Seminario: "VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE NEL SETTORE ENERGETICO E TERMICO" - Venerdì 8 MARZO 2013 VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. Intervento di Marino Berton, AIEL
Soluzioni di riscaldamento e condizionamento per il Settore OspitalitàROBUR S.p.A.
ROBUR studia, sviluppa e produce interamente in Italia:
Pompe di calore ad assorbimento a metano ed energia rinnovabile per:
- riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza
- condizionamento con minimo impegno elettrico
Refrigeratori ad assorbimento a metano con recupero di calore per:
- condizionamento con minimo impegno elettrico e contemporanea produzione di acqua calda sanitaria gratuita
I benefici per te e i tuoi clienti con la pompa di calore ad assorbimento a metano ed energia rinnovabile:
- Comfort ottimizzato per riscaldare e condizionare a metano solo dove e quando serve
- Silenziosità
- Flessibilità e modularità del sistema per assicurare continuità di servizio
- Fino al 40% di risparmio sulle spese di riscaldamento annuali rispetto alle migliori caldaie a condensazione
- Accesso agli incentivi di legge nazionali e locali
- Perfetta per integrare le caldaie aumentando l’efficienza totale dell’impianto
- Il miglior investimento per aumentare il valore dell’immobile: infatti, intervenendo solo sull’impianto e con pochi euro al metro quadrato, si ottiene il miglioramento di una o più classi energetiche
I benefici dei refrigeratori ad assorbimento a metano con recupero di calore:
- Per condizionare e contemporaneamente produrre acqua calda sanitaria gratuita fino a 75 °C
- Per 1 kW di metano equivalente utilizzato, ogni unità aggiunge 0,8 kW di energia rinnovabile per produrre acqua calda sanitaria, raggiungendo un’efficienza totale del 180%
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
Correzione in prima pagina
Il convegno è avvenuto nell'anno 2017 non 2007.
LA VERITA’ SULLE POLVERI SOTTILI
In occasione dell’uscita di “Malaria_2018.pdf”
LEGAMBIENTE E’ BIOGASSISTA
Un tragico pregiudizio antiscientifico annebbia l’intelligenza dell’ambientalismo nostrano, Legambiente in testa, la quale si proclama, da sempre e fieramente, a favore del biogas.
Verificare prima di credere!!!!
E' incredibile! Questa gente confonde e sovrappone il tema "effetto serra = CO2" con "avvelenamento dell’aria=morte di decine di migliaia di persone oggi".
La CO2 NON E VELENOSA, causa il mutamento climatico, problema gravissimo, ma che va tenuto distinto dal secondo.
L'idiozia scientifica di promuovere il biogas, senza depurazione, mira a contenere l'effetto serra, immettendo in aria sostanze venefiche che già oggi fanno strage di italiani.
Bisogna depurare senza compromessi qualsiasi gas di combustione, sia o meno un a risorsa rinnovabile.
Sembra ovvio, ma non lo è per Legambiente, leggeteil loro documento "Malaria 2018".
Demonizza i dati del traffico, ma si volta dall'altra parte sulla combustione delle biomasse, una sfacciata disinformazione, dove il testo contraddice la tabella a fianco, di ISPRA.
LA VERITA SU COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E POLVERI SOTTILI
Un quadro molto più analitico degli apporti inquinanti è meglio illustrato da una tabella di ISPRA del 2013 ( fonte governativa), qui riprodotta e che commento a pag. 30 del mio documento.
BASTA IL CASO CREMONA PER CAPIRE L’ESSENZIALE
E la provincia più bucolica d’Italia, isolata dall’inquinamento della padania da tre grandi fiumi (Adda, Oglio e Po), con i loro immensi parchi, con un breve tratto di autostrada che l’attraversa.
Si proclama fieramente capitale del biogas in Italia e, nello stesso anno, è prima anche come inquinamento da polveri sottili.
Prospettive per l'impiego del biogas in reti energetiche intelligenti - Efisi...Sardegna Ricerche
La presentazione di Efisio Scano durante l'evento "Smart Grid: quali opportunità per le imprese?", organizzato da Sardegna Ricerche a Cagliari il 21 luglio 2017.
Seminario: "VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE NEL SETTORE ENERGETICO E TERMICO" - Venerdì 8 MARZO 2013 VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. Intervento di Marino Berton, AIEL
Soluzioni di riscaldamento e condizionamento per il Settore OspitalitàROBUR S.p.A.
ROBUR studia, sviluppa e produce interamente in Italia:
Pompe di calore ad assorbimento a metano ed energia rinnovabile per:
- riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza
- condizionamento con minimo impegno elettrico
Refrigeratori ad assorbimento a metano con recupero di calore per:
- condizionamento con minimo impegno elettrico e contemporanea produzione di acqua calda sanitaria gratuita
I benefici per te e i tuoi clienti con la pompa di calore ad assorbimento a metano ed energia rinnovabile:
- Comfort ottimizzato per riscaldare e condizionare a metano solo dove e quando serve
- Silenziosità
- Flessibilità e modularità del sistema per assicurare continuità di servizio
- Fino al 40% di risparmio sulle spese di riscaldamento annuali rispetto alle migliori caldaie a condensazione
- Accesso agli incentivi di legge nazionali e locali
- Perfetta per integrare le caldaie aumentando l’efficienza totale dell’impianto
- Il miglior investimento per aumentare il valore dell’immobile: infatti, intervenendo solo sull’impianto e con pochi euro al metro quadrato, si ottiene il miglioramento di una o più classi energetiche
I benefici dei refrigeratori ad assorbimento a metano con recupero di calore:
- Per condizionare e contemporaneamente produrre acqua calda sanitaria gratuita fino a 75 °C
- Per 1 kW di metano equivalente utilizzato, ogni unità aggiunge 0,8 kW di energia rinnovabile per produrre acqua calda sanitaria, raggiungendo un’efficienza totale del 180%
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
Correzione in prima pagina
Il convegno è avvenuto nell'anno 2017 non 2007.
LA VERITA’ SULLE POLVERI SOTTILI
In occasione dell’uscita di “Malaria_2018.pdf”
LEGAMBIENTE E’ BIOGASSISTA
Un tragico pregiudizio antiscientifico annebbia l’intelligenza dell’ambientalismo nostrano, Legambiente in testa, la quale si proclama, da sempre e fieramente, a favore del biogas.
Verificare prima di credere!!!!
E' incredibile! Questa gente confonde e sovrappone il tema "effetto serra = CO2" con "avvelenamento dell’aria=morte di decine di migliaia di persone oggi".
La CO2 NON E VELENOSA, causa il mutamento climatico, problema gravissimo, ma che va tenuto distinto dal secondo.
L'idiozia scientifica di promuovere il biogas, senza depurazione, mira a contenere l'effetto serra, immettendo in aria sostanze venefiche che già oggi fanno strage di italiani.
Bisogna depurare senza compromessi qualsiasi gas di combustione, sia o meno un a risorsa rinnovabile.
Sembra ovvio, ma non lo è per Legambiente, leggeteil loro documento "Malaria 2018".
Demonizza i dati del traffico, ma si volta dall'altra parte sulla combustione delle biomasse, una sfacciata disinformazione, dove il testo contraddice la tabella a fianco, di ISPRA.
LA VERITA SU COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E POLVERI SOTTILI
Un quadro molto più analitico degli apporti inquinanti è meglio illustrato da una tabella di ISPRA del 2013 ( fonte governativa), qui riprodotta e che commento a pag. 30 del mio documento.
BASTA IL CASO CREMONA PER CAPIRE L’ESSENZIALE
E la provincia più bucolica d’Italia, isolata dall’inquinamento della padania da tre grandi fiumi (Adda, Oglio e Po), con i loro immensi parchi, con un breve tratto di autostrada che l’attraversa.
Si proclama fieramente capitale del biogas in Italia e, nello stesso anno, è prima anche come inquinamento da polveri sottili.
Prospettive per l'impiego del biogas in reti energetiche intelligenti - Efisi...Sardegna Ricerche
La presentazione di Efisio Scano durante l'evento "Smart Grid: quali opportunità per le imprese?", organizzato da Sardegna Ricerche a Cagliari il 21 luglio 2017.
L'economia del biometano - Intervento di Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Sardegna Ricerche) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Il settore delle biomasse e dei biocombustibili in sardegna - Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Responsabile scientifico del Laboratorio Biocombustibili e biomasse), nell'ambito dell'evento di presentazione del Progetto Cluster Energie Rinnovabili tenutosi a Cagliari il 7 marzo 2014.
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento c...L'Informatore Agrario
Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
E' allo studio la realizzazione di un biodigestore nella Valle Teverina sul territorio del Comune di Giove (TR)
Abbiamo effettuato una presentazione in cui cercheremo di capire innanzitutto cosa è un biodigestore, quali opportunità può dare al nostro territorio, ma anche quali rischi porta con se.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
L'economia del biometano - Intervento di Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Sardegna Ricerche) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
Il settore delle biomasse e dei biocombustibili in sardegna - Efisio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Scano (Responsabile scientifico del Laboratorio Biocombustibili e biomasse), nell'ambito dell'evento di presentazione del Progetto Cluster Energie Rinnovabili tenutosi a Cagliari il 7 marzo 2014.
Il settore del biogas. Il caso dei residui ortofrutticoli - Efisio Antonio ScanoSardegna Ricerche
L'intervento di Efisio Antonio Scano, responsabile scientifico Laboratorio Biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Dieta e potenza. Biogas: i fattori chiave da analizzare per un investimento c...L'Informatore Agrario
Una panoramica sullo stato dell’arte del settore della produzione di energia elettrica da digestione anaerobica in Europa e in Italia Vengono analizzati i due fattori chiave da cui dipende la redditività dell’investimento in un impianto di biogas: la potenza elettrica installata e il tipo e la quantità di biomassa impiegata per alimentare il digestore anaerobico.
E' allo studio la realizzazione di un biodigestore nella Valle Teverina sul territorio del Comune di Giove (TR)
Abbiamo effettuato una presentazione in cui cercheremo di capire innanzitutto cosa è un biodigestore, quali opportunità può dare al nostro territorio, ma anche quali rischi porta con se.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
1. Dipartimento di Scienze Agrarie (Dip.S.A.) – Università di Bologna
Donatella Banzato, Alessandro Ragazzoni
Produzione di energia
rinnovabile in agricoltura
Il caso del biogas e le esperienze italiane
2. Parte 1
PREMESSA
Parte 3
IMPIANTO DI BIOGAS: DIMENSIONAMENTO AZIENDALE
Parte 4
RICAVI E COSTI PER GLI IMPIANTI BIOGAS
Indice della presentazione
Parte 2
BIOGAS: CARATTERISTICHE E SITUAZIONE IN EUROPA E IN ITALIA
Parte 5
ALCUNE RIFLESSIONI CONCLUSIVE
4. - EFFICIENZA:Riduzione entro il 2020 del consumo
energetico del 20%
- PRODUZIONE: Raggiungimento di una quota pari al
20% di energia da FER (Fonti di Energia Rinnovabile) sul
consumo totale
- RIDUZIONE: Contenimento delle emissioni in atmosfera
ancora del 20%.
E’ il cosiddetto principio “20-20-20” da
raggiungere entro il 2020
Il recente “Piano d’azione Ue per l’efficienza energetica (2007-2012)”
fissa alcuni obiettivi per i Paesi dell’Unione Europea
EFFICIENZA
+ 20%
PRODUZIONE
+ 20%
RIDUZIONE
- 20%
Premessa
5. Negli ultimi anni, a livello mondiale, si è registrato un crescente interesse per la tutela dell’ambiente; preoccupa il destino
dell’azoto contenuto negli effluenti zootecnici.
Annualmente si producono circa 180 milioni di ton/a di liquami animali da una consistenza di circa 15/18 milioni di capi
bovini e suini
Foto: Emissioni di ammoniaca nella pianura padana
Premessa
Fonte: ESA ( European Space Agency)
MAGGIOR FONTE
EUROPEA DI
EMISSIONE DI
AMMONIACA
NELL’ATMOSFERA
6. Patrimonio bovino e bufalino in Italia: anno 2010
Il patrimonio bovino e bufalino italiano, è
concentrato principalmente in quattro regioni:
Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia
Romagna, le cosidette regioni Padano- Venete.
Nell’insieme rappresentano il 61,3% dell’intera
popolazione bovina italiana, con al primo posto la
Lombardia con quasi il 25% dell’intero patrimonio
nazionale.
REGIONE Capi (n) % SAU Capi/ha
Piemonte 818.576 13,56 1.048.350,45 0,78
Valle d'Aosta 32.953 0,55 55.384,41 0,59
Lombardia 1.493.766 24,75 984.870,55 1,52
Liguria 14.192 0,24 43.033,35 0,33
Trentino Alto Adige 357.868 5,93 761.005,84 0,47
Veneto 828.960 13,73 806.319,31 1,03
Friuli Venezia Giulia 90.614 1,50 219.909,72 0,41
Emilia Romagna 559.616 9,27 1.066.773,17 0,52
Toscana 94.072 1,56 755.295,11 0,12
Umbria 60.926 1,01 327.868,41 0,19
Marche 60.270 1,00 473.063,85 0,13
Lazio 279.310 4,63 648.472,52 0,43
Abruzzo 78.669 1,30 449.988,65 0,17
Molise 48.612 0,81 196.527,69 0,25
Campania 443.372 7,35 547.464,53 0,81
Puglia 174.384 2,89 1.280.875,86 0,14
Basilicata 90.593 1,50 512.280,88 0,18
Calabria 99.250 1,64 551.404,94 0,18
Sicilia 337.115 5,58 1.384.043,04 0,24
Sardegna 252.071 4,18 1.152.756,54 0,22
TOTALE ITALIA 6.036.294 100,00 12.885.185,90 0,47
Regioni Padane 61,3%
Altre Regioni 38,7%
Fonte: Nostra elaborazione dati ISTAT 6 censimento generale
dell’agricoltura
Situazione attuale nella Pianura Padano Veneta
7. Patrimonio suino in Italia: anno 2010
Il patrimonio suino italiano, è concentrato
anch’esso nelle quattro regioni padano-venete:
Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia
Romagna.
Esse rappresentano l’84,76% dell’intera
popolazione suina italiana, e la sola Lombardia
ben il 50%.
Regioni Padane 84,76%
Altre Regioni 15,24%
REGIONE Capi (n) % SAU Capi/ha
Piemonte 1.108.894 11,49 1.048.350,45 1,06
Valle d'Aosta 212 0,002 55.384,41 0,004
Lombardia 4.854.797 50,32 984.870,55 4,93
Liguria 972 0,01 43.033,35 0,02
Trentino Alto Adige 20.238 0,21 761.005,84 0,03
Veneto 930.728 9,65 806.319,31 1,15
Friuli Venezia Giulia 252.116 2,61 219.909,72 1,15
Emilia Romagna 1.283.280 13,30 1.066.773,17 1,20
Toscana 147.771 1,53 755.295,11 0,20
Umbria 189.681 1,97 327.868,41 0,58
Marche 201.906 2,09 473.063,85 0,43
Lazio 77.171 0,80 648.472,52 0,12
Abruzzo 94.897 0,98 449.988,65 0,21
Molise 22.733 0,24 196.527,69 0,12
Campania 94.047 0,97 547.464,53 0,17
Puglia 24.457 0,25 1.280.875,86 0,02
Basilicata 84.838 0,88 512.280,88 0,17
Calabria 51.209 0,53 551.404,94 0,09
Sicilia 49.277 0,51 1.384.043,04 0,04
Sardegna 169.278 1,75 1.152.756,54 0,15
TOTALE ITALIA 9.648.383 100,00 12.885.185,90 0,75
Fonte: Nostra elaborazione dati ISTAT 6 censimento generale
dell’agricoltura
Situazione attuale nella Pianura Padano Veneta
9. Il biogas viene prodotto dalla biodegradazione della
sostanza organica presente nelle biomasse, in
condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno).
Il processo coinvolge un consorzio di batteri
altamente specializzati, tra cui i batteri metanigeni,
che trasformano i composti generati nelle diverse
reazioni biologiche, in metano.
Le reazioni biologiche avvengono all’interno di un
digestore, dove sono ricreate le condizioni ottimali
per la buona riuscita dell’intero processo,
fondamentalmente:
• assenza di ossigeno (ambiente anaerobico)
• temperatura: 30-40°C (sistemi mesofili); 40-55°C
(sistemi termofili)
• ambiente neutro (pH compreso tra 6,7-7,4)
• elevata umidità del substrato (> 50%)
• rapporto carbonio/azoto compreso tra 20-40
• durata del processo digestivo:
- batteri mesofili = 15-40 giorni
-batteri termofili = 20-25 giorni
Come si produce il biogas
10. Le biomasse per la produzione di biogas
Le matrici impiegate per la produzione di biogas (substrati) sono biomasse ricche in sostanza organica.
Tradizionalmente i substrati utilizzati sono stati gli effluenti zootecnici. Oggi l’impiego anche di altre
biomasse (co-digestione) con una maggiore densità energetica, quali colture dedicate e residui organici,
consente di aumentare la produzione energetica e l’efficienza complessiva degli impianti.
11. Origine della biomassa
Colture agricole dedicate (insilato di mais, sorgo, triticale ecc.)
Reflui zootecnici (liquame e letame suino o bovino, pollina)
Sottoprodotti (reflui enologici, lattiero caseari, agro-alimentari ad alta concentrazione)
Frazione organica da Rifiuti Solidi Urbani (FORSU)
Colture agricole dedicate
Reflui zootecnici
Miscela di prodotti (colture dedicate e reflui)
Impianti in aree rurali
Le biomasse per la produzione di biogas
21. Impianti di biogas agro-zootecnici per età d’installazione
Fonte: dati CRPA
Andamento del numero di impianti costruiti per annualità: nel grafico sono stati riportati i dati ripartiti per
classe di potenza e totale.
24. Prima di intraprendere il complicato iter burocratico relativo alla realizzazione di un impianto di
Biogas in Italia, è importante eseguire una prima analisi sulle caratteristiche minime che deve
possedere l’azienda agro-zootecnica per poter avviare un impianto di digestione anaerobica
economicamente sostenibile, analizzando nel dettaglio:
- l’indice di conversione della biomassa in biogas ed energia elettrica;
- stima dei fabbisogni unitari per la produzione di energia elettrica (1 kW)
- stima dei capi necessari per l’installazione di 1 kW di potenza
Ai fini dello studio si è ritenuto di primaria importanza fornire delle linee guida utili per
inquadrare «l’azienda tipo» dove poter realizzare un impianto di biogas senza dover
aggiungere costi al bilancio aziendale per il reperimento della materia prima.
Scelta dell’azienda «tipo»
25. FONTI AGRICOLE E ZOOTECNICHE
Sostanza
secca
Incidenza
s.s.o.
Biogas Quantità
biogas Energia elettrica
(%) (%) (m3/kg SSO) (m3) (KWh/t)
Reflui zootecnici
LIQUAME SUINO 5,00% 90,00% 0,45 20,25 36,45
LIQUAME BOVINO 7,50% 85,00% 0,40 25,50 45,90
REFLUO AVICOLO 15,00% 75,00% 0,50 56,25 101,25
Prodotto di scarto agro-industria
RIFIUTI ORTOFRUTTICOLI 15,00% 76,00% 0,40 45,60 82,08
SIERO DI LATTE 5,00% 86,00% 0,70 30,10 54,18
SCARTI DI MACELLAZIONE 14,00% 90,00% 0,80 100,80 181,44
Prodotto dedicato
PAGLIA 85,00% 75,00% 0,35 223,13 401,63
INSILATO D'ERBA 33,00% 95,00% 0,58 181,83 327,29
INSILATO DI SORGO 30,00% 90,00% 0,60 162,00 291,60
INSILATO DI MAIS 32,00% 95,00% 0,60 182,40 328,32
Indici di conversione delle principali fonti agro-zootecniche in biogas ed in energia elettrica
Fonti: Euromatic Energia, 2006
Scheda 1
26. FONTI AGRICOLE E ZOOTECNICHE Quantità biogas Energia elettrica Produzione Fabbisogno
(m3/capi/ha) (20 ore*350 giorni)
(m3) (kWh/t) (unità) (unità/kW)
Reflui zootecnici
LIQUAME SUINO 20,25 36,45 1,00 192,04
LIQUAME BOVINO 25,50 45,90 1,00 152,51
Prodotto di scarto agro-industria
RIFIUTI ORTOFRUTTICOLI 45,60 82,08 1,00 85,28
POLPA DI PATATE 66,83 120,29 1,00 58,20
SCARTI DI MACELLAZIONE 100,80 181,44 1,00 38,58
Prodotto dedicato da colture agricole
PAGLIA (circa il 70% della granella) 223,13 401,63 2,10 8,30
INSILATO D'ERBA 181,83 327,29 40,00 0,53
INSILATO DI SORGO 162,00 291,60 45,00 0,53
INSILATO DI MAIS 182,40 328,32 55,00 0,39
Stima dei fabbisogni unitari per la produzione di energia elettrica (1 kW)
Ton
Ton
Ettari
Fonti: Nostra elaborazione su dati Euromatic Energia, 2006
Scheda 2
27. Il numero di capi necessario per la gestione di 1 kW di potenza è molto variabile in relazione a:
- tipo di stabulazione;
- caratteristiche e destinazione dell’animale;
- tipo di dieta;
- concentrazione refluo.
Fonte: Nostra elaborazione
Stima dei capi necessari per l’installazione di 1 kW di potenza
Scheda 3
28. Esempio azienda A : 100 kW
1) CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA
Numero di ettari dedicati alla produzione energetica (ettari) 0,00
Numero di capi (bovini da latte) Circa 480
Produzione media liquame da bovino adulto (t/capo/anno) 10,2
Produzione totale liquame bovino (t/anno) Circa 4.896
Produzione media letame da bovino adulto (t/capo/anno) 15,7
Produzione totale letame bovino (t/anno) Circa 7.536
Impianto a biogas con potenza nominale installata 100 kW
Impianto a biogas con potenza nominale installata pari a 100 kW el alimentato esclusivamente con
reflui zootecnici.
29. Esempio azienda B: 300 kW
1) CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA
Numero di ettari dedicati alla produzione energetica (mais) 24,00
Numero di capi (bovini da carne) Circa 980
Produzione media liquame da bovino adulto (t/capo/anno) 22,161
Produzione totale liquame bovino (t/anno) Circa 21.718
Numero di capi (suini) Circa 6.000
Produzione media liquame da suino adulto (t/capo/anno) 3,0
Produzione totale liquame suino (t/anno) Circa 18.000
Impianto a biogas con potenza nominale installata 300 kW
Impianto a biogas con potenza nominale installata pari a 300 kW el alimentato con reflui zootecnici
e mais (20% DEL TOTALE).
30. Esempio azienda C: 600 kW
1) CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA
Numero di ettari dedicati alla produzione energetica (ettari) 71,00
Numero di capi (bovini da latte) Circa 2.000
Produzione media liquame da bovino adulto (t/capo/anno) 10,2
Produzione totale liquame bovino (t/anno Circa 20.400
Produzione media letame da bovino adulto (t/capo/anno) 15,7
Produzione totale letame bovino (t/anno) Circa 31.400
Impianto a biogas con potenza nominale installata 600 kW
Impianto a biogas con potenza nominale installata pari a 600 kW el alimentato con reflui zootecnici
e mais (30% DEL TOTALE).
32. INFORMAZIONI DI BASE TARIFFA INCENTIVANTE BASE
2013
PER 20 ANNI
Tipologia di dieta utilizzata Potenza
kW €/kWh
Prodotti di origine biologica
1<P≤300 0,180
301<P≤600 0,160
600<P≤1.000 0,140
1.000<P≤5.000 0,104
P>5.000 0,091
Sottoprodotti di origine biologica
1<P≤300 0,236
301<P≤600 0,206
600<P≤1.000 0,178
1.000<P≤5.000 0,125
P>5.000 0,101
Fonte: Nostra elaborazione dell’allegato 1 del D.M. 06 luglio 2012
Ricavi: Tariffe incentivanti
Per gli impianti entrati in esercizio fino al 31/12/2012, la tariffa incentivante prevista dallo Stato Italiano era fissata in
0,28€/kWh per 15 anni.
A partire dal 01/01/2013, a seguito del nuovo DM 7 luglio 2012 , le nuove tariffe incentivanti sono state distinte in base alla
potenza installata e alla tipologia di dieta utilizzata per alimentare l’impianto.
33. INFORMAZIONI DI BASE PREMI AGGIUNTIVI
Tipologia di dieta
utilizzata
Potenza
Cogeneratore ad
alto rendimento
(Art.8 c.8) (*)
Cogeneratore ad
alto rendimento
abbinato al
teleriscaldamento
(Art.8 c.8) (*)
Riduzione
delle emissioni
di gas a effetto
serra (**)
(Art. 8 c.6)
Riduzione delle
emissioni
inquinanti (***)
(Art.8 c.7)
kW €/kWh €/kWh €/kWh €/kWh
Prodotti di origine
biologica
1<P≤300 0,040 --- --- 0,030
301<P≤600 0,040 --- --- 0,030
600<P≤1.000 0,040 --- --- 0,030
1.000<P≤5.000 0,040 --- 0,010 0,030
P>5.000 0,040 --- --- 0,030
Sottoprodotti di
origine biologica
1<P≤300 0,010 0,040 --- 0,030
301<P≤600 0,010 0,040 --- 0,030
600<P≤1.000 0,010 0,040 --- 0,030
1.000<P≤5.000 0,010 0,040 0,010 0,030
P>5.000 0,010 0,040 --- 0,030
(*) Premi non cumulabili tra di loro
(**) L’esercizio degli impianti dà luogo ad una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra rispetto a valori obiettivo, tali valori, così come le modalità
con cui verificarne il rispetto saranno individuate tramite un Decreto da emanare.
(***) Nell’art.281, comma 5 del D.Lgs 152/2006 sono stabilite le modalità con le quali le competenti agenzie Regionali e Provinciali verificano e
comunicano al Gse il rispetto delle condizioni per l’accesso al premio
Fonte: Nostra elaborazione dell’allegato 1 del D.M. 06 luglio 2012
Ricavi: Premi per efficienza energetica
34. In un processo
cosiddetto “umido”, la
fermentazione è eseguita
in presenza di una
matrice con circa il 10%
di solidi totali
FASE SOLIDA:
20%
FASE LIQUIDA:
80%
~ 15-20 ton/kW
TERRENI EXTRA AZIENDALI
FERTIRRIGAZIONE
Foto WAMGROUP
Trattamento del digestato: separazione solido-liquida delle fasi
Digestato: valorizzazione del potere fertilizzante
35. Digestato: valorizzazione del potere fertilizzante
VANTAGGI UTILIZZO SEPCOM PER IL DIGESTTO
•Vasta gamma di materiali e portate da trattare
•Alimentazione ottimizzata grazie al polmone
compensatore
•Diaframma di uscita solido in tecnopolimero anti-usura:
risparmio nei ricambi
•Pressione auto-equilibrata alla bocca di uscita del solido:
funzionamento costante e sicuro
•Vaglio autopulente: lunga durata e alto rendimento
continuato nel tempo
•Elica modulare e costruita in tecnopolimero anti-usura:
semplicità e rispamio nei ricambi
•Funzionamento continuo
•Rapido ritorno dell’iunvestimento
Foto WAMGROUP
36. Fino a 250 kW Tra 250 e 500 kW Oltre 500 kW
Fonti: ns. elaborazione da un campione di impianti di digestione anaerobica.
Componenti impianto Minimo Massimo Minimo Massimo Minimo Massimo
(euro/kW) (euro/kW) (euro/kW) (euro/kW) (euro/kW) (euro/kW)
- Opere civili 2.300 3.000 2.000 2.300 1.400 2.000
- Opere elettromecc. 2.000 2.500 1.500 2.000 1.000 1.500
- Cogeneratore 1.200 1.500 1.000 1.200 600 1.000
TOTALE: 5.500 7.000 4.500 5.500 3.000 4.500
Ipotesi assunte
0 200 400 600 800 1000
Potenza (kW)
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
Costounitario(euro/kW)
Impianti medio-piccoli
Dinamica dei costi di
impianto in base alla
potenza installata
Fonti:
- ARSIA
- Blu Energy Control
- Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara
- CRPA
- IBBK - Internationales Biogas und Bioenergie Kompetenzzentrum
Costi di costruzione
37. B) Costi finanziari
(rqn)
---------
(qn – 1)
Coefficiente per la
determinazione della rata del
mutuo annuale
dove:
n = numero di anni
r = saggio di interesse
q = (1 + r)
per cui la rata annuale risulta:
x = costo impianto • coefficiente
Ipotesi di costo
della rata
annuale del
mutuo (15 anni)
Capitoli di spesa Potenza elevata ( 1MW)
Minimo (euro/kWh)
Potenza ridotta (< 200 kW)
Massimo (euro/kWh)
- Gestione e manutenzione ordinaria impianto 0,015 0,020
- Full service cogeneratore 0,020 0,040
TOTALE: 0,035 0,060
A) Costi ordinari
Costo
(euro/kW) 5,00% 5,50% 6,00% 6,50% 7,00% 7,50% 8,00%
4.000,0 0,048 0,050 0,051 0,053 0,055 0,057 0,058
Costi di gestione
La quota di ammortamento viene rapportata alle ore di funzionamento dell’impianto per ottenere un costo euro/kWh.
38. Utilizzando i valori ricavati precedentemente, è stato possibile impostare la dinamica del costo totale di gestione di
un impianto, senza considerare il costo della biomassa per l’alimentazione del digestore.
Fonte: ns elaborazione da indagine diretta in impianti per biogas
Costi TOTALI di gestione
40. POTENZA
IMPIANTO
BIOMASSA
Strategia A Strategia B
COSTANTE
L’imprenditore fissa una costante nel progetto:
a) la potenza da installare;
ovvero,
b) la disponibilità reale di biomassa in azienda.
BASSOALTO
Reddito di impresa Reddito di impresa
POTENZA
IMPIANTO
BIOMASSA
LIVELLO DI RISCHIO
VARIABILE
In relazione della costante fissata (potenza o biomassa) l’imprenditore
deve impostare la filiera con gradi di rischio differenti:
a) reperimento della biomassa necessaria per il funzionamento della
potenza installata;
ovvero,
b) realizzare un impianto di potenza congrua alla disponibilità reale di
biomassa in azienda.
Strategie d’impresa
41. In conclusione si vogliono riassumere i principali vantaggi della digestione anaerobica:
produzione di energia da fonte rinnovabile;
miglioramento dell'economia delle aziende zootecniche e/o agricole;
minori emissioni di gas-serra;
migliore gestione delle emissioni in atmosfera
in Europa negli ultimi anni, si riscontra la tendenza ad avviare impianti di piccole dimensioni
(fino ai 300 kW) e ridurre la l’utilizzo di colture dedicate a favore dell’impiego di sottoprodotti
agricoli, grazie ad una migliore sfruttamento del potenziale energetico offerto da questi ultimi e
all’innovativo sistema incentivante che ne ripaga l’utilizzo
Vantaggi della digestione anaerobica