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Disturbi Gravi della
Personalità

Filippo Franconi
CRITERI GENERALI PER I DISTURBI DI
PERSONALITA’(DSM IV TR)
A. Un modello abituale di esperienza interiore e di
comportamento che devia marcatamente rispetto
alle aspettative della cultura dell’individuo. Questo
modello si manifesta in due (o più) delle aree
seguenti:
1) cognitività (cioè modi di percepire e interpretare
se stessi, gli altri e gli avvenimenti)
2) affettività (cioè, la varietà, intensità, labilità e
adeguatezza della risposta emotiva)
3) funzionamento interpersonale
4) controllo degli impulsi
CRITERI GENERALI PER I DISTURBI DI
PERSONALITA’(DSM IV TR)
B. Il modello abituale risulta inflessibile e pervasivo
in una varietà di situazioni
personali e sociali
C. Il modello abituale determina un disagio
clinicamente significativo e compromissione del
funzionamento sociale, lavorativo e di altre aree
importanti
D. Il modello è stabile e di lunga durata, e l’esordio
può essere fatto risalire almeno all’adolescenza o
alla prima età adulta
CRITERI GENERALI PER I DISTURBI DI
PERSONALITA’(DSM IV TR)

E. Il modello abituale non risulta meglio giustificato
come manifestazione o conseguenza di un altro
disturbo mentale
F. Il modello abituale non risulta collegato agli
effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una
droga d’abuso, un farmaco) o di una condizione
medica generale
•

•

1. Paranoide: Ancora chiuso in un angolo!
2. Narcisista: Auto più grande ed ornata
3. Dipendente: Ha bisogno di più auto vicino
4. Passivo-aggressivo: In angolo per occupare due spazi
5. Borderline: Precisa a chiudere l’auto della ex girl-friend (instabilità delle relazioni,
dell’affettività, dell’umore)
6. Antisociale: Ostruisce le altre
7. Istrionico: Parcheggia nel mezzo: teatralmente
8. Ossessivo: Allineata perfettamente
9. Evitante: A lato ma nello spazio consentito
10. Schizoide: Non tollera vicinanze (individui con ritiro sociale)
11. Schizotipico: Parcheggio spaziale (individui eccentrici e strani)
© Parcheggio per disturbi della personalità
(Robinson D.J., 1996)
Verso il DSM -V
Le valutazioni essenziali di un disturbo di personalità saranno effettuate
in base alle compromissioni del funzionamento (sé e interpersonale) e
alla presenza di tratti patologici.

un modello ibrido dimensionale-categoriale per la personalità, che
coniughi la possibilità di misurare il funzionamento personologico con la
nosografia. A tale scopo è stata ideata una scala, definita “del
Funzionamento della Personalità”, in cui si valutano le compromissioni
del dominio del sé, che si riflettono nelle dimensioni dell’identità e della
auto-direzionalità (self-directness), mentre quelle interpersonali sono
considerate alterazioni nella capacità di empatia e di intimità. Il grado di
disturbo presente nei domini, del sé e interpersonale, è stato pensato lungo
un continuum che va da un livello 0, equivalente a una assenza di deficit, a
un livello 4 che indica una compromissione estrema.
Il DSM-5 prevederà, dunque, sei specifici disturbi di personalità:
Borderline, Ossessivo-Compulsivo, Evitante, Schizotipico, Antisociale,
Narcisistico, e Disturbo di Personalità Tratto Specifico (PDTS).
(APA, 2011)
Verso il DSM -V
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•

Per fare diagnosi di disturbo di personalità dovranno essere soddisfatti i
seguenti criteri:
Criterio A. Compromissioni significative del sé (identità o autodirezionalità self-direction) e del funzionamento interpersonale (empatia o
intimità).
Criterio B. Uno o più domini del tratto patologico della personalità o
sfaccettature/aspetti del tratto.
Criterio C. La compromissione nel funzionamento della personalità e
l’espressione del tratto della personalità dell’individuo sono relativamente
stabili nel tempo e costanti tra le situazioni.
Criterio D. La compromissione nel funzionamento della personalità e
l’espressione del tratto della personalità dell’individuo non sono meglio
compresi come normativi per la fase di sviluppo individuale o per l’ambiente
socio-culturale.
Criterio E. La compromissione nel funzionamento della personalità e
l’espressione del tratto della personalità dell’individuo non sono dovuti agli
effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale

(APA, 2011)
Disturbo Borderline di Personalità
Alcuni numeri:
In studi epidemiologici europei, la prevalenza del
Disturbo Borderline di Personalità (DBP) si stima
tra il 1,1 e il 2,5 % della popolazione generale
Il tasso di suicidi in questi pazienti è l’ 8 -10 %
(il più elevato tra i pazienti con disturbi psichiatrici)

(Sanza et al., 2010)
Disturbo Borderline di Personalità
Il DBP è presente in persone giovani, separati/edivorziati/e-vedovi/e, elevata scolarità,distretti
urbani, classi socio-economiche più basse
predominanza delle donne rispetto agli uomini

(Sanza et al., 2010)
Disturbo Borderline di Personalità
Alta comorbilità del DBP
con
Disturbi dell’Umore/Ansia
Disturbi Uso di Sostanze
..e altri Disturbi di
Personalità
57% uomini e il 26% donne
con DBP presentano anche
un DAP
(Tadic et al., 2009, Sanza et al., 2010)
Disturbo Antisociale di Personalità
Disturbo Antisociale di Personalità (DAP)
Prevalenza 1,5 % nella popolazione generale
Più frequente negli uomini che nelle donne
Giovani, distretti urbani, classi socio-economiche più basse
(Sanza, et al., 2010)

Prevalenza del 3% negli uomini e 1 % delle donne nella
popolazione generale
(NIHCE, 2009)
Disturbo Antisociale di Personalità
Nelle carceri…
il 65% degli uomini con
disturbi mentali ha un
Disturbo di Personalità
(DP), di questi il 47 % ha
diagnosi di DAP
tra le donne con disturbi
mentali, il 42 % presenta
un DP, di cui il 21% è un
DAP
(Fazel & Danesh, 2002)
Disturbi della Personalità e
Sostanze
Ci sono studi “made in USA” in cui i
Disturbi Antisociale, Borderline e
Schizotipico sono associati con il
perdurare di
abuso/dipendenza da
alcol
cannabis
nicotina
farmaci
altre sostanze illecite

(Hasin e Kilcoyne, 2012)
Disturbi della Personalità e
Sostanze
Il 65% degli uomini e il 43% delle donne con
diagnosi di DBP presentano anche un Disturbo da
Uso di Sostanze (DUS)
(Tadic et al., 2009)

Il 70% soggetti con DAP abusano di alcol e il 30-40% di
sostanze
Disturbi della Personalità e
Sostanze
Il 65% di soggetti con DUS in trattamento presenta una
diagnosi di DBP, circa il 9% dei DUS nella popolazione
generale presenta un DBP

Gli individui con DBP+DUS presentano tassi più elevati di
ricadute e drop-out, una prognosi peggiore rispetto alla
presenza delle singole diagnosi

(Tull, et al. 2012)
Disturbi della Personalità e violenza
Da una revisione della letteratura emerge una evidente
relazione tra Disturbo Antisociale, Borderline e violenza

Abuso/dipendenza da sostanze e
fattori biologici sono
fattori di rischio indipendenti di
violenza
(Fountoulakis, et al. 2008)
Disturbi della Personalità e violenza
Fattori socioeconomici sono deboli predittori di violenza

Essere stati vittima di Abusi
Essere stati testimoni di atti
di violenza domestica
nell’infanzia
Sono predittori di violenza
in età adulta
(Fountoulakis, et al. 2008)
Disturbi di Personalità
Grave problema di salute pubblica

Disturbi Gravi della Personalità
Personalità normale
Concetto integrato del sé e degli altri
significativi - Identità dell’Io
Forza dell’Io (controllo degli impulsi,
disponibilità affettiva, capacità di
sublimazione)
Super-Io integrato e maturo
(interiorizzazione di un sistema di
valori stabile, non personale, astratto)
Gestione appropriata degli impulsi
aggressivi e della libido

(Kernberg, 1997)
Concetto integrato del sé e degli altri
significativi - Identità dell’Io
Sensazione interiore e apparenza esteriore di coerenza
con se stessi
Capacità di..
realizzare progetti a lungo termine
valutare adeguatamente gli altri, provare empatia e
investimento emotivo
Mantenimento di una consistente autonomia
(Kernberg, 1997)
Forza dell’Io
Disponibilità affettiva
Controllo degli impulsi

Capacità di sublimazione nel lavoro e nei valori

Capacità di fidarsi, contraccambiare e impegnarsi
nei rapporti con gli altri
(Kernberg, 1997)
Super-Io integrato e maturo
Senso di responsabilità personale
Realistica autocritica

Integrità e flessibilità nel trattare
gli aspetti etici delle decisioni
Rispetto delle norme sociali, dei valori e
degli ideali
(Kernberg, 1997)
Gestione appropriata degli impulsi
aggressivi e della libido
Capacità di esprimere i propri
bisogni sensuali e sessuali
integrata con il coinvolgimento
emotivo con la persona amata
Normale grado di idealizzazione dell’altro

Sublimazione dell’aggressività nella
sicurezza in se stessi
Reagire proteggendosi senza eccedere
Non rivolgere l’aggressività verso se stessi
(Kernberg, 1997)
Quali Disturbi di Personalità possono
essere definiti gravi?
Struttura nevrotica di personalità
Organizzazione borderline
Struttura psicotica di personalità
Nevrosi
Identità

Borderline

Integrazione
d’identità, aspetti
contraddittori di se o
degli altri sono
integrate in immagini
comprensive

Diffusione d’identità: aspetti contraddittori di
se o degli altri non sono ben integrati o
sono tenuti separati

Le rappresentazioni del sé sono
ben differenziate da quelle degli
altri
Operazioni Rimozione ed altre
difensive
difese di alto livello:
formazione reattiva,
isolamento,
annullamento,
razionalizzazione,
intellettualizzazione

Psicosi

Le rappresentazioni del sé
non sono ben differenziate da
quelle degli oggetti, ovvero vi
è una identità delirante

Splitting ed altre difese di basso livello:
idealizzazione primitiva, identificazione
proiettiva, negazione, onnipotenza,
svalutazione

(Kernberg, 1987)
Nevrosi

Operazioni
difensive

Borderline Psicosi

Le difese proteggono il paziente dai
conflitti intrapsichici.
L’interpretazione provoca
miglioramento

Esame di realtà L’esame di realtà è conservato,
differenziazione del sé dal non sé;
differenziazione degli stimoli ad
origine intrapsichica da quelli ad
origine esterna
Capacità di valutare sé e
gli altri realisticamente e
in profondità

Le difese proteggono il
paziente dalla
disintegrazione del sé
con l’oggetto.
L’interpretazione
provoca regressione
L’esame di realtà è
perduto

Alterazione del rapporto con la
realtà e del sentimento di realtà
(Kernberg, 1987)
Caratteri differenziali di struttura di
personalità
La diffusione di identità è caratteristica
dell’organizzazione al limite e della struttura
psicotica;
Esperienza di sé
caratterizzata da incoerenza
e discontinuità:
incapacità di descrivere se
stessi e le persone
significative in modo
“tridimensionale” e
evocativo
(Kernberg, 1987)
Caratteri differenziali di struttura di
personalità
l’esame di realtà è conservato nella
struttura nevrotica e
nell’organizzazione al limite, perduto in
quella psicotica

(Kernberg, 1987)
Caratteri differenziali di struttura di
personalità
Le difese primitive sono prevalenti
nell’organizzazione al limite e nella struttura
psicotica..
..presenti ma non prevalenti in quella nevrotica
Controllo onnipotente
Idealizzazione e svalutazione primitiva
Scissione

Diniego

Identificazione proiettiva
(Kernberg, 1987)
Organizzazione borderline “basso”
livello
Diffusione dell’Identità: gravi distorsioni nelle relazioni
interpersonali
Problemi nelle relazioni intime con gli altri
Mancanza di obiettivi concreti a medio-lungo termine
Patologia nella vita sessuale (promiscuità, perversioni)
Aggressività schiacciante che interferisce sulla sessualità

(Kernberg, 1997)
Organizzazione borderline “basso”
livello
Debolezza dell’Io:
Incapacità a tollerare l’angoscia
Mancanza del controllo degli impulsi
Carenza di funzioni sublimatorie
(incapacità di concretezza,
costanza e creatività nel lavoro)

(Kernberg, 1997)
Organizzazione borderline “alto” livello
Nonostante la diffusione dell’Identità..
Adattamento sociale più
soddisfacente
Maggior grado di intimità nelle
relazioni interpersonali
È in grado di integrare più
efficacemente tenerezza e
impulsi sessuali

(Kernberg, 1997)
(Kernberg, 1997)
Org. Personalità

OssessivoCompulsivo

nevrotica

Depressivomasochistico

Isterico

Meno
grave

Dipendente
Org. Personalità

Sadomasochistico

borderline “alta”

Istrionico
Ciclotimico
Narcisistico

Org. Personalità

Ipomaniacale

Paranoide

borderline “bassa”

Narcisismo
maligno

Ipocondriaco

Schizoide

Borderline
Antisociale

Schizotipico

psicotica

Più grave

Psicosi atipiche

Org. Personalità

Introversione

Estroversione
Schizoide/schizotipico/paranoide
Nello schizoide prevale il ritiro sociale
(relazioni oggettuali scisse, impoverimento relazioni
interpersonali e sostituzione con vita fantastica
ipertrofica)

Lo schizotipico rappresenta la forma più
grave del disturbo schizoide
Nel paranoide aumento dell’aggressività e dei
meccanismi proiettivi (identificazione proiettiva) per
tentare di controllare un mondo esterno pieno di
figure persecutorie
Borderline-sadomasochisticodepressivo
Nel borderline prevalgono
Interazioni interpersonali impulsive
Mancanza di controllo degli affetti
Se presente una intensa aggressività l’organizzazione
borderline può evolvere in disturbo
sadomasochistico
Se la tendenza al sadomasochismo viene incorporata
da un Super-Io relativamente sano e l’Identità dell’Io
viene raggiunta, si può sviluppare un d. depressivomasochistico
Istrionico-isterico
labilità emotiva, estroversione, dipendenza,
tratti esibizionistici
L’istrionico non ha capacità di relazioni interpersonali
profonde, mature e differenziate
Promiscuità sessuale e orientamento sessuale aspecifico

L’isterico ha capacità di relazioni interpersonali profonde,
mature e differenziate
Combinazione di pseudo-ipersessualità e inibizione
sessuale
Narcisistico-Antisociale
Disturbo Antisociale di
personalità/Psicopatia
Narcisismo maligno
Disturbo narcisistico di personalità con
comportamento antisociale
Disturbo narcisistico di personalità
NARCISISM
O

Il narcisismo normale,
investimento libidico del Sé,
si ha quando:
la stima,
l’autoconsiderazione e
l’appagamento dei bisogni
istintuali avviene nel contesto
di relazioni oggettuali
interiorizzate, stabili e
regolate da strutture
integrate del Sé e del
Super-io
(Kernberg, 1993)
Il NARCISISMO patologico riflette
l’esistenza di una struttura integrata
il SÉ GRANDIOSO patologico che
contiene:
aspetti del Sé reale,
rappresentazioni ideali del Sé
rappresentazioni ideali dell’oggetto
mentre quelle svalutate sono scisse,
dissociate e proiettate

Idea irrealistica e idealizzata del Sé che è fragilmente
mantenuta, per cui il paziente ha bisogno di rinforzi esterni
per la sua autostima ed è soggetto a continue disillusioni
(Kernberg, 1993)
Disturbo narcisistico di personalità

Autoriferimento ed
egocentrismo
Relazioni oggettuali: invidia
e svalutazione dell’altro
Stato di base dell’Io “ senso
di vuoto”
Patologia del Superio:
predominanza di vergogna
su colpa e rimorso
Disturbo narcisistico di personalità con
un comportamento antisociale
Possono sfruttare gli altri senza
pietà
Sono in grado di provare sensi di
colpa
Riescono a pianificare il futuro in
maniera realistica
Questi pazienti NON presentano le
qualità sadiche e paranoidi (del
narcisismo “maligno”)
(Gabbard, 2002)
Narcisismo maligno

Disturbo narcisistico di
personalità
Comportamento antisociale
Contenuti paranoidei
Aggressività egosintonica
(sadismo)
Disturbo antisociale di
personalita’/Psicopatia
Non integrazione sociale, slealtà, egoismo,
insensibilità, irresponsabilità, impulsività

Incapacità a provare colpa e rimorso
Nell’antisociale..

Nel mondo interno di questi pazienti, si deve
essere estremamente potenti e spietati oppure si è
minacciati dalla distruzione o dallo sfruttamento

Le relazioni oggettuali buone possono essere
sempre distrutte, perché deboli e quindi sono
svalutate

(Kernberg, 1987)
Nell’antisociale..

Tali individui vivono gli oggetti esterni come onnipotenti
e sadici, mentre sentono le relazioni amorevoli deboli e
pericolose perché possono essere l’inizio di un attacco
nei loro confronti

Le relazioni oggettuali appaiono trasformate negativamente,
conducendo alla svalutazione delle relazioni potenzialmente buone da
parte di un Sé integrato ma sadico e onnipotente

(Kernberg, 1987)
Narcisismo “maligno” vs.
Antisociale/Psicopatico
N. Maligno

Antisociale/Psicopatico

Mantiene una certa
capacità di essere leale e
di preoccuparsi degli altri

Non ha la capacità di
essere leale e di
preoccuparsi degli altri

è in grado di vedere in
altri convinzioni morali

non è in grado di vedere
in altri convinzioni morali

È in grado di idealizzare
gli oggetti: si identifica
con il tiranno sadico
idealizzato

NON È in grado di
idealizzare gli oggetti: si
identifica con il sadismo
Narcisismo “maligno” vs.
Antisociale/Psicopatico
N. Maligno
Può avere il senso
del trascorrere del
tempo
Possibilità di apprendere
dall’esperienza
Tendenza a giustificare i
propri comportamenti

Antisociale/Psicopatic
o
Non ha il senso dello
scorrere del tempo
Impossibilità di apprendere
dall’esperienza
Non interesse nel
giustificare i propri
comportamenti
Narcisismo “maligno” vs.
Antisociale/Psicopatico
N. Maligno

Antisociale/Psicopatic
o
Casi di suicidio impulsivo

Commettere suicidio, nella fantasia di questi
pazienti significa:
Esercitare un controllo sadico sugli altri
Piantare in asso un mondo percepito come
incontrollabile
Psicopatia
Seguendo la tradizione di Cleckley, Hare (1991) ha
messo a punto un’intervista semistrutturata per la
valutazione di caratteristiche personali e psicosociali
implicate nella psicopatia, la Psychopathy ChecklistRevised (PCL-R)

Nelle popolazioni carcerarie statunitensi, la
PCL-R ha messo in evidenza una prevalenza
del 25% di psicopatici
(Hare et al., 1991)
PCL-R
Item esplorati
loquacità/fascino superficiale
senso grandioso del Sé
bisogno di stimoli/propensione alla noia
menzogna patologica
uso dell’inganno/manipolazione
assenza di senso di colpa
affettività superficiale
insensibilità/mancanza di empatia
stile di vita parassitario
deficit nel controllo degli impulsi
promiscuità sessuale

(Hare et al., 1991)
PCL-R
Item esplorati
precoci problemi comportamentali
mancanza di obiettivi realistici a lungo termine
impulsività
irresponsabilità
incapacità di accettare la responsabilità delle proprie azioni
numerosi rapporti di coppia di breve durata
delinquenza in età giovanile
revoca della libertà condizionale
diverse tipologie di crimini commessi
(Hare et al., 1991)
Psicopatia nella donna
La psicopatia nel sesso femminile è
un fenomeno ancora poco studiato
Ci sono differenze nelle
manifestazioni fenotipiche nei due
sessi
Nel risk assessment vengono
sottostimati i tratti psicopatici e la
violenza nel sesso femminile
In sede peritale nelle donne
psicopatiche la diagnosi che
prevale è Disturbo Borderline di
Personalità

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  • 2. CRITERI GENERALI PER I DISTURBI DI PERSONALITA’(DSM IV TR) A. Un modello abituale di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo. Questo modello si manifesta in due (o più) delle aree seguenti: 1) cognitività (cioè modi di percepire e interpretare se stessi, gli altri e gli avvenimenti) 2) affettività (cioè, la varietà, intensità, labilità e adeguatezza della risposta emotiva) 3) funzionamento interpersonale 4) controllo degli impulsi
  • 3. CRITERI GENERALI PER I DISTURBI DI PERSONALITA’(DSM IV TR) B. Il modello abituale risulta inflessibile e pervasivo in una varietà di situazioni personali e sociali C. Il modello abituale determina un disagio clinicamente significativo e compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e di altre aree importanti D. Il modello è stabile e di lunga durata, e l’esordio può essere fatto risalire almeno all’adolescenza o alla prima età adulta
  • 4. CRITERI GENERALI PER I DISTURBI DI PERSONALITA’(DSM IV TR) E. Il modello abituale non risulta meglio giustificato come manifestazione o conseguenza di un altro disturbo mentale F. Il modello abituale non risulta collegato agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga d’abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale
  • 5. • • 1. Paranoide: Ancora chiuso in un angolo! 2. Narcisista: Auto più grande ed ornata 3. Dipendente: Ha bisogno di più auto vicino 4. Passivo-aggressivo: In angolo per occupare due spazi 5. Borderline: Precisa a chiudere l’auto della ex girl-friend (instabilità delle relazioni, dell’affettività, dell’umore) 6. Antisociale: Ostruisce le altre 7. Istrionico: Parcheggia nel mezzo: teatralmente 8. Ossessivo: Allineata perfettamente 9. Evitante: A lato ma nello spazio consentito 10. Schizoide: Non tollera vicinanze (individui con ritiro sociale) 11. Schizotipico: Parcheggio spaziale (individui eccentrici e strani) © Parcheggio per disturbi della personalità (Robinson D.J., 1996)
  • 6. Verso il DSM -V Le valutazioni essenziali di un disturbo di personalità saranno effettuate in base alle compromissioni del funzionamento (sé e interpersonale) e alla presenza di tratti patologici. un modello ibrido dimensionale-categoriale per la personalità, che coniughi la possibilità di misurare il funzionamento personologico con la nosografia. A tale scopo è stata ideata una scala, definita “del Funzionamento della Personalità”, in cui si valutano le compromissioni del dominio del sé, che si riflettono nelle dimensioni dell’identità e della auto-direzionalità (self-directness), mentre quelle interpersonali sono considerate alterazioni nella capacità di empatia e di intimità. Il grado di disturbo presente nei domini, del sé e interpersonale, è stato pensato lungo un continuum che va da un livello 0, equivalente a una assenza di deficit, a un livello 4 che indica una compromissione estrema. Il DSM-5 prevederà, dunque, sei specifici disturbi di personalità: Borderline, Ossessivo-Compulsivo, Evitante, Schizotipico, Antisociale, Narcisistico, e Disturbo di Personalità Tratto Specifico (PDTS). (APA, 2011)
  • 7. Verso il DSM -V • • • • • • Per fare diagnosi di disturbo di personalità dovranno essere soddisfatti i seguenti criteri: Criterio A. Compromissioni significative del sé (identità o autodirezionalità self-direction) e del funzionamento interpersonale (empatia o intimità). Criterio B. Uno o più domini del tratto patologico della personalità o sfaccettature/aspetti del tratto. Criterio C. La compromissione nel funzionamento della personalità e l’espressione del tratto della personalità dell’individuo sono relativamente stabili nel tempo e costanti tra le situazioni. Criterio D. La compromissione nel funzionamento della personalità e l’espressione del tratto della personalità dell’individuo non sono meglio compresi come normativi per la fase di sviluppo individuale o per l’ambiente socio-culturale. Criterio E. La compromissione nel funzionamento della personalità e l’espressione del tratto della personalità dell’individuo non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale (APA, 2011)
  • 8. Disturbo Borderline di Personalità Alcuni numeri: In studi epidemiologici europei, la prevalenza del Disturbo Borderline di Personalità (DBP) si stima tra il 1,1 e il 2,5 % della popolazione generale Il tasso di suicidi in questi pazienti è l’ 8 -10 % (il più elevato tra i pazienti con disturbi psichiatrici) (Sanza et al., 2010)
  • 9. Disturbo Borderline di Personalità Il DBP è presente in persone giovani, separati/edivorziati/e-vedovi/e, elevata scolarità,distretti urbani, classi socio-economiche più basse predominanza delle donne rispetto agli uomini (Sanza et al., 2010)
  • 10. Disturbo Borderline di Personalità Alta comorbilità del DBP con Disturbi dell’Umore/Ansia Disturbi Uso di Sostanze ..e altri Disturbi di Personalità 57% uomini e il 26% donne con DBP presentano anche un DAP (Tadic et al., 2009, Sanza et al., 2010)
  • 11. Disturbo Antisociale di Personalità Disturbo Antisociale di Personalità (DAP) Prevalenza 1,5 % nella popolazione generale Più frequente negli uomini che nelle donne Giovani, distretti urbani, classi socio-economiche più basse (Sanza, et al., 2010) Prevalenza del 3% negli uomini e 1 % delle donne nella popolazione generale (NIHCE, 2009)
  • 12. Disturbo Antisociale di Personalità Nelle carceri… il 65% degli uomini con disturbi mentali ha un Disturbo di Personalità (DP), di questi il 47 % ha diagnosi di DAP tra le donne con disturbi mentali, il 42 % presenta un DP, di cui il 21% è un DAP (Fazel & Danesh, 2002)
  • 13. Disturbi della Personalità e Sostanze Ci sono studi “made in USA” in cui i Disturbi Antisociale, Borderline e Schizotipico sono associati con il perdurare di abuso/dipendenza da alcol cannabis nicotina farmaci altre sostanze illecite (Hasin e Kilcoyne, 2012)
  • 14. Disturbi della Personalità e Sostanze Il 65% degli uomini e il 43% delle donne con diagnosi di DBP presentano anche un Disturbo da Uso di Sostanze (DUS) (Tadic et al., 2009) Il 70% soggetti con DAP abusano di alcol e il 30-40% di sostanze
  • 15. Disturbi della Personalità e Sostanze Il 65% di soggetti con DUS in trattamento presenta una diagnosi di DBP, circa il 9% dei DUS nella popolazione generale presenta un DBP Gli individui con DBP+DUS presentano tassi più elevati di ricadute e drop-out, una prognosi peggiore rispetto alla presenza delle singole diagnosi (Tull, et al. 2012)
  • 16. Disturbi della Personalità e violenza Da una revisione della letteratura emerge una evidente relazione tra Disturbo Antisociale, Borderline e violenza Abuso/dipendenza da sostanze e fattori biologici sono fattori di rischio indipendenti di violenza (Fountoulakis, et al. 2008)
  • 17. Disturbi della Personalità e violenza Fattori socioeconomici sono deboli predittori di violenza Essere stati vittima di Abusi Essere stati testimoni di atti di violenza domestica nell’infanzia Sono predittori di violenza in età adulta (Fountoulakis, et al. 2008)
  • 18. Disturbi di Personalità Grave problema di salute pubblica Disturbi Gravi della Personalità
  • 19. Personalità normale Concetto integrato del sé e degli altri significativi - Identità dell’Io Forza dell’Io (controllo degli impulsi, disponibilità affettiva, capacità di sublimazione) Super-Io integrato e maturo (interiorizzazione di un sistema di valori stabile, non personale, astratto) Gestione appropriata degli impulsi aggressivi e della libido (Kernberg, 1997)
  • 20. Concetto integrato del sé e degli altri significativi - Identità dell’Io Sensazione interiore e apparenza esteriore di coerenza con se stessi Capacità di.. realizzare progetti a lungo termine valutare adeguatamente gli altri, provare empatia e investimento emotivo Mantenimento di una consistente autonomia (Kernberg, 1997)
  • 21. Forza dell’Io Disponibilità affettiva Controllo degli impulsi Capacità di sublimazione nel lavoro e nei valori Capacità di fidarsi, contraccambiare e impegnarsi nei rapporti con gli altri (Kernberg, 1997)
  • 22. Super-Io integrato e maturo Senso di responsabilità personale Realistica autocritica Integrità e flessibilità nel trattare gli aspetti etici delle decisioni Rispetto delle norme sociali, dei valori e degli ideali (Kernberg, 1997)
  • 23. Gestione appropriata degli impulsi aggressivi e della libido Capacità di esprimere i propri bisogni sensuali e sessuali integrata con il coinvolgimento emotivo con la persona amata Normale grado di idealizzazione dell’altro Sublimazione dell’aggressività nella sicurezza in se stessi Reagire proteggendosi senza eccedere Non rivolgere l’aggressività verso se stessi (Kernberg, 1997)
  • 24. Quali Disturbi di Personalità possono essere definiti gravi? Struttura nevrotica di personalità Organizzazione borderline Struttura psicotica di personalità
  • 25. Nevrosi Identità Borderline Integrazione d’identità, aspetti contraddittori di se o degli altri sono integrate in immagini comprensive Diffusione d’identità: aspetti contraddittori di se o degli altri non sono ben integrati o sono tenuti separati Le rappresentazioni del sé sono ben differenziate da quelle degli altri Operazioni Rimozione ed altre difensive difese di alto livello: formazione reattiva, isolamento, annullamento, razionalizzazione, intellettualizzazione Psicosi Le rappresentazioni del sé non sono ben differenziate da quelle degli oggetti, ovvero vi è una identità delirante Splitting ed altre difese di basso livello: idealizzazione primitiva, identificazione proiettiva, negazione, onnipotenza, svalutazione (Kernberg, 1987)
  • 26. Nevrosi Operazioni difensive Borderline Psicosi Le difese proteggono il paziente dai conflitti intrapsichici. L’interpretazione provoca miglioramento Esame di realtà L’esame di realtà è conservato, differenziazione del sé dal non sé; differenziazione degli stimoli ad origine intrapsichica da quelli ad origine esterna Capacità di valutare sé e gli altri realisticamente e in profondità Le difese proteggono il paziente dalla disintegrazione del sé con l’oggetto. L’interpretazione provoca regressione L’esame di realtà è perduto Alterazione del rapporto con la realtà e del sentimento di realtà (Kernberg, 1987)
  • 27. Caratteri differenziali di struttura di personalità La diffusione di identità è caratteristica dell’organizzazione al limite e della struttura psicotica; Esperienza di sé caratterizzata da incoerenza e discontinuità: incapacità di descrivere se stessi e le persone significative in modo “tridimensionale” e evocativo (Kernberg, 1987)
  • 28. Caratteri differenziali di struttura di personalità l’esame di realtà è conservato nella struttura nevrotica e nell’organizzazione al limite, perduto in quella psicotica (Kernberg, 1987)
  • 29. Caratteri differenziali di struttura di personalità Le difese primitive sono prevalenti nell’organizzazione al limite e nella struttura psicotica.. ..presenti ma non prevalenti in quella nevrotica Controllo onnipotente Idealizzazione e svalutazione primitiva Scissione Diniego Identificazione proiettiva (Kernberg, 1987)
  • 30. Organizzazione borderline “basso” livello Diffusione dell’Identità: gravi distorsioni nelle relazioni interpersonali Problemi nelle relazioni intime con gli altri Mancanza di obiettivi concreti a medio-lungo termine Patologia nella vita sessuale (promiscuità, perversioni) Aggressività schiacciante che interferisce sulla sessualità (Kernberg, 1997)
  • 31. Organizzazione borderline “basso” livello Debolezza dell’Io: Incapacità a tollerare l’angoscia Mancanza del controllo degli impulsi Carenza di funzioni sublimatorie (incapacità di concretezza, costanza e creatività nel lavoro) (Kernberg, 1997)
  • 32. Organizzazione borderline “alto” livello Nonostante la diffusione dell’Identità.. Adattamento sociale più soddisfacente Maggior grado di intimità nelle relazioni interpersonali È in grado di integrare più efficacemente tenerezza e impulsi sessuali (Kernberg, 1997)
  • 33. (Kernberg, 1997) Org. Personalità OssessivoCompulsivo nevrotica Depressivomasochistico Isterico Meno grave Dipendente Org. Personalità Sadomasochistico borderline “alta” Istrionico Ciclotimico Narcisistico Org. Personalità Ipomaniacale Paranoide borderline “bassa” Narcisismo maligno Ipocondriaco Schizoide Borderline Antisociale Schizotipico psicotica Più grave Psicosi atipiche Org. Personalità Introversione Estroversione
  • 34. Schizoide/schizotipico/paranoide Nello schizoide prevale il ritiro sociale (relazioni oggettuali scisse, impoverimento relazioni interpersonali e sostituzione con vita fantastica ipertrofica) Lo schizotipico rappresenta la forma più grave del disturbo schizoide Nel paranoide aumento dell’aggressività e dei meccanismi proiettivi (identificazione proiettiva) per tentare di controllare un mondo esterno pieno di figure persecutorie
  • 35. Borderline-sadomasochisticodepressivo Nel borderline prevalgono Interazioni interpersonali impulsive Mancanza di controllo degli affetti Se presente una intensa aggressività l’organizzazione borderline può evolvere in disturbo sadomasochistico Se la tendenza al sadomasochismo viene incorporata da un Super-Io relativamente sano e l’Identità dell’Io viene raggiunta, si può sviluppare un d. depressivomasochistico
  • 36. Istrionico-isterico labilità emotiva, estroversione, dipendenza, tratti esibizionistici L’istrionico non ha capacità di relazioni interpersonali profonde, mature e differenziate Promiscuità sessuale e orientamento sessuale aspecifico L’isterico ha capacità di relazioni interpersonali profonde, mature e differenziate Combinazione di pseudo-ipersessualità e inibizione sessuale
  • 37. Narcisistico-Antisociale Disturbo Antisociale di personalità/Psicopatia Narcisismo maligno Disturbo narcisistico di personalità con comportamento antisociale Disturbo narcisistico di personalità
  • 38. NARCISISM O Il narcisismo normale, investimento libidico del Sé, si ha quando: la stima, l’autoconsiderazione e l’appagamento dei bisogni istintuali avviene nel contesto di relazioni oggettuali interiorizzate, stabili e regolate da strutture integrate del Sé e del Super-io (Kernberg, 1993)
  • 39. Il NARCISISMO patologico riflette l’esistenza di una struttura integrata il SÉ GRANDIOSO patologico che contiene: aspetti del Sé reale, rappresentazioni ideali del Sé rappresentazioni ideali dell’oggetto mentre quelle svalutate sono scisse, dissociate e proiettate Idea irrealistica e idealizzata del Sé che è fragilmente mantenuta, per cui il paziente ha bisogno di rinforzi esterni per la sua autostima ed è soggetto a continue disillusioni (Kernberg, 1993)
  • 40. Disturbo narcisistico di personalità Autoriferimento ed egocentrismo Relazioni oggettuali: invidia e svalutazione dell’altro Stato di base dell’Io “ senso di vuoto” Patologia del Superio: predominanza di vergogna su colpa e rimorso
  • 41. Disturbo narcisistico di personalità con un comportamento antisociale Possono sfruttare gli altri senza pietà Sono in grado di provare sensi di colpa Riescono a pianificare il futuro in maniera realistica Questi pazienti NON presentano le qualità sadiche e paranoidi (del narcisismo “maligno”) (Gabbard, 2002)
  • 42. Narcisismo maligno Disturbo narcisistico di personalità Comportamento antisociale Contenuti paranoidei Aggressività egosintonica (sadismo)
  • 43. Disturbo antisociale di personalita’/Psicopatia Non integrazione sociale, slealtà, egoismo, insensibilità, irresponsabilità, impulsività Incapacità a provare colpa e rimorso
  • 44. Nell’antisociale.. Nel mondo interno di questi pazienti, si deve essere estremamente potenti e spietati oppure si è minacciati dalla distruzione o dallo sfruttamento Le relazioni oggettuali buone possono essere sempre distrutte, perché deboli e quindi sono svalutate (Kernberg, 1987)
  • 45. Nell’antisociale.. Tali individui vivono gli oggetti esterni come onnipotenti e sadici, mentre sentono le relazioni amorevoli deboli e pericolose perché possono essere l’inizio di un attacco nei loro confronti Le relazioni oggettuali appaiono trasformate negativamente, conducendo alla svalutazione delle relazioni potenzialmente buone da parte di un Sé integrato ma sadico e onnipotente (Kernberg, 1987)
  • 46. Narcisismo “maligno” vs. Antisociale/Psicopatico N. Maligno Antisociale/Psicopatico Mantiene una certa capacità di essere leale e di preoccuparsi degli altri Non ha la capacità di essere leale e di preoccuparsi degli altri è in grado di vedere in altri convinzioni morali non è in grado di vedere in altri convinzioni morali È in grado di idealizzare gli oggetti: si identifica con il tiranno sadico idealizzato NON È in grado di idealizzare gli oggetti: si identifica con il sadismo
  • 47. Narcisismo “maligno” vs. Antisociale/Psicopatico N. Maligno Può avere il senso del trascorrere del tempo Possibilità di apprendere dall’esperienza Tendenza a giustificare i propri comportamenti Antisociale/Psicopatic o Non ha il senso dello scorrere del tempo Impossibilità di apprendere dall’esperienza Non interesse nel giustificare i propri comportamenti
  • 48. Narcisismo “maligno” vs. Antisociale/Psicopatico N. Maligno Antisociale/Psicopatic o Casi di suicidio impulsivo Commettere suicidio, nella fantasia di questi pazienti significa: Esercitare un controllo sadico sugli altri Piantare in asso un mondo percepito come incontrollabile
  • 49. Psicopatia Seguendo la tradizione di Cleckley, Hare (1991) ha messo a punto un’intervista semistrutturata per la valutazione di caratteristiche personali e psicosociali implicate nella psicopatia, la Psychopathy ChecklistRevised (PCL-R) Nelle popolazioni carcerarie statunitensi, la PCL-R ha messo in evidenza una prevalenza del 25% di psicopatici (Hare et al., 1991)
  • 50. PCL-R Item esplorati loquacità/fascino superficiale senso grandioso del Sé bisogno di stimoli/propensione alla noia menzogna patologica uso dell’inganno/manipolazione assenza di senso di colpa affettività superficiale insensibilità/mancanza di empatia stile di vita parassitario deficit nel controllo degli impulsi promiscuità sessuale (Hare et al., 1991)
  • 51. PCL-R Item esplorati precoci problemi comportamentali mancanza di obiettivi realistici a lungo termine impulsività irresponsabilità incapacità di accettare la responsabilità delle proprie azioni numerosi rapporti di coppia di breve durata delinquenza in età giovanile revoca della libertà condizionale diverse tipologie di crimini commessi (Hare et al., 1991)
  • 52. Psicopatia nella donna La psicopatia nel sesso femminile è un fenomeno ancora poco studiato Ci sono differenze nelle manifestazioni fenotipiche nei due sessi Nel risk assessment vengono sottostimati i tratti psicopatici e la violenza nel sesso femminile In sede peritale nelle donne psicopatiche la diagnosi che prevale è Disturbo Borderline di Personalità