L’errore che spesso viene fatto è quello di pensare che gli strumenti di controllo di gestione possano essere utili solo per realtà di grandi dimensioni e non invece anche per piccole imprese. Sebbene è certamente vero che la dimensione aziendale è in certo qual modo correlata con la complessità, e dunque con la necessità di disporre di strumenti più analitici, non è altrettanto vero che una realtà di piccole dimensioni non meriti un controllo adeguato...
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Sito internet: http://www.lanotteconsulting.it
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Core business aziendale : il nostro approccio, la nostra organizzazione, i nostri servizi
Focus sui servizi di consulenza direzionale offerti: brevi script descrittivi e flow-chart di processo.
Individuare le inefficienze ed i reali fabbisogni, formalizzare un progetto di Proposta di Valore (l'obiettivo è di migliorare efficacia ed efficienza dell'azienda) e operando in Temporary Management Team, forniamo all'azienda consapevolezza sui propri punti di forza e di debolezza offendo consulenza sulle opportunità e sui rischi di gestione economica finanziaria ed amministrativa.
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Sito internet: http://www.lanotteconsulting.it
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Core business aziendale : il nostro approccio, la nostra organizzazione, i nostri servizi
Focus sui servizi di consulenza direzionale offerti: brevi script descrittivi e flow-chart di processo.
Individuare le inefficienze ed i reali fabbisogni, formalizzare un progetto di Proposta di Valore (l'obiettivo è di migliorare efficacia ed efficienza dell'azienda) e operando in Temporary Management Team, forniamo all'azienda consapevolezza sui propri punti di forza e di debolezza offendo consulenza sulle opportunità e sui rischi di gestione economica finanziaria ed amministrativa.
Vendere l' azienda: le fasi del processo di vendita e la gestione dei momenti...Carlo Serroni
Prende in considerazione il processo di vendita partendo dalle considerazioni preliminari del venditore, il processo di vendita, le attività preparatorie, la valutazione d'azienda, la struttura dell'operazione.
Investitori e Manager: strategia comune orientata al processo. Questa presentazione (la versione italiana e prima in una serie di webinar da me tenuti in polacco nel mese di Ottobre 2013) si propone di indirizzare la spinta all'imprenditorialità e la necessità di management conseguente in un percorso di crescita continua che dia futuro all'azienda. Nell'esposizione ho cercato di portare esempi dalla mia stessa esperienza professionale di consulenza nell'ambito dei processi aziendali.
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
Business plan e Business model cosa sono e cosa non sono.
Come avviare una nuova attività sia nella old che nella new econonomy, consigli e strumenti operativi.
Il Controllo di gestione nella PMI: da opportunità a necessitàFabrizio Di Crosta
Il Controllo di gestione nella PMI: da opportunità a necessità - le ragioni che dovrebbero indurre le PMI ad adottare sistemi di controllo di gestione.
How to make an effective business plan: from basic rules to some tips about presentation. Important questions you need to ask yourself before writing an executive summary
BOLDideas 2014, Business Intelligence School: Sales process engineeringBOLDideas
Sales process engineering
Progettare e costruire il successo della vendita di un prodotto innovativo
---
Lezione della Business Intelligence School di BOLDideas tenuta dal prof. Giuseppe Gadaleta il 14 settembre 2014
BOLDideas empowered by LUM School of Management
Manuale di marketing operativo, introduzione al marketing, concetto di azienda, comportamenti nel marketing, consigli, gestione del cliente, telefonata
LA CONSULENZA AZIENDALE non è una scienza esatta perché ci sono variabili incontrollate ed incontrollabili ma è una MATERIA molto concreta che, se eseguita da professionisti esperti è destinata a portare risultati.
I risultati raggiunti non saranno necessariamente quelli attesi, ma saranno sicuramente quelli raggiungibili con lo sfruttamento efficiente ed efficace dei mezzi a disposizione e delle risorse possedute o reperibili (sia umane che finanziarie).
E’ certamente fondamentale seguire un programma preciso di lavoro.
In queste slide brevemente riassumo gli step che seguo negli
incarichi di consulenza aziendale.
Dall'idea al business model La cassetta degli attrezzi - Irene CassarinoSardegna Ricerche
L'intervento di Irene Cassarino (The Doers) in occasione dell'evento "Prima di partire attiva la modalità lean startup" che si è tenuto a Pula (CA) e Sassari rispettivamente il 13 e 14 maggio 2015.
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1) fattore finanziario;
2) fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui analizzeremo il fattore finanziario
Vendere l' azienda: le fasi del processo di vendita e la gestione dei momenti...Carlo Serroni
Prende in considerazione il processo di vendita partendo dalle considerazioni preliminari del venditore, il processo di vendita, le attività preparatorie, la valutazione d'azienda, la struttura dell'operazione.
Investitori e Manager: strategia comune orientata al processo. Questa presentazione (la versione italiana e prima in una serie di webinar da me tenuti in polacco nel mese di Ottobre 2013) si propone di indirizzare la spinta all'imprenditorialità e la necessità di management conseguente in un percorso di crescita continua che dia futuro all'azienda. Nell'esposizione ho cercato di portare esempi dalla mia stessa esperienza professionale di consulenza nell'ambito dei processi aziendali.
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
Business plan e Business model cosa sono e cosa non sono.
Come avviare una nuova attività sia nella old che nella new econonomy, consigli e strumenti operativi.
Il Controllo di gestione nella PMI: da opportunità a necessitàFabrizio Di Crosta
Il Controllo di gestione nella PMI: da opportunità a necessità - le ragioni che dovrebbero indurre le PMI ad adottare sistemi di controllo di gestione.
How to make an effective business plan: from basic rules to some tips about presentation. Important questions you need to ask yourself before writing an executive summary
BOLDideas 2014, Business Intelligence School: Sales process engineeringBOLDideas
Sales process engineering
Progettare e costruire il successo della vendita di un prodotto innovativo
---
Lezione della Business Intelligence School di BOLDideas tenuta dal prof. Giuseppe Gadaleta il 14 settembre 2014
BOLDideas empowered by LUM School of Management
Manuale di marketing operativo, introduzione al marketing, concetto di azienda, comportamenti nel marketing, consigli, gestione del cliente, telefonata
LA CONSULENZA AZIENDALE non è una scienza esatta perché ci sono variabili incontrollate ed incontrollabili ma è una MATERIA molto concreta che, se eseguita da professionisti esperti è destinata a portare risultati.
I risultati raggiunti non saranno necessariamente quelli attesi, ma saranno sicuramente quelli raggiungibili con lo sfruttamento efficiente ed efficace dei mezzi a disposizione e delle risorse possedute o reperibili (sia umane che finanziarie).
E’ certamente fondamentale seguire un programma preciso di lavoro.
In queste slide brevemente riassumo gli step che seguo negli
incarichi di consulenza aziendale.
Dall'idea al business model La cassetta degli attrezzi - Irene CassarinoSardegna Ricerche
L'intervento di Irene Cassarino (The Doers) in occasione dell'evento "Prima di partire attiva la modalità lean startup" che si è tenuto a Pula (CA) e Sassari rispettivamente il 13 e 14 maggio 2015.
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1) fattore finanziario;
2) fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui analizzeremo il fattore finanziario
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1)fattore finanziario;
2)fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui di seguito tratteremo il fattore m
Scopriamo come Lean Startup può essere uno strumento fondamentale per il successo della nostra startup.
Presentazione tenuta al mini IAD di Vimercate (23 maggio 2015)
Studiare i profili di rischio per costruire un business model vincente.Seedble
La creazione di un business model non è semplicemente compilare i 9 blocchi del Canvas (se scegliamo il Business Model Canvas). Non possiamo non considerare i 5 profili di rischio. Quali sono? Scoprili nella presentazione tenuta in occasione di HEROES - Meet in Maratea Festival dell'innovazione. Settembre 2016
Presentazione servizi Impera Consulting - Consulenza direzionale
1. Strategia d'impresa
- Business model innovation (Business Model Canvas, Value proposition canvas, Lean Canvas)
- Business planning
- Budgeting
- Contabilità analitica, analisi costi/volumi/profitto, analisi di scenario (what..if, make or buy)
- Reporting direzionale (Balanced Scorecard)
2. Marketing management
- Sviluppo strategia e piani marketing
- Analisi di mercato
- Analisi della customer satisfaction
- Creazione e sviluppo brand
- Creazione del marketing mix
- Strategia di digital marketing e social media marketing
3. Finanza aziendale
- Studio della metodologia di finanziamento più consona per il tipo d'attività
- Creazione di campagne reward, donation o Equity Crowdfunding
- Partecipazione a Bandi POR-FESR
- Supporto ottenimento fondi ministeriali, regionali e finanziamenti invitalia
- Supporto ottenimento fondi imprenditoria femminile e giovanile
- Supporto finanziamento mediante fondo di garanzia e microcredito
- Business angels network e startup competition
4. Startup coach
Sostegno a 360 gradi nell'avviamento di nuove iniziative imprenditoriali e startup innovative.
Abbinare l'analisi di bilancio comparata e la raccolta di informazioni dal mercato per lo sviluppo delle scelte strategiche aziendali. Un agile percorso per sviluppare scelte strategiche valutando i modelli di business maggiormente premianti che operano sul mercato.
Decidere dove tagliare e dove investire. Un approccio virtuoso al cost savingSimone Selva
Come approcciare la ristrutturazione o un semplice progetto di risparmio in azienda in modo strutturato e senza rischiare di pregiudicare la continuità aziendale?
Nell’attuale contesto socio-economico che, pur presentando cenni di ripresa, risulta ancora asfittico, molti giovani in cerca di lavoro stanno intraprendendo iniziative personali avviando attività in proprio, e ciò è paradossale e straordinario, come nella storia del nostro paese.
Al riguardo ci sembra opportuno suggerire alcuni spunti di riflessione e linee guida che permettano di affrontare la fase di Start-Up con la dovuta coscienza delle opportunità e dei rischi connessi all’avvio di una nuova attività imprenditoriale.
Budget sfera di cristallo o esercizio di realismoSimone Selva
La pianificazione dei risultati è spesso erroneamente confusa con la necessità di indovinare quello che accadrà nei mesi futuri. L’obiezione che spesso viene fatta è dunque in settori a forte variabilità non è possibile sviluppare proiezioni. Seguendo tale impostazione parrebbe ragionevole dire che il giorno prima di un appuntamento importante, in un luogo mai raggiunto in precedenza, non avrebbe senso puntare la sveglia...E' invece profondamente ragionevole tentare di pianificare i risultati, pur in assenza di elementi certi. La vera domanda non è infatti appena “cosa accadrà?” ma piuttosto “io cosa intendo fare tenuto conto di dove vorrei andare?”.
1. LA DINAMICA AZIENDALE
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AZIENDA/PROGETTO
Molto spesso, certamente oggi anche per variabili ambientali e di contesto storico, l’impresa non realizza quei risultati per i quali è stata creata.
L’idea sembrava geniale e anche la modalità di comunicarla e di veicolarla ai clienti appariva unica, eppure le Performance raggiunte evidenziano
una incolmabile distanza rispetto a quello che ci si era prefigurati. Dove sta il problema? L’idea era forse eccessivamente ottimistica? La strategia
per metterla in atto non era poi così vincente?
IDEA
STRATEGIA (È mai stata esplicitata?)
APPLICAZIONE IN UN
MODELLO DI BUSINESS
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
MERCATO DI
RIFERIMENTO
PERSEGUIRE LA
STRATEGIA
Obiettivo
Vincolo
RISPETTARE
L’EQUILIBRIO
ECO-
FINANZIARIO
2. START-UP
CRESCITA
DIMENSIONALE
DELOCALIZZAZIONE ED
ESPANSIONE
INIZIAMO AD
OPERARE IN PIÙ
MERCATI/SEGMENTI,
TENIAMO TUTTO?
TUTTE LE AREE
RENDONO ALLO
STESSO MODO?
NON RIUSCIAMO PIÙ
A GOVERNARE
TUTTA L’AZIENDA
SOLO
INCONTRANDOCI,
COME FARE PER
ANDARE TUTTI DALLA
STESSA PARTE?
…CRITICITÀ…
INGRESSO IN NUOVI
SEGMENTI/MERCATI
AVERE UN
PRODOTTO E
CERCARE CLIENTI
FASIDICRESCITA
DI FATTO COSA SUCCEDE…
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SI MOLTIPLICANO
I PROBLEMI:
VENDERE,
PRODURRE, AVERE I
CONTI IN ORDINE,
GESTIRE IL
PERSONALE…
LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE
IMPRESE ITALIANE
3. INIZIAMO AD
OPERARE IN PIÙ
MERCATI/SEGMENTI,
TENIAMO TUTTO?
TUTTE LE AREE
RENDONO ALLO
STESSO MODO?
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SI MOLTIPLICANO
I PROBLEMI:
VENDERE,
PRODURRE, AVERE I
CONTI IN ORDINE,
GESTIRE IL
PERSONALE…
• INCREMENTO DEGLI ORDINI
• INCREMENTO DEI VOLUMI DI ACQUISTO/VENDITA
• ESTENSIONE DELLA GAMMA DI ACQUISTO
• CRESCITA DEI MAGAZZINI
• CRESCITA DEL LAVORO
• INCREMENTO DEL PERSONALE
• INCREMENTO DEI CREDITI VS CLIENTI
ADEGUATA GESTIONE
• CRESCITA ORGANICA
• RESPONSABILIZZAZIONE DEL
PERSONALE
• CONTROLLO SUL FLUSSO MERCI
• CONTROLLO DEI FLUSSI DI LAVORO
• EQUILIBRIO FINANZIARIO
NON GESTIONE
DI FATTO COSA SUCCEDE…
AUMENTO DELLA COMPLESSITÀ
4. STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
DI COSA STIAMO PARLANDO…
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CONOSCENZA = GESTIONE
Normali Fraintendimenti…
• È una roba da grandi aziende, noi siamo pochi e piccoli
• Non mi serve, so benissimo cosa succede nella mia azienda
• È una roba da aziende produttive, noi siamo commerciali/di servizi
• Significa avere tutto sotto controllo, non siamo dei controllori
• È burocrazia, rallenta il lavoro
• Vuol dire avere un buon strumento informatico
• Siamo troppo particolari per usare il controllo di gestione
• …
5. UNO STRUMENTO DI CONOSCENZA
Che cosa misurare?
Che cosa genera
valore?
• CONOSCENZA/KNOW-HOW (saper fare)
• ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
• ATTIVITÀ MATERIALI/IMMATERIALI
• GESTIONE DI RELAZIONI (Clienti, Fornitori,
Dipendenti, Banche, Fisco, Ambiente, Territorio)
LA BUONA AMMINISTRAZIONE,
TRA CUI IL CONTROLLO DI
GESTIONE, DEVE FAVORIRE LA
CONOSCENZA ORGANIZZATA DI
QUESTE GRANDEZZE E RELAZIONI
L’azienda è un sistema complesso
6. GLI OBIETTIVI
1. UNA PRIMA IMPORTANTE CRITICITÀ CONSISTE NELL’ESPLICITARE LA STRATEGIA:
• CHI SIAMO?
• COSA VOGLIAMO FARE?
• PERCHÉ CI DOVREBBERO SCEGLIERE?
2. UNA SECONDA DECISIVA CRITICITÀ CONSISTE NELLA CAPACITÀ DI TRADURRE GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN VARIABILI OPERATIVE:
• PREZZI DI VENDITA (ALTA / BASSA FASCIA)
• QUALITÀ DEL PRODOTTO/SERVIZIO (ALTO/BASSO)
• LIVELLO DI SERVIZIO (ALTO/ BASSO)
• INTERNALIZZAZIONE/ESTERNALIZZAZIONE DI FASI PRODUTTIVE
• PROCESSI INTERNI ALL’ORGANIZZAZIONE
• STRUTTURA DEI COSTO AZIENDALE (IMPORTANTI COSTI DI STRUTTURA V.S. BASSI COSTI DI STRUTTURA)
3. L’ULTIMO ESSENZIALE ASPETTO DA CONSIDERARE È LA REALE CAPACITÀ DI FAR PERMEARE GLI OBIETTIVI IN TUTTA L’ORGANIZZAZIONE VERIFICANDO
L’EFFETTIVO RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ED APPORTANDO AZIONI CORRETTIVE.
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IPOTESI
ESECUZIONE
VERIFICA
RIADATTAMENTO
IL CICLO DI PROGRAMMAZIONE E
CONTROLLO NON È INNANZITUTTO
UNO STRUMENTO TECNICO, MA
UNA ESIGENZA PROPRIA DELLA VITA
AZIENDALE. PRIMA DI ESSERE UNO
STRUMENTO È UN APPROCCIO AL
LAVORO.
IDEA
7. Patrimonio
Cassa
Reddito
I VINCOLI
L’EQUILIBRIO DELL’AZIENDA
L’AZIENDA SOPRAVVIVE GRAZIE AD UN DELICATO EQUILIBRIO CHE ATTIENE ALLE TRE PROSPETTIVE DEFINITE, IN BREVE IL CICLO
REDDITO – CASSA – PATRIMONIO.
L’IMPRESA DEVE PRODURRE UN AMMONTARE
DI RICAVI SUPERIORE AI COSTI NECESSARI A
PRODURRE QUEGLI STESSI RICAVI.
SE L’AZIENDA PRODUCE REDDITO=VALORE
CIÒ SIGNIFICA CHE IL MODELLO DI BUSINESS
È COERENTE CON LE ESIGENZE DEL
MERCATO
IL REDDITO NON È SUFFICIENTE A
MISURARE LA SALUTE E LA
SOSTENIBILITÀ DI UN’IMPRESA. IL
REDDITO VIENE INFATTI CALCOLATO
SECONDO IL PRINCIPIO DI
COMPETENZA ECONOMICA E NON
SECONDO IL PRINCIPIO DI CASSA.
L’AZIENDA PRODUCE UN FLUSSO DI
DENARI SUFFICIENTE AL PROPRIO
MANTENIMENTO?
LA PRODUZIONE DI REDDITO E FLUSSI DI CASSA OPPORTUNAMENTE
REINVESTITI ACCRESCONO IL PATRIMONIO AZIENDALE. IL
PATRIMONIO (O ASSET) AZIENDALI È L’INSIEME DELLE ATTIVITÀ DI
CUI L’IMPRESA DISPONE. AL NETTO DEI DEBITI CHE L’AZIENDA HA
CONTRATTO SI CALCOLA IL PATRIMONIO NETTO, LA VERA
RICCHEZZA GENERATA DALL’AZIENDA NEGLI ANNI.
QUALUNQUE SISTEMA DI
MISURAZIONE DEI RISULTATI DEVE
NECESSARIAMENTE TENERE CONTO
DI QUESTO DELICATO EQUILIBRIO.
L’AZIENDA NON VIVE SOLO
DI FATTURATO.
IDEA
8. UN APPROCCIO SU MISURA PER L’AZIENDA
UN ABITO SU MISURA
NON ESISTONO NECESSARIAMENTE DEGLI SCHEMI PER SVILUPPARE QUESTO APPROCCIO. SICURAMENTE IN AZIENDE DI MAGGIORI DIMENSIONI
SONO NECESSARI STRUMENTI PIÙ COMPLESSI, MA ANCHE L’IMBIANCHINO CHE LAVORA DA SOLO AVRÀ BISOGNO DI CAPIRE DI COSA HA BISOGNO
IL SUO CLIENTE, COME FARE PER SERVIRLO IN MODO EFFICACE, COME FARE UN OFFERTA ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSA CHE GLI PERMETTA DI
PRODURRE UN REDDITO PER LUI SODDISFACENTE.
CDG PER PMI
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OGNI IMPRESA HA OBIETTIVI STRATEGICI PARTICOLARI, UNA PARTICOLARE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ED
UN PARTICOLARE MODELLO DI BUSINESS.
LE DOMANDE ALLA QUALE L’IMPRENDITORE DEVE RISPONDERE SONO:
• QUAL È LA MIA VISIONE PER IL FUTURO DELL’AZIENDA? (IPOTESI)
• HO MESSO IN ATTO DEI MECCANISMI AFFINCHÉ LA MIA IDEA SIA CHIARA ALL’ORGANIZZAZIONE?
(ESECUZIONE)
• HO A DISPOSIZIONE SUFFICIENTI INFORMAZIONI PER VERIFICARE L’IMPLEMENTAZIONE DELLA STRATEGIA
NEL RISPETTO DELLA SALUTE ECONOMICO-FINANZIARIA DELL’AZIENDA? (TEST)
PER OGNI AZIENDA
ESISTONO RISPOSTE DIVERSE
9. ALCUNI ELEMENTI CRITICI
IN OGNI SETTORE E IN OGNI AZIENDA ESISTONO CASISTICHE
PARTICOLARI, QUI SI PROPONE UNA ESTREMA SEMPLIFICAZIONE…
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SETTORE CRITICITA' OPERATIVE ASPETTI DA MONITORARE INDICATORI ECO-FINANZIARI
VENDITA PREZZI - ROTAZIONE FATTURATO PER PRODOTTO
MAGAZZINO ROTAZIONE MAGAZZINO VALORE MAGAZZINO
ACQUISTI GAMMA DI PRODOTTI INCIDENZA SUL FATTURATO
TIPOLOGIA DI VENDITA SFORZO PER REPARTO/CANALE DI VENDITA/AREA MARGINE PER REPARTO/CANALE DI VENDITA/AREA
SATURAZIONE CAPACITA' PRODUTTIVA % SATURAZIONE IMPIANTI CALCOLO DEL FATTURATO DI PAREGGIO
GESTIONE DEL FLUSSO MERCI ROTAZIONE MAGAZZINO; %SCARTO/SFRIDO INCIDENZA SUL FATTURATO
GESTIONE FLUSSI DI LAVORO ORE PER REPARTO CON CAUSALI FERMO MACCHINE COSTO DEL LAVORO PER FASE PRODUTTIVA
INCASSI DILAZIONATI GIORNI MEDI INCASSO VALORE CREDITI
COMPRENSIONE DEL COSTO DI PRODOTTO ORE DI LAVORO PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO CALCOLO DEL COSTO PIENO INDUSTRIALE
PIANIFICARE LA COMMESSA GESTIONE DEL SAL SAL ECONOMICO DI COMMESSA
GESTIRE I MATERIALI SPECIFICI SOSTAMENTO PREVENTIVI - CONSUNTIVO INCIDENZA SUL FATTURATO
QUANTIFICARE IL LAVORO OPERATIVO ORE PER FASE PRODUTTIVA COSTO ORARIO LAVORO
QUANTIFICARE I COSTI DI STRUTTURA ORE PER PROGETTO QUOTA DEI COSTI DI STRUTTURA
GESTIRE INCASSI E PAGAMENTI TEMPI DI INCASSO E PAGAMENTO VALORE CREDITI E DEBITI COMMERCIALI
COMMERCIALE
PRODUTTIVO
COMMESSA
10. L’azienda punta la sveglia?
L’azienda oggi ha
ottenuto dei risultati
Sono già vecchi…Domani cosa accadrà? Vogliamo
puntare la sveglia?
Il Budget è uno strumento per far riflettere
l’organizzazione su ciò che potrà accadere in futuro.
In estrema sintesi…
• Previsioni di fatturato
• Previsioni di costi industriali/operativi
• Previsione delle spese generali
• Previsione degli investimenti
• Previsione degli utili
• Previsione di entrate e uscite finanziarie
Lo scopo non è «azzeccare» la previsione
ma far riflettere l’organizzazione sul futuro,
fissare degli obiettivi e monitorarne il
raggiungimento.
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DOVE VOGLIAMO ANDARE?
11. COSTO
AZIENDALE
DEL
PRODOTTO
Costi diretti di
Produzione
Costi Indiretti
di Produzione
Altri costi
aziendali
Prendete quello che vi pare…
…per fare questi l’azienda sostiene
Materiali,
lavorazioni esterne,
semi-lavorati di
acquisto, ecc…
Personale di
produzione,
manutenzioni e
ammortamenti dei
macchinari, ecc…
Personale non
produttivo (mark.
Vend., ecc…) altre
spese generali.
MA QUINDI COME FACCIO A SAPERE QUANTO I PRODOTTI
CONSUMANO DI QUESTI COSTI?
- COSTI DIRETTI DI PRODUZIONE: DEVO SAPERE QUANTO
MATERIALE VA SUL PRODOTTO.
- PER GLI ALTRI COSTI INDIRETTI: IL BILANCIO NON È SUFFICIENTE,
TROPPO AGGREGATO…
- USO UNA TECNICA CHE SI CHIAMA CONTABILITA’
ANALITICA: ALLOCARE I COSTI NELLE VARIE UNITÀ
ORGANIZZATIVE PER VALORIZZARNE IL CONTRIBUTO
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MA QUANTO MI COSTI?
12. • Si dispone di una discreta suddivisione dei dati
di vendita.
• Per quanto riguarda i costi sappiamo solo
distinguerli per «natura», ossia distinguiamo il
personale, dai servizi, dagli altri costi, SEMPRE
CONSIDERANDO IL TOTALE AZIENDALE.
• Ma qual è il margine effettivo di ogni linea di
ricavo??
Costi del
Personale
Altri Costi
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NORMALMENTE GUARDIAMO I NUMERI COSÌ
Linee di Ricavo
Ricavi
EVENTI
(Merci impiegate)
STIPENDI
Affitti, Utenze, ecc…
Ricavi
RISTORAZIONE
Ricavi
PIZZERIA
UTILE OPERATIVO
Acquisti
13. Se conosco i COSTI
SPECIFICI DI AREA
posso essere molto
più efficace nella
definizione dei
prezzi…
Su quali
prodotti/servizi/aree
sono in perdita e su
quali sono in utile???
UNITÀ
OPERATIVE
UNITÀ
AUSILIARI
STAFF
RESIDUALI
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UNA POSSIBILITÀ IN PIÙ…
Un ristorante
Ricavi
EVENTI
(Merci impiegate)
CUCINA
SALA
LAVAPIATTI
COMMERCIALE
AMM.NE
Ricavi
RISTORAZIONE
(Merci impiegate)
CUCINA
SALA
LAVAPIATTI
COMMERCIALE
AMM.NE
Ricavi
PIZZERIA
(Merci impiegate)
PIAZZAIOLO
SALA
LAVAPIATTI
COMMERCIALE
AMM.NE
MARGINE DI AREA MARGINE DI AREA MARGINE DI AREA
COSTI DI STRUTTURA
MARGINE AZIENDALE
14. L’azienda monitora i propri risultati? Un esempio di indicatori
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PROCEDIAMO IN MODO SANO?