Prima giornata introduttiva sugli elementi base per una corretta gestione del proprio salone.
Caratteristiche gestionali del Salone, Evoluzione del Mercato e Parametri di riferimento.
La clientela dei parrucchieri 2013 - Fonte GFK EuriskoAlfonso Avitabile
Pubblico l'ultima ricerca realizzata da GFK Eurisko e presentata durante l'ultimo evento del Cosmoprof.
Sono valori "medi" che servono soprattutto per conoscere il trend del settore, non certo come base per servizi consulenziali.
Il Giusto Compenso - Creativity Day 2010Dario Banfi
Presentazione per il Creativity Day - 18 Maggio 2010 - Milano, ATA Hotel Executive.
Tema: il valore del lavoro autonomo. Come quotare il lavoro dei freelance.
SMART TRAINING è La Business Unit di Smart Work srl è dedicata alla formazione e all’approfondimento professionale di persone e personale aziendale che vogliono crescere e migliorare.
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http://www.onesnep.com/
Codice invito: 3901552
Stiamo costruendo una Societа ITALIANA con sede in ITALIA, con prodotti formulati in ITALIA da medici ITALIANI nonchè autorizzati e/o notificati presso il nostro Ministero della Salute.
La registrazione и gratuita e non è impegnativa
Smart up è la soluzione di Smart Work Group per le aziende Innovative.
Maggiori informazioni:
www.smart-work.it
contatti: contatto@smartworkgroup.com
Smart Work è una delle principali aziende di consulenza Italiane, opera in Italia e in oltre 30 paesi esteri.
Corso di Comunicazione, specifico per Saloni.
La prima parte affronta i concetti legati alla comunicazione e alla sua importanza nell'ambito dei servizi (salone).
La seconda parte mette in pratica la Comunicazione nel Salone: il Percorso Salone
Corso di Comunicazione, specifico per Saloni.
La prima parte affronta i concetti legati alla comunicazione e alla sua importanza nell'ambito dei servizi (salone).
La seconda parte mette in pratica la Comunicazione nel Salone: il Percorso Salone
Vuoi battere una concorrenza sempre più agguerrita?
Vuoi aumentare la visibilità del tuo marchio?
La risposta che cerchi è il web.
Oggi internet ti dà l'opportunità di raggiungere nuovi potenziali clienti efficacemente e velocemente.
Con il web marketing bastano pochi passi per vedere i primi risultati.
In questo breve manuale descriviamo le 5 mosse fondamentali per iniziare una strategia di web marketing vincente. Troverete esempi, tool per aiutarvi a pianificare le vostre azioni e applicazioni web per approfindire e essere subito operativi.
Business plan e Business model cosa sono e cosa non sono.
Come avviare una nuova attività sia nella old che nella new econonomy, consigli e strumenti operativi.
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Business plan e Business model cosa sono e cosa non sono.
Come avviare una nuova attività sia nella old che nella new econonomy, consigli e strumenti operativi.
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1) fattore finanziario;
2) fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui analizzeremo il fattore finanziario
Coopup 2017_ metriche, numeri e benchmarkingKilowatt
Terzo incontro di formazione di CoopUP Bologna, il percorso di formazione e networking di Confcooperative e Kilowatt, con Emil Banca e Irecoop, su piano dei conti e analisi benchmark
Come impatta il capitale circolante nella gestione aziendale? Vogliamo fornire alcuni spunti di riflessione per gli imprenditori spesso attenti solo all'aspetto economico della gestione. In particolare, analizziamo i DSO (Days of Sales Outstanding).
Quanto valgono i vostri Clienti? Se compra un vostro prodotto a 50 Euro, vale 50 Euro? E se l'anno successivo effettua un ulteriore acquisto per 70 Euro? Nell'approfondimento allegato proponiamo delle riflessioni per aiutarvi a capire come calcolare correttamente tale indicatore e capire quindi quanto vale la pena investire nei costi di acquisizione di un nuovo Cliente!
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
L’errore che spesso viene fatto è quello di pensare che gli strumenti di controllo di gestione possano essere utili solo per realtà di grandi dimensioni e non invece anche per piccole imprese. Sebbene è certamente vero che la dimensione aziendale è in certo qual modo correlata con la complessità, e dunque con la necessità di disporre di strumenti più analitici, non è altrettanto vero che una realtà di piccole dimensioni non meriti un controllo adeguato...
Individuare le inefficienze ed i reali fabbisogni, formalizzare un progetto di Proposta di Valore (l'obiettivo è di migliorare efficacia ed efficienza dell'azienda) e operando in Temporary Management Team, forniamo all'azienda consapevolezza sui propri punti di forza e di debolezza offendo consulenza sulle opportunità e sui rischi di gestione economica finanziaria ed amministrativa.
LA CONSULENZA AZIENDALE non è una scienza esatta perché ci sono variabili incontrollate ed incontrollabili ma è una MATERIA molto concreta che, se eseguita da professionisti esperti è destinata a portare risultati.
I risultati raggiunti non saranno necessariamente quelli attesi, ma saranno sicuramente quelli raggiungibili con lo sfruttamento efficiente ed efficace dei mezzi a disposizione e delle risorse possedute o reperibili (sia umane che finanziarie).
E’ certamente fondamentale seguire un programma preciso di lavoro.
In queste slide brevemente riassumo gli step che seguo negli
incarichi di consulenza aziendale.
Alberto Montanari di Emil Banca a CoopUPBo, il percorso di incubazione e networking promosso da Confcooperative Bologna, Emil Banca, Irecoop e Kilowatt.
Nato nel 2009 dall’iniziativa dell’ing. Luigi Lanotte e di un gruppo di professionisti specializzati nella consulenza aziendale strategica, lo Studio Lanotte Consulting si propone di affiancare il management aziendale e fornire gli strumenti più adatti ad analizzare il mercato, verificare le minacce e le opportunità, valutare la soddisfazione dei clienti e redigere business plan per meglio operare nel mercato, offrire quindi una consulenza strategica a 360°.
Le aziende a cui principalmente si rivolge la consulenza aziendale sono:
- le start-up, aiutandole a presentarsi nella maniera più efficace ai principali interlocutori del mercato (fra cui gli istituti di credito per la richiesta di finanziamenti) e a definire il mercato di riferimento;
-le Piccole e Medie Imprese, proponendo delle soluzioni innovative per potersi rilanciare sul mercato, entrare in nuovi canali distributivi e focalizzare i propri obiettivi;
-gli imprenditori e i professionisti che abbiano bisogno di una guida per poter meglio definire le proprie strategie di penetrazione nel mercato e quindi aumentare i profitti.
Le aree di consulenza aziendale, partendo sempre da un’attenta analisi dei bisogni del cliente e un’analisi del mercato di riferimento, si propongono di offrire i più adeguati strumenti di marketing e gestione aziendale per un’ottimizzazione delle risorse e del portfolio clienti e prodotto. Lo spirito che anima i professionisti che compongono lo studio Lanotte consulting è quello di mettere al centro dei propri obbiettivi il successo dell’azienda cliente.
Come interveniamo
Check up aziendale
Ascolto ed analisi dei bisogni del cliente
Analisi della concorrenza
Definizione del tipo di intervento, insieme al management aziendale, redazione di un business plan
Accompagnamento dell’azienda nella fase di intervento, monitoraggio delle attività
Che cosa ci contraddistingue
Analisi e proposizione di interventi a 360°
Linguaggio concreto, semplice ed immediato
Ricerca della massima efficienza dell’investimento, proporzionato alle dimensioni dell’azienda.
Sito internet: http://www.lanotteconsulting.it
2. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE GESTIONE FINANZIARIA
• Quale salone vogliamo realizzare?.
• I tre pilastri della solidità Aziendale.
• Quello che ogni imprenditore deve capire… :
l’obiettivo è il PROFITTO non il CHASH.
• Perché costruire una riserva di liquidità.
• Strategie del servizio e ricavo.
• Creare un previsionale a 12 e a 3 mesi di
budgeting.
• Il tuo nuovo capo … il Budgeting
previsionale.
A cura di Massimo Saresin
3. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE QUALE SALONE
VOGLIAMO REALIZZARE?
Definire quali sono gli obiettivi aziendali:
– Mission.
– Vision.
– Valori.
– Posizionamento.
– Servizi / ASA
A cura di Massimo Saresin
4. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE I TRE PILASTRI DELLA SOLIDITÀ
AZIENDALE
• Proiezione dei Ricavi e dei Costi.
• Conto economico.
• Stato patrimoniale.
A cura di Massimo Saresin
5. PROIEZIONE DEI RICAVI E SPESE
Questa è una proiezione e viene usata come strumento di
pianificazione per prevedere il risultato dei ricavi e delle future
esigenze di spesa. È il tuo "piano d'azione", sia per la tua visione a
lungo termine che per le tue azioni a breve.
Ogni azienda deve averne uno.
Considerando il "principio del denaro contante", o la rimanenza dal
periodo precedente (settimana o mese) e aggiunto alla tue vendite
attuali, vi fornisce il totale delle vendite (flussi di cassa) per il periodo.
Sottraendo alla cassa del periodo, i flussi finanziari in uscita (spese),
derivanti dalla vendita totale, ti dà o un avanzo di cassa o una
deficienza di cassa, e vi indica se il denaro contante è sufficiente per
soddisfare le vostre esigenze e gli obiettivi di spesa per tale periodo.
Questo foglio di lavoro è l'unico strumento che abbiamo in grado di
dire se dovremmo tagliare o limitare le spese oppure se abbiamo
spazio per gli investimenti. È molto utile confrontare le tue proiezioni
e i risultati effettivi, in modo da ottenere un maggiore livello di
AREA: FINANZIARIO
accuratezza nella previsione del business futuro.
PERCORSO: BASE
A cura di Massimo Saresin
6. CONTO ECONOMICO
Questa scheda ci permette di valutare entrate e spese al fine di
comprendere analizzare la vostra redditività. I componenti che
costituiscono il conto economico sono: Entrate (vendite), Spese (costo
del venduto) e Utile lordo (Entrate - Spese = Utile Lordo), e dopo le
tasse, l’Utile Netto.
I valori del conto economico:
• Ricavi.
• Costi.
• Ammortamenti.
• Utile netto.
Il conto economico nella tua auto rappresenta la "misurazione delle
performance aziendali", il tachimetro, contagiri e contachilometri. Stai
andando 90, ma ancora in seconda marcia?
AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE
A cura di Massimo Saresin
7. STATO PATRIMONIALE
Questo scheda presenta il valore, (Attività) e l’indebitamento,
(Passività) del salone in una data specifica. Spiega quali sono gli
investimenti della società, gli obblighi, le risorse, gli importi, la
tempistica e i futuri flussi finanziari.
Lo stato patrimoniale è la "salute del tuo business", QUANTO VALE LA
TUA AZIENDA???.
Questa scheda rappresenta, sul quadro strumenti di un’auto, la
temperatura del motore e la pressione dell'olio.
Grazie alla capacità di analisi semplice di questa scheda è possibile
valutare se le azioni svolte nell’ultimo anno, in termini di ricavi e
investimenti stanno aumentando il valore dell’azienda o stanno
semplicemente aumentando il suo indebitamento.
Alla domanda "Voglio aggiungere valore o aumentare il
debito?" questa scheda ci da la possibilità di valutare l’efficacia delle
nostre azioni e strategie.
AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE
A cura di Massimo Saresin
9. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE PROFITTO NON CHASH
“L'azienda è il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa” recita
l'articolo 2555 del Codice Civile.
L'abilità dell'imprenditore nell'organizzazione di tali beni e servizi consente di ottenere un valore
complessivo maggiore rispetto al valore di ogni bene considerato singolarmente. Ciò che assegna
valore aggiunto all'azienda, rispetto alla somma algebrica delle sue attività e passività, è la capacità
di generare profitto.
Tutto questo sembra abbastanza semplice, se non addirittura ovvio. Che sia ovvio che un'azienda
abbia valore in quanto capace di produrre reddito è un dato di fatto. Diverso invece è la capacità di
poter gestire la propria attività in modo tale che questo si realizzi.
La capacità di fare dei ricavi non è l’unica necessaria per poter definire un’attività sana e redditizia.
È sicuramente un punto di partenza. Il ricavo deve successivamente essere speso/reinvestito al fine
di creare sviluppo aziendale e utile per il titolare.
La ricchezza di un’azienda non è solo quella legata alla sua capacità di accumulare denaro ma anche
quella di cresce come valore patrimoniale e reddituale.
A cura di Massimo Saresin
10. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE PERCHÉ COSTRUIRE UNA
RISERVA DI LIQUIDITÀ
Le attività di servizi ha la peculiarità di avere un incisività dei costi fissi molto alta. Per
questo motivo se, durante lo svolgimento dell’attività si manifestassero dei problemi
nelle vendite o nell’erogazione del servizio stesso l’azienda si troverebbe in difficoltà nel
far fronte ai costi fissi costringendo il titolare ad esporsi con il proprio capitale o a dover
richiedere un finanziamento alle banche. Nel secondo caso, la situazione che si
presenterebbe sarebbe non solo quella di aver perso dei ricavi ma ci si trova con un
aumento di spese dovute al costo del denaro richiesto.
Onde evitare questo tipo di problematiche viene accantonato nel conto bancario o in
altre modalità un cifra pari mediamente ad 1 mensilità media dei costi aziendali. Questo
accantonamento è una riserva di emergenza, un cuscinetto che può essere usato nei
momenti di emergenza.
A cura di Massimo Saresin
11. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE STRATEGIE DEL SERVIZIO E
RICAVO
Come e con quali servizi si raggiungerà l’obiettivo di ricavo mensile / annuale?
L’analisi dei costi aziendali e la capacità di misurare e valutare la capacità produttiva
permette all’imprenditore di poter guardare alla propria attività in modi sempre nuovi
capaciti di ispirarlo nella crescita del suo core business o per lo sviluppo di business
integrativi o complementari.
Per questo motivo l’analisi del piano P&L permette non solo di valutare redditività e
potenzialità del core business ma anche di definire le politiche di listino più vantaggiose
per il raggiungimento dei budget aziendali.
Quindi dalla definizione del obbiettivo economico aziendale, la definizione della
tipologia di servizi, il suo processo produttivo, il suo costo, in conclusione dal suo
posizionamento si arriva alla costruzione di un listino e le sue strategie.
A cura di Massimo Saresin
12. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE BUDGETING A 12 E A 3 MESI
Lavorare a preventivo o a consuntivo?
La differenza tra i due approcci è semplice. Il lavoro a preventivo necessità di costruire
una budgettizzazione dei ricavi, delle spese, e il controllo periodico dello sviluppo delle
stesse. Inoltre il lavoro a preventivo conduce ad un’inevitabile necessità di progettare e
programmare i metodi e mezzi per il raggiungimento dei ricavi e il contenimento dei
costi e quindi per potersi garantire il raggiungimento degli utili.
A cura di Massimo Saresin
13. AREA: FINANZIARIO
PERCORSO: BASE IL TUO NUOVO CAPO … …
IL BUDGETING
Gestire la propria azienda a preventivo, con il metodo della budgettizzazione, mette
l’imprenditore stesso in una nuova posizione. Ora il suo nuovo capo è il budget, il suo
raggiungimento gli riconosce capacità ed impegni giusti, il suo mancato raggiungimento
fa emergere limiti ed individua necessità di miglioramento.
Questo vale anche per i collaboratori che devono confrontarsi non solo con le loro
competenze ma come esse sono in grado di incidere direttamente o indirettamente sui
ricavi aziendali.
A cura di Massimo Saresin