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Rischio Infettivo
Revisione Gennaio 2016
CONOSCERE IL
RISCHIO
PERMETTE LA VALUTAZIONE
DEL RISCHIO
CONOSCERE IL
PERICOLO
PERICOLO: PROPRIETA’ O QUALITA’ INTRINSECA
DI UNA DETERMINATA ENTITA’ AVENTE LA
POTENZIALITA’ DI CAUSARE DANNI
RISCHIO: PROBABILITA’ CHE SIA RAGGIUNTO IL
LIVELLO POTENZIALE DI DANNO NELLE CONDIZIONI
DI IMPIEGO E/O DI ESPOSIZIONE: DIMENSIONE DEL
DANNO STESSO
VALUTAZIONE DEL RISCHIO: VALUTAZIONE
GLOBALE DELLA PROBABILITA’ E DELLA GRAVITA’ DI
POSSIBILI LESIONI IN UNA SITUAZIONE PERICOLOSA
PER SCEGLIERE LE ADEGUATE MISURE DI SICUREZZA
la distinzione fra
RISCHIO PRESUNTO
E
RISCHIO REALE (O VALUTABILE)
è basata su un elemento
discriminante:
L’ESPOSIZIONE
Gli operatori addetti alla attività
sanitaria, compresi i volontari,
possono contrarre infezioni in
seguito alla esposizione ad agenti
biologici in ambito sanitario
Il PERICOLO è la
presenza di un agente
infettivo
Il RISCHIO è se e quanto
questo agente infettivo si
diffonda tra le persone
(militi, pazienti ecc.)
Il DANNO è l’infezione di una
persona precedentemente non
infetta e l’eventuale malattia
infettiva derivante dall’infezione
Lo scopo della BIOSICUREZZA è evitare
che un PERICOLO (l’agente infettivo) si
trasformi in un DANNO e per far questo
occorre minimizzare il RISCHIO con
l’applicazione, continua e universale, di una
serie di PROVVEDIMENTI a vari livelli di
Responsabilità
MISURE ORGANIZZATIVE
• Comunicazioni e informazione
• Redazione protocolli –
procedure - percorsi
• Controllo ambientale
• Politica della sicurezza
MISURE PERSONALI
• Responsabilità individuale
verso le infezioni
• Conoscere le vie di
trasmissione
• Utilizzo corretto de DPI
Responsabilità
La perfetta conoscenza delle modalità con cui gli agenti infettivi si
“muovono” cioè vengono trasmessi nell’ambiente è fondamentale per
mettere in atto i processi di prevenzione e protezione, sia collettiva
che individuale
Associazione Volontario
SERBATOI :
⚫ PERSONE: MALATI (noti o meno), PORTATORI
⚫ AMBIENTE: ATTREZZATURE, STRUMENTARIO,
DISPOSITIVI MEDICI, SOLUZIONI,
ACQUA, ARIA, SUPERFICI
AGENTI :
BATTERI
FUNGHI
VIRUS
PARASSITI
OSPITI
SUSCETTIBILI
PORTE D’INGRESSO:
⚫Mucose (congiuntive)
⚫Cute lesa
⚫Tratto gastrointestinale
⚫Tratto respiratorio
VIE DI TRASMISSIONE:
⚫per contatto
(diretto ed indiretto)
⚫per via aerea
⚫per droplets
⚫tramite veicoli
⚫tramite vettori
LA TRASMISSIONE
OPERATORE PAZIENTE
Infezione crociata
malattia iatrogena
Agenti infettivi patogeni
Agenti infettivi opportunisti
la via di trasmissione viene percorsa in entrambi i sensi
cambia solamente l’espressività clinica
trasmissione
BLOOD BORNE
trasmissione
AIR BORNE
(trasmissione aerea)
trasmissione
Tramite DROPLETS
trasmissione
HAND BORNE
SANGUE O ALTRI
LIQUIDI BIOLOGICI
TRAMITE L’ARIA
(PARTICELLE SOSPESE)
DIRETTAMENTE TRAMITE
GOCCIOLINE RESPIRATORIE
(bocca-naso)
TRAMITE MANI
DELL’OPERATORE
VIE DI TRASMISSIONE
STANDARD
STANDARD + AIR BORNE
STANDARD +DROPLETS
STANDARD + HAND BORNE
PRECAUZIONI DA ADOTTARE
HIV
Epatite virale B - C
Sifilide
Malaria
Leptospirosi
Brucellosi
Creutzfeldt jacob
(mucca pazza)
Scabbia
Pediculosi
Stafilococco/
Streptococco
Salmonella
virus enterici /
Clostridium Difficile
modalità di trasmissione dei
microrganismi emessi con le secrezioni
respiratorie
FONTE
1 METRO
TRASMISSIONE DA DROPLET TRASMISSIONE AEREA
DROPLETS
Particelle > 5
micron e contamina
ad una distanza di 1
metro
(palline da tennis)
AIR BORNE
Particelle < 5 micron si
disperdono nell’aria
Tutto l’ambiente è
contaminato
(piume)
tubercolosi
morbillo
varicella
TBC polmonare/SARS
Difterite / Meningite
Pertosse/Influenza
Faringite streptococcica
Scarlattina/Adenovirus
Rosolia
Insieme delle norme e delle pratiche finalizzate a prevenire la trasmissione
di agenti infettivi tra pazienti e operatori
Due modi per isolare
FISICO
Si ottiene separando con
misure fisiche (stanze chiuse)
il soggetto infetto dal resto
della comunità
Metodo desueto e non più in
linea con le attuali
conoscenze scientifiche
(salvo casi particolari)
FUNZIONALE
si ottiene applicando le norme di
Precauzione standard/da
trasmissione
da parte dell’operatore
(comportamenti individuali)
e le norme di prevenzione
ambientale
(comportamenti organizzativi)
E’ la moderna visione rappresentata
dalle linee guida internazionali e
dalle recenti norme legislative
Isolamento protettivo
Da applicarsi in aggiunta alle normali precauzioni standard e da trasmissione
per proteggere i pazienti (es. la mascherina chirurgica durante gli interventi chirurgici)
• Devono essere applicate
a tutti i pazienti
(indipendentemente dallo stato di infezione)
• Devono essere utilizzate
sempre da tutti gli operatori
• Devono essere applicate in
corso di tutte le manovre in
cui sia prevedibile il contatto
con sangue o altri liquidi
biologici da esso contaminati
o assimilabili
Precauzioni Standard
(universali)
Precauzioni Aggiuntive
da trasmissione
Da adottare con i pazienti di cui si
conosce o si sospetta una infezione
da parte di patogeni importanti e
trasmissibili:
“airborne”
“droplets”
“hand borne – skin borne”
“ CASO E’ SOSPETTO “ quando la
presenza di alcuni criteri clinici e/o
epidemiologici fa pensare ad una
determinata malattia infettiva
TRASMISSIONE
BLOOD BORNE
STANDARD
TRASMISSIONE
HAND BORNE
TRASMISSIONE
DROPLETS
TRASMISSIONE
AIR BORNE
(trasmissione aerea)
•DPI barriera (guanti, visiera..)
•Smaltimento taglienti/pungenti
•Lavaggio mani
•Distanza
•DPI barriera (guanti, sovrac.)
•Lavaggio mani
•distanza>1mt
•DPI barriera (mascherina, visiera)
•Lavaggio mani
•DPI respiratori (facciali filtranti
(FFP2-FFP3)
•Lavaggio mani
➢lavaggio delle mani
➢uso dei guanti
monouso
➢uso dei sovracamici
➢uso di mascherine,
occhiali
e visiere protettive
➢uso di attrezzature
per la manovra (aghi,
siringhe, dispositivi
adeguati, contenitori
adeguati per lo
smaltimento dei
taglienti)
➢Lavarsi le mani prima
e dopo l’utilizzo del DPI
Precauzioni Standard
Universali blood borne
Precauzioni Aggiuntive
da trasmissione air borne
➢In assenza di altre manovre
di protezione, applicare la
mascherina chirurgica al
Paziente
➢Il personale di assistenza,
quando entra in zona confinata
deve indossare DPI respiratorio
FFP2 e lavarsi le mani prima e
dopo l’utilizzo del DPI
➢La porta della stanza /
ambulanza deve rimanere
chiusa
➢Il paziente deve rimanere
nella stanza/ vano ambulanza
quando deve uscire applicare
mascherina chirurgica
➢Lavarsi le mani prima e dopo
l’utilizzo del DPI
Precauzioni Aggiuntive
da trasmissione droplets
➢In assenza di altre
manovre di protezione,
applicare la mascherina
chirurgica al Paziente
➢Mantenere una
separazione spaziale di
almeno 1 metro tra il
paziente e l’operatore
➢ Con distanza inferiore
al metro applicare FFP2
➢Lavarsi le mani prima e
dopo l’utilizzo del DPI
➢ Se il paziente deve
spostarsi applicare
mascherina chirurgica
➢ i precauzione
Precauzioni Aggiuntive
da trasmissione
hand borne (contatto-mani)
➢Gli operatori devono
indossare guanti monouso
e sovracamice quando
devono svolgere manovre
con contatto
➢Cambiarsi i guanti dopo
ogni operazione di
assistenza con contatto
➢Lavarsi le mani
➢Evitare l’uso di strumenti
o attrezzature anche non
critiche per l’assistenza a
pazienti diversi
Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura
destinata ad essere indossata e tenuta dall’operatore allo scopo di proteggerlo da
uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante
l’attività, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo
I DPI devono essere:
➢Conformi alla normativa
➢Adeguati ai rischi da
prevenire
➢Rispettare le esigenze
dell’attività (ergonomiche)
➢Adottabili secondo la
necessità
Tipologie
➢Dispositivi di BARRIERA (guanti, camici
protettivi e sovracamici, calzari, cuffie,
cappucci)
➢Dispositivi di protezione OCULARE
➢Dispositivi di protezione RESPIRATORIA
ATTENZIONE!!
La MASCHERINA chirurgica NON è un DPI
ma un PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO
Pesanti non assistenziali
gomma maglia metallica
(antitaglio)
non sterili monouso: lattice vinile nitrile
sterili chirurgici:
lattice - nitrile
• Come precauzione standard universale
• Quando si maneggiano contenitori di
liquidi biologici
• Quando si eseguono procedure in cui è
prevedibile il contatto con le mucose o
cute non integra o vi è rischio di
contaminazione con sangue, o altre
sostanze biologiche (secrezioni escrezioni)
• Come precauzione aggiuntiva da
trasmissione da contatto
• Devono essere disponibili in diversi tipi e
misure
• Devono essere indossati appena prima
dell’utilizzo
• Devono essere immediatamente rimossi
dopo l’uso
ATTENZIONE!!!
l’uso dei guanti
non sostituisce
il lavaggio delle mani
anzi, l’uso dei guanti è una
indicazione al lavaggio delle mani
la rimozione dei guanti (degloving)
deve essere effettuata con
attenzione per non autocontaminarsi
➢Come precauzione standard universale in corso di procedure che possono
generare schizzi di sangue, fluidi corporei ecc.
ma anche vetri calcinacci ecc
➢ Come precauzioni da trasmissione droplets per alcune patologie ( SARS)
Le caratteristiche del DPI
Neutralità ottica
Non formare vapore
Compatibili con l’uso di
occhiali o lenti
Occhiali
Visiere
Hanno lo scopo di proteggere contro i rischi di inalazione di aria inquinata da gas, vapori,
polveri ed aereosol di agenti patogeni
In ambito sanitario vengono utilizzati i facciali filtranti ffp ( filtering face- pice particles)
come semi maschere monouso
I Facciali Filtranti hanno una classificazione
in base alla normativa UNI EN 149
FFP1 filtrano almeno l’80% di aerosol
FFP2 filtrano almeno il 94% di aerosol
FFP3 filtrano almeno il 99% di aerosol
Posizionamento e manovra Fit per controllo
(inspirazione profonda)
Come posizionare correttamente FFP2??
➢Non è un DPI da protezione in uscita come barriera all’emissione di droplets
➢La protezione in entrata è modesta per chi la indossa e deve essere usata in
manovre a basso rischio di esposizione di droplets e blood borne
➢Non è efficace nella protezione di airborne
La filtrazione in uscita viene persa con
mascherina bagnata e/o strappata
Come effettuare cambio mascherina???
Si parte dal DPI più contaminato al meno contaminato:
1)Guanti arrotolati dal polso e/o
degloving senza toccare la cute
2) Camice facendo attenzione a piegarlo con
all’interno la parte esterna contaminata
3) Igiene delle mani no water
4) Occhiali protettivi o visiera, prendendola dalla parte
posteriore
5) Igiene delle mani no water
6) Maschera/FFP facendo attenzione a toccare solo le
stringhe e non la superficie contaminata
7) Igiene delle mani no water
Carica Microbica
prima di un lavaggio mani
Carica Microbica dopo
lavaggio mani con acqua e
sapone
Carica Microbica dopo
lavaggio mani con
antisettico
Carica Microbica dopo
lavaggio mani con gel
idroalcolico
Carica Microbica
Presente sui monili
(anelli – orologi - bracciali)
SI
NO
Anche i Supereroi
durante il servizio si
legano i capelli
1
PRIMA DEL
CONTATTO CON IL
PAZIENTE
PER PROTEGGERE IL PAZIENTE NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI
PRESENTI SULLE TUE MANI
2
PRIMA DI UNA
MANOVRA ASETTICA
PER PROTEGGERE IL PAZIENTE NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI,
INCLUSI QUELLI APPARTENENTI AL PAZIENTE STESSO
3
DOPO ESPOSIZIONE
A UN LIQUIDO
BIOLOGICO
PER PROTEGGERE TE STESSO E L’AMBIENTE SANITARIO NEI CONFRONTI
DI GERMI PATOGENI
4
DOPO IL CONTATTO
CON IL PAZIENTE PER PROTEGGERE TE STESSO E L’AMBIENTE SANITARIO NEI CONFRONTI
DI GERMI PATOGENI
5
DOPO CONTATTO
CON CIO’ CHE STA
ATTORNO AL
PAZIENTE
PER PROTEGGERE TE STESSO E L’AMBIENTE SANITARIO NEI CONFRONTI
DI GERMI PATOGENI
NO
Fortemente
consigliate
• Epatite B
• Tetano
• Difterite
Consigliata
NO
Ferita o puntura con ago o tagliente
1. Aumentare il sanguinamento
della ferita
2. Detergere con acqua e sapone
3. Disinfezione accurata della
ferita
Contatto con il cavo orale
procedere con abbondante
risciacquo della mucosa con acqua
Contatto con le congiuntive
procedere ad abbondante
risciacquo con acqua
NO
Comunicare l’accaduto al Responsabile dell’Associazione
Concordare con il Responsabile e l’Azienda Ospedaliera i
controlli necessari
Verificare lo stato vaccinale dell’epatite B
Attenersi ai Protocolli/procedure presenti nella propria
Associazione
In caso di dubbi interpellare in Direttore Sanitario
dell’Associazione
Terminologia condivisa:
DETERSIONE: pulizia dallo sporco grossolano e dalla polvere, utilizzando
acqua e detergenti.
DISINFEZIONE: eliminazione di tutti gli elementi patogeni (virus, batteri,
ecc.). Si effettua con ipoclorito di sodio (varechina, candeggina, ecc.)
evitando il contatto con la pelle (guanti) e con acqua fredda (per evitare
vapori tossici)
Le ambulanze devono essere sottoposte con periodicità alla
detersione e disinfezioni con le seguenti procedure:
1. passare panno umido, imbibito di soluzione detergente, sulle
superfici e sui materiali presenti all’interno dell’abitacolo.
2. Passare, successivamente, un altro panno umido imbevuto di
disinfettante, a base di cloroderivati sulle superfici precedentemente
deterse.
3. Lasciare asciugare l’ambulanza ed il materiale.
4. Ripristinare l’ambulanza con tutto l’occorrente necessario.
5. Registrare l’intervento di disinfezione effettuato sull’ automezzo
Patologie air born/ droples
Il trasporto deve avvenire con finestrino aperto per ridurre concentrazione
microbica, al termine aprire tutte le porte dell’ambulanza e areare il vano
sanitario per almeno 20 minuti
Rimuovere lenzuola e coperte sporchi ed i rifiuti
Rimuovere le attrezzature mobili e collocarle dove è possibile pulirle
Detergere con un panno monouso le pareti interne dell’ambulanza, i ripiani, il
soffitto, le suppellettili e le attrezzature non mobili e disinfettarle con una
soluzione di cloroderivati
Ricordarsi di detergere prima le parti pulite poi le parti sporche, per evitare
ulteriori contaminazioni
Pulire il pavimento
➢dopo ogni trasporto di persona a rischio
infettivo
➢a seguito di contaminazione del mezzo e
materiale con liquidi biologici
➢a periodicità concordata PROCEDURA
INTERNA
Patologie da contatto hand skin boorn
Indossare i DPI per patologie da contatto
Rimuovere lenzuola e coperte, collocarle in sacco per qualche giorno e
successivamente inviarli in lavanderia, i rifiuti vanno smaltiti normalmente
Rimuovere le attrezzature mobili e collocarle dove è possibile pulirle
Detergere con un panno monouso le pareti interne dell’ambulanza, i ripiani, il
soffitto, le suppellettili e le attrezzature non mobili e disinfettarle con una
soluzione di cloroderivati
Ricordarsi di detergere prima le parti pulite poi le parti sporche, per evitare
ulteriori contaminazioni
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  • 2. CONOSCERE IL RISCHIO PERMETTE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONOSCERE IL PERICOLO
  • 3. PERICOLO: PROPRIETA’ O QUALITA’ INTRINSECA DI UNA DETERMINATA ENTITA’ AVENTE LA POTENZIALITA’ DI CAUSARE DANNI RISCHIO: PROBABILITA’ CHE SIA RAGGIUNTO IL LIVELLO POTENZIALE DI DANNO NELLE CONDIZIONI DI IMPIEGO E/O DI ESPOSIZIONE: DIMENSIONE DEL DANNO STESSO VALUTAZIONE DEL RISCHIO: VALUTAZIONE GLOBALE DELLA PROBABILITA’ E DELLA GRAVITA’ DI POSSIBILI LESIONI IN UNA SITUAZIONE PERICOLOSA PER SCEGLIERE LE ADEGUATE MISURE DI SICUREZZA
  • 4. la distinzione fra RISCHIO PRESUNTO E RISCHIO REALE (O VALUTABILE) è basata su un elemento discriminante: L’ESPOSIZIONE Gli operatori addetti alla attività sanitaria, compresi i volontari, possono contrarre infezioni in seguito alla esposizione ad agenti biologici in ambito sanitario
  • 5. Il PERICOLO è la presenza di un agente infettivo Il RISCHIO è se e quanto questo agente infettivo si diffonda tra le persone (militi, pazienti ecc.) Il DANNO è l’infezione di una persona precedentemente non infetta e l’eventuale malattia infettiva derivante dall’infezione
  • 6. Lo scopo della BIOSICUREZZA è evitare che un PERICOLO (l’agente infettivo) si trasformi in un DANNO e per far questo occorre minimizzare il RISCHIO con l’applicazione, continua e universale, di una serie di PROVVEDIMENTI a vari livelli di Responsabilità
  • 7. MISURE ORGANIZZATIVE • Comunicazioni e informazione • Redazione protocolli – procedure - percorsi • Controllo ambientale • Politica della sicurezza MISURE PERSONALI • Responsabilità individuale verso le infezioni • Conoscere le vie di trasmissione • Utilizzo corretto de DPI Responsabilità La perfetta conoscenza delle modalità con cui gli agenti infettivi si “muovono” cioè vengono trasmessi nell’ambiente è fondamentale per mettere in atto i processi di prevenzione e protezione, sia collettiva che individuale Associazione Volontario
  • 8. SERBATOI : ⚫ PERSONE: MALATI (noti o meno), PORTATORI ⚫ AMBIENTE: ATTREZZATURE, STRUMENTARIO, DISPOSITIVI MEDICI, SOLUZIONI, ACQUA, ARIA, SUPERFICI AGENTI : BATTERI FUNGHI VIRUS PARASSITI OSPITI SUSCETTIBILI PORTE D’INGRESSO: ⚫Mucose (congiuntive) ⚫Cute lesa ⚫Tratto gastrointestinale ⚫Tratto respiratorio VIE DI TRASMISSIONE: ⚫per contatto (diretto ed indiretto) ⚫per via aerea ⚫per droplets ⚫tramite veicoli ⚫tramite vettori
  • 9. LA TRASMISSIONE OPERATORE PAZIENTE Infezione crociata malattia iatrogena Agenti infettivi patogeni Agenti infettivi opportunisti la via di trasmissione viene percorsa in entrambi i sensi cambia solamente l’espressività clinica
  • 10. trasmissione BLOOD BORNE trasmissione AIR BORNE (trasmissione aerea) trasmissione Tramite DROPLETS trasmissione HAND BORNE SANGUE O ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI TRAMITE L’ARIA (PARTICELLE SOSPESE) DIRETTAMENTE TRAMITE GOCCIOLINE RESPIRATORIE (bocca-naso) TRAMITE MANI DELL’OPERATORE VIE DI TRASMISSIONE STANDARD STANDARD + AIR BORNE STANDARD +DROPLETS STANDARD + HAND BORNE PRECAUZIONI DA ADOTTARE
  • 11. HIV Epatite virale B - C Sifilide Malaria Leptospirosi Brucellosi Creutzfeldt jacob (mucca pazza) Scabbia Pediculosi Stafilococco/ Streptococco Salmonella virus enterici / Clostridium Difficile
  • 12. modalità di trasmissione dei microrganismi emessi con le secrezioni respiratorie FONTE 1 METRO TRASMISSIONE DA DROPLET TRASMISSIONE AEREA DROPLETS Particelle > 5 micron e contamina ad una distanza di 1 metro (palline da tennis) AIR BORNE Particelle < 5 micron si disperdono nell’aria Tutto l’ambiente è contaminato (piume) tubercolosi morbillo varicella TBC polmonare/SARS Difterite / Meningite Pertosse/Influenza Faringite streptococcica Scarlattina/Adenovirus Rosolia
  • 13. Insieme delle norme e delle pratiche finalizzate a prevenire la trasmissione di agenti infettivi tra pazienti e operatori Due modi per isolare FISICO Si ottiene separando con misure fisiche (stanze chiuse) il soggetto infetto dal resto della comunità Metodo desueto e non più in linea con le attuali conoscenze scientifiche (salvo casi particolari) FUNZIONALE si ottiene applicando le norme di Precauzione standard/da trasmissione da parte dell’operatore (comportamenti individuali) e le norme di prevenzione ambientale (comportamenti organizzativi) E’ la moderna visione rappresentata dalle linee guida internazionali e dalle recenti norme legislative Isolamento protettivo Da applicarsi in aggiunta alle normali precauzioni standard e da trasmissione per proteggere i pazienti (es. la mascherina chirurgica durante gli interventi chirurgici)
  • 14. • Devono essere applicate a tutti i pazienti (indipendentemente dallo stato di infezione) • Devono essere utilizzate sempre da tutti gli operatori • Devono essere applicate in corso di tutte le manovre in cui sia prevedibile il contatto con sangue o altri liquidi biologici da esso contaminati o assimilabili Precauzioni Standard (universali) Precauzioni Aggiuntive da trasmissione Da adottare con i pazienti di cui si conosce o si sospetta una infezione da parte di patogeni importanti e trasmissibili: “airborne” “droplets” “hand borne – skin borne” “ CASO E’ SOSPETTO “ quando la presenza di alcuni criteri clinici e/o epidemiologici fa pensare ad una determinata malattia infettiva
  • 15. TRASMISSIONE BLOOD BORNE STANDARD TRASMISSIONE HAND BORNE TRASMISSIONE DROPLETS TRASMISSIONE AIR BORNE (trasmissione aerea) •DPI barriera (guanti, visiera..) •Smaltimento taglienti/pungenti •Lavaggio mani •Distanza •DPI barriera (guanti, sovrac.) •Lavaggio mani •distanza>1mt •DPI barriera (mascherina, visiera) •Lavaggio mani •DPI respiratori (facciali filtranti (FFP2-FFP3) •Lavaggio mani
  • 16. ➢lavaggio delle mani ➢uso dei guanti monouso ➢uso dei sovracamici ➢uso di mascherine, occhiali e visiere protettive ➢uso di attrezzature per la manovra (aghi, siringhe, dispositivi adeguati, contenitori adeguati per lo smaltimento dei taglienti) ➢Lavarsi le mani prima e dopo l’utilizzo del DPI Precauzioni Standard Universali blood borne Precauzioni Aggiuntive da trasmissione air borne ➢In assenza di altre manovre di protezione, applicare la mascherina chirurgica al Paziente ➢Il personale di assistenza, quando entra in zona confinata deve indossare DPI respiratorio FFP2 e lavarsi le mani prima e dopo l’utilizzo del DPI ➢La porta della stanza / ambulanza deve rimanere chiusa ➢Il paziente deve rimanere nella stanza/ vano ambulanza quando deve uscire applicare mascherina chirurgica ➢Lavarsi le mani prima e dopo l’utilizzo del DPI Precauzioni Aggiuntive da trasmissione droplets ➢In assenza di altre manovre di protezione, applicare la mascherina chirurgica al Paziente ➢Mantenere una separazione spaziale di almeno 1 metro tra il paziente e l’operatore ➢ Con distanza inferiore al metro applicare FFP2 ➢Lavarsi le mani prima e dopo l’utilizzo del DPI ➢ Se il paziente deve spostarsi applicare mascherina chirurgica ➢ i precauzione Precauzioni Aggiuntive da trasmissione hand borne (contatto-mani) ➢Gli operatori devono indossare guanti monouso e sovracamice quando devono svolgere manovre con contatto ➢Cambiarsi i guanti dopo ogni operazione di assistenza con contatto ➢Lavarsi le mani ➢Evitare l’uso di strumenti o attrezzature anche non critiche per l’assistenza a pazienti diversi
  • 17. Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dall’operatore allo scopo di proteggerlo da uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante l’attività, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo I DPI devono essere: ➢Conformi alla normativa ➢Adeguati ai rischi da prevenire ➢Rispettare le esigenze dell’attività (ergonomiche) ➢Adottabili secondo la necessità Tipologie ➢Dispositivi di BARRIERA (guanti, camici protettivi e sovracamici, calzari, cuffie, cappucci) ➢Dispositivi di protezione OCULARE ➢Dispositivi di protezione RESPIRATORIA ATTENZIONE!! La MASCHERINA chirurgica NON è un DPI ma un PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO
  • 18. Pesanti non assistenziali gomma maglia metallica (antitaglio) non sterili monouso: lattice vinile nitrile sterili chirurgici: lattice - nitrile
  • 19. • Come precauzione standard universale • Quando si maneggiano contenitori di liquidi biologici • Quando si eseguono procedure in cui è prevedibile il contatto con le mucose o cute non integra o vi è rischio di contaminazione con sangue, o altre sostanze biologiche (secrezioni escrezioni) • Come precauzione aggiuntiva da trasmissione da contatto • Devono essere disponibili in diversi tipi e misure • Devono essere indossati appena prima dell’utilizzo • Devono essere immediatamente rimossi dopo l’uso ATTENZIONE!!! l’uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani anzi, l’uso dei guanti è una indicazione al lavaggio delle mani la rimozione dei guanti (degloving) deve essere effettuata con attenzione per non autocontaminarsi
  • 20. ➢Come precauzione standard universale in corso di procedure che possono generare schizzi di sangue, fluidi corporei ecc. ma anche vetri calcinacci ecc ➢ Come precauzioni da trasmissione droplets per alcune patologie ( SARS) Le caratteristiche del DPI Neutralità ottica Non formare vapore Compatibili con l’uso di occhiali o lenti Occhiali Visiere
  • 21. Hanno lo scopo di proteggere contro i rischi di inalazione di aria inquinata da gas, vapori, polveri ed aereosol di agenti patogeni In ambito sanitario vengono utilizzati i facciali filtranti ffp ( filtering face- pice particles) come semi maschere monouso I Facciali Filtranti hanno una classificazione in base alla normativa UNI EN 149 FFP1 filtrano almeno l’80% di aerosol FFP2 filtrano almeno il 94% di aerosol FFP3 filtrano almeno il 99% di aerosol Posizionamento e manovra Fit per controllo (inspirazione profonda) Come posizionare correttamente FFP2??
  • 22. ➢Non è un DPI da protezione in uscita come barriera all’emissione di droplets ➢La protezione in entrata è modesta per chi la indossa e deve essere usata in manovre a basso rischio di esposizione di droplets e blood borne ➢Non è efficace nella protezione di airborne La filtrazione in uscita viene persa con mascherina bagnata e/o strappata Come effettuare cambio mascherina???
  • 23. Si parte dal DPI più contaminato al meno contaminato: 1)Guanti arrotolati dal polso e/o degloving senza toccare la cute 2) Camice facendo attenzione a piegarlo con all’interno la parte esterna contaminata 3) Igiene delle mani no water 4) Occhiali protettivi o visiera, prendendola dalla parte posteriore 5) Igiene delle mani no water 6) Maschera/FFP facendo attenzione a toccare solo le stringhe e non la superficie contaminata 7) Igiene delle mani no water
  • 24. Carica Microbica prima di un lavaggio mani Carica Microbica dopo lavaggio mani con acqua e sapone Carica Microbica dopo lavaggio mani con antisettico Carica Microbica dopo lavaggio mani con gel idroalcolico
  • 25. Carica Microbica Presente sui monili (anelli – orologi - bracciali) SI NO Anche i Supereroi durante il servizio si legano i capelli
  • 26. 1 PRIMA DEL CONTATTO CON IL PAZIENTE PER PROTEGGERE IL PAZIENTE NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI PRESENTI SULLE TUE MANI 2 PRIMA DI UNA MANOVRA ASETTICA PER PROTEGGERE IL PAZIENTE NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI, INCLUSI QUELLI APPARTENENTI AL PAZIENTE STESSO 3 DOPO ESPOSIZIONE A UN LIQUIDO BIOLOGICO PER PROTEGGERE TE STESSO E L’AMBIENTE SANITARIO NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI 4 DOPO IL CONTATTO CON IL PAZIENTE PER PROTEGGERE TE STESSO E L’AMBIENTE SANITARIO NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI 5 DOPO CONTATTO CON CIO’ CHE STA ATTORNO AL PAZIENTE PER PROTEGGERE TE STESSO E L’AMBIENTE SANITARIO NEI CONFRONTI DI GERMI PATOGENI
  • 27.
  • 28. NO Fortemente consigliate • Epatite B • Tetano • Difterite Consigliata
  • 29. NO Ferita o puntura con ago o tagliente 1. Aumentare il sanguinamento della ferita 2. Detergere con acqua e sapone 3. Disinfezione accurata della ferita Contatto con il cavo orale procedere con abbondante risciacquo della mucosa con acqua Contatto con le congiuntive procedere ad abbondante risciacquo con acqua
  • 30. NO Comunicare l’accaduto al Responsabile dell’Associazione Concordare con il Responsabile e l’Azienda Ospedaliera i controlli necessari Verificare lo stato vaccinale dell’epatite B Attenersi ai Protocolli/procedure presenti nella propria Associazione In caso di dubbi interpellare in Direttore Sanitario dell’Associazione
  • 31. Terminologia condivisa: DETERSIONE: pulizia dallo sporco grossolano e dalla polvere, utilizzando acqua e detergenti. DISINFEZIONE: eliminazione di tutti gli elementi patogeni (virus, batteri, ecc.). Si effettua con ipoclorito di sodio (varechina, candeggina, ecc.) evitando il contatto con la pelle (guanti) e con acqua fredda (per evitare vapori tossici) Le ambulanze devono essere sottoposte con periodicità alla detersione e disinfezioni con le seguenti procedure: 1. passare panno umido, imbibito di soluzione detergente, sulle superfici e sui materiali presenti all’interno dell’abitacolo. 2. Passare, successivamente, un altro panno umido imbevuto di disinfettante, a base di cloroderivati sulle superfici precedentemente deterse. 3. Lasciare asciugare l’ambulanza ed il materiale. 4. Ripristinare l’ambulanza con tutto l’occorrente necessario. 5. Registrare l’intervento di disinfezione effettuato sull’ automezzo
  • 32. Patologie air born/ droples Il trasporto deve avvenire con finestrino aperto per ridurre concentrazione microbica, al termine aprire tutte le porte dell’ambulanza e areare il vano sanitario per almeno 20 minuti Rimuovere lenzuola e coperte sporchi ed i rifiuti Rimuovere le attrezzature mobili e collocarle dove è possibile pulirle Detergere con un panno monouso le pareti interne dell’ambulanza, i ripiani, il soffitto, le suppellettili e le attrezzature non mobili e disinfettarle con una soluzione di cloroderivati Ricordarsi di detergere prima le parti pulite poi le parti sporche, per evitare ulteriori contaminazioni Pulire il pavimento
  • 33. ➢dopo ogni trasporto di persona a rischio infettivo ➢a seguito di contaminazione del mezzo e materiale con liquidi biologici ➢a periodicità concordata PROCEDURA INTERNA
  • 34. Patologie da contatto hand skin boorn Indossare i DPI per patologie da contatto Rimuovere lenzuola e coperte, collocarle in sacco per qualche giorno e successivamente inviarli in lavanderia, i rifiuti vanno smaltiti normalmente Rimuovere le attrezzature mobili e collocarle dove è possibile pulirle Detergere con un panno monouso le pareti interne dell’ambulanza, i ripiani, il soffitto, le suppellettili e le attrezzature non mobili e disinfettarle con una soluzione di cloroderivati Ricordarsi di detergere prima le parti pulite poi le parti sporche, per evitare ulteriori contaminazioni Pulire il pavimento