regolazione. Solo un’operazione
di semina corretta e precisa contribuisce a garantire una rapida e omogenea emergenza della coltura ponendo di fatto le basi sul buon esito produttivo.
La Semina su sodo come sistema agronomico: dieci regole per una corretta impl...L'Informatore Agrario
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. È però fondamentale la conoscenza dei campi per individuare tempestivamente le problematiche che si potrebbero verificare.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
Azienda leader nella fabbricazione delle barrique, orienta l’acquisizione dei legni verso foreste accuratamente selezionate, utilizza una speciale tecnica di curvatura a vapore, che elimina l’eccesso di tannino aspro del legno dopo la stagionatura, il vapore inoltre dilata le fibre di legno prima del riscaldamento e consente una perfetta stagionatura.
Dalla stagionatura naturale all’aperto del merrain dipendono le qualità meccaniche, organolettiche ed enologiche delle future barrique.
I domino (elementi rettangolari/tavolette) di quercia utilizzati nel settore enologico garantiscono il mantenimento della qualità e la facilità d’utilizzo.
L’azienda si impegna nella gestione sostenibile delle foreste, nella qualità e tracciabilità del loro prodotti.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...
I numeri degli agrumi in Sicilia: analisi economica, situazione attuale e prospettive
1. I numeri degli agrumi in Sicilia:
analisi economica, situazione attuale e prospettive
Alessandro Scuderi
- Università degli Studi di Catania (DiGESA) -
Mineo (CT) 15, Novembre 2013
S
2. La coltura degli agrumi interessa un gran numero di Paesi e rivela notevolissimo
dinamismo geografico, onde il
ruolo dei diversi paesi si modifica nel tempo,
soprattutto per il forte sviluppo del comparto che nel secolo scorso e nel breve scorcio
di quello corrente
Superficie coltivata (ha) e Produzione totale (000 t)
delle principali specie agrumicole in Italia. Anno 2002-2012
specie
Superficie (ha)
2002
2012 differenza diff.
Arancio
106.970
82.858
24.112
Mandarino
9.545
8.809
736
Clementine
29.770
26.530
3.240
Limone
30.373
25.638
4.735
totale
176.658 143.835
32.823
%
23
8
11
16
19
3. Il significato economico dell'agrumicoltura ( 000. € - valore a prezzi correnti)
Totale agricoltura italiana
Totale agrumi italia
1997-2000
44.360.908
948.912
%
100
2,1
2001-2004
46.866.682
1.095.911
%
100
2,3
2007-2010
47.845.424
1.182.435
%
100
2,5
Totale Agricoltura Sicilia
Totale agrumi Sicilia
3.764.510
516.266
100
13,7
3.797.644
584.707
100
15,4
3.973.527
593.124
100
14,9
4. La coltura degli agrumi interessa le regioni del Mezzogiorno d’Italia
ma principalmente la Sicilia
Produzione % delle principali specie agrumicole ripartiti tra le Regioni
più significative (2009/2012)
2% 2%
Campania
7%
Puglia
51%
38%
Calabria
Sicilia
Sardegna
5. Cosa accade in Sicilia nell’ultimo periodo …
ha
Variazione delle superfici (ha) agrumicole in Sicilia nell'ultimo
quadriennio (2009/12)
dato provvisorio 2013 circa 85.000 ha
98000
96000
94000
92000
90000
88000
86000
84000
82000
95.897
95.123
93.796
87.805
2009
2010
2011
anno
2012
6. In Sicilia quali sono le provincie maggiormente interessate
Produzione % delle principali specie agrumicole nelle provincie
siciliane
Trapani
1%
32%
Palermo
6%
7%
5%
0%
6%
Messina
Agrigento
Caltanissetta
37%
Enna
Catania
6%
Ragusa
Siracusa
7. - Prezzi minimi, massimi e medi degli agrumi nei principali mercati
alla produzione in Italia
Specie
Minimi
(a)
Prezzi (€/kg)
Massimi
(b)
Medi
(b)/(a)
Arance
bionde
- Naveline
- Valencia
0,15
0,17
0,55
0,30
0,25
0,20
3,7
1,8
-Tarocco
- Moro
0,20
0,18
0,45
0,26
0,25
0,22
2,3
1,4
Limone
0,25
0,95
0,40
3,8
0,25
0,27
0,60
0,55
0,35
0,32
2,4
2,0
rosse
Piccoli
frutti
-Clementine comune
- Mandarino di ciaculli
(*) Nostre elaborazioni su dati tratti da una specifica indagine diretta compiuta sui
mercati alla produzione di Catania, Siracusa, Reggio Calabria e Cosenza.
8. Variabilità dei risultati economici delle aziende agrumicole (*)
(2011-12)
Specie
Costi totali
Range min-max (000 €/ha)
Ricavi totali
Profitti
Arancio
3,9 - 6,1
3,8 - 6,6
Limone
5,2 - 7,8
8,2 - 10,9
0,9 - 3,1
Piccoli frutti
5,1 - 7,2
5,9 - 8,3
"-0,6" - 1,8
(*) Fonte: elaborazioni su dati acquisiti in maniera diretta.
"-0,4 "- 0,9
10. Un connotato significativo per comprendere l'indirizzo prevalente della filiera
agrumaria nei diversi Paesi , può dedursi dalla destinazione della produzione .
Trattasi di dati generali approssimativi, non disponibili fra l'altro per l'intero
novero dei Paesi produttori di agrumi, concernente il periodo più recente (20072010), tuttavia molto espressiva delle diversità esistenti fra le diverse nazioni.
Destinazione delle produzioni agrumarie dei principali Paesi produttori di agrumi (2007-2010) (000 t.)
Destinazioni
Mercato
interno
1.596
Industria
1.231
Esportazioni
337
Perdite e
varie
434
44
34
9
12
100
Spagna
1.407
704
3.383
96
5.590
25
13
61
2
100
Grecia
383
217
309
91
1.000
Italia
Totale
produzione
3.598
38
Turchia
22
31
9
100
1.481
439
835
520
3.275
45
Marocco
13
25
16
100
610
20
535
8
1.173
52
Egitto
2
46
1
100
2.163
27
924
361
3.475
62
1
27
10
100
Tunisia
308
32
25
8
373
83
9
7
2
100
Israele
191
161
193
40
585
33
28
33
7
100
Sud Africa
435
405
1.282
40
2.162
20
19
59
2
100
Argentina
1.085
1.025
596
107
2.813
39
36
21
4
100
Brasile
2.525
16.785
64
1.287
20.661
12
81
0
6
100
USA
4.962
4.685
552
268
10.467
47
45
5
3
100
Fonte: Clam, FAO e USDA, 2011
11. ANDAMENTO DEI CONSUMI NAZIONALI DI AGRUMI (.000 t)
(acquisti domestici, non comprendono i consumi fuori casa)
1999
Arance
2004 2012
476
381 367
100
Clementine
136
80
77
120 108
100
Mandarini
79
99
87
84
100
Limoni
88
88
85
75
68
56
100
91
75
12. Analisi S.W.O.T. dell'agrumicoltura italiana
Produzione
Punti di forza
Vocazionalità
Proprietà salutistiche
Innovazioni della ricerca
Certificazione di qualità
Easy peeling per alcune varietà
Opportunità
Riconoscimento della qualità
Abitudine di consumo degli italiani
Crescita dell'interesse per il prodotto bio
Apprezzamento del frutto e dei succhi
Nuove varietà apprezzate dal consumatore
Nuove tecniche di produzione a basso costo
Fonte: Intervista diretta
Punti di debolezza
Standardizzazione del frutto
Età degli impianti
Eterogeneità del calibro
Limitata ampiezza del calendario commerciale
Strutturale aziendale polverizzata
Minacce
Polverizzazione dell'offerta
Limitata standardizzazione dell'offerta
Scarsa integrazione di filiera
Limitata propensione all'internazionalizzazione
Limitato riconoscimento dei servizi accessori
Diffusione del virus della Tristeza
13. Indicazioni sugli addetti derivanti dal comparto agrumicolo in Italia
Fasi della filiera
-
Vivaistiva
-
Agricola
-
Commerciale
-
Trasformazione industriale
Occupazione
(giornate lavorative)
180.000
10.970.000
2.380.000
230.000
- Totale giornate lavorative
in agrumicoltura
13.760.000
- Totale giornate lavorative in
attività direttamente connesse
11.240.000
Totale giornate lavorative
25.000.000
- Totale addetti (1 addetto =250 gg/anno)
Fonte: Nostre elaborazioni
100.000
14. IL FUTURO
Serve un momento di condivisione per far comprendere al sistema economico,
che l'agrumicoltura non è la cenerentola dell'economia,
ma può rappresentare una risorsa strategica
per il rilancio del sistema agroalimentare nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia.
Tuttavia la svolta per le produzioni agrumicole deve passare attraverso la
consapevolezza che le tendenze attuali sono dettate dalla globalizzazione dei
mercati e destagionalizzazione della domanda finale, dall' inarrestabile
processo di sostituzione del consumo del frutto fresco con spremute o derivati
agrumari (succhi, nettari, ecc.) e dalla sproporzionata crescita dei costi
industriali delle materie prime.
Elementi ai quali si può dare risposta solo attraverso l'efficienza, l'innovazione
e la differenziazione, tre parole chiave per il futuro dell'agrumicoltura italiana.
15. IL FUTURO
Permanent Bureau Citrus
- Attivazione di un catasto agrumicolo delle produzioni (strumento operativo collegato al SIAN , per
definire i volumi produttivi, la trasformazione e da cui derivano le azioni di valorizzazione)
- Tecnica colturale (diffusione delle tecniche che migliorino l’efficienza, massimizzazione delle
rese, riduzione dei costi, riduzione del’impatto ambientale, ecc )
- Innovazione varietale (valutazione delle nuove varietà e precise indicazioni vocazionali);
- Misure relative alla diffusione del virus della tristeza (piano di intervento organico che dal vivaio si
conclude al produttore)
- Internazionalizzazione e valorizzazione mercantile ( pianificazione strategica e organizzazione
dell’offerta con azioni di informazione nei principali mercati esteri);
- Controlli fitosanitari alle importazioni (elementi fondamentali per arginare il rischio black spot e
principalmente del greening);
16. La definizione di un Piano strategico può rappresentare l’elemento per ridare
l’adeguata redditività all’agrumicoltura
e la rinnovata dignità all’imprenditore agricolo
in questo momento di crisi economica globale
dimostrando che la rinascita avviene sempre dal settore primario .
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